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sabato 19 Aprile 2025
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Kimbo Coffee Hour Lounge: un caffè nel cuore di Milano

NAPOLI – Il viaggio di Kimbo Coffee Hour attraverso l’Italia ha la sua ultima tappa a Milano dove, dal 15 ottobre al 14 novembre, si trasforma in un elegante Temporary dedicata al caffè nel cuore del quadrilatero della moda.

Apre la “Kimbo Coffee Hour Lounge” (KCH Lounge) in via Borgonuovo angolo via Monte di Pietà: uno spazio di circa 200 mq in cui il visitatore potrà vivere a 360° tutto il mondo del caffè Kimbo. E che, nello spirito Kimbo Coffee Hour, permetterà una coinvolgente attività di incontri e scoperte.

Fino al 14 novembre ogni giorno, negli spazi della prestigiosa location, sarà possibile conoscere scrittori ispirati “dal” e “al” caffè, ascoltare musica classica con proposte di autori napoletani, concedersi la visione di una pièce teatrale, entrare nei segreti del caffè con barman e chef capaci di proporlo in tante combinazioni diverse.

Si può persino scoprire come servirlo ai nostri ospiti nel migliore dei modi. Tutto in un ambiente esaltato da aroma e relax. Tant’è vero che nell’area più lounge della KCH Lounge ci si può concedere una buona lettura. Prendendo per esempio un volume dalla piccola biblioteca sul caffè. O dedicarsi allo knitting con le amiche e parlare di moda e dei trucchi della prossima stagione con esperti.

E ad inaugurare lo spazio sarà proprio il Ruggito del Coniglio con una trasmissione in diretta dalla KCH Lounge il 15 ottobre.

Nel nome di una bevanda capace di unire l’Italia da Sud a Nord, il tour ha proseguito per Roma (28 settembre, Piazza Flaminio); Firenze (30 settembre, piazza Annigoni); Padova (5 ottobre, Piazza Garibaldi); Treviso (7 ottobre Piazza della Borsa) e Torino (12 ottobre Via Garibaldi, angolo Piazza Castello).

Calendario: per il 2011 Lavazza ha scelto l’amore secondo Selinger

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MILANO – Attorno alla metà di ogni ottobre, da diciannove anni, Lavazza presenta il calendario divenuto uno dei classici del genere, sullo stile dell’icona mondiale Pirelli. Ieri a Milano è stata svelata l’edizione 2011: il tema scelto per illustrare il lunario è l’amore.

Il titolo scelto è in inglese, Falling in love in Italy, innamorarsi in Italia, perché il calendario Lavazza è diffuso in tutto il mondo e le immagini diventano il supporto di tutta la pubblicità.

Questa volta le immagini sono state realizzate dal fotografo statunitense americano Mark Seliger. Il fotografo texano arriva dopo Annie Leibovitz (edizione 2009 dedicato all’Italia) e Miles Aldrige che l’anno scorso ha fissato in immagini alcune delle canzoni più famose.

La copertina un singolare Cupido, con sguardo fra l’enigmatico e il seducente, interpretato dall’attore Bill Gentle.

Questo calendario mostra sei storie diverse fra lui, lei e il caffè. Come sempre gli sfondi sono icone dell’Italia.

Le sei immagini mostrano, in modo artefatto e volutamente ironico, un paesaggio toscano, l’acqua alta di Venezia, il balcone di Romeo e Giulietta a Verona, i faraglioni di Capri e Napoli: con la Campania unica regione cui è stato concesso il raddoppio. E in una delle immagini si vede un uomo in canotta icona del maschilismo italico.

Naturalmente nel calendario Lavazza non può mancare il caffè che è il filo conduttore. Così tazzine nelle forme più svariate presenti in tutte le immagini.

«Così come in passato abbiamo parlato di italianità come valore fondamentale e rappresentato il nostro Paese attraverso i valori universali dell’arte e della musica, anche per il 2011 ci siamo dati come obiettivo, difficile e affascinante, quello di descrivere attraverso la fotografia un sentimento come l’amore – ha spiegato Francesca Lavazza, direttore corporate image dell’azienda torinese – scatti con colori e sapori che ricordano la nostra Italia, fotografie che parlano a tutti e su tutto, ovviamente, l’espresso, nostro prodotto icona, senza il quale saremmo un pò meno italiani».

Come per le tutte passate edizioni la direzione creativa del Calendario Lavazza è stata affidata, all’agenzia Armando Testa di Torino.

LA SCHEDA SINTETICA DI MARK SELIGER

Mark Seliger è un fotografo editoriale nato e cresciuto ad Amarillo, in Texas. vive a New York. Lavora per la Condé Nast Publications, GQ e Vanity Fair. Seliger è un fotografo noto per i suoi straordinari ritratti di personaggi del mondo della musica di oggi. Come la musica rock, la fotografia e parte armonia e parte improvvisazione e caos.

Mark Seliger sa trasporre nei suoi ritratti fotografici altamente originali queste potenzialità della musica rock. Le sue immagini sono pubblicate da riviste internazionali come Rolling Stone, di cui è stato capo fotografo per 10 anni esatti. O anche di Vanity Fair. E davanti al suo obiettivo sono sfilati personaggi e gruppi come Bono, Johnny Cash, Bruce Springsteen; Snoop Dog, Dolly Parton. E tanti altri che sono presentati in questo notevole volume fotografico.

Stone ha pubblicato una serie di libri fotografici e le sue foto sono apparsi su libri come “Hip Hop Immortals”; “Crazy Sexy Cool”; “Brad Pitt”; “Images of Rock-N-Roll”; “Garcia and Cobain”; “Rolling Stone: the Complete Covers 1967-1997”.

Ha inoltre diretto alcuni cortometraggi e creato immagini per campagne pubblicitarie e progetti musicali. Tra gli altri per Sean John, Aerosmith, Britney Spears, Burning Spear, Elizabeth Arden; Lenny Kravitz, Matchbox 20, Mick Jagger, Miramax, MTV; Paramount Pictures, Paul McCartney, Santana, Sony Music; Universal Pictures e Sugar Ray.

Dopo la denuncia dell’Altoga il presidente della Fipe Lino Stoppani assicura: “Il prezzo della tazzina non si tocca, per ora”

MILANO – Ieri abbiamo diffuso l’allarme dei torrefattori lombardi. Come sa bene la maggioranza di chi ci legge chi trasforma il caffè verde è già in allarme. E, secondo i torrefattori, il rincaro che si sta abbattendo da mesi sul verde per via dell’andamento dei contratti future di New York e Londra rischia di far aumentare i prezzi delle miscele, con la possibile conseguenza di un incremento anche del prezzo della tazzina.

Ma ieri dal maggiore sindacato degli esercizi pubblici è arrivata l’assicurazione che da settimane circolava a livello locale e che abbiamo più volte riferito: nessun rincaro per la tazzina di espresso al bar.

Ieri Remo Ottolina, presidente di Altoga, Associazione lombarda dei torrefattori e degli importatori di caffè aveva affermato che «negli ultimi sei mesi il prezzo medio del caffè all’origine ha avuto un aumento del 42% a causa del massiccio intervento da parte di fondi di investimento a fini speculativi sulle materie prime.

Se la tendenza non si ferma potremmo vederci costretti a ritoccare di un 10% i prezzi di listino già entro la fine dell’anno».

Sul rincaro del caffè pesano, oltre ai meccanismi della speculazione finanziaria anche fattori naturali come la siccità in Brasile e le piogge in Colombia, ed è proprio questo quadro che spinge i torrefattori a credere che la tendenza al rialzo dei prezzi non si fermerà.

Tuttavia il sindacato degli esercenti ha immediatamente smorzato l’allarme che sarebbe scoccato con il rincaro di un prezzo che è di riferimento da sempre.

Lino Stoppani, presidente di Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi ha detto ieri: «La quantità di caffè in ogni singola tazzina è minima, appena sei grammi per questo non vedo nell’immediato un rischio di rincaro sui costi della tazzina».

In realtà la quantità canonica per l’espresso italiano sarebbe di 7/7,5, ma si tratta sempre di poca cosa: troppo poco, almeno secondo la Fipe, perché l’altro sindacato, la Fiepet la pensa in modo diverso (“decidano il mercato e la libera concorrenza: non ha senso bloccare il prezzo dell’espresso e servire una bevanda pessima”).

Nuova Simonelli è anche editore: è uscito il primo numero bilingue di Espresso Ideas firmato da Maurizio Giuli

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – La Nuova Simonelli, azienda che produce macchine professionali per caffè espresso oyaliano, presenta oggi in sede il nuovo periodico aziendale che porta in testata il titolo Espresso ideas ed esce bilingue, italiano e inglese per essere diffuso gratuitamente in tutto il mondo.

A presentare la pubblicazione saranno Tonino Carino, capo redattore RAI, che interverrà con una relazione dal titolo “Espresso ideas di Nuova Simonelli: uno strumento di formazione aziendale, tecnica, economica e culturale” e Maurizio Ciaschini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata, il quale si occuperà di “Comunicazione e tipicità nel mercato globale”.

“Nel cammino che ci attende desideriamo essere accompagnati anche da uno strumento comunicativo che – ha anticipato ieri Maurizio Giuli, direttore marketing di Nuova Simonelli – oltre a testimoniare la ricerca, l’innovazione e la qualità dei nostri prodotti, sia messaggero di tutti quei valori che l’industria italiana oggi è capace di trasmettere e che nel mondo trovano sempre più ampi apprezzamenti”.

Espresso ideas sarà il portavoce di Nuova Simonelli, dei suoi progetti e del suo quotidiano lavoro.

Esperienza, tecnologia, innovazione, design, varietà e completezza della gamma prodotti sono le parole chiave di un’azienda che continua da 70 anni la sua missione di ambasciatore del caffè espresso nel mondo.

A questa nuova iniziativa iniziativa editoriale, coraggiosa perché rarissima di un settore che comunica pochissimo e male, facciamo i migliori auguri.

Nelle 122 pagine a colori e di grande formato oltre alla formidabile fotografia del direttore editoriale Maurizio Giuli (compliementi per l’iniziativa ma, soprattutto, per il coraggio di apparire in un settore di ombre) troviamo una buona metà del giornale (che avrà periodicità semestrale, pratica da gestire per un azienda che non si occupa di giornali ma ha deciso di fare tutto in proprio) occupata da un ottimo catalogo aziendale.

Ottimo sia per la grafica moderma di Mirta Cuccurugnani sia perché la cadenza di espresso ideas consentirà alla Nuova Simonelli di aggiornare continuamente la comunicazione cui tiene di più (quella sil prodotto, e ci mancherebbe) puntando di volta in volta su aspetti diversi.

E con il catalogo dinamico potrà ogni volta aggiornarsi e aggiornare i prodotti anche se questi ultimi saranno sempre gli stessi. Un’ottima scelta.

Valida anche la carrellata storica sui modelli passati della Nuova Simonelli, a cominciare dalla 1936, la progenitrice creata dal nulla da Orlando Simonelli proprio nel 1936.

In genere i costruttori di macchine affidano le loro vanità a libri di stampo e stazza bancari (quelli che si cerca disperatamente di avere ma poi ci si guarda bene dal leggere). Nuova Simonelli traccia una nuova strada dove l’immagine di grande formato si sposa con sintetiche didascalie che dicono tutto e si fanno leggere.

Nuova Simonelli, come tutte le aziende intelligenti, sa anche guardare fuori dal prioprio cancello. Ed ecco le quattro pagine dedicate ad un mito italiano che vince: la Ducati.

Prima sulle piste della MotoGP con Loris Capirossi e Troy Bayliss, ma anche sui mercati di tutto il mondo con un prodotto Made in Italy che vince anche sul desing e va che è una bellezza. E parlare di un riconoscimenti per la Ducati Hypermotard prima di analogo premio per un prodotto della scuderia, la Microbar, la dice tutta del disincanto e dell’onestà che hanno animato la redazione di questo primo espresso ideasasa a E, nell’edizione di lunedì, passeremo ad un esame critico.

Ormai lanciata espresso ideas prende il largo con le sezioni dedicate alla comunicazione (la pubblicità dell’Aurelia, declinata in modo intelligente, senza dirsi bravi), alla tecnologia (avremmo preferito, più correttamente per la lingua italiana, leggere tecnica: la tecnologia è materia di studio, tutto il resto è pura tecnica) con pezzi sulla casa domotica e una interessantissima sezione dedicata al tema della caldaia: tante domande per conoscerla meglio. Il parere del progettista. Senza paura di svelare segreti aziendali, con la evidente consapevolezza che certe cosa le sanno fare soltanto a Belforte sul Chienti.

Buona la sezione dedicata al Wellness (e perché non benessere, almeno in italiano?) con un fondamentale articolo dedicato al barista e al suo stress. Affaticamento e tensione dietro un sorriso sempre cordiale. Seguito da un pezzo altrettanto valido sull’ergonimia: il perfetto equilibrio tra uomo macchina e ambiente. Naturale, ma non sforzato il pezzo sulla Aurelia, la macchina ergonomica per caffè espresso della Niuova Simonelli.

Coraggioso e corretto chi l’ha scritto. Mai si legge, anche se in alcuni passaggi avrebbe potuto, siamo stati i primi siamo i più bravi, nessuno ha questa caratteristica. Segue il capitolo sulle professioni: a scuola di assaggiatori di caffè espresso, per conoscerlo meglio, apprezzarne le qualità.

Ricavarne benefici e piaceri.

Diventare consumatori più attenti. Chiude la sezione prodotto dedicata all’Appia a un gruppo. Infine la gerenza: una pagina intera dove c’è tutto tranne un dato d’onestà: la tiratura. E come se a un bilancio aziendale mancasse il dato del fatturato. La leggeremo sul prossimo numero?

A questo punto se vi è venuta voglia di leggere espresso ideas non dovete fare altro che inviare una email a n.simonelli@nuovasimonelli.it.

La scheda sintetica di Nuova Simonelli

Nata nel 1936 ad opera del cavalier Orlando Simonelli, l’azienda oggi opera in 98 Paesi in tutto il mondo esportando l’80% di tutta la produzione. Oltre alle filiali in America e Australia, la rete commerciale di Nuova Simonelli conta oltre 600 concessionari dislocati in ogni continente, che sono in grado di soddisfare rapidamente ogni operatore in tutto il mondo.

STATI UNITI D’AMERICA — L’Italia è il secondo fornitore di torrefatto Ci batte il Canada, in quantità ma non in valore. Poi c’è già il Brasile Ma attenzione alla Germania che sta crescendo molto anche in Italia

NEW YORK (Usa) – Nei primi dieci mesi del 2006, l’importazione di caffè torrefatto negli Usa è calato del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2005 fermandosi a 657.893 sacchi.

Cresce in compenso il valore delle importazioni, che sale a 179,91 milioni di dollari, con un incremento del 1,8%.

Il primo fornitore americano rimane il Canada, con il 38,6% del totale.

Il secondo posto è dell’Italia, che ha esportato oltreoceano 61.259 sacchi, per un fatturato di 23,86 milioni di dollari.

Ai minori volumi è corrisposto però un valore nettamente maggiore: il prezzo medio del torrefatto made in Italy è stato infatti di 389,49 dollari/sacco, contro i 283,16 del caffè di produzione canadese.

Alle spalle del nostro paese troviamo il Brasile, con 51.541 sacchi di caffè già torrefatto e un incremento a volume del +35,6%.

Ma all’orizzonte si profila il pericolo della Germania. I torrefattori della Germania, dopo aver dato una sonora lezione ai nostri esportatori e aver iniziato a dilagare anche nei nostri supermercati e ipermercati puntano ora al ricco mercato nordamericano.

Ricordiamo che soltanto tre anni fa l’Italia era il primo esportatore al mondo di caffè senza produrlo. Due anni fa il sorpasso dei produttori tedeschi che ora esportano quattro volte la quantità di torrefatto prodotta in Italia.

Una crescita formidabile aiutata anche da avamposti italiani, come quella torrefazione di Bologna che lavora per il marchio Tchibo.

Pubblicità: e Lavazza si ispira a Carl Gustav Jung

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MILANO – Cinzia Ligas, una delle maggiori studiose di comunicazione sui nuovi media ha aperto sul suo blog una sezione dedicata alla Comunicazione polisemantica.

Non spaventatevi: le trattazioni sono alla portati di tutti, poiché attengono all’uso di segni e simboli che qualunque persona dotata di media cultura conosce, o può apprendere con facilità.

Oltretutto, esse sono riferite alle nostre quotidiane esperienze di fruizione dei media.

Lo sapevate, ad esempio, che l’uso dei colori nella serie Doctor House, in particolare del rosso della tazzina da caffè, piuttosto che del vestito di una protagonista, è studiato per trasmettere messaggi narrativi subliminali ai telespettatori?

A questi sottili meccanismi di persuasione occulta fa ricorso, nel campo della comunicazione, anche il mondo del caffè. Ligas cita, in particolare, la popolare pubblicità della Lavazza interpretata dalla coppia Bonolis – Laurenti. Secondo i suoi studi, lo spot si basa sugli archetipi teorizzati dallo psicologo e psichiatra svizzero Carl Gustav Jung (1875-1961).

Se queste poche righe di presentazione vi hanno incuriosito, potete visitare il sito: http://polisemantica.blogspot.com/.

Belluno, il caffè in chiesa per richiamare i fedeli alla preghiera

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CANALE D’AGORDO (Belluno) – «Prendiamo un caffè con Dio». È l’ultima trovata di un prete alle prese con la scarsità di fedeli e con il desiderio di richiamarli.

Così don Sirio Da Corte, parroco del Paese natale di papa Luciani, propone il ritrovo in chiesa alle 6.45 precise, una preghierina e poi caffè e cornetto per tutti, sempre in chiesa.

L’iniziativa, che si tiene una volta a settimana, sta avendo giù un certo seguito tanto che c’è anche chi giunge in chiesa dal vicino paese di Vallada, distante 4-5 chilometri da Canale, prega, prende il caffè e poi riparte per il lavoro.

<Adesso c’è sempre qualcuno – ha spiegato don Sirio – che porta il caffè caldo; avevo notato che sono tante le persone che passano di mattina presto davanti alla nostra chiesa per andare a prendere il pullman delle 7.10: pendolari che si recano al lavoro, ma anche ragazzi che devono andare a scuola; molti passano davanti alla chiesa, la guardano e tirano dritto. Allora ho pensato di dare questa opportunità alla gente, perché le persone possano trovare in chiesa qualcosa di importante: ovvero poter dire una preghiera e trovare anche qualcuno con cui condividere un piccolo piacere come il prendere un caffè assieme è mangiare un pasticcino, magari scambiando un paio di battute».

Imprese: anche Illy tra gli Oscar della reputazione

MILANO – Illy, Nokia, Barilla, Bmw, Sony, Philips, Luxottica, Samsung, Microsoft, Toyota, illy, Apple e Granarolo, sono le imprese che godono della più alta corporate reputation – nella percezione sia degli opinion leader, sia dell’opinione pubblica italiani – secondo l’edizione 2006 della ricerca ideata e realizzata da Cohn & Wolfe e Research International.

«Capacità relazionali», «valori di immagine», e «gestione etica», sono i fattori chiave che creano più valore per l’impresa.

Sono gli elementi che maggiormente costruiscono la reputazione, come emerge dall’indagine che ha analizzato 100 grandi aziende operanti in Italia, svolta attraverso 4.775 interviste, di cui 4.201 cittadini (campione rappresentativo dell’opinione pubblica) e 574 opinion leader e influenzatori di opinione (giornalisti, analisti e investitori finanziari, associazioni ambientaliste e consumeriste, organizzazioni non governative).

Lo studio ha analizzato la reputazione quale fattore critico di successo per raggiungere gli obiettivi strategici d’impresa. Attraverso una analisi fattoriale, la ricerca mette in evidenza i «drivers» che influenzano la reputazione.

Inoltre, verifica e misura nel concreto del mercato esistente quali elementi la influenzano e quali di questi hanno maggiore impatto comunicativo, sia rispetto agli opinion leader, sia verso l’opinione pubblica.

Rimini 2007: si parte con gli alimentari, sfide tra dolce e salato, dal 20 al 24 gennaio Sigep, dal 10 al 13 febbraio Mia con Hot Beverage

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RIMINI – Il 2007 di Rimini Fiera apre con una serie di mostre all’insegna degli alimentari.

Il primo, in programma dal 20 al 24 gennaio, sarà il Sigep, il Salone internazionale della gelateria, pasticceria e panificazione artigianali, giunto alla sua 28a edizione che tanto piace ad alcuni produttori di macchine per il caffè di alto di gamma.

Nell’ambito della manifestazione, il Trofeo Buontalenti d’oro (intitolato a Bernardo Buontalenti, architetto-gastronomo fiorentino vissuto a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, che inventò il gelato moderno) proporrà la sfida di nove squadre internazionali, composte da un gelatiere e da uno chef, impegnate nella preparazione di ricette a base di gelato da abbinare a pietanze salate.

Si respirerà la competizione anche nel campo della pasticceria, con i maestri cioccolatieri italiani che ingaggeranno battaglia a colpi di praline, torte al cioccolato e dessert.

Ma al Sigep daranno spettacolo anche i fornai, che saranno i protagonisti del Campionato Europeo della Panificazione.

In gara i rappresentanti di otto nazioni del vecchio continente, che si misureranno interpretando in modo artistico e innovativo il prodotto pane.

Poche settimane dopo toccherà poi al Mia con la sezione dedicata espressamente al caffè italiano, Hot Beverage, e la finale del campionato mondiale baristi.

Info: www.sigep.it

Pausa caffè, ecco una cooperativa tosta: dopo il caffè ora arriva anche il cacao di qualità

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TORINO – Nei mesi scorsi avevamo riferito di una bella storia nata nel carcere torinese «Lo Russo e Cotugno» dove la Cooperativa sociale Pausa Caffè ha creato un piccolo stabilimento di torrefazione. Presto, nella stessa casa circondariale, verrà tostato anche il cacao.

La notizia è stata data in occasione della presentazione del libro «Conoscere il cioccolato» (Ponte alle Grazie), scritto dal giornalista della Stampa Luciano Cambellotti con la moglie Clara Vada Padovani.

Il merito dell’iniziativa va ancora una volta a Pausa Caffè.

Attualmente, la cooperativa tratta i chicchi pregiati provenienti dal presidio Slow
Food di Huehuetenango, in Guatemala.

Grazie all’ arrivo di una nuova macchina rompi-cacao, essa si accinge ad allargare le sue attività anche al cibo degli dei.

La lavorazione avverrà con criteri artigianali utilizzando dei metodi ormai soppiantati dall’industria e fornirà “massa di cacao” (semi macinati) di alta qualità ai mastri pasticceri locali.

Grazie alla nuova iniziativa di Pausa Caffè – che potremo presto ribattezzare Pausa cacao – sarà più facile, per i laboratori artigianali, allacciare dei contatti diretti con i produttori di cacao creando così i presupposti per la nascita di nuove filiere di commercio equo e solidale.