MILANO – Panettone patrimonio Unesco “per difendere la tradizione italiana”? Mentre resta alta l’attesa per l’attribuzione del riconoscimento di patrimonio immateriale dell’Unesco al caffè espresso italiano tradizionale, dice Roberto Giuffè, pasticcere a Marghera fresco vincitore di Panetthon 2022: “Mi auguro che arrivi a essere Patrimonio immateriale dell’Unesco, è importante tutelare il made in Italy. Abbiamo tanti prodotti eccellenti, ma ci sono delle imitazioni in giro per il mondo…”. Riprendiamo alcuni passaggi dell’articolo di Laura Neri apparso su Italia chiama Italia, il più importante sito diedicato agli italiani all’estero.
di Laura Neri
Panettone patrimonio immateriale Unesco? Roberto Giuffè, pasticcere a Marghera fresco vincitore di Panetthon 2022, iniziativa che punta a valorizzare le eccellenze gastronomiche venete, intervenendo sul quotidiano La Nuova di Venezia e Mestre, in merito alla proposta partita dalla Lombardia di difendere il dolce simbolo del Natale, dichiara: “Ben venga il panettone come Patrimonio immateriale dell’Unesco. Bisogna salvaguardare i nostri prodotti”.
Il panettone, si legge sul quotidiano, è “conosciuto parecchio all’estero e in certi posti, come negli Stati Uniti, negli scaffali se ne vedono tanti durante il periodo natalizio.
Ma non arrivano dalla nostra penisola bensì dal Sud America, soprattutto dal Brasile, dove ci sono diversi produttori. E siccome non si vogliono fraintendimenti, meglio agire di conseguenza.
Anche perché ci sono delle regole ben precise e rigide per produrlo che devono essere seguite. Ed è partita la corsa per difenderlo. Così si è deciso di proteggere il dolce italiano a tutti i costi e la Regione Lombardia è pronta a fare il passo più importante perché ciò accada”.
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