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venerdì 29 Novembre 2024
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Faema e Leica Camera Italia presentano la mostra fotografica “Il sabato rosa del villaggio” a Milano dal 6/09

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Faema insieme a Leica Camera Italia per "Il sabato rosa del villaggio" (immagine concessa)

MILANO – Palloncini in festa, biciclette, magliette e bandierine ma anche unghie colorate e acconciature sgargianti, parrucche, ghirlande appese e automobili improbabili. Poi la trepidante attesa nei bar e nei caffè, le grida dei bambini che giocano per le strade, città e paesi di provincia addobbati a festa, la festa rosa del Giro d’Italia.

Questo e molto altro è raccontato dalla mostra fotografica “Il sabato rosa del villaggio” di Faema, brand di Cimbali Group e partner ufficiale della manifestazione ciclistica dal 2022, e Leica Camera Italia, leader globale nei settori fotocamere e ottiche sportive. La mostra aprirà le porte al pubblico dal prossimo 6 settembre presso la Leica Galerie di Milano e durerà fino ai primi di ottobre.

La mostra fotografica “Il sabato rosa del villaggio” di Faema e Leica Camera Italia

Il Giro d’Italia, infatti, è un mix sensazionale di piacere e tradizione, un’esperienza da condividere, un “collante” appassionato capace di aggregare ovunque, esattamente come il caffè bevuto al bar o a casa. Faema tutto questo lo sa e da qui nasce l’idea del progetto fotografico che Leica ha sposato a tutto tondo.

In esposizione gli scatti realizzati da quattro fotografi Leica, un reportage di segni ‘rosa’ da sabato del villaggio di leopardiana memoria in cui si attende con ansia la gara ciclistica più amata di sempre. Perché i grandi eventi hanno segnato un’epoca, ma tra questi soltanto il Giro d’Italia ha segnato una comunità e un Paese, divenuti oggetto di interesse degli autori in mostra.

Giuseppe Nucci e Piero Percoco, docenti della Leica Akademie Italy, insieme a Clara Vannucci e Vincenzo Noletto, fotografi Certified by Leica, hanno vagato tra la gente in alcune delle tappe del Giro d’Italia 2024 alla ricerca dei segni del rito, immortalandone i più classici e i più bizzarri, i più tradizionali e i più insoliti che nella mostra trovano la loro coerenza coniugando sapientemente passato e presente in un’esposizione di pregio curata da Maurizio Beucci, Senior Manager of the Global Leica Akademie.

E’ un legame a doppio filo quello che unisce il mondo del caffè di Faema sia al mondo della bicicletta che a quello della Corsa Rosa.

Un legame che ha ripreso vita nel 2022 con il ritorno del brand come partner ufficiale del Giro d’Italia: una collaborazione che ha riacceso negli animi degli appassionati quell’antico amore che va avanti dai primi anni ’50 del secolo scorso e che racconta oggi l’evoluzione di un brand straordinario, sempre al passo coi tempi, innovativo e all’avanguardia in grado di regalare ai consumatori di tutto il mondo una coffee experience unica.

Leica Camera Italia ha deciso di abbracciare questo progetto fotografico sul Giro d’Italia per celebrare la bellezza e la passione che caratterizzano sia il ciclismo che la fotografia. Questa collaborazione con Faema unisce due marchi storici, ciascuno con una lunga tradizione di eccellenza e innovazione nei rispettivi campi. Il progetto mira a catturare l’essenza e l’emozione della competizione ciclistica più amata d’Italia, raccontando storie uniche attraverso l’unicità degli obiettivi Leica. Un’opportunità per esplorare nuove prospettive visive e creare un legame ancora più forte tra la cultura sportiva e l’arte fotografica.

In sintesi:

Mostra Il Sabato Rosa del Villaggio
Dove Leica Galerie Milano

Via G. Mengoni 4, ang. Piazza Duomo

Milano

Quando Dal 6 settembre al 10 ottobre 2024
Giorni e Orari apertura dal lunedì al sabato

10-14 / 15-19

Ingresso gratuito

 

La scheda sintetica di Faema Art machine

Il brand Faema, nato nel 1945 a Milano, fa parte di Cimbali Group, tra i principali produttori di macchine per caffè professionali. Design, innovazione, sostenibilità e cultura del caffè sono i pilastri su cui il brand fonda la sua produzione. In linea con la nuova visione di Gruppo, Faema propone un’offerta diversificata di soluzioni per caffetterie, ristorazione, hotellerie, workplaces e per l’ambiente domestico: ampie gamme di macchine per caffè espresso (tradizionali e superautomatiche), macinadosatori, servizi digitali (app e servizi per il professionista e per gli appassionati) e accessori.

Faema ha fatto la storia, proponendo negli anni 50’ le macchine a leva e, negli anni ’60 con la macchina Faema E61, la prima ad utilizzare una pompa volumetrica. Grazie al talento di uno dei più iconici designer italiani, Giorgetto Giugiaro, e a Italdesign, sono state prodotte Faema E91, Faema Emblema, la gamma Faema E71 e la Faema President.

Nel 2021 il brand dà vita all’esclusiva Faemina, una macchina dal design minimal ed elegante con cui l’azienda fa ritorno nel segmento Home rivolgendosi anche ad un target consumer. Mentre per il segmento Office, l’ultima nata è la X-Compact, ideale per quei contesti in cui il consumatore interagisce direttamente con la macchina e dunque ricerca facilità d’uso.

A proposito di Leica Camera

Leica Camera AG è un costruttore che opera a livello internazionale nel segmento superiore dei settori fotocamere e ottiche sportive. Lo status leggendario del marchio Leica si fonda su una lunga tradizione di eccellenza nelle costruzioni ottiche. Attualmente, con l’impiego di tecnologie innovative, i prodotti Leica continuano a garantire immagini migliori in tutte le situazioni nei campi della visualizzazione e della percezione.

Leica Camera AG ha la propria sede a Wetzlar, nello stato federale dell’Assia in Germania, mentre un secondo sito produttivo opera a Vila Nova de Famalicão, in Portogallo. L’azienda gestisce filiali in Inghilterra, Francia, Italia, Svizzera, Giappone, Singapore, Corea del Sud, Australia e USA. Prodotti nuovi e innovativi hanno costituito la spinta propulsiva per il positivo sviluppo dell’azienda negli anni recenti.

Luckin Coffee festeggia il traguardo delle 20 mila caffetterie e guarda ora ai mercati internazionali

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Luckin Coffee Brasile
Il logo di Luckin Coffee

MILANO – Nuovo traguardo miliare per Luckin Coffee: la più grande catena di caffetterie della Cina ha infatti tagliato il traguardo dei 20 mila locali. Un risultato ancora più significativo poiché conseguito in meno di 7 anni di attività e nonostante i gravi incidenti di percorso, che a un certo punto hanno rischiato di compromettere l’esistenza stessa dell’azienda. Il locale numero 20 mila è stato aperto il 18 luglio, a Pechino.

Al taglio del nastro hanno presenziato il ceo e presidente del consiglio di amministrazione Guo Jinyi, David Li, presidente e ceo di Centurium Capital, azionista di maggioranza di Luckin Coffee, e il capo della sezione commercio e investimenti dell’ambasciata brasiliana in Cina, Adriano Giacomet.

“La crescita e lo sviluppo di Luckin Coffee sono alimentati dal sostegno di oltre 230 milioni di clienti e dell’impegno di 110 mila dipendenti” ha dichiarato Guo.

“Guardando avanti, continueremo a migliorare la customer experience avendo inoltre come priorità quella di essere un datore di lavoro scelto guidato dai valori di integrità, artigianalità, innovazione, proprietà e cooperazione.

Continueremo a impegnarci per diventare un brand eccezionale a di livello mondiale, destinato a durare nei secoli”.

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Dehors: prorogate le norme del 2020 per il Covid fino al 31 dicembre 2025

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

MILANO – Via libera del Consiglio dei Ministri al ddl Concorrenza. Approvato, su proposta del ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, il disegno di legge contenente importanti misure in materia di dehors, portabilità delle scatole nere ai fini assicurativi, trasporto pubblico non di linea, rilevazione dei prezzi, shrinkflation e startup innovative, oltre a ulteriori rilevanti misure di competenza di altri dicasteri tra cui la riforma della gestione delle autostrade. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul portale adnkronos.

Cosa prevede il decreto per i dehors

Dehors: più servizi per i cittadini, più decoro per le città, più risorse per i Comuni, più sviluppo per l’Italia. Questi i quattro pilastri della norma contenuta nel ddl che riforma i dehors. Il provvedimento stabilisce regole certe ponendo fine alla giungla che caratterizza il settore, incentiva gli investimenti migliorando la ricettività e il decoro urbano. Nello specifico, il ddl stabilisce che entro un anno dall’entrata in vigore della legge è prevista l’emanazione di un decreto legislativo, su proposta del Mimit e di concerto con i ministeri dell’Interno, della Giustizia, della Pubblica amministrazione, del Turismo e delle Infrastrutture, per riordinare e coordinare la concessione ai pubblici esercizi di spazi e aree pubbliche di interesse culturale e paesaggistico per l’installazione di strutture amovibili funzionali all’attività.

Si prevede, inoltre, che i Comuni adeguino i propri Regolamenti per garantire, in particolare, adeguate zone per il passaggio dei pedoni e delle persone con limitata o impedita capacità motoria nel caso di occupazione di marciapiedi. Fino al 31 dicembre 2025, e comunque fino alla data di entrata in vigore del decreto legislativo, vengono prorogate le norme del 2020 connesse alla pandemia di Covid.

La federazione dei pubblici esercenti con il suo presidente Lino Stoppani ha rivelato a Radio Studio 90 Italia “apprezzamento per il provvedimento sui dehors, che dà seguito all’impegno preso dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso, in occasione proprio della Giornata della ristorazione 2024”.

“La semplificazione delle procedure non significa improvvisazione ma è il giusto presupposto per dare agli imprenditori la certezza che gli investimenti effettuati per creare spazi rispettosi del contesto urbano abbiano una prospettiva certa e duratura – prosegue Stoppani sempre a Radio Studio 90 Italia – Un dehor con questi criteri non solo migliora nel suo complesso la qualità della vita di cittadini e turisti, ma anche l’attrattività stessa delle città. Per questi obiettivi la semplificazione da sola non basta. È necessaria una solida azione di contrasto a ogni forma di abusivismo che contempli anche la sospensione delle autorizzazioni in caso di violazioni dei criteri stabiliti”.

Stoppani conclude: “La bussola che deve guidare il rilascio delle autorizzazioni per il suolo pubblico è l’accessibilità di strade e marciapiedi, mentre la salvaguardia del valore paesaggistico e culturale degli spazi urbani vanno assicurati con investimenti adeguati, attenti anche alla qualità degli arredi. I tanti valori che i dehors esprimono sono stati condensati in un manifesto reso pubblico proprio oggi”.

Stoppani, Fipe: “Dehors, apprezzamento per un provvedimento che intende mettere ordine sulle procedure”

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La posizione di Fipe sul provvedimento per i dehors (immagine concessa)

ROMA – Riportiamo il commento del presidente della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) Lino Enrico Stoppani a quanto uscito dal Consiglio dei Ministri di venerdì 26 luglio in merito alla delega al Governo per il riordino delle procedure in materia di dehors per i pubblici esercizi.

Fipe sul nuovo provvedimento per i dehors

Stoppani: “Come Fipe esprimiamo il nostro apprezzamento per il provvedimento sui dehors, che dà seguito all’impegno preso dal Ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso in occasione proprio della Giornata della ristorazione 2024.

La semplificazione delle procedure non significa improvvisazione ma è il giusto presupposto per dare agli imprenditori la certezza che gli investimenti effettuati per creare spazi rispettosi del contesto urbano abbiano una prospettiva certa e duratura. Un dehor con questi criteri non solo migliora nel suo complesso la qualità della vita di cittadini e turisti, ma anche l’attrattività stessa delle città.

Per questi obiettivi la semplificazione da sola non basta. È necessaria una solida azione di contrasto ad ogni forma di abusivismo che contempli anche la sospensione delle autorizzazioni in caso di violazioni dei criteri stabiliti.

La bussola che deve guidare il rilascio delle autorizzazioni per il suolo pubblico è l’accessibilità di strade e marciapiedi, mentre la salvaguardia del valore paesaggistico e culturale degli spazi urbani vanno assicurati con investimenti adeguati, attenti anche alla qualità degli arredi. I tanti valori che i dehors esprimono sono stati condensati in un manifesto reso pubblico proprio oggi.”

Sulla stessa nota Roberto Calugi, direttore generale di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, si è espresso in merito alle disposizioni in materia di dehors contenute nel ddl Concorrenza approvato in Consiglio dei Ministri.

Calugi afferma: “Accogliamo con soddisfazione il provvedimento sui dehors contenuto nel ddl Concorrenza, risultato di un processo di ascolto e dialogo di imprese e associazioni con le istituzioni, per cui ringraziamo il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso per la grande attenzione e sensibilità riservata al tema”.

Calugi conclude: “Il provvedimento, infatti, che dà seguito alle indicazioni contenute nella proposta di legge a prima firma dell’On. Caramanna in merito, sottolinea il valore culturale rappresentato dai dehors per la salvaguardia e la tutela delle nostre città”.

Il padre del tiramisù trevigiano, dolce al caffè, si spegne a 81 anni: la storia di Roberto Linguanotto

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Il tiramisù (immagine concessa) linguanotto
Il tiramisù (immagine concessa)

MILANO – Roberto Linguanotto, conosciuto come “Loli” e come papà del dolce al caffè per eccellenza made in Italy, il tiramisù, si è spento a 81 anni in seguito a una lunga malattia. La ricetta originale che in tanti attribuiscono come invenzione alla città di Treviso (anche se alcuni direbbero Tolmezzo, a Udine), con uova, zucchero (anche quello bianco semolato), savoiardi, mascarpone, caffè, spolverata di cacao finale, porta la firma del cuoco Linguanotto.

Anche lui nato a Treviso nel 1943, ha fatto il suo ingresso nelle cucine del celebre ristorante Le Beccherie gestito da Aldo Campeol – anche lui scomparso nel novembre 2021 a 93 anni -, laboratorio in cui ha saputo unire i 6 ingredienti che poi hanno dato vita all’originario “tiramesù”: è sempre qui che viene ancora oggi servito come una volta.

Linguanotto: chef, pasticcere, mastro gelatiere

La creatività, l’inventiva, certo non è mancato nel suo modo di interpretare la cucina, muovendosi all’interno di grandi realtà come Pernigotti, Pregel, Nortongate dall’Eurpa sino alla Cina: il tiramisù attraverso le sue mani, ha fatto il giro del mondo e dei palati.

Un dolce al cucchiaio che è diventato anche il soggetto di una competizione mondiale, Tiramisù World Cup, che ha riunito attorno alla sua realizzazione competitor da ogni parte del globo.

Fas International chiude il 2023 con 53 milioni di fatturato, +12,5%, Francesco Cantini è il nuovo direttore generale operativo

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Francesco Cantini, il direttore generale operativo dell'azienda (immagine concessa)

SCHIO (Vicenza) – Fas International Spa, azienda vicentina tra i principali player nel mercato dei retail automatico (vending machine), chiude il 2023 con dati in crescita e allarga la compagine direzionale con la nomina del manager Francesco Cantini, a cui è stata affidata l’intera operatività aziendale.

I numeri

Il fatturato 2023 segna 53 milioni di euro, in aumento del 12,5% rispetto ai 48,5 milioni del 2022, con un Ebitda del 19,3% (circa 10,3 milioni di euro, il 77% in più rispetto al 2022), mentre l’utile si attesta sui 4,5 milioni (in aumento di circa il 300% rispetto agli 1,7 milioni del 2022).

La ripartizione dei ricavi per aree geografiche di destinazione nel 2023 indica l’Italia come il singolo mercato più importante (37,5%), seguita dai Paesi dell’Unione Europea (51,7%) e quindi dai Paesi extra Ue (10,8%).

A trainare la performance 2023 è stato in particolare l’estero, trend che si conferma anche nel primo semestre del 2024: con ricavi complessivi in crescita del +7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i mercati internazionali confermano il momentum positivo con una crescita del +22% sul 2023, e con il peso dell’Italia che passa al 30,6%.

A fronte di un calo generalizzato del -1,6% del mercato delle macchine vending nel 2023, Fas International ha registrato una crescita a due cifre grazie soprattutto agli investimenti effettuati in tecnologia e innovazione, e a una maggiore attenzione al settore del retail tech; oggi il 20% delle macchine vending vendute da Fas è destinato a postazioni pubbliche. Si tratta di una percentuale alta, se si considera il fatto che i distributori automatici sono tipicamente posizionati soprattutto all’interno delle aziende.

L’apertura al management esterno

Il percorso di managerializzazione e valorizzazione voluto dall’amministratore delegato Luca Adriani, figlio del fondatore Antonio e da 20 anni alla guida dell’azienda assieme alla sorella Mariangela, è culminato con l’ingresso ad inizio 2023 di Francesco Cantini in qualità di direttore generale e, all’inizio del 2024, alla sua ulteriore ratifica con il conferimento di tutte le deleghe operative.

Francesco Cantini, 59 anni, è manager di lunga esperienza: prima di entrare in FAS è stato amministratore delegato di Selecta-Argenta Italia e, precedentemente, ha rivestito ruoli di AD e Direttore Generale in diverse importanti aziende multinazionali, sia in Italia che all’estero. L’ingresso di Cantini ha dato forte impulso all’organizzazione delineando un percorso di strutturazione dell’Azienda, accelerando le metriche chiave del conto economico e contribuendo a formalizzare un piano strategico di sviluppo per i prossimi anni.

“Siamo soddisfatti dei nostri risultati – dichiara Luca Adriani, amministratore delegato di Fas International Spa –, che confermano la solidità della nostra visione e ci spingono a continuare il nostro percorso di crescita e innovazione; l’ingresso di Francesco Cantini, un professionista con una grande esperienza e che stimo molto, ci aiuta a proseguire in questa direzione, ancora con più forza”.

“Abbiamo consolidato il mercato italiano e ora possiamo guardare all’estero, dove continuiamo a crescere – dice Francesco Cantini, direttore generale di Fas International Spa –. Abbiamo maggiore solidità e una strategia ben definita e possiamo contare su una tecnologia estremamente competitiva, sostenibile e applicabile al mondo del retail. Le soluzioni di Fas sono vere e proprie piattaforme digitali integrate, in grado di sostenere e gestire l’intera filiera, dalla fornitura alle prenotazioni, con diversi benefici per tutti gli attori: un netto miglioramento della qualità e del servizio, un evidente risparmio di tempo e significative riduzioni di consumi energetici”.

Il retail tech

Il termine “retail tech” si riferisce all’uso e all’applicazione di tecnologie innovative e digitali nell’ambito del settore del commercio al dettaglio (retail). Tre sono le maggiori tendenze del 2023 per Fas: la prima riguarda molti imprenditori del vending che vedono nel Retail Tech una grande opportunità di ‘reinvenzione’ del modello classico della distribuzione automatica e decidono di dotarsi di infrastrutture tecnologiche su cui innestare il proprio modello di business appunto in ottica retail tech, acquistando macchine connesse e altamente tecnologiche, ad esempio con pagamento esclusivamente digitale, non solo destinate a locazioni private ma anche e soprattutto a luoghi pubblici quali per esempio i negozi automatici o H24, molto frequentati dalla comunità con un target d’elezione 19-29 anni, o dai turisti.

La seconda tendenza riguarda la spinta che al retail tech viene data dalla esigenza di sopperire al forte turn-over e alla mancanza di personale nel mondo dell’hotellerie, del bar e della ristorazione, problema molto serio per tutta la industry, ma che vede una soluzione nel punto vendita automatico, anche grazie alla relativa app di prenotazione dedicata.

Questa soluzione risolve la mancanza di personale, contribuisce a migliorare la customer experience ed a generare significative efficienze operative per esempio attraverso la ‘relocation’ produttiva nei centri di cottura, consentendo una vera e propria ‘rivoluzione qualitativa’ del modello con prodotti di qualità e pasti freschissimi.

Infine, la terza tendenza riguarda le microaziende, ad esempio quelle degli agricoltori e degli allevatori, molto presenti all’estero, in particolare in Francia ma anche in Olanda e in Belgio, il cui sistema di vendita a chilometro zero, per dare un servizio veloce e flessibile ai propri clienti, passa attraverso la vending machine di Fas International.

Luca Adriani, amministratore delegato di Fas International Spa (immagine concessa)

 “L’extra vending – commenta Luca Adriani – si sta espandendo da un lato all’esteroin particolare nei paesi nordici e nel centro Europa, dove vige una tradizione diversa e dove i negozi automatici stanno dando numeri eccezionali, penso, ad esempio, ai fornai in Olanda o in Belgio, dall’altro tra i giovani italiani. Penso, in particolare, a certi giovani imprenditori del Sud Italia che scelgono la distribuzione automatica come loro business. Questo porta gli operatori ad aumentare la propria professionalità e tecnologia, perché se il vending diventa una cosa glamour, la macchina deve essere altamente tecnologica, elegante, funzionale e di design oltre che utile. Le locazioni non hanno successo se metti la macchina vecchia”.

La ristorazione collettiva

Altro comparto in crescita per Fas International nel 2023 è stato quello della ristorazione collettiva, dove Fas collabora con due importanti partner con circa 60 macchine attualmente installate. Alla catena Bar Atlantic, il brand di ristorazione interna di Esselunga che offre un servizio di ristorazione completo ai dipendenti aziendali, Fas fornisce le macchine automatiche e l’app attraverso la quale è possibile prenotare il pasto, preparato con gli ingredienti e l’apporto del personale Esselunga, direttamente dal proprio smartphone.

Della stessa tipologia è l’accordo con Serenissima Ristorazione, importante realtà veneta della ristorazione collettiva e commerciale. Attraverso Food24 System, sistema tecnologico realizzato da Fas, si può gestire, tramite una WebApp proprietaria del Cliente, la prenotazione e la distribuzione 24 ore su 24 di prodotti alimentari in regime refrigerato controllato (+3°).

La scheda sintetica di FAS International SpA

Fas International SpA, fondata nel 1967, è un’azienda italiana leader nel mercato dei distributori automatici e uno dei più importanti player europei del vending.

La produzione di Fas avviene unicamente in Italia, nello stabilimento di Schio, in provincia di Vicenza, che conta 150 dipendenti e produce più di 14.000 macchine all’anno, esportando in 55 nazioni nel mondo. Per maggior informazioni basta cliccare qui.

Esselunga partner olimpico dell’Italia Team a Parigi

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mattia furlani esselunga
Il lunghista italiano Mattia Furlani (immagine concessa)

LIMITO DI PIOLTELLO (Milano) – Esselunga è partner olimpico dell’Italia Team e supplier di Casa Italia a Parigi 2024, confermando ancora una volta il proprio impegno a sostegno dell’Italia dello sport. La partnership nasce nell’ambito del percorso tracciato verso le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 ed è stata raccontata attraverso una campagna di comunicazione multicanale.

Nelle affissioni protagonisti sono i colori rappresentativi dei continenti e gli atleti dell’Italia Team, Nicolò Martinenghi, Mattia Furlani e Paola Egonu. La stessa creatività viene ripresa nei graphic spot e nei contenuti trasmessi a Casa Italia dove è stato creato un ambiente immersivo. La campagna stampa utilizza lo stile caratteristico del brand Esselunga che fa parlare la frutta e la verdura e ha come soggetto un simbolico radicchio.

Nel ruolo di supplier di Casa Italia, Esselunga propone una selezione dei propri prodotti agli ospiti portando così a Parigi il gusto e l’eccellenza del made in Italy.

La partnership ha visto, inoltre, la realizzazione della docuserie “Super Atleti”, una produzione originale Sky Sport, in 5 episodi disponibili sui canali Sky, che racconta il lungo percorso che ha accompagnato gli atleti dell’Italia Team e dell’Italia Paralympic Team fino all’importante tappa delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi di Parigi 2024.

“Siamo orgogliosi di affiancare l’Italia Team nella sfida di Parigi 2024 – commenta Roberto Selva, direttore marketing e comunicazione di Esselunga – lo sport in tutte le sue discipline celebra l’impegno, la passione, la dedizione e la sana competizione, valori nei quali ci identifichiamo e che trovano nelle Olimpiadi la loro espressione più alta. Siamo un’azienda italiana e questa collaborazione conferma la volontà di dare il nostro contributo per sostenere il nostro Paese”.

Esselunga prosegue, dunque, il percorso volto a supportare l’Italia dello sport che si concretizza anche attraverso iniziative per le comunità. Tra queste il programma Amici di scuola e dello sport che ha permesso negli anni di donare oltre 135 milioni di euro in strumenti didattici e attrezzature alle scuole, alle società e associazioni sportive dilettantistiche.

Il sostegno allo sport nasce dalla condivisione di valori comuni. Lo sport, infatti, evoca da sempre uno stile di vita sano ed equilibrato e l’attenzione per una corretta alimentazione, che Esselunga, produttore oltre che distributore, promuove sia nell’offerta ai propri clienti che nell’ideazione di iniziative speciali.

La crisi del cioccolato nei supermercati italiani: ecco perché non è più reperibile

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La produzione di cioccolato (Pixabay License)

MILANO – Trovare la propria marca di cioccolato preferita al supermercato sta diventando gradualmente sempre più difficile. In base ad alcuni studi di settore risultano tre i principali fattori che hanno determinato la crisi del cacao: la siccità che colpisce i principali paesi produttori, l’invecchiamento delle piantagioni e la speculazione finanziaria. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Vincenzo Maccarone per il portale Europinione.

La crisi del cioccolato nel supermercato

MILANO – Da qualche mese a questa parte reperire il cioccolato dagli scaffali dei supermercati è sempre più difficile. Se ne stanno rendendo conto milioni di consumatori che faticano sempre di più a trovare il loro sfizio preferito.

Ad avere maggiore contezza di un momento così difficile sono proprio gli imprenditori che operano nel settore del commercio dei prodotti alimentari e che a loro volta stentano ad acquisire scorte abbondanti di cioccolato da poter rivendere.

In base ad alcuni studi di settore risultano tre i fattori che hanno determinato questa crisi senza precedenti del cacao: la siccità che colpisce i principali paesi produttori, l’invecchiamento delle piantagioni di cacao e la speculazione finanziaria. E questa crisi secondo gli esperti è destinata ad aggravarsi nei prossimi anni.

Ad essere particolarmente preoccupata è Natasha Linhart, imprenditrice e manager fondatrice del marchio Atlante il cui core business consiste nella creazione di prodotti a marchio venduti con i propri brand, con quelli delle catene distributive che li richiedono oppure con i marchi di aziende italiane ancora poco conosciute sul mercato.

L’imprenditrice bolognese non minimizza affatto la crisi che sta travolgendo il mercato del cacao e di conseguenza del cioccolato. Una carenza che in futuro potrebbe addirittura trasformarsi in una drammatica estinzione.

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Piccoli produttori di El Salvador ricevono 840.000 piante di caffè grazie all’iniziativa dell’AICS

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La bandiera di El Salvador

Alcuni piccoli produttori di El Salvador hanno ricevuto 840.000 piante di caffè grazie ad un’iniziativa finanziata dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS) e realizzata dal Ministero dell’Agricoltura di El Salvador in coordinamento con l’Istituto salvadoregno del caffè: l’obiettivo del progetto Vivicafé mira a rafforzare la produttività e la redditività del chicco nel Paese al fine di migliorare la qualità della vita dei produttori del settore. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Fatti Nostri.

Il progetto Vivicafé di El Salvador

EL SALVADOR – Il 23 luglio scorso, presso la sede della Sociedad Cooperativa de Caficultores de La Palma, in El Salvador, si è svolto un atto simbolico per la consegna di piante di caffè ai piccoli produttori partecipanti al progetto Vivicafé. Vivicafé, un’iniziativa finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e realizzata dal Ministero dell’Agricoltura di El Salvador in coordinamento con l’Istituto Salvadoregno del Caffè, mira a rafforzare la produttività e la redditività del caffè salvadoregno al fine di migliorare la qualità della vita dei produttori del settore.

Una delle componenti di Vivicafé è la riabilitazione dei terreni delle piccole aziende produttrici di caffè, per un totale di circa 224 ettari.

Per contribuire alla rivitalizzazione delle coltivazioni, il progetto fornirà ai produttori identificati piante di caffè, input agricoli, tecnologie di irrigazione e tecniche di conservazione del suolo.

“Oggi celebriamo la consegna di 840.000 piante di caffè, di cui 363.000 destinate alla Denominazione di Origine Alotepec Metapán e 477.000 alla Denominazione di Origine Cacahuatique”, ha spiegato Paolo Gallizioli, direttore dell’Ufficio Regionale AICS di San Salvador. “L’investimento complessivo per l’acquisto delle piante è di circa 480.000 euro”.

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Il Brasile celebra il caffè italiano con una doppia mostra

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La bandiera del Brasile

Il Brasile omaggia il caffè con una doppia mostra che narra l’evoluzione del design e della tecnologia del mondo legato al chicco. Le mostre si dividono in due parti: l’arte dell’espresso dall’1 ottobre 2024 al 4 febbraio 2025 al Museu do Café, museo del caffè di Santos, e dal 21 febbraio 2025 al 26 maggio 2025 al Museu da Imigração do Estado de São Paulo, museo dell’immigrazione dello Stato di San Paolo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione di Revenews Arts.

La doppia mostra sul caffè in Brasile

SAN PAOLO – Il Brasile celebra la passione tutta italiana per l’espresso. Il caffè è infatti al centro di una doppia mostra, a cura di Elisabetta Pisu, che racconta l’evoluzione nel tempo del design e della tecnologia degli oggetti per la celebre bevanda, legandosi alla storia dell’emigrazione italiana in Brasile che proprio nel 2024 celebra 150 anni.

Sessanta fra macchine per uso domestico e da bar, set e tazzine da caffè sono in mostra nelle due tappe di Passione italiana: l’arte dell’espresso dall’1 ottobre 2024 al 4 febbraio 2025 al Museu do Café, museo del caffè di Santos, e dal 21 febbraio 2025 al 26 maggio 2025 al Museu da Imigração do Estado de São Paulo, museo dell’immigrazione dello Stato di San Paolo.

La mostra si sviluppa secondo due nuclei espositivi, che costruiscono una narrazione stratificata e ricca di sfumature della storia del caffè. Un percorso espositivo storico racconta l’evoluzione nel tempo delle innovazioni legate alle macchine e alle abitudini di consumo del caffè, guidata dall’ingegno dei creativi al servizio di una ricerca incessante nel corso del tempo, per innalzare la qualità della bevanda, migliorarne il sapore e l’aroma e ottimizzare i processi produttivi.

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