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domenica 20 Aprile 2025
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Più di 2 milioni di ascolti per la puntata di Geo&Geo sul caffè

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MILANO – Ascolti record per la puntata di lunedì scorso di Geo&Geo interamente dedicata al caffè. Complice il periodo festivo, con un pubblico più nutrito davanti al piccolo schermo rispetto alla media normale dei giorni feriali, e grazie alla popolarità del tema trattato, il programma pomeridiano di Rai3 condotto da Sveva Sagramola è stato visto da 2,263 milioni di telespettatori, con una share del 14,37%.

La puntata di Geo&Geo sul mondo del caffè

In tutto, quasi mezz’ora di approfondimento dedicato al caffè: uno spazio decisamente rilevante considerando i tempi televisivi. Ad aprire la puntata, Gianni Pistrini, con la presentazione del verde e i suoi consigli su come preparare un espresso cremoso anche utilizzando la moka.

Il piccolo segreto (“di Pulcinella” come ha ammesso lo stesso Pistrini) consiste nel versare le prime gocce che escono dalla caffettiera nella tazzina e aggiungere un po’ di zucchero mescolando per creare un’emulsione che conferisce all’infuso una consistenza cremosa.

Enrico Maltoni ha portato in studio alcuni dei pezzi più celebri della sua straordinaria collezione (circa un centinaio di modelli di tutte le epoche) ripercorrendo brevemente le tappe principali che hanno segnato l’evoluzione tecnologica delle macchine espresso dagli inizi del novecento a oggi.

Immancabile quindi la citazione eduardiana, con uno spezzone dall’indimenticabile monologo di “Questi Fantasmi” dedicato al caffè, che è servito da incipit a un interessante servizio dedicato alla tazzulella partenopea.

Il servizio ha dato la parola innanzitutto ai baristi, gran sacerdoti del rito napoletano dell’espresso, che hanno mostrato le regole basilari di un classico gran caffè, “caldo, carico e comodo”, come vuole la tradizione locale.

Spazio infine alle problematiche del commercio equo e del consumo consapevole, con ospite in studio Maria Moretti, coordinatrice acquisti di Altromercato.

Decreto Milleproroghe: wi-fi libero in tutti gli esercizi pubblici

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MILANO – Da sabato il wi-fi è libero in tutti i bar e negli esercizi pubblici. Il decreto Milleproroghe ha finalmente posto fine alle critiche dei navigatori del web e ai musi lunghi degli esercizi, gestori di bar e locali pubblici costretti a interminabili noiose identificazioni degli utenti con la compilazione degli appositi moduli che, di fatto, scoraggiavano la maggioranza degli esercenti dall’attivare un servizio che in tutto il mondo è molto apprezzato dagli utenti.

Rete wi-fi presente in tutti gli esercizi pubblici

Gli unici che avranno ancora qualche restrizione sul wi-fi saranno coloro che vorranno aprire un internet point, perché dovranno richiedere autorizzazione alla questura.

Tutti gli altri invece, alberghi, ristoranti, potranno fornire la connessione wireless in maniera completamente discrezionale.

Come funziona il misterioso mondo delle soft commodities

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MILANO – Ecco il primo di una serie di articoli per cercare di spiegare anche ai neofiti il mercato delle soft commodities, mercato antichissimo ma non molto seguito dagli operatori individuali. Questo articolo vuole essere un cappello introduttivo a questo mondo.

In questo spazio parleremo di un particolare settore delle materie prime ovvero quello delle Soft commodities.

Di questo gruppo fanno parte il cacao, il caffè, l’orange juice , lo zucchero più il cotone e il legname , ragione per la quale più precisamente si può chiamare l’insieme anche come Fiber/Softs .

I mercati più importanti dove sono quotati i futures che fanno riferimento a queste materie prime sono l’ICE , il CME , il LIFFE , il BMF e il TGE . L’ICE ( Intercontinental Exchange, titolo quotato sul NYSE ), è il mercato di riferimento delle Softs e quello che ha rivoluzionato antiche consuetudini quando nel 2007 acquisì il vecchio NYBOT.

In molti ricorderanno i pits newyorkesi visti nel film “Una poltrona per due” dove Eddie Murphy e Dan Aykroyd si lanciarono nel finale in uno spettacolare trade sull’orange juice alla vecchia maniera delle grida ( open outcry ).

Soft commodities: di tutte quelle forse le uniche rimaste ormai sono quelle delle opzioni, il resto viene ormai tutto contrattato in elettronico

La fossa del film aveva già subito una tragica fine nel settembre del 2001 in quanto la sede del NYBOT era situato nelle Torri gemelle del World Trade Center collassate in seguito all’impatto con gli aerei di linea dirottati.

Sull’ICE Future US vengono trattati il Coffee C , il Cocoa , il Cotton No.2 , lo Sugar No 11 e il FCOJ-A ovvero il famoso Orange juice.

Il CME , ovvero la più grande borsa derivati del mondo, è la casa del poco scambiato contratto sul Random Lenght Lumber.

Sempre sul circuito elettronico Globex del CME tra le NYMEX SOFTS ritroviamo gli stessi futures dell’ICE, listati a suo tempo per cercare di far concorrenza e un dispetto all’avversario che tempo prima ancora come NYBOT aveva diviso gli spazi col NYMEX prima di venir comprato in maniera turbolenta dall’ICE.

Il tentativo bisogna dire è stato e continua ad essere fallimentare e gli scambi sui futures alternativi suklle soft commodities sono quasi nulli

Il mercato londinese del LIFFE ( London International Financial Futures and Options Exchange ) oggi parte del megagruppo NYSE-EURONEXT , chiuse i suoi pit sin dal 2000 , “un’altra tradizione della City che se ne va” scriveva The Indipendent nel novembre di quell’anno http://www.independent.co.uk/news/business/news/open-outcry-a-way-of-liffe-ends-today-623569.html .

Da allora sia le opzioni che i futures sul Cocoa, Robusta Coffee e White Sugar sono scambiati sul circuito elettronico del LIFFE CONNECT.

Sull’emergente borsa del BM&FBovespa quota l’Arabica Coffee ( type 4 e 5) , future da tener presente perché il Brasile è il più grande produttore mondiale di caffè.

Punto di riferimento per l’Asia è il TGE (Tokyo Grain Exchange ) dove scambiano l’Arabica e il Robusta Coffee e il Raw Sugar .

Il misterioso mondo delle soft commodities (2° parte)

In questa seconda parte ci soffermiamo sulla particolarità e sulle regole che riguardano i futures del settore.

Che cosa sono i futures delle soft commodities

I futures sulle materie prime hanno alcune particolarità che li distinguono dalle altre categorie di futures. Le caratteristiche tecniche principali sono ordinarie: l’acquisto o vendita di un contratto implica l’impegno ad acquistare o vendere una determinata materia prima ad una certa data futura, per un certo prezzo.

Sui futures è possibile assumere posizioni in acquisto (operatività long) o in vendita (operatività short).

Mentre non c’è il tetto al prezzo massimo che una materia prima può raggiungere, dal lato opposto c’è sempre un limite al ribasso ( floor ) perché ovviamente bisogna considerare il costo di produzione che non è comprimibile più di tanto, nonostante i possibili eccessi di speculazione ribassista.

Gli obblighi contrattuali di un contratto futures possono essere ottemperati in due modi:
– acquistando o vendendo realmente la materia prima;
– prendendo sul mercato una posizione opposta a quella iniziale (offsetting).

Ad esempio, se si acquista un contratto sul caffè è possibile chiudere la posizione esercitando il diritto all’acquisto, ovvero chiedendo la consegna fisica del sottostante.

Vendere le soft commodities

L’altro modo , molto più comune, per chiudere la posizione è di vendere lo stesso contratto prima di un determinata data chiamata First Notice Day, andando flat e liberandosi di ogni impegno contrattuale.

Questa estrema semplicità nell’assumere e chiudere posizioni sul mercato deriva dal fatto che i contratti futures sono standardizzati, cioè hanno delle caratteristiche predefinite che permettono all’acquirente ed al venditore della merce di operare senza alcuna trattativa su qualità, quantità, modalità di trasferimento della merce.

Operando, ad esempio, sul futures del cacao ICE sappiamo che ci stiamo impegnando ad acquistare o vendere 10 tonnellate di cacao proveniente da un definito gruppo di nazioni produttrici.

La quantità che compone un contratto futures è indivisibile ed è la minima quantità scambiabile.

Ogni contratto prevede ovviamente anche una oscillazione minima di prezzo (il “tick”)

Sempre facendo l’esempio del cacao ICE il tick minimo del prezzo è di 1.00$ per tonnellata equivalente a un valore 10$ per contratto.

Alcuni contratti hanno anche dei limiti di oscillazione durante la seduta di Borsa onde evitare che eventi esogeni possano causare repentine variazioni di volatilità.

Sull’ICE hanno daily price limit il Cotone, 3 cents sopra o sotto il riferimento del giorno prima e limite soggetto ad espansione in certe circostanze ( vd Cotton Rule 10.09) , e l’Orange Juice, 10 cents sopra o sotto il riferimento del giorno prima e anche questo può essere amplianto a seconda delle circostanze ( vd FCOJ Rule 13.08).

Quando il prezzo del Cotone o dell ‘OJ raggiunge il limite della banda di oscillazione il mercato chiude in “limit up” o “limit down” , e questa è storia molto recente nel caso del cotone.

In queste situazioni l’unico modo per correggere una posizione che resta agli operatori è quello di costruirsi nel modo migliore possibile, un future sintetico con le opzioni.

In circostanze estreme la pressione in vendita o acquisto è talmente forte che può succedere di avere più giorni consecutivi senza scambi perché si raggiunge il limit già in apertura.

Il grafico al link sotto mostra l’andamento tumultuoso del Cotone dicembre 2010, le chiusure in limit up e down sono ravvisabili nelle ultime candele http://futuresource.quote.com/charts/charts.jsp?s=CT%20Z0&o=&a=D&z=800×550&d=LOW&b=CANDLE&st=

Dato che, per evidenti motivi, all’avvicinarsi del mese di consegna il prezzo future tende a coincidere con il prezzo spot, al fine di evitare discrepanze tra i prezzi, oggetto di operazioni di arbitraggio, i limiti di oscillazione possono essere eliminati nelle ultime settimane di contrattazione.

L’assunzione di una posizione (long o short) implica, come per tutti i futures, il versamento di un margine iniziale (initial margin).

Se poi la posizione rimane aperta per più giorni viene richiesto il versamento di un margine di mantenimento (maintenance margin).

Per i derivati in oggetto è particolarmente importante la data delle scadenze

Sul mercato dell’ICE la scadenza più importante per chi opera con finalità speculative è senz’altro il First Notice Day.

Il trader dovrà chiudere il suo long entro il FND per non essere soggetto alla consegna del sottostante, agli sbadati penserà il broker di competenza che agirà con le buone prima ricordando una settimana prima della scadenza in arrivo e con le cattive alle fine chiudendo d’ufficio la posizione.

Vi è poi il Last Trading Day che è l’ultimo giorno di vita effettivo del contratto e infine il Last Notice Day.

I calendari delle scadenze variano a seconda della materia prima considerata e sono disponibili sui siti delle borse merci del caso

Nel caso del Cacao ICE il First Notice Day è dieci business days prima del primo giorno lavorativo del mese di delivera, il Last Trading Day è il business day prima del Last Notice Day, il Last Notice Day è dieci giorni lavorativi prima dell’ultimo giorno lavorativo del mese di delivera, fine dello scioglilingua ! https://www.theice.com/productguide/ProductDetails.shtml?specId=7

Andando a considerare i contratti del Liffe si riscontra invece che non c’è il First Notice Day e chi vuol quindi consegnare o richiedere il sottostante lo può fare nel Notice day/ Tender day secondo le regole specificate.

Prendendo il caso del Cacao Liffe si ha quindi un Last trading day che è l’ultimo giorno di scambi sul contratto considerato, che è undici business days immediatamente prima dell’ultimo giorno utile del mese di delivera alle 12.00, e il Notice day/ Tender day che è il giorno lavorativo immediatamente dopo il Last trading day.

http://www.euronext.com/trader/contractspecifications/derivative/wide/contractspecifications-2864-EN.html?euronextCode=C-LON-FUT

Terza parte

Continua l’excursus sui mercati delle soft commodities da parte di fleursdumal: per le prime due parti dovete andare sopra.

I partecipanti al mercato delle commodities si possono suddividere per comodità in quattro categorie: speculatori, hedgers , arbitraggisti e market makers.

Lo speculatore cerca di ottenere un profitto nell’anticipare un cambio dei prezzi nella direzione scelta

Facendo un esempio, se il caffè dicembre 2010 sta trattando a 180c e il trader si aspetta un rialzo sino a 200c , quel trader andrà long sul future.

Lo speculatore non avrà mai l’intenzione di prendere la consegna del caffè a dicembre , ma comunque chiuderà la sua posizione prima del notice day .

Se nel corso degli eventi il prezzo del caffè sale a 190c e lo speculatore decide di prendere profitto allora il suo guadagno sarà di 3750$ a contratto.

Se invece le sue previsioni si rivelano errate e i prezzi scendono a 175c con il first notice day incombente lo speculatore ha due opzioni tra cui scegliere:
– ammettere lo sbaglio e chiudere la posizione prendendo una perdita di 1875$ a contratto;
– insistere nel trade in attesa di sviluppi e allora rollare la posizione, ovvero chiudere il long sul contratto dicembre e aprire contestualmente un altro long sul contratto marzo con un calendar spread order.

Gli hedgers sono quelle figure che hanno la necessità di coprirsi dai rischi del mercato (hedging ), siano essi coltivatori che vogliono fissare ( lock in ) il prezzo del loro raccolto o mercanti, industriali che vogliono bloccare il prezzo da pagare per quel raccolto.

Facciamo l’esempio di un produttore di cotone

Ad aprile egli stima che il suo raccolto sarà verosimilmente vicino alle 200000 libbre.

Il prezzo cash al momento è di 95c per libbra, un prezzo molto buono ma di cui il produttore non può approfittare perché la raccolta non sarà terminata che a novembre.

Il future del cotone dicembre si colloca a 85c/lb e il produttore crede che il prezzo sia troppo ottimistico in quanto si aspetta un grosso incremento nella produzione americana come conseguenza degli alti prezzi del cotone.

Confronti storici indicano che i prezzi cash novembre-dicembre nella regione del produttore tendono ad essere in media circa 2-4c sotto il prezzo del future dicembre ( la differenza tra cash e future è chiamata basis ).

Quindi il produttore vendendo il future cotone dicembre a 85c/lb , può bloccare (lock in ) il suo raccolto a un prezzo cash di circa 81-83c.

Dato che il produttore crede che i prezzi saranno significativamente sotto gli 80c/lb per il tempo del raccolto, decide di vendere 3 future dicembre sull’attesa vendita del suo raccolto ( sell hedge ).

Tre contratti future rappresentano 150000 pounds di cotone , tre quarti del supposto raccolto.

Il produttore non copre l’intero raccolto

Perché la situazione è ancora incerta e se il tempo fosse inclemente la resa potrebbe ridursi di più del 25%.

Per evitare l’over hedging del raccolto, un trade che lascerebbe il produttore con una posizione netta short, quest’ultimo decide prudentemente di vendere solo 3 contratti.

Se il produttore indovinasse perfettamente il corso degli eventi e i prezzi cash del cotone scendessero a 72c per dicembre il future dicembre sarebbe all’incirca in zona 75c .

Il produttore quindi venderebbe il suo raccolto cash a 72c e in più realizzerebbe anche un profitto di 10c/lb sulla sua posizione future e cioè 15000$ considerando i tre contratti.

L’hedging comunque non è detto che sia sempre favorevole.

Se nel caso indicato le proiezione del coltivatore si fossero rivelate sbagliate e a dicembre si ritrovasse a vendere il suo raccolto al prezzo migliore del previsto di 92c/lb , egli si ritroverebbe con una perdita di 10c/lb sulla sua posizione future.

L’effettivo prezzo di vendita su quella parte di raccolto sarebbe comunque sempre di 82c/lb.

La bontà dell’hedging è quella di dare al produttore una vasta gamma di strategie di marketing.

Se preferisce affidarsi alla buona sorte può sempre aspettare di terminare il raccolto prima di vendere il cotone.

La possibilità di rivolgersi al mercato future amplia il suo ventaglio di azioni. Dandogli l’oppurtunità di bloccare il prezzo in ogni momento. Proteggendosi dalle fluttuazioni impreviste del mercato. Un altro gruppo di partecipanti al mercato è quello degli arbitraggisti.

L’arbitraggio

L’arbitraggio consiste nel bloccare un profitto privo di rischio entrando simultaneamente in posizioni su due o più mercati.

Nel settore delle soft commodities sono frequenti gli arbitraggi tra il cacao quotato all’ICE in dollari e il cacao del Liffe espresso in sterline , sfruttando disallineamenti tramite il tasso di cambio dollaro/sterlina ( cable) o spike improvvisi in uno dei due mercati.

Nel caso si entra contemporaneamente long per esempio sul cacao ICE e short sul cacao LIFFE, per uscire poi con profitto quando la situazione si ristabilisce.

Queste opportunità di arbitraggio non durano mai a lungo in quanto le forze del mercato moderno ribilanciano gli squilibri con meccanica efficacia.

Nei mercati meno liquidi c’è infine la presenza dei market makers , grossi operatori appartenenti di solito a banche d’affari scelte dalla borsa merci in questione, che si incaricano di portare liquidità nel book del contratto del caso, producendo quasi continuamente una certa quantità di contratti in vendita o acquisto a determinati intervalli di prezzo.

Li si può notare di solito aprendo le maschere di diverse scadenze della stessa materia prima in quanto espongono e manovrano stesse quantità di futures (size) su determinati livelli per cercare di mantenere regolari i calendar spread , differenze di prezzo tra scadenze diverse.

Lady drink cocktail competition, Sponsor il Consorzio tutela del cioccolato di Modica

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MILANO – Si svolgerà lunedì al Lido di Camaiore, presso UNA Hotel Versilia, la 14^ edizione del concorso nazionale Lady drink cocktail competition 2010. La gara che mette in gioco le più brave barladies è stata ideata da Danilo Bellucci, presidente dei soci sostenitori dell’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori, e dalla prima edizione svoltasi a Perugia nel 1996 ha visto un crescente successo nelle successive tappe itineranti sul territorio italiano.

Il Lady drink resta ancor ora un concorso che attira le professioniste del “buon bere”, quel bere piacevole e controllato che solo le barladies dell’Aibes sanno offrire ed al contempo non ha concorrenza perché, avendo registrato il marchio, non esiste in nessuna nazione al mondo un concorso tanto unico nel suo genere.

La kermesse quest’anno si realizzerà in uno dei luoghi più belli d’Italia: la Versilia (anticamente Fosse Papiriane) che nella Toscana nord-occidentale all’interno della provincia di Lucca, prende questo nome dal fiume Versilia ed è una rinomata zona balneare con vocazione prettamente turistica con un’immensa spiaggia dorata e mondana, con i numerosi locali notturni e discoteche storiche che si affacciano direttamente sul mare.

Danilo Bellucci ha sempre scelto località affascinanti per il suo concorso dedicato alle aggiornatissime barladies che esercitano con educazione ed innata naturalezza una professione avvincente.

Anche quest’anno oltre un centinaio di queste grandi professioniste, che lavorano presso i più prestigiosi locali, american bar e alberghi, tutte rigorosamente iscritte all’A.I.B.E.S., giungeranno da tutte le regioni italiane per sfidarsi nell’arte della miscelazione. A sostenere la manifestazione sono intervenute numerose aziende tra le quali il Consorzio cioccolato artigianale di Modica.

I cocktail, elaborati dalle sapienti mani femminili, verranno valutati con massima competenza dalla giuria sulla base dell’aspetto, del gusto, dell’aroma e, non ultimo, per la decorazione. Il concorso si concluderà con la premiazione delle prime tre classificate nelle categorie Pre Dinner, After Dinner, Sparkling e Long drink.

Ma non finisce qui perché le tre vincitrici si impegneranno in una gara finalissima e la prima in classifica si aggiudicherà il titolo di Lady Drink 2010, per la migliore bar lady portando a casa il trofeo Lady Drink Midori Cup 2010.

E’ stato proprio Danilo Bellucci, venendo a Ragusa, che ha incontrato Presidente e Direttore del Consorzio per avviare una collaborazione tra AIBES e CTCM definendo un calendario di iniziative in comune in Italia e all’estero.

Per il Consorzio del Cioccolato di Modica rappresenta ovviamente un importante riconoscimento atteso che come detto la manifestazione è sponsorizzata da autorevoli Aziende di fama internazionale. A tutte le concorrenti,ai Giurati internazionali,alla Stampa specializzata, agli autorevoli Sponsor ,ai vertici della AIBES, verranno distribuite barrette di Cioccolato di Modica preparate appositamente per l’evento ,con un logo di nuovo conio. AIBES annuncerà in tale occasione la celebrazione a Modica, nel corso di CHOCOBAROCCO, della finale nazionale del concorso AIBES del quale sono in corso le selezioni regionali.

Da oggi è in tutte le edicole “Il caffè letterario”, venticinque uscite in dvd dedicate ai grandi autori della letteratura occidentale

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MILANO – Da stamani trovate in tutte le edicole d’Italia (sono circa 48.000) un singolare caffè letterario. Sì perché Repubblica e L’Espresso propongono una nuova collana di dvd intitolata proprio Il Caffè letterario.

Sono 25 uscite dedicate ai grandi autori della letteratura occidentale: dalle origini ai capolavori del Novecento.

Scrittori, filosofi, critici letterari scelti tra i grandi nomi della cultura contemporanea raccontano in una veste originale e personale gli autori che hanno scritto le pagine intramontabili della letteratura universale. ùDa Omero a Tolstoj, da Dante a Marquez la narrazione dei grandi classici riproposta al grande pubblico da intellettuali come Massimo Cacciari, Andrea Camilleri, Roberto Saviano, Umberto Eco.

Ogni cofanetto, oltre al dvd, contiene un fascicolo di 20 pagine, nel quale si ripercorrono la vita, le opere, la poetica, le scelte linguistiche e il contesto storico, politico e culturale di riferimento dell’autore e una breve biografia del relatore.

Dal dvd è possibile infine estrarre una traccia mp3 dell’audio della registrazione, che consentirà di ascoltare o riascoltare con la massima comodità tutti i suoi contenuti.

La prima uscita di oggi costa 1 euro; le successive 7 euro più il prezzo di Repubblica e L’Espresso.

Segafredo Zanetti: il caffè torrefatto all’italiana spopola all’Aroma coffee festival di Sidney in Australia la più grande manifestazione di settore nell’emisfero Sud

SIDNEY – C’era anche il caffè Segafredo Zanetti all’Aroma Coffee Festival è la più grande manifestazione dell’Emisfero Sud legata al mondo dell’espresso e del caffè in generale. Tutti i maggiori torrefattori del continente hanno offerto a commercianti ed appassionati del caffè l’opportunità di gustare il meglio della produzione australiana.

Anche quest’anno il festival si è svolto nella zona dei Rocks, uno dei quartieri più caratteristici di Sidney. Che è situato accanto all’Harbour Bridge ed all’Opera House.

Lo staff ed i manager di Segafredo Zanetti Australia hanno incontrato sia i professionisti del settore sia gli appassionati, offendo loro l’intera gamma dei prodotti Segafredo Zanetti.

Nell’ambito di un attività promozionale legata alla mostra, per quattro giorni, ristoranti selezionati hanno allestito delle cucine professionali per offrire un menu di degustazione unico. Con 40 piatti tipici della città a disposizione delle migliaia di visitatori presenti all’evento.

Il tutto al’interno del Royal Exhibition Building, il favoloso palazzo in cui ha avuto luogo un’incredibile esperienza culinaria. Nella stessa occsione Segafredo Zanetti Australia ha presentato la nuova macchina professionale Leva prodotta da La San Marco. Oltre all’intera gamma dei prodotti La San Marco e Coffee System. Insieme al caffè del brand, a tutti i professionisti del settore food and drink di Melbourne.

Servite più di 3.000 tazzine di caffè espresso durante i giorni dell’evento.

Black Gold: dall’Etiopia alle Borse il lungo viaggio del caffè

SARONNO (Varese) – Riprende con Black Gold-Oro nero “Un posto nel mondo – Viaggio nel cibo”, la rassegna cinematografica promossa da Acli, Bottega il Sandalo e altre associazioni e dedicata al tema della terra, del cibo, dei diritt.

Questa sera al circolo Acli di vicolo santa Marta, alle 21, è in programma la proiezione di “Black gold – oro nero” di Nick e Mark Francis.

Un viaggio nel mercato del caffè nel mondo, dai campi dei contadini di Etiopia alla Borsa di Chicago che con New York e Londra stabilisce il valore del prezioso chicco.

Il film sarà introdotto e commentato da Carlos Alberto Valle Perez della cooperativa Fedecocagua Caffè del Guatemala, che produce per il circuito del commercio equosolidale.

La rassegna dedicata al tema della terra e del cibo proseguirà poi nei successivi venerdì: prossimo appuntamento sarà dedicato allo zucchero.

Ecco il programma completo (comprese le serate già svolte) “Un posto nel Mondo” percorsi di cinema e documentazione sociale varesina arriva per la prima volta a Saronno e propone il meglio del 2° Festival Internazionale di Cinema Cibo & Video Diversità’ 09 di Trento.

Protagonisti: cibo, biodiversità, sovranità alimentare, ambiente e sviluppo sostenibile. INGRESSO GRATUITO A TUTTI

GLI EVENTI IN PROGRAMMA

OGGI ore 21 Salone Acli BLACK GOLD/ORO NERO di Nick Francis e Mark Francis (GB, 2007) – docu.film – 78’ – Versione in inglese con sottotitoli in italiano. – Ingresso libero Selezionato al Festival di Melbourne, Rio, Londra e presentato al Festival “Tutti nello stesso piatto 2009” Trento.

E’ un itinerario che segue il mercato del caffè, portandoci sulle tracce di un bene la cui presenza nel nostro quotidiano è data per scontata.

Il film denuncia la drammatica situazione dei coltivatori di caffè etiopi costretti ad abbandonare le loro coltivazioni, un tempo terre floride.

Sarà presentato e commentato da Carlos Alberto Valle Perez della cooperativa Fedecocagua Caffè del Guatemala, che opera nel Fair Trade dal 1989, in Italia per la campagna Altromercato Equopertutti.

Sempre di venerdì

Venerdì 29 ottobre Ore 21 Salone Acli THE PRICE OF SUGAR/IL PREZZO DELLO ZUCCHERO di Bill Haney (USA, 2007) – docu.film – 90’ – Versione originale in inglese con sottotitoli in italiano. – Ingresso libero Menzione Speciale Festival“Tutti nello stesso piatto 2009” – Trento Nella Repubblica Domenicana, migliaia di raccoglitori di canna da zucchero haitiani sono espropriati delle loro terre e vivono minacciati. Raccolgono canna da zucchero, molta della quale finisce nelle cucine americane.

La voce di Paul Newman racconta il difficile lavoro di padre Chtristopher Hartley, per la difesa dei diritti fondamentali.

Qual’è il costo umano dietro ai prodotti che consumiamo? Dibattito con docente UNITRE Saronno e rappresentante de “il Sandalo equosolidale”.

E c’è anche il té

Venerdì 12 novembre Ore 21 Museo Gianetti LE SEIGNEUR DE DARJEELING/IL SIGNORE DI DARJEELING di Javier de Lauzanne (India, Darjeeling 2007) – docu.film – 52’ Versione in francese con sottotitoli in italiano – Ingresso libero Menzione Speciale Festival “Tutti nello stesso piatto 2009” – Trento Darjeeling ai confini di India e Nepal, Rajak Banerjee, proprietario di una piantagione di tè a conduzione familiare e tradizionale, è stato il primo a scegliere l’agricoltura biodinamica e il commercio equo per produrre uno dei tè più popolari del mondo.

Carismatico, cavalca nei dintorni degli incantevoli giardini, coltivando il suo tè, come ricerca spirituale e stile di vita. Il film fa gustare l’armonia che può esistere tra uomo e natura. Presentazione di tazze da tè in ceramica raku di Sara Russo in collaborazione con “La tana delle costruzioni”.

Venerdì 26 novembre Ore 21 Salone Acli LE FUTURE OF FOOD/IL FUTURO DEL CIBO di Deborak Koons Garcia (USA, 2004) – docu.film – 89’. Versione originale in inglese con sottotitolato in Italiano. – Ingresso libero Usa-Canada-Messico – C’è una rivoluzione in atto nei campi e sulle nostre tavole. Il film illustra come le scelte dell’industria agroalimentare e la diffusione degli O.G.M. incidano sulla vita dei contadini e sulla nostra salute. Segue dibattito con Vittorio Rinaldi , antropologo, autore del recente libro “Anatomia della fame” ed. Altreconomia. A cura di: Circolo Saronno

Terra madre di Ermanno Olmi

Invece si è già svolto lunedì 4 Ottobre TERRA MADRE di Ermanno Olmi (Italia, 2009) – durata 78’ –. Ingresso libero Partendo dal forum mondiale “Terra Madre” (comunità a difesa dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca sostenibile).

Olmi cerca la forza interna del movimento, che diventa il riferimento ispiratore del suo lavoro.

Informazioni e aggiornamenti: www.ilsandalo.eu

Fano: domani si inaugura il primo “Caffè VIII Shop”

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FANO (Pesaro Urbino)- Sarà inaugurato domani alle 16 il primo “Caffè VIII” Shop, in via Vittorio Veneto numero 87 (in fondo alla Via dell’Ospedale di Fano, 5 metri prima dell’incrocio con la strada nazionale).

Durante l’inaugurazione sarà allestito un buffet per degustare i nuovi prodotti a marchio Caffè VIII, liquori, distillati, cioccolata e naturalmente caffè.

Sul sito di Caffè VIII, www.caffeottavo.it , è possibile visionario un divertente video promozionale realizzato proprio per l’occasione.

Con Enrico Maltoni dalla pianta alla tazza: domenica il percorso del caffè equo e solidale

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FORLIMPOPOLI (Forlì – Cesena) – Domenica alle ore 17 presso Casa Artusi – via Costa 27, Forlimpopoli (Forlì) – la Cooperativa Equamente, a conclusione della campagna “Equo per TUTTI”, propone un laboratorio von Enrico Maltoni sulla storia e sulla cultura del caffè equo-solidale.

Ripercorreremo con Enrico Maltoni, esperto e collezionista di macchine da caffè storiche, la storia della nera bevanda dal 1591 – data dalla prima pubblicazione ad essa dedicata “ De Plantis Aegypti”, di Prospero Alpino – ad oggi.

Sperimenteremo e conosceremo sistemi alternativi per preparare il caffè a casa, ed impareremo a degustarlo. Il laboratorio coinvolgerà un numero massimo di 50 partecipanti e l’ingresso sarà gratuito, fino ad esaurimento posti.

Interverrà Edmundo Javier Quezada Sobalvarro, rappresentante dell’unione di cooperative di produttori di caffè Soppexcca del Nicaragua il quale, da sette anni, lavora per Soppexcca, unione di cooperative agricole che coordina, in modo par¬tecipativo e democratico, oltre 650 agricoltori.

Soppexcca ha attivato progetti per il coinvolgimento e la formazione di giovani e donne ed ha avviato un programma di edu¬cazione ambientale, culturale e sportiva per bambini.

Il caffè di Soppexcca viene importato da Ctm altromercato, la maggiore organizzazione italiana di commercio equo e solidale. Info: www.altromercato.it ;

www.espressomadeinitaly.com

Cooperativa sociale Equamente Corso Diaz 84 – Forlì (FC)- Piazza del Popolo 31 – Cesena (FC) Tel/Fax 0543-36666; info@equamente.info; Facebook: cooperativa equamente

illy; l’Università del caffè si rafforza in Asia a Jakarta e Bangkok le nuove case della cultura del caffè

TRIESTE – L’Università del caffè illy, nata a Trieste nel 2000 con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura del caffè di qualità nel mondo, e in particolare del caffè italiano, annuncia l’apertura di due nuove sedi: in Indonesia a Jakarta e in Thailandia a Bangkok.

La scelta di proseguire la propria espansione formativa sul mercato asiatico, arrivando a sei sedi totali – le precedenti a Bangalore (India), Shanghai (Cina), Seul (Corea del Sud), Kuala Lumpur (Malesia) – trova la sua spiegazione nel crescente sviluppo economico del paese, oltre all’interesse da parte della popolazione nei confronti della bevanda caffè.

«La rapidità, il dinamismo e la voglia di crescere con cui l’Asia sta uscendo dalla crisi mondiale che l’ha solo lambita dice molto dei futuri equilibri economici del mondo. Rispetto al caffè, e più in generale al Made in Italy e allo stile di vita italiano che i prodotti alimentari rappresentano massimamente, è sbalorditivo e incoraggiante vedere quanto Paesi giovani e in pieno sviluppo come l’Indonesia e la Thailandia hanno voglia d’Italia e dei nostri prodotti», ha dichiarato Roberto Morelli, Direttore Cultura del Caffè e Università del caffè di Trieste.

Una nuova genrazione di baristi legata a illy»

Ed ha aggiunto: «Il caffè lo dimostra in particolar modo. Da una parte sta nascendo una generazione di ristoratori, imprenditori negli hotel e giovani baristi di capacità assolute e motivazioni invidiabili. Dall’altra, sta prendendo forma una classe media che guarda con curiosità, attrazione e reale desiderio di conoscenza alla cultura del caffè italiano e alla qualità che essa esprime».

In entrambe le Università di Jakarta e Bangkok, un team selezionato di esperti docenti, formati nella sede centrale di Trieste, proporrà un’offerta formativa studiata per rispondere alle diverse esigenze del proprio pubblico: da quelle più specifiche e tecniche dei professionisti del mondo bar e ristorazione, alle curiosità di coloro che fanno del caffè un irrinunciabile rito.

In questo modo i corsisti avranno modo di acquisire e approfondire conoscenze teoriche e pratiche dell’intero processo produttivo, dalla pianta alla tazzina del miglior espresso. Due i corsi che verranno personalizzati sulla base dell’esperienza e delle richieste dei singoli partecipanti:
– “Coffee Expert”: due giorni dedicati a tutto quello che occorre conoscere sul caffè, dal chicco all’espresso in tazza, fino al cappuccino, unendo teoria e pratica;
– “Creative Coffee”: altri due giorni alla scoperta del caffè, questa volta in una formula più pratica e destinata a un pubblico di professionisti e conoscitori.

Si avrà modo di apprendere l’arte del caffè e le ricette più creative per differenziare la propria offerta bar da quella dei competitor. Università del caffè dell’Indonesia – Jalan K H Hasyim Ashari No 1 D, Jakarta 10130 Indonesia – Telephone: +6221 6386 4152 / 4153 email: sales@bahangv.co.id Università del caffè della Thailandia – 19th Floor, 253 Asoke Building, Sukhumvit 21, Klongtoey, Wattana, Bangkok 10110 Thailand – Telephone: + 66 8 555 32440

email: illycoffeethailand@me.com

LA SCHEDA SINTETICA DELL’UNIVERSITA’ DEL CAFFÈ

Con l’obiettivo di contribuire all’accrescimento e alla diffusione della cultura del caffè, illy ha dato vita all’Università del caffè, un centro di formazione che offre una preparazione completa teorica e pratica su tutte le tematiche attinenti al caffè. I corsi sono strutturati in relazione al pubblico al quale si rivolgono: produttori e coltivatori di caffè; imprenditori e addetti di bar ristoranti e alberghi; consumatori e intenditori, attenti alla qualità e interessati ad approfondire le proprie conoscenze sul mondo del caffè.

Quartier generale a Trieste

L’Università del caffè, oltre al quartier generale di Trieste, ha venti sedi fuori dall’Italia.
Brasile (San Paolo); India (Bangalore); Cina (Shanghai); Corea del Sud (Seul); Egitto (Il Cairo); Olanda (Rotterdam), Francia (Parigi); Germania (Monaco), Croazia (Abbazia), Gran Bretagna (Londra), Stati Uniti (New York); Colombia (Bogotà), Grecia (Atene), Turchia (Instanbul), Messico (Città del Messico); Repubblica Ceca (Praga), Malesia (Kuala Lumpur), Sudafrica (Johannesburg); Indonesia (Jakarta) e Tailandia (Bangkok). Ogni anno, in tutto il mondo, l’Università del caffè forma più di 10 mila persone. Per ulteriori informazioni: www.unicaffe.com .