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domenica 20 Aprile 2025
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Terminati i Campionati italiani baristi: Stefano Cevenini trionfa nella Latte art, Gianluca Lavacca è il campione roasting

RIMINI – Fioccano altre vittorie per i concorrenti dei Campionati italiani baristi, al SIGEP 2025. Ad aggiudicarsi la vittoria per Latte art è stato Stefano Cevenini, che rappresenterà l’Italia ai mondiali a Ginevra a giugno. Al secondo posto Alessio Panero e al terzo Michele Intravaia.

Il campione Roasting è Gianluca Lavacca, che disputerà i mondiali a Houston ad aprile. Secondo posto per Emanuele Tomassi, campione in carica e terzo posto per Michael Angelini.

Gianluca Lavacca, campione Roasting (immagine concessa)

Il campionato Cezve/Ibrik è andato a Talal Bitar, che rappresenterà l’Italia ai mondiali a Ginevra a giugno. Sul podio anche Andre’ Tomassi, al secondo posto, e Francesco Stabile al terzo.

Talar Bitar, campione Cezve/Ibrik (immagine concessa)

I Campionati Italiani Baristi hanno mostrato un altissimo livello di competizione, con i partecipanti che si sono distinti per creatività e tecnica.

La collaborazione con Sigep e Italian Exhibition Group

La collaborazione decennale tra SCA Italy e Sigep si conferma una formula vincente, che garantisce visibilità e qualità per i professionisti del settore. La sinergia creatasi continua a rafforzare la centralità dell’Italia nel panorama globale del caffè.

Gli sponsor ufficiali dei Campionati italiani

Tra i platinum sponsor spiccano nomi come Cimbali, che sostiene le gare CIBC e CILA, Fiorenzato, coinvolto in CIBC, CIGS e CILA, e San Marco, partner del CIGS. La competizione Cup Tasters si avvale del supporto di His Majesty King Coffee, mentre il Coffee Roasting gode del contributo di Coffee Culture by NKG Bero Italia e DM Italia TBD.

I golden sponsor, tra cui BWT water+more e PulyCaff, rafforzano il livello tecnico e qualitativo dell’evento, mentre i Silver Sponsor, con nomi come Imperator, DVG De Vecchi, Alpro e Pascucci, aggiungono un tocco di eccellenza.

Centrale del Latte d’Italia, Silver Sponsor per la CILA, si unisce ad altre realtà prestigiose come 9 Bar e Technological Partners, che includono Scotsman, Cropster e Metallurgica Motta.

Coffee Today è il media partner ufficiale.

Il ministro Salvini incontra i ristoratori Fipe, Stoppani: “Il nuovo codice della strada non cambia i limiti di tolleranza del bere”

ROMA – In occasione del Consiglio direttivo di insediamento della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe), il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha incontrato i rappresentanti del settore della ristorazione provenienti da tutta Italia, per confrontarsi sulle novità introdotte dal codice della strada e dei riflessi sul consumo di bevande alcooliche.

Durante l’incontro, il ministro Salvini ha confermato ai presenti che il nuovo Codice della Strada, entrato in vigore il 14 dicembre 2024, non introduce modifiche ai limiti già in vigore. Ha sottolineato come le nuove norme siano state concepite con l’obiettivo di aumentare la sicurezza stradale, riducendo gli incidenti e portando i confortanti primi effetti positivi del provvedimento.

“Accogliamo con favore le rassicurazioni del ministro Salvini riguardo al nuovo Codice della Strada” ha dichiarato Lino Enrico Stoppani, presidente della Federazione Fipe. “È fondamentale per noi poter operare in un contesto normativo che tenga conto delle esigenze delle imprese della ristorazione, garantendo al contempo la sicurezza di tutti. Continueremo a collaborare con le istituzioni per assicurare un equilibrio tra sicurezza stradale e operatività dei nostri esercizi e accogliamo con responsabilità la proposta del Ministro a redigere un protocollo operativo tra i pubblici esercizi italiani e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti“.

L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra il Ministro e il settore della ristorazione, con l’obiettivo comune di promuovere politiche che favoriscano la crescita della responsabilità su fenomeni sociali di assoluta rilevanza anche per gli esercenti.

Federazione italiana pubblici esercizi: nominati i nuovi vertici del consiglio direttivo

ROMA – Si è concluso il 16 gennaio il consiglio direttivo di Fipe Confcommercio, durante il quale sono stati nominati i nuovi membri dei vertici dell’associazione, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il ruolo di Fipe come punto di riferimento per il settore della ristorazione e dell’intrattenimento in Italia.

Aldo Cursano, Presidente Comitato Regionale Fipe Toscana, è stato nominato Vice Presidente Vicario. Paolo Artelio, Presidente di Fipe-Confcommercio Verona e Comitato Regionale FIPE Veneto, è stato designato Vice Presidente Amministratore.

Il Consiglio Direttivo ha inoltre nominato i seguenti Vice Presidenti:

● Matteo Musacci, Presidente Fipe-Confcommercio Ferrara e Comitato Regionale FIPE Emilia-Romagna, nonché presidente del Gruppo Giovani Imprenditori FIPE;

● Riccardo Orlandi, Presidente di AIGRIM-Fipe;

● Sergio Paolantoni, Presidente di Fipe-Confcommercio Roma;

● Maurizio Pasca, SILB-Fipe;

● Antonio Santini, titolare del ristorante “Dal Pescatore” e Vice Presidente esecutivo de “Les Grandes Tables du Monde”;

● Massimiliano Santoro, ceo Italy F&B di Avolta (Autogrill).

Il rinnovamento dei vertici rappresenta un passo significativo per affrontare le sfide future del settore e promuovere il valore della ristorazione italiana, sempre più centrale per l’economia e la cultura del Paese.

Renato Costantini, direttore del Caffè Florian di Venezia: “Decadimento del turismo di qualità”

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Il Caffè Florian di Venezia ha riaperto ufficialmente il 17 gennaio e si prepara ad affrontare le giornate del Carnevale. Il direttore della storica caffetteria Renato Costantini osserva il cambiamento nel flusso turistico degli ultimi anni. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Marta Gasparon per il quotidiano Il Gazzettino.

Il Caffè Florian di Venezia tra la riapertura e il Carnevale

VENEZIA – Le giornate del Carnevale si avvicinano e il Caffè Florian non si fa certo trovare impreparato, pronto ad accogliere nelle sue splendide sale, restaurate a metà Ottocento e nelle quali si può ripercorrere la lunga e vivace storia della città d’acqua, migliaia di clienti provenienti da ogni dove. Chiuso dal 7 gennaio scorso, le sue porte sono state riaperte al pubblico il 17, dopo giornate interamente dedicate ad alcuni lavori interni che hanno coinvolto il banco bar.

Nulla di nuovo – tiene a sottolineare il direttore Renato Costantini, che riveste il suo ruolo dal 2010 – visto che ogni anno il locale approfitta delle settimane immediatamente precedenti al Carnevale, più tranquille a livello di flussi turistici, per sistemare ciò che lo necessita. Inaugurato da Floriano Francesconi nel 1720 e nato con il nome “Alla Venezia trionfante”, poi diventato semplicemente “Florian”, l’attività dello storico Caffè ha accompagnato generazioni di veneziani, ospitando una clientela illustre accanto a cittadini “comuni”. È una città cambiata nel tempo, quella vista attraverso gli occhi di Costantini dalle vetrine, e in maniera peggiorativa. A cominciare da chi il Florian lo frequenta.

“Da qualche anno noto un decadimento del turismo in generale in termini di qualità. Ha meno capacità di spesa – riflette il direttore come riportato da Il Gazzettino – e tende ad essere poco consapevole di ciò che sta visitando. Negli ultimi tempi abbiamo registrato un afflusso importante di clienti asiatici, soprattutto coreani e cinesi, che purtroppo conoscono poco le lingue straniere. Un elemento che rende più difficile rapportarsi con loro”.

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Il Gran Caffè Gambrinus di Napoli riapre dopo i lavori di ristrutturazione

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NAPOLI – Il Gran Caffè Gambrinus, la storica caffetteria simbolo di Napoli, ha ufficialmente riaperto il 22 gennaio. Lo storico caffè partenopeo fondato nel 1860 ha temporaneamente abbassato la saracinesca il 7 gennaio per attuare diversi lavori di ristrutturazione (ne abbiamo parlato qui).

La riapertura del Gran Caffè Gambrinus

La manutenzione non finisce qui però e continuerà anche successivamente alla data d’apertura.

“Sono i primi, veri lavori di riorganizzazione dell’intero locale, per restituirlo alla città nel suo antico splendore,” ha spiegato Massimiliano Rosati, il gestore del Gambrinus, come riportato dal portale d’informazione Agro24.

Rosati aggiunge: “Gli interventi eseguiti finora sono stati impegnativi e hanno impedito l’esercizio dell’attività, ma ora il cantiere si sposta in un’altra area, permettendoci di riaprire in sicurezza. Si tratta di lavori radicali, mai effettuati prima”.

Esselunga: nuovo negozio a Modena con il 126° Bar Atlantic

MODENA – Esselunga apre il negozio di Modena in Strada Canaletto Sud, nella zona nord della città, alle spalle della stazione ferroviaria. A Modena e provincia Esselunga è presente in via delle Morane, a Sassuolo e Soliera. Il nuovo negozio si inserisce all’interno di un importante progetto di riqualificazione e recupero dell’Ex Consorzio Agrario su un’aera di circa 54.000 metri quadri all’interno della quale, oltre al supermercato, Esselunga ha realizzato un parcheggio multipiano di circa 280 posti che verrà ceduto al Comune al servizio dei cittadini.

Il nuovo negozio a Modena di Esselunga

Il piano di rigenerazione urbana del comparto prevede anche la realizzazione di 11.000 metri quadri di edilizia residenziale, uffici, un parco e altre aree verdi e la realizzazione di tre rotatorie, oltre a percorsi ciclopedonali.

Il supermarket si sviluppa su un’area di vendita di 2.500 metri quadri ed è dotato di un parcheggio di 477 posti auto con la presenza di stazioni di ricarica per veicoli elettrici, oltre a posti per le moto e le bici.

esselunga
La nuova Esselunga (immagine concessa)

All’interno dell’Esselunga di via Canaletto lavoreranno 136 persone, di cui 84 nuove assunzioni del territorio a cui si aggiungono risorse provenienti dagli altri negozi emiliani allo scopo di equilibrare le competenze e la necessaria esperienza.

L’offerta ai clienti è di oltre 15.000 prodotti con grande attenzione per la convenienza, le linee a marchio privato per soddisfare ogni esigenza di spesa.

Nel reparto frutta e verdura più di 500 prodotti selezionati e la linea Bio; nel reparto gastronomia una selezione di formaggi italiani con eccellenze di altri paesi, salumi della miglior produzione nazionale, specialità gastronomiche e le proposte della “Cucina Esselunga”, più di 200 ricette da portare in tavola scegliendo tra i piatti della tradizione italiana, dal mondo e i piatti vegetariani.

Il taglio del nastro (immagine concessa)

Presenti i reparti assistiti di carne e di pesce con una proposta di sushi, la panetteria e la pasticceria Elisenda.

All’interno del negozio anche una ricca enoteca con più di 800 etichette e con l’assistenza di un sommelier per guidare i clienti nella scelta dei vini.

È possibile usufruire del servizio prenotazioni per la gastronomia, il pesce, la carne e le specialità dolci e salate.

Il reparto gastronomia (immagine concessa)

A Modena apre anche il 126° Bar Atlantic, che mette a disposizione dei clienti una sala con 140 sedute a cui si aggiunge un dehor esterno con ulteriori 36 posti, dove è possibile fermarsi per la colazione, il pranzo o l’aperitivo. L’offerta propone menù che variano settimanalmente e un’ampia scelta tra primi, secondi, panineria, taglieri di salumi e formaggi, insalate, macedonie, torte, spremute e varie specialità.

Per rendere l’esperienza di acquisto più rapida e comoda sono presenti casse veloci dedicate al self check-out e il “Presto Spesa”, disponibile anche su app. I nuovi clienti hanno la possibilità di aderire al programma “Fìdaty” richiedendo direttamente in negozio, tramite un QR code, la card digitale gratuita e subito attiva.

Oltre al servizio e-commerce disponibile attraverso l’app e il sito esselungaacasa.it, per chi preferisce ordinare la spesa online e ritirarla in negozio già in giornata, nella fascia oraria prenotata, c’è il servizio gratuito Clicca e Vai Locker.

Nel negozio è presente anche un ecocompattatore per la raccolta e il riciclo di bottiglie in plastica PET. L’Esselunga di Modena Canaletto è aperta ogni giorno dalle 7.30 alle 21, la domenica dalle 8 alle 20.

Iginio Massari presenta il 1° Campionato del bergamotto in pasticceria

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Dal 18 al 20 luglio, la città di Reggio Calabria ospiterà il debutto di questa golosa competizione durante il Bergafest, sul suggestivo Lungomare Falcomatà. Il protagonista sarà il bergamotto, agrume simbolo della Calabria, noto per le sue proprietà nutraceutiche. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Stefania Virone Vittor per La Cucina Italiana.

Il Campionato del bergamotto in pasticceria presentato da Iginio Massari

MILANO – Impegnato al SIGEP World 2025, il grande maestro Iginio Massari ha preso l’occasione per annunciare nuovi importanti eventi pubblici dedicati alla pasticceria organizzati proprio dall’Associazione APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana), di cui è Presidente. Il primo Campionato del bergamotto in pasticceria a Reggio Calabria e il Seminario Pubblico APEI a Firenze saranno due occasioni imperdibili per avvicinare il grande pubblico alla grande pasticceria.

Durante il recente SIGEP World 2025, tra l’altro, APEI ha consegnato tre prestigiosi riconoscimenti. La Medaglia d’Oro al Merito è andata ad Acquaviva per la sua eccellenza nei lievitati, a Tecnoarredamenti per i suoi innovativi sistemi commerciali, e a Brazzale per l’impegno nella ricerca e nello sviluppo di prodotti d’eccellenza come il burro e il latte speciale per gelato. Questo momento ha sottolineato l’importanza di collaborazioni eccellenti che valorizzano la pasticceria italiana.

Prima di tutto, la grande novità: l’estate 2025 sarà ricca di sapori e profumi unici grazie al primo Campionato del Bergamotto in Pasticceria, un evento organizzato dall’Associazione APEI sotto la guida del Maestro Iginio Massari, Presidente dell’organizzazione e icona della pasticceria italiana.

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Croazia, aumenta il costo del caffè nei bar: oltre 2 euro a tazza

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ZAGABRIA – I prezzi della tazzina nei bar croati sono aumentati nuovamente: un semplice caffè con latte supera spesso persino i 2 euro. L’aumento del costo nei locali non dovrebbe sorprendere, dato che i prezzi del caffè sul mercato azionario hanno raggiunto i livelli più alti degli ultimi cinquant’anni.

A dicembre, il contratto di marzo per l’ICE Arabica è aumentato di 16,75 centesimi (+5,3%), chiudendo a 330,25 centesimi, un nuovo massimo nominale che non si vedeva dalla seconda metà degli anni ’70.

L’aumento del costo del caffè nei bar della Croazia

Uno dei principali motivi dell’aumento dei prezzi è rappresentato dalle sfide climatiche che influenzano le prospettive di produzione in Brasile e Vietnam, combinate con livelli di scorte basse che hanno aumentato la volatilità. Gli esperti avvertono che questa situazione potrebbe persistere per anni, almeno fino a quando le scorte globali di caffè non si stabilizzeranno.

I proprietari dei bar in Croazia hanno spiegato che non avevano altra scelta che aumentare i prezzi.

Secondo Franz Letica, presidente della Zagreb Café Owners’ Association , il prezzo dei chicchi di caffè crudo varia tra 11,60 e 60 euro al chilogrammo, con una media di 25 euro: ciò significa che il costo della materia prima per una singola tazza è approssimativamente di 0,192 euro. Tuttavia questo non include i costi aggiuntivi legati al prezzo finale di un espresso, come le attrezzature, la manutenzione o il personale.

La Croatian Employers’ Association (HUP) ha suggerito di eliminare la tassa speciale sul caffè per ridurre i costi e incoraggiare i consumi. L’associazione sostiene che questa tassa rappresenta un’anomalia in Europa, citando paesi come l’Italia, dove la rimozione di tasse simili ha portato a un aumento delle vendite.

Firenze: al convegno Sinu Giovani app educative e talk per sensibilizzare sui consumi alimentari

FIRENZE – Un solido corpo di evidenze scientifiche, frutto sia di studi prospettici a lungo termine su ampie popolazioni, che di studi di intervento sull’uomo, è concorde nell’ indicare quali scelte alimentari possano contribuire alla prevenzione delle principali malattie croniche che affliggono la popolazione italiana e globale.

Il convegno Sinu Giovani

Allo stesso modo, grazie allo studio sull’impatto ambientale dei consumi alimentari, è stato ampiamente dimostrato, anche in occasione del primo convegno Sinu Giovani nel 2024, che dei modelli alimentari costruiti per garantire la salute dell’uomo riescono anche a contenere l’impatto sull’ambiente.

Eppure, i dati evidenziano ancora un trend di aumento di malattie legate allo stile di vita, in cui la dieta ha un ruolo primario, come sindrome metabolica e obesità, particolarmente tra i più giovani.

Si evidenzia, inoltre, un allontanamento dal modello mediterraneo tradizionale – che incarna le proprietà descritte finora – e l’inefficacia nella limitazione delle emissioni di gas serra legate alle attività umane, in particolare a quelle legate all’approvvigionamento alimentare. In sostanza, il passaggio “dalla teoria alla pratica” sembra incontrare ostacoli che impediscono il raggiungimento dell’unico risultato possibile per nutrire il futuro.

La Società italiana di nutrizione umana (Sinu) ha, quindi, deciso di affrontare, oltre al tema della ricerca in ambito di fonti proteiche che soddisfino i requisiti di sostenibilità, quello dell’importanza cruciale dell’educazione alimentare, del counselling nutrizionale e della comunicazione della nutrizione, nell’ambito delle attività necessarie per l’implementazione dei modelli sani e sostenibili “in teoria” a disposizione di tutti.

Progettare interventi di educazione alimentare è un processo che richiede la considerazione di numerosi fattori che sono in grado di influenzarne il successo e l’efficacia. Per aumentare l’adesione ai programmi educativi e stimolare il miglioramento delle conoscenze alimentari, è fondamentale adottare metodologie innovative che vadano oltre le tradizionali lezioni frontali. Ad esempio, il visual feedback, i reminder e gli approcci di gamification rendono gli interventi di educazione alimentare più coinvolgenti e favoriscono il cambiamento comportamentale.

L’uso di app educative, progettate per il raggiungimento di obiettivi alimentari, fornisce anche dati incoraggianti: ad esempio, un recente studio ha dimostrato che può stimolare il 58,5% dei partecipanti ad impostare obiettivi più sani, il 57,6% ad aumentare la frequenza di consumo di alimenti salutari ed il 54,4% ad una maggior coerenza nel seguire una dieta sana.

Incorporare sessioni pratiche nei progetti di educazione alimentare si è dimostrato altrettanto efficace per rafforzare le competenze ed aumentare il coinvolgimento. Uno studio ha dimostrato come inserire le cooking classes abbia portato i partecipanti a migliorare la fiducia nelle loro abilità culinarie (seguire ricette, preparare nuovi piatti), oltre a influenzare positivamente i modelli di consumo alimentare.

In particolare, il consumo di pasti pronti è sceso da 2-4 volte a settimana a 1 volta a settimana, mentre il consumo di verdura e frutta è aumentato da 5-6 volte a settimana a una volta al giorno.

Ultimo, ma non per ultimo, la pianificazione di follow-up regolari, spesso trascurata al termine di un programma di educazione alimentare, è di fondamentale importanza per garantire un monitoraggio a lungo termine, permettendo di attribuire i cambiamenti comportamentali agli interventi educativi e assicurandone il successo nel tempo. Un periodo di osservazione di almeno un anno si è rivelato cruciale per consolidare i risultati ottenuti e promuovere abitudini alimentari più sane e sostenibili.

La SINU, da sempre in prima linea per il supporto con dati scientifici aggiornati e per la messa a punto di strategie pratiche per l’adozione di modelli dietetici salutari e sostenibili, ha tenuto il secondo Convegno del suo Gruppo Giovani, dal titolo “Nutrire il futuro: dalla ricerca alla divulgazione”, evento incentrato sulle sfide cruciali che la nostra società deve affrontare per garantire nutrimento per tutti in un futuro non troppo prossimo.

Il comitato organizzatore e scientifico che ha lavorato all’evento è stato composto dai giovani SINU Donato Angelino, Università degli Studi di Teramo, Margherita Dall’Asta, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, Monica Dinu, Università degli Studi di Firenze, Annalisa Giosuè, Università di Napoli “Federico II”, Alice Rosi, Università degli Studi di Parma e Daniela Martini, Università degli Studi di Milano.

Svoltosi con grande successo di pubblico, a dimostrazione del forte interesse su queste tematiche, presso il Centro Didattico Morgagni dell’Università degli Studi di Firenze, alla presenza della Presidente SINU professoressa Anna Tagliabue, il convegno ha fornito spunti significativi e prospettive future, anticipando alcuni dei temi che saranno approfonditi anche in occasione del 45° Congresso Nazionale Sinu, a Salerno dal 28 al 30 maggio 2025.

La Società italiana di nutrizione umana (Sinu) è una società scientifica senza scopo di lucro che riunisce gli studiosi e gli esperti di tutti gli ambiti legati al mondo della nutrizione. Si impegna nella ricerca scientifica, nell’aggiornamento professionale, nell’informazione in campo alimentare e nutrizionale, con particolare attenzione alla promozione della sana alimentazione ed educazione alimentare e all’applicazione dei principi della nutrizione nelle diverse fasi della vita e per la prevenzione delle malattie a genesi nutrizionale.

È presente sul territorio con 9 Sezioni regionali e comprende diversi Gruppi di Lavoro, tra i quali i Giovani SINU, nato nel 2017 con lo scopo di rispondere alle esigenze di formazione e ricerca dei giovani Soci.

Yoweri Museveni, presidente dell’Uganda, propone di usare i soldati per proteggere i coltivatori di caffè

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KAMPALA – Yoweri Museveni, presidente dell’Uganda, ha annunciato che è compito del governo proteggere i coltivatori di caffè dai ladri. Questa è la principale ragione per cui ha considerato di schierare i soldati dell’Uganda People’s Defence Forces (UPDF) nei villaggi per proteggerli. Il presidente ha annunciato il suo piano durante il discorso di Capodanno, citando un rapporto del National Defense College di Njeru, che ha rilevato un aumento dei furti prematuri di caffè.

La proposta del presidente Yoweri Museveni

Le statistiche della UCDA (Uganda Coffee Development Authority) mostrano che le esportazioni di caffè dell’Uganda nel 2023/2024 sono state di 6,13 milioni di sacchi, per un valore di 1,144 miliardi di dollari. Tuttavia, molti coltivatori di caffè esprimono dubbi sull’iniziativa.

Ad esempio, Fred Busuulwa, come riportato dal Nile Post, ha affermato che ciò potrebbe creare una dipendenza dei coltivatori di caffè dalla protezione militare. Inoltre, ha aggiunto, potrebbe essere un pretesto per ottenere ulteriori finanziamenti per l’esercito.

L’analista Fred Egesa ha avvertito che la proposta di Museveni potrebbe portare inoltre a un aumento dell’insicurezza.

“Soldati inattivi nelle fattorie potrebbero diventare essi stessi candidati al furto,” ha avvertito, sempre riportato dal Nile Post.