CIMBALI M2
domenica 20 Aprile 2025
  • CIMBALI M2
Home Blog Pagina 85

Fipe mostra apprezzamento per l’istituzione dell’Albo nazionale degli esercizi storici

ROMA – Fipe Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, e l’Associazione “Gli Storici” esprimono il loro apprezzamento in merito all’istituzione dell’Albo nazionale delle attività commerciali, botteghe artigiane ed esercizi storici, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo 27 dicembre 2024, n. 219, avvenuta nella giornata di ieri.

La soddisfazione della Federazione arriva al termine di un percorso che ha visto Fipe, in coordinamento con Confcommercio, prendere parte attiva ai tavoli di lavoro contribuendo ad apportare suggerimenti e migliorie al testo sulla base dell’esperienza delle imprese associate.

Queste indicazioni, afferma Fipe con soddisfazione, sono state in buona parte recepite, cosicché che nel testo finale siano state incluse alcune diposizioni ritenute fondamentali, quali la possibilità di acquisire la qualifica di esercizio storico di eccellenza anche in caso di subentro nell’attività, a condizione che sia garantita la continuità dell’attività (settore merceologico, caratteristiche strutturali dei locali, ecc.).

Tra le indicazioni che invece non trovano riscontro nel testo c’è il suggerimento di FIPE di fare esplicito riferimento alla norma UNI 11891-1 nell’individuazione dei parametri volti ad individuare gli esercizi storici, sui quali l’Albo lascia un considerevole margine di autonomia alle Regioni: la Federazione auspica che questo aspetto non si traduca in un’eccessiva disomogeneità delle regolamentazioni.

“Siamo contenti di vedere finalmente una norma nazionale che prevede la costituzione di un albo nazionale dei pubblici esercizi storici, una misura tanto attesa che permette di valorizzare l’inestimabile patrimonio culturale che questi locali rappresentano nel custodire e tramandare l’eccellenza del vivere italiano”, ha commentato Alessandro Cavo, presidente dell’Associazione Gli Storici. “Ora, auspichiamo che il provvedimento sia successivamente accompagnato con misure di sostegno finanziario e agevolazioni nell’accesso al credito in favore degli esercizi storici, al fine di preservare la loro unicità”.

Nei 5 Shake Café di Firenze, appuntamento con lo specialty IWCA tostato da La Tosteria: 28-29 gennaio

FIRENZE – Lo specialty a sostegno delle donne alle origini in un evento dedicato a questi punti cardine per una filiera più sostenibile: in tutti i 5 store di Shake Cafè di Firenze (Via degli Avelli 2/r • Via del Corso 28 • Via Cavour 67/r • Via de Neri 56/r • Via delle Cascine 35) c’è la possibilità di partecipare il 28 e il 29 gennaio ad una degustazione speciale della miscela Women Blend 100% Arabica, in espresso e anche in filtro, tostata da La Tosteria Specialty Coffee.

Una specifica sulla logistica: il locale di Via degli Avelli si trova nella piazza Santa Maria Novella di Firenze, mentre  quello in Via delle Cascine ha sede all’interno della Manifattura Tabacchi.

Shake Café: doppio appuntamento con La Tosteria

La miscela è composta da quattro varietà a singola origine provenienti da piantagioni gestite esclusivamente da donne. Questo progetto è parte dell’iniziativa “Women in Coffee la Tosteria”, una torrefazione artigianale che promuove l’inclusione e la valorizzazione delle donne nel mondo del caffè.

I.W.C.A. (International Women’s Coffee Alliance), di cui La Tosteria Specialty Coffee fa parte, si impegna a garantire rispetto e parità di genere, a promuovere l’auto determinazione e a favorire l’accesso a istruzione e sanità per le donne del settore. Con un focus su formazione, generazioni future e agricoltura sostenibile, questo progetto rappresenta un passo importante verso un futuro più equo.

Shake Café, con la sua missione di offrire esperienze sostenibili e nutrienti, è orgoglioso di ospitare questo evento che unisce il gusto al sostegno per le donne del caffè. Un luogo dall’atmosfera internazionale e aperto alle novità come lo specialty coffee.

I titolari La Tosteria (foto concessa)

Andrea Guerra, La Tosteria Specialty Coffee: “E’ importante che lo specialty abbia fatto l’ingresso in questi locali, dove la sensibilità alla sostenibilità e ai prodotti di qualità è al primo posto. La Tosteria ha aderito con entusiasmo al progetto Women in Coffee realizzando due miscele e 4 monorigini specialty. Usiamo per l’occasione, il Guatemala Concepcion Huista per il single origin in filtro.”

I titolari di Shake Café:”Essere parte di questa iniziativa è per noi un modo per confermare il nostro impegno verso una filiera del caffè più equa e consapevole, e per contribuire, nel nostro piccolo, a costruire un futuro più inclusivo. Abbiamo deciso di partecipare all’iniziativa “Women in Coffee” perché condividiamo profondamente i valori che la animano: sostenere l’empowerment delle donne e valorizzare il loro contributo nel mondo del caffè.”

Dalle otto del mattino alle sette di sera, ci sarà modo di assaggiare questo blend che ha anche un forte impatto sociale. Il blend sarà in vendita in buste da 250g. a 12 euro.

Great Taste in Italy: in arrivo l’evento di valutazione e accreditamento dei prodotti alimentari del Bel Paese

0

BERGAMO – Great Taste in Italy è la prima edizione italiana di Great Taste il più grande evento di valutazione e accreditamento di prodotti alimentari nel mondo. Nato 32 anni fa in Inghilterra, nel 2024 ha valutato circa 14.000 prodotti, provenienti da 115 Paesi, con 500 giudici professionali.

L’idea di giudicare i prodotti in Italia si deve a Guild of Fine Food – organizzazione inglese la cui missione è quella di sostenere, celebrare e incoraggiare i produttori e i rivenditori di alimenti e bevande, con particolare attenzione alle piccole realtà e ai prodotti di nicchia – e a PG&W – agenzia di comunicazione e marketing, già ideatrice e co-organizzatrice di eventi come Forme e B2Cheese.

Great Taste in Italy è dunque dedicata esclusivamente a prodotti e a produttori Made in Italy. Partecipare a Great Taste in Italy significa anche collegarsi al network internazionale del più grande e autorevole sistema di valutazione e promozione di prodotti alimentari al mondo.

“Siamo davvero entusiasti di portare Great Taste in Italia – un Paese conosciuto in tutto il mondo per la sua gastronomia e l’amore per il buon cibo e le bevande. I prodotti italiani hanno una storia di successi con i giudici di Great Taste e non vediamo l’ora di coinvolgere nuovi produttori e giudici italiani, introducendoli nel programma di accreditamento mondiale Great Taste. Miriamo a catturare l’immaginazione del settore alimentare e delle bevande, locale e nazionale, nonché degli amanti del cibo italiano in tutto il Paese, a cui offrire ottime raccomandazioni per i prodotti da gustare sulle tavole di casa.” commenta Christabel Cairns, direttrice della Guild of Fine Food.

“L’iniziativa è finalizzata a ribadire il grande valore del “saper fare” delle aziende italiane. Ogni anno partecipano all’evento mondiale Great Taste circa 400 prodotti del nostro Paese. Con Great Taste in Italy vogliamo aumentare il numero delle realtà coinvolte, dando voce anche ai piccoli e piccolissimi produttori che spesso sono i custodi di veri e propri gioielli. L’obiettivo è offrire un contributo in grado di accrescere il valore della nostra cultura alimentare in tutte le sue declinazioni e con essa la presenza del Made in Italy sui mercati internazionali.” commenta Alberto Gottardi, CEO di PG&W.

L’iniziativa è un vero e proprio programma di accreditamento con l’obiettivo di presentare, riconoscere, certificare e promuovere i prodotti nazionali e le preparazioni alimentari nel settore food & beverage (dalle birre al caffè, dal cioccolato al miele, dalla pasta ai salumi, dagli spiriti ai formaggi, esclusi soltanto i vini) ampliandone la visibilità non solo sul territorio nazionale, ma anche a livello internazionale.

Il concorso è aperto a tutti i prodotti Made in Italy e si può considerare un ottimo trampolino di lancio anche per le piccole aziende che ambiscono a implementare il proprio business e a farsi conoscere oltre i confini nazionali.

Aderire a Great Taste in Italy consente a ogni partecipante di entrare a far parte di una community internazionale di migliaia di persone, formata da professionisti, produttori, rivenditori, chef e amanti del cibo in dialogo continuo tra di loro, per premiare e promuovere i migliori prodotti. La community offre uno spazio di discussione e confronto a disposizione di rivenditori, buyers e produttori per scambiare informazioni, esperienze e valutazioni dirette.

Tutti i prodotti candidati sono valutati da una giuria di esperti composta da giornalisti, chef, buyer, food blogger e professionisti del settore che, a seguito di una degustazione “alla cieca”, redigono un report con feedback professionali e preziosi suggerimenti, e assegnano ad ogni prodotto valutato un punteggio da 0 a 3 stelle.

I parametri di valutazione si basano sulla qualità (es. aspetto, aroma, consistenza, caratteristiche delle materie prime) e originalità del prodotto. Il sistema di valutazione di Great Taste si distingue, rispetto ad altre iniziative a premi, proprio per l’obiettivo di offrire strumenti di conoscenza oggettivi, utili alle aziende partecipanti: la valutazione che consente di individuare punti di forza e di miglioramento della propria offerta. Il meccanismo di valutazione prevede che ogni prodotto sia valutato in assoluto, e non in relazione ad altri della stessa categoria. Per questa ragione nella valutazione degli esperti i prodotti non sono mai associati ad altri della stessa categoria, per non assuefare ad un gusto specifico il palato dei giudici.

Le iscrizioni si svolgeranno fino all’11 marzo 2025 e i partecipanti verranno suddivisi in quattro zone Nielsen (Area 1/Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Lombardia – Area 2/Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna – Area 3/Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna – Area 4/ Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia), a cui si aggiunge un quinto cluster dedicato ai prodotti delle tre Città Creative Unesco per la Gastronomia: Alba, Bergamo e Parma.

Per candidare i prodotti sarà necessario iscriversi qui

“Per questa prima edizione auspichiamo che ci sia un coinvolgimento diretto da parte di tutti gli attori chiamati a promuovere il Made in Italy alimentare: associazioni di categoria, consorzi, istituzioni, e ovviamente aziende, singoli professionisti, giornalisti e food bloggers. Abbiamo attivato alcune interlocuzioni con diversi referenti, ma la porta è aperta a chiunque voglia portare valore e sostenere un progetto che ha come fine ultimo la promozione della conoscenza e quindi del valore delle nostre eccellenze alimentari” commenta Alberto Gottardi, ceo di PG&W.

Nel mese di maggio la giuria avvierà i lavori, con la redazione dei report di prodotto e l’assegnazione delle ambite stelle.

Tutti i partecipanti riceveranno il feedback dei giudici e, per i migliori, anche la comunicazione dell’assegnazione delle stelle entro il 29 luglio.

Il 5 settembre 2025, in Italia, si celebrerà una grande kermesse, un evento dedicato a cui parteciperanno i magnifici 15, ossia i 3 migliori prodotti di ogni area. Tra questi verranno eletti i 5 vincitori delle singole aree geografiche e il campione assoluto.

Il 9 settembre 2025, a Londra, si celebrerà la premiazione di Great Taste Golden Forks a livello internazionale, con la consegna delle Golden Forks internazionali per ogni Paese e la nomina del “Supreme Champion” dell’anno.

La scheda sintetica di Great Taste in Italy

L’obiettivo di Great Taste in Italy è quello di presentare, riconoscere, certificare e promuovere i prodotti nazionali e le preparazioni alimentari nel settore Food & Beverage (ad eccezione dei vini) ampliandone la visibilità non solo sul territorio nazionale, ma anche a livello internazionale.

I prodotti vengono valutati “alla cieca” da una giuria di esperti composta da giornalisti, chef, buyer, food blogger e professionisti del settore. Ogni prodotto riceverà un feedback scritto da giudici del progetto.

I prodotti giudicati riceveranno un punteggio da “non premiato” fino a 3 stelle, che saranno assegnate solo alle vere eccellenze.

Great Taste in Italy consente a ciascun partecipante di entrare a far parte di una community internazionale di migliaia di persone: uno spazio di discussione e confronto a disposizione di rivenditori, buyers e produttori per scambiare informazioni, esperienze e valutazioni dirette.

La creazione e ideazione si deve all’organizzazione inglese Guild of Fine Food e all’agenzia di comunicazione e marketing PG&W. Per maggiori info basta cliccare qui.

La scheda sintetica di PG&W

PG&W è un’agenzia di comunicazione e marketing nata nel 2005 che opera in tutti i settori della comunicazione e in ogni mercato. PG&W nel corso degli anni ha lavorato per clienti nazionali e internazionali e dal 2015 ha consolidato un’esperienza specifica nell’ideazione, organizzazione e gestione di eventi e progetti di promozione territoriali.

Nel 2020, per rispondere al cambiamento continuo del mondo digitale, ha dato vita a Particles, un’agenzia digitale strutturata in un team di diverse realtà, con singole specializzazioni verticali e una solida esperienza. Sviluppa progetti di promozione legati a prodotti agroalimentari ed enogastronomici, ha ideato e co-organizzato la manifestazione Forme e la fiera internazionale B2Cheese, entrambi mirati alla promozione dell’intera filiera nazionale lattiero-casearia. Nel 2019 ha organizzato World Cheese Awards per la prima volta in Italia. Scopri di più cliccando qui.

La scheda sintetica di Guild of Fine Food e Great Taste

Great Taste è organizzato dalla Guild of Fine Food e, giunto ormai alla sua 31esima edizione, è lo schema di accreditamento alimentare più grande, longevo e rispettato al mondo per produttori di specialità, cibi e bevande artigianali.

La Guild of Fine Food è una comunità di imprenditori con passione per il cibo e le bevande, creata come una rete multilivello per fornire sostegno reciproco e protezione ai suoi membri. La Guild mantiene i suoi standard di leadership nel settore attraverso formazione e sensibilizzazione sulla qualità del cibo e delle bevande.

Esiste per rappresentare tutte le buone imprese indipendenti di cibo e bevande, a livello locale, nazionale, internazionale e governativo; costruendo un collettivo diversificato e inclusivo di produttori, rivenditori e amanti del cibo che promuovono cibi e bevande ben realizzati.

Ogni premio Great Taste ha una validità di tre anni, ovvero un premio Great Taste 2025 sarà valido, e potrà essere esposto su un prodotto fino alla pubblicazione dei risultati di Great Taste 2028. Tutti i premi devono sempre essere esposti sul prodotto specifico per il quale sono stati vinti.

L’elenco completo dei vincitori dell’anno e dove acquistarli può essere trovato su www.gff.co.uk/directory e un’ampia gamma di prodotti premiati è disponibile in gastronomie, negozi agricoli e punti vendita indipendenti in tutto il mondo.
Oltre a Great Taste, la Guild of Fine Food è nota per la pubblicazione della rivista di riferimento del settore, Fine Food Digest, e il fenomeno globale dei World Cheese Awards. Inoltre, organizza numerosi eventi tra cui cerimonie di premiazione, mercati Great Taste, fiere commerciali, sessioni di formazione e iniziative per i soci durante tutto l’anno.

Andrea Lattuada con Luckin Coffee per altri tre anni, ma negli USA: “Momento giusto per entrare in questo mercato”

MILANO – Luckin Coffee Inc, nata nel 2017 in Cina e oggi catena di caffetterie che ha totalizzato 1.45 miliardi di dollari e 21,300 store sparsi nel globo, ha un nome, un volto, tutto italiano nella sua squadra sin dall’inizio della sua scalata: si parla del trainer e proprietario di 9bar, Andrea Lattuada, che ha seguito l’evoluzione di questo brand, curandone i dettagli nel Far East.

Almeno fin qui: nei prossimi anni di rinnovo di questa fruttuosa collaborazione, si guarda più a ovest. Si guarda agli Stati Uniti e poi chissà, verso l’Europa.

Lattuada e Luckin Coffee: squadra che vince non si cambia?

“Il format di Luckin è rimasto praticamente invariato in questi anni, ma ora si sta espandendo verso altri mercati, in primis gli Stati Uniti che rappresentano un Paese in cui investire. Ho rinnovato il contratto con Luckin per altri tre anni e così uscirò dal Far East e mi occuperò di tutto il mondo.

Si parte in questa nuova conquista.

Negli USA non ci sono poi tante differenze in termini di consumo, anche se l’americano medio forse è ancora un po’ meno attento alla qualità e può bere specialty come prodotti più commerciali.”

E lei in questi tre anni come si muoverà insieme a questa catena?

“Mi occuperò ancora di fare consulenza come ho già fatto, dello svolgimento di analisi di mercato, dello sviluppo di un blend personalizzato insieme a diversi protagonisti del settore che diventeranno brand ambassador.”

Sono formati?

“In realtà nel mondo Luckin i dipendenti dietro al bancone devono più che altro rispettare le procedure e le ricette, perché la tecnologia è piuttosto avanzata e permette di essere meno operativi. Tutto è codificato, bisogna assemblare nelle proporzioni giuste, gli ingredienti.

Aiuterò comunque a fare formazione e a creare concept che siano più in linea con le atmosfere che piacciono agli americani. Già a Singapore ci sono dei locali in cui potersi sedere a lungo, soprattutto all’interno dell’aeroporto dove è possibile anche pagare con la carta e non solo tramite app.

Sicuramente cambierà anche l’offerta rispetto al Paese di riferimento. La bevanda d’avena è ancora molto richiesta negli States così come il decaffeinato – fenomeno che tuttavia sta interessando un po’ tutto il mondo -.”

Ha notato delle differenze tra la clientela?

“Nel Far East ci sono due macro categorie, anche se una leggermente è più ridotta: innanzitutto c’è chi impazzisce per il prodotto di massa e non guarda a ciò che c’è dentro in termini di ingredienti e origini ma al suo aspetto e al suo gusto; dall’altra parte esiste una fascia particolarmente attenta alla qualità del caffè e che, seppur più piccola, rappresenta una buona fetta intercettata dalle caffetterie di specialty – una situazione ben diversa rispetto a quello che succede in Italia -.

I giovanissimi invece prediligono le ricette base latte con gli sciroppi, anche se questi drink sono diventati meno dolci e meno pesanti, magari con l’alternativa delle bevande vegetali.

In Asia sono molto attenti all’alimentazione salutare e questo tipo di approccio potrebbe funzionare anche oltre oceano negli USA, dove arriveremo probabilmente nel 2025.”

Lavorare con Luckin com’è per un italiano master dell’espresso come lei Lattuada?

“Dall’altra parte dell’oceano sono molto più attenti a valorizzare determinati aspetti che in Italia vengono un po’ trascurati, dalla scelta del personale, delle materie prime, della tecnologizzazione.

Se nel food si utilizzano personalità di un certo livello come i grandi chef che sono il traino di un brand, nel caffè in Italia non si applica questa stessa strategia, perché non si conferisce ancor prima il giusto valore a questa bevanda. Luckin Coffee e così tanti altri, hanno invece capito che dare importanza al professionista dietro il prodotto venduto, è un meccanismo che premia.

Spero che cambi questo paradigma anche in Italia, altrimenti saremo costretti a restare schiavi del prezzo della tazzina. Finché non eleviamo il prodotto e di conseguenza diamo visibilità agli addetti ai lavori, non potremmo essere all’altezza di nomi come Luckin, che ha scelto per altro un prodotto eccellente: si vende solo Arabica e delle migliori qualità che, tra parentesi, sarebbe un ulteriore ostacolo se si volesse entrare in Italia, dove bisogna ancora educare il consumatore. Una cosa controintuitiva se si considera che attualmente è persino conveniente scegliere la qualità dato l’alto costo della Robusta.”

Tecnologizzazione e figura del barista: è un’opportunità o è un sacrificio?

Lattuada: “Un’opportunità. L’automazione permette di mantenere una certa costanza nel servizio. I punti più specializzati hanno bisogno di operatori più formati, ma è essenziale per chi deve gestire un volume così grande di punti vendita, contare su degli esecutori che siano in grado di riprodurre in maniera standard la ricetta.

Che non significa che la macchina fa tutto: l’operatore deve saper gestire le attrezzature per capire che il caffè sia estratto correttamente. Certo esiste la telemetria che ricalibra tutto dal sistema centrale, ma il latte, lo sciroppo, gli ingredienti devono essere assemblati dal barista con l’obiettivo di non alterare il frutto della ricerca avvenuta a monte in laboratorio, per modalità e tempi differenti.

È necessario per questo motivo formare il manager del locale che a sua volta coordinerà il resto della squadra: la parte più difficile è individuare la persona giusta per coordinare l’intera macchina.

In Cina non esiste il problema della carenza del personale. Negli Stati Uniti sicuramente la strategia dovrà cambiare adeguandosi ai prezzi di questo mercato. Tuttavia Luckin ha rodato una macchina per cui si sa esattamente come ottenere determinati margini a seconda dell’area del mondo in cui si entra.

Il cliente in Cina che è abituato a pagare poco, la prima consumazione è a 99 centesimi di dollari di Singapore e soltanto dopo si paga un minimo 3 dollari. In America i margini saranno più alti perché i costi per l’azienda saranno invarianti ma i prezzi nel listino saranno più alti per le bevande. “

Conclude Lattuada: “Ho creduto in Luckin sin dall’inizio, quando era soltanto uno store.

Avevo già intravisto il suo potenziale nel quartiere generale. Ci ho voluto puntare già all’epoca e loro hanno investito su di me che ero una figura riconosciuta come consulente e trainer in Cina, un Paese in cui ho avviato un percorso 25 anni fa che procede ancora con Luckin.

E ora inizia il bello.

Adesso è il momento giusto per entrare negli USA, perché proporre un prodotto di qualità a dei prezzi più convenienti è una politica vincente in un mercato che sta attraversando una crisi economica.”

Ditta Artigianale apre a Milano in corso Magenta 31 Sanapo: “Ci siamo ispirati ai cafè degli anni ’50”

MILANO – Ditta Artigianale, la microroastery fondata nel 2013 da Francesco Sanapo e Patrick Hoffer, apre per la prima volta al di fuori delle mura di Firenze approdando nel capoluogo lombardo. La caffetteria dedicata allo specialty coffee apre ufficialmente il 25 gennaio in corso Magenta 31, a pochi passi dalla stazione Cadorna e dal Castello Sforzesco.

Ditta Artigianale a Milano

Il locale di Sanapo, pluripremiato campione barista e assaggiatore, sarà contraddistinto da una vasta offerta che spazia dai monorigine più noti nel mondo fino ad arrivare alle classiche miscele speciali per l’espresso come Jump e Mammamia.

Naturalmente anche le estrazioni V60 e Aeropress saranno parte integrante della customer experience offerta dal locale.

Dalle proposte più classiche si arriva fino alla selezioni di signature drink originali come il Coffeemisù, la bevanda mix tra espresso e tiramisù.

Francesco Sanapo, come riporta il quotidiano Il Corriere della Sera, afferma: “Aprire a Milano è una grande emozione per me e per il mio team. Il nostro concept si basa sull’idea di riportare il bar alla sua dimensione umana e conviviale, ispirandosi ai caffè degli anni ’50, quando questi luoghi erano punti di ritrovo per socializzare e condividere momenti di qualità”.

L’offerta di Ditta Artigianale tuttavia non si ferma al caffè. Anche la proposta gastronomica ha uno spazio di particolare rilievo: dalla colazione all’aperitivo senza tralasciare il pranzo e il brunch con sandwich e pancake.

Il primo pasto della giornata vedrà come protagonisti dolci di provenienza internazionale come carrot cake e cinammon buns. Per il pomeriggio sono invece previsti signature cocktail originali accompagnati da taps gourmet.

Sanapo continua sempre sul Corriere della Sera: “ L’obiettivo principale è quello di creare un ambiente accogliente dove il caffè è al centro dell’esperienza e della narrazione, insieme a un’offerta complementare di prodotti artigianali e di altissima qualità. Quale miglior occasione per presentare la nostra nuova visual identity, a partire da una grafica più contemporanea e colorata e da un packaging 100% riciclabile”.

Lo stile architettonico della caffetteria rimanda echi dello stile Liberty con decorazioni floreali e la presenza di infissi in ferro, accompagnando lo stile del palazzo in cui è situata.

Il bar caffetteria sarà aperto dalle 7.30 alle 23 nei giorni feriali e dalle 8.30 alle 23 durante i fine settimana.

Così il Coffee Science and Education Summit offre un’esperienza formativa al top per i professionisti

0

MILANO – Un’esperienza formativa interdisciplinare al top rivolta agli operatori di tutta la filiera, con esperti di livello internazionale e la regia di una delle massime istituzioni accademiche per gli studi sulla scienza e la tecnologia del caffè: tutto questo è il Coffee Science and Education Summit 2025, che debutta il 6 e 7 febbraio all’Università di scienze applicate di Zurigo (Zhaw).

Motore dell’iniziativa, il professor Chahan Yeretzian, fondatore e direttore del Coffee Excellence Center dell’ateneo zurighese, nonché docente di chimica bioanalitica.

Oltre a essere il padrone di casa, il Coffee Excellence Center (Cec) è uno dei quattro partner dell’evento, assieme alla Specialty Coffee Association (Sca), il Coffee Quality Institute (Cqi) e il World Coffee Research (Wcr).

Il Coffee Science and Education Summit, che si svolgerà presso la sede del Cec di Wädenswil (cantone di Zurigo), si propone di offrire una panoramica sulle più recenti ricerche nel campo del caffè spaziando in discipline che vanno dalla botanica alle scienza sensoriale, dalla tecnologia alle scienze sociali.

Il programma prevede laboratori, discussioni e assaggi guidati. Scopo del Summit è inoltre quello di mettere a confronto tutti i soggetti attivi nel multiforme mondo del caffè: dai produttori ai torrefattori, dai ricercatori agli esperti e i formatori.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

Essse Caffè conquista SIGEP 2025 tra qualità, innovazione e nuove esperienze

BOLOGNA – Essse Caffè chiude con successo la sua partecipazione a SIGEP 2025, il principale appuntamento internazionale dedicato alla gelateria, pasticceria, panificazione e caffetteria. La cinque giorni a Rimini ha rappresentato per l’azienda bolognese un’occasione unica per mettere in mostra il suo impegno nel coniugare tradizione e innovazione, con un focus strategico sui settori del fuori casa e della ristorazione.

Essse Caffè al SIGEP 2025

“La nostra presenza a SIGEP quest’anno ha segnato una tappa fondamentale del nostro percorso – dichiara Agata Segafredo, communications manager di Essse Caffè – In un momento di grande complessità nel settore, Essse Caffè continua a scommettere sull’Horeca, con stand rinnovato e ampliato e tante novità, confermandoci tra i principali player del mercato. Abbiamo ricevuto un riscontro straordinario da parte di operatori e appassionati, evidenziando l’apprezzamento per la qualità e l’autenticità delle nostre miscele, ma anche per le innovazioni che abbiamo introdotto per rispondere alle esigenze del mercato in evoluzione”.

Un’esperienza immersiva e innovativa

 Al centro dell’esperienza Essse Caffè al SIGEP, il nuovo stand dal layout ampliato e dal design accattivante ha accolto migliaia di visitatori, offrendo momenti di degustazione nell’esclusivo corner bar e dimostrazioni dal vivo nel bancone a corridoio. Grande interesse ha suscitato il “Tavolo Coffee Experience”, che ha permesso ai partecipanti di immergersi in un viaggio sensoriale tra profumi e sapori unici, confermando l’attenzione dell’azienda per il coinvolgimento e l’educazione del pubblico.

Focus su Expresss, sistema a capsule per la ristorazione

 Tra le principali novità presentate, Expresss, una soluzione innovativa di macchina e capsule dedicata al settore ristorativo e dell’hospitality, ha riscosso grande interesse per la sua capacità di coniugare qualità, sostenibilità e facilità d’uso. “La crescente domanda di caffè di alta qualità nella ristorazione richiede soluzioni all’avanguardia. Expresss risponde perfettamente a questa esigenza, offrendo costanza nella resa, riduzione dei costi operativi e semplicità nella gestione”, spiega Agata Segafredo.

Masterclass e formazione: un successo consolidato

 La formazione è stata protagonista assoluta con il ritorno de La Classe di Essse, ma lo stand ha ospitato ogni giorno numerosi esperti e ospiti speciali, che hanno condiviso il palco per dimostrazioni e approfondimenti. Tra gli highlights:

  • Sebastiano Caridi, che ha incantato il pubblico con le sue creazioni di alta pasticceria in abbinamento al caffè.
  • Carmen Clemente, campionessa mondiale di Latte Art, che ha offerto tecniche per realizzare cappuccini artistici e scenografici.
  • Vincenzo Pennestrì, Maestro Gelatiere, che ha preparato stecchi gelato al caffè bianco, nuovo trend in gelateria.
  • Paolo e Davide Staccoli, padre e figlio, che hanno celebrato l’incontro tra Miscela Masini e il cioccolato di alta qualità con degustazioni guidate.
  • Valerio Valle, che ha presentato la “pizza dolce al tiramisù”, un’idea inedita che unisce tradizione e creatività.

Partnership strategica con APEI: il valore dell’eccellenza

 Durante l’evento, Essse Caffè ha ufficializzato la nuova collaborazione con APEI – Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana. Un’alleanza che esalta il connubio naturale tra il caffè e la pasticceria, con Miscela Masini al centro di questa sinergia grazie alle sue caratteristiche organolettiche superiori.

Uno sguardo al futuro

 Concludendo un’edizione memorabile del SIGEP, Essse Caffè conferma la propria missione di promuovere l’eccellenza del vero espresso italiano, sia sul mercato nazionale che internazionale. L’azienda guarda al futuro con l’obiettivo di consolidare la propria leadership nel settore e continuare a innovare, portando la cultura del caffè a un pubblico sempre più ampio e consapevole.

Essse Caffè: oltre 45 anni di passione, tradizione e qualità per un espresso che racconta il meglio del Made in Italy.

Per maggiori info basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, prestigiosa torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina Segafredo.

Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione di torrefattori della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

De’Longhi insieme a Sevengrams con il nuovo modello La Specialista presentato in Fiera da Chiara Bergonzi

TREVISO – De’Longhi ha inaugurato il 2025 con una collaborazione esclusiva che promette di rivoluzionare l’esperienza del caffè domestico. Al SIGEP World, la 46ª edizione del Salone internazionale della gelateria, pasticceria, panificazione artigianali e caffè, conclusasi il 22 gennaio, Sevengrams, già punto di riferimento nel mondo del caffè di alta qualità, ha presentato questa straordinaria partnership con il gigante globale nella produzione di macchine per il caffè.

Questa alleanza segna una nuova fase per l’industria del caffè, con l’obiettivo di portare il meglio del caffè in grani, anche specialty, direttamente nelle case degli appassionati. E a guidare questa trasformazione è stata una delle figure più autorevoli nel panorama del caffè italiano e internazionale: Chiara Bergonzi, specialista del settore e nuova brand ambassador per l’intera gamma “Bean to Cup” di De’ Longhi.

Al padiglione D1 / stand 092 di SIGEP, i visitatori hanno potuto scoprire il nuovo modello di De’Longhi La Specialista, una macchina all’avanguardia progettata per gli appassionati di caffè che desiderano sperimentare e perfezionare l’arte dell’home brewing.

La macchina offre una tecnologia avanzata, come il controllo automatico della macinatura e la possibilità di preparare cappuccini perfetti grazie alla lancia vapore My LatteArt e al sistema LatteCrema Hot per una schiuma di latte ideale. Non solo tecnologia, ma anche la passione per il caffè, unita alla competenza di Chiara Bergonzi, che ha condiviso la sua esperienza per aiutare i consumatori a realizzare preparazioni straordinarie.

Andrea D’Aloia, marketing director De’Longhi ha affermato: “Questa partnership con Sevengrams rappresenta un passo importante per De’Longhi nel portare la qualità del caffè specialty nelle case degli appassionati. La collaborazione con Sevengrams e il supporto di Chiara Bergonzi ci permettono di offrire un’esperienza di caffè unica, a partire dalla nostra gamma Bean to Cup, e siamo felici di partire proprio dal SIGEP”.

“SIGEP è la vetrina ideale per lanciare questa nuova collaborazione con De’Longhi”, ha affermato Chiara Bergonzi, presente alla manifestazione in qualità di giudice dei Campionati italiani baristi 2025. “La Specialista non è solo una macchina innovativa, ma una vera e propria porta d’accesso a un mondo di qualità superiore, sostenibilità e personalizzazione, valori che sono al cuore di questa collaborazione. Con De’Longhi, vogliamo offrire agli home barista l’opportunità di vivere il caffè come una vera e propria esperienza sensoriale e culturale, proprio come fanno i professionisti del settore.”

La collaborazione tra Sevengrams e De’Longhi nasce dal comune impegno a promuovere la sostenibilità, la trasparenza e una qualità superiore nella preparazione del caffè. “Il consumatore domestico è sempre più esigente e informato”, afferma Mary Mauro, amministratore delegato di Sevengrams. “La freschezza, lo storytelling, e la qualità del caffè sono elementi determinanti nella scelta di un prodotto. Con questa collaborazione, possiamo portare il caffè specialty direttamente nelle case degli appassionati, mantenendo gli standard più alti e garantendo un’esperienza unica.”

Durante l’intera durata della manifestazione, i visitatori di Sigep hanno avuto l’opportunità di cimentarsi nella realizzazione di cappuccini decorati utilizzando le macchine De’Longhi, con il supporto di Chiara Bergonzi. Le migliori tazze, fotografate e condivise sui social con l’hashtag #cappuccinodelonghi sono state valutate dalla stessa Chiara, che ha selezionato i vincitori.

Sevengrams, con il suo approccio sartoriale alla torrefazione e la filosofia basata sull’eccellenza, continua così a consolidare la propria posizione di leader nel mondo del caffè, offrendo soluzioni per il settore Horeca e un supporto a 360 gradi per i suoi clienti. Con il suo brand 7Gr. e la linea Lot Zero, Sevengrams si conferma una delle realtà più dinamiche e innovative, sempre pronta a rispondere alle sfide del mercato con prodotti di alta qualità e progetti personalizzati.

 La scheda sintetica di De’Longhi

La combinazione unica di qualità, innovazione e design che contraddistingue De’Longhi, ha reso la società un leader mondiale nel piccolo elettrodomestico. Oltre ad essere numero 1 al mondo nelle macchine per caffè espresso, De’Longhi soddisfa un’ampia gamma di necessità domestiche: De’Longhi, da anni, riscalda e raffredda e tiene pulite le nostre case, ci affianca nella preparazione dei nostri pasti. L’obiettivo di De’Longhi è offrire ai consumatori prodotti innovativi con una combinazione unica di stile e prestazioni, trasformando sempre la “quotidianità” in qualcosa di speciale.

La San Marco al fianco di SCA Italy alla finale dei Campionati italiani baristi

GRADISCA D’ISONZO (Gorizia) – Alla finale dei Campionati Italiani Baristi 2025, firmati SCA Italy e svoltasi al SIGEP di Rimini, sono state scelte le macchine de La San Marco per accompagnare gli sfidanti nella categoria Coffee in Good Spirits, una delle sette discipline in cui si sono misurati i diversi concorrenti. Per la prima volta, le macchine professionali dell’azienda di Gradisca d’Isonzo, sono state protagoniste di una finale del concorso ideato da Specialty Coffee Association Italy, una community interamente dedicata allo sviluppo e alla promozione del caffè sostenibile e Specialty.

“La collaborazione con SCA Italy vuole sottolineare il nostro impegno verso l’innovazione e la qualità” dichiara il general manager de La San Marco Roberto Nocera che continua, “Con questa collaborazione vogliamo avvicinare sempre più i giovani al mondo del caffè, ispirandoli a scoprire nuove esperienze di gusto e a riscoprire il fascino di un’arte senza tempo” .

Ad aggiudicarsi per la terza volta (2020, 2024 e 2025) il primo posto nella categoria Coffee in Good Spirits è stato Andrea Villa, che rappresenterà l’Italia ai mondiali a Ginevra a giugno. Al secondo posto Marco Poidomani e al terzo Luigi Cippone, tutti giovani talenti.
“E’ un incontro tra creatività e cultura del caffè, dove cocktail a base di caffè incontrano l’eccellenza delle nostre macchine, celebrando il connubio tra tecnica e passione” dichiara infine Marzia Pinto, Marketing Manager de La San Marco.

Obiettivo più volte dichiarato da La San Marco è quello di divulgare la cultura dello Specialty Coffee seguendo gli standard e le linee guida di SCA, associazione nata appunto per riunire, coinvolgere e ispirare la più grande comunità per il caffè sostenibile, grazie ad eventi, formazione e ricerca costante a supporto delle comunità locali.

Dalla collaborazione tra le due realtà emerge il rispettivo impegno volto alla crescita del settore nel rispetto e promozione di un atteggiamento etico nell’intera filiera produttiva.

 

A SIGEP 2025 si incorona l’espresso monoporzionato: vince Lucaffè con la miscela Pulcinella

RIMINI – Martedì 21 e mercoledì 22 gennaio, durante il SIGEP World di Rimini, si è tenuto un contest sensoriale che ha decretato le migliori referenze di caffè monoporzionato cialda in carta 44mm. Il contest è stato fortemente voluto e organizzato dall’Associazione maestri dell’espresso napoletano, che già in passato si era occupata di indagare la qualità delle attrezzature per l’erogazione del caffè monoporzionato.

Tante le referenze assaggiate nei due giorni di test, come ci spiega Francesco Costanzo, presidente dell’associazione: “Quest’anno abbiamo inteso soffermarci sul sistema monoporzionato con flavori in stile napoletano, che da anni oramai conosce una crescita a doppia cifra, sia dal punto di vista della diffusione in ambito home che sotto il profilo della produzione”.

Costanzo aggiunge: “Il mondo dei consumatori ha sempre più bisogno di essere informato sulla qualità di prodotto e su come profilare le attrezzature in modo da ottenere un caffè più performante. Sono veramente soddisfatto dell’esito degli assaggi, che ancora una volta ci confermano che l’Italia del caffè è molto variegata ed in grado di regalare tazze molto differenti a seconda dello stile di produzione e della singola ricetta di miscela. Volevo in fine ringraziare chi ci ha supportato con l’attrezzatura di gara e i giudici che si sono messi al servizio dell’iniziativa”

La gara al SIGEP si è svolta su due giorni e ha visto la partecipazione, in veste di assaggiatori, dei caffesperti Andrej Godina e Mauro Illiano.

Godina ci spiega quali sono le variabili da valutare nel giudicare un caffè estratto in monoporzionato: “Assaggiare tanti caffè in parallelo è sempre difficile e richiede un allenamento specifico da parte degli assaggiatori. Nella prima giornata abbiamo dedicato una sessione di calibrazione alla qualità dell’acqua e alla sua temperatura, alla fine abbiamo scelto un’acqua in bottiglia con quasi 200 mg/L di residuo fisso e ogni caffè è stato assaggiato con due temperature dell’acqua differenti, scegliendo per ognuno quella che meglio esaltasse le caratteristiche di flavore. Durante l’evento ogni caffè è stato assaggiato più volte e alla cieca in modo da non avere alcun tipo di influenza esterna sulla descrizione delle caratteristiche sensoriali.”

Illiano, invece, fa un passaggio sull’andamento degli assaggi “In due giorni abbiamo assaggiato e riassaggiato un gran numero di caffè, individuando i punti forti di ogni miscela. Devo dire che non è stato semplice dare un responso, poiché molti dei cafè in gara erano validi dal punto di vista sensoriale. Alla fine, abbiamo premiato il caffè con il migliore equilibrio gustativo e che meglio di tutti è riuscito a preservare le note aromatiche più nobili in un contesto di tradizione e preferenze di consumo di una regione come quella di Napoli dove il consumatore ha un suo preciso profilo sensoriale preferito”.

Le gare si sono svolte nel padiglione B1, con macchine da espresso monoporzionato dell’azienda AROMA di Trentola Ducenta.

Ma veniamo ai risultati. A vincere il premio come Migliore caffè monoporzionato a Sigep 2025 è l’azienda Lucaffè con la miscela Pulcinella, che, come riferito dai giudici sensoriali, ha dimostrato un’ottima stabilità qualitativa con estrazioni a diverse temperature, mantenendo un profilo di tazza sempre elegante e bilanciato.

Il caffè ha conquistato la vittoria dopo una lunga serie di batterie di assaggio, che hanno visto anche due altre menzioni. La prima, dedicata al corpo del caffè, è andata all’azienda Toraldo con la “miscela cremosa”, per l’ottima resa tattile e la qualità della sua crema, spessa e dalla buona tessitura.

La seconda menzione, afferente al bouquet aromatico, è andata all’azienda Passalacqua, con la miscela “manhoa” per l’originalità del suo spettro aromatico, che va dalle note di bakery alla frutta tostata, passando per il liquoroso.

In chiusura vale la pena sottolineare l’importanza degli eventi di formazione e divulgazione rivolti anche al consumatore, soprattutto in un momento come questo, in cui i consumatori sono sempre più incuriositi a conoscere il reale valore di ciò che consumano ogni giorno. Fare cultura del caffè non può prescindere dal coinvolgere sempre di più chi il caffè lo consuma quotidianamente.