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giovedì 28 Novembre 2024
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Bar Cappuccio: arrivano i saldi anche a Como

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COMO – Nel capoluogo lombardo i prezzi corti sbarcano anche in un bar. Un esempio che è segno della crisi che sta riducendo i clienti, soprattutto a colazione. Così il gestore di un bar di via Rodari, con l’obiettivo di richiamare quanti più avventori possibile, ha deciso di scontare colazioni e quant’altro in vendita nel suo locale. Quasi fossero abbigliamento o calzature, al bancone del bar Cappuccio caffè, cappuccini, brioche e amari sono scontati dal 10 al 25%, un incentivo nient’affatto usuale che, attivo fino al prossimo mese di marzo, fin dalle prime battute pare promettere davvero bene per le casse del bar. I prezzi? Espresso 0,80, cappuccino 1,20, cappuccino e brioche 2.

Dolcificanti non a rischio diabete: la scienza li scagiona

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dolcificanti

CONVEGNO – Gli esperti difendono i dolcificanti dalle accuse che stanno dilagando sul Web MILANO – L’utilizzo di dolcificanti non calorici non comporta rischi per la salute e bisogna risolvere lo ‘scollamento’ che esiste fra le informazioni che circolano nell’opinione pubblica, in primis su internet, e nella comunità scientifica. Con questo obiettivo si riuniscono oggi a Roma i principali esperti sul tema per l’incontro ‘Dolcificanti intensi non calorici: focus sulla sicurezza d’impiego’, organizzato con il patrocinio del ministero della Salute dall’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica e dalla Nutrition Foundation of Italy (Nfi). “Se inseriamo la parola chiave ‘aspartame’ nei motori di ricerca – ha detto Andrea Poli, direttore scientifico Nfi – possiamo notare che su 10 siti 8 parlano in maniera negativa di questo dolcificante, a volte con toni terroristici.

Dolcificanti, un po’ di chiarezza

Posizioni molto diverse da quelle degli esperti. Insomma, il tam tam della rete non corrisponde con i dati della scienza ufficiale. Ma chi non ha un background adeguato dovrebbe moderare i toni della comunicazione. Il nostro compito è quello di rassicurare e di far sì che l’opinione pubblica coincida con quella prevalente della comunità scientifica. In una società dove il sovrappeso e l’obesità stanno diventando un problema sempre più diffuso, l’impiego di dolcificanti non calorici risulta molto attraente, ma bisogna affrontare i dubbi legati all sicurezza che ci sono fra i cittadini”.

Tumori, problemi renali, tossicità

Questi alcuni dei problemi che vengono collegati con l’utilizzo di questi prodotti, soprattutto l’aspartame. Nel 2011, dopo aver riesaminato due studi che avevano destato un’attenzione di un certo rilievo nei media, l’Efsa, autorità europea per la sicurezza alimentare, ha però concluso che queste ricerche non costituiscono motivo per riconsiderare le precedenti valutazioni sulla sicurezza dell’aspartame o di altri additivi alimentari dolcificanti autorizzati nell’Unione europea.

“Il ruolo dei dolcificanti non calorici nel rischio di cancro – ha spiegato Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri e dell’università di Milano – è stato oggetto di un ampio dibattito fin dagli anni ’70, quando studi su animali avevano riscontrato un pericolo elevato di cancro della vescica in più di una generazione di topi trattati con dosi estremamente elevate di saccarina, e studi epidemiologi avevano rilevato associazioni, seppur moderate e non coerenti, con il rischio di tumore alla vescica negli uomini. Tuttavia, tali evidenze non trovarono conferme negli approfondimenti successivi”. “Vi sono oggi – ha concluso l’esperto – adeguate evidenze epidemiologiche che consentono di escludere un’associazione fra saccarina, aspartame e altri dolcificanti non calorici e il rischio di diverse neoplasie comuni”. Fonte: Libero.it

Lavazza: Bonolis e Laurentis dopo 11 anni lasciano il Paradiso

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La Nuvola Lavazza
La Nuvola Lavazza di Torino (foto concessa da Lavazza)

MILANO – Il paradiso della pubblicità non è eterno. Così ieri si è saputo che Paolo Bonolis e Luca Laurenti lasciano il “Paradiso Lavazza”, il teatrino dove per 11 anni hanno bevuto caffè fra le nuvole. Ora quella che è stata definita la coppia di fatto artistica passerà il testimone ad altri protagonisti che avranno il compito di proseguire la lunga serie di volti che, negli anni, attraverso lo schermo hanno portato il celebre espresso nelle case degli italiani.

Lavazza e il suo Paradiso

Iniziata con i primi testimonial Tullio Solenghi e Riccardo Garrone, la Campagna Paradiso ha visto alternarsi molti personaggi sia come presenza continuativa sia come ospiti per uno o più spot, come Laura Chiatti e Julia Roberts, o come importanti registi italiani quali Alessandro D’Alatri, Gabriele Salvatores, Daniele Luchetti e Umberto Riccioni Carteni.

La staffetta di Paolo Bonolis e Luca Laurenti con nuovi attori rientra nel naturale sviluppo del progetto ‘Paradiso che prevede l’alternarsi dei protagonisti. Gli spot con Paolo Bonolis e Luca Laurenti andranno in onda fino al 31 gennaio 2012.

Il Corriere della Sera lancia il concorso per il miglior barista di Milano

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Il barista che buca l'obiettivo @romediastudio

MILANO – Il Corriere della Sera ha lanciato un concorso per premiare il miglior barista del capoluogo lombardo. Ecco come presenta l’iniziativa: Spesso il primo sorriso che ci saluta la mattina è proprio quello del nostro barista. E diciamo «nostro» come lo diremmo di un parente stretto, perché il bar, per noi milanesi, è una consuetudine domestica e quotidiana. Se ne conoscete uno davvero speciale è arrivato il momento di mostrargli la vostra simpatia. Come? Partecipando alla nuova iniziativa «Vota il barista».

Basterà cliccare su milano.corriere.it/votailbarista, accedendo all’apposito modulo, compilarlo (le istruzioni nel box a fianco) e inviarlo. Attenzione, stiamo parlando di baristi che lavorano nei bar, non nei locali notturni (chissà, magari in futuro toccherà a loro). Per due mesi, ogni mercoledì, pubblicheremo le segnalazioni più interessanti: incontreremo i vostri baristi del cuore, li fotograferemo e daremo loro spazio sulle pagine del giornale, pubblicando anche le «motivazioni» di chi li ha segnalati. Le votazioni proseguiranno per circa due mesi, dopodiché verranno scelti i vincitori che riceveranno il «Premio ViviMilano-barista 2012».

Per iniziare, potreste cominciare a chiedervi se il vostro barista è un confidente discreto, un compagno di chiacchiere che ci rispetta e non ci giudica, oppure un personaggio gentilissimo che ci conosce a memoria e ci sopporta con biblica pazienza. Non sono voli pindarici, badate. È matematica: i dati statistici affermano che i milanesi consumano circa 500mila caffè ogni giorno. Giorno dopo giorno, si finisce per coltivare una passione faziosa e arbitraria, affine a quella del tifo sportivo, ma più ragionevole e pensata, perché maturata nel tempo nei confronti di chi sta dietro al bancone. Per questo, il nostro barista prediletto può anche lavorare in un locale dimesso o anonimo, come tanti nella nostra città.

La chiave di volta non è un dettaglio estetico: sta nell’umanità di chi ci serve al banco. Chiaro che contano anche la tecnica e la professionalità. Ma se il barista è scostante o sgarbato, se non sa entrare in empatia con i nostri umori, non c’è cappuccino perfetto che tenga. Il barista è il «sacerdote laico» di un rito che non teme le stagioni, le mode e nemmeno la crisi. Al bar non si è mai soli: si varca quella soglia per bere un caffè e incontrare un vecchio amico. Volete partecipare? Basta un clic. Partecipare alla nostra iniziativa è molto semplice.

Andando sul sito milano.corriere.it/votailbarista si aprirà una schermata che dovrete compilare in tutte le sue parti. Prima di tutto, vi verranno richiesti i dati del barista che volete segnalare: il suo nome, il bar in cui lavora e la motivazione della scelta (è particolarmente cortese? Vi prepara un caffè eccezionale? ha sempre un’attenzione in più per voi?). Segue una parte nella quale dovrete inserire i vostri dati (nome, età, professione, email). Ogni settimana, da mercoledì prossimo, sceglieremo alcuni tra i baristi segnalati e ve li faremo conoscere. Fra circa due mesi, proclameremo i vincitori e consegneremo loro il «Premio ViviMilano».

Bertona alla Fao per divulgare la cultura del tè

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Marco bertona
Il professor Marco Bertona esamina alcuni campioni di tè

MILANO – Alla FAO un Esperto italiano di Tè Marco Bertona, tea taster professionsita e presidente di ADeMaThè, l’Associazione italiana degustatori e maestri di thè, è stato chiamato a far parte del panel di esperti del gruppo intergovernativo sul tè della FAO. Il forum del Gruppo intergovernativo sul tè della FAO, è una comunità di esperti internazionali di Tè. Il forum è stato costituito con lo scopo di soddisfare la missione della FAO di mettere tutte le informazioni e i dati utili alla portata della comunità internazionale.

Bertona in prima linea come esperto

Come gateway di competenza e patrimonio di conoscenze dell’Organizzazione, il Forum è un tentativo di migliorare l’interazione e l’efficienza a tutti i livelli nel settore del Tè. Il Forum di esperti è stato creato per fornire un luogo dove i membri possano discutere, interagire e scambiare tutte le conoscenze sul tè: dalla sua produzione, il commercio ed i prezzi al suo consumo, senza tralasciare ovviamente gli aspetti salutistici. Dallo scorso ottobre, anche un italiano è componente del Panel degli Esperti internazionali di Tè della FAO. Congratulazioni dunque a Bertona per il prestigioso riconoscimento e tanti auguri di buon lavoro. Associazione italiana degustatori e maestri di thè Novara – Segreteria Nazionale Tel&Fax Sede: +39 0321.688263 Tel Mobile: +39 335.6611662 E-mail: info@MaestriDelThe.it Sito Web: http://www.MaestriDelThe.it

Bar Arace: cambio di gestione per il locale storico

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bar arace

GUARDIA DEI LOMBARDI (Avellino) – Fuori nevicava, la corrente era andata via da almeno un’ora, ma nessuno si era accorto di nulla. Era l’unico locale con il generatore di corrente e, a quell’ora tarda dei primi di gennaio, era la sola compagnia possibile, disposta a semicerchio intorno a due tavoli avvicinati. Chiacchierate, vecchi aneddoti, risate, giro di birre, quasi venti persone con età differenti. Si mescolavano, in quelle poche ore, più generazioni, raccolte piacevolmente nel Bar Arace, mentre il mondo esterno restava silenzioso e il paesaggio mutava per una delle ultime nevicate stampate nella memoria di questi anni. Il giorno dopo, di primo mattino, a stento di scorgeva una stradina sottile che partiva dal bar e si fermava nella piazza ricoperta di neve. È un ricordo recente, ma che cerca di svelare il significato della presenza di un bar, la sera in particolare, in un paese raccolto intorno alla sua piazza. Il 31 dicembre 2011, il Bar Arace cambierà gestione.

Bar Arace: continuerà con una nuova famiglia che sicuramente saprà mantenere la tradizione di tanti anni

Ma questo “amarcord” non poteva mancare chiudendosi, in ogni caso, un periodo durato tre quarti di secolo. A prima vista, cambiando la gestione di un bar si pensa che si volti pagina solo per il gestore. Ma in un piccolo paese dove un bar e la famiglia che lo gestisce sono legati indissolubilmente alla comunità, chiudere una storia così lunga significa voltare pagina anche per gli avventori che si sono susseguiti e si sono riconosciuti in più di una generazione. Scompare, insieme all’insegna, alle figure dietro il bancone, anche parte del carattere dei frequentatori “non occasionali” di quel locale. Il Bar Arace ha avuto una vita legata alla piazza del paese.

Nel 1934 Federico Arace diventa proprietario di un bar situato a poche porte di distanza (ma sempre sulla piazza), aperto qualche anno prima da suo cognato. È da quell’anno che il bar resterà fisso col suo sguardo di fronte alla Chiesa di San Vito (anche essa con il nome mutato in Chiesa del Miracolo) nella Piazza Vittoria di Guardia Lombardi. Per capire quanto sia lungo questo periodo, basta pensare che la piazza, nel frattempo, ha cambiato il suo aspetto ben due volte, ma trovando sempre sul lato sinistro, per chi arrivava in paese da via Roma (già via Nuova), il bar della famiglia Arace presente ad attenderlo.

E la storia di un bar di paese – che in questi anni ha visto guerre, terremoti e trasformazioni – è anche la breve storia delle varie generazioni che si sono avvicendate, quasi passandosi il testimone delle usanze, a volte discutibili, ma che resistono nella loro mitizzazione e nella memoria collettiva. Se si sposta il ricordo ai personaggi caratterizzanti le scene quotidiane della comunità di Guardia, non può non ritrovarsi sullo sfondo il Bar Arace.

Un locale che è stato lo scenario, quindi, ma anche il contenitore di aneddoti, di tradizioni, di amicizie

La prima finestra ad illuminarsi alle sei di mattina, il caffè dopo pranzo, la pausa, lungo il percorso, degli autobus che riportano gli studenti nei vari paesi dell’alta Irpinia, la vendita dei quotidiani, le scene di bambini che da soli compravano il gelato o erano inginocchiati sulle sedie vicino al bigliardino, le carte da gioco e le coppie storiche di “campioni” di tressette e briscola con il capannello di osservatori e “consiglieri”, la china calda con la scorzetta di limone, le paste preparate da Maria, il jukebox a 45 giri, il tifo per il Milan, la “passatella” (ancora giocata nonostante l’adattamento delle regole di un tempo), nonché i dovuti rinnovamenti, ma senza stravolgere completamente il locale per rincorrere le mode del momento, e tanto altro da ricercare nella memoria dei più anziani.

E come dimenticare la goliardia dei giovanissimi frequentatori degli ultimi anni, che questo Natale hanno voluto ricordare a loro modo il bar, disponendo come candeline 77 bottiglie di birra, quanti gli anni del bar, consumate per festeggiare insieme al proprietario. Il bar è sempre stato anche un luogo di umanità condivisa, e mi ha colpito, parlando con un amico non originario di Guardia, ma che viene da Roma ogni anno per le feste natalizie, il suo dispiacere nel sapere di questo cambiamento di gestione. Lui sottolineava l’importanza di fermarsi a prendere un caffè da Raffaele Arace. Quell’accoglienza con chiacchiere garbate e di attenzione esprimevano il benvenuto di un paese intero.

Quell’umanità sempre mostrata verso tutti era un segno distintivo, tramandato nel tempo, su cui, forse, sarà ancora possibile reinventarsi il futuro della comunità, se ne venissero raccolte le briciole per prendersene cura. In tutti questi anni “zi F’dericu, ze Margarita, Rafaèl e Maria” hanno visto partire intere famiglie, ma le hanno anche viste tornare, almeno per un saluto in agosto, con nuovi figli e nipoti. Persone cambiate nell’aspetto, ma con l’affetto e i ricordi ancora intatti. Fonte: corriereirpinia

Caffè Vergnano ospita gli incontri letterari a Rialto nel cuore di Venezia fino al 7 febbraio

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Logo Caffè Vergnano coca-cola
Il logo di Caffè Vergnano

VENEZIA – Caffè Vergnano, locale nel cuore del Mercato di Rialto, si è trasformato con il tempo in un luogo d’incontro per raccontare e discutere di Venezia, raccontarsi, fare progetti e ascoltare le nuove tendenze musicali.  Si inizia oggi e si prosegue tutti i giovedì con la musica, Happy Hour Time, mentre il martedì è il momento degli incontri letterari con gli autori dedicata ai “Veneziani quasi famosi”, ai “nuovi Veneziani” e ai misteri, all’arte e alla musica della più famosa città sull’acqua al mondo.

Gli incontri letterari di Caffè Vergnano

Martedì 17 gennaio alle 18:00, Veneziani quasi famosi – un viaggio insolito nella Venezia delle persone reali, Il libro di Alessandro Rizzardini, Alberto Fiorin e Sebastiano Giorgi è anche una guida ragionata, scanzonata, divertente al software Venezia: gli abitanti e gli intelletti che rendono viva la città.

Ne parla con gli autori Giovanni Pelizzato. Gli appuntamenti letterari continuano martedì 24 gennaio alle 18 con I nuovi veneziani. Dopo il grande successo di Quando c’erano i Veneziani – un polittico con diciannove immagini della Venezia dell’età dell’oro, quella degli anni Cinquanta e Sessanta – il dibattito su Venezia si riapre con questo agile volume che raccoglie pensieri, speranze, riflessioni dei veneziani di oggi.

Martedì 31 gennaio alle 18 è la volta di Calle dei Bombardieri. Paolo Ganz non è solo un musicista: il suo primo libro ci rivela un autore solido che ci racconta una Venezia inedita, intima, rivelata.

La rassegna si conclude martedì 7 febbraio alle 18 con Alberto Toso Fei e il suo Misteri di Venezia, la summa di vent’anni di ricerche, sia d’archivio che sul campo, di questo prolifico veneziano che racconta da libri e tv la sua Venezia misteriosa e leggendaria.

Misteri di Venezia è una spettacolare guida che ci accompagna lungo sette itinerari notturni nelle pieghe più nascoste e intime della città. Il libro più venduto in dicembre a Venezia viene presentato dall’autore e da Giovanni Pelizzato.

Autogrill: ampliata la partnership con Starbucks Prime

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autogrill cometa dufry
Il logo Autogrill

MILANO – Il Gruppo Autogrill e Starbucks Coffee Company, collaborazione nata negli Stati Uniti nel 1991, hanno esteso la partnership a livello internazionale e si apprestano a sviluppare nuove attività in Europa. Una nota diffusa ieri alla stampa annuncia che nel corso dell`anno, Autogrill introdurrà per la prima volta il marchio Starbucks all`interno dei propri principali punti vendita francesi. Le prime aperture saranno all`interno delle stazioni ferroviarie, un canale di importanza strategica. A fine anno due locali verranno inoltre aperti nell’aeroporto di Marsiglia, nelle aree 1 e 4. Nei prossimi mesi, la società inserirà il brand anche lungo le autostrade in Olanda, inaugurando i primi locali nelle aree di servizio di AC De Meern e AC Meerkerk.

Autogrill gestisce circa 370 locali Starbucks (352 in Nord America e 15 in Europa)

Che nel 2010 hanno generato ricavi complessivi per oltre 450 milioni di dollari USA (pari a oltre 340 milioni di euro). «Con questa operazione, Autogrill – spiega la società – vuole offrire ai propri clienti del mercato europeo l’esperienza e la qualità dei prodotti e dei servizi del marchio leader mondiale nella torrefazione e distribuzione di caffè. Starbucks conferma la volontà di perseguire l`espansione internazionale nei canali del viaggio, che sono in continua in crescita nel mondo, attraverso il supporto di un partner consolidato come Autogrill».

«Dopo il rinnovo dell’accordo di esclusiva siglato da Autogrill e Starbucks in Nord America lo scorso anno», ha commentato Gianmario Tondato Da Ruos, amministratore delegato di Autogrill, «questo rappresenta un passo significativo per ampliare anche in Europa la collaborazione strategica tra i due Gruppi che continuano ad esplorare insieme nuove opportunità di sviluppo.»

«Siamo orgogliosi di annunciare il consolidamento della nostra partnership con Autogrill in mercati strategici quali la Francia e l’Olanda – ha dichiarato nella nota Michelle Gass, President Starbucks Europe, Middle East and Africa. Si conferma in questo modo la nostra strategia di crescita del business attraverso la collaborazione con partner di valore che hanno alle spalle una lunga storia di comprovata esperienza e successo».

Sigep: arrivano le finali del Campionati italiani baristi caffetteria

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sigep 2018
Il logo del Sigep

RIMINI – La 33a edizione di Sigep (Rimini Fiera, 21-25 gennaio 2012) si affolla di nuovi protagonisti con il Sigep Coffee (Pad. A1), dedicato all’intera filiera del caffè, dalla coltivazione della pianta sino all’espresso e all’utilizzo in pasticceria e cioccolateria. L’iniziativa, organizzata da Rimini Fiera con il patrocinio di S.C.A.E./Speciality Coffee Association of Europe, vedrà in scena i migliori bartender e barmade a livello internazionale, oltre ad una folta rappresentanza di imprese del settore, tra cui alcuni marchi leader.

Il Campionato di caffetteria

Il nuovo evento è originato da un accordo triennale fra Rimini Fiera e A.C.I.B./Associazione Campionato italiano baristi, che prevede la disputa a Sigep, nel prossimo triennio, del Campionato italiano baristi, così come del campionato Latte art e del campionato Coffee in good spirits.

A cura di Pasticceria Internazionale, domenica 22 si svolgerà al Forum della Decorazione (Pad. D3) la 3ª edizione del Seminario Professionale sull’Investimento Qualitativo e Creativo del Caffè in Pasticceria e Ristorazione, dal titolo Il caffè oltre la tazzina buono, goloso e per tutti.

Idee e suggerimenti per un’offerta originale e sfiziosa rivolta a gourmand, bambini, intolleranti…. Sotto la guida di tre professionisti, gli operatori del settore, dai barman ai pasticceri/cioccolatieri ai pastry chef, potranno cogliere spunti pratici e idee innovative utili al proprio mestiere di artigiani e creativi.

World Barista Championship

La gara è valida per il World Barista Championship, e le selezioni si svolgeranno sabato 21 e domenica 22, mentre finale e premiazione sono programmate per lunedì 23. I partecipanti dovranno preparare in 15 minuti quattro espressi, quattro cappuccini e quattro bevande analcoliche personalizzate a base espresso, da servire ad una giuria formata da esperti giudici degustatori.

Cila, Campionato italiano latte art (selezioni il 23, finale il 24 gennaio). La competizione è valida per il WLA, World latte art championship, e i partecipanti dovranno superare varie fasi fino alla finale, dove giungeranno i sei migliori concorrenti.

Qui, nel tempo massimo di otto minuti si dovranno preparare due caffè latte identici, due latte macchiati caldi identici e due bevande personalizzate identiche da presentare a 2 giudici visual, 1 giudice tecnico ed un capo giuria.

Le gare al Sigep

CICS, Campionato italiano di Coffee in good spirits (martedì, 24 gennaio). La sfida è valida per il World coffee in good spirit championship. I concorrenti avranno cinque minuti per la preparazione e otto minuti di tempo per produrre due caffè caldi a base di alcool e due caffè freddi a base di alcool.

I migliori sei concorrenti si sfideranno in finale a suon di irish-coffee, caffè caldi e freddi a base di alcool. Rimini Flair (Pad. A1). Nella mattinata di mercoledì 25 si svolgerà Rimini Flair, brevi incontri con approfondimenti seminariali per abbinamenti, sperimentazioni e degustazioni su caffetteria e distillati Coffee Chat. (pad. A1 Area Vip).

Ogni giorno, dalle ore 13,30 alle ore 14,30, il Campione italiano baristi Francesco Sanapo si esibirà e darà suggerimenti, raccontando anche curiosità sul caffè. “La singolarità e la specialità del caffè non si racchiude in una tazzina o in una capsula – afferma Sanapo – ma esprime culture diverse e anche epoche diverse. Io “lotto” affinché si diffonda l’esigenza di una ricerca e di una conoscenza più approfondita del “prodotto caffè” e la collaborazione tra me e Sigep vuole far passare questo messaggio e cogliere l’occasione per fare formazione”.

Gruppo Cimbali certifica il suo Sistema per la sicurezza dei lavoratori

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Global coffee institute Gruppo Cimbali
Il logo di Gruppo Cimbali

MILANO – Il Sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori ottiene la certificazione BS OHSAS 18001:2007. Nel mese di dicembre, Gruppo Cimbali ha certificato il suo Sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori secondo lo standard OHSAS 18001.

L’acronimo OHSAS sta per Occupational Health and Safety Assessment Series e identifica uno standard internazionale elaborato nel 1999 e rivisto nel 2007 al fine di permettere il rilascio di una certificazione di conformità.

Gruppo Cimbali certifica il Sistema di gestione della salute e sicurezza dei lavoratori secondo lo standard OHSAS 18001

Oltre al rispetto delle norme vigenti, la certificazione OHSAS attesta l’applicazione volontaria di un sistema che permette di garantire un adeguato controllo riguardo la sicurezza e la salute dei lavoratori, elemento essenziale anche del codice etico fortemente voluto dall’azienda.

Attraverso una costante valutazione dei rischi e la conseguente applicazione di azioni migliorative dell’ambiente di lavoro e dei processi aziendali, Gruppo Cimbali otterrà una maggiore motivazione delle risorse umane coinvolgendo sempre più i lavoratori e i loro rappresentanti nel sistema di gestione.

Anche l’opinione pubblica, sensibile nei confronti della sicurezza e della salute sul lavoro, sarà pienamente soddisfatta con un chiaro ritorno d’immagine. Ispezioni periodiche garantiranno la conformità del Sistema allo Standard nell’ottica del miglioramento continuo. Con l’ottenimento dello standard OHSAS 18001 Gruppo Cimbali sottolinea una volta di più la propria attenzione al patrimonio umano rappresentato dai propri dipendenti.