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lunedì 21 Aprile 2025
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Bologna, dehors: rincari fino al 30% della tassa attuale per i titolari dei locali

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I rincari per i dehors a Bologna possono raggiungere anche il 30% della tassa attuale, ma pagheranno meno gli esercizi fuori dai viali. Un grande rincaro per i titolari di osterie, caffetterie e bar, una rivoluzione per il Comune di Bologna che dopo 14 anni ritocca il sistema delle tariffe per i dehors. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Bologna Today.

Il rincaro nei dehors a Bologna

BOLOGNA – Prendiamo un ristorante con un dehors di 20 metri in un’area pedonale del centro storico. L’esercente oggi paga 3626 euro per l’occupazione del suolo pubblico, ma nel 2026 la tassa raggiungerà i 4700 euro. Una stangata per i titolari di osterie, caffetterie e bar, una rivoluzione per il Comune di Bologna che dopo 14 anni ritocca il sistema delle tariffe per i dehors, modificando il regolamento del Canone unico patrimoniale. Non senza polemiche da parte delle associazioni del settore.

Rialzo per chi sta dentro i viali, riduzione per chi sta fuori

Ma procediamo per gradi. La Giunta ha approvato una delibera che introduce una terza area tariffaria dedicata alle zone pedonali più turistiche del centro storico, dove i costi aumenteranno, mentre le tariffe per i dehors fuori dai viali verranno ridotte. “È evidente come Bologna sia cambiata negli ultimi anni, soprattutto in alcune zone – spiega l’assessora al Bilancio, Roberta Li Calzi –. L’adeguamento delle tariffe tiene conto di questi cambiamenti e del valore economico delle aree, oltre che dell’impatto ambientale e urbanistico”.

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La nuova invenzione del MIT permette di coltivare il legno senza abbattere gli alberi: la soluzione all’EUDR

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La deforestazione è un argomento di grande interesse per la filiera del caffè alla luce dell’EUDR. Ashley Beckwith, fondatrice di Foray Bioscience, ha sviluppato una tecnologia innovativa che permette di coltivare legno in laboratorio a partire da cellule di pioppo nero. Questo processo, basato sulla biofabbricazione e l’ingegneria tissutale, potrebbe rivoluzionare l’industria del legno.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Riccardo Liguori per il portale d’informazione Green Me.

Come coltivare il legno senza abbattere gli alberi

Motosega addio! Immaginate un mondo dove per costruire una casa o un mobile non sia più necessario abbattere un solo albero. Sembra fantascienza, ma è la promessa di Foray Bioscience, una startup del MIT che ha messo a punto una biotecnologia rivoluzionaria per coltivare il legno in laboratorio.

Ashley Beckwith, giovane scienziata e fondatrice dell’azienda, ha trasformato la sua passione per la natura in una missione: salvare le foreste del Pianeta grazie alla biofabbricazione.

Cresciuta tra le foreste del Colorado, Beckwith ha assistito in prima persona alla progressiva distruzione degli habitat naturali a causa dell’urbanizzazione selvaggia. La sua passione per la botanica e la preoccupazione per il futuro del Pianeta l’hanno spinta a intraprendere un percorso di studi in ingegneria meccanica al MIT, dove ha conseguito un dottorato di ricerca. È proprio durante gli anni del dottorato che ha iniziato a maturare l’idea di un’alternativa sostenibile alla produzione tradizionale del legno.

Nel 2022, Beckwith fonda Foray Bioscience con l’obiettivo di sviluppare e commercializzare la sua invenzione: una tecnologia che permette di “coltivare” il legno in laboratorio a partire da cellule vegetali. La specie arborea scelta per gli esperimenti è il pioppo nero, largamente utilizzato nell’industria del legno per la produzione di fibra.

Ma come funziona esattamente questa tecnologia? Il processo inizia con l’estrazione di cellule vive dalle foglie di pioppo.

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Coca-Cola: il distributore del Belgio ritira i prodotti per l’eccessiva presenza di clorato

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Il produttore e distributore belga delle bevande dell’iconico marchio Coca-Cola ha ritirato diversi lotti di prodotti per la presenza di un disinfettante dell’acqua. Sono stati coinvolti sei Paesi ma l’Italia non è tra questi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Avvenire.
Il ritiro dei prodotti Coca-Cola

MILANO – Non riguarda l’Italia e non c’è nessun allarme. Ma la notizia non è passata inosservata e ha fatto il giro d’Europa. Il produttore e distributore di Coca-Cola in Belgio ha annunciato un maxi richiamo di prodotti in diversi paesi del Continente a causa dell’eccessivo contenuto di clorato.

Nel mirino lattine e bottiglie di vetro di varie bevande dell’iconico marchio (Coca-Cola, Sprite, Fanta, Fuze Tea, Minute Maid, Nalu, Royal Bliss e Tropico) in Belgio, Paesi Bassi, Regno Unito, Germania, Francia e Lussemburgo, che sono state messe in circolazione dalla fine di novembre. Questi prodotti riportano “un codice di produzione che va dal 328 Ge al 338 Ge”.

“Non abbiamo una cifra precisa, ma è chiaro che stiamo parlando di una quantità considerevole”, ha sottolineato Coca-Cola Europacific Partners Belgium all’Afp. “Presso il nostro sito di produzione di Gand – ha continuato l’azienda – stiamo effettuando dei test nell’ambito delle nostre procedure di controllo e di conformità alle normative. Questi test hanno individuato livelli elevati di clorato. La maggior parte dei prodotti e quelli che non sono stati venduti sono già stati rimossi dagli scaffali dei negozi e stiamo continuando a prendere provvedimenti per ritirare dal mercato tutti i prodotti rimanenti”, ha continuato l’azienda, “in contatto con le autorità competenti in ciascuno dei mercati interessati”.

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Fanta festeggia i primi 70 anni e il legame con l’Italia per l’uso dei succhi degli agrumi

MILANO – Con un cuore italiano da sempre, essendo nata a Napoli nel 1955, Fanta celebra quest’anno i suoi primi 70 anni. Tra i brand più conosciuti di The Coca-Cola Company e prodotta nel nostro Paese con succo di arance 100% italiane, Fanta testimonia il legame dell’azienda con l’Italia, in cui è presente dal 1927.

Il valore di questo legame si concretizza, secondo le stime dell’azienda, nell’acquisto medio negli ultimi 5 anni di circa un quarto della produzione disponibile di succo da arance italiane destinato alle bibite analcoliche.

I 70 anni di Fanta

L’utilizzo di succo di arance 100% italiane è parte dell’identità di Fanta per i consumatori italiani, insieme al suo gusto. La storia della nascita della bibita è legata all’allora società di imbottigliamento di Napoli che, negli anni del dopoguerra, richiese a The Coca-Cola Company l’autorizzazione a creare una nuova bevanda analcolica al gusto di arancia dal forte accento locale. Così, nel 1955, nacque Fanta.

Nel 1958 Fanta fu introdotta negli Stati Uniti, è stata diffusa successivamente a livello globale ed è tuttora apprezzata dai consumatori di tutto il mondo come uno dei marchi  più rappresentativi di The Coca-Cola Company.

In Italia, l’attenzione di Coca-Cola al territorio e alle sue materie prime si riflette nell’acquisto di succo di arance e limoni da fornitori italiani, in particolare da Sicilia e Calabria, che collaborano con l’azienda da decenni anche per prodotti che vengono distribuiti fuori dal territorio italiano, contribuendo così in modo positivo all’export delle materie prime italiane più apprezzate.

“I 70 anni di Fanta sono per noi un omaggio alle origini italiane di uno dei brand più conosciuti di Coca-Cola a livello globale” dichiara Cristina Camilli, direttore comunicazione, relazioni istituzionali e sostenibilità Coca-Cola Italia “Un momento che vogliamo condividere con i fornitori della filiera degli agrumi e con tutti coloro che lavorano nelle società di imbottigliamento Coca-Cola HBC Italia e Sibeg, grazie alle quali siamo presenti dal Nord al Sud d’Italia, dove produciamo da quasi un secolo. Preziosa per noi la collaborazione con gli attori che rappresentano la filiera, con cui vogliamo continuare a valorizzare le materie prime che sono alla base di una bibita dal marchio e dal gusto inconfondibili”.

 Inoltre, nel nostro Paese la famiglia di Fanta può vantare due referenze che utilizzano un prodotto a Indicazione Geografica Protetta (IGP): Fanta Aranciata Rossa Zero Zuccheri Aggiunti con succo di “Arancia Rossa di Sicilia IGP”, varietà tutelata dal Consorzio “Arancia Rossa di Sicilia IGP”, e Fanta Limonata Zero Zuccheri Aggiunti con succo di “Limone di Siracusa IGP”, varietà tutelata dal Consorzio “Limone di Siracusa IGP”.

 

Nel segno di Fanta si è sviluppato anche il sostegno di Coca-Cola al percorso di innovazione e sostenibilità della filiera agrumicola siciliana, grazie all’ulteriore evoluzione di progetti dedicati all’uso responsabile dell’acqua e alla diffusione di buone pratiche di economia circolare tra le imprese del comparto, portati avanti da oltre 10 anni in collaborazione con il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia. Dalla gestione dell’irrigazione in aziende agrumicole pilota con stazioni meteorologiche con sensori e droni, che proseguirà per il settimo anno consecutivo nel 2025, all’utilizzo in modo sperimentale di un impianto di desalinizzazione portatile in diversi areali agrumicoli regionali.

La scheda sintetica di Coca-Cola

The Coca-Cola Company (NYSE: KO) è una total beverage company che offre ai suoi consumatori oltre 200 brand in più di 200 Paesi. Oltre a Coca-Cola, il portfolio prodotti include brand come Fanta, Sprite, FUZETEA, Kinley, Powerade e Acque Lilia. Per rispondere al meglio alle esigenze dei consumatori, lavoriamo costantemente per innovare il portfolio, dalla riduzione dello zucchero al lancio di nuove bevande.

Per ridurre l’impatto ambientale reintegra l’acqua che utilizza per produrre le bevande e promuove il riciclo dei packaging. Insieme ai partner imbottigliatori, ha più di 700 mila dipendenti e contribuisce alla creazione di opportunità economiche in tutti i Paesi in cui è presente. Dal 1927 in Italia, oggi conta 7 stabilimenti e oltre 2.000 dipendenti. Il portfolio comprende bevande gassate, tè, acque e il 71% dei prodotti dell’azienda è a ridotto, basso o nullo contenuto calorico.

Baratti & Milano celebra 150 anni con eventi e appuntamenti

TORINO – Lo storico Caffè di Piazza Castello a Torino festeggia i 150 anni dall’apertura e per dare seguito a questo compleanno istituzionale, Baratti & Milano si apre a un anno di eventi e appuntamenti che saranno dedicati a raccontare una realtà che rappresenta non solo un’icona culturale della città, ma anche un punto di incontro e dialogo, dove l’impresa si intreccia con la cultura e la cultura si traduce in impresa.

I 150 anni di Baratti & Milano

Dall’arte, con il progetto Vetrinista sarà lei, che trasformerà la vetrina su Piazza Castello in un’opera d’arte contemporanea, alla pasticceria, con le nuove linee di praline, passando per l’apertura del ristorante serale firmato dallo chef stellato Ugo Alciati, e la mostra d’archivio che celebra la storia dell’iconica pubblicità Baratti & Milano: ogni mese sarà arricchito da novità e sorprese in pieno stile Baratti & Milano, per continuare a raccontare la storia e il futuro dell’eccellenza sabauda.

“Il Caffè Baratti & Milano è una tappa importante nella storia della città di Torino. Il traguardo di questo compleanno è motivo di orgoglio e siamo entusiasti di offrire alla città, dopo ben 150 anni, il locale storico immutato nelle sue parti caratteristiche, sia rispetto all’inaugurazione di fine 800, sia rispetto ai rinnovamenti di inizio ‘900. Il Caffè Baratti & Milano con tutto il suo personale di sala, cucina e pasticceria, è pronto a iniziare un anno ricco di nuove occasioni da condividere con i suoi clienti e amici, rafforzando ancora di più il legame tra la storica caffetteria di Piazza Castello e la città che la ospita dal 1874” dice il dottor Guido Repetto, Presidente di Baratti & Milano.

Le novità di gennaio: dalla ristorazione all’arte

La cena con Alciati nel caffè storico

Tra le tante novità del nuovo anno, giovedì 30 gennaio alle 20 verrà aperto il ristorante serale nello storico Caffè Baratti di Piazza Castello: è “Ristorante Baratti & Milano”, in collaborazione con Ugo Alciati. Il progetto segna un’importante evoluzione per il locale, che si rinnova grazie alla collaborazione con lo chef stellato Alciati, membro di una delle famiglie più prestigiose della cucina piemontese.

L’obiettivo sarà raccontare la tradizione in modo innovativo, proponendo un’esperienza che unisce storia e contemporaneità. La nuova identità culinaria del Caffè mostrerà la grande esperienza dello staff che incontra il gusto di Torino, insieme per un’esperienza unica. L’illustratrice Annalisa Bollini ha curato un’inedita versione grafica del menu del ristorante, integrando elementi architettonici della Galleria e portando a sintesi gli ingredienti iconici del brand Alciati e di Baratti & Milano.

“La collaborazione con Baratti & Milano non è un’operazione commerciale. È nata dal piacere di poter far parte di un progetto di qualificazione di uno spazio affascinante e storico portando la nostra esperienza, le nostre ricette e i nostri fornitori in un’équipe di lavoro residente con cui iniziamo un dialogo di ristorazione. L’idea è anche quella di ricercare insieme nella tradizione gastronomica torinese quelle ricette che sono ancora nella memoria e dare loro un “vestito contemporaneo”» afferma lo chef Ugo Alciati.

«Nell’illustrazione per il menù del Ristorante Baratti & Milano ho dato ampio spazio alla Galleria, alla sua struttura architettonica e alla sua intramontabile magia, dedicandole il fronte e il retro. Per le due ali interne, che aprono letteralmente le porte al menù, ho pensato a una parata allegra e variopinta che accompagna i clienti nel mondo della famiglia Alciati. A guidare il gruppo ci sono due animali fantastici, ispirati alle targhe decorative degli arredi interni, dove tra elementi floreali e nomi dei migliori prodotti spuntano due strani animali che ricordano i bestiari medievali. Gli altri personaggi, invece, distribuiscono caramelle e confetti ricordando la storica tradizione dolciaria di Baratti & Milano, o portano omaggi floreali, celebrando il nuovo capitolo del Caffè” dichiara l’artista Annalisa Bollini.

Vetrinista sarà lei: il nuovo progetto artistico del 2025

In prossimità dell’apertura del nuovo ristorante serale del Caffè Baratti & Milano, mercoledì 29 gennaio segna per lo storico locale sabaudo un’altra tappa importante nell’ambito dei festeggiamenti dei 150 anni, quando verrà lanciato Vetrinista sarà lei, di Helga Faletti, a cura di Luca Beatrice, che ha seguito il progetto artistico sin dall’inizio e l’ha portato a termine prima della sua improvvisa e recente scomparsa. Baratti & Milano lancerà l’iniziativa come previsto, con il sentito desiderio di onorare e commemorare l’impegno e il lavoro di un amico e stimato critico d’arte.

Vetrinista sarà lei trasformerà la vetrina su Piazza Castello in un’opera d’arte: artisti contemporanei allestiranno la storica vetrina attraverso uno studio architettonico e scenografico. Il progetto parte dal voler comunicare la storia di Baratti & Milano e la sua evoluzione nel tempo attraverso le vetrine, che diventano l’identità di questa trasformazione. Gli artisti coinvolti saranno: Nicola Bolla, Massimo Giacon, Marco Lodola, Elena Salmistraro e Maurizio Vetrugno. A ogni artista selezionato sarà associato un prodotto di Baratti & Milano e le loro opere saranno esposte per una quarantina di giorni.

“Mettersi in vetrina, oltre a suggerire il necessario narcisismo in chi crede sia bello esporsi, implica innanzitutto una volontà di comunicare bellezza. Così, nel luogo più centrale di Torino, tra i portici metafisici e l’inalterato glamour del tardo Liberty, una mezza dozzina di artisti contemporanei allestirà la storica vetrina di Baratti & Milano che affaccia sulla Piazza Castello. Non sarà una semplice collocazione stravagante ma un vero e proprio studio architettonico e scenografico in dialogo tra due ambiti di eccellenza. Un breve viaggio all’insegna dell’estetica contemporanea che ci accompagnerà per tutto il 2025” aveva dichiarato Luca Beatrice, curatore del progetto Vetrinista sarà lei, in vista della sua inaugurazione.

“Ho sempre avuto l’impressione, lavorando con Luca Beatrice, che lui provasse un piacere vero a sfidare “il già fatto”, con intelligenza e ricerca. Ogni idea era un’occasione per incontrarci e un giorno, seduti al Caffè Baratti, gli chiesi di fare con me un progetto più che particolare, dedicato alla storia di Baratti & Milano, alle sue vetrine e all’arte contemporanea. Gli raccontai che non ero soddisfatta delle proposte ricevute, perché tra le idee di tutti non si vedeva la giusta direzione. Al primo plin avevamo già il titolo e un anno di lavoro. “Sei contenta? Allora vai avanti”: mi avrebbe detto così. Me lo ha chiesto altre volte, dopo avermi indicato come perfezionare ogni allestimento. Stiamo andando avanti, e sono contenta di lavorare con artisti scelti da Luca seguendo una rotta ben tracciata” afferma Helga Faletti, capo-progetto di Vetrinista sarà lei.

Le vetrine dei negozi non sono solo spazi espositivi per prodotti commerciali: nel corso del XX secolo sono diventate piattaforme di sperimentazione artistica, luoghi in cui gli artisti hanno potuto esprimere idee innovative e ridefinire il rapporto tra arte, commercio e società. Artisti come Salvador Dalí e Andy Warhol hanno trasformato le vetrine in vere e proprie opere d’arte, utilizzandole per sfidare le convenzioni artistiche e catturare l’attenzione del pubblico.

Entrambi, pur appartenendo a movimenti diversi – il Surrealismo e la Pop Art – hanno utilizzato la vetrina come una sorta di specchio della società e dell’illusione, ma con approcci e significati radicalmente differenti. Nei loro lavori si nota come la vetrina diventi una metafora potente: per Dalí è una finestra sull’inconscio, un modo per guardare oltre il velo della realtà visibile; per Warhol, invece, è un contenitore del desiderio e della ripetizione, dove l’arte e il consumo si confondono.

Mentre Warhol esplora la vetrina come luogo di consumo, ripetizione e massificazione della cultura popolare, Dalí la trasforma in un contenitore di sogno, surrealismo e psicologia. Questi artisti hanno trasformato le vetrine – reali o simboliche – in specchi della società, in luoghi in cui il cliente diventa parte integrante del processo espositivo. Dalí e Warhol invitano quindi a riflettere su come, nel mondo moderno, ogni vetrina – fisica o psicologica – non solo esponga, ma definisca il nostro rapporto con la realtà. In questo senso, le vetrine come opere d’arte, sono più di semplici contenitori di oggetti: sono spazi in cui si riflettono i nostri desideri, la nostra continua ricerca di significato, bellezza e identità.

Così, la vetrina di Baratti & Milano, attraverso l’interpretazione degli artisti selezionati, si trasformerà da semplice elemento decorativo a potente strumento di riflessione: chiede di guardare non solo ciò che è esposto, ma anche il modo in cui guardiamo il mondo e ci rapportiamo ad esso.

La prima opera a inaugurare il progetto il 29 gennaio sarà Barattola di Marco Lodola, con la sua rappresentazione artistica legata alla Caramella Classica Baratti & Milano. Le due opere seguenti saranno invece di Elena Salmistraro, che inaugurerà il 20 marzo e si ispirerà alle uova di Pasqua e alle tavolette di cioccolato, mentre l’8 maggio sarà la volta di Massimo Giacon, con la sua opera ispirata al cremino.

Marco Lodola, Barattola, 2025, lamiera, led, cm 115x12x180: l’opera Barattola, concepita da Lodola appositamente per le vetrine di Baratti & Milano, celebra la tradizione dello storico Caffè torinese e l’evoluzione del design pubblicitario. Realizzata in alluminio led e pellicole viniliche, l’installazione si ispira al celebre manifesto della caramella classica, disegnato nel 1928 da Pluto. Con il suo stile inconfondibile, Lodola intreccia passato e presente, reinterpretando l’estetica dell’epoca attraverso forme semplici e colori accesi. La ricetta della Caramella Classica Baratti & Milano viene registrata nel 1906, dopo anni di produzione e vendita nel laboratorio artigiano del pregiato caramellista Ferdinando Baratti. Si chiamò da sempre Classica perché prima tra le caramelle preziose di questo laboratorio di confettieri e liquoristi. Alchimia, conteggi e antiche cifre di porzioni portano al rito della preparazione di una caramella trasparente e delicatissima, imitata da molti ma rimasta unica nei suoi naturali e semplici gusti di ingrediente perfetto. La trasparenza dell’impasto ispira le trasparenze viniliche dell’artista, consegnando al Caffè storico e alla Città un omaggio inimitabile alla Caramella più famosa del mondo.

La ricerca artistica di Lodola esplora il mondo dello spettacolo, del cinema e – più in generale – della società, avviando un confronto continuo con l’immaginario della cultura di massa. Includendo letteratura, musica e design, l’eclettica pratica di Lodola trova la massima espressione nelle iconiche sculture luminose realizzate in plexiglass con forme sintetizzate e colori rigorosamente pop.

Le novità di febbraio: la festa e le nuove linee

Il mese di febbraio inaugura con un’iniziativa che coinvolge tutta la città: per celebrare la data effettiva dell’apertura del Caffè storico del 1875, sabato 1 febbraio, dalle 14 alle 19, verrà servita la classica cioccolata calda di Baratti & Milano nella splendida cornice della Galleria dell’Industria Subalpina.

Un assaggio in omaggio servito da “Barattine” in costume per festeggiare insieme l’importante ricorrenza. Ma le novità del mese non finisco qui. San Valentino sarà l’occasione di lancio della nuova linea di praline di cioccolato firmata Baratti & Milano con la nuova linea di scatole artigianali prodotte a Torino. La nuova collezione sarà disponibile esclusivamente presso il Caffè storico in Piazza Castello dal 1 febbraio.

La linea comprenderà circa cinque modelli di praline realizzate a mano che si portano dietro l’esperienza di 166 anni di laboratorio creativo, declinate in una varietà di gusti tra cui le classiche alternative al cioccolato fondente e al latte. Gli ingredienti saranno un omaggio all’alta qualità: fave di cacao Ecuador Nacional e latte di Normandia, senza dimenticare l’eccellenza dei prodotti nazionali, come le mandorle pugliesi e i pistacchi siciliani, e locali, come le rinomate nocciole delle Langhe.

Caffè specialty: la rivoluzione in Italia tra nuove aperture e novità

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Che cosa c’è dietro al movimento sempre più ampio del caffè specialty e perché è un tema così delicato verso i consumatori? Anche in Italia ormai il fenomeno delle caffetterie specialty sta acquisendo sempre più successo tra nuove aperture e novità. Facciamo luce sull’argomento grazie ad un estratto dell’articolo di Chiara Buzzi per il portale d’informazione Linkiesta.

Caffè specialty: verso una nuova narrazione

MILANO – C’è una riflessione, che di fatto è sempre più un tema, che riguarda l’universo del caffè e i suoi protagonisti. Da quando anche l’Italia ha preso confidenza con il fenomeno specialty coffee, le nostre città hanno iniziato a vivere una divisione crescente tra il modello vecchia scuola e quello più verticale del caffè di qualità.

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Biscotti, gelati e snack dolci dominano il carrello della spesa, ma il 74,8% presta attenzione alla propria salute

MILANO – Il rapporto degli italiani con i dolciumi è fatto di piacere e consapevolezza, un equilibrio tra indulgenza e attenzione alla salute. Questo è il focus emerso dai dati della ricerca “Shopper tra indulgenza e benessere“, condotta da YouGov, relativa al 2024 e presentata il 21 gennaio, al SIGEP 2025. I dati dei consumi fuori casa (out-of-home) derivano da un’indagine condotta su oltre 1.500 individui alla settimana, rappresentativi della totalità della popolazione italiana, mentre i dati di consumo domestico emergono da un consumer panel di 15.000 famiglie, rappresentative della totalità delle famiglie italiane (26 milioni).

Quando si tratta di soddisfare la voglia di dolce, gli italiani preferiscono biscotti (penetrazione del 95,6%), gelati (85,4%) e snack dolci confezionati (85,2%), con una spesa media annua rispettivamente di 64, 57 e 35 euro. Anche fuori casa, il consumo di brioche fresche coinvolge quasi 7 italiani su 10, confermando che il dolce resta un piacere irrinunciabile.

Tuttavia, questa passione per i dolci non è priva di consapevolezza. Il 65,1% degli italiani si concede il piacere del buon cibo, ma il 74,8% presta attenzione alla propria salute. Il 47,5% legge le informazioni nutrizionali sulle confezioni, e il 45,8% sceglie dolci che non compromettano la linea.

“Il consumatore italiano sta sempre più trovando un equilibrio tra piacere e benessere. In un contesto in cui l’indulgenza è un tratto universale, osserviamo comportamenti emergenti che riflettono una maggiore attenzione alla salute e alla sostenibilità” dichiara Marco Pellizzoni, commercial director consumer panel YouGov. “Questa evoluzione rappresenta una sfida e un’opportunità per le aziende: comprendere e rispondere a queste nuove esigenze sarà la chiave per rimanere rilevanti in un mercato in continua trasformazione.”

Le nuove abitudini di consumo trasformano il carrello della spesa

In generale, gli italiani effettuano quasi 200 acquisti annui con uno scontrino medio di 22 euro, mantenendo una frequenza d’acquisto elevata e distribuita su nove insegne diverse. Questo dato evidenzia un mercato competitivo, dove i consumatori sanno orientarsi tra qualità, prezzo e varietà. L’88% della popolazione si rivolge ai discount, confermando la tendenza a bilanciare risparmio e convenienza.

Dal 2021 al 2024, la spesa per beni di largo consumo è cresciuta del 16,8%, trainata soprattutto dai consumatori senior (70+), che rappresentano oltre il 30% delle famiglie italiane. Questi acquirenti, più attenti a salute e benessere, hanno contribuito alla diffusione di alimenti ad alto contenuto proteico, light e plant-based.

Il 23% degli italiani predilige prodotti sostenibili, un dato che sale tra i consumatori di diete vegetariane o vegane. Questi ultimi si distinguono per comportamenti d’acquisto più “virtuosi”: il 56% di loro è disposto a pagare di più per alimenti biologici, rispetto al 36% della popolazione generale, e il 31% legge attentamente etichette e ingredienti.

Il dolce equilibrio degli italiani: gli “Health Actives” in prima linea

Entrando maggiormente nel territorio dei dolciumi, la ricerca YouGov divide gli italiani si dividono in tre macro-segmenti quando si parla di scelte alimentari e attenzione alla salute:

• Health Actives (31,3%): veri protagonisti di uno stile di vita salutare, seguono diete con costanza e privilegiano prodotti che uniscono gusto e benessere.

• Health Moderates (31,2%): più flessibili, cercano un equilibrio tra indulgenza e attenzione, senza rigidità.

• Health Passives (37,5%): meno interessati alla salute alimentare e più inclini a scelte tradizionali.

Tra gli Health Actives, emerge un approccio bilanciato anche verso i dolci. Pur prediligendo alternative salutari come prodotti gluten-free (32,8%), non rinunciano al piacere di biscotti (31,5%), merendine (30,4%) e pasticceria industriale (30,9%). Questa combinazione dimostra che indulgere non significa necessariamente compromettere il proprio stile di vita salutare: per gli italiani, il piacere del dolce può convivere con scelte alimentari consapevoli e responsabili.

Conclude Pellizzoni “Il comportamento degli Health Actives evidenzia una tendenza interessante: anche chi adotta stili di vita salutari non rinuncia al piacere dei dolci, ma lo vive in modo equilibrato e consapevole. Questo dimostra come il mercato dei dolciumi possa rispondere a esigenze diverse, coniugando indulgenza e benessere in un’offerta sempre più inclusiva e innovativa.”

La scheda sintetica di YouGov

YouGov è un gruppo globale di ricerca e analisi dei dati. La mission è offrire una visione senza precedenti di ciò che il mondo pensa e agisce nella vita reale. Con attività negli Stati Uniti, nelle Americhe, in Europa, in Medio Oriente, in India e nell’Asia Pacifica, dispone di una delle reti di ricerca più estese al mondo.

La peculiarità di YouGov è di essere supportato dalla realtà. Ciò deriva da un panel unico di milioni di membri registrati in 55 paesi, che comprende circa 18 milioni di acquisti e milioni di punti di dati interconnessi.

L’approccio unico al reclutamento e al coinvolgimento del panel, unito alle nostre piattaforme tecnologiche all’avanguardia, consente di fornire approfondimenti in tempo reale che portano a un migliore processo decisionale e a un vantaggio competitivo per i clienti.

Come innovatori e pionieri delle ricerche di mercato online, godono di una solida reputazione in qualità di affidabile fonte di dati e approfondimenti accurati. A riprova di ciò, i dati di YouGov vengono regolarmente citati dalla stampa internazionale e siamo costantemente una delle fonti per ricerche di mercato più menzionata al mondo.

Il tè verde aiuta a prevenire la demenza: lo studio

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Uno studio suggerisce che il consumo regolare di tè verde potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare demenza. Alcuni ricercatori giapponesi hanno esaminato i dati di oltre 8000 bevitori giapponesi di caffè e tè di età superiore ai 65 anni. Utilizzando le scansioni MRI, hanno confrontato l’intero volume del cervello. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Il Gallo.

Il tè verde alleato per prevenire la demenza

MILANO – Sebbene attualmente non esista una cura per la demenza, il rischio di svilupparla può essere significativamente ridotto attraverso abitudini sane. Per esempio potrebbe essere particolarmente efficace iniziare la giornata con un tè speciale.

Oltre 55 milioni di persone nel mondo soffrono di demenza e il numero delle persone colpite è in costante aumento. Gli scienziati sono intensamente alla ricerca di modi per prevenire e ridurre il rischio di questa malattia, poiché attualmente non esistono cure.

Uno studio recente suggerisce che il consumo regolare di tè verde, soprattutto come parte delle abitudini mattutine, potrebbe ridurre significativamente il rischio di sviluppare demenza.

Oltre agli effetti positivi già noti delle sedute regolari di sauna e del consumo di alcuni tipi di frutta, un nuovo studio evidenzia i potenziali effetti protettivi del tè verde. I ricercatori giapponesi hanno analizzato in modo approfondito questi risultati e li hanno pubblicati sulla rivista “Science of Food”. Hanno esaminato i dati di oltre 8.000 bevitori giapponesi di caffè e tè di età superiore ai 65 anni.

Utilizzando le scansioni MRI, hanno confrontato l’intero volume del cervello e cinque specifiche regioni cerebrali dei soggetti del test. Lo studio mostra che le persone che consumavano tre tazze di tè verde al giorno avevano in media il 3% in meno di danni ai tessuti della sostanza bianca del cervello rispetto alle persone che ne bevevano solo una tazza.

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C’è Vodafone al 1° posto nell’indagine di Altroconsumo sulla qualità della fondamentale rete mobile per i cellulari

MILANO – Anche quest’anno Vodafone si conferma sul gradino più alto del podio come miglior operatore di rete mobile in Italia, ottenendo 68.265 punti nella classifica di Altroconsumo. In seconda e terza posizione, distaccati dal primo posto di Vodafone, ma a breve distanza uno dall’altro, si piazzano TIM (41.772 punti) e Fastweb (38.632). Chiudono la classifica WindTre (30.984) e iliad (25.755 punti). Lo stesso ordine si mantiene sia prendendo in considerazione la sola rete 4G o la sola rete 5G.

Vodafone al primo posto secondo Altroconsumo

Questo quanto emerge dall’indagine di Altroconsumo sulla performance dei provider di telefonia mobile, effettuata grazie al contributo degli oltre 13.000 utilizzatori tramite l’app CheBanda, che consente di misurare la qualità della rete mobile del proprio operatore. Anche quest’anno per la seconda volta l’indagine riguarda 5 operatori e la tecnologia 5G è stata integrata nella valutazione complessiva della miglior esperienza di connessione mobile.

Scendendo più nel dettaglio, grazie al contributo dei consumatori è stato possibile valutare una serie di parametri quali: velocità di download e upload (calcolo del tempo necessario per scaricare e inviare un file di una dimensione prefissata), qualità della navigazione nel suo insieme (il test verifica l’apertura di una lista di pagine internet in un browser integrato, verificando se la pagina si apre correttamente o meno e il tempo necessario), qualità di video in streaming (il test verifica il tempo necessario a far partire la riproduzione di un video, eventuali interruzioni ed errori).

Inoltre, si è potuto offrire una panoramica più dettagliata regione per regione, seppur con dei limiti, e per le città più popolose, così da creare una mappatura sempre più affidabile della qualità della rete nel nostro Paese.

Velocità di download e upload

Il test misura la velocità di trasmissione per scaricare dati nel nostro smartphone (download) e per inviarli (upload). Dato che questi parametri impattano non soltanto sul tempo necessario a ricevere e inviare file (foto, video, documenti), ma anche sul tempo necessario ad accedere ai siti internet e a interagire con questi, sono estremamente importanti e influenzano gli ulteriori parametri di qualità d’uso.

Vodafone rafforza la posizione in testa alla classifica con 71 Mbps per download in 4G (+13% sul 2023) e 221 Mbps in 5G (+21% sul 2023), rispetto ad una media nazionale rispettivamente di 52 Mbps e di 139 Mbps. In generale si segnala un buon miglioramento anche per TIM (+20%) nel 4G e un più che ragguardevole incremento delle prestazioni di WindTre nel 5G (+39%).

(dati concessi)

Qualità della navigazione

Il test monitora anche l’accesso ad alcuni tra i siti internet più visitati, verificando se la pagina si apre correttamente e il tempo necessario ad accedervi. Per ogni operatore viene conteggiata la percentuale di successo.

(dati concessi)

 

Qualità di video in streaming

In più, il test verifica il tempo di caricamento e di attesa del video selezionato, eventuali pause (buffering) e tempi di attesa. Per ogni operatore viene conteggiata la percentuale di successo.

altroconsumo
(dati concessi)

 

Qualità per regioni e città

Nell’indagine è presente anche la misurazione della qualità complessiva della rete mobile dei 5 operatori nelle varie regioni italiane e nelle principali città. Per quanto riguarda le regioni, va rilevato che in quelle meno popolose, come Molise, Valle d’Aosta, Basilicata e in parte Sardegna, Trentino-Alto Adige e Umbria, i valori non sono indicati a causa dell’esiguità dei dati. In generale, i risultati mostrano come Vodafone sia in forte posizione in tutte le regioni, superata solo occasionalmente dagli altri operatori, come TIM (Liguria e Friuli – Venezia Giulia) e Fastweb (in Sicilia).

Passando poi ai dati relativi alle 8 principali città italiane, si può notare come la classifica può subire significative modifiche rispetto a quella generale, anche se Vodafone supera i competitors in modo netto a Roma, Napoli, Palermo, Bologna e Firenze e risulta comunque sempre in testa tranne che a Genova, dove prevale TIM.

Infine, va ricordato che le misurazioni sono state effettuate dagli utenti utilizzando la miglior tecnologia mobile disponibile, per cui la maggioranza dei test è avvenuta anche quest’anno in 4G (75%), una buona parte in 5G (oltre il 23%), in aumento di oltre 6 punti percentuale rispetto ad un anno fa, e solo una minima parte in 3G (1,5%) e 2G (meno dello 0,3%).

Nota metodologica:

Per stilare le classifiche della qualità sulla telefonia mobile sono stati presi in esame i dati dell’intero anno 2024, (dal primo gennaio 2024 al 31 dicembre 2024) forniti da 13.257 utenti tramite l’app CheBanda, con la quale, a partire dai primi mesi del 2016, è possibile misurare la qualità della rete mobile del proprio operatore, condividendo con Altroconsumo l’informazione.

La maggior parte (8.369) sono clienti che sfruttano le reti di Fastweb, iliad, Tim, Vodafone o WindTre e hanno effettuato in media oltre 4,5 test ognuno. Per gli operatori meno diffusi tra gli utenti, infatti, i test effettuati sono stati in numero non sufficiente per una valutazione statisticamente valida.

A partire dalla fine del 2020 gli utenti hanno iniziato a effettuare i test della qualità della rete mobile tramite CheBanda anche per le reti 5G. Questa tecnologia ha raggiunto ora una buona maturità, con un numero elevato di utilizzatori di CheBanda che effettuano le prove di qualità della loro rete con questa tecnologia. I numerosi test effettuati in 5G hanno consentito di ottenere una classifica di qualità anche per questa tecnologia. La combinazione, pesata, dei punteggi ottenuti in 5G e di quelli ottenuti in 4G, ci porta alla classifica complessiva delle reti mobili.

In particolare, la tabella complessiva combina i punteggi ottenuti in 4G con quelli ottenuti in 5G, pesando maggiormente (80%) i risultati della rete 4G e meno (20%) quelli in 5G.

Gruppo De’ Longhi punta tutto sul caffè: in 12 mesi ricavi per 3.497,6 milioni, più 13,7%, caffè: 62% del fatturato grazie a La Marzocco

TREVISO – Il Gruppo veneto, noto nel mondo peril Pinguino, il condizionatore senza installazione, ha diffuso i primi dati del suo bilancio 2024. Così si è appreso che i ricavi preliminari per il Gruppo De’ Longhi S.p.A. indicano per il quarto trimestre, 1.268,4 milioni, in crescita del 17,7% (+11,1% a perimetro costante). I dati sui 12 mesi danno ricavi a 3.497,6 milioni, in aumento del 13,7% (+6,6% a perimetro costante).

Il commento dell’amministratore delegato Fabio De’ Longhi:

Fabio de'Longhi dividendo
Fabio De’Longhi amministratore delegato del Gruppo De’ Longhi

“Nel 2024 il Gruppo ha conseguito un robusto aumento del fatturato pari al 14%, in accelerazione al 18% nell’ultimo trimestre sostenuto da una significativa crescita a perimetro costante, oltre che del consolidamento de La Marzocco che conferma il positivo momentum visto nell’anno.

L’evoluzione dei ricavi ha confermato per il sesto trimestre consecutivo il trend di crescita strutturale sul caffè ed il rinnovato interesse per il mondo della nutrition, ed ha evidenziato negli ultimi tre mesi una crescita del comparto household pari a ca. il 12%.

Questi risultati dimostrano nuovamente la capacità del Gruppo di cogliere le opportunità di un mercato in strutturale espansione, grazie anche all’efficacia degli investimenti dedicati all’innovazione e alla comunicazione sui brand.

Come anticipato nel corso dell’anno, ci attendiamo di realizzare un miglioramento della marginalità ed una solida generazione di cassa, rafforzando ulteriormente le risorse a disposizione per cogliere eventuali opportunità di crescita esterna, in linea con la diversificazione del portafoglio brand avvenuta in modo strategico negli ultimi anni.
Il consolidamento delle dinamiche di crescita, accompagnate dal lancio di nuovi prodotti e dalle campagne media recentemente annunciate, ci portano a stimare un fatturato per il 2025 in espansione tra il 5% ed il 7% per il nuovo perimetro.

Per quanto riguarda la marginalità del 2024, visto il trend di crescita e tenuto conto degli investimenti in comunicazione sostenuti nel trimestre a sostegno dei recenti lanci di prodotto, stimiamo un adjusted Ebitda nell’intorno di 555 milioni di euro.”

Si precisa infine che i dati dei ricavi preliminari esposti nel presente comunicato non sono stati sottoposti a revisione. I risultati consolidati completi dell’anno 2024 saranno sottoposti all’approvazione del Consiglio di Amministrazione nella riunione prevista per il 14 marzo 2025.

Ricavi 2024 per area geografica e per linea di prodotto

Il Gruppo ha concluso il 2024 con ricavi in forte espansione rispetto all’anno precedente, grazie ad una significativa accelerazione dei trend di crescita organica nelle principali categorie del comparto household, nonché al consolidamento de La Marzocco a partire da marzo 2024.

Prosegue il momentum positivo per il Gruppo, che registra il sesto trimestre consecutivo di incremento del fatturato a parità di perimetro, a conferma e consolidamento delle favorevoli prospettive di mercato di medio e lungo termine.

Nello specifico, sia il comparto delle macchine per il caffè che della nutrition e preparazione dei cibi hanno registrato trend di crescita in tutti i trimestri del 2024, grazie in particolare alle macchine da caffè superautomatiche ed al segmento dei blender, categoria prodotto che risponde pienamente alle nuove esigenze alimentari dei consumatori.

Nel primo semestre del 2024 il Gruppo ha ottenuto una crescita superiore al 10%, nonostante la marcata debolezza del comparto comfort, condizionato da una stagione particolarmente sfavorevole nel trimestre più significativo per la categoria e dalla coda della discontinuità del condizionamento mobile nel mercato americano.

Nel secondo semestre il Gruppo ha evidenziato continuità di risultati, con il comparto household in crescita nel terzo trimestre ad un tasso mid single digit seguita da un’ulteriore accelerazione del business nell’ultima parte dell’anno.

Tali risultati sono stati ottenuti dopo un’eccellente performance conseguita nel secondo semestre del 2023, confermando la solidità dei trend strutturali e l’efficacia degli investimenti in comunicazione ed innovazione effettuati dal Gruppo.

Ricavi per aree geografiche

Il Gruppo ha registrato un andamento positivo in tutte le aree geografiche, con l’area Europea in significativa espansione in tutti i trimestri in analisi e l’area America in forte accelerazione nella seconda parte dell’anno.

In maggior dettaglio:

(dati concessi)

• l’Europa sud-occidentale ha conseguito nei dodici mesi una crescita del fatturato ad un tasso del 10,3%, corrispondente al 6,7% a perimetro costante, con alcuni paesi quali la penisola Iberica, l’Austria e la Svizzera che hanno evidenziato un ritmo di crescita superiore alla media. Per quanto riguarda le categorie prodotto, l’espansione dell’area ha beneficiato del contributo dell’internazionalizzazione di Nutribullet, del trend di premiumizzazione nel caffè a favore delle macchine automatiche a marchio De’ Longhi e del successo dei sistemi stiranti a marchio Braun;

• continua anche nel quarto trimestre la solida espansione dell’Europa nord-orientale, che registra un incremento annuo del 16,5%, pari al 13,3% a perimetro costante, grazie al significativo contributo di tutti i principali mercati in entrambi i periodi in analisi. Nello specifico, nel quarto trimestre si evidenzia le crescite a parità di perimetro nell’intorno mid teens per paesi come il Regno Unito e l’area Repubblica Ceca–Slovacchia–Ungheria. In termini di categorie prodotto si distinguono il comparto caffè, trainato dalle macchine automatiche, e la food preparation a marchio Kenwood;

• l’area MEIA ha conseguito nel quarto trimestre un significativo recupero, con una performance del 47,3% (38,1% a perimetro costante), invertendo negli ultimi trimestri il trend negativo registrato all’inizio dell’anno e portando la crescita a perimetro costante nei dodici mesi al 9,2%, nonostante le difficoltà legate alle tensioni geopolitiche ed all’incertezza dello scenario macroeconomico;

• l’area America ha registrato una crescita del 19,2% nei dodici mesi, pari al 5,9% a perimetro costante in accelerazione al 14,3% nel quarto trimestre. Dopo una prima parte dell’anno influenzata dalla coda della discontinuità del condizionamento mobile, l’area ha significativamente incrementato il ritmo di crescita nella seconda parte, beneficiando della progressione a doppia cifra delle macchine superautomatiche per il caffè e dei personal blender di Nutribullet;

• infine, la regione Asia Pacific ha beneficiato del consolidamento de La Marzocco, registrando un incremento del fatturato del 9,3% rispetto al 2023. I ricavi a perimetro omogeneo hanno evidenziato, in entrambi i periodi analizzati, un parziale calo del fatturato. Nello specifico, si segnala nei dodici mesi la performance positiva mid single digit di Australia e Nuova Zelanda, in accelerazione nel trimestre ad un tasso high single digit, ed il calo del mercato giapponese, impattato da un rallentamento del comparto comfort a causa di una situazione climatica sfavorevole.

Ricavi per categorie prodotto

Per quanto riguarda l’evoluzione dei segmenti di prodotto, si evidenzia, sia nei dodici mesi che nel trimestre, un andamento positivo di tutte le macro categorie, fatta eccezione per il comfort (condizionamento e il riscaldamento mobile), con una significativa accelerazione del comparto nutrition e preparazione dei cibi nella seconda parte dell’anno.

• A fine 2024 l’incidenza complessiva dell’area caffè sul fatturato del Gruppo è del 62% ca., grazie anche al consolidamento dal 1° marzo 2024 de La Marzocco. Nello specifico, la significa espansione dell’home coffee è stata supportata, in entrambi i periodi in analisi, da una costante crescita delle macchine automatiche ad un tasso mid teens, favorita dagli investimenti in comunicazione e dal continuo lancio di prodotti con innovazione e design distintivi, che accolgono le esigenze di un consumatore sempre più attento alla qualità e versatilità del prodotto.

Per quanto riguarda il professionale del Gruppo De’ Longhi, si segnala la continua progressione de La Marzocco che consolida la forza del proprio brand, sia nel comparto delle macchine professionali semi-automatiche che nel segmento home premium.

• Il segmento della nutrition & food preparation rileva un trend di crescita high single digit nei dodici mesi, con una significativa accelerazione nel quarto trimestre ad un tasso superiore all’high teens. Si segnala l’importante evoluzione durante tutto l’anno della categoria dei blenders (personal blenders, hand blenders e blenders), assieme al ritorno alla crescita anche dei prodotti più tradizionali, come le kitchen machines; nella seconda parte dell’anno.

• viene segnalata una significativa espansione dei prodotti dello stiro a marchio Braun, che hanno registrato nell’anno una performance a doppia cifra, grazie a design ed innovazione di prodotto, i cui lanci sono stati sostenuti da mirati investimenti in media e comunicazione in diversi mercati;

• l’andamento del comfort (riscaldamento e condizionamento portatili) nel 2024 è stato fortemente condizionato da una situazione climatica sfavorevole, sia nella stagione estiva (condizionamento) che invernale (riscaldamento), nonché dalla coda della discontinuità derivante dall’uscita dal mercato americano del condizionamento mobile.