CIMBALI M2
sabato 23 Novembre 2024
  • CIMBALI M2
Home Blog Pagina 5

Mostra internazionale del gelato artigianale: la 64° edizione a Longarone, 23-25/11

0
gelato cono bari garda sardegna mostra milano
Un cono gelato (immagine: Pixabay)

Dal 23 al 25 la Mostra interazionale del gelato artigianale (MIG) di Longarone farà il suo ritorno con la 64° edizione. La MIG 2024 non sarà solo una vetrina, ma anche un importante centro di formazione e aggiornamento. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Qdpnews.

Il ritorno della Mostra internazionale del gelato artigianale

LONGARONE (Belluno) – La Mostra internazionale del gelato artigianale (MIG) di Longarone si appresta a celebrare la sua 64ª edizione, in programma dal 23 al 25 novembre 2024, con un’importante novità: un’identità rinnovata che pone al centro qualitàartigianalità e sostenibilità. La fiera più antica al mondo dedicata al gelato si presenta con un’ambiziosa trasformazione, rispondendo alle nuove esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Una ri-evoluzione del gusto

Dopo oltre 60 anni di successo, la MIG si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia. La fiera ha sempre rappresentato un punto di riferimento per il mondo del gelato, ma il 2024 segna un punto di svolta. “Abbiamo osservato e studiato a lungo il mondo del gelato”, spiega il presidente Michele Dal Farra a Qdpnews “e abbiamo capito che era necessario rinnovare la tradizione per avvicinare un pubblico giovane e attento alle nuove tendenze.”

La nuova MIG si trasforma in un punto d’incontro esclusivo per il meglio del settore:

  • Gelatieri artigiani di altissimo profilo: la fiera accoglierà i professionisti più talentuosi, che si distinguono per la loro maestria e la ricerca della perfezione.
  • Produttori di materie prime di eccellenza: solo ingredienti naturali, di alta qualità e provenienti da piccole produzioni di nicchia, per garantire la genuinità e l’autenticità del gelato italiano.
  • Aziende con una visione etica e sostenibile: la fiera promuove un’attenzione particolare all’ambiente e alla responsabilità sociale, per un futuro sostenibile del gelato.

La MIG 2024 non sarà solo una vetrina, ma anche un importante centro di formazione e aggiornamento:

  • Qualità delle materie prime: la fiera promuove l’utilizzo di ingredienti naturali, di alta qualità e di origine sostenibile.
  • Ricerca e innovazione: la MIG incoraggia lo sviluppo di tecnologie e processi produttivi all’avanguardia.
  • Nutrizione e funzionalità: la fiera ospiterà esperti di nutrizione, dietologi ed endocrinologi per approfondire l’aspetto salutistico del gelato.
  • Sostenibilità e risparmio energetico: la MIG promuove l’utilizzo di pratiche e tecnologie a basso impatto ambientale.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui. 

Nironi, Torrcaffè di Parma con l’idea sulle miscele per i bar: “Perché noi torrefattori non ci regolamentiamo da soli?”

0
Alberto Nironi, Torrcaffè (foto concessa)
Alberto Nironi, Torrcaffè (foto concessa)

MILANO – Alberto Nironi, titolare dell’azienda Torrcaffè e di Caffè Armeno, a Montechiarugolo in provincia Parma, si espone per condividere un pensiero e per tracciare una linea netta nel futuro di un settore trainante per il Bel Paese, che ha bisogno di affrontare cambiamenti per potersi evolvere. Nironi parla di miscele, di tutela dei baristi e del consumatore finale: tutti ingredienti che stanno a cuore ad ogni imprenditore che si occupa di tostare e commercializzare il caffè.

Nironi si trova come tutti davanti ad un aumento dei costi della materia prima elevati che a catena ricadono innanzitutto sui baristi e poi sul consumatore finale.

“Da queste criticità, arriva l’idea da cui poter trarre tutti beneficio, senza provocazioni, ma solo constatando un fatto già esistente: ad oggi il consumatore – e spesso lo stesso barista – non sa quale prodotto beve o acquista.

Da qui la proposta di Nironi: come per altri prodotti che si trovano esposti, anche per il caffè bisognerebbe rendere obbligatorio che venga esposto il prodotto usato, in modo da rendere consapevoli i consumatori finali cosa gli viene somministrato ad un determinato prezzo.

Nironi scende nel dettaglio:

“Noi torrefattori potremmo rivolgerci a chi regolamenta il settore, depositando il nome della nostra miscela top di gamma destinata ai baristi.

Per fare un esempio, se il blend di punta del canale Horeca di una torrefazione si chiamasse “Oro”, l’azienda che la produce dovrebbe impegnarsi a dichiarare ad un ente come la Camera di Commercio, che vedo come ente di tutela super partes del mercato, che il marchio del blend è proprio dedicato a quel canale.

Così il barista può verificare immediatamente se davvero chi gli sta vendendo il prodotto sta proponendo il top di gamma. Dall’altra parte, il roaster afferma che quella data all’operatore è proprio la miscela pensata come la prima per il canale bar.”

Questo per ovviare ad un fenomeno che spesso si verifica

“Io per primo ho voluto creare una sola miscela per il bar, perché ho visto nella mia esperienza ventennale in un’azienda di caffè modenese, che la vendita di 5/6 miscele, poteva in tante occasioni provocare confusione.”

Cosa si intende per prima o seconda miscela?

“E’ il torrefattore che lo deve chiarire e dichiarare per primo: la categoria della miscela è legata alla scelta dei caffè verdi introdotti , il roaster sa quali sono i migliori prodotti tra quelle che ha realizzato. Quindi ogni torrefazione sa benissimo quale è la prima linea in termini di qualità da offrire sul mercato.

I locali dovrebbero esporre in maniera visibile che tipo di prodotto stanno servendo, per permettere al consumatore finale di rendersi conto che il prezzo che pagano è proporzionale alla qualità che gli viene servita.

Diventerebbe un dato verificabile da chiunque consultando il sito della Camera di Commercio o dell’ente preposto. In questa maniera anche il barista è maggiormente tutelato e aiutato a giustificare un eventuale rincaro della tazzina.

In questo modo noi torrefattori sosteniamo i nostri clienti che propongono la tazzina ad un prezzo adeguato, aiutando il barista che lavora già bene a farlo ancora meglio.

E non solo, perché si potrà limitare un’altra cattiva abitudine che alcuni baristi purtroppo hanno: mi riferisco a coloro che miscelano il caffè di prima qualità fornito dal torrefattore con del caffè più economico acquistato in autonomia, spesso di qualità discutibile tutelando l’ azienda fornitrice e il consumatore finale.

Il torrefattore che non vuole aderire a questa iniziativa già dice tanto al barista e al consumatore del suo modo di procedere

“E allora chiedo a tutti: perché noi non ci regolamentiamo da soli? Dobbiamo davvero attendere che sia lo Stato a renderlo obbligatorio?

Con questo mio intervento, la speranza è di riscontrare tanta partecipazione in questa proposta: chi ama la propria azienda, aderirà senza paura di affrontare il mercato.

Il torrefattore deve impegnarsi a cambiare qualcosa per evitare che il mercato diventi una giungla senza regole.

Con Torrcaffè pratico già questa trasparenza fornendo la miscela Mister Pablo, che è la prima e unica destinata al canale bar. E per ogni marchio ho previsto una sola miscela.

Nel 2017 ho rilevato la Caffè Armeno, una torrefazione che è passata dall’avere 8 miscele a una: il fatturato è raddoppiato, nonostante la pandemia. Quindi è un metodo che riscontra successo e adesione tra i nostri clienti.”

E allora quale sarebbe la soluzione?

Iniziare noi torrefattori per primi a regolarci. Il dialogo, anche sperimentale con la Camera di Commercio a livello nazionale o con le associazioni di categoria, come Fipe o il Gruppo Torrefattori italiano, per la creazione di una sezione speciale all’interno dei loro siti web ufficiali, nella quale le aziende possono iscriversi, dichiarando quale sia la loro prima miscela in vendita al bar. Queste informazioni disponibili possono servire al barista a constatare che ciò che è stato dichiarato dal torrefattore corrisponda alla realtà.

Così si migliorerebbe la trasparenza a maggior garanzia del prodotto servito al bar, a tutto vantaggio del consumatore finale. Questa è un’idea che promuovo sia da torrefattore, che come imprenditore attento ai cambiamenti e alla tutela del mercato.”

Quanto caffè comprano le multinazionali: Nestlé ha acquistato nel 2023 16 mln di sacchi, Jde Peet’s 13,7 milioni nel 2022

0
caffè sostenibile
Un dettaglio della copertina del Sustainable Coffee Purchases Report 2023

MILANO – Quanto caffè sostenibile viene acquistato, ogni anno, sul totale dei volumi commerciati a livello mondiale? Una risposta, almeno parziale, a questa domanda giunge dal Sustainable Coffee Purchases Report 2023 della Global Coffee Platform (Gcp). La Global Coffee Platform è un’iniziativa multi-stakeholder, che riunisce produttori, commercianti, torrefattori, dettaglianti, società civile, associazioni, governi e donatori, nell’ottica comune di operare congiuntamente a favore di un settore del caffè sostenibile e di più benessere e prosperità per i coltivatori, nel rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi.

È sorta nel 2016 dall’unione di due iniziative: la tedesca 4C Association e il Sustainable Coffee Program (Scp), una partnership pubblico-privato tra un gruppo di torrefattori e Initiative for Sustainable Trade (IDh), varata nel 2009 dal governo olandese per migliorare la sostenibilità delle catene internazionali di approvvigionamento.

Gcp conta una rete di 10 piattaforme nazionali, in tutto il mondo, e punta all’obiettivo di realizzare un cambiamento trasformazionale, a beneficio di oltre un milione di produttori di caffè, entro il 2030.

Giunto alla sua quinta edizione, il Sustainable Coffee Purchases Report 2023 è il risultato degli sforzi collaborativi di 9 competitor chiave dell’industria del caffè, che hanno deciso di condividere i rispettivi dati relativi all’approvvigionamento responsabile del caffè verde, in un’ottica di trasparenza e sostenibilità.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

Essse Caffè inaugura una nuova sede commerciale con sala corsi a Bari

0
essse
La nuova sede commerciale (immagine concessa)

BOLOGNA – Essse Caffè, la prestigiosa torrefazione fondata a Bologna nel 1979, continua la sua espansione con l’apertura di una nuova sede commerciale a Bari, arricchita da una moderna sala corsi. L’inaugurazione ufficiale, che si è svolta il 5 novembre scorso, segna un importante passo per consolidare il legame di Essse Caffè con il territorio pugliese e offrire un punto di riferimento dedicato alla formazione e all’innovazione nel settore horeca.

Per Essse Caffè, infatti, è fondamentale accompagnare alla qualità e alla distribuzione del prodotto anche un adeguato servizio di formazione, coerentemente con il concetto di Specializzazione, uno dei valori fondanti dell’azienda.

La sede commerciale a Bari di Essse Caffè

La nuova sede di Bari non è solo uno spazio commerciale, ma un vero e proprio polo de La Classe di Essse, scuola di formazione della torrefazione, dedicato alla diffusione della cultura del caffè e delle tecniche di lavorazione per il mondo della caffetteria e della ristorazione. L’hub ospiterà masterclass, eventi formativi e iniziative mirate a supportare i professionisti del fuori casa, con un’offerta che punta a elevare la qualità e l’innovazione nel settore.

La sede (immagine concessa)

Durante l’inaugurazione, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a una masterclass tenuta dal Maestro Paolo Staccoli di Staccoli 1952 di Cattolica, dedicata alla raffinata arte della cioccolateria. La giornata è stata impreziosita anche dall’intervento di Francesco Lorusso di Gran Caffè Royal di Triggiano, che ha incantato gli ospiti con alcune delle sue creazioni natalizie.

Con oltre 45 anni di storia, Essse Caffè rappresenta un emblema di qualità e tradizione italiana nel mondo del caffè, ponendo particolare attenzione al settore horeca, punto focale della sua strategia.

Paolo Staccoli (immagine concessa)

“Essere fedeli alla nostra tradizione familiare significa, per noi, mantenere una qualità costante, capace di rispondere alle esigenze del settore professionale,” dichiara Agata Segafredo, communications manager e rappresentante della quarta generazione della famiglia. “Con la nuova sede di Bari vogliamo offrire anche un’esperienza formativa di alto livello per i nostri partner nel settore horeca, che vada ad accompagnarsi all’importante espansione di mercato in questa zona registrata negli ultimi anni”.

Questa apertura rappresenta il frutto del crescente apprezzamento di Essse Caffè tra i professionisti della caffetteria, confermando l’impegno dell’azienda nell’investire in formazione continua e nel rispondere con servizi dedicati alle esigenze di un mercato in evoluzione.

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, prestigiosa torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina Segafredo. Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione di torrefattori della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

Nando Ottavi, Simonelli Group, nominato vice presidente dell’Associazione italiana lean managers

0
nando ottavi
Nando Ottavi (a destra) riceve la targa dalle mani del presidente Ailm, Sergio Di Tillio (immagine concessa)

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Il presidente di Simonelli Group, Nando Ottavi, è stato nominato vice presidente dell’Associazione italiana lean managers. L’Ailm, operativa dal 2011, è una un’associazione senza scopo di lucro che associa esperti nella razionalizzazione delle organizzazioni produttive e mette in contatto dirigenti, imprenditori, manager che quotidianamente, nelle rispettive aziende, si occupano di progetti di miglioramento continuo, attraverso l’implementazione di soluzioni economicamente sostenibili.

La nomina di Nando Ottavi

La nomina di Ottavi è avvenuta a margine dell’assemblea generale dell’associazione, che si è svolta presso l’Auditorium del Centro direzionale di Simonelli Group, a Belforte del Chienti, presieduta dal presidente nazionale Sergio Di Tillio e alla quale hanno preso parte dirigenti e manager di numerose di aziende di tutta Italia.

Simonelli Group, azienda leader nella produzione di macchina per caffè di elevata tecnologia, è associata già da diversi anni alla Ailm, poiché, oltre a condividerne gli scopi sociali, si riconosce pienamente nelle azioni di continua innovazione e di attenzione alla sostenibilità dei propri prodotti e dei processi produttivi.

Legge di bilancio 2025: rischio tagli agli incentivi per l’efficienza energetica, Confindustria: “Necessario mantenere l’Ecobonus al 65%”

0
anima ucimac
Il logo di Anima l'associazione di Confindustria cui aderisce anche l'Ucimac, i costruttori di macchine per caffè professionali

MILANO – Nel testo del Disegno di Legge di bilancio 2025, attualmente all’esame del Parlamento, si prevede l’uniformazione di Ecobonus e Bonus Casa, con una detrazione al 50% per gli interventi sulla prima casa e del 36% sulle restanti abitazioni. “Una scelta che rappresenta un passo indietro significativo” dichiara Pietro Almici, presidente di Anima Confindustria.

Il Disegno di legge di bilancio 2025

Almici continua: “Questa misura rischia di aggravare ulteriormente la crisi di un settore già in difficoltà e, cosa ancora più grave, potrebbe rallentare il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione richiesti dall’Europa. Ci auguriamo che il Parlamento accolga la proposta di mantenere, almeno per il 2025, la detrazione dell’Ecobonus al 65%, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).”

Presso la Commissione Bilancio della Camera sono infatti in discussione emendamenti di maggioranza e di opposizione che mirano a modificare le disposizioni previste dall’articolo 8 del Disegno di Legge di Bilancio 2025 in materia di detrazioni fiscali per interventi edilizi.

Le proposte intendono ristabilire la situazione vigente ad oggi, in cui sono valorizzati con un’aliquota maggiore gli interventi di alta efficienza energetica. Questi interventi sono fondamentali per ridurre le emissioni di CO₂ e migliorare l’efficienza energetica del patrimonio edilizio italiano.

“Come Anima Confindustria – aggiunge Almici – riconosciamo la necessità del Governo di rivedere il sistema dei bonus edilizi. Tuttavia, riteniamo essenziale un confronto più ampio che porti a un testo condiviso ed efficace. Nel frattempo, chiediamo di mantenere l’attuale versione dell’Ecobonus. Si tratta di uno strumento chiave non solo per sostenere il settore edilizio, ma anche per accelerare la transizione energetica del nostro Paese, obiettivo imprescindibile per il futuro.”

La scheda sintetica di Anima Confindustria

Anima Confindustria è l’organizzazione industriale di categoria che, all’interno di Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 221.700 addetti per un fatturato di 55,5 miliardi di euro e una quota export/fatturato che supera il 60% (dati 2023 Ufficio Studi Anima).

I macrosettori rappresentati da Anima sono: edilizia e infrastrutture; movimentazione e logistica; produzione alimentare; produzione di energia; produzione industriale; sicurezza e ambiente.

Lavazza lancia il programma loyalty Collection My Lavazza

0
lavazza
Nuova Collection My Lavazza (immagine concessa)

TORINO – Lavazza lancia la Collection My Lavazza, il programma di loyalty che definisce un nuovo approccio nella relazione tra brand e consumatore, pensata per offrire esperienze di valore e stimolare un maggiore coinvolgimento dei consumatori. My Lavazza, nata dal successo dell’app “Piacere Lavazza”, rappresenta un’evoluzione e un potenziamento della strategia di loyalty: la nuova Web App, integrata con i principali touch-point dell’ecosistema Lavazza come e-commerce, concorsi, acquisti online e offline, campagne di comunicazione offre un’esperienza che va oltre la transazione e punta all’engagement omnicanale dei consumatori.

“Con il lancio della nuova Web App My Lavazza, vogliamo rafforzare il legame con i nostri consumatori, offrendo una customer experience ancora più personalizzata e accessibile” ha dichiarato Igor Nuzzi, regional director Italia e Iberia Lavazza, “Celebriamo la passione per il caffè d’eccellenza, offrendo ai consumatori un modo innovativo di immergersi nel mondo Lavazza, fatto di un alto livello di personalizzazione e vantaggi esclusivi. Vogliamo che ogni tazzina di caffè diventi un momento speciale per chi sceglie ogni giorno”.

Caratteristiche principali di My Lavazza

La Collection “My Lavazza” premia la fedeltà e la passione per il caffè, regalando chicchi attraverso gli acquisti e le interazioni con la piattaforma. Il programma offre una vasta gamma di vantaggi esclusivi e un sistema di premi che incentivano l’interazione, rendendo ogni momento più coinvolgente per tutti i consumatori Lavazza.

I chicchi possono essere accumulati inserendo nell’apposita sezione della nuova Web App i codici contenuti all’interno dei pack delle capsule Lavazza A Modo Mio, delle capsule Lavazza compatibili con macchine Nespresso Original, delle cialde Lavazza per macchine espresso o attraverso l’acquisto di prodotti caffè sull’e-commerce ufficiale di Lavazza. L’interazione con la piattaforma My Lavazza offre opportunità extra per ottenere chicchi: quiz e missioni consentono di scalare i tre livelli del programma fedeltà – Fan, Maestro e Icona – ognuno con vantaggi e meccaniche instant-win sempre maggiori per premiare i consumatori più fedeli.

I chicchi accumulati possono essere utilizzati su un’ampia selezione di premi che spaziano dai prodotti caffè Lavazza, agli accessori e gadget brandizzati, fino ad arrivare ad esperienze esclusive, come un corso al Training Center Lavazza per conoscere i segreti di un autentico espresso italiano, una visita alla Factory 1895 Coffee Designers by Lavazza, o una cena stellata in uno dei prestigiosi ristoranti selezionati.

A supporto di questa evoluzione vi sono la piattaforma YouserENGAGE, il team di Design Strategico di Kettydo+, che ha progettato la app “Piacere Lavazza” e che ora porta avanti il design di UX e UI e lo sviluppo tecnologico di “My Lavazza”, con il supporto del team di Reply che ha curato il concept creativo della nuova piattaforma.

*Lavazza non è affiliata a, né promossa o sponsorizzata da Nespresso.

La scheda sintetica del Gruppo Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse. È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, con 8 stabilimenti produttivi in 5 Paesi. La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati.

Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale. “Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

illycaffè celebra 50 anni dall’invenzione della cialda E.S.E.

0
illycaffè
Le cialde E.S.E. (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè, leader globale del caffè di alta qualità sostenibile, festeggia 50 anni dall’introduzione di una delle sue più radicali innovazioni: la cialda di caffè in carta, capostipite dei sistemi di caffè porzionato. Era il 1974 quando l’azienda triestina ha realizzato la prima monoporzione di caffè già dosata e pressata, invenzione che negli anni ‘90 è poi diventata uno standard industriale internazionale (E.S.E. – Easy Serving Espresso) segnando una vera e propria rivoluzione: con la perfetta dose di caffè racchiuso tra due strati di carta filtrante, alla giusta pressione, si poteva per la prima volta preparare anche a casa, un espresso buono come quello del bar.

illycaffè festeggia 50 anni delle cialde di caffè in carta

Mezzo secolo più tardi, illycaffè conferma la passione per l’innovazione, con ILLY X2.2 E.S.E.: la nuova macchina da caffè professionale, disegnata dal designer Luca Trazzi, architetto e designer industriale di fama internazionale.

illycaffè
ILLY X2.2 E.S.E. (immagine concessa)

Caratterizzata da una linea sinuosa dal richiamo vintage, la nuova macchina da caffè illy è progettata per bar, ristoranti o hotel con una clientela che ricerca sempre il massimo della qualità e un’esperienza di consumo responsabile, in risposta a nuove tendenze di mercato sempre più rilevanti che vedono il 70%[1] dei consumatori prediligere prodotti sostenibili e una sempre maggiore attenzione verso il caffè in cialde, acquistato nel 2023 da oltre 3,2 milioni di famiglie italiane (+10% rispetto all’anno precedente)[2].

“Siamo orgogliosi di celebrare il 50° anniversario del sistema di cialde E.S.E., una tecnologia che da mezzo secolo rappresenta il nostro impegno per l’innovazione, la qualità e la sostenibilità, concetti su cui illy ha sempre anticipato i tempi. Un impegno che si traduce anche nella nuova macchina da caffè professionale firmata illy, che abbina design sofisticato e tecnologia sostenibile per garantire un caffè d’eccellenza e rispettoso del nostro pianeta”, afferma Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè.

La nuova macchina professionale ILLY X2.2 E.S.E. garantisce una resa in tazza eccellente con pochi semplici gesti, con un’attenzione alla sostenibilità grazie alle cialde E.S.E. illy che sono certificate compostabili e possono essere conferite nella raccolta dell’organico*, già disponibili nelle varianti tostato Classico, nella doppia referenza espresso e lungo, Intenso e Decaffeinato.

Per celebrare il 50° anniversario di E.S.E. dal 18 novembre illy lancerà una campagna di comunicazione online e offline, declinata su diversi formati nelle città di Milano, Trieste e Roma.

*verificare con le autorità locali le modalità di raccolta differenziata in vigore.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi.

L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica. Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.

[1]Consumer Segmentation IT &US, Kantar 2022. 1500 consumatori di caffè per mercato.

[2] Panel famiglie acquirenti categoria caffè. GFK Italia 2023.

 

Quarta Caffè annuncia il restyling del flagship store Avio Bar a Lecce

0
lecce avio quarta
L'Avio Bar a Lecce (immagine concessa)

LECCE – L’Avio Bar, storico punto di riferimento della città di Lecce, si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua lunga e amata storia. La Quarta Caffè annuncia un restyling completo del flagship store, un intervento che unisce tradizione e innovazione, con l’obiettivo di rendere questo luogo iconico ancora più accogliente e contemporaneo.

La chiusura temporanea non rappresenta un’interruzione bensì un momento di trasformazione, guidato dalla volontà di offrire a Lecce un’esperienza ancora più ricca e speciale.

Al termine dei lavori, l’Avio Bar tornerà a essere il luogo che tutti conosco e amano, ma con un design moderno, un’offerta ampliata e nuove opportunità per vivere al meglio uno spazio che continuerà a essere centrale nella vita della città.

Cosa aspettarsi dal nuovo Avio Bar

• Un design moderno e innovativo: Il restyling porterà un look completamente rinnovato, senza perdere l’anima che ha reso l’Avio Bar un simbolo di Lecce.

• La qualità di sempre, con più scelta: Il caffè eccellente di Quarta Caffè sarà sempre protagonista, arricchito da una proposta food più ampia e curata per soddisfare ogni gusto.

• Un’esperienza all’aperto: Grazie alla prevista pedonalizzazione della zona nel 2025, il nuovo Avio Bar offrirà la possibilità di vivere lo spazio esterno in maniera ancora più confortevole.

Un impegno per la città

Questo importante investimento nasce dal desiderio di continuare a servire la città con lo stesso entusiasmo di sempre, mantenendo saldi i valori della tradizione ma guardando con determinazione al futuro. L’Avio Bar non è solo un luogo dove gustare un ottimo caffè, ma uno spazio che appartiene alla comunità e che continuerà a essere punto di incontro per generazioni.

Quarta Caffè desidera ringraziare tutti coloro che, negli anni, hanno contribuito a rendere l’Avio Bar ciò che è oggi. Questa chiusura non è un addio, ma una promessa: tornare più forti e più belli di prima.

Trucillo presenta Autentico, liquore al caffè 100% Arabica

0
autentico liquore trucillo
Il liquore Autentico (immagine concessa)

SALERNO – Nobilitare il caffè in tutte le sue declinazioni, valorizzando la materia prima con il massimo rispetto, a prescindere dalla forma finale che il caffè assume. È questa la missione della famiglia Trucillo, da tre generazioni alla guida dell’omonima torrefazione di Salerno, che si rinnova oggi anche con la nascita di Autentico, il nuovo liquore di caffè.

Autentico mette il caffè al centro, con una ricetta semplice e pochi ingredienti. Nasce dalla selezione delle migliori qualità di caffè, 100% Arabica.

“Abbiamo voluto restituire nobiltà a questa tipologia di prodotto. – spiega Cesare Trucillo, che con le sorelle Antonia e Andrea rappresenta la terza generazione e si è occupato in prima persona dello sviluppo di Autentico. – Il nostro liquore è fatto con gli stessi Arabica con cui produciamo le miscele per l’horeca e che mia sorella Antonia seleziona direttamente in piantagione, nei suoi continui viaggi nei Paesi produttori, alla ricerca delle migliori origini, ma anche per catturare l’anima delle comunità di caficultores e farne percepire l’essenza attraverso l’intensità del gusto, con autenticità appunto. E anche se le materie prime sono le stesse, non volevamo però che il nostro liquore diventasse – come spesso accade – la traduzione in bottiglia dei pack delle miscele. Abbiamo voluto che avesse un’identità tutta sua, netta, precisa e indipendente.”

La bottiglia essenziale, pulita, vuole sottolineare questa semplicità. Si spoglia del superfluo e rinuncia anche al brand: non compare infatti il nome Trucillo, solo evocato dal rosso, colore istituzionale della marca.

“Volevamo un prodotto accattivante, adatto ai cocktail bar lounge più contemporanei. – Continua Cesare Trucillo – Per questo anche il packaging si distingue dall’iconografia classica: l’etichetta unica che parte da davanti e continua sul lato, come si usa per molti vini bio; il tappo chiuso con la cera rossa, come i vini francesi importanti… Vogliamo riflettere anche in questo prodotto la nostra anima artigiana, che conserviamo nonostante la nostra identità di globetrotter e la nostra propensione alla modernità e all’innovazione.”

Autentico by Trucillo è in linea con i trend internazionali. Prima di tutto: bere meno, bere meglio. Inoltre, l’utilizzo del caffè nei cocktail sta vivendo una nuova era, diventando un ingrediente sempre più presente nella cockteleria, con ricette adatte anche ad essere abbinate al pasto.

Autentico è un liquore aromatico e piacevole, perfetto dopo i pasti servito freddo, e come ingrediente per originali cocktail. Nel bicchiere si presenta color mogano scuro. Al naso si distingue con aromi intensi di caffè e sfumature vanigliate. Gusto armonico e avvolgente, persistente.

  • Formato: 0.50 cl
  • Temperatura di servizio consigliata: 14/16 °C
  • Gradazione: 25%
  • In vendita su shop.trucillo.it
  • Prezzo: 25 Euro