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Pernigotti: grande interesse al SIGEP per Signor Stefano, il nuovo brand di semilavorati

RIMINI – Grande interesse per Signor Stefano alla fiera SIGEP World 2025. In occasione del salone internazionale di riferimento per il settore foodservice, che è in corso alla Fiera di Rimini e si concluderà il 22, Pernigotti SpA ha infatti presentato ufficialmente il suo nuovo brand di semilavorati per le gelaterie artigianali.

Pernigotti al SIGEP con Signor Stefano

La storica azienda dolciaria di Novi Ligure (Alessandria) – di proprietà, a partire dal 2022, del fondo di investimento lussemburghese JP Morgan Asset Management e di Invitalia – rientra così in un mercato dove per decenni è stata tra i principali operatori di riferimento, prima della cessione a terzi del relativo ramo d’azienda nel 2019, quando era di proprietà del gruppo turco Toksoz.

“Sapevamo che il lancio del brand Signor Stefano avrebbe suscitato interesse nel settore dei gelati, ma siamo rimasti sinceramente sorpresi per il grande clamore che il nostro ritorno in questo mercato ha suscitato”, ha affermato Attilio Capuano, amministratore delegato di Pernigotti SpA, in occasione di una conferenza stampa organizzata oggi alla fiera riminese.

“La nostra azienda è stata la prima a produrre a livello industriale semilavorati di alta qualità per la gelateria professionale nel 1936 e siamo fortemente motivati nel riportarla a competere con i principali player del mercato”.

Durante la conferenza stampa, è stata illustrata la nuova Divisione Gelateria di Pernigotti SpA, che si avvale della consulenza di alcuni tra i massimi esperti del settore della gelateria industriale in Italia e che curerà internamente sia lo sviluppo dei nuovi semilavorati per i gelati (basi in polvere e creme), sia la produzione con maestranze e impianti dedicati nello stabilimento storico di Novi Ligure, sia anche la commercializzazione e la distribuzione sui mercati nazionale ed estero.

Il catalogo di “Signor Stefano” propone 45 nuovi prodotti per un totale di circa 60 referenze, a partire dai semilavorati per i gusti classici al cacao amaro, cioccolato, nocciola, gianduia, stracciatella e pistacchio, tutti prodotti con materie prime ed ingredienti di altissima qualità come l’utilizzo solamente di nocciole italiane.

“In questi primi giorni al salone SIGEP World, abbiamo riscontrato una grande curiosità degli operatori italiani ed esteri per i nuovi prodotti che abbiamo sviluppato, valorizzando la migliore tradizione e anche rispondendo alle ultime tendenze espresse dai consumatori”, ha sottolineato durante la conferenza stampa Gianluca Cazzulo, direttore commerciale di Pernigotti e responsabile della nuova Divisione Gelateria. “Intendiamo tornare in breve tempo ad essere tra i principali protagonisti in questo settore. Per quest’anno, abbiamo l’obiettivo di produrre 400 tonnellate di semilavorati per le gelaterie artigianali, di cui abbiamo già finalizzato ordini per il 75%, con un’aspettativa di superare le 1.000 tonnellate in tre anni”.

Fabbri 1905 lancia in Fiera il Fabbri Gelato System e Amarena Fabbri

RIMINI – Realizzare un perfetto gelato artigianale in tempo reale, ovunque, grazie ad una speciale macchina – che si accompagna a prodotti e ricette pronti all’uso – che trova posto sul bancone di un bar o di una pasticceria e che può essere facilmente allocata in un corner dedicato in un hotel o in un ristorante.

Fabbri 1905 protagonista al SIGEP

Senza sostituirsi all’arte gelatiera, ma ampliando le possibilità, per il pubblico, di godere di un buon gelato in ogni occasione e, per il mondo dell’ospitalità, le opportunità di business.

È questa, Fabbri Gelato System, una delle principali novità che Fabbri 1905 lancia al 46° SIGEP, la fiera per antonomasia dedicata alla gelateria e al dolce, in programma dal 18 fino al 22 gennaio.

L’azienda bolognese si presenta a Rimini (Hall A5 – C5) non solo come creatrice di prodotti innovativi e di altissima qualità, ma anche come partner e consulente del professionista del fuoricasa, in uno stand ricco di innovazioni, idee, ma anche ultime tecnologie, come la robotica che serve ai tavolini del bar o la realtà virtuale in cui tutti possono immergersi.

Tantissime le risposte alle nuove tendenze di consumo, dai gusti snack, che ci riportano bambini, alla passione per il crunchy e il benessere. Sempre protagonista, infine, Amarena Fabbri, che presenta un nuovo concept in pasticceria, le Delizie, e firma l’ultimo liquore di casa Fabbri, il Ratafià.

Quarta Caffè promossa dal viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava

Vannia Gava, il viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, ha visitato lo stabilimento di Quarta Caffè a Lecce. Gavia si è complimentata con l’azienda per l’impegno verso la sostenibilità, in particolare per l’iniziativa APPesca di plastica, lanciata e finanziata negli scorsi anni per ripulire il mare. Leggiamo di seguito l’articolo pubblicato sul portale d’informazione La Gazzetta del Mezzogiorno.

Vannia Gava in visita allo stabilimento Quarta Caffè di Lecce

LECCE – Il viceministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava ha visitato lo stabilimento leccese della Quarta Caffè. Accompagnata dal prefetto Natalino Manno, dal senatore Roberto Marti e del presidente del Conservatorio “Tito Schipa” Luigi Puzzovio, come riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, è stata ricevuta da Antonio Quarta, che ha guidato la delegazione tra i reparti produttivi, ricordando che l’azienda è stata la prima in Italia a mettere in commercio le capsule home-compost, prive di plastica e alluminio e smaltibili nell’organico.

La Quarta Caffè inoltre è da tempo autonoma nel suo fabbisogno energetico grazie a un impianto fotovoltaico e ha avviato a sostituire il proprio parco mezzi con furgoncini elettrici. E stata antesignana anche nell’utilizzo di buste di carta in sostituzione della plastica con “Progetto Natura”.

II viceministro Gavia si è complimentato con l’azienda anche per l’iniziativa APPesca di plastica, lanciata e finanziata negli scorsi anni dalla Quarta Caffè per ripulire il mare. “Siete un esempio da imitare”, ha sottolineato Gava.

Dersut Caffè presenta il magazine cartaceo Il Chicco Dersut

CONEGLIANO (Treviso) – È in uscita, a inizio del prossimo gennaio 2025, il nuovo magazine cartaceo della storica torrefazione di Conegliano, situato nella provincia di Treviso, Dersut Caffè: Il Chicco Dersut. Le uscite cartacee sono pensate come mezzo di approfondimento per tutto ciò che riguarda l’industria del chicco.

Il nuovo magazine

Il magazine sarà distribuito presso le Botteghe del Caffè Dersut con cadenza quadrimestrale per diffondere notizie e curiosità sull’azienda e sul mondo del caffè.

Il magazine è un valido strumento per intrattenere e informare per il tempo di sorseggiare un espresso.

L’uscita corrente vede protagonisti la drupa del caffè, ricette per dolci e cocktails a base di caffè, nuovi prodotti e il nostro team di formatori delle Botteghe del Caffè Dersut.

Milano, dehors: un locale su due ha sedie e tavoli all’aperto

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I permessi per i dehors vengono prorogati per il 2025 e continuano a essere richiesti dai titolari a Milano nonostante i rincari, la stretta sugli orari per le consumazioni e il divieto di fumo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Maurizio Giannattasio per il quotidiano Il Corriere della Sera.

I dehors a Milano

MILANO – La nuova stretta sugli orari da rispettare per buona parte dell’anno, l’aumento della tassa d’occupazione di suolo pubblico. Mettiamoci anche il divieto di fumo. Nonostante il triplice giro di vite, i dehors rimangono al primo posto nei desideri di ogni esercente di bar o ristorante milanese. L’altro giorno, Palazzo Marino ha preso atto del ddl Concorrenza che proroga fino al 31 dicembre 2025 la permanenza delle strutture straordinarie nate durante il periodo del Covid per coloro che, già titolari di occupazione di suolo rilasciate nel 2020 2021, abbiano manifestato entro il 22 aprile 2022 la volontà di proseguire con le occupazioni.

Le richieste di adeguamenti del periodo Covid sono 2.100. La proroga riguarderà anche chi si è visto bocciare l’istruttoria. “In tale ipotesi l’amministrazione, — scrive Palazzo Marino come riportato dal Corriere della Sera — tenuto conto del quadro normativo sopracitato e della richiesta di regolarizzazione presentata entro il 22 aprile 2022, che costituisce assenza di disdetta, intende consentire la permanenza, in via eccezionale e solo fino al 31 dicembre 2025, dell’occupazione nella configurazione in essere, con corresponsione del relativo canone annuale”.

Ma le pratiche nella banca dati di Palazzo Marino sono molte di più. Tra quelle già lavorate e quelle ancora in fase di lavorazione sono 5.000. Se a marzo 2022 si contavano 2.500 dehors, di cui 1.300 in centro, nel giro di tre anni il numero è salito a circa 4.000. Non esiste un calcolo al millesimo, perché accanto alle nuove occupazioni, ci sono i subentri. Ma visto che bar e ristoranti sono all’incirca 8.500, significa che quasi un esercente su due occupa suolo pubblico con sedie, tavolini e ombrelloni.

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Torino: la storica libreria Luxemburg, punto Einaudi, si rinnova con l’angolo caffè

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Dal 20 gennaio la libreria Luxemburg di Torino cambia posizione dall’attuale sede in via Cesare Battisti per entrare nella galleria Subalpina, uno dei passaggi più eleganti di tutta la città. La grande novità è un angolo caffè e brioche con Baratti & Milano. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Massimiliano Nerozzi per il Corriere della Sera.

Il rinnovo della libreria Luxemburg

TORINO – Rintracciarla non sarà un problema, visto che la libreria internazionale Luxemburg — dal 20 gennaio — cambia posizione, ma non prospettiva, in senso letterale e culturale: continuerà ad affacciarsi su via Cesare Battisti, a 50 metri dall’attuale sede, ma infilandosi pure dentro la galleria Subalpina, uno dei passages più eleganti della città.

Tra lo stile ottocentesco e l’aria parigina, collegamento tra la maestosa piazza Castello e la sabauda, che più sabauda non si può, piazza Carlo Alberto.

Come dire, il fascino della Luxemburg applicato alla topografia: la prima, nata come bottega nel 1872, la seconda costruita due anni dopo. Va da sé, rinnovati, radicalmente, saranno spazi e allestimenti, quasi ultimati, senza rinunciare a ciò che già c’era al quasi ex indirizzo: la tradizione che strizza l’occhio all’innovazione.

L’angolo caffè

È così che i proprietari della libreria (dal 2002) — Tonino Pittarelli, che ne era il direttore sin dal 1980, e Gigi Ràiola — hanno fatto dell’imprevisto un’opportunità. “Non ci sono problemi, ci sono soltanto soluzioni”, annotava nel suo Diario lo scrittore francese André Gide, Nobel per la letteratura. Ecco le soluzioni, tante.

La grande novità è un angolo caffè — e brioche, grazie all’intesa con Baratti & Milano — con ingresso su Cesare Battisti: la caffetteria è realizzata grazie alla partnership con Mutina, azienda emiliana che ha sovvertito i tradizionali canoni delle superfici ceramiche, invitando i più grandi designer a confrontarsi con questo materiale, unendo tecnologia e manufatti, sfidando i limiti e le potenzialità tattili delle superfici.

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Kara Pod: presentata al CES di Las Vegas la macchina del caffè che funziona senza rifornirsi d’acqua che prende dall’ariaore

LAS VEGAS – L’azienda Kara Water Inc ha presentato alla Fiera internazionale CES 2025, manifestazione dell’elettronica di consumo allestita dalla Consumer Technology Association negli Stati Uniti d’America a partire dal 1967, Kara Pod, un’innovativa macchina del caffè che funziona come un deumidificatore e utilizza l’acqua condensata dall’aria di casa per preparare l’espresso. Kara Pod è una versione da banco del KaraPure 2, un dispositivo che condensa l’acqua atmosferica e la sottopone a un sistema di purificazione che include trattamento termico, luce UV e filtri sostituibili, producendo fino a 10 litri di acqua potabile pulita al giorno.

Il produttore Kara Water afferma che l’acqua filtrata ha “un imbattibile valore di pH di 9,2+”, anche se non ci sono prove solide che bere acqua alcalina abbia reali benefici per la salute.

Howard E. LeWine MD, direttore medico capo presso Harvard Health Publishing, spiega come riportato dal portale TechRadar: “Poiché i liquidi nello stomaco sono così acidi, una volta che l’acqua normale o alcalina arriva nello stomaco ci sarà poca differenza nel pH del fluido gastrico risultante”.

E. LeWine aggiunge: “Si potrebbe potenzialmente aumentare il pH del fluido gastrico bevendo molta acqua alcalina, ma sarebbe solo temporaneo. Anche se si bevesse abbastanza acqua alcalina da alzare leggermente il pH del sangue, i reni entrerebbero rapidamente in azione per riequilibrare il pH del sangue.”

Kara Pod sarà presto disponibile per il pre-ordine direttamente dal sito ufficiale dell’azienda al prezzo di 249 dollari (circa 243 euro).

CES 2025: il robot bartender Adam protagonista della fiera tecnologica a Las Vegas

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ADAM è il robot bartender che ha stupito tutti al CES di Las Vegas: ma cosa sa fare, di preciso? L’automa è dotato di braccia robotiche costituite da più componenti fissate su cerniere giroscopiche che gli permettono di agire con precisione ma anche e soprattutto agilità, e se ne serve per preparare caffè, drink, cocktail e poi lavare, pulire e ordinare la sua postazione di lavoro.

Adam inoltre utilizza anche un software di riconoscimento facciale che gli permette di riconoscere i clienti. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su msn.

Il robot bartender Adam

LAS VEGAS – Il CES 2025 è la più importante fiera tecnologica per i consumatori al mondo. Si parla di intelligenza artificiale, di auto elettriche, di caricabatterie superveloci che sembrano tostapane, di cani robot e chissà che altro. A noialtri, golosi prima ancora che curiosi, ha però colpito in particolare un robot bartender.

Per carità: parlare di robot in cucina, per usare un’espressione volutamente generalista, non è certo una novità. In Corea del Sud c’è chi ha risolto la carenza di camerieri sostituendo buoni pasto con insalate di cibernetica, ed Elon Musk ha recentemente presentato, tra meraviglia e inquietudine, robot in grado di conversare e servire da bere.

C’è però chi ha ipotizzato che gli Optimus, ossia i robot di casa Tesla di cui sopra, fossero telecomandati da remoto, e che le loro capacità siano ben più limitate di quello che Musk voglia fare credere. Ecco, non è questo il caso di ADAM, il barista cibernetico creato dalla Richtech Robotics, che negli ultimi giorni ha stupito tutti gli ospiti del CES.

Adam è dotato di braccia robotiche costituite da più componenti fissate su cerniere giroscopiche che gli permettono di agire con precisione ma anche e soprattutto agilità, e se ne serve per preparare caffè, drink, cocktail e poi lavare, pulire e ordinare la sua postazione di lavoro.

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Nims, Gruppo Lavazza, alla ricerca di personal shopper: al via le candidature

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NIMS SpA, parte integrante del Gruppo Lavazza, specializzata nella vendita diretta di prodotti caffè, continua la campagna di reclutamento e formazione di personal shopper, figura strategica per lo sviluppo del business su scala nazionale. Leggiamo di seguito l’annuncio completo pubblicato nella sessione Offerte di lavoro di Italia Oggi.

Personal shopper per la crescita di Nims

PADOVA – Nims Spa, azienda italiana specializzata nella distribuzione e vendita diretta del caffè in capsula e di sistemi di microfiltrazione e frigogasatura dell’acqua su tutto il territorio nazionale, entrata a far parte del Gruppo Lavazza nel 2017, sta continuando la sua campagna di reclutamento e formazione di personal shopper, figura strategica per lo sviluppo del business su scala nazionale.

Il personal shopper è una figura professionale innovativa, unica e peculiare, che viene adeguatamente formata per sviluppare competenze specifiche e particolari qualità umane, come la capacità di ascolto, la disponibilità e la capacità di entrare in sintonia con il cliente. L’esperto e incaricato alla vendita è inoltre attento a tutte le nuove tendenze.

Questa opportunità è rivolta a candidati dalla mente fresca, che sappiano relazionarsi con un pubblico giovane e maturo, che raccontino l’offerta dell’azienda con un sorriso andando incontro alle esigenze di ogni famiglia, piccola media impresa e persona. L’operazione di vendita diventa in questo modo un’occasione di contatto, un servizio che aggiunge valore al prodotto, trasformandosi in fonte di reddito e crescita professionale.

L’incaricato alla vendita di Nims si pone in maniera moderna, differente dall’immagine stereotipata del venditore porta a porta.

L’azienda offre la possibilità di entrare in una realtà solida e proiettata al futuro. La professione del personal shopper può dare una rinnovata e moderna immagine al consulente, un professionista preparato e competente, ambasciatore dell’azienda e consulente per il consumatore.

In Italia il comparto della vendita diretta è un settore in continua crescita ed evoluzione: le motivazioni sono molteplici e vanno ricercate principalmente nella possibilità di conciliare vita professionale e privata. L’azienda si dimostra una realtà di successo e sempre alla ricerca di nuove risorse per sviluppare il suo business. Per candidarsi basta collegarsi al sito cliccando qui.

Too Good To Go lancia la campagna per combattere lo spreco contro i dolci delle feste invenduti

MILANO – L’inizio dell’anno da sempre fa rima con buoni propositi e quale modo migliore per iniziare il 2025 se non riducendo lo spreco di cibo? Too Good To Go, l’azienda a impatto sociale impegnata nel contrasto allo spreco alimentare, rinnova anche per quest’anno il suo impegno nel dare nuova vita ai prodotti tipici delle Feste rimasti invenduti con la campagna “Salva il Natale”, al via da oggi sino al 26 gennaio.

Un’opportunità per tutti gli utenti di prolungare il sapore del Natale, gustando prodotti tipici natalizi ad un prezzo vantaggioso.

“La campagna Salva il Natale, giunta quest’anno alla sua quinta edizione, rappresenta un momento importante grazie al quale vogliamo tenere alta l’attenzione sul tema dello spreco alimentare ed offrire la possibilità ai nostri utenti di iniziare l’anno con un gesto concreto e di sicuro impatto, con anche un occhio al portafogli” commenta Mirco Cerisola, country director Italia di Too Good To Go.

Le surprise Bag “Salva il Natale”: panettone, pandoro e tanti altri prodotti, dolci e salati, tipici delle Feste.

All’interno delle Surprise Bag “Salva il Natale”, acquistabili tramite l’app di Too Good To Go, sarà possibile trovare, oltre ai dolci del periodo come panettoni e pandori, anche altri prodotti rimasti invenduti come prodotti di gastronomia, stuzzichini, cioccolatini e molto altro.

Gli utenti potranno salvare queste speciali Surprise Bag dai negozi partner aderenti, tra cui alcune grandi catene come Carrefour Italia, Eataly, IN’s, NaturaSì e Penny.

Basterà cercare “Salva il Natale” all’interno della app, ordinare la propria Surprise Bag preferita e ritirarla poi in negozio.

Ridurre lo spreco non solo è un gesto di responsabilità nei confronti del Pianeta e della società, ma anche un modo per dare valore al cibo e alle tradizioni delle Feste.

I consigli antispreco di Too Good To Go

In occasione dell’avvio della campagna “Salva il Natale”, Too Good To Go, da sempre in prima linea nel promuovere abitudini di consumo più responsabili e consapevoli, propone alcuni utili suggerimenti per iniziare il nuovo anno prestando particolare attenzione agli sprechi alimentari.

· Pianifica in anticipo: prepara una lista della spesa dettagliata con una pianificazione il più precisa possibile di ricette e pasti.

· Controlla le etichette dei prodotti: fai attenzione alle date di scadenza. Ricorda che “Da consumarsi preferibilmente entro” indica che i prodotti, se conservati correttamente, possono essere consumati anche dopo la data indicata.

· Riutilizza gli avanzi: usa la creatività per trasformare gli avanzi in nuove ricette, come zuppe, frittate o salse particolari e gustose.

· Conserva correttamente gli alimenti: riponi il cibo in frigorifero in modo adeguato per prolungarne la freschezza.

· Congela gli avanzi: evita sprechi congelando ciò che non consumi subito.

Per quanti invece, anche dopo le Feste, non vogliono rinunciare al sapore del panettone, occorre ricordarsi di:

· tenerlo in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore;

· conservarlo sempre nel suo sacchetto originale in modo da conservarne la fragranza;

· congelarlo nel caso non lo si consumi tutto subito appena aperto;

· qualora ci fossero avanzi, utilizzare ricette antispreco per trasformare il panettone non consumato nell’ingrediente perfetto per nuovi e deliziosi dolci.

· 200 g di panettone avanzato

· 2 uova

· 350 ml di latte

· 70 g di zucchero (o meno, se il panettone è già molto dolce)

· ½ cucchiaino di estratto di vaniglia o scorza grattugiata di limone

· 30 g di uvetta (facoltativa)

· 20 g di burro (per ungere la pirofila)

· Zucchero a velo (per decorare)

Tagliare il panettone a fette o cubetti di circa 2-3 cm e nel frattempo, in una ciotola a parte, sbattere le uova con lo zucchero fino a ottenere un composto omogeneo. Aggiungere il latte e l’estratto di vaniglia (o la scorza di limone) e mescolare bene.

Disporre i pezzi di panettone in una pirofila precedentemente unta con del burro, distribuendoli in modo uniforme. Se utilizzate l’uvetta, aggiungerla tra gli strati di panettone. Versare poi il composto di uova e latte sopra il panettone, assicurandosi che venga ben imbevuto.

Lasciare riposare per 10-15 minuti e nel frattempo, preriscaldare il forno a 180°C. Infornare per circa 30-35 minuti, o fino a quando il pudding sarà dorato in superficie e ben rappreso.

Far raffreddare leggermente e spolverare con zucchero a velo prima di servire.
Consiglio antispreco: se avete frutta troppo matura (come mele o pere) che rischia di andare sprecata, potete aggiungerla a fette tra gli strati di panettone. Aggiungerà freschezza al dessert.

La scheda sintetica di Too Good To Go

Too Good To Go è un’azienda ad impatto sociale certificata come B Corp, con la missione di ispirare ed abilitare tutti a combattere lo spreco alimentare insieme. Dal suo lancio nel 2016, Too Good To Go ha aiutato a salvare oltre 350 milioni di pasti dall’essere sprecati, equivalenti ad evitare l’emissione di 945.000 tonnellate di CO2e e l’utilizzo non necessario di 283.5 miliardi di litri acqua e di 980 milioni di m² di suolo per anno.

Il 40% di tutto il cibo prodotto viene sprecato ogni anno. Secondo Project Drawdown (2020), ridurre lo spreco alimentare è l’azione principale che si può intraprendere per affrontare il cambiamento climatico, limitando l’aumento della temperatura a soli 2˚ C entro il 2100.

Con 100 milioni di utenti registrati e 170.000 partner attivi in 19 paesi in Europa, Nord America e Oceania, Too Good To Go gestisce il più grande marketplace al mondo per le eccedenze alimentari.