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lunedì 25 Novembre 2024
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Segafredo Zanetti: il caffè torrefatto all’italiana spopola all’Aroma coffee festival di Sidney in Australia la più grande manifestazione di settore nell’emisfero Sud

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segafredo zanetti
Il logo Segafredo Zanetti

SIDNEY – C’era anche il caffè Segafredo Zanetti all’Aroma Coffee Festival è la più grande manifestazione dell’Emisfero Sud legata al mondo dell’espresso e del caffè in generale. Tutti i maggiori torrefattori del continente hanno offerto a commercianti ed appassionati del caffè l’opportunità di gustare il meglio della produzione australiana.

Anche quest’anno il festival si è svolto nella zona dei Rocks, uno dei quartieri più caratteristici di Sidney. Che è situato accanto all’Harbour Bridge ed all’Opera House.

Lo staff ed i manager di Segafredo Zanetti Australia hanno incontrato sia i professionisti del settore sia gli appassionati, offendo loro l’intera gamma dei prodotti Segafredo Zanetti.

Nell’ambito di un attività promozionale legata alla mostra, per quattro giorni, ristoranti selezionati hanno allestito delle cucine professionali per offrire un menu di degustazione unico. Con 40 piatti tipici della città a disposizione delle migliaia di visitatori presenti all’evento.

Il tutto al’interno del Royal Exhibition Building, il favoloso palazzo in cui ha avuto luogo un’incredibile esperienza culinaria. Nella stessa occsione Segafredo Zanetti Australia ha presentato la nuova macchina professionale Leva prodotta da La San Marco. Oltre all’intera gamma dei prodotti La San Marco e Coffee System. Insieme al caffè del brand, a tutti i professionisti del settore food and drink di Melbourne.

Servite più di 3.000 tazzine di caffè espresso durante i giorni dell’evento.

Black Gold: dall’Etiopia alle Borse il lungo viaggio del caffè

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aics Etiopia Black Gold
Una produttrice di caffè dell'Etiopia

SARONNO (Varese) – Riprende con Black Gold-Oro nero “Un posto nel mondo – Viaggio nel cibo”, la rassegna cinematografica promossa da Acli, Bottega il Sandalo e altre associazioni e dedicata al tema della terra, del cibo, dei diritt.

Questa sera al circolo Acli di vicolo santa Marta, alle 21, è in programma la proiezione di “Black gold – oro nero” di Nick e Mark Francis.

Un viaggio nel mercato del caffè nel mondo, dai campi dei contadini di Etiopia alla Borsa di Chicago che con New York e Londra stabilisce il valore del prezioso chicco.

Il film sarà introdotto e commentato da Carlos Alberto Valle Perez della cooperativa Fedecocagua Caffè del Guatemala, che produce per il circuito del commercio equosolidale.

La rassegna dedicata al tema della terra e del cibo proseguirà poi nei successivi venerdì: prossimo appuntamento sarà dedicato allo zucchero.

Ecco il programma completo (comprese le serate già svolte) “Un posto nel Mondo” percorsi di cinema e documentazione sociale varesina arriva per la prima volta a Saronno e propone il meglio del 2° Festival Internazionale di Cinema Cibo & Video Diversità’ 09 di Trento.

Protagonisti: cibo, biodiversità, sovranità alimentare, ambiente e sviluppo sostenibile. INGRESSO GRATUITO A TUTTI

GLI EVENTI IN PROGRAMMA

OGGI ore 21 Salone Acli BLACK GOLD/ORO NERO di Nick Francis e Mark Francis (GB, 2007) – docu.film – 78’ – Versione in inglese con sottotitoli in italiano. – Ingresso libero Selezionato al Festival di Melbourne, Rio, Londra e presentato al Festival “Tutti nello stesso piatto 2009” Trento.

E’ un itinerario che segue il mercato del caffè, portandoci sulle tracce di un bene la cui presenza nel nostro quotidiano è data per scontata.

Il film denuncia la drammatica situazione dei coltivatori di caffè etiopi costretti ad abbandonare le loro coltivazioni, un tempo terre floride.

Sarà presentato e commentato da Carlos Alberto Valle Perez della cooperativa Fedecocagua Caffè del Guatemala, che opera nel Fair Trade dal 1989, in Italia per la campagna Altromercato Equopertutti.

Sempre di venerdì

Venerdì 29 ottobre Ore 21 Salone Acli THE PRICE OF SUGAR/IL PREZZO DELLO ZUCCHERO di Bill Haney (USA, 2007) – docu.film – 90’ – Versione originale in inglese con sottotitoli in italiano. – Ingresso libero Menzione Speciale Festival“Tutti nello stesso piatto 2009” – Trento Nella Repubblica Domenicana, migliaia di raccoglitori di canna da zucchero haitiani sono espropriati delle loro terre e vivono minacciati. Raccolgono canna da zucchero, molta della quale finisce nelle cucine americane.

La voce di Paul Newman racconta il difficile lavoro di padre Chtristopher Hartley, per la difesa dei diritti fondamentali.

Qual’è il costo umano dietro ai prodotti che consumiamo? Dibattito con docente UNITRE Saronno e rappresentante de “il Sandalo equosolidale”.

E c’è anche il té

Venerdì 12 novembre Ore 21 Museo Gianetti LE SEIGNEUR DE DARJEELING/IL SIGNORE DI DARJEELING di Javier de Lauzanne (India, Darjeeling 2007) – docu.film – 52’ Versione in francese con sottotitoli in italiano – Ingresso libero Menzione Speciale Festival “Tutti nello stesso piatto 2009” – Trento Darjeeling ai confini di India e Nepal, Rajak Banerjee, proprietario di una piantagione di tè a conduzione familiare e tradizionale, è stato il primo a scegliere l’agricoltura biodinamica e il commercio equo per produrre uno dei tè più popolari del mondo.

Carismatico, cavalca nei dintorni degli incantevoli giardini, coltivando il suo tè, come ricerca spirituale e stile di vita. Il film fa gustare l’armonia che può esistere tra uomo e natura. Presentazione di tazze da tè in ceramica raku di Sara Russo in collaborazione con “La tana delle costruzioni”.

Venerdì 26 novembre Ore 21 Salone Acli LE FUTURE OF FOOD/IL FUTURO DEL CIBO di Deborak Koons Garcia (USA, 2004) – docu.film – 89’. Versione originale in inglese con sottotitolato in Italiano. – Ingresso libero Usa-Canada-Messico – C’è una rivoluzione in atto nei campi e sulle nostre tavole. Il film illustra come le scelte dell’industria agroalimentare e la diffusione degli O.G.M. incidano sulla vita dei contadini e sulla nostra salute. Segue dibattito con Vittorio Rinaldi , antropologo, autore del recente libro “Anatomia della fame” ed. Altreconomia. A cura di: Circolo Saronno

Terra madre di Ermanno Olmi

Invece si è già svolto lunedì 4 Ottobre TERRA MADRE di Ermanno Olmi (Italia, 2009) – durata 78’ –. Ingresso libero Partendo dal forum mondiale “Terra Madre” (comunità a difesa dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca sostenibile).

Olmi cerca la forza interna del movimento, che diventa il riferimento ispiratore del suo lavoro.

Informazioni e aggiornamenti: www.ilsandalo.eu

Fano: domani si inaugura il primo “Caffè VIII Shop”

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Caffè VIII fano
Caffè VIII di Fano

FANO (Pesaro Urbino)- Sarà inaugurato domani alle 16 il primo “Caffè VIII” Shop, in via Vittorio Veneto numero 87 (in fondo alla Via dell’Ospedale di Fano, 5 metri prima dell’incrocio con la strada nazionale).

Durante l’inaugurazione sarà allestito un buffet per degustare i nuovi prodotti a marchio Caffè VIII, liquori, distillati, cioccolata e naturalmente caffè.

Sul sito di Caffè VIII, www.caffeottavo.it , è possibile visionario un divertente video promozionale realizzato proprio per l’occasione.

Con Enrico Maltoni dalla pianta alla tazza: domenica il percorso del caffè equo e solidale

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Enrico Maltoni, collezionista e titolare dell' Officina Maltoni coffee machine restoration

FORLIMPOPOLI (Forlì – Cesena) – Domenica alle ore 17 presso Casa Artusi – via Costa 27, Forlimpopoli (Forlì) – la Cooperativa Equamente, a conclusione della campagna “Equo per TUTTI”, propone un laboratorio von Enrico Maltoni sulla storia e sulla cultura del caffè equo-solidale.

Ripercorreremo con Enrico Maltoni, esperto e collezionista di macchine da caffè storiche, la storia della nera bevanda dal 1591 – data dalla prima pubblicazione ad essa dedicata “ De Plantis Aegypti”, di Prospero Alpino – ad oggi.

Sperimenteremo e conosceremo sistemi alternativi per preparare il caffè a casa, ed impareremo a degustarlo. Il laboratorio coinvolgerà un numero massimo di 50 partecipanti e l’ingresso sarà gratuito, fino ad esaurimento posti.

Interverrà Edmundo Javier Quezada Sobalvarro, rappresentante dell’unione di cooperative di produttori di caffè Soppexcca del Nicaragua il quale, da sette anni, lavora per Soppexcca, unione di cooperative agricole che coordina, in modo par¬tecipativo e democratico, oltre 650 agricoltori.

Soppexcca ha attivato progetti per il coinvolgimento e la formazione di giovani e donne ed ha avviato un programma di edu¬cazione ambientale, culturale e sportiva per bambini.

Il caffè di Soppexcca viene importato da Ctm altromercato, la maggiore organizzazione italiana di commercio equo e solidale. Info: www.altromercato.it ;

www.espressomadeinitaly.com

Cooperativa sociale Equamente Corso Diaz 84 – Forlì (FC)- Piazza del Popolo 31 – Cesena (FC) Tel/Fax 0543-36666; info@equamente.info; Facebook: cooperativa equamente

illy; l’Università del caffè si rafforza in Asia a Jakarta e Bangkok le nuove case della cultura del caffè

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Gruppo Illycaffè polo gusto illy illetta
Il logo illycaffè

TRIESTE – L’Università del caffè illy, nata a Trieste nel 2000 con l’obiettivo di promuovere e diffondere la cultura del caffè di qualità nel mondo, e in particolare del caffè italiano, annuncia l’apertura di due nuove sedi: in Indonesia a Jakarta e in Thailandia a Bangkok.

La scelta di proseguire la propria espansione formativa sul mercato asiatico, arrivando a sei sedi totali – le precedenti a Bangalore (India), Shanghai (Cina), Seul (Corea del Sud), Kuala Lumpur (Malesia) – trova la sua spiegazione nel crescente sviluppo economico del paese, oltre all’interesse da parte della popolazione nei confronti della bevanda caffè.

«La rapidità, il dinamismo e la voglia di crescere con cui l’Asia sta uscendo dalla crisi mondiale che l’ha solo lambita dice molto dei futuri equilibri economici del mondo. Rispetto al caffè, e più in generale al Made in Italy e allo stile di vita italiano che i prodotti alimentari rappresentano massimamente, è sbalorditivo e incoraggiante vedere quanto Paesi giovani e in pieno sviluppo come l’Indonesia e la Thailandia hanno voglia d’Italia e dei nostri prodotti», ha dichiarato Roberto Morelli, Direttore Cultura del Caffè e Università del caffè di Trieste.

Una nuova genrazione di baristi legata a illy»

Ed ha aggiunto: «Il caffè lo dimostra in particolar modo. Da una parte sta nascendo una generazione di ristoratori, imprenditori negli hotel e giovani baristi di capacità assolute e motivazioni invidiabili. Dall’altra, sta prendendo forma una classe media che guarda con curiosità, attrazione e reale desiderio di conoscenza alla cultura del caffè italiano e alla qualità che essa esprime».

In entrambe le Università di Jakarta e Bangkok, un team selezionato di esperti docenti, formati nella sede centrale di Trieste, proporrà un’offerta formativa studiata per rispondere alle diverse esigenze del proprio pubblico: da quelle più specifiche e tecniche dei professionisti del mondo bar e ristorazione, alle curiosità di coloro che fanno del caffè un irrinunciabile rito.

In questo modo i corsisti avranno modo di acquisire e approfondire conoscenze teoriche e pratiche dell’intero processo produttivo, dalla pianta alla tazzina del miglior espresso. Due i corsi che verranno personalizzati sulla base dell’esperienza e delle richieste dei singoli partecipanti:
– “Coffee Expert”: due giorni dedicati a tutto quello che occorre conoscere sul caffè, dal chicco all’espresso in tazza, fino al cappuccino, unendo teoria e pratica;
– “Creative Coffee”: altri due giorni alla scoperta del caffè, questa volta in una formula più pratica e destinata a un pubblico di professionisti e conoscitori.

Si avrà modo di apprendere l’arte del caffè e le ricette più creative per differenziare la propria offerta bar da quella dei competitor. Università del caffè dell’Indonesia – Jalan K H Hasyim Ashari No 1 D, Jakarta 10130 Indonesia – Telephone: +6221 6386 4152 / 4153 email: sales@bahangv.co.id Università del caffè della Thailandia – 19th Floor, 253 Asoke Building, Sukhumvit 21, Klongtoey, Wattana, Bangkok 10110 Thailand – Telephone: + 66 8 555 32440

email: illycoffeethailand@me.com

LA SCHEDA SINTETICA DELL’UNIVERSITA’ DEL CAFFÈ

Con l’obiettivo di contribuire all’accrescimento e alla diffusione della cultura del caffè, illy ha dato vita all’Università del caffè, un centro di formazione che offre una preparazione completa teorica e pratica su tutte le tematiche attinenti al caffè. I corsi sono strutturati in relazione al pubblico al quale si rivolgono: produttori e coltivatori di caffè; imprenditori e addetti di bar ristoranti e alberghi; consumatori e intenditori, attenti alla qualità e interessati ad approfondire le proprie conoscenze sul mondo del caffè.

Quartier generale a Trieste

L’Università del caffè, oltre al quartier generale di Trieste, ha venti sedi fuori dall’Italia.
Brasile (San Paolo); India (Bangalore); Cina (Shanghai); Corea del Sud (Seul); Egitto (Il Cairo); Olanda (Rotterdam), Francia (Parigi); Germania (Monaco), Croazia (Abbazia), Gran Bretagna (Londra), Stati Uniti (New York); Colombia (Bogotà), Grecia (Atene), Turchia (Instanbul), Messico (Città del Messico); Repubblica Ceca (Praga), Malesia (Kuala Lumpur), Sudafrica (Johannesburg); Indonesia (Jakarta) e Tailandia (Bangkok). Ogni anno, in tutto il mondo, l’Università del caffè forma più di 10 mila persone. Per ulteriori informazioni: www.unicaffe.com .

Kimbo Coffee Hour Lounge: un caffè nel cuore di Milano

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caffè Kimbo Carrè Noir
Logo Kimbo

NAPOLI – Il viaggio di Kimbo Coffee Hour attraverso l’Italia ha la sua ultima tappa a Milano dove, dal 15 ottobre al 14 novembre, si trasforma in un elegante Temporary dedicata al caffè nel cuore del quadrilatero della moda.

Apre la “Kimbo Coffee Hour Lounge” (KCH Lounge) in via Borgonuovo angolo via Monte di Pietà: uno spazio di circa 200 mq in cui il visitatore potrà vivere a 360° tutto il mondo del caffè Kimbo. E che, nello spirito Kimbo Coffee Hour, permetterà una coinvolgente attività di incontri e scoperte.

Fino al 14 novembre ogni giorno, negli spazi della prestigiosa location, sarà possibile conoscere scrittori ispirati “dal” e “al” caffè, ascoltare musica classica con proposte di autori napoletani, concedersi la visione di una pièce teatrale, entrare nei segreti del caffè con barman e chef capaci di proporlo in tante combinazioni diverse.

Si può persino scoprire come servirlo ai nostri ospiti nel migliore dei modi. Tutto in un ambiente esaltato da aroma e relax. Tant’è vero che nell’area più lounge della KCH Lounge ci si può concedere una buona lettura. Prendendo per esempio un volume dalla piccola biblioteca sul caffè. O dedicarsi allo knitting con le amiche e parlare di moda e dei trucchi della prossima stagione con esperti.

E ad inaugurare lo spazio sarà proprio il Ruggito del Coniglio con una trasmissione in diretta dalla KCH Lounge il 15 ottobre.

Nel nome di una bevanda capace di unire l’Italia da Sud a Nord, il tour ha proseguito per Roma (28 settembre, Piazza Flaminio); Firenze (30 settembre, piazza Annigoni); Padova (5 ottobre, Piazza Garibaldi); Treviso (7 ottobre Piazza della Borsa) e Torino (12 ottobre Via Garibaldi, angolo Piazza Castello).

Calendario: per il 2011 Lavazza ha scelto l’amore secondo Selinger

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Lavazza Mark Seliger calendario
Un'immagine del calendario di Mark Seloger per Lavazza

MILANO – Attorno alla metà di ogni ottobre, da diciannove anni, Lavazza presenta il calendario divenuto uno dei classici del genere, sullo stile dell’icona mondiale Pirelli. Ieri a Milano è stata svelata l’edizione 2011: il tema scelto per illustrare il lunario è l’amore.

Il titolo scelto è in inglese, Falling in love in Italy, innamorarsi in Italia, perché il calendario Lavazza è diffuso in tutto il mondo e le immagini diventano il supporto di tutta la pubblicità.

Questa volta le immagini sono state realizzate dal fotografo statunitense americano Mark Seliger. Il fotografo texano arriva dopo Annie Leibovitz (edizione 2009 dedicato all’Italia) e Miles Aldrige che l’anno scorso ha fissato in immagini alcune delle canzoni più famose.

La copertina un singolare Cupido, con sguardo fra l’enigmatico e il seducente, interpretato dall’attore Bill Gentle.

Questo calendario mostra sei storie diverse fra lui, lei e il caffè. Come sempre gli sfondi sono icone dell’Italia.

Le sei immagini mostrano, in modo artefatto e volutamente ironico, un paesaggio toscano, l’acqua alta di Venezia, il balcone di Romeo e Giulietta a Verona, i faraglioni di Capri e Napoli: con la Campania unica regione cui è stato concesso il raddoppio. E in una delle immagini si vede un uomo in canotta icona del maschilismo italico.

Naturalmente nel calendario Lavazza non può mancare il caffè che è il filo conduttore. Così tazzine nelle forme più svariate presenti in tutte le immagini.

«Così come in passato abbiamo parlato di italianità come valore fondamentale e rappresentato il nostro Paese attraverso i valori universali dell’arte e della musica, anche per il 2011 ci siamo dati come obiettivo, difficile e affascinante, quello di descrivere attraverso la fotografia un sentimento come l’amore – ha spiegato Francesca Lavazza, direttore corporate image dell’azienda torinese – scatti con colori e sapori che ricordano la nostra Italia, fotografie che parlano a tutti e su tutto, ovviamente, l’espresso, nostro prodotto icona, senza il quale saremmo un pò meno italiani».

Come per le tutte passate edizioni la direzione creativa del Calendario Lavazza è stata affidata, all’agenzia Armando Testa di Torino.

LA SCHEDA SINTETICA DI MARK SELIGER

Mark Seliger è un fotografo editoriale nato e cresciuto ad Amarillo, in Texas. vive a New York. Lavora per la Condé Nast Publications, GQ e Vanity Fair. Seliger è un fotografo noto per i suoi straordinari ritratti di personaggi del mondo della musica di oggi. Come la musica rock, la fotografia e parte armonia e parte improvvisazione e caos.

Mark Seliger sa trasporre nei suoi ritratti fotografici altamente originali queste potenzialità della musica rock. Le sue immagini sono pubblicate da riviste internazionali come Rolling Stone, di cui è stato capo fotografo per 10 anni esatti. O anche di Vanity Fair. E davanti al suo obiettivo sono sfilati personaggi e gruppi come Bono, Johnny Cash, Bruce Springsteen; Snoop Dog, Dolly Parton. E tanti altri che sono presentati in questo notevole volume fotografico.

Stone ha pubblicato una serie di libri fotografici e le sue foto sono apparsi su libri come “Hip Hop Immortals”; “Crazy Sexy Cool”; “Brad Pitt”; “Images of Rock-N-Roll”; “Garcia and Cobain”; “Rolling Stone: the Complete Covers 1967-1997”.

Ha inoltre diretto alcuni cortometraggi e creato immagini per campagne pubblicitarie e progetti musicali. Tra gli altri per Sean John, Aerosmith, Britney Spears, Burning Spear, Elizabeth Arden; Lenny Kravitz, Matchbox 20, Mick Jagger, Miramax, MTV; Paramount Pictures, Paul McCartney, Santana, Sony Music; Universal Pictures e Sugar Ray.

Dopo la denuncia dell’Altoga il presidente della Fipe Lino Stoppani assicura: “Il prezzo della tazzina non si tocca, per ora”

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Lino Enrico Stoppani, Presidente di Fipe

MILANO – Ieri abbiamo diffuso l’allarme dei torrefattori lombardi. Come sa bene la maggioranza di chi ci legge chi trasforma il caffè verde è già in allarme. E, secondo i torrefattori, il rincaro che si sta abbattendo da mesi sul verde per via dell’andamento dei contratti future di New York e Londra rischia di far aumentare i prezzi delle miscele, con la possibile conseguenza di un incremento anche del prezzo della tazzina.

Ma ieri dal maggiore sindacato degli esercizi pubblici è arrivata l’assicurazione che da settimane circolava a livello locale e che abbiamo più volte riferito: nessun rincaro per la tazzina di espresso al bar.

Ieri Remo Ottolina, presidente di Altoga, Associazione lombarda dei torrefattori e degli importatori di caffè aveva affermato che «negli ultimi sei mesi il prezzo medio del caffè all’origine ha avuto un aumento del 42% a causa del massiccio intervento da parte di fondi di investimento a fini speculativi sulle materie prime.

Se la tendenza non si ferma potremmo vederci costretti a ritoccare di un 10% i prezzi di listino già entro la fine dell’anno».

Sul rincaro del caffè pesano, oltre ai meccanismi della speculazione finanziaria anche fattori naturali come la siccità in Brasile e le piogge in Colombia, ed è proprio questo quadro che spinge i torrefattori a credere che la tendenza al rialzo dei prezzi non si fermerà.

Tuttavia il sindacato degli esercenti ha immediatamente smorzato l’allarme che sarebbe scoccato con il rincaro di un prezzo che è di riferimento da sempre.

Lino Stoppani, presidente di Fipe, la federazione italiana dei pubblici esercizi ha detto ieri: «La quantità di caffè in ogni singola tazzina è minima, appena sei grammi per questo non vedo nell’immediato un rischio di rincaro sui costi della tazzina».

In realtà la quantità canonica per l’espresso italiano sarebbe di 7/7,5, ma si tratta sempre di poca cosa: troppo poco, almeno secondo la Fipe, perché l’altro sindacato, la Fiepet la pensa in modo diverso (“decidano il mercato e la libera concorrenza: non ha senso bloccare il prezzo dell’espresso e servire una bevanda pessima”).

Nuova Simonelli è anche editore: è uscito il primo numero bilingue di Espresso Ideas firmato da Maurizio Giuli

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Espresso Ideas Nuova simonelli
Una copertina di Espresso Ideas semestrale edito da La Nuova Simonelli

BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – La Nuova Simonelli, azienda che produce macchine professionali per caffè espresso oyaliano, presenta oggi in sede il nuovo periodico aziendale che porta in testata il titolo Espresso ideas ed esce bilingue, italiano e inglese per essere diffuso gratuitamente in tutto il mondo.

A presentare la pubblicazione saranno Tonino Carino, capo redattore RAI, che interverrà con una relazione dal titolo “Espresso ideas di Nuova Simonelli: uno strumento di formazione aziendale, tecnica, economica e culturale” e Maurizio Ciaschini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università di Macerata, il quale si occuperà di “Comunicazione e tipicità nel mercato globale”.

“Nel cammino che ci attende desideriamo essere accompagnati anche da uno strumento comunicativo che – ha anticipato ieri Maurizio Giuli, direttore marketing di Nuova Simonelli – oltre a testimoniare la ricerca, l’innovazione e la qualità dei nostri prodotti, sia messaggero di tutti quei valori che l’industria italiana oggi è capace di trasmettere e che nel mondo trovano sempre più ampi apprezzamenti”.

Espresso ideas sarà il portavoce di Nuova Simonelli, dei suoi progetti e del suo quotidiano lavoro.

Esperienza, tecnologia, innovazione, design, varietà e completezza della gamma prodotti sono le parole chiave di un’azienda che continua da 70 anni la sua missione di ambasciatore del caffè espresso nel mondo.

A questa nuova iniziativa iniziativa editoriale, coraggiosa perché rarissima di un settore che comunica pochissimo e male, facciamo i migliori auguri.

Nelle 122 pagine a colori e di grande formato oltre alla formidabile fotografia del direttore editoriale Maurizio Giuli (compliementi per l’iniziativa ma, soprattutto, per il coraggio di apparire in un settore di ombre) troviamo una buona metà del giornale (che avrà periodicità semestrale, pratica da gestire per un azienda che non si occupa di giornali ma ha deciso di fare tutto in proprio) occupata da un ottimo catalogo aziendale.

Ottimo sia per la grafica moderma di Mirta Cuccurugnani sia perché la cadenza di espresso ideas consentirà alla Nuova Simonelli di aggiornare continuamente la comunicazione cui tiene di più (quella sil prodotto, e ci mancherebbe) puntando di volta in volta su aspetti diversi.

E con il catalogo dinamico potrà ogni volta aggiornarsi e aggiornare i prodotti anche se questi ultimi saranno sempre gli stessi. Un’ottima scelta.

Valida anche la carrellata storica sui modelli passati della Nuova Simonelli, a cominciare dalla 1936, la progenitrice creata dal nulla da Orlando Simonelli proprio nel 1936.

In genere i costruttori di macchine affidano le loro vanità a libri di stampo e stazza bancari (quelli che si cerca disperatamente di avere ma poi ci si guarda bene dal leggere). Nuova Simonelli traccia una nuova strada dove l’immagine di grande formato si sposa con sintetiche didascalie che dicono tutto e si fanno leggere.

Nuova Simonelli, come tutte le aziende intelligenti, sa anche guardare fuori dal prioprio cancello. Ed ecco le quattro pagine dedicate ad un mito italiano che vince: la Ducati.

Prima sulle piste della MotoGP con Loris Capirossi e Troy Bayliss, ma anche sui mercati di tutto il mondo con un prodotto Made in Italy che vince anche sul desing e va che è una bellezza. E parlare di un riconoscimenti per la Ducati Hypermotard prima di analogo premio per un prodotto della scuderia, la Microbar, la dice tutta del disincanto e dell’onestà che hanno animato la redazione di questo primo espresso ideasasa a E, nell’edizione di lunedì, passeremo ad un esame critico.

Ormai lanciata espresso ideas prende il largo con le sezioni dedicate alla comunicazione (la pubblicità dell’Aurelia, declinata in modo intelligente, senza dirsi bravi), alla tecnologia (avremmo preferito, più correttamente per la lingua italiana, leggere tecnica: la tecnologia è materia di studio, tutto il resto è pura tecnica) con pezzi sulla casa domotica e una interessantissima sezione dedicata al tema della caldaia: tante domande per conoscerla meglio. Il parere del progettista. Senza paura di svelare segreti aziendali, con la evidente consapevolezza che certe cosa le sanno fare soltanto a Belforte sul Chienti.

Buona la sezione dedicata al Wellness (e perché non benessere, almeno in italiano?) con un fondamentale articolo dedicato al barista e al suo stress. Affaticamento e tensione dietro un sorriso sempre cordiale. Seguito da un pezzo altrettanto valido sull’ergonimia: il perfetto equilibrio tra uomo macchina e ambiente. Naturale, ma non sforzato il pezzo sulla Aurelia, la macchina ergonomica per caffè espresso della Niuova Simonelli.

Coraggioso e corretto chi l’ha scritto. Mai si legge, anche se in alcuni passaggi avrebbe potuto, siamo stati i primi siamo i più bravi, nessuno ha questa caratteristica. Segue il capitolo sulle professioni: a scuola di assaggiatori di caffè espresso, per conoscerlo meglio, apprezzarne le qualità.

Ricavarne benefici e piaceri.

Diventare consumatori più attenti. Chiude la sezione prodotto dedicata all’Appia a un gruppo. Infine la gerenza: una pagina intera dove c’è tutto tranne un dato d’onestà: la tiratura. E come se a un bilancio aziendale mancasse il dato del fatturato. La leggeremo sul prossimo numero?

A questo punto se vi è venuta voglia di leggere espresso ideas non dovete fare altro che inviare una email a n.simonelli@nuovasimonelli.it.

La scheda sintetica di Nuova Simonelli

Nata nel 1936 ad opera del cavalier Orlando Simonelli, l’azienda oggi opera in 98 Paesi in tutto il mondo esportando l’80% di tutta la produzione. Oltre alle filiali in America e Australia, la rete commerciale di Nuova Simonelli conta oltre 600 concessionari dislocati in ogni continente, che sono in grado di soddisfare rapidamente ogni operatore in tutto il mondo.

STATI UNITI D’AMERICA — L’Italia è il secondo fornitore di torrefatto Ci batte il Canada, in quantità ma non in valore. Poi c’è già il Brasile Ma attenzione alla Germania che sta crescendo molto anche in Italia

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israele caffè napoletano torrefatto cuba
Chicchi di caffè torrefatto

NEW YORK (Usa) – Nei primi dieci mesi del 2006, l’importazione di caffè torrefatto negli Usa è calato del 2,2% rispetto allo stesso periodo del 2005 fermandosi a 657.893 sacchi.

Cresce in compenso il valore delle importazioni, che sale a 179,91 milioni di dollari, con un incremento del 1,8%.

Il primo fornitore americano rimane il Canada, con il 38,6% del totale.

Il secondo posto è dell’Italia, che ha esportato oltreoceano 61.259 sacchi, per un fatturato di 23,86 milioni di dollari.

Ai minori volumi è corrisposto però un valore nettamente maggiore: il prezzo medio del torrefatto made in Italy è stato infatti di 389,49 dollari/sacco, contro i 283,16 del caffè di produzione canadese.

Alle spalle del nostro paese troviamo il Brasile, con 51.541 sacchi di caffè già torrefatto e un incremento a volume del +35,6%.

Ma all’orizzonte si profila il pericolo della Germania. I torrefattori della Germania, dopo aver dato una sonora lezione ai nostri esportatori e aver iniziato a dilagare anche nei nostri supermercati e ipermercati puntano ora al ricco mercato nordamericano.

Ricordiamo che soltanto tre anni fa l’Italia era il primo esportatore al mondo di caffè senza produrlo. Due anni fa il sorpasso dei produttori tedeschi che ora esportano quattro volte la quantità di torrefatto prodotta in Italia.

Una crescita formidabile aiutata anche da avamposti italiani, come quella torrefazione di Bologna che lavora per il marchio Tchibo.