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domenica 20 Aprile 2025
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Nel San Loi Martinez, vice ministro dell’agricoltura di Cuba: “La produzione si aggira tra le 8 e le 10mila tonnellate, vogliamo inserirci nel mercato mondiale”

RIMINI – Nel bel mezzo della Fiera di Rimini, SIGEP 2025, le occasioni di incontro si moltiplicano e permettono di far combaciare i due estremi di una filiera frastagliata e complessa come quella del caffè. È stato il momento per confrontarsi con il vice ministro dell’agricoltura di Cuba, Nel San Loi Martinez per fare il punto su un Paese produttore che ha le sue peculiarità.

Martinez, quale futuro vede per il caffè di Cuba?

“Innanzitutto Cuba è stato in passato un grande produttore di caffè. Ha avuto una grande produzione negli anni ‘70 che è stata per lo più dedicata al consumo interno. Oggi c’è di nuovo la visione verso l’esportazione di questo prodotto, in un momento in cui il consumo di caffè locale è diminuito perché i giovani preferiscono altre bevande: l’idea quindi è quella di continuare a investire nella produzione di caffè sul piano della qualità e non della quantità.

Siamo qui con BiocubaCafè, impresa mista tra il Gruppo Agroforestal di Cuba, entità statale, Lavazza e AICEC – Agenzia di scambio economica e culturale con Cuba -. Obiettivo futuro, posizionare il caffè cubano sul mercato, attraverso la sua alta qualità.”

Qual è l’importanza di questa collaborazione internazionale per il futuro del caffè di Cuba?

“Già da tempo abbiamo lavorato come Ministero dell’agricoltura con varie agenzie di cooperazione straniere e a breve dovremmo collaborare anche con l’Agenzia italiana di cooperazione allo sviluppo per dei progetti che possano permettere a donne e giovani del Paese di rimanere nelle campagne e dedicarsi ad un’agricoltura che sia sostenibile e consenta di non dover abbandonare il proprio territorio.

Cuba è un Paese che si è mostrato in grado di poter acquisire molte conoscenze e per questa ragione sono importanti le collaborazioni a livello internazionale e ottenere maggiori riconoscimenti.”

Alcuni dati rispetto a livello di produzione del caffè cubano?

“Il caffè cubano sta passando in questo momento ad una produzione tra le 8 e le 10mila tonnellate e l’idea è quella di inserirsi sul mercato internazionale con volumi pari a circa duemila tonnellate.”

Ci sono progetti a sostegno dei piccoli produttori di caffè?

“Questa impresa mista pone attenzione proprio sui produttori per permettere loro di procedere con il lavoro in modo sostenibile sia per le persone che per l’ambiente. Il capitale umano è una risorsa fondamentale per Cuba, ed è quasi obbligato al rispetto della foresta: esistono dei programmi di semina del caffè con una cura particolare.

Inoltre Cuba resta nel corridoio degli uragani, fenomeno peggiorato con il cambiamento climatico e per questo si stanno pensando a nuove strategie specifiche per affrontarlo: solo quest’anno sono avvenuti due passaggi dell’uragano, uno di questi ha colpito in particolare le zone di coltivazione di caffè.

Nonostante questo, più dell’80% delle piante colpite sono state recuperate grazie a questi programmi dedicati alla difesa dell’ambiente.”

C’è un interesse dei giovani verso il mercato del caffè, per la produzione e l’esportazione?

“Sì, i giovani che vivono in questi territori rurali per la maggioranza si dedica alla produzione di caffè. L’apertura economica del Paese negli ultimi anni, motiva le nuove generazioni a continuare nella coltivazione di questa materia prima: grazie all’esportazione e ad alcune dinamiche messe in atto da BioCubaCafè, è possibile aspirare ad un futuro in cui molti più giovani e donne si dedicheranno a questa attività.

Dandoci la garanzia che nei prossimi 25 anni queste coltivazioni verranno seguite dalle nuove generazioni.”

Ico: per ospitare la sede si candida anche la Svizzera, mercati a nuovi massimi storici

MILANO – Stabilire una timeline certa per la decisione sulla sede dell’Ico. Lo ha chiesto qualche settimana fa il governo svizzero, attraverso la sua ambasciata a Londra, con una comunicazione all’indirizzo della direttrice esecutiva. Dopo l’Italia, anche la Svizzera ha avanzato, lo scorso luglio, la sua candidatura a ospitare la sede dell’Organizzazione internazionale del caffè, successivamente all’annuncio del governo britannico di non volere più sostenere le spese per l’attuale quartiere generale londinese alla scadenza del contratto di locazione.

Anche la proposta elvetica è decisamente solida. Oltre a vantare una netta supremazia negli scambi globali (il 55% circa dei commerci mondiali di caffè verde fa capo ad aziende svizzere), la Svizzera è sede di numerose istituzioni internazionali.

Ginevra è la seconda sede dell’Onu dopo New York. Sempre a Ginevra hanno inoltre la propria sede centrale – tra le altre – l’Organizzazione mondiale del commercio, l’Organizzazione internazionale del lavoro e numerose organizzazioni non governative.

Il governo svizzero è altresì disposto ad accollarsi parte delle spese per l’affitto della sede, nonché a fornire un contributo una tantum per le infrastrutture degli uffici e il personale.

La Svizzera propone all’Ico la seguente roadmap:

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DVG DE VECCHI chiude la 27° edizione di SIGEP con un bilancio positivo

RIMINI – DVG DE VECCHI srl ha concluso la 27° edizione di SIGEP con risultati eccezionali. L’azienda ha registrato un incremento dei contatti ricevuti presso il proprio stand superiore al 30% rispetto alla precedente edizione, confermando la validità delle scelte aziendali di proporre il giusto connubio tra produzione made in Italy e rivendita di ricambi originali.

SIGEP 2025: DVG DE VECCHI srl tra innovazione e tradizione festeggia il 60° anniversario dalla fondazione

Fondata nel 1965 come officina meccanica per la produzione di componenti per macchine da caffè professionali per prestigiosi marchi storici, DVG DE VECCHI srl è diventata nel tempo un punto di riferimento sia per lo sviluppo di nuovi componenti che per la fornitura di ricambi.

Partecipazione ai campionati italiani

Anche quest’anno, DVG DE VECCHI srl ha partecipato in qualità di silver sponsor alle fasi finali dei campionati italiani nelle seguenti categorie, i cui vincitori, che si sono aggiudicati la partecipazione ai campionati mondiali, sono stati:

• Campionato italiano baristi caffetteria – Daniele Ricci

• Campionato italiano cup tasters – Marco Paccagnella

• Campionato italiano di coffee in good spirits – Andrea Villa

• Campionato italiano brewers – Andrea Batacchi

• Campionato italiano latte art – Stefano Cevenini

• Campionato italiano cezve/ibrik – Talal Bitar

A tutti i concorrenti, i giudici, i volontari e l’organizzazione va un meritato applauso per l’entusiasmo, la professionalità e la passione con cui hanno affrontato la sfida, valori che alimentano anche l’azienda DVG DE VECCHI srl.

Prossimo appuntamento

Il prossimo appuntamento è già fissato dal 10 al 12 febbraio presso WOC Dubai 2025, padiglione Z5, stand D2.

SIMAG ritorna con le macchine SQH dedicate alla mixology, al centro il cubetto quadrato

MILANO – Il brand SIMAG torna alla ribalta con il rilancio della sua attesissima serie di macchine SQH, progettate per ridefinire gli standard della mixology contemporanea. Con un design all’avanguardia e funzionalità pensate per gli appassionati e i professionisti del settore, le nuove SQH promettono di trasformare ogni esperienza di miscelazione in un vero e proprio spettacolo di precisione e stile.

Un design rivoluzionario: il cubetto quadrato da 27 grammi

Al centro dell’innovazione della serie SQH c’è il distintivo cubetto quadrato, un elemento che non solo cattura l’occhio per la sua estetica super trasparente, ma che si distingue anche per la sua durezza e praticità.

Con un peso di 27 grammi, il cubetto è stato progettato per garantire facilità d’uso senza compromettere la robustezza e la durabilità.

Lo stand SIMAG (immagine concessa)

Testimonianze e reazioni positive

Fin dal pre-lancio, avvenuto durante l’evento SIGEP 2025, la serie SQH ha ricevuto feedback entusiastici da parte di baristi e mixologist di tutto il mondo.

“La serie SǪH di SIMAG ha rivoluzionato il mio modo di lavorare. La precisione e la facilità d’uso mi permettono di creare cocktail perfetti ogni volta,” afferma Luca Rossi, famoso mixologist di Milano. “Il design è semplicemente fantastico – non solo funzionale, ma anche un vero e proprio elemento di arredo per il mio bar,” aggiunge Martina Bianchi, proprietaria di un locale trendy a Roma.

I cubetti (immagine concessa)

Un nuovo capitolo per SIMAG

Il rilancio della serie SQH segna un nuovo capitolo per SIMAG. Con un prodotto che unisce estetica, funzionalità e sostenibilità, grazie alla tecnologia “Spray System” ad evaporatore orizzontale, SIMAG dimostra ancora una volta la sua capacità di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

La serie SQH sarà disponibile su richiesta da aprile 2025

Per scoprire di più sulla serie SQH e rivoluzionare la vostra esperienza di mixology, visitate il sito ufficiale di SIMAG o recatevi nei punti vendita autorizzati.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui o contattare sales@simag.it.

Il progetto formativo Erasmus Hermes a Rimini con l’Academy mangiare bene e non solo di Siracusa

RIMINI – Dal 18 al 22 gennaio 2025 l’associazione Academy mangiare bene e non solo di Siracusa ha partecipato al SIGEP di Rimini, con un proprio spazio espositivo nel quale si sono svolti corsi di formazione nell’ambito del progetto Erasmus Hermes, nato dalla collaborazione della con l’istituto Albert Camus di Frejus, istituto alberghiero francese.
Come sempre, anche questa iniziativa è stata condivise e supportate dall’Ipsar Federico II di Svevia di Siracusa, nella persona del dirigente scolastico dottoressa Carmela Accardo, ed ha trovato anche la preziosa collaborazione di A.R.F.A. SCUOLA. Ente accreditato dal MIUR per l’aggiornamento professionale del comparto scuola.

Il progetto di formazione Erasmus Hermes

Il SIGEP, quindi, è stata l’occasione per presentare percorsi formativi e dimostrazioni tecnico pratiche di caffè espressi, cappuccini certificati italiani, diverse tecniche di estrazione del caffè e cappuccini decorati con la tecnica della Latte art, anche grazie alla partecipazione straordinaria del campione italiano di Latte art 2016, Giuseppe Fiorini.

I visitatori hanno potuto assistere anche ad eventi speciali. In particolare, sono state organizzate sessioni di preparazione di cocktail a base di caffè con Rosario La Terra, Examiner WFA e flair bartender.

Inoltre Federico Lombardo ha proposto una sessione di dimostrazione di caffè gourmet, utilizzando le monorigini dell’azienda siciliana Brazil cafè.

Nello spezio espositivo è stata ospitata anche l’ Associazione Caffè Trieste, che insieme a Andrej Godina ha organizzato due sessioni di cupping, alla scoperta del flavore dei caffè del Ruanda.

L’evento è stato promosso dall’ICU – Istituto per la Cooperazione Universitaria, nell’ambito di un progetto n. AID 012590/04/9 dedicato a torrefattori, crudisti e coffee lover.

Sono state giornate in cui è stato possibile approfondire le nuove tecniche, tendenze e competenze del mondo del caffè, oltre che un’occasione di aggiornamento professionale per gli alunni e docenti degli istituti alberghieri che intendono aderire ai progetti Erasmus Hermès in rete .

Molti gli istituti alberghieri in visita allo stand tra cui l’Ipssar Artusi di Riolo Terme (Ravenna) e l’istituto d’istruzione superiore Francesco Datini di Prato l’alberghiero di Cervia Tonino guerra e molti altri istituti

L’iniziativa ha visto anche la presentazione dei percorsi formativi di pulyCAFF, finalizzati alla corretta manutenzione e pulizia con prodotti specifici della macchina espresso e del macinadosatori , che la ditta ripropone ed organizzati gratuitamente .

Il presidente dell’Associazione Academy Mangiare Bene e Non Solo, prof. Gaetano Bongiovanni, ritiene che anche quest’anno, il SIGEP ha confermato di essere un punto di riferimento fondamentale per i professionisti del foodservice nazionale ed internazionale, che vogliono restare aggiornati sugli sviluppi del mercato, anticipare le tendenze e costruire relazioni con gli altri stakeholder in ambito internazionale.

In questo contesto è ovvio come questa Fiera diventi anche fonte di ispirazione per le Scuole alberghiere europee che vogliono partecipare ai progetti Erasmus, tra le quali si sono distinte in particolare l’Ipsar Federico II di Svevia di Siracusa, l’Ipssar Artusi di Riolo Terme, l’Istituto d’istruzione superiore Francesco Datini di Prato e l’I.I.S. Tonino Guerra di Cervia.

Bialetti in mano alla Cina: può essere rilevata dal Fondo Nuo Capital che pagherebbe i debiti pari a 90 milioni

Bialetti Industrie potrebbe essere acquistata da un fondo cinese. L’operazione ha come obiettivo la valorizzazione dell’azienda simbolo del made in Italy per accelerare il piano di crescita, soprattutto all’estero. Al completamento dell’acquisizione si chiuderà anche l’accordo di rifinanziamento del 2018 tramite l’integrale rimborso dei creditori che ora vantano una cifra superiore ai 90 milioni.

La società cinese interessata a Bialetti Industrie è Nuo Capital, il braccio degli investimenti del family office Wwic -The World Wide Investment Company di Hong Kong, guidato da Stephen Cheng. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato dal portale d’informazione AGI e ripreso dal Corriere della Sera.

gruppo Bialetti industrie illa
Il celebre omino coi baffi del logo Bialetti

Il riassetto di Bialetti Industrie

COCCAGLIO (Brescia) – Il brand dell”Omino con i baffi potrebbe diventare cinese e avere nuova vita. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera si avvia verso la conclusione il riassetto di Bialetti Industrie, la società che nel 1933 aveva inventato la moka express. Da tempo la storica società è alla ricerca di un’operazione di m&a per supportare il rilancio dell’azienda.

Lo stabilimento Bialetti di Coccaglio

Un percorso in cui la società è affiancata dall’advisor Lazard mentre gli azionisti, tra i quali la famiglia Ranzoni al timone dell’impresa, hanno come advisor lo studio Zulli Tabanelli. Secondo quanto emerge, appare in dirittura di arrivo l’accordo con Nuo Capital, il braccio degli investimenti del family office Wwic -The World Wide Investment Company di Hong Kong, guidato da Stephen Cheng.

La moka è una macchina per preparare il caffè ecologica

La società di Hong Kong è controllata dalla famiglia PaoCheng, e dagli eredi del fondatore di Herme’s, Emile-Maurice. Bialetti Industrie aprirebbe così la compagine a un investitore che ha già puntato su altre aziende del made in Italy: da Venchi e Bending Spoons a Slowear e Scarpa, un altro marchio storico italiano.

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moka alpina
La speciale moka verde con la piuma che la Bialetti ha dedicato agli alpini

Caffitaly: parte il piano di rilancio con i nuovi investimenti a Gaggio Montano dove lavorano 162 dipendenti

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È stato approvato l’accordo quadro tra l’azienda Caffitaly e sindacati che prevede da fine gennaio 2025 l’intervento della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione industriale, di dodici mesi prorogabili per altri dodici, e un piano di investimenti che porterà nel corso del 2025 tre nuove linee di prodotto a Gaggio Montano. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.

L’accordo in Caffitaly su cigs, investimenti ed esuberi

GAGGIO MONTANO (Bologna) – L’assemblea dei lavoratori della Caffitaly di Gaggio Montano (Bologna) ha approvato all’unanimità l’accordo quadro sottoscritto tra azienda e sindacati la settimana scorsa.

Il gruppo produttore di capsule e macchine da caffè occupa circa 360 dipendenti in due siti produttivi: intorno ai 200 a Capriate San Gervasio (Bergamo) e 162 nell’Appennino bolognese.

L’accordo riguarda la parte bolognese dell’azienda, che a marzo 2024 ha richiesto l’accesso alla procedura di composizione negoziata del credito e poi ha presentato un piano di riassetto dell’attività che prevedeva la perdita produttiva di circa 100 milioni di capsule e il rischio di un esubero di 112 lavoratori.

L’accordo raggiunto prevede da fine gennaio 2025 l’intervento della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione industriale, di dodici mesi prorogabili per altri dodici, e un piano di investimenti che porterà nel corso del 2025 tre nuove linee di prodotto a Gaggio Montano, prevedendo nel 2026 di arrivare a produrre 2,5 volte le capsule prodotte nel 2025 e concentrando l’assemblaggio macchine in uno dei due stabilimenti bolognesi: al 2026 si prevede un +40% di macchine prodotte rispetto al 2025.

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Accademia del caffè espresso ospita l’evento IWCA Encounter dell’International Women in Coffee Alliance tra talk e dibattiti, 28/01

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FIRENZE – L’Accademia del caffè espresso ospiterà martedì 28 gennaio l’evento IWCA Encounter organizzato da International Women in Coffee Alliance. L’incontro sarà moderato da Blanca Castro, executive cirector di IWCA e Massimo Battaglia, head of coffee research in Accademia. Brand di spicco del settore come BWT, De’ Longhi Group, FAO, Lavazza, saranno presenti e daranno vita ad una giornata piena di attività legate al caffè.

L’accademia del caffè espresso insieme a International Women in Coffee Alliance

Women in Coffee Alliance è nata con lo scopo di raccogliere le esperienze delle donne che lavorano nel settore del caffè e creare momenti di aggregazione che possano trasformarsi in opportunità di connessione, per rafforzare la loro presenza sul mercato.

Ospiti internazionali saranno coinvolti in degustazioni, incontri e laboratori esperienziali, per finire la giornata con un aperitivo. Quale migliore occasione per conoscersi e dare il via a nuove partnership?

Numerosi saranno gli ospiti presenti. Ad esempio, l’evento vedrà la partecipazione di Veronica Rossi, sustainability senior manager del Gruppo Lavazza che parlerà dell’offerta di opportunità ai giovani nel mondo del caffè con lo speech “A cup of learning program” e Jessica Sartiani, barista e coffee expert, che terrà lo speech “Intersezionalità e sostenibilità – L’importanza della consapevolezza”.

Il giorno successivo, mercoledì 29, i partecipanti prenderanno parte a un coffee shop tour locale che li condurrà alla scoperta delle caffetterie fiorentine.

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IVS Group investe 1,2 mln per la riqualificazione antisismica degli edifici

IVS Group (International Vending Services), leader nella gestione di distributori automatici e semiautomatici, dovrà investire circa 1,2 milioni di euro per la riqualificazioni antisismica di alcuni edifici. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Roberto Pacifico per il portale d’informazione Mark Up.

L’investimento di IVS Group

MILANO – La riqualificazione antisismica di 18 dei 65 edifici (per la maggior parte magazzini o insediamenti produttivi), presenti sull’intero territorio richiederà a IVS Group (distributori automatici, in particolare di bevande e snack), un investimento di circa 1,2 milioni di euro.

Per la messa in sicurezza a livello antisismico di alcuni dei suoi fabbricati, interessati da interventi di miglioramento della resistenza alle sollecitazioni sismiche, l’azienda bergamasca ha scelto Seriana SpA, specializzata nell’adeguamento e miglioramento antisismico di edifici prefabbricati in calcestruzzo per l’industria e il terziario.

Ivs Group ha ottenuto anche un contributo grazie al Sisma Bonus. “Quanto ai criteri seguiti, abbiamo stilato una scala di priorità sulla base di più indici, quali ad esempio la vulnerabilità del fabbricato, le caratteristiche sismiche del territorio, il rischio complessivo e altro ancora” precisa Antonio Villa, responsabile Servizio prevenzione e protezione di IVS Group, come riportato dal portale Mark Up.

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Federdistribuzione: “Inflazione stabile e consumi deboli, necessario recuperare fiducia”

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MILANO – I dati diffusi da Istat relativi ai prezzi al consumo del mese di dicembre evidenziano un indice generale di inflazione stabile con un +1,3% su base annua, mentre il carrello della spesa segna un rallentamento con un +1,9% su base tendenziale rispetto al +2,3% della rilevazione precedente.

I dati relativi ai prezzi del mese di dicembre confermano un andamento stabile dell’inflazione.

In un contesto congiunturale caratterizzato ancora da uno scarso dinamismo dei consumi e dalla propensione al risparmio da parte delle famiglie, su cui pesa un basso livello di fiducia per i prossimi mesi anche per effetto delle criticità dello scenario geopolitico attuale, è atteso qualche segnale positivo dall’andamento delle vendite durante i saldi invernali.

Rimane cruciale migliorare il clima di fiducia delle famiglie, con l’obiettivo di dare impulso al rilancio della domanda interna, fondamentale per la sostenibilità economica del Paese; positivi, a tal fine, gli interventi a sostegno dei redditi più bassi contenuti nella legge di Bilancio.

In questo scenario, prosegue l’impegno delle imprese dalla Distribuzione Moderna nel garantire un’offerta di qualità accessibile a tutti. Il settore ricopre un ruolo primario nello sviluppo economico nazionale attraverso investimenti che generano ricadute positive per l’occupazione, l’innovazione e il sostegno delle filiere del Made in Italy, contribuendo anche alla rigenerazione urbana e al contrasto alla desertificazione commerciale.

La scheda sintetica di Federdistribuzione

Federdistribuzione, da oltre sessant’anni, riunisce e rappresenta le aziende della distribuzione moderna, alimentare e non alimentare, che operano con reti di negozi fisici e attraverso i nuovi canali digitali.

Le imprese associate a Federdistribuzione realizzano un giro d’affari di oltre 80 miliardi di euro, con una quota superiore al 52% del totale fatturato della distribuzione moderna; hanno una rete distributiva di oltre 18.400 punti vendita, danno occupazione a più di 220.000 addetti. La rete Federdistribuzione è operativa a livello locale, nazionale ed europeo con attività mirate a creare le migliori condizioni per favorire la crescita delle aziende e per contribuire allo sviluppo economico del Paese.