PALERMO – Caffè dolce? No salato. Un espresso al bancone, a Palermo, costa caro. Da 90 centesimi a un euro. Da un paio di giorni, alcuni bar hanno deciso di aumentarne il prezzo, una carezza in eccesso.
Palermo, contro la crisi, alza i prezzi
In un momento di crisi, i dieci centesimi in più non sono passati inosservati agli occhi, ma soprattutto alle tasche dei clienti. Cittadini che fanno ancora i conti con la rata dell’Imu di dicembre e gli aumenti del nuovo anno. Tra bolli auto e bollette varie.
Anche sul social network facebook e su twitter la notizia dell’aumento del caffè, ma anche del cappuccino (che da 1,50 euro passa a 1,60) si rincorre tra post e tweet.
Alla caffetteria San Michele, storico bar in piazza, il caffè costa un euro
E anche al bar Matranga, in via Cesareo. Fortunatamente però ci sono bar che mantengono ancora costi contenuti. Rinunceranno i siciliani alla bevanda che scandisce per eccellenza la loro quotidianità? Il caffè è un appuntamento irrinunciabile per molti. Un momento di relax e la pausa lavorativa più gettonata dalla maggior parte dei bevitori di caffè.
Potranno sempre gustarlo al bancone o al tavolino del bar Spinnato o De Martino
Dove ancora dell’aumento non c’è traccia. Almeno per il momento. In ogni caso la protesta dei consumatori è arrivata sul web, in particolare sul sito del quotidiano online di enogastronomia «Cronache di gusto».
Con tanto di nomi dei bar da evitare (quelli che hanno effettuato i rincari) e quelli invece da prediligere.
Ad ogni modo il caffè più caro d’Italia resta quello di Ravenna. Ben 1,08 euro a tazzina, naturalmente facendo la media di prezzi in quella città.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno