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Nespresso: “I volti” di Galimberti all’asta su ebay

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Nespresso Ethical Coffee Company Ethical Coffee Company u
Il logo Nespresso

MILANO – C’è una settimana di tempo per aggiudicarsi “I Volti di Nespresso” di Maurizio Galimberti messe all’asta su eBay.it. Da lunedì 16 a domenica 22 gennaio le nove opere fotografiche uniche e originali del maestro, famoso nel mondo per i suoi ritratti a mosaico con le polaroid, sono in vendita sul più importante sito di aste on line che può contare su 10 anni di attività e oltre 10 milioni di utenti. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Banco Alimentare Onlus, che da 15 anni opera per combattere la fame e lo spreco alimentare recuperando eccedenze alimentari e distribuendole gratuitamente a 8.159 strutture caritative.

Nespresso solidale

La Rete Banco Alimentare riesce così a raggiungere e sostenere 1.443.584 persone bisognose. Le opere ritraggono i volti di Ambra Angiolini, Eva Riccobono e Vinicio Marchioni, le tre celebrities presenti alla serata di presentazione de Le Variations 2011, il mondo Nespresso e del caffè. Come in moderne opere cubiste i volti e gli oggetti sono osservati da diversi punti di vista, frammentati ed esplosi nelle loro diverse sfaccettature ed infine ricomposti, ottenendo un’immagine unica ma allo stesso tempo molteplice e dinamica. I Volti di Nespresso raccontano con il linguaggio dell’arte fotografica un mondo ricco di aromi, sentori, profumi e sono pensati per cogliere con lo sguardo ciò che si vive con gli altri sensi.

Nestlé inaugura il centro formativo a Kodagu

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Novità nel mondo Nestlé

MILANO – Sbarca in India il Nescafé Plan, l’iniziativa che punta a diffondere le pratiche responsabili, la trasparenza e la competitività lungo la filiera del caffè. In una nota stampa diffusa la settimana scorsa, la multinazionale ha reso noto il varo del primo progetto pilota in terra indiana, con la creazione di un centro di formazione e di una piantagione modello nel distretto di Kodagu, nel Karnataka, il massimo stato produttore indiano di caffè, dal quale proviene circa il 70% del raccolto nazionale. All’inaugurazione hanno presenziato le autorità locali, il presidente del Coffee Board of India Jawaid Akhtar, il vice presidente esecutivo nonché direttore per l’area Asia, Oceania, Africa e medio oriente di Nestlé Nandu Nandkishore e il presidente e direttore esecutivo di Nestlé India Helio Waszyk.

Nestlé inagura il centro formativo

La struttura fornirà supporto tecnico ai produttori di Karnataka, Kerala and Tamil Nadu (i 3 principali stati produttori dell’India, ndr.) aderenti all’iniziativa aiutandoli a migliorare la qualità e ad accrescere la produttività e la sostenibilità delle proprie produzioni. Il team di ricerca e sviluppo di Nestlé selezionerà e fornirà inoltre cultivar ad alto rendimento e resistenti alle malattie adatte all’ambiente pedoclimatico e agronomico indiano. “Sono lieto che il Nescafé Plan venga lanciato anche in India – ha dichiarato Akhtar parlando con la stampa a margine dell’evento inaugurale – grazie a esso i produttori avranno accesso alle tecnologie e alle migliori pratiche agricole beneficiando anche di un migliore sbocco ai mercati”.

Nella stessa occasione sono stati anche consegnati gli attestati ai primi 20 produttori che hanno completato il percorso di formazione presso il centro seguendo il manuale operativo di Nestlé delle migliori pratiche agricole

“I caffè indiani sono tra i migliori al mondo e Nestlé intende contribuire con la sua expertise di settore a mantenere anche in futuro gli attuali livelli di eccellenza – ha affermato Waszyk – Sotto l’egida del Nescafé Plan, il nostro team collaborerà con i produttori e gli specialisti del centro di R&S Nestlé di Tours, in Francia, combinando la saggezza atavica dei contadini indiani con i benefici della moderna scienza agronomica, per rendere la coltura del caffè maggiormente proficua e sostenibile.

Lanciato nel 2010, il Nescafé Plan prevede investimenti per 350 milioni di franchi svizzeri (circa 288 milioni di euro) nell’arco di 10 anni

Con l’obiettivo di raddoppiare gli acquisti diretti di caffè entro il 2015 e distribuire 220 milioni di piantine di caffè di alta qualità ai produttori entro il 2010. Il piano è già operativo in Cina, Colombia, Costa d’Avorio, Filippine, Indonesia, Messico, Tailandia e Vietnam. Torna l’Iicf Cresce intanto l’attesa per la quarta edizione dell’India International Coffee Festival (Iicf 2012), in programma a Delhi dal 18 al 20 gennaio, organizzato dall’ India Coffee Trust e promosso dal Coffee Board assieme al ministero del commercio. Dopo che le prime 3 edizioni si sono svolte a Bangalore, capitale del Karnataka, l’evento si trasferisce quest’anno nella capitale, a riprova dell’interesse sempre maggiore catalizzato dal prodotto caffè anche all’infuori delle aree tradizionali di consumo degli stati del sud. Tra le highlight della kermesse indiana, oltre al programma espositivo, workshop pratici, competizioni e una conferenza internazionale che vedrà la partecipazione del direttore esecutivo Ico Robério Oliveira Silva. Lavazza sarà Platinum Sponsor della manifestazione.

Sanremo: il processo a Giovanni Ingrasciotta per tentata estorsione

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sanremo

SANREMO – Vending e guerra del caffè Ingrasciotta alla sbarra per la Coffee time. E’ ripreso al tribunale di Sanremo il processo a Giovanni Ingrasciotta, l’imprenditore del caffè che deve rispondere di tentata estorsione ad una ditta concorrente della Coffee Time. Il processo si era aperto il 31 ottobre scorso, nell’ambito della cosiddetta ‘guerà del caffè’. Il Pm Cavallone, che rappresenta l’accusa contesta a Ingrasciotta di aver minacciato il legale rappresentante della ‘Dds’, l’azienda concorrente, dicendo di avere conoscenze importanti in ‘Cosa nostra’. Nel 2010 lo stesso avrebbe invitato la ‘Dds’ a trovare un accordo per la fornitura all’Asl di distributori automatici.

Sanremo: al tribunale, i fatti

Secondo la difesa di ingrasciotta, invece, si trattò di una normale trattativa commerciale. Nel dicembre scorso, tra l’altro, la Dia di Genova e la Procura di Sanremo, hanno disposto il sequestro della ‘Coffee Time’. L’udienza di ieri è durata tre ore per ascoltare i testimoni circa l’episodio delle intimidazioni che Ingrasciotta avrebbe fatto mostrando ai suoi concorrenti una foto del super latitante Matteo Messina Denaro. Al termine Giovanni Ingrasciotta, ex legale rappresentate della ‘Coffee Time’ di Sanremo, che al Giudice Lorenzo Purpura ha risposto dell’accusa di estorsione ha detto: “Il processo di oggi è andato bene. Il Consigliere Bonello ha chiarito ulteriormente l’episodio che ci riguardava. Non che si sentisse minacciato per un nostro precedente colloquio. Ho precisato ulteriormente che il capitano Pizziconi ha detto una cosa falsa,in merito ai sedili della mia Bmw ed al sospetto che io potessi avere che ci fosse installata una microspia.

Qualcuno aveva spostato quei sedili e non c’era bisogno dell’inserimento della chiave per azionarli e io ho denunciato questo. Ho infinite chiarito il fatto che non sono il cognato di Matteo Messina Denaro”.

Infine, a domanda diretta:

“Non sono mai stato in possesso di nessuna copertina di qualsiasi giornale che mostrava la foto di Matteo Messina Denaro”. Secondo l’accusa Ingrasciotta mostrando la copia di un settimanale avrebbe detto “Questo è mio cognato: avete visto che falsità si scrivono sul suo conto”. Una circostanza che assumerebbe pertanto un altra valenza in quanto preambolo ad un incontro con i rappresentati della ditta concorrente e durante il quale venne proposta una spartizione ‘consensuale’ del territorio commerciale.

Ancora una volta, nelle circa tre ore di udienza a Sanremo, si è fatto un gran parlare dell’episodio cardine delle contestazioni ovvero la copertina dell’Espresso risalente al 12 aprile 2001, dove viene mostrata la foto del latitante di Castelvetrano, ad oggi considerato vertice della ‘cupola’.

Ingrasciotta ha smentito di aver mai fatto ricorso ad un qualsivoglia pressione

Ed a sentire i testimoni che oggi si sono presentati al momento nessuno sembra essere in grado di poter parlare direttamente di minacce. Il primo teste ad essere sentito è stato il capitano Sergio Pizziconi che comanda il nucleo investigativo dei Carabinieri di Imperia. L’ufficiale ha riferito, rispondendo alle domande del PM Maria Paola Marrali, dell’attività di indagine inerente al caso oggi oggetto di processo. L’episodio relativo alla foto come riferito dal capitano Pizziconi trova la sua origine da un altro fatto delittuoso, l’incendio ad alcuni veicoli della ditta DDS risalente a Marzo 2010, mentre l’incontro e la presunta minaccia risalgono ad un mese prima, a febbraio. Durante l’attività di indagine esperita a seguito dell’incendio Girotti Paolo e Paravisi Massimo riferirono dell’incontro avuto con Ingrasciotta della circostanza inerente alla foto e della successiva richiesta di accordo per la spartizione sulla distribuzione nell’appalto per la posa delle macchinette nelle strutture dell’ASL 1.

Da quelle testimonianze il capitano Pizziconi, ha spiegato che l’attenzione si era spostata ovviamente su Ingrasciotta, tanto che venne messa sotto controllo una sua utenza telefonica che si pensava fosse stata disattivata e si tentò l’installazione di una microspia dentro la BMW X6 dell’allora rappresentate legale della Coffee Time. Ad ogni modo come precisato dal militare, quando venne installata l’apparecchiatura per l’intercettazione nell’auto, quel giorno Ingrasciotta si sarebbe accorto che qualcuno aveva messo mano nella sua auto.

“Noi abbiamo l’autorizzazione solo all’accesso con la chiave, non possiamo mettere in moto la macchina ed i sedili di quell’auto si possono muovere solo con la chiave inserita nel quadro” – ha spiegato il carabiniere. Ad ogni modo su questo dettaglio c’è stata una grande discussione, Ingrasciotta infatti ha sostenuto che i sedili invece si sarebbero potuti muovere comunque anche senza chiave inserita. Un punto rilevante in quanto il capitano Pizziconi pur non riuscendo a spiegare con quali mezzi, ha sostenuto che l’imputato fosse a conoscenza o quantomeno sospettasse che nell’auto fosse stata installata una microspia. A detta della difesa, la preoccupazione di Ingrasciotta, su quel particolare dettaglio del sedile sembra che non fosse riconducibile tanto alle intercettazioni ma per paura di una qualche ritorsione per via delle sue vicende legate al tentativo di omicidio del quale era stato vittima. Infatti dalle successive intercettazioni non è emerso nulla che provasse in qualche modo il coinvolgimento di Ingrasciotta con l’episodio delle minacce o la questione degli appalti. Inoltre è stata anche sconfessata una qualsivoglia pista che lo legasse all’attentato incendiario ai furgoni della ditta DDS. Su questo punto si è fatto un gran discutere in aula in quanto Ingrasciotta si è chiarito dicendo che lui non ha nessun legame di parentela con Matteo Messina Denaro, mentre è realmente cognato del boss Giuseppe Panicola, l’uomo mandato per uccidere l’imprenditore e mandato pare proprio dal ‘super latitante’.

Anche la questione inerente alle intimidazioni è stata riproposta dall’ex consigliere regionale Franco Bonello, infatti in un’occasione di colloquio informale con Ingrasciotta quest’ultimo gli avrebbe detto di esser stato oggetto di attenzione da parte delle forze dell’ordine proprio per Matteo Messina Denaro.

Per la precisione l’imprenditore avrebbe detto all’allora consigliere che una sua villa era stata oggetto di perquisizione da parte dei Carabinieri che cercavano il boss latitante. Se quella precisazione, con dovizia di particolari, come spiegato dallo stesso Bonello, dovesse essere intesa come intimidazione circa i rapporti di Ingrasciotta con alcune personalità di spicco della mafia, sembra di no. Il consigliere incontrò l’imprenditore in quanto quest’ultimo voleva delle delucidazioni circa gli appalti per le macchinette del caffè nelle strutture dell’ASL 1, ma come spiegato dallo stesso Bonello, non si sentì minacciato tanto che riferì l’accaduto ad un amico, l’ispettore capo della Polizia Postale Ivan Bracco, non per denunciare Ingrasciotta ma in sua difesa in quanto a suo modo di vedere si sarebbe trattato di un accanimento nei confronti di un integerrimo imprenditore.

Al momento l’episodio della copertina compare a processo solo attraverso le testimonianze e comunque l’attività di indagine, basata sul burrascoso passato di Ingrasciotta e sui suoi rapporti con rappresentanti del crimine organizzato, sembra cozzare contro le testimonianze di chi venne a sapere dell’episodio.

A Sanremo in aula solo l’amministratore delegato della DDS Girotti Paolo

Che seppe dell’incontro dallo stesso Paravisi, ha detto che gli sarebbe stata riferita una percezione, della parte offesa in questo processo, di correlazione tra il preambolo della copertina e la successiva richiesta di accordo. Di diverso avviso invece Intermesoli Nino amministratore DDS che incontrò Paravisi alcuni minuti dopo il famoso incontro con Ingrasciotta. In quell’occasione gli venne riferito della foto e della precisazione sulla parentela con Matteo Messina Denaro, ma che lì per lì non venne vista come una minaccia tanto che non fu oggetto o pensiero di denuncia ma venne considerato più uno scherzo.

L’udienza si è chiusa a Sanremo con un rinvio al 27 febbraio, uno slittamento rispetto a quanto già previsto in quanto, stamani, in aula, è emerso che vi sono state delle mancanze all’interno delle trascrizioni in fase di esame. Sembra infatti che manchino integralmente le domande fatte dall’avvocato Fabo D’Anna. Il giudice a fronte delle rimostranze della difesa ha stabilito che il perito proceda ad un nuovo ascolto, operazione dai tempi necessariamente più lunghi rispetto alla precedente udienza in programma a fine gennaio. Fonti: riviera24.it e sanremonews.com

La commissione tributaria di Alessandria stabilisce che il costo del caffè per la macchinetta è deducibile

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Macchina vending con distributore di caffè e bevande calde

MILANO – La Commissione tributaria provinciale di Alessandria ha stabilito che il costo del caffè per il funzionamento della «macchinetta» presente nella sede di un esercizio commerciale è un costo inerente e deducibile.

Questo sia quando il consumo di caffè sia rivolto ai dipendenti (inerente) sia quando questo consumo sia rivolto ai clienti (mezzo pubblicitario). Queste sono le conclusioni contenute nella sentenza numero 86/5/2011 della Commissione di Alessandria.

La vertenza era nata da un accertamento con cui l’agenzia delle entrate di Alessandria intendeva rettificare i costi relativi al «consumo e rifornimento di caffè» portati in detrazione da una autofficina di riparazione autoveicoli sia per la somministrazione nei confronti dei clienti, che del personale di servizio.

Pedrocchi: ladri messi in fuga dall’antincendio

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Una veduta dello storico Caffè Pedrocchi di Padova

CAFFÈ PEDROCCHI – L PADOVA – Messi in fuga non tanto dall’allarme antifurto, ma da quello antincendio i ladri che la notte di Capodanno hanno tentato il colpo nello storico Caffè Pedrocchi, a Padova. La mattina del 2 nei locali del seminterrato del Pedrocchi sono intervenuti i carabinieri con gli esperti del nucleo repertazioni tracce, per ricavare elementi utili a rintracciare la banda, che puntava probabilmente alla cassaforte.

Pedrocchi salvata dall’allarme

È possibile che i ladri si sono fatti chiudere dentro il caffè e indisturbati siano poi scesi nel sotterraneo dove in un corridoio è custodita la cassaforte con gli incassi. Il forziere è stato attaccato dai malviventi con una sega elettrica circolare, ma il fumo sprigionato dal macchinario ha messo in funzione l’allarme anticendio, facendo fuggire i ladri a mani vuote.

Sport e caffè: ecco i motivi per cui la caffeina aiuta la performance

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caffè e sport caffeina

MILANO – Le bibite che contengono caffeina e zuccheri sono efficaci come bevande sportive per migliorare le performance prima di uno sforzo fisico. Lo ha dimostrato uno studio dell’università britannica di Sheffield Hallam che è stato presentato ieri alla stampa mondiale. Questa ricerca ha valutato gli effetti dei diversi prodotti su calciatori che le hanno assunte prima della partita, rilevando che i glucidi miglioravano la resistenza e la caffeina le capacità.

Caffeina, ottima per gli atleti

Mayur Ranchordas, ricercatore e nutrizionista dello sport ricorda che già altri studi avevano indicato gli effetti del mix di caffeina e zuccheri sulla resistenza, ma questa nuova analisi rivela anche un’azione sulla prestazione generale. Per scoprirlo Ranchordas e la sua equipe hanno studiato tre simulazioni di gioco da 90 minuti (divise in due tempi da 45 minuti) per testare agilità, capacità di dribblare e la precisione dei tiri dei giocatori.

Negli sportivi, quindi, il momento più indicato per il consumo di queste bevande, secondo i ricercatori, si colloca prima della gara o a metà gara.

MSC Divina, con i suoi spettacolari bar, battezzata a Marsiglia

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Venchi a bordo msc crocere
La Venchi a bordo della nuova Seaside della Msc Crocere

MILANO – Dati impressionanti per descrivere la nuova ammiraglia della Msc crociere, la Divina. Che è lunga 333,30 m, alta 66,80 mt, pesante 140.000 tonnellate, Rispetto alle sue gemelle MSC Splendida e MSC Fantasia, la nuova nave sarà dotata di circa 100 cabine in più che le consentiranno di ospitare fino a 4.363 passeggeri. Inoltre presenta modifiche tecniche innovative che includono nuovissimi tipi di alternatori, modernissime macchine refrigeratrici HVAC e motori a propulsione più potenti, da 21.8 MW (rispetto al 20.2 MW su MSC Splendida), che le permetteranno di raggiungere una velocità massima di 23 nodi.

MSC Divina: equipaggio composto da circa 1.388 persone per la gestione della nave e dei numerosi servizi che offre a bordo

Tra cui quattro piscine, 12 vasche idromassaggio, venti bar tutti diversi e per questo interessanti: uno più bello dell’altro, secondo chi li ha potuti vedere sulla nave che è un avanzato stato di allestimento. In queste caffetterie dove l’espresso italiano la farà da padrone opererà uno staff altamente qualificato che proprio in questi giorni sta completando i corsi di formazione.

I migliori tra gli assunti lavoreranno all’interno dello Yacht Club, la zona più esclusiva della nave, e dell’MSC Aurea Spa, le due eccellenze che caratterizzano le tre ammiraglie della Compagnia. Gli interni della nave sono stati progettati dallo studio «De Jorio Design International», che ha ridefinito un nuovo concetto di design e gestione degli spazi, grazie al restyling dei ponti, dei ristoranti a bordo, del casino, della discoteca e della «Secondary lounge».

Inoltre, a donare alla nave un’atmosfera ancora più «magica» sarà l’Infinity Pool, un giardino con piscina creato a poppa e decorato come una volta paradisiaca.

La nave sarà dotata, inoltre, di un nuovo sistema ad osmosi inversa per la produzione di acqua dolce

Garantendo così un risparmio energetico del 40%, assicurando quindi un minor impatto ambientale. Dodicesima unità della flotta Compagnia, MSC Divina – così chiamata in onore di Sophia Loren – battezzata nel maggio 2012 a Marsiglia, in Francia. La diva, icona del cinema italiano nel mondo, sarà la madrina del battesimo, come già accaduto con tutte le altre navi varate dalla Compagnia. La nuova ammiraglia sarà elegantemente rifinita seguendo il tema delle divinità. I 18 ponti della nave (13 dei quali riservati ai passeggeri) avranno nomi derivanti dalla mitologia greca: Urano, Afrodite, Aurora, Giunone, Artemide, Zeus, Mercurio, Cupido, Iride, Minerva, Apollo, Saturno, Elios. L’equipaggio di MSC Divina sarà composto da circa 1.388 persone per la gestione della nave e dei numerosi servizi che offre a bordo, tra cui quattro piscine, 12 vasche idromassaggio, venti bar, sette ristoranti, di cui uno con spettacolare visuale panoramica e un altro con cucina messicana. Staff altamente qualificato e certificato anche all’interno dello Yacht Club, la zona più esclusiva della nave, e dell’MSC Aurea Spa, le due eccellenze che caratterizzano le tre ammiraglie della Compagnia. Gli interni della nave sono stati progettati dallo studio “De Jorio Design International”, che ha ridefinito un nuovo concetto di design e gestione degli spazi, grazie al restyling dei ponti, dei ristoranti a bordo, del casino, della discoteca e della “Secondary lounge”. Inoltre, a donare alla nave un’atmosfera ancora più “magica” sarà l’Infinity Pool, un giardino con piscina creato a poppa e decorato come una volta paradisiaca.

Fiat apre un caffè nel centro della capitale indiana

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fiat

NEW DELHI – La Fiat, quella delle automobili, in contemporanea con l’apertura dell’11° Auto Expo, ha inaugurato venerdì nel centro della capitale il primo Fiat Caffè del Paese che sarà seguito entro breve tempo da un secondo a Pune, città sede dello stabilimento costruito dalla casa torinese.

Fiat esporta il made in Italy

Oltre ad usufruire dei normali servizi di ristorazione, i clienti potranno vedere e provare i più recenti modelli della gamma Fiat, ricevere informazioni tecniche da personale specializzato, sfogliare libri e pubblicazioni riguardanti il mondo automobilistico ed assistere ad eventi e mostre che saranno via via organizzate sul posto.

Intervenendo per l’occasione il presidente e amministratore delegato di Fiat India, Rajeev Kapoor, ha sostenuto che «il lancio è parte integrale della strategia per illustrare il nostro impegno per la clientela ed il mercato indiani».

J.M. Smucker: completata la cessione delle attività del foodservice

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MILANO – Proseguono le grandi manovre di Sara Lee in vista della ristrutturazione del business globale in due distinte società quotate comprendenti, la prima (Sara Lee), le attività nordamericane retail e collegate ai prodotti alimentari e, l’altra (CoffeeCo), le bevande (in particolare il caffè), nonché le attività relative a panetteria e pasticceria. È della settimana scorsa, l’annuncio del closing dell’operazione, formalizzata lo scorso ottobre, con la quale la multinazionale statunitense ha trasferito a J.M. Smucker la maggioranza delle attività di foodservice relative al caffè e al tè in nord America. In base agli accordi intervenuti tra le parti, J.M. Smucker corrisponderà a Sara Lee 350 milioni di dollari in contanti più 50 milioni in rate decrescenti nell’arco dei prossimi dieci anni. L’affare contribuirà per circa 100 milioni di dollari alle vendite nette di J.M. Smucker nell’esercizio 2012 e non appare destinato ad avere un impatto materiale sull’utile per azione, fatta eccezione per i costi una tantum dell’operazione, stimati in circa 25 milioni. Degli attuali 690 dipendenti del ramo foodservice beverage di Sara Lee nord America 450 sono passati sotto le dipendenze dirette di J.M. Smucker. Contestualmente, la compagnia di Downers Grove (Illinois) ha reso nota l’acquisizione di Tea Forte, azienda statunitense fondata nel 2003 specializzata nella fornitura di tè di alta qualità (sfusi e in bustina) al settore alberghiero e al canale alimentare. I termini finanziari dell’operazione non sono stati divulgati. L’attuale management di Tea Forte continuerà a gestire autonomamente l’azienda sino all’integrazione del brand nella nuova società pure-play. “La competenza di Tea Forte nel segmento ultra-premium integra il nostro business che comprende delle referenze leader a livello europeo nel settore del tè” ha dichiarato il ceo di Sara Lee International Beverage Michiel Herkemij. Coerentemente con la propria mission strategica, che punta a rifocalizzare e razionalizzare le attività nei segmenti più redditizi e a maggiore valore aggiunto, Sara Lee ha messo a segno nel secondo semestre 2011 alcune importanti operazioni in Europa. Tra queste spiccano le acquisizioni della catena di caffetterie olandese CoffeeCompany (numero uno nei Paesi Bassi con una rete di una sessantina di locali e oltre 7 milioni di visite all’anno) e del torrrefattore norvegese Kaffehuset Friele, azienda leader in Norvegia e Danimarca per le forniture di caffè al segmento Ocs. Sul fronte delle dismissioni, Sara Lee ha perfezionato lo scorso mese la vendita alla società messicana Grupo Bimbo S.A.B. della propria divisione iberica di prodotti di panetteria freschi, che ha generato nell’esercizio 2011 un fatturato netto di 408 milioni di dollari. La cessione è avvenuta in contanti, per la somma di 115 milioni di euro . L’accordo include tutti i marchi di prodotti di panetteria freschi di Sara Lee in Spagna e Portogallo (con brand prestigiosi quali Bimbo, Martinez, Ortiz e Silueta), nonché sette stabilimenti di produzione. Risale invece all’ottobre scorso il closing dell’operazione con la quale Sara Lee ha ceduto la divisione statunitense di prodotti pronti refrigerati (come la pizza e la pasta), a Ralcorp Frozen Bakery Products, un’unità di Ralcorp Holdings, per una cifra pari a 545 milioni di dollari. J.M. Smucker rafforza la leadership nel mercato Usa del caffè accrescendo il presidio nel segmento della distribuzione al catering. Molto vasto il portafoglio prodotti compreso nell’operazione conclusa con Sara Lee, che include il caffè concentrato liquido (commercializzato con il marchio Douwe Egberts), nonché le licenze per i marchi Cafitesse (caffè porzionato) e Pickwick (tè). J.M. Smucker e Sara Lee si sono accordate inoltre per collaborare nel campo delle tecnologie per la produzione del caffè liquido instaurando una partnership a lungo termine per lo sviluppo di nuove bevande. Nell’arco del 2011, J.M. Smucker ha realizzato anche altre acquisizioni sul fronte caffè rilevando, in particolare, la torrefazione Rowland Coffee Roasters Inc. di Miami, che commercializza i marchi Café Bustelo e Café Pilon, rivolti principalmente alla clientela latino americana degli Usa.

Nel bar della Camera dei deputati da oggi espresso a 80 centesimi

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Tazzina espresso

MILANO – La buvette di Montecitorio, dove ha sede la Camera dei Deputati, aumenta i prezzi. A parte la bottiglietta di acqua minerale e il vasetto di yogurt, che continuano a costare rispettivamente cinquanta centesimi e un euro, con l’anno nuovo tutto il listino della bar dei deputati è stato ritoccato verso l’alto, con rincari nell’ordine del dieci-venti per cento ma che in alcuni casi arrivano a far raddoppiare il prezzo praticato fino alla fine del 2011.

Camera dei deputati, la tazzina salata

Gli aumenti sono stati decisi dall’ufficio di presidenza di Montecitorio per adeguare i prezzi del bar dei deputati a quelli dei locali fuori dal palazzo dopo le polemiche sui privilegi dei parlamentari. Al loro rientro dalle vacanze, la prossima settimana, i deputati troveranno la tazzina di caffè più cara di dieci centesimi: l’espresso, che prima costava settanta centesimi, ora costa ottanta, il cappuccino passa da un euro a un euro e dieci centesimi, il cornetto da ottanta a novanta centesimi. Se fare colazione costerà circa il dieci per cento in più rispetto al 2011 (per un cappuccino e un cornetto si spenderanno due euro contro l’euro e ottanta di qualche giorno fa), sfamarsi a ora di pranzo sarà ancora più caro.

La rosetta farcita di mozzarella e prosciutto passa da 2,50 a 3 euro, il tramezzino aumenta da 2 a 2,50 euro, i supplì che costavano 1 euro arrivano a un euro e trenta, la pizzetta rossa passa da un 1,50 a 2,50 euro. Al bancone della frutta gli aumenti sono ancora più sostenuti: la singola porzione di frutta passa da 50 centesimi a un euro, che diventano due per il melone e l’ananas.

Ma è il settore bevande quello che riserverà le peggiori sorprese ai parlamentari

Raddoppia infatti il prezzo dei succhi di frutta (passano da uno a due euro) e addirittura triplica quello del vino: un bicchiere costava un euro, ora tre. Ma forse all’ufficio di presidenza hanno pensato di scoraggiare il consumo di bevande alcoliche, come dimostrano i rincari degli aperitivi, molto apprezzati dai parlamentari anche perché vengono serviti con generose porzioni di mandorle e salatini: l’analcolico, passa da 1,50 a 3,50, l’alcolico da 2 a 4,50 euro.

Ma le sorprese per i deputati non finiscono qui: al loro ritorno troveranno rincari anche al ristorante di Montecitorio. Il locale riservato ai deputati finora aveva mantenuto prezzi ampiamente sotto la media di quelli praticati fuori dal palazzo (per un primo e un secondo si spendono intorno agli 8-10 euro) e per questo era stato preso d’assalto dai senatori in fuga dal ristorante di palazzo Madama dopo gli aumenti di qualche mese fa.