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martedì 22 Aprile 2025
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Il maestro pasticciere Pierre Hermé arrivato dalla Francia a Milano

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Il 63enne maestro alsaziano Pierre Hermé è uno dei monumenti della pasticceria d’oltralpe. Celeberrimo per i suoi macaron, è in realtà un innovatore su tutti i fronti della pasticceria. Il 20 novembre ha aperto a Milano il primo punto vendita nell’Europa continentale fuori da un paese francofono. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Massimiliano Tonelli per il portale d’informazione Cibo Today.

L’apertura di Pierre Hermé a Milano

Pierre Hermé ha aperto in Italia. Ebbene sì, sotto Natale (il debutto è stato il 20 novembre 2024) e senza grandissimi clamori un mito vivente della pasticceria francese ha inaugurato la sua prima insegna. È anche il primo punto vendita nell’Europa continentale fuori da un paese francofono.

Lo ha fatto a Milano e grazie alla collaborazione con la società di ristorazione SSP, lo ha fatto alla Stazione Centrale di Milano, con una scintillante boutique giusto di fronte all’arrivo dei treni: impossibile non vederla (e c’è anche la caffetteria).

Si tratta con ogni probabilità anche di un’apertura-test: se le cose andranno come devono andare, vedremo i macaron di Hermé in vendita anche in altre grandi strutture commerciali in Italia a partire da Roma Termini e magari pure nelle arterie dello shopping.

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Nextourism: che cos’è il progetto che digitalizza caffè e ristoranti

Custom Group, con istituzioni e reti di imprese, dà vita al progetto Nextourism che intende accompagnare le micro, piccole e medie aziende del settore horeca a digitalizzare il proprio punto vendita. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Jessica Muller Castagliuolo per il quotidiano La Repubblica.

Il progetto Nextourism

MILANO – Aiutare caffè, hotel e ristoranti ad essere più competitivi attraverso la tecnologia. È la missione di Nextourism, l’alleanza pubblico privata dell’Horeca che Custom Group, azienda esperta di retail, ha stretto con istituzioni e reti di imprese come Confesercenti, Federfranchising, Assoturismo, Impresa Donna, Giovani Imprenditori e Cnr.

Un progetto che si rivolge alle micro, piccole e medie imprese che ancora non sono riuscite a innovare, anche perché non tutte sono a conoscenza delle opportunità di finanziamento per investire in nuove tecnologie. L’approccio è infatti anche orientato alla formazione, con consigli pratici e webinar. Il primo incontro si terrà il 29 gennaio e approfondirà soluzioni tecnologiche innovative come sistemi di cassa avanzati, pagamenti integrati e chioschi self-ordering e selfservice.

Lavorare in un punto vendita digitale

Dalle ultime ricerche dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail della School of Management del Politecnico di Milano emerge che il mondo del retail è sempre più pronto a investire in digitale: gli investimenti crescono infatti dal 2,5% del fatturato nel 2022 al 3,1% nel 2023. Un’accelerazione che coinvolge bar e ristoranti soprattutto a partire dalla pandemia.

Pagamenti digitali e servizio di delivery sono stare la base digitale per attrezzarsi al cambio della domanda. Oggi l’elevato tasso di turnover e la difficoltà a reperire personale è per molti imprenditori una sfida non semplice. Ma innovare il punto vendita, con soluzioni che possano ottimizzare le mansioni noiose e ripetitive, può essere un modo per valorizzare la forza lavoro.

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Icam ottiene un finanziamento di 30 mln con garanzia futuro di SACE

La società Icam con sede a Orsenigo ottiene 30 milioni di euro, con garanzia futuro di Sace, favorendone la crescita internazionale in un contesto di aumenti del prezzo del cacao. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Food Service.

L’operazione finanziaria di Icam

ORSENIGO (Como) – Icam ha annunciato la concretizzazione di un’operazione finanziaria di valore storico per i suoi contenuti e per il mondo del cioccolato.

La società con sede a Orsenigo , che si distingue all’interno del suo settore per modello organizzativo – con controllo totale della filiera, partendo dalla piantagione del cacao per arrivare fino al prodotto finito – e per giro d’affari – ha concluso il 2024 superando i 300 milioni di euro, di cui il 60% realizzato all’estero per la commercializzazione dei prodotti in 76 paesi del mondo – ha ottenuto un finanziamento di 30 milioni di euro con garanzia futuro di SACE, operazione finalizzata a rafforzare l’accesso ai mercati esteri, in un contesto di rialzo dei prezzi delle materie prime, con benefici anche in termini di competitività e sostenibilità grazie a un focus specifico sulle catene di approvvigionamento e all’adozione di pratiche agricole più efficienti.

Questi elementi, come si legge in una nota stampa firmata dai tre protagonisti dell’operazione, si collegano ai cardini delle azioni che la Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, guidata da Stefano Barrese, dedica alle Pmi italiane con l’intento di incentivare investimenti e progettualità verso obiettivi di sostenibilità e internazionalizzazione con un’attenzione particolare al mondo agroalimentare anche in virtù di uno specifico accordo con il Masaf.

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Cioccolato di Modica Igp: ecco il passaporto digitale per garantire la tracciabilità

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Arriva il passaporto digitale per il cioccolato di Modica Igp. Una delle eccellenze gastronomiche italiane più riconosciuta nel mondo e da oggi ancora di più identificabile grazie a questo innovativo strumento di tracciabilità. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Turismo Italia News.

Il cioccolato di Modica Igp

MILANO – Viene rafforzata la reputazione del cioccolato di Modica Igp sul mercato nazionale e internazionale e garantita una tutela ancora più efficace della sua filiera produttiva contribuendo a valorizzare il territorio e a sostenere le piccole imprese locali.

Il Consorzio rappresenta un esempio di tradizione e modernità e promuove un patrimonio unico, offrendo nuove opportunità di sviluppo economico.

Composto da un contrassegno sicuro personalizzato e univoco ed un sistema digitale di informazioni specifiche, il Passaporto digitale del cioccolato di Modica Igp consente al consumatore di riconoscere l’autenticità e sicurezza del prodotto, la sua tracciabilità e la sua storia.

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Callebaut sceglie la scuola internazionale di cucina Alma per plasmare l’ospitalità di domani

MILANO – Le aspettative degli ospiti in continua evoluzione, i progressi tecnologici e la crescente domanda di pratiche sostenibili richiedono al settore dell’ospitalità di ripensare sé stesso. In risposta, il leader mondiale del cioccolato gourmet Callebaut, si avvale della rinomata Alma – la scuola internazionale di cucina italiana – e dei pionieri del design Afa Arredamenti per lanciare L’ospitalità di domani inizia oggi, un’iniziativa trasformativa per plasmare il futuro dell’ospitalità.

Perché è importante: un ponte tra generazioni e una professione da rilanciare

Il settore dell’ospitalità si fonda sull’esperienza e la passione dei professionisti più esperti, un patrimonio di conoscenze inestimabile. Ma sono altrettanto importanti le nuove idee e i valori delle nuove generazioni.

Il progetto L’ospitalità di domani crea una piattaforma per uno scambio di visioni, dove chef affermati e leader dell’ospitalità possono condividere la loro esperienza con giovani desiderosi di innovare ed essere protagonisti del cambiamento.

Allo stesso tempo, è chiaro che la professione deve evolversi. I giovani di oggi cercano ruoli che offrano creatività, responsabilità e un sano equilibrio tra lavoro e vita privata. Questa iniziativa mira a ridefinire l’ospitalità come una scelta di carriera vivibile, appagante e orientata al futuro, dove tutte le generazioni possono prosperare insieme, continuando a connettere le persone attorno alla tavola.

L’ospitalità di domani: il cioccolato protagonista

Il cioccolato è più di un ingrediente: è un simbolo universale di creatività e artigianalità, amato da tutti. La sua versatilità ispira gli chef a innovare, rendendolo il mezzo perfetto per la collaborazione tra professionisti esperti e nuove generazioni.

Ecco perché Callebaut pone al centro del progetto la promozione di una nuova cultura del cioccolato con il supporto di Alma.

A completare questo suo impegno, il coinvolgimento di AFA arredamenti, offrendo strumenti e idee per perfezionare competenze utili a guidare l’ospitalità del futuro. Con la coltivazione sostenibile del cacao come fondamento, il cioccolato unisce tradizione e innovazione ponendo le basi per creare nuove esperienze culinarie.

Costruire una visione olistica per l’ospitalità

“Per continuare a creare momenti memorabili, gli chef hanno bisogno di grandi ingredienti. Con il nostro cioccolato, il know-how degli chef di Chocolate Academy e una visione sempre più sostenibile, Callebaut vuole continuare a portare innovazione, consapevolezza e condivisione.”, spiega Simone Annese – managing director Italia di Barry Callebaut.

“Fondamentali sono le competenze e il contributo esperto dei professionisti dell’ospitalità per continuare ad evolverci, sia in cucina che in sala”, aggiunge Matteo Berti, direttore didattico di Alma. “Ecco perché abbiamo accettato l’invito di Callebaut a partecipare a questo progetto”

“Infine, l’ospitalità è immaginazione; offrire alle persone un’esperienza che ricorderanno, che si tratti di farle sentire a casa o di immergerle in una storia straordinaria. Motivare chef e imprenditori dell’ospitalità a pensare fuori dagli schemi quando danno forma all’ambiente fisico del loro ristorante, è al centro di ciò che facciamo in AFA Arredamenti.”, afferma il ceo Cesare Francolini.

Il domani dell’ospitalità inizia oggi

Già il 2025 ospiterà iniziative importanti di questo progetto. A partire dalla presenza a SIGEP 2025, dove più di 500 esperti del settore hanno vissuto nuove forme di ospitalità.

Nel corso dell’anno seguiranno altre importanti iniziative:

A partire da marzo 2025 – Il cioccolato è in carta, iniziativa dedicata al mondo della ristorazione.

Verrà portata una squadra di giovani chef talentuosi all’interno dei ristoranti o hotel che aderiscono all’iniziativa. L’obiettivo è quello di promuovere una connessione forte tra professionisti dell’ospitalità e giovani talenti direttamente all’interno del ristorante.

Saranno 2 giorni di hands on dedicati alla messa a punto di una carta dei dessert più accattivante, più sostenibile e in linea con le esigenze dei clienti.

La squadra di giovani chef è già stata formata ed è pronta ad entrare in azione:

  • Arianna Valente, Libera Pasticceria – Asti Raffaele
  • Vitellozzi Maicol Croissant Pane Pasticceria – Torino
  • Domenico Giove La Patisserie  Ginosa Taranto, Pastry Chef di Bottega Urbana – Milano
  • Carmine Pica  Pâtisserie&Caffè – Consilina Salerno
  • Mattia Casabianca Pastry Chef Uliassi – Senigallia
  • Luigi Margiovanni – Consulente

Un’occasione per celebrare la gioia del cioccolato e portare in tavola l’ospitalità di domani.

Luglio 2025 – Festa del cioccolato di domani

In occasione delle Giornata mondiale del cioccolato, il 7 luglio 2025 presso ALMA, celebreremo il cioccolato in modalità futura. Riuniremo una rappresentanza dei professionisti dell’ospitalità ed esperti del settore per promuovere il tema e identificare nuove iniziative in grado di accelerare la transizione. Aspettatevi nuove visioni e idee sul cioccolato, talk di esperti e scambi vivaci tra professionisti su come plasmare nuove forme di ospitalità.

Come unirsi al movimento: un futuro da creare insieme

Il futuro dell’ospitalità si costruisce attraverso la collaborazione, la creatività e l’impegno di tutti coloro che vivono questo settore con passione.

Attraverso questa iniziativa, Callebaut, oltre a ALMA e AFA, invita tutti i professionisti del settore a entrare nel network e far parte del cambiamento. L’ospitalità di Il domani inizia oggi non è solo un’iniziativa, ma una chiamata all’azione. Che tu sia un professionista affermato, un aspirante riferimento dell’ospitalità o un appassionato del settore e del suo futuro, questa è l’occasione per plasmare ciò che verrà.

Master coffee grinder championship torna il 16 marzo a Torino

TORINO – La finale della terza edizione di novembre 2024, che ha visto trionfare il siciliano Giuseppe Fiorini, ha segnato un punto di svolta nel primo campionato di macinatura al mondo. Infatti, la visione di un giovane professionista del mondo del cinema ha spinto il suo ideatore, Fabio Verona, a riconfigurare una parte della competizione per renderla oltre che più divertente anche più attrattiva per il pubblico ed i partecipanti.

Il ritorno della Master coffee grinder championship

Innanzi tutto – ci dichiara l’organizzatore – la gara si suddividerà in 3 differenti prove, che porteranno ciascuna un vantaggio o una penalità ai concorrenti.

La prima, il caffè analogico, si baserà sull’utilizzo di attrezzature che non siano dotate di sofisticate caratteristiche o digitali.

I concorrenti avranno a disposizione acqua, sempre comunque filtrata grazie ai sistemi di Brita Italia, da scaldare “a sentimento”, ovvero senza l’ausilio di un termometro, per preparare un caffè macinato manualmente con un grinder Pietro di Fiorenzato , pesato su una vecchia bilancia a basculante e scegliendo tra un aeropress o una pump my moka come metodi di estrazione.

F64 Evo Pro Sense (immagine concessa)

La sfida sarà a coppie, e la sorte del “testa o croce” deciderà chi ad ogni coppia potrà scegliere il sistema preferito. Vi sarà quindi una prima classifica in base al gusto migliore che otterranno dal caffè in gara, che nella prima tappa di selezione che si svolgerà a Torino sarà tostato dalla storica torrefazione Costadoro.

Il vincitore di questa prima prova avrà due vantaggi: scegliere quale sfida sostenere nella seconda prova e quale assegnare a ciascuno dei suoi competitor.

La seconda prova, quella tecnica, vedrà impegnati differenti sponsor quali giudici aggiunti, ciascuno per le proprie competenze, tra quattro diverse specialità: cambio macine sul grinder Fiorenzato, pulizia completa e corretta secondo Pulycaff, sostituzione con guarnizioni in silicone by DVG e doccette Dalla Corte, ed infine i settaggi da impostare sulla Multiboiler Studio Dalla Corte, sul F64 Evo Sense di Fiorenzato e sul sistema filtrante by-pass Brita. Una sfida al cardiopalma, uno contro uno, con soli 5 minuti di tempo.

Un punteggio sarà assegnato in base alla qualità ed alla completezza della prova.
Il vincitore della manche, oltre ad aggiudicarsi punti preziosi per la competizione, potrà conoscere il TDS della ricetta per la prova finale del campionato di macinatura.

La somma dei punti delle due sfide porterà ciascun concorrente ad ottenere dei secondi di tempo aggiuntivi per la vera gara, quella che metterà alla prova le capacità dei baristi o tecnici in gara di dimostrare le proprie conoscenze sul caffè e sull’utilizzo del grinder.

Si partirà da 12 minuti a cui si aggiungeranno secondi di tempo extra in base ai punti guadagnati nelle prove precedenti.

Il tutto sarà trasmesso in diretta sullo schermo con interazioni tra i concorrenti, i giudici ed il pubblico.

L’idea finale è quella di realizzare per ogni tappa una specie di “puntata televisiva”, realizzata da BCS Multimedia, che sarà poi montata e resa disponibile a tutti gli sponsor da utilizzare per una comunicazione differente con divertimento e professionalità, ed al contempo rinnovare il #MCGC giunto ormai alla sua quarta edizione.

Un’altra particolarità del 2025 è l’ingresso di Antonelli Academy quale centro di formazione accreditato per il supporto ai baristi che parteciperanno alla competizione, i quali potranno seguire dei corsi dedicati ai temi specifici della gara per prepararsi al meglio e provare a vincere questa emozionante nuova edizione, dove gli sponsor mettono sempre importanti omaggi per i competitor.

Come sempre i concorrenti dovranno semplicemente iscriversi gratuitamente sul sito e portare ad ogni tappa competenza, entusiasmo e voglia di divertirsi.

Anche l’edizione di quest’anno vedrà il sostegno alle associazioni Parallelo Lab per la realizzazione delle targhe premio e IWCA Italia per il sostegno alle donne lungo tutta la filiera del caffè.

Il campionato 2025, che prenderà il via domenica 16 marzo presso il salone Horeca Expoforum al Lingotto di Torino, seguirà questa scaletta:

  • ore 10.30 inizio spiegazione formativa delle prove speciali e del regolamento aperta a tutti
  • ore 13:00 inizio warm-up sulle attrezzature di gara
  • ore 14:00 inizio competizione
  • ore 17:30 premiazione

In questa prima tappa di apertura sarà la Costadoro Caffè a preparare lo specialty per i concorrenti, proponendo un caffè di alto valore sociale appartenente alla Slow Food Coffee Coalition, appositamente tostato dal mastro torrefattore Davide Giolitti che realizzerà un profilo particolare per le tazze che saranno valutate dal team di giudici ormai collaudato, capitanati quest’anno da Luigi Pillitu.

Il particolare format è stato riconosciuto dalle istituzioni di categoria Ascom ed Epat Torino ad alto contenuto formativo e culturale per il settore dei bar e delle caffetterie, ed ha ottenuto il loro Patrocinio.

Grazie ad un accordo con l’organizzazione, allo scopo di rendere un servizio aggiuntivo ai propri associati, il 26/2 presso le sale Ascom/Epat di via Massena 20 a Torino si terrà una presentazione in anteprima con una masterclass dedicata ai giornalisti ed aperta a chiunque vorrà partecipare.

In ultimo, ma non certo scontato, le postazioni e le attrezzature saranno messe a disposizione dagli sponsor Costadoro, Fiorenzato, Dalla Corte, Brita, Pulycaff, Metallurgica Motta, Ipa Porcellane, DVG Coffee, Pump my Moka, Antonelli Academy, Bargiornale, EatBin, ToBe Event e Lingotto Fiere.

Non resta che attendere i due vincitori di ogni tappa per scoprire chi parteciperà alla finale nazionale diventando il nuovo campione di macinatura 2025.

Slow Food Coffee Coalition spiega come valorizzare il caffè nella ristorazione: il convegno a Bologna, 24/02

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Il 24 febbraio a Bologna ci sarà un incontro a cura dei roaster, esperte ed esperti del caffè della Slow Food Coffee Coalition, approfondendo come valorizzare al meglio l’espresso nella proposta della ristorazione e delle enoteche. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo pubblicato sul portale Slow Wine Fair.

Il convegno di Slow Food Coffee Coalition

BOLOGNA – Nel mondo della ristorazione si racconta il vino parlando di terroir, provenienza specifica, dettagli aromatici e moto altro. In questo incontro verrà mostrato che lo stesso si può fare con il caffè. In questo panel verrà scoperto come valorizzare il caffè nella proposta della ristorazione, nelle enoteche e nell’accoglienza turistica per offrire soluzioni informate e consapevoli a tutte le appassionate e gli appassionati di questa bevanda.

Inoltre passiamo in rassegna soluzioni alternative su come estrarre e proporre un caffè buono pulito e giusto.

L’incontro è a cura dei roasters, esperte ed esperti del caffè della Slow Food Coffee Coalition e avverrà il 24 febbraio alle ore 11:30 a Bologna.

Per maggiori informazioni e leggere l’articolo completo basta cliccare qui

Al Pitti Taste di Firenze presentato il caffè dell’Esercito Italiano

Al Pitti Taste di Firenze è stato presentata la miscela Gran Corpo, il nuovo brand dell’Esercito Italiano. Oltre al più classico caffè sono stati presentati anche alimenti della tradizione alimentare. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Fabrizio Morviducci pubblicato sul quotidiano La Nazione.

La miscela Gran Corpo presentata al Pitti Taste di Firenze

FIRENZE – C’è un caffè con le stellette. E’ stato presentato a Pitti Taste, Gran Corpo, il nuovo brand dell’Esercito Italiano che ha presentato i prodotti alimentari con uno stand della licenziataria Fonderia del Cacao. Oltre al caffè sono stati riproposti anche alcuni alimenti della tradizione alimentare che hanno segnato la storia del vettovagliamento militare e che sono disponibili in commercio.

Sotto il segno della stelletta, simbolo dell’appartenenza alle Forze Armate, non potevano mancare a questa edizione i prodotti a marchio Esercito, come il cioccolato dell’Esercito che dal 1937 è parte integrante della “Razione K” utilizzata dai militari in attività operative.

Quest’anno è stato presentato al pubblico appunto anche il caffè a marchio Esercito Gran Corpo frutto della collaborazione con la storica azienda di torrefazione DL, attiva dal 1961 a Cambiano, che farà rivivere la tradizione di un prodotto che ha segnato la storia del mondo militare e che rappresenta l’autenticità delle eccellenze italiane.

La miscela si contraddistingue per l’attenzione alla qualità delle materie prime, per la selezione meticolosa dei chicchi di caffè e per la tostatura singola grazie alla quale si riescono a preservare le note aromatiche di ciascuna varietà di caffè.

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Report questa sera ritorna a parlare di caffè: dalle 20.30 sempre su Rai3, la puntata sull’offerta negli scaffali dei supermercati con gli assaggi

MILANO – Un’altra puntata bomba su Report a tema caffè: stavolta però dalle caffetterie si passa agli scaffali dei supermercati, tra i quali si è mosso il giornalista Bernardo Iovene con la sua troupe, per fare un’analisi approfondita dei prodotti acquistati da tutti gli italiani quando vanno a fare la spesa. Che cosa si scoprirà a riguardo?

Le premesse sono sempre le stesse quando si parla di questa trasmissione, che solitamente è capace di incendiare gli animi con le sue inchieste e il supporto di alcuni esperti di settore.

Report nella GDO: protagonista, il caffè

Tutti collegati su Rai 3, dalle 20.30 in poi, orientativamente verso le 21 per capire un po’ di più di cosa mettiamo nei nostri carrelli e che cosa poi ci portiamo a casa. In quelle confezioni, quali sono le condizioni della materia prima? 

Sugli schermi nazionali, la lente di ingrandimento punta ancora una volta sulla bevanda tra i simboli del made in Italy: torrefattori, consumatori, pronti all’episodio dedicato alla grande distribuzione, ai prezzi, alle confezioni in un confronto tra diversi packaging.

Qualche anticipazione sulla puntata di Report: si parla di valvole, etichette, di preparazione corretta con la moka in casa

Una puntata che parte dal fatto che il caffè, quando sta troppo a contatto con l’aria si irrancidisce: a casa quindi cosa avviene, come va trattato il macinato una volta aperto? Cosa indicano le etichette rispetto alle origini, alle varietà e quindi la qualità della materia prima?

Tutto questo e molto altro, attende gli spettatori su Rai 3.

Al via a Genova Coffee Culture, è il nuovo centro formativo di NKG Bero su misura per tutti gli operatori e gli appassionati

GENOVA – Un panorama stupendo. Perché c’è il Palazzo Ducale, la cui costruzione fu iniziata nel 1251, che si affaccia dietro le finestre di Coffee Culture. Stiamo parlando del nuovo centro di formazione specializzato nella cultura del caffè, inaugurato giovedì 6 febbraio e subito operativo. Lo ha voluto con caparbietà tutto lo staff di NKG Bero che ha riunito la mattina autorità e operatori. C’erano anche il vice presidente della Regione Liguria e ospiti speciali come Michele Monzini, presidente del Consorzio Promozione Caffè. NKG, il colosso mondiale che si occupa soltanto di caffè verde, è un network che opera in 28 Paesi, ultime aperture in Cina e Corea del Sud, con più di 60 società e 3.300 impiegati.

La mattina e il pomeriggio, anche torrefattori e addetti ai lavori, divisi in due gruppi. Tutti hanno ragionato su una delle frasi che hanno introdotto il doppio incontro: “Il caffè è molto bevuto ma assai poco conosciuto”, ha detto Donato Pensa co direttore generale di NKG Bero aggiungendo subito che qui si aprono le prospettive per Coffee Culture, un centro di cultura “che sarà di supporto per tutti i torrefattori italiani”.

Coffee Culture è un inedito centro di formazione specializzato, sia di caffetteria sia di cultura del caffè, che da oggi è operativa a Genova, in Piazza Giacomo Matteotti 2, di fronte al grandioso Palazzo Ducale

La sala preparazioni e assaggi di Coffee Culture in Piazza Giacomo Matteotti a Genova, al centro Deborah Righeschi che coordinerà, come Coffee Coach, l’attività di Coffee culture di Genova. Con Deborah opereranno nella struttura anche Alice e Shirlene, già attive nel laboratorio centrale di NKG Bero a Genova in Piazza San Matteo 15, a due passi dalla scuola

Una sala è dedicata alle lezioni, l’altra agli assaggi, con tutto ciò che serve per una scuola di caffè e caffetteria come si deve, allineata con gli standard internazionali.

Un’aula con 25 poltroncine comodissime e altrettante scrivanie, per essere proprio come a scuola di cultura del caffè. Telo bianco per le necessarie proiezioni didattiche e due formidabili tende realizzate con tanti sacchi di juta cuciti e con tutti i marchi delle origini del caso: una scelta molto appropriata.

Nell’altra stanza il tavolo per gli assaggi, mini tostatrice, due macchine per espresso, due scalda acqua per le preparazioni lunghe e tutti gli strumenti di estrazione allineati.

NKG Bero
Così Coffee Culture accoglie gli sopiti nella sede di Piazza Matteotti 2 a Genova, in pieno centro storico, di fronte al Palazzo Ducale

“Coffee Culture – ha sostenuto Donato Pensa che è il co-direttore generale di NKG Bero, l’altro co-direttore generale è Uberto Marchesi – è lo spazio dedicato a corsi e degustazioni, realizzato non soltanto per soddisfare le esigenze degli esperti che vogliono approfondire le proprie competenze, ma anche per gli appassionati che desiderano semplicemente esplorare la filiera del caffè, andando oltre il concetto di bevanda.”

L’obiettivo è offrire l’opportunità potenzialmente a tutti nel Bel Paese, di vivere un’esperienza didattica pensata per un pubblico ampio e non solo di operatori, alla scoperta dell’essenza del chicco.

Dai professionisti del settore ai curiosi, l’offerta è distribuita su tre livelli e modalità. Dal Master per addetti ai lavori (durata: 1-3 giorni da 300 euro) al Coffee lover per appassionati (durata: 3 ore a 59 euro) e i workshop per tutti (durata: 8 ore a 300 euro), con la guida della Coffee Coach Deborah Righeschi, trainer SCA e Q Grader certificata”.

E proprio Deborah Righeschi – già in queste pagine aveva raccontato la genesi del progetto progetto formativo che ha pochi precedenti -. Qui tutte le informazioni per approfondire i programmi.

Nell’occasione, mentre i telefonini dei presenti vibravano silenziosi per il nuovo volo in alto delle quotazioni, Donato Pensa ha approfondito il tema delle Borse del caffè ricordando “come il frangente obblighi tutti gli operatori del settore a creare uno spartiacque tra il caffè considerato commodity, con un prezzo come era una volta, ad un caffè diventato prodotto con un valore. Perché è soltanto questo aspetto che permette di valorizzare il prodotto come merita, e come è necessario, per via dei continui incrementi. E tra gli scopi di Coffee culture – ha aggiunto Pensa – c’è proprio quello di fornire agli addetti ai lavori di tutti gli strumenti necessari per trasferire il valore”.

Da sinistra il co-direttore NKG Uberto Marchesi, il Presidente del Consorzio promozione caffè Michele Monzini e l’altro co-direttore NKG Donato Pensa all’inaugurazione di Coffee Culture, il nuovo centro per la cultura del caffè nel centro storico di Genova, giovedì 6 febbraio

All’incontro ha parlato anche Michele Monzini, presidente del Consorzio promozione caffè che ha concordato sui concetti di prezzo e valore enunciati da Pensa. “Questa congiuntura di prezzi alti è un’occasione straordinaria per prendere la consapevolezza che i caffè non sono tutti uguali. E anche per portare il maggior numero di consumatori ad apprendere che cosa c’è dietro e dentro la tazzina. Perché soltanto un cliente informato è più disposto ad accettare aumenti di prezzo. Magari scoprendo che il caffè si può bere anche seduti, come fanno tutti all’estero”.

Luca Romani della Romani & C. SpA, specialista in spedizioni di caffè, ha poi concentrato il suo intervento “sulla sorpresa per il corso di tre ore per gli utenti finali, gli appassionati, che rappresenta una stimolante curiosità per tutto il settore e che va adeguatamente sostenuta e annunciata”.

Infine un’anteprima sulla quale a Coffee Culture cominceranno a lavorare già nei prossimi giorni. Donato Pensa ha dato a Michele Monzini la disponibilità a organizzare, proprio a Coffee culture, una manifestazione nell’ambito della Giornata internazionale del caffè che si svolge il 1° ottobre di ogni anno.

Operazione che, in un luogo magico per la cultura del caffè, come è proprio Coffee culture di Genova, può diventare un punto di riferimento eccezionale utilizzando le sue strutture per la formazione e il know how che già da domani cominceranno a dare i primi frutti al servizio della cultura del caffè in Italia.

Nkg Bero genova coffee culture
Il logo di Coffee Culture disegnato con una striscia led sagomata con sapienza e pazienza da un’artista del ramo