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mercoledì 27 Novembre 2024
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Carré Noir firma la sostenibilità di Kimbo Integrity

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caffè Kimbo Carrè Noir
Logo Kimbo

NAPOLI – Come il logotipo Kimbo, anche la sub-brand Integrity, disegnata da Carré Noir, è posizionata in verticale per avere la massima visibilità.

Kimbo ha lanciato nel canale bar una nuova referenza all’insegna della sostenibilità: Kimbo Integrity, un caffé 100% arabica certificato RainForest Alliance, l’organizzazione che raccoglie le aziende promotrici di un’agricoltura sostenibile in America Latina.

Carré Noir ha ideato per le nuove buste da un chilogrammo una veste grafica dedicata.

La tonalità di marrone, codice cromatico di tutta la linea bar, è stata arricchita con una texture tono su tono. Che rappresenta un intreccio di foglie di caffé.

Logotipo posizionato in verticale

Come il logotipo Kimbo, anche la sub-brand Integrity è posizionata in verticale per avere la massima visibilità: un tratto hand-made molto delicato che si colora dello stesso verde del marchio RainForest Alliance, riportato di seguito.

La scritta Integrity è inoltre presente anche all’interno di un tag dello stesso verde, posto nella porzione inferiore del facing e sullo sviluppo laterale del sacco per facilitare la differenziazione con le altre miscele.

L’avvio in Gran Bretagna

La nuova referenza, lanciata inizialmente in UK dove il caffè solidale e sostenibile è un must per i consumatori. Ed un obbligo per entrare negli appalti pubblici e di molte aziende. Poi sarà prossimamente presentata anche su altri mercati.

Milano: in mostra cento anni di Bar Jamaica ieri l’inaugurazione per le foto di Alfa Castaldi

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Bar Jamaica Milano
Il bar Jamaica Milano

MILANO – Il Bar Jamaica ha fatto il bis per festeggiare i suoi 100 anni con una seconda mostra fotografica:.

Dopo quella di Ugo Mulas è la volta di Alfa Castaldi.

L’artista, scomparso nel ’95, è al centro del vernissage di ieri, nel noto caffè degli artisti e che resterò aperto fino alla fine di luglio.

Castaldi, protagonista della fotografia italiana fin dai primi anni ’50, visse intensamente il periodo del Jamaica proprio al fianco di Ugo Mulas e Mario Dondero, documentando la rinascita della vita culturale italiana.

Trieste: un espresso con il barone Revoltella, rappresentazione al museo

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porto di trieste il faro
Porto di Trieste

TRIESTE – “Un caffè con il barone Revoltella” è il titolo dell’originale rappresentazione che verrà proposta giovedì 16, venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno al Museo Revoltella di Trieste con inizio alle ore 21.

Dopo il successo dell’anno scorso, lo spettacolo itinerante all’interno dello splendido palazzo ottocentesco, riaperto al pubblico nell’estate 2010, ritorna da quest’oggi in una nuova versione.

Di stanza in stanza, il barone accompagnerà personalmente gli ospiti, e attraversando i corridoi della sua residenza svelerà luci e ombre della sua vita.

Seduti alla sua tavola gli spettatori sorseggeranno un caffè ascoltando le sue confessioni. Lo spettacolo, cui potranno partecipare al massimo 35 persone per ogni rappresentazione, si svolgerà in forma di dialogo fra il protagonista, Pasquale Revoltella – interpretato da Lorenzo Acquaviva – e un amico, ruolo affidato a Ivan Zerbinati, che ripercorreranno i momenti più felici, ma anche i più drammatici della straordinaria vicenda di un uomo che è stato una figura chiave della Trieste emporiale.

In occasione del 150° anniversario del viaggio di Revoltella a Suez che ricorre quest’anno, lo spettacolo sarà proposto in una versione ampliata con un particolare accento sull’avventura del barone in Egitto.

Revoltella infatti fu uno dei principali finanziatori della realizzazione del Canale di Suez e Vicepresidente della compagnia che lo costruì.

La regia è di Davide Del Degan. Lo spettacolo si replicherà anche il 14, 15, 16 e 17 luglio 2011 sempre alle 21. P

er partecipare è necessaria la prenotazione alla biglietteria del museo: 040/6754350 o scrivendo un’email a revoltella@comune.trieste.it . Biglietto: 10 Euro.

Il Brasile cambia: sale il reddito dei poveri con l’accesso sistematico all’istruzione pubblica

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Brasile Mondo nuovo amarelo
Brasile e caffè, un binomio indissolubile

SAN PAOLO (Brasile) – Alcuni economisti affermano che in Brasile vi sarebbe una massa salariale che non viene presa in considerazione dal governo nelle proprie politiche di contenimento dell’inflazione.

Il professor Marcelo Gonella, della Scuola di Affari e di Diritto dell’Anhembi Morumbi, crede che utilizzare dei palliativi per diminuire il consumo, come la riduzione del credito, non risolverà il problema della pressione inflazionaria originata dalla domanda interna.

“Il reddito della popolazione è aumentato. E tende ad aumentare, pertanto il governo deve effettivamente ridurre le proprie spese. Affinché l’inflazione non sia un problema per il futuro”, ha affermato.

La ricerca della Fondazione Getulio Vargas (Fgv) divulgata nel corso di questa settimana conferma l’aumento del reddito della popolazione brasiliana nell’ultimo decennio.

E per il prof. Marcelo Neri, del Centro di Politica Sociale della FGV, ci sono tutti i presupposti affinché, anche nel decennio in corso, continui il processo di diminuzione della povertà e di maggior distribuzione del reddito. Secondo Neri, “se il governo brasiliano migliorasse la qualità dell’educazione e della gestione pubblica, facendo di più e spendendo meno, riuscirebbe a elevare il reddito della popolazione anche in questo decennio, così come è successo durante lo scorso decennio.

Abbiamo gli strumenti per farlo, come la borsa-famiglia”.

Secondo la FGV, la povertà si è ridotta del 50,64% tra dicembre 2002 e dicembre 2010, durante la presidenza Lula.

“È possibile definire lo scorso decennio come il decennio della riduzione delle disuguaglianze, che hanno raggiunto il più basso livello storico”, ha commentato Neri. Secondo lo studio, il Brasile è riuscito in otto anni a raggiungere la meta che l’ONU considerava raggiungibile in venticinque anni. Per Neri è evidente la riduzione del 67% della povertà del Paese nello scorso decennio.

“È la conseguenza della diminuzione della disuguaglianza del reddito. Per i più poveri il reddito è aumentato del 68%, mentre per i più ricchi è aumentato del 10%. Possiamo affermare che per i più poveri lo scorso decennio mostra un’espansione simile a quella registrata in Cina; per i più ricchi il Paese ha registrato una stagnazione”, ha concluso il professore. Che ha voluto precisare che l’aumento del reddito tra i più poveri è stato possibile principalmente grazie all’accesso, per alcuni, e al miglioramento, per altri, del sistema educativo.

Pagamenti rapidi: accordo Master card con McDonald’s e McCafé

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milioni McCafé McDonald's brand
Un'insegna McCafé, le caffetterie abbinate ai McDonald's

MILANO – MasterCard Italia e McDonald’s Italia, catena della ristorazione veloce nella quale sta predendo sempre più piede il settore caffetteria all’insegna del McCafé, hanno raggiunto un accordo, che prevede la possibilità per i titolari di MasterCard PayPass di pagare con la carta prepagata, risparmiando tempo ai fast food.

L’iniziativa avviata a Milano, nella sede del McDonald’s di Piazza Duomo, dai rispettivi rappresentanti.

Obiettivo della nuova iniziativa è scoraggiare l’uso di contanti, che costerebbe circa 10 miliardi l’anno, facendo perdere tempo e denaro, quando si fanno le file, come per pagare un panino dal McDonald’s.

La caratteristica di questa campagna è che è rivolta al target tipico della clientela del famoso fast food, ossia ai giovani. Che potranno agevolmente ritirare le carte PayPass direttamente in filiale, molto più velocemente delle ordinarie carte di credito

Grazie alla dotazione di tecnologia contactless, in 170 punti su 415, si potrà pagare, semplicemente avvicinando la carta al terminale POS, e per pagamenti sotto i 25 euro non sarà neanche necessario firmare scontrini o inserire il PIN.

Infine, l’uso della MasterCard sarà premiato, almeno nella prima fase; essendo previsto per chi abbia già usufruito del nuovo servizio presso i McDrive ad aprile la possibilità di concorrere. Potrà assistere alla prossima finale di Champions League. Mentre per tutto il mese di maggio nei 55 ristoranti di Milano e provincia, chi pagherà con la card avrà diritto a una confezione di Chicken McNuggets o a un caffè gratis.

Intanto guai in tribunale per la grandissima catena di caffetterie Starbucks.

L’accusa arriva dal governo degli Stati Uniti. Motivo: aver licenziato in tronco una barista nana quando questa ha chiesto una sedia o uno sgabello per poter svolgere più facilmente il suo lavoro.

L’accusa rivolta alla multinazionale si basa sul fatto che ha ormai raggiunto un livello di visibilità tale da rappresentare gli stessi Stati Uniti nel mondo. E non si può quindi permettere di cadere su aspetti basilari come le pari opportunità. Rifiutando di facilitare il lavoro ad una persona con delle disabilità fisiche.

Segafredo Zanetti: nuovo café Puccino’s a Sacile presso Pordenone

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Segafredo Zanetti Puccino's
Puccino's

MILANO – Segafredo Zanetti Espresso ha aperto una nuova caffetteria in franchising a marchio Puccino’s.

Il nuovo locale si trova all’interno del centro commerciale Bennet “I Salici” di Sacile, nei pressi di Pordenone.

Il caffè si estende su una superficie di 100 mq ed è vicino all’ingresso principale. Dove migliaia di visitatori transitano per accedere ai tanti servizi di qualità del centro.

Il Deli Bar Puccino’s offre il classico menu da bar, con l’aggiunta di una vasta gamma di possibilità per un pasto leggero o per uno spuntino.

Bergamo: «La Chicca», caffetteria e torrefazione ha aperto in Via Pignolo con una scelta di specialty

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La Chicca Bergamo
La Chicca Bergamo

BERGAMO – In Borgo Pignolo al civico 47 e 49, ha aperto «La Chicca», caffetteria e torrefazione. Un’atmosfera accogliente e un po’ retrò in un negozio quasi d’altri tempi dove si è scelto di offrire un prodotto accuratamente selezionato, come spiega la titolare, Valbona Collaku.

Di origine albanese la giovane proprietaria, classe 1974, è in Italia da 13 anni e quando nel 2008 rimane senza lavoro si rimbocca le maniche e grazie anche al fidanzato investe in un sogno. Non solo una caffetteria dove bere un caffè di corsa.

Una torrefazione che faccia in qualche modo del caffè la sua filosofia, un angolo dove assaporare miscele diverse e immergersi in un mondo speciale. «Per prima cosa la scelta del luogo – racconta Valbona – e questo, rustico con gli archi a vista, in un borgo storico, è apparso da subito perfetto.

Poi la qualità del caffè. Qui il cliente può incontrare caffè anche molto rari, come il Kopi Luwak», che arriva a costare 1.000 euro al chilo.

E poi Captain Cook dalle Hawaii e il re dei caffè, il Blue Mountain, dalla Jamaica. Ci sono anche prelibatezze d’Italia da godersi ogni giorno dalle 7 alle 19.

Per info: www.lachiccabergamo.it

info@lachiccabergamo.it

La scheda:

CHICCA BERGAMO via Pignolo, 47/49 BERGAMO Tel/Fax 035 239081- 035 239081. Aperto tutti i giorni dalle 7 alle 19.

Quell’abitudine di offrire un caffè che apre un problema solo apparentemente minore

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problema offrire un caffè
Ti posso offrire un caffè?

MILANO – Sembra che ai tempi della Rivoluzione Francese si facesse grande uso di caffè, se ne bevevano litri. Chissà se è per questo che ci furono degli eccessi. In politica come nella vita capita di dire: “con quello non prenderei nemmeno un caffè”.

E in politica come nella vita capita di invitare qualcuno a prendere un caffè. Si apre qui un problema solo apparentemente minore.

Noi siamo i detentori del record mondiale di ordinazione differenziata di caffè. Basta andare in un bar e sentire le richieste: corto, lungo, macchiato caldo, macchiato freddo, al vetro, in tazza grande, decaffeinato, marocchino, con panna e cacao, tiepido, freddo, con ghiaccio, schiumato, americano e tanti altri modi.

Poi c’e’ come berlo.

Chi lo sorseggia, chi lo beve tutto insieme, chi prima beve l’acqua, chi la beve dopo, chi lo beve amaro e chi lo zucchera, chi usa il dolcificante, chi l’accompagna con il cioccolatino. Il caffè insomma è quasi su misura per ognuno di noi. Non sappiamo che tipo di caffè prenda il Cavaliere e se ha offerto il caffè alla Moratti.

Si e’ interessato molto però ai caffè di Giuliano Pisapia, candidato sindaco a Milano. A sentir Lui lo prenderebbe addirittura coi Centri Sociali. Non ha fornito particolari su come lo degusta e questo certo non aiuta l’elettore a scegliere.

Ricordiamo al Cavaliere Presidente la nota pubblicità sul caffè che più lo mandi giù più ti tira su e gli ricordiamo anche che berne troppo rende un po’ nervosi. Chissà quanto caffè ha preso in questa campagna elettorale.

Napoli: e alla caffetteria Gambrinus debutta il “Caffè De Magistris”

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Gambrinus napoli
L'esterno del caffè Gambrinus di Napoli (da Wikipedia)

NAPOLI – Ci sono azioni, idee che vanno oltre il prodotto cui danno vita, nel significato che esprimono. In questo caso i dipendenti di uno dei luoghi simbolo di Napoli, gente che vive tutti i giorni a contatto con tutti e di tutte le tendenze, ha preso una decisione importante.

Questa la breve nota che hanno inviato ai giornali e ai media elettronici.

«I dipendenti del Gambrinus hanno realizzato un caffè dedicato al candidato sindaco de Magistris. È fatto con panna, cacao, caffè e latte e glielo hanno offerto oggi durante una iniziativa elettorale tenutasi proprio nello storico caffè napoletano.

Per loro de Magistris è il miglior candidato sindaco ed il caffè in suo onore è onesto e passionale proprio come lui».

Vedremo lunedì se la sensibilità degli uomini del Gambrinus ha capito bene la sensibilità partenopea.

Salute: con 4 tazze al giorno la fertilità delle donne scende del 25%

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MILANO – A rischio la fertilità delle donne che bevono troppo caffè? Sembra di sì e il limite sarebbero più di 4 tazzine al giorno che sarebbero in grado di far diminuire le possibilità di concepire del 25%.

Lo rivela un nuovo studio sulla fertilità condotto da Sean Ward della University of Nevada di Reno (Usa) pubblicato sulla rivista British Journal of Pharmacology.

La ricerca, effettuata sui topi, ha messo in evidenza la responsabilità della caffeina nell’inibire l’azione di alcune cellule. Che nelle tube di Falloppio hanno la funzione di provocare le contrazioni che spingono l’ovulo nell’utero della donna.

Sarebbero queste cellule, secondo il nuovo studio, a svolgere il ruolo più importante nel trasporto del gamete femminile nel ventre della donna e quindi garantire la fertilità. E non, come ritenuto fino a oggi, le piccole ciglia che ricoprono le pareti interne delle tube.