MILANO – Riportiamo l’opinione di Paolo Costa, amministratore unico della Commerciale Adriatica: “Nespresso è un ricambio come altri e può essere sostituito anche da prodotti non originali”.
Costa: “Mi occupo di nuovo di Nespresso, letta la notizia sulla vendita in Svizzera di alcune capsule compatibili e il blocco per altre”
Dal mio punto di vista Nespresso vince molte cause, anche se non tutte e non dappertutto, perché è ricca e può ingaggiare i migliori avvocati che si vanno a confrontare con giudici che per forza di cose devono essere dei tuttologi e non hanno chiara la situazione. Sono sempre convinto che valga l’esempio dei ricambi, contemplato dalla legge, a cominciare da quelli dalle stampanti e dalle fotocopiatrici che usano cartucce del tutto simili alle originali ma non originali. E nessuno, nel caso dei ricambi, si sogna di fare causa a queste aziende di prodotti compatibili.
Aggiungo che, nel caso della capsula, stiamo parlando di un contenitore di caffè non di un astronave e neppure di una macchina
Quindi non vedo l’invenzione o la cosa straordinaria. Nespresso come tanti altri pseudoinventori di contenitori di caffè non hanno inventato niente, ma hanno solo costruito appunto un mini recipiente di caffè differente da altri e non per questo brevettabili. Anche perché si vende un bene è obbligato ad accettare la libera scelta da parte del cliente. Faccio l’esempio del Tetrapack che ha rivoluzionato il mondo dell’imballaggio alimentare ed è giustamente brevettato. Quella di Nespresso non sembra più che una capsula che viene forata come molte altre e non riesco a capire cosa ci sia di così straordinario.”
Conclude Costa: “Infine torno sul marchio, Nespresso: tutte le volte che lo vedo penso che potrebbe trarre in errore il consumatore finale. E forse lo hanno scelto proprio per questo.” Enrico Paolo Costa pcosta@commercialeadriatica.com