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sabato 23 Novembre 2024
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Gruppo De’ Longhi: ha già una strategia contro la prospettiva dei dazi di Trump sulle importazioni di apparecchi prodotti in Cina verso gli USA

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Il logo DēLonghi

De’ Longhi starebbe attuando una strategia per ridurre la dipendenza della produzione cinese: ciò è dovuto principalmente all’ascesa di Donald Trump alla presidenza e la possibilità di nuovi dazi sulle importazioni cinesi verso gli Stati Uniti. Nel terzo trimestre il Gruppo ha realizzato ricavi per 805,5 milioni di euro, in crescita del 14,0% (ne abbiamo parlato qui). Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione msn.

Ecco la strategia del Gruppo De’ Longhi

MILANO – Con Donald Trump di nuovo alla Casa Bianca e la prospettiva di nuovi dazi sulle importazioni cinesi verso gli Stati Uniti, De’ Longhi si muove d’anticipo e prepara un piano per proteggere la sua crescita internazionale. Il gruppo trevigiano leader nel settore degli elettrodomestici, come riporta Milano Finanza, starebbe già attuando una strategia per ridurre la dipendenza dalla produzione cinese, puntando su flessibilità e nuove aree produttive per aggirare i potenziali costi extra.

Di fronte alla possibilità di nuovi dazi fino al 60% su alcuni beni cinesi, De’ Longhi ha pianificato un rapido spostamento della produzione verso altre aree, minimizzando l’impatto di eventuali tariffe. Soltanto il 7-8% del totale delle esportazioni del Gruppo che va negli Stati Uniti dipende da beni prodotti in Cina. E il gruppo è convinto di poter ridurre questo dato entro 6-12 mesi, dimostrandosi più flessibile rispetto ai competitor.

Gli analisti di Banca Akros applaudono la capacità di adattamento di De’ Longhi, definendola “un passo avanti” rispetto alle altre aziende esposte ai rischi di una nuova politica commerciale americana.

Nonostante le incertezze geopolitiche, De’ Longhi punta a crescere con nuove acquisizioni, soprattutto negli Stati Uniti e nel settore professionale delle macchine da caffè, dove il marchio Eversys offre prospettive di espansione significative.

In parallelo, la partnership con Starbucks continua a consolidarsi: sono in arrivo circa 500 nuove macchine Eversys, previste nei punti vendita americani per la seconda metà del 2025. Anche Nutribullet si espande negli Usa, mentre in Europa il gruppo rafforza la distribuzione dei prodotti Nespresso.

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Fao: spese per le importazioni di cacao, caffè e tè a +22,9% nel 2024

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Il logo della Fao

Dal nuovo rapporto Food Outlook della Fao, Food and agriculture organization (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura), le spese per le importazioni dei beni di cacao, caffè e tè aumenteranno del 22,9% nel 2024. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo del portale d’informazione askanews.

Le importazioni di cacao, caffè e tè

ROMA – Le spese per le importazioni di cacao, caffè e tè aumenteranno del 22,9% nel 2024, rappresentando più della metà dell’aumento complessivo in termini di valore. Questo riflette l’impennata dei prezzi internazionali di queste materie prime, dovuta principalmente alle condizioni meteorologiche e ai problemi logistici.

I prezzi del cacao hanno raggiunto quasi quattro volte la loro media decennale all’inizio di quest’anno, quelli del caffè sono quasi raddoppiati e quelli del tè sono aumentati del 15% rispetto ai loro livelli abituali a lungo termine. E’ quanto emerge dal nuovo rapporto Food Outlook della Fao, che traccia i principali mercati di alimenti e bevande e analizza in un focus i comparti olio d’oliva e fertilizzanti.

Le esportazioni di queste materie prime svolgono un ruolo importante nell’economia di numerosi paesi, hanno osservato gli economisti della Fao. I guadagni dalle esportazioni di caffè in Burundi ed Etiopia coprono in genere quasi il 40% delle rispettive fatture di importazione alimentare, il tè fa lo stesso per più della metà della fattura dello Sri Lanka e le esportazioni di cacao della Costa d’Avorio compensano ampiamente tutti i costi di importazione alimentare del paese.

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Kimbo: dieci detenuti di Scampia ottengono il diploma di barista professionista con il progetto Un chicco di speranza

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Il progetto Un chicco di speranza (immagine concessa)

NAPOLI – Si chiamano Enzo, Davide, Raffaele, Roberto, Giuseppe, Antonio, Ciro, Francesco, Felice, Salvatore. Sono nati a Napoli, a Salerno, nelle province del Casertano, nel Vesuviano. Hanno età comprese tra i 63 e i 27 anni. Sono i dieci detenuti in attesa di libertà che, dopo aver seguito le quattro giornate di formazione con i docenti caffesperti formatori, lunedì 18 novembre 2024, alle 12:00, nell’aula del Kimbo Training Center di Scampia, a Napoli, riceveranno il diploma di barista professionista di I livello dalle mani di Giulia Russo, direttore della Casa Circondariale “P. Mandato” di Secondigliano, e di Mario Rubino, presidente di Kimbo S.p.A.

Il conseguimento del diploma da parte dei 10 detenuti rappresenta la conclusione del primo ciclo di attività previsto dal progetto Un chicco di speranza, partito dall’Ufficio del lavoro dell’Arcidiocesi di Napoli, nella persona di Antonio Mattone, che si è adoperato a sensibilizzare la Kimbo affinché proponesse a favore dei detenuti della C.C. di Secondigliano un progetto di formazione e di avviamento al lavoro “reale e costruttivo”.

Sostenuto e lodato dal Capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Giovanni Russo, da monsignor Domenico Battaglia e da Patrizia Mirra, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, che vigila e supporta le attività e gli spostamenti dei detenuti, Un chicco di speranza porta così a compimento il primo obiettivo previsto del protocollo d’intesa: i dieci detenuti individuati hanno svolto, nell’arco di due mesi, un’attività di training funzionale alla formazione professionale di barista quale opportunità di reinserimento sociale e lavorativo.

I dieci detenuti che si diplomano al Kimbo Training Center di Scampia con Giulia Russo, Antonio Mattone e Mario Rubino (immagine concessa)

Il corso, articolato in quattro giornate di teoria e di pratica, ha visto i detenuti studiare tra i banchi del Kimbo Training Center, luogo di eccellenza dove gli esperti di caffè, che fanno continua ricerca per l’azienda, hanno condiviso le loro esperienze, la loro cultura, i loro piccoli segreti.

Strutturato in due aree didattiche – un’area tecnica con dieci postazioni altamente professionali ed un’area teorica per l’alta formazione con cinquanta posti a sedere e con i necessari servizi audiovisivi – il Kimbo Training Center è dotato anche di un vero e proprio bar dedicato alle diverse metodologie di estrazione del caffè, esperienza preziosa per i detenuti che hanno potuto fare pratica con le varie miscele.

Il progetto (immagine concessa)

L’Arcidiocesi di Napoli, nella sua azione di impegno nella pastorale carceraria, seguita dal cappellano Giovanni Russo, si è adoperata per stimolare l’interesse dei detenuti nei confronti del progetto, accompagnando e sostenendo moralmente i destinatari nello sviluppo di una dimensione personale positiva rispetto alla scelta professionale, nella prospettiva di costruzione di un nuovo progetto di vita.

“Un Chicco di speranza proseguirà nel 2025 per sviluppare i due successivi segmenti del progetto:

1) saranno allestiti all’interno dell’istituto penitenziario, in aule già individuate, un laboratorio ed un magazzino per la riparazione e la rigenerazione delle macchine bar di proprietà di Kimbo da utilizzare nel settore horeca; a questa attività saranno destinati sei detenuti in regime di art. 20 ter o 21, nonché beneficiari della misura alternativa della semi-libertà, i quali saranno preventivamente formati attraverso un corso tenuto nelle aule della casa circondariale da personale Kimbo altamente specializzato;

2) con il coinvolgimento della Facoltà di Agraria della “Federico II”, sarà sperimentata la coltivazione di una piccola piantagione di caffè in un percorso di sostenibilità, sfruttando le potenzialità organolettiche di un appezzamento di terreno, dell’estensione di 10.000 mq, ubicato nel perimetro dell’istituto penitenziario.

Dersut Caffè apre le porte del museo per la Settimana della cultura d’impresa, 23/11

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Il museo del caffè Dersut (immagine concessa)

CONEGLIANO (Treviso) – Sabato 23 novembre 2024, alle ore 10.00, l’azienda con sede a Conegliano, a Treviso, Dersut Caffè apre le porte del suo museo del caffè in occasione della Settimana della cultura d’impresa 2024, promossa dall’associazione Confindustria.

La visita guidata sarà declinata sulla scorta del tema dell’evento “Mani che pensano. Intelligenza Artificiale, arte e cultura per il rilancio dell’impresa” e proporrà spunti e riflessioni sul ruolo dell’intelligenza artificiale nella filiera del caffè.

Il museo di Dersut Caffè aperto al pubblico

La visita guidata con i coffee trainer dell’azienda è prenotabile scrivendo a museodelcaffe@dersut.it

Il museo del caffè Dersut si trova in via Tiziano Vecellio 2 a Conegliano, Treviso.

Sca Italy: tutti i vincitori della tappa Sud della selezione per i campionati italiani

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Erika Giardino, vincitrice della tappa barista (immagine concessa)

MILANO – Si è appena conclusa la tappa Sud di selezione per i campionati italiani di ben 5 discipline Barista, Brewers cup, Latte art, Coffee in good spirits e Cup tasters. L’evento si è svolto presso la fiera di Lecce Agro.ge.pa.ciok grazie all’organizzazione degli sponsor Fiorenzato e a Alpro, oltre al supporto delle aziende partner dell’evento come BWT Italia, PulyCaff, Dalla Corte, Quarta Caffè e His Majesty Coffee.

La tappa Barista se l’è aggiudicata Erika Giardino, già finalista e terza classificata al Campionato Italiano Barista 2024.

Luigi Cippone, vincitore della categoria Coffee in good spirits, e Stefano Cevenini, vincitore della categoria Coffee in good spirits (immagine concessa)

Andrè Tomassi invece è il vincitore di tappa Brewers Cup. Si sono aggiudicati il primo posto nella categoria Latte art e Coffee in good spirits rispettivamente Stefano Cevenini (campione mondiale dell’Espresso Italiano 2019) e Luigi Cippone (Campione The Bartender Society 2023).

Emanuele Bernabei, vincitore Cup tasters (immagine concessa)

Il campione italiano in carica e quarto al mondiale Cezve/Ibrik Emanuele Bernabei invece è il vincitore di tappa per la disciplina Cup Tasters e tornerà in finale a Sigep dopo i podi del 2022 e 2023.

Andre Tomassi vincitore Brewers Cup (immagine concessa)

Il commento degli organizzatori:

“Per noi di Fiorenzato e ALPRO è un piacere aver contribuito nuovamente alle tappe di selezione del circuito SCA Italy. Crediamo che essere socio SCA non significhi solamente partecipare alle innovazioni tecnologiche del mondo della caffetteria, ma anche partecipare attivamente alla vita della community. Vogliamo ringraziare la fiera AgroGePaCiok per l’ospitalità e la collaborazione nell’organizzazione della Tappa Sud. Ringraziamo inoltre le aziende che ci hanno supportato nell’organizzazione di queste giornate come Pulycaff per i prodotti di pulizia, BWT per i sistemi di filtrazione dell’acqua, Dalla Corte per le macchine espresso, Centrale del Latte Italia per la fornitura del latte vaccino, Quarta Caffè per la fornitura del caffè per la gara di Latte Art e HisMajestyTheCoffee per la fornitura del caffè per la gara di Cup Tasters ”

Giunte alla conclusione riportiamo l’elenco completo dei finalisti delle 4 discipline Barista, Brewers cup, Latte art e Coffee in good spirits. Dall’anno scorso, per regolamento, è stato stabilito che sarà il ranking a selezionare i finalisti oltre ai vincitori di tappa, che avranno accesso di diritto.

Barista

I vincitori di tappa Nord e Sud Daniele Ricci e Erika Giardino, Niccolo’ Crepaldi, Sasha Pompucci, Gianmarco Varese, Grazia Capasso, Irene Giupponi e Filippo Guarneri

Brewers cup

I vincitori di tappa Nord e Sud rispettivamente Lisa Zancanella e Andrè Tomassi, assieme a Andrea Batacchi, Matteo D’Ottavio, Claudio Guri, Luana Lazzarone, Simone Previati, Yana Zhyryada che sfideranno il campione in carica 2024 Gabriele Pezzaioli

Latte art

I vincitori di tappa Nord e Sud rispettivamente Alessio Panero e Stefano Cevenini, Cristian Carriere, Fabio Colicchia, Fabio Ferrara, Michele Intravaia, Sharon Maggio e Marco Pezone

Coffee in good spirits

I vincitori di tappa Nord e Sud, Marco Poidomani e Luigi Cippone, Alessandro D’Antoni, Luciana Matera, Vito Alberto Patrimia e il campione italiano di categoria in carica Andrea Villa.

Il mese ricco di selezioni per i Campionati Italiani 2025 continua con le ultime gare in programma che determinerano l’elenco dei finalisti per le discipline Cup Tasters e Roasting.

Ecco qui il calendario completo:

– 20 Novembre selezione tappa Nord Campionato Italiano Cup Tasters presso Autogrill Italia S.p.A a Rozzano (MI) sponsorizzata da Cimbali
– 26-28 Novembre ultima tappa di Selezione per Campionato Italiano Roasting 2025 presso Nuova Torrefazione Autonoma (PR) organizzata e sponsorizzata da Dm Italia

Sca Italy ovvero il Chapter italiano della Specialty Coffee Association, è la più importante associazione di settore che promuove la cultura del caffè di qualità attraverso percorsi di formazione completi, eventi mirati e competizione come questa appena conclusasi.

Premio Economia del futuro promosso dal Polo del Gusto: trionfa l’azienda Boniviri

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Corrado Paternò Castello, tra i fondatori e amministratore di Boniviri (immagine concessa)

MILANO – Si è svolto a Milano, nella giornata di apertura del Festival dell’Economia del Corriere della Sera, la quarta edizione del premio Economia del futuro, promosso dal Polo del Gusto e presieduto da Riccardo Illy. All’evento di premiazione, che si è svolto a Milano (Palazzo della Triennale) il 13 novembre, hanno partecipato Riccardo Illy, Elsa Fornero e Annamaria Testa, che hanno dialogato sull’Economia del futuro in un confronto moderato da Francesca Gambarini, giornalista economica del Corriere della Sera.

Il Premio Economia del futuro del Polo del Gusto

Il Premio nasce per dare un riconoscimento ai migliori esempi di sostenibilità, ambientale e sociale, come sfida per il futuro dell’economia di mercato. La filosofia del Premio è del tutto coerente a quella del Polo del Gusto, aggregatore di eccellenze e promotore di una cultura d’impresa autenticamente contemporanea, incentrata sulla valorizzazione e il rispetto di tutte le risorse in ogni fase del processo di produzione. Il Premio viene assegnato ogni anno a personalità, aziende, progetti che mettano al centro delle loro attività una visione di sviluppo economico in grado di anticipare tendenze e soluzioni del futuro.

Nel giro di pochi anni, il Premio si è dotato di una giuria di altissimo livello. Oltre a Riccardo Illy, ne fanno parte: i giornalisti Alessandro Rossi, Direttore di Forbes Italia, Massimo Fracaro, Responsabile dell’inserto “L’Economia” del Corriere della Sera e la collega Francesca Gambarini, gli economisti Francesco Giavazzi, Carlo Cottarelli, Elsa Fornero e Carlo Petrini, fondatore dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

La IV Edizione del Premio Economia del Futuro viene assegnata all’azienda BONIVIRI, con la seguente motivazione:

Tra gli obiettivi di questo Premio, e del Polo del Gusto che lo promuove, c’è l’innovazione – in tutte le sue forme, dalla tecnologia alla qualità dei prodotti – e la sostenibilità in senso lato, vale a dire economica, ambientale e sociale.

Il Premio Economia del Futuro 2024 viene assegnato quest’anno a Boniviri, azienda fondata nel 2020 da un gruppo di giovani siciliani, che rappresenta un esempio coraggioso di economia del futuro. Con il suo impegno per valorizzare le aziende agricole del territorio, Boniviri promuove la creazione di una “massa strategica” di produttori biologici, unendo le forze per una commercializzazione e una crescita che, altrimenti, sarebbero difficili e insostenibili. L’aggregazione di eccellenze, anche di piccole dimensioni, diventa un acceleratore di sviluppo e, allo stesso tempo, permette di attuare buone pratiche sostenibili, che si diffondono nell’operatività quotidiana di tutto il tessuto economico.

Il progetto Boniviri si distingue per il grande potenziale del modello di business, ad elevata scalabilità, con il possibile coinvolgimento di altri produttori, anche in territori diversi, e l’allargamento dell’offerta a nuovi consumatori, anche in nuovi mercati, inclusi quelli esteri.

 All’evento di premiazione è interveuto Corrado Paternò Castello, tra i fondatori e Amministratore di Boniviri. Anche quest’anno il premio è una composizione originale (40×65 cm), dal titolo Studio Ulivi n. 1 firmata dal fotografo e artista Maurizio Galimberti.

Boniviri è una società benefit certificata B Corp che ha l’obiettivo di sostenere la prosperità delle piccole aziende agricole italiane e ha creato la dispensa di prodotti sostenibili, salutari e di eccellenza. Unisce in una rete le imprese agricole, aiutandole a migliorare le pratiche agricole in ottica di qualità e sostenibilità, attivando opportunità di crescita, di networking e di conoscenza, e commercializzando i prodotti alimentari sotto un unico brand che rappresenta l’eccellenza della filiera.

Commenta Riccardo Illy, presidente del Polo del Gusto: “Con grande orgoglio assegniamo quest’anno il Premio a Boniviri, una realtà imprenditoriale che rappresenta pienamente i valori di cui vogliamo essere promotori. Fondata da un gruppo di giovani imprenditori siciliani, Boniviri rispecchia il ruolo fondamentale che le nuove generazioni sono chiamate a svolgere nel delineare il futuro. Il progetto Boniviri si distingue per il suo sostegno all’agricoltura biologica e alle piccole aziende agricole di alta qualità. In un panorama economico segnato da incertezza geopolitica e intensa competizione, Boniviri dimostra il ruolo cruciale di un sistema collaborativo, creando le condizioni necessarie per alimentare e proteggere la qualità. A questa visione si affianca un potenziale di crescita concreto, che abbiamo voluto riconoscere nella motivazione del Premio.“

Nel 2024 il Premio giunge alla IV edizione:

  • 2021 (Montalcino, Siena), Premio assegnato a Don Luigi Ciotti

Progetto Choco+ Costa d’Avorio (produzione e trasformazione cacao) attività contro ogni forma di illegalità nelle attività economiche.

  • 2022 (Trieste), Premio assegnato a Lucio Cavazzoni,

GoodLand, attività di protezione e rigenerazione della terra (suolo).

  • 2023:(Pollenzo, UNISG), 27 ottobre, Premio assegnato a Ilaria Campisi, Progetto “Arance in viaggio”, progetto di agricoltura biologica/inclusione sociale/recupero della biodiversità.

Fondato nel 2019 e presieduto da Riccardo Illy, il Polo del Gusto è una holding che riunisce marche d’eccellenza del settore Food&Beverage: si tratta di eccellenze che si distinguono per la qualità assoluta del prodotto finale e per la spiccata sensibilità agli aspetti della sostenibilità ambientale. Ne fanno oggi parte (in ordine alfabetico): Achillea (Paesana, CN), succhi di frutta/soft drinks da frutta 100% bio; Agrimontana (Cuneo), frutta lavorata; Dammann Frères (Francia, Dreux), maison francese di tè pregiati; Domori (None, TO), cioccolato superfine; Pintaudi (Trieste), biscotti e prodotti da forno. Domori ha acquisito inoltre due storici marchi di cioccolateria inglese, Prestat (2019) e Rococo Chocolates (2022).

Tra i principi ispiratori del Polo del Gusto, c’è la cosiddetta “qualità dirompente”, che si basa su quattro pilastri, condivisi da tutte le Aziende della famiglia Polo del Gusto: 1) una qualità di prodotto immediatamente percepibile, anche ai non intenditori, 2) selezione di materie prime di qualità superiore, 3) processo di lavorazione diverso rispetto alla produzione più massiva, 4) attenzione alla sostenibilità.

A Settembre 2023, il Polo del Gusto ha presentato ufficialmente il progetto Incantalia, nuovo Retail Brand che si svilupperà come una rete di negozi in Italia, all’estero e online. Il primo negozio è stato aperto a Trieste.

Il pastry chef Alessandro Spegis crea il gianduiotto scartato e tagliato al coltello

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La Mole Antonelliana, simbolo di Torino (immagine: Pixabay)

Alessandro Spegis, pastry chef chocolatier, ha aperto insieme a sua moglie Francesca una cioccolateria in via Monferrato. L’idea innovativa di Spegis è quella di scartarei gianduiotti  rigorosamente creati con cacao Criollo peruviano, colati con il sac à poche e tagliati al coltello. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Rosalba Graglia per Il Corriere della Sera.

Il gianduiotto scartato di Alessandro Spegis

TORINO – È stato il primo cioccolatino incartato – carta rigorosamente dorata – della storia, protagonista della scena del cioccolato torinese ufficialmente dal carnevale del 1865. Si poteva voler cambiare un mito? Ci ha pensato Alessandro Spegis che con la moglie Francesca ha appena aperto una cioccolateria in via Monferrato, sempre di più via del food. Inaugurazione ufficiale il 24 ottobre, dalle 17 alle 20, nella bottega che per anni ha ospitato una panetteria e che ora è una piccola boutique del cioccolato. La prima bottega di Spegis, che per 14 anni ha lavorato nella fabbrica del cioccolato di Guido Gobino (e la moglie nel negozio di via Lagrange).

Una vita per il cioccolato

E dire che non voleva fare il cioccolatiere. Lui racconta che è stato suo padre, quando aveva 15 anni e studiava da perito meccanico (giusto per non seguire le orme del fratello che voleva diventare chef, e per coltivare gli studi di fisica che gli piacevano) a trovargli un lavoretto estivo in pasticceria, esattamente da Bonfante a Chivasso.

E così è nata la sua passione e ha cominciato a girare il mondo della pasticceria e del cioccolato, facendo la sua brava gavetta da maestri importanti, come Fabrizio Galla a San Sebastiano da Po. Poi con il suo diploma da perito in tasca se ne va a Washington dal fratello chef. Rientrano in Europa, e girano in locali famosi. Alessandro va da Paco Torreblanca, gran pasticcere di Spagna, a Milano da Carlo Cracco, al Piccolo Lago di Marco Sacco sul lago di Mergozzo. Poi è folgorato sulla via del cioccolato, e da Gobino impara tutti i segreti dell’arte. Fino alla decisione di aprire la sua bottega.

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Pernigotti e Walcor presentano le novità per Natale e Pasqua

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La presentazione dei prodotti (immagine concessa)

NOVI LIGURE (Genova) – Numerose novità sono in preparazione da Pernigotti e Walcor. Le due aziende dolciarie, controllate da J.P.Morgan a partire dal 2022, hanno infatti presentato i nuovi prodotti a tutta la rete vendita durante il Sales Meeting che si è svolto nel Museo dei Campionissimi a Novi Ligure (Alessandria), città in cui ha sede Pernigotti sin dalla fondazione nel 1860. Al meeting, che ha visto la presenza del sindaco di Novi, Rocchino Muliere, hanno partecipato l’amministratore delegato Attilio Capuano e il presidente del consiglio di amministrazione Luigi Mastrobuono, oltre a tutti i dirigenti, gli impiegati e gli operai.

La presentazione dei nuovi prodotti Pernigotti e Walcor

“L’amministrazione comunale di Novi si sente parte del lavoro che la proprietà sta facendo per rilanciare la Pernigotti e riteniamo che sia molto importante legare sempre la tradizione con l’innovazione”, ha detto il sindaco Rocchino Muliere nel suo intervento. “Negli anni passati, ci siamo battuti per salvare l’azienda e i suoi posti di lavoro, ma anche per difendere un marchio storico legato alla nostra città. Per questo motivo, consideriamo l’area che ospita la Pernigotti come un sito produttivo e non riteniamo che possa essere utilizzato per altre destinazioni, ma che debba avere solo un impiego industriale. Intendiamo anche valorizzare il rapporto tra Novi e il settore del cioccolato, che rappresenta un’eccellenza e un’unicità: pensiamo dunque di rilanciare l’idea del Polo dolciario di Novi, che valorizzi i prodotti di cioccolato per la promozione del nostro territorio”.

Durante i lavori, sono stati annunciati i primi dati positivi della campagna autunno-inverno appena iniziata, che ha visto il ritorno sugli scaffali dei prodotti più noti di Pernigotti, il Gianduiotto e il Cremino, e di novità come la nuovissima linea dedicata al canale bar/tabacchi formata da 4 snack e 4 barrette.

Segnali positivi anche in casa Walcor, che è già presente nei punti vendita con i nuovi prodotti dedicati alla festa di Halloween e all’Avvento e che è pronta a lanciare le nuove proposte per il Natale e l’Epifania. Alla rete vendita sono state inoltre anticipate le strategie commerciali per la prossima stagione primaverile, che vedrà il lancio sul mercato di nuove uova di cioccolato e di altri golosissimi prodotti per la Pasqua.

“La campagna autunnale è iniziata bene per entrambe le nostre aziende, con un grande interesse per i nuovi prodotti come gli snack e le barrette di Pernigotti e le rinnovate linee di Walcor per Halloween e l’Avvento”, ha sottolineato l’amministratore delegato Attilio Capuano.

Capuano aggiunge: “In questo incontro con la rete vendita, abbiamo anche presentato i nuovi prodotti per la primavera del 2025, che sarà per noi un anno particolarmente importante e denso di novità. Ringraziamo il comune di Novi Ligure per averci ospitati nel Museo dei Campionissimi, luogo iconico dedicato al mondo del ciclismo e ai due grandi campioni novesi Costante Girardengo e Fausto Coppi. Lo scorso anno, l’incontro si era svolto a Cremona, città dove ha sede la Walcor, e ciò dimostra il nostro forte legame con i territori che ci ospitano”.

Eudr: il Parlamento europeo approva il rinvio di un anno e sugli emendamenti va in crisi la maggioranza Ursula bis

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Il logo del Parlamento Europeo

MILANO – Il Via libera dal Parlamento europeo al rinvio di un anno degli obblighi relativi al regolamento sulla deforestazione (Eudr) diventa un caso politico e una norma di cui parlavano, sino a ieri, soltanto gli addetti ai lavori delle numerose filiere coinvolte si trasforma nell’ennesimo motivo di scontro all’interno della costituenda nuova maggioranza Ursula. Che a giudizio di alcuni, ormai, non esiste nemmeno più. Il tutto, mentre i mercati volano a nuovi massimi, anche se non per colpa dell’Eudr.

Ma cominciamo dalla cronaca e dai fatti ossia ciò che interessa di più agli operatori del caffè e degli altri settori interessati.

L’emiciclo europeo ha approvato ieri, giovedì 14 novembre, il differimento di 12 mesi – già proposto dalla Commissione – che consentirà ai soggetti interessati – a monte e a valle della filiera – di prepararsi al meglio alle nuove regole e ai complessi adempimenti che esse comportano. La misura è passata con 371 voti favorevoli, 240 contrari e 30 astensioni.

Il regolamento Eudr entrerà dunque in applicazione per i grandi operatori e i commercianti a decorrere dal 30 dicembre 2025, mentre le microimprese e le piccole imprese avranno tempo fino al 30 giugno 2026

Il Parlamento ha inoltre adottato una serie di emendamenti. La novità più rilevante è costituita dall’introduzione della categoria “senza rischio”, che va a integrare le tre categorie già previste in precedenza.

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Lavazza premiata come Best Commercial Coffee Roaster – Europe agli European Coffee & Hospitality Awards

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Jeffrey Joung, fondatore di The European Coffee Awards e CEO di Allegra Group, Michele Cannone, Lavazza Global Brand Director Away From Home, Roberto Russo, Lavazza global senior brand manager AFH e Maria Trompetto: Lavazza Global AFH ¡Tierra! Marketing Manager (immagine concessa)

BERLINO – Il 12 novembre 2024, Lavazza, per il secondo anno consecutivo, ha ricevuto il riconoscimento di Best Commercial Coffee Roaster – Europe, distinguendosi per qualità, costanza e portata globale. Questo riconoscimento, frutto di migliaia di nomination da parte di professionisti del settore e oltre 6.000 voti, riflette la passione dell’industria e riconosce i brand che si distinguono per qualità, servizio, innovazione e sostenibilità, e conferma l’impegno di Lavazza nel perseguire l’eccellenza del caffè, che spinge l’azienda a innovare continuamente.

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Michele Cannone, Lavazza Global Brand Director Away From Home (immagine concessa)

Durante la cerimonia di premiazione dei prestigiosi European Coffee & Hospitality Awards, l‘azienda Lavazza ha ricevuto il riconoscimento dagli esperti di Allegra Group, organizzatori dell’evento, a cui hanno partecipato leader e senior manager delle più importanti aziende sul mercato per celebrare l’eccellenza nei settori del caffè, della ristorazione e dell’ospitalità in tutta Europa.

Lavazza Best Commercial Roaster award (immagine concessa)

In occasione della celebrazione del 15° anniversario, è stato introdotto un nuovo format di premiazione, che comprende 10 categorie, ciascuna delle quali presenta una selezione di 10 brand finalisti. Insieme, formano i 100 brand più autorevoli d’Europa nel settore del caffè e dell’ospitalità, ovvero la The COHO’s Top 100, svelata in vista degli European Coffee & Hospitality Awards.

Il premio, accolto con grande orgoglio da tutta l’azienda, testimonia la dedizione e il lavoro di tutte le persone del Gruppo Lavazza, il contribuito fondamentale di ognuno per il raggiungimento di traguardi così importanti.