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lunedì 21 Aprile 2025
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I millennial britannici spendono 870 euro all’anno per il caffè da asporto: lo studio di McDonald’s Uk

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LONDRA – Secondo l’ultima ricerca commissionata da McDonald’s Uk, il consumatore medio in Regno Unito spenderà nel corso della sua vita oltre 29.000 sterline (circa 34.700 euro) in caffè da asporto acquistandone oltre 2343 litri. Tra il 35% che ha accesso al caffè istantaneo gratuito sul posto di lavoro, il 37% preferisce comunque spendere per una tazza di buona qualità fuori dall’ufficio. Tuttavia, il 27% degli intervistati ritiene di spendere troppo per un caffè da asporto.

La ricerca di McDonald’s Uk

I millennial (28-43 anni) spendono in media 728 sterline all’anno (870 euro) per il caffè da asporto, superando la spesa della generazione Z (meno di 28 anni), che si ferma a 676 sterline (808 euro).

I più parsimoniosi rimangono i boomer (60-69 anni), che spendono solo 260 sterline (310 euro) all’anno per il caffè da asporto.

L’analisi è stata proposta dalla nota catena di fast food, che a settembre ha ridotto i prezzi del caffè e lanciato il Twix Latte. Per promuovere l’iniziativa, il conduttore televisivo e radiofonico Jordan North ha organizzato una degustazione alla cieca con i passanti a Londra.

Lo studio ha rivelato che il 49% dei consumatori di caffè si sente a malapena umano al mattino finché non ha bevuto la prima tazza.

Le preferenze principali sono il latte (23%), il cappuccino (21%) e il flat white (11%), con il 74% che preferisce il caffè con latte e il 18% che lo beve nero.

Quasi due quinti (40%) si descrivono come veri amanti del caffè, mentre il 9% si considera un dipendente totale dalla caffeina.

Secondo un sondaggio condotto da OnePoll.com, i consumatori ritengono che una tazza da asporto dovrebbe costare in media 1,86 sterline (2,22 euro), quasi la metà del prezzo medio di 3,40 sterline (4,06 euro) segnalato da FreshGround.co.uk.

A prescindere dai costi, il 56% considera il caffè un lusso a cui non vuole rinunciare, con una media di due tazze da asporto acquistate a settimana.

Victoria Arduino a Hospitality Riva, il salone dedicato alla ristorazione, con il campione Andrea Villa, 03-08/02

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BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Dal 3 all’8 febbraio Victoria Arduino, marchio italiano leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso dal design distintivo e dalle elevate performance, sarà a Hospitality Riva, il Salone dell’accoglienza dedicata agli operatori della ristorazione e dell’hotellerie.

A Riva del Garda, Victoria Arduino proporrà una serie di tasting experience preparate da Andrea Villa, campione italiano 2025 Coffee in good spirits, con il supporto di due nuovi prodotti che combinano design ed estrazioni di alta qualità: E1 Prima EXP e PureBrew+. La portata innovativa dei due prodotti di Victoria Arduino sta infatti nella loro purezza delle forme e nell’innovativa tecnologia di estrazione.

Victoria Arduino protagonista a Hospitality Riva

Negli ultimi anni i locali si stanno trasformando in laboratori di creatività e storytelling anche a seguito della forte crescita di domanda da parte delle nuove generazioni di bevande a base di ingredienti sempre più naturali, salutari e sostenibili come il caffè.

Per rispondere a questo nuovo trend, Victoria Arduino ha presentato il PureBrew+, un single brewer in grado di preparare in modo automatico il PureBrewCoffee, un caffè filtro con profilo aromatico completamente nuovo.

PureBrew+ offre un’esperienza unica di bevanda in una combinazione perfetta tra qualità premium e una brewing technology davvero innovativa, che permette di settare ogni parametro (dose, volume e temperatura), scegliendo uno dei vari profili di impulsi dell’acqua (light, medium e dark – utili per definire l’esperienza sensoriale che si vuole offrire al cliente) per estrarre caffè di alta qualità in meno di tre minuti, con un risultato ripetibile e consistente.

PureBrew+ va ad aggiungersi alla stazione caffè per arricchire il menu offerto e aumentare le occasioni di consumo durante la giornata.

La tecnologia PureBrew è presente anche nella macchina a un gruppo di Victoria Arduino E1 Prima EXP. Oltre a preparare bevande a base di espresso e di latte, E1 Prima EXP può estrarre anche il PureBrewCoffee, cambiando semplicemente il portafiltro. Per le sue dimensioni compatte e le linee minimal, è lo strumento ideale per i coffee corner di hotel, hall di condomini, uffici e food track che vogliono offrire un’esperienza ampia e ricca con un menu fatto di espresso, bevande a base di latte, caffè filtro, cocktail e mocktail.

Rancilio Group al World of Coffee Dubai 2025 con le nuove soluzioni delle macchine RS1 e Invicta, 10-12/02

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MILANO – Rancilio Group vi invita al World of Coffee Dubai, l’evento di riferimento per l’industria del caffè in Medio Oriente, che si terrà dal 10 al 12 febbraio 2025 presso il Dubai World Trade Centre. Allo stand Rancilio Group, i visitatori potranno esplorare le nuove soluzioni delle macchine per espresso tradizionali RS1 e Invicta, accompagnate dal macinadosatore professionale Kryo.

In particolare, RS1 sarà presentata in una versione personalizzata, con un design ispirato all’architettura di Dubai, che fonde innovazione tecnologica ed estetica locale. Per gli appassionati della casa, Silvia e Silvia Pro X saranno presenti insieme al macinadosatore domestico Stile, disponibile con una nuova pratica interfaccia.

Rancilio Group al World of Coffee Dubai

Inoltre, la nuova Egro MoDe Pro Milk sarà esposta insieme al frigorifero MK4, una soluzione compatta e versatile ideale per offrire un menu caffetteria di alta qualità, con bevande a base di caffè, latte fresco e prodotti solubili.

Il World of Coffee Dubai rappresenta un’opportunità unica per professionisti e appassionati del settore di incontrare produttori e distributori del mondo del caffè. L’evento offre una piattaforma per partecipare a workshop, competizioni e occasioni di networking, favorendo lo scambio di conoscenze e l’innovazione nell’industria del caffè.

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World of Coffee Dubai 2025

10-12 febbraio 2025

Dubai World Trade Centre

L’ENEA: dagli scarti del caffè nuovi prodotti alimentari e agricoli

L’ENEA, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha identificato alcune molecole nel caffè che possono essere utilizzate per sviluppare nuovi prodotti in campo alimentare e nutraceutico. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul sito ufficiale dell’ENEA.

Dagli scarti del chicco del caffè a nuovi prodotti

MILANO – ENEA ha identificato alcune molecole benefiche presenti nel caffè che possono essere utilizzate per sviluppare nuovi prodotti in campo alimentare, nutraceutico, cosmetico e agricolo. Pubblicata sulla rivista di settore Plants, la ricerca è stata condotta con il supporto di alcuni istituti di ricerca messicani  (El Collegio de Michoacàm, Istituto Tecnològico Superior de Zongolica CONAHCYT) e dell’Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana (IILA).

Lo studio è di particolare rilievo in quanto mette in evidenza le proprietà della cascara (buccia essiccata), tra i sottoprodotti finora meno studiati del caffè.

“Gli scarti del chicco di caffè sono spesso considerati un problema ma, grazie alla ricerca scientifica, possono trasformarsi in ‘miniere’ di molecole benefiche, come antiossidanti, polifenoli, carotenoidi, flavonoidi e minerali, per realizzare prodotti a valore aggiunto per vari settori”, spiega la ricercatrice ENEA Loretta Bacchetta, coautrice dello studio insieme ai colleghi Oliviero Maccioni (Laboratorio di Bioeconomia circolare rigenerativa), Gianfranco Diretto e Sarah Frusciante (Laboratorio Biotecnologie GREEN).

“Abbiamo identificato il numero più alto di sempre di molecole non volatili della cascara essiccata, ben 93, aprendo la strada a un suo migliore riutilizzo, in linea con i principi di economia circolare e bioeconomia, generando reddito aggiuntivo per i coltivatori di caffè” aggiunge Oliviero Maccioni.

Per questa ricerca ENEA ha scelto il Messico come caso di studio, in particolare l’area montuosa della Sierra de Zongolica, a Veracruz, dove viene coltivato caffè di alta qualità senza l’uso di pesticidi, fertilizzanti e altre sostanze chimiche.

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Simon Speed Andrews, Miko Coffee: “Gli inglesi sono alla ricerca di caffè migliori”

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Simon Speed Andrews, responsabile della formazione per l’azienda Miko Coffee, spiega nel dettaglio come sta evolvendo il mercato del caffè nel Regno Unito e dove è diretto nel prossimo futuro. Leggiamo di seguito l’intervista pubblicata sul portale d’informazione Coffee Taster.

Qual è la situazione del mercato del caffè nel Regno Unito?

Simon Speed Andrews rivela a Coffee Taster: “Il mercato del caffè non ha una connotazione precisa, siamo sempre stati ispirati dalla cultura italiana, ma serviamo un prodotto molto più simile allo stile americano con influenze provenienti dall’Australia e dai Paesi Bassi. Il fenomeno Starbucks dell’inizio degli anni ’90 ha fatto capitolare la diffusione e l’espansione dei bar.

Il problema è dovuto al fatto che noi beviamo bevande a base di caffè ma il caffè non è sempre stato il criterio principale per giudicare se un prodotto fosse buono o meno. A ogni modo la cultura adesso sta cambiando e i consumatori sono alla ricerca di caffè di buona qualità e l’elemento “espresso” sta diventando molto importante”.

Qual è il livello generale di cultura dell’espresso nel Regno Unito?

Continua nell’intervista a Coffee Taster: “La cultura dell’espresso di per sè non è visibile. Credo che in parte sia dovuto al fenomeno Starbucks, rafforzato dai professionisti australiani che lavorano nel settore del caffè, che ha spostato l’attenzione verso miscele di qualità tostate artigianalmente.

L’attenzione è sì sull’espresso, ma purtroppo ancora più sulle monorigini Arabica 100% piuttosto che sulle buone miscele”.

Qual è il futuro del mercato dell’espresso nel Regno Unito e cosa pensi che si potrebbe fare?

Simon Speed Andrews conclude affermando a Coffee Taster: “Il futuro dell’espresso è molto positivo, anche se per cambiare la cultura dobbiamo focalizzarci di più sull’espresso e formare non solo le aziende del settore ma anche il pubblico, tanto in termini di benefici che una miscela di qualità può dare che di come si prepara correttamente un espresso.

Sfortunatamente viene data ancora poca attenzione al caffè da parte dei bar o di chi lo serve.

Una mancanza di conoscenza su come preparare un buon espresso ha portato a quello che possiamo solo descrivere nei casi migliori come un’esperienza mediocre, nei casi peggiori niente più che un povero assaggio privo di aromi”.

Prabowo Subianto, presidente dell’Indonesia: “Le piantagioni delle palme da olio sono come le foreste: la loro espansione non è sinonimo di deforestazione”

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GIACARTA — Il nuovo presidente dell’Indonesia, Prabowo Subianto, in un discorso controverso, ha affermato che le piantagioni di palma da olio sono come le foreste, invitando alla loro espansione e dichiarando che: “le palme da olio sono alberi considerando che hanno le foglie.” Attivisti ambientali ed esperti del settore hanno aspramente criticato le dichiarazioni del presidente enunciate durante una conferenza nazionale sullo sviluppo tenutasi a Giacarta il 30 dicembre.

Gli studiosi sostengono che questa narrazione sminuisca le prove scientifiche sul ruolo delle piantagioni di palma da olio nella deforestazione, nella perdita di biodiversità e nelle emissioni di carbonio.

“Affermare che l’olio di palma è una coltura forestale è errato perché sembra che non comprendiamo la differenza tra foreste e piantagioni”, ha affermato Herry Purnomo, scienziato senior presso il Center for International Forestry Research (CIFOR) e professore al Bogor Institute of Agriculture (IPB), come riportato dal portale Mongbay.  “Anche la manioca e l’erba assorbono anidride carbonica. Tutte le colture con foglie verdi la assorbono.”

Purnomo ha affermato che le dichiarazioni del presidente Prabowo sembrano un tentativo di difendere l’industria dell’olio di palma dell’Indonesia, la più grande al mondo, dalle critiche sui suoi impatti ambientali.

Prabowo ha fatto riferimento a queste critiche nel suo discorso, quando ha chiesto l’espansione delle piantagioni di palma da olio.

“Le palme da olio sono alberi, giusto? Hanno foglie, è corretto?” ha continuato. “Producono ossigeno, assorbono anidride carbonica. Allora perché veniamo accusati di deforestazione? Tutto ciò non ha senso.”

Herry ha affermato che questa era una semplificazione eccessiva del problema, che potrebbe alimentare un maggiore degrado ambientale e conflitti, minando gli impegni climatici globali dell’Indonesia.

“Se difendiamo l’olio di palma ciecamente, senza una base scientifica, anche altri paesi ci accuseranno. Percepiranno tutto l’olio di palma prodotto in Indonesia come proveniente dalla deforestazione,” ha detto, come riportato da Mongbay.

L’olio di palma è una delle sette materie prime che saranno soggette al nuovo regolamento dell’UE contro la deforestazione, EUDR, quando entrerà in vigore alla fine del 2025. L’EUDR impone una tracciabilità rigorosa e la sostenibilità per le importazioni di queste materie prime nel mercato dell’UE.

Minimizzando le critiche ambientali, l’Indonesia potrebbe affrontare un contraccolpo da parte di mercati come l’UE, che richiedono che i prodotti acquistati siano sostenibili, ha continuato Herry.

Significativamente, il Ministero delle foreste sotto Prabowo, che ha assunto la carica nell’ottobre 2024, ha cambiato il suo logo da un sacro albero di bodhi a un albero che somiglia a una palma da olio.

Anche se è vero che le piantagioni di palma da olio immagazzinano carbonio, non sono minimamente efficaci quanto le foreste che hanno sostituito.

Sebbene una nuova piantagione di palma da olio possa crescere più rapidamente e sequestrare carbonio a un tasso annuale più elevato rispetto a una foresta che si rigenera naturalmente, immagazzinerà meno carbonio rispetto a lasciare intatta l’area forestale originale.

Le perdite di carbonio sono ancora maggiori quando la piantagione viene creata su torbiere, che immagazzinano enormi quantità di carbonio nel loro suolo, drenato per preparare il terreno alla coltivazione.

“Le foreste immagazzinano circa 300 tonnellate di CO2 per ettaro, 10 volte più delle piantagioni di palma da olio,” ha detto Herry.

E considerando solo l’assorbimento di carbonio, Prabowo sta essenzialmente minimizzando i danni ecologici causati dalle piantagioni di palma da olio, inclusi la deforestazione, la perdita di biodiversità e le emissioni di carbonio dovute alla distruzione del suolo e delle torbiere, ha aggiunto.

L’espansione delle piantagioni di palma da olio è stata uno dei principali fattori di deforestazione in Indonesia negli ultimi 20 anni, rappresentando un terzo della perdita di foreste primarie del Paese, un’area di 3 milioni di ettari (7,4 milioni di acri), ovvero la metà della superficie del Belgio.

E i dati del CIFOR mostrano che le piantagioni di palma da olio sono state il principale contributo alla deforestazione in Indonesia tra il 2021 e il 2022, causando emissioni annuali di gas serra pari a 200 milioni di tonnellate metriche.

Questo è coinciso con la rapida espansione delle piantagioni di palma da olio in Indonesia per soddisfare la crescente domanda globale.

Mokavit presenta Mokavit Dakar Oro 24K in soli 47 esemplari e la versione nera

MILANO – Il brand Mokavit ha annunciato la collezione Mokavit Dakar, ispirata alla mitica corsa Dakar e composta da due versioni esclusive: la Mokavit Dakar Oro 24K, in edizione limitata a soli 47 esemplari numerati, e la Mokavit Dakar nera, disponibile senza restrizioni di tiratura.

Mokavit Dakar Oro 24K: un’edizione esclusiva e numerata

La versione Mokavit Dakar Oro 24K è un vero capolavoro artigianale, realizzata con un prezioso rivestimento in oro 24 carati e disponibile in soli 47 esemplari numerati, come l’edizione della celebre corsa Dakar.

Ogni moka è accompagnata da due tazzine nere opache con finitura interna dorata, il tutto confezionato in un’elegante scatola nera. Questa edizione limitata è destinata a collezionisti e amanti del caffè di alta classe, che desiderano possedere un pezzo esclusivo che acquisirà valore nel tempo.

Mokavit Dakar Nera: stile e funzionalità senza limiti

La versione Mokavit Dakar Nera è pensata per chi ama l’avventura quotidiana, con un design elegante e grintoso. Questa moka, con la stessa capacità di tre tazze, è perfetta per chi cerca un oggetto funzionale ma ricco di stile, senza la limitazione numerica della versione Oro 24K.

Mokavit Dakar Nera (immagine concessa)

Punti di forza di Mokavit:

  • 100% Made in Italy: progettata e realizzata a Ornavasso (Verbanio-Cusio-Ossola), un simbolo di qualità artigianale italiana.
  • Garanzia a vita: attestato di durabilità e qualità del prodotto.
  • Compatibilità universale: adatta a induzione, vetroceramica, fornelli elettrici e a gas.
  • Spedizione gratuita in tutta Europa: per un servizio completo e senza costi aggiuntivi.
  • Assistenza clienti dedicata: disponibile al numero +39 0324 300343.

Mokavit Dakar: un’icona per gli appassionati di caffè e di avventura

La collezione Mokavit Dakar è un tributo all’emozione e alla passione della corsa più celebre del mondo, con la Mokavit Dakar Oro 24K come edizione limitata e da collezione, e la Mokavit Dakar Nera che unisce praticità e design senza pari.

Viterbo: solo un bar aperto nel centro storico durante le festività

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La maggior parte dei bar e negozi del centro storico di Viterbo sono rimasti chiusi durante le festività natalizie. Tra i pochissimi aperti, il Bar centrale in piazza del Plebiscito, che è apparso come l’oasi in mezzo al nulla, dove si sono riversati molti tra turisti e cittadini. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Quinta Epoca.

Bar chiusi a Viterbo

VITERBO – Bar e negozi chiusi a Capodanno. Ma anche a Natale e Santo Stefano. Il centro storico si è offerto ai turisti come un deserto, dove anche l’impresa più semplice, come quella di prendere un panino o un caffè, comprare una bottiglietta d’acqua, si è trasformata in un’odissea.

Tra i pochi aperti, il Bar centrale in piazza del Plebiscito, che è apparso come l’oasi in mezzo al nulla, dove si sono riversati in molti, non solo per fare una colazione, uno spuntino o un aperitivo, ma anche per pranzare, dato che alcuni ristoranti avrebbero chiuso i battenti per i giorni di Natale e quelli aperti avevano esaurito i posti.

E così un flusso eccezionale di gente si è riversato al bar Centrale, l’unico, forse, aperto in zona, mettendo a dura prova il personale dietro al bancone, costretto a fare fronte a un numero di clienti particolarmente elevato rispetto al normale. “Tutti gli anni è questa storia”, commenta il personale del bar “nei giorni di festa sono tutti chiusi”. Situazione che si verifica non solo a Natale, Capodanno e in altre ricorrenze, ma anche tutte le domeniche.

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Gianni Cocco tra i formatori del personale di Belmond Hotel a Taormina

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Gianni Cocco, maestro del chicco appartenente all’Aicaf, Accademia italiana maestri del caffè, sarà tra i professionisti con il compito di formare il personale per i due hotel del gruppo Belmond, Grand Hotel Timeo e l’Hotel Villa Sant’Andrea, a Taormina. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Taormina News 24.

Gianni Cocco per la formazione del personale di Belmond Hotel

TAORMINA – Belmond Hotel già prepara la nuova stagione che vedrà protagonista la compagnia internazionale leader nell’ospitalità di lusso con i due hotel gioiello del gruppo Lvm a Taormina, il Grand Hotel Timeo e l’Hotel Villa Sant’Andrea.

Tra i professionisti di alto livello che saranno impegnati a breve nella formazione del personale anche nella capitale siciliana del turismo ci sarà un famoso Italian Coffee Trainer, docente molto apprezzato dell’Aicaf, Accademia italiana maestri del caffè.

Parliamo di Gianni Cocco, maestro del caffè, volto noto ed apprezzato dell’Accademia italiana maestri del caffè, specializzato in corsi di formazione, consulenze e partecipazione ad eventi.

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Coffee Competition: ritorna la gara di caffetteria presso l’istituto alberghiero di Anzio (Roma)

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ANZIO (Roma) – Torna la gara di caffetteria Coffee Competition con la XIV edizione nell’Istituto alberghiero di Anzio in via Nerone 1 fissata per giovedì 15 maggio. In occasione della conferenza stampa la scuola di Anzio ha previsto delle master class di settore che saranno curate dagli esperti:

  • Daniele Arcello bar manager Stadlin Roma
  • Luca Help Influencer – Barman Stadlin Roma
  • Alessio Pedone (ex concorrente coffee e collaboratore di Alain Ducasse) per l’arte del fine dining

La gara Coffee Competition

Lo scorso anno la gara ha coinvolto gli allievi del biennio e del triennio degli Istituti alberghieri delle regioni Lazio, Toscana, Campania, Marche, Basilicata, Molise, Abruzzo, Puglia, Calabria e, per la prima volta, della Lombardia.

Maggiori informazioni sull’evento saranno disponibili in occasione della conferenza stampa che coinvolgerà i canali social della scuola.