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sabato 30 Novembre 2024
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Bar Recupero: chiudo lo storico locale a Palermo

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palermo Iti Caffè
La città di Palermo

PALERMO – Sigilli al bar Recupero di via Malaspina. Ad apporli, ieri, sono stati gli ufficiali giudiziari inviati dal tribunale, a seguito di una procedura fallimentare. I problemi per i titolari di uno dei bar più famosi della città sarebbero dovuti a un contenzioso con l’amministrazione condominiale del palazzo, dove sono ubicati i locali della pasticceria-rosticceria, che rivendica i pagamenti delle quote condominiali arretrate per le spese correnti (luce e acqua) e straordinarie (rifacimento della facciata del palazzo).

Bar Recupero: non si sa a quanto ammonta il debito, ma è certo che il condominio ha presentato istanza di fallimento al Tribunale

Motivo per cui sono scattate tutte le procedure per il recupero delle spettanze arretrate. I sigilli al bar sono scattati ieri mattina, quando il negozio era chiuso per il giorno di riposo settimanale. I fratelli Recupero si sono trovati di fronte al fatto compiuto, stupiti nel vedere le “fettucce” del tribunale che impediscono la loro l’entrata nel locale. I titolari si difendono. «Entro 48 ore contiamo di uscire da questo malinteso – dice Davide Recupero – Il debito è stato pagato in parte e il resto dovevamo saldarlo a rate. Chiariremo tutto nel più breve tempo possibile e rimetteremo in moto l’attività».

Nel frattempo, fino a contrordine, il locale resterà chiuso con i sigilli, visibili nella parte alta delle saracinesche. Intanto c’è il curatore fallimentare, l’avvocato Bernardo Mattarella, che dovrà seguire l’iter del procedimento. Una grossa grana che coinvolge il bar con una esperienza ventennale, famoso per la pasticceria e per la produzione delle arancine. Una tradizione portata avanti dai fratelli Davide e Maurizio Recupero.

Lo stop del locale coinvolge anche i dipendenti, costretti a rimanere a casa fino a quando non verranno tolti i sigilli

Il locale si affaccia sulla via Malaspina ed è frequentato dai palermitani dal palato buono. In molti si recano al bar per il pranzo di lavoro, agevolati dalla struttura all’esterno che ospita i tavolini. Non c’è da stupirsi se la crisi economica sta cominciando a strisciare verso i bar che, così come per i ristoranti, dove ha già colpito, rischia di intaccare un segmento produttivo che, per i palermitani, rimane ancora un luogo dove socializzare accanto a una buona tazza di caffé. Per saperne di più: http://www.gds.it/gds/sezioni/economia/dettaglio/articolo/gdsid/190752/

Starbucks fa amicizia con i clienti: Latte gratis negli store Uk

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starbucks
Il logo di Starbucks

LONDRA – Un latte macchiato di nome Bob. O Kate. O John. O Sarah. E via dicendo. E’ l’ultima strategia di marketing della Starbucks, la catena di caffetterie all’italiana (ma di proprietà e ideazione americana) che ha conquistato il mondo e che – prima o poi – proverà a mettere piede pure in Italia, per ora evitata perché considerata (giustamente) la patria della cultura del caffè. Tutti i clienti che si presenteranno per nome, entrando oggi e domani (fino a mezzogiorno) in uno Starbucks, a Londra, nel resto della Gran Bretagna e negli Stati Uniti, riceveranno una tazza (di cartone) di latte macchiato gratis, con il proprio nome scritto sopra “Perché tutto sembra impersonale al giorno d’oggi?”, si chiede l’azienda che ha reinventato espresso e cappuccino in un paginone pubblicitario sui giornali londinesi.

Starbucks coccola i clienti inglesi

“Siamo diventati tutti dei nomi in codice, dei numeri di riferimento, degli indirizzi digitali. Ma alla Starbucks non vogliamo più chiamarvi Latte o Mocha, bensì con il vostro nome. Perciò venite a trovarci stamattina e presentatevi, vi diremo buongiorno con un Latte gratis con il vostro nome scritto sopra. Noi siamo Starbucks, piacere di conoscervi”. Per chi non avesse mai bevuto i prodotti della catena nata a Seattle, “Latte” è l’abbreviazione di “latte macchiato”, pronunciato da americani e inglesi più o meno nello stesso modo in cui parlavano Stanlio e Olio nelle comiche di una volta: ovvero in maniera tale che un italiano non riconoscerebbe la parola.

Ma poco importa

Starbucks ha internazionalizzato e modernizzato il caffè, il cappuccio e le loro infinite variazioni, oltre che lo stile di vita dei caffè italiani, una certa idea del sedersi a fare due chiacchiere, l’abitudine di dire “andiamo a prendere un caffè” come sinonimo di prendiamoci una pausa. E adesso, con questa mossa di marketing, prova a ricordare ai suoi clienti che il caffè non è un luogo solitario, freddo e impersonale, al caffè ci si chiama tutti per nome, come in Italia per l’appunto. Fonte: repubblica.it

Contro il rischio cardiovascolare dieta ricca di flavonoidi del tè

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"Una buona tazza di tè" di Christopher Bush
"Una buona tazza di tè" di Christopher Bush

MILANO – Una dieta ricca di flavonoidi, dei composti chimici naturali, diffusi nelle piante, può favorire la prevenzione cardiovascolare, come confermato da una recente ricerca dell’American Journal of Clinical Nutrition. Ma un’ indagine dell`osservatorio nutrizionale Grana Padano rivela che gli italiani seguono diete povere di flavonoidi. Tra i fattori nutrizionali, sembra che le molecole antiossidanti contenute nei vegetali (frutta e verdura) possano svolgere un ruolo di prevenzione cardiovascolare. In particolare, questo effetto potrebbe essere in parte dovuto alla presenza dei flavonoidi, che sono stati identificati come molecole con un`importante attività antinfiammatoria e antiossidante.

Flavonoidi e salute: cosa dice lo studio

Sulla base di una indagine su 7645 individui (4681 femmine e 2964 maschi) di età superiore ai 18 anni, l’Osservatorio ha stabilito quanto gli italiani consumino alimenti ricchi di flavonoidi come il caffè, ma anche il tè che ne contiene in percentuale maggiore, il vino rosso e la frutta (in particolar modo gli agrumi), ma anche la verdura, l`olio (soprattutto d`oliva) e il cioccolato.

Per quanto riguarda il tè, è stato osservato che viene consumato dal 30% circa della popolazione, con una prevalenza nel sesso femminile (32% verso il 25,5%). Sicuramente maggiore è il consumo di caffè (80% della popolazione, senza differenza tra i sessi).

A questo proposito, i ricercatori ribadiscono che il contenuto di flavonoidi nel caffè è inferiore rispetto a quello del tè

Il vino rosso è consumato dal 55% della popolazione, con prevalenza nel sesso maschile (65% vs il 48%). Per quanto riguarda la frutta e in particolar modo gli agrumi, sono consumati dal 60% della popolazione. Tuttavia, le porzioni di frutta consumate sembrano essere inferiori rispetto a quelle consigliate dalle linee guida per una sana e corretta alimentazione; infatti, si è stimato che il consumo medio di frutta pro capite è di circa 250 g, mentre l`apporto consigliato è di 400 g (circa 3 frutti).

Dati ancora più critici riguardano l’apporto di verdura

Si stima infatti che il consumo medio pro capite sia di 175 g al giorno, lievemente superiore nelle donne. Secondo le linee guida per una sana e corretta alimentazione andrebbe consumata una porzione di verdura da almeno 200 g ad ogni pasto. Fonte: American Journal of Clinical Nutrition

Torino: prendere il primo caffè Lavazza della storia

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marchio lavazza Torino
Il logo Lavazza

TORINO – Gli amanti del caffè che si trovano a Torino non possono fare un giro da Lavazza. No, non uno dei tanti caffè Lavazza ma il primo della storia dell’azienda. Il locale qui come lo conosciamo oggi ha aperto nel 1996 ma oltre 100 anni fa qui si trovava la bottega del primo “negozio” Lavazza, proprio a San Tommaso 10, quello che oggi è diventato un bellissimo bar, ma non solo, di storia e tradizione dell’azienda.

Una gita in questo posto è d’obbligo sia per conoscere quello è stata la Lavazza negli anni passati, cosa ha rappresentato per Torino ma anche per gli italiani nel Mondo, ma anche per…bere un caffè fatto come si deve.

Lavazza abita le strade di Torino

Qui non si trova solo il bar ma anche un bellissimo e piccolissimo ristorante con ricette d’autore italiane e una selezione di vini per gli abbinamenti più riusciti.

Insomma un piccolo museo della storia del caffè Lavazza e una chicca di Torino da non perdere.

Caffè: chi si sveglia presto la mattina è meglio che lo eviti durante il giorno: l’ultimo va bene al massimo all’ora di pranzo

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sonno sereno senza caffè per chi si sveglia presto
Se ci si sveglia presto meglio evitare il caffè durante il giorno

MILANO – Le persone mattiniere è meglio che evitino il caffè durante il giorno, (e il tè) già a partire dall’ora di pranzo se vogliono dormire un sonno sereno, altrimenti è alto il rischio che si sveglino durante la notte. Invece quelli che amano svegliarsi tardi e che hanno il «fuso» spostato in avanti non hanno di questi problemi, il caffè bevuto durante la giornata non ne disturba il sonno notturno.

Sonno: bere caffè al mattino può esser un problema

Lo dimostra uno studio molto approfondito condotto da Jamie Zeitzer, psichiatra della Stanford University pubblicato sulla rivista Sleep Medicine. Il caffè non fa lo stesso effetto a tutti, dipende anche molto dalla velocità con cui il nostro corpo lo metabolizza, ma questo è il primo studio in cui emerge che anche il «fuso orario» di una persona, ovvero il tipo di ritmi che ciascuno ha, può influire sugli effetti dell’espresso.

La psichiatra ha controllato le abitudini di consumo di caffè di 50 giovani nell’arco del giorno

E chiesto loro se fossero tipi mattinieri oppure “animali notturni”, abituati a svegliarsi tardi e fare le ore piccole. Gli esperti hanno controllato la qualità del loro sonno con un apparecchietto applicato al polso e, incrociando questi dati con quelli di consumo del caffè nell’arco del giorno, hanno visto che la tazzina portata alle labbra dal dopo pranzo in poi rovina il sonno dei mattinieri ma non quello di chi ha difficoltà a svegliarsi presto.

Per le allodole, quindi, meglio evitare il caffè durante il giorno, infatti bevuto dal dopo pranzo in poi può rovinare il sonno, causando frequenti risvegli notturni e difficoltà a riaddormentarsi.

La Marzocco apre una filiale in Corea, la prima a Seoul

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la marzocco logo da fine 2016 the true artisan cafè
Il logo La Marzocco

SEOUL – Questo mese La Marzocco apre la sua prima filiale a Seoul in Corea, che è anche mirata a fornire un maggior supporto ai clienti esistenti. Il Direttore Commerciale de La Marzocco, Lorenzo Carboni, afferma che i tempi sono maturi “per accrescere e sostenere un mercato emergente e strategico come quello della Corea”. Da sinistra: Piero Bambi, Guido Bernardinelli, Mira Song, Lorenzo Carboni e Kent Bakke La Marzocco Korea, con sede in Suite 401, 8.15 Gil, Dosandaero, Gangnamgu, a Seoul festeggerà la sua inaugurazione la sera del 26 aprile p.v. in compagnia dell’Amministratore Delegato de La Marzocco, Guido Bernardinelli, il Manager della filiale La Marzocco Korea, Signora Mira Song e Lorenzo Carboni, che è stato nominato Presidente de La Marzocco Korea.

La Marzocco, fondata nel 1927 dai fratelli Bambi

Fin dall’inizio si è specializzata nella produzione artigianale di macchine da caffè espresso per bar con particolare attenzione alla qualità, al risultato in tazza ed allo stile. L’azienda risiede nell’immediate vicinanze di Firenze, e si avvale di una sede a Milano e di una a Seattle. Oggi La Marzocco impiega oltre 70 dipendenti e produce macchine per caffè espresso e macinadosatori che sono esportati in più di 80 paesi attraverso il supporto di importatori e distributori presenti in 5 continenti. La Marzocco Srl Via La Torre 14/H – Loc. La Torre – 50038 Scarperia (Firenze) Contatto: Lorenzo Carboni, Direttore Commerciale – lorenzo@lamarzocco.com www.lamarzocco.com – TEL: +39 055 849 19253

Mercato del caffè: riduzione di quasi un milione di sacchi

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ice mercato caffè feran

MILANO – Il Dipartimento del Caffè del Ministero dell’Agricoltura ha divulgato in questi giorni il Rapporto statistico del mercato del caffè riferito al gennaio 2012. Il documento evidenzia che le esportazioni totali ammontano a 2.170.044 sacchi nei primi mesi di quest’anno. Si è riscontrata una riduzione di quasi un milione di sacchi, equivalente al 28,66%, rispetto al volume esportato nel dicembre 2011, quando sono stati esportati 3.041.702 sacchi, e del 21,76% rispetto alla quantità esportata nel corrispondente primo mese del 2011 (2.773.503 sacchi).

Mercato del caffè: le evoluzioni in prezzi ed export

I produttori hanno approfittato dei prezzi di mercato dello scorso anno riuscendo a vendere entro la fine del 2011 circa l’80% del raccolto 2011. Inoltre, si rileva che la conseguenza dello sfruttamento delle ottime condizioni del mercato da parte dei produttori è consistita nell’aumento degli stock da parte delle imprese nel secondo semestre.

Starbucks con The Bank ad Amsterdam: procede l’esperimento

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starbucks
Il logo di Starbucks

AMSTERDAM – Sperimentazione e glocalizzazione: un laboratorio creativo ispirato alla odierna cultura olandese e alla tradizione di caffè. Considerando la sua meritata fama progressive, Amsterdam è il luogo ideale per provare cose nuove. Lo sa benissimo Starbucks, che l’8 marzo ha aperto le porte del suo nuovo concept cafè, rinominato ‘La Banca’ a causa della sua posizione nel caveau di una banca storica sulla Rembrandtplein.

Starbucks procede con la sperimentazione

Come con tutti gli store Starbucks, il negozio di Amsterdam si presenta come una svolta radicale nel mondo dell’estetica. Sotto la direzione di Liz Muller oltre 35 artisti e artigiani hanno equipaggiato lo spazio sotterraneo con stravaganti tocchi di design e materiali locali sostenibili: piastrelle di Delft, pareti rivestite con tubi di biciclette, stampi per biscotti di pan di zenzero in legno e tela di sacco di caffè, e graffiti che evidenziano i più importanti commercianti olandesi di caffè del 17° secolo, in un’ottica di globalizzazione e di forte legame con il territorio.

L’intero negozio è stato progettato per rispettare l’architettura della banca storica, ma anche per trattare il caffè in modo teatrale. É il primo Store al mondo che può vantare la nomea di ‘laboratorio’. Un grande negozio ispirato alla cultura contemporanea olandese e alla sua tradizione di caffè. La Banca è stata creata appositamente per spingere Starbucks oltre il limite in termini di innovazione e sperimentazione.

Funzionerà come centro di sperimentazione per innovativi metodi di erogazione del caffè

E offrirà riserve di caffè più unici che rari, introvabili in qualsiasi altro luogo del continente. Il tutto condito da croissant freschi al mattino e biscotti freschi nel pomeriggio, con tanto di tweet che ne annuncerà l’orario preciso di uscita dal forno! Starbucks La Banca non si sente come un caffè americano in Europa, ma come un caffè olandese perfettamente integrato. Per saperne di più: http://www.ninjamarketing.it/2012/03/12/starbucks-apre-il-concept-store-the-bank-ad-amsterdam-sperimentazione-e-legame-con-il-territorio/

ICE: non arriverà a marzo come previsto, ma giunge la diffida del FLP

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ice mercato caffè feran

MILANO – La nuova ICE/ Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, doveva arrivare a marzo ma ancora non è stata costituita e FLP presenta una diffida al Governo Francesca Vinciarelli. La manovra finanziaria del precedente Governo aveva disposto la soppressione dell’ICE, Agenzia per la promozione all’estero, poi il decreto “Salva Italia” ha previsto la costituzione dell’ICE/Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Ma dall’inizio dello scorso dicembre ad oggi ancora non se ne hanno notizie.

ICE ancora non costituita

Eppure il Ministro per lo Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera aveva dichiarato che la nuova ICE sarebbe stata operativa entro fine marzo, guidata da Riccardo Monti, per sostituire «il vecchio Istituto per il commercio con l’estero» e non lasciare le imprese che vogliono crescere sui mercati esteri senza un riferimento. Mancano i decreti attuativi che devono essere emanati congiuntamente da Ministro dello sviluppo economico e Ministro degli affari esteri per definire le iniziative di promozione e internazionalizzazione da realizzare in attesa che il nuovo organismo diventi realmente operativo.

Mancano poi anche statuto, regolamento di amministrazione e contabilità

E regolamenti del personale e organigramma, convenzioni per regolamentare la presenza estera e molti altri gli atti costitutivi fondamentali. Ma ancora più grave manca il Consiglio di Amministrazione deputato a deliberare questi atti, sottoponendoli poi alla definitiva approvazione esterna. Considerando che per legge devono passare 90 giorni per l’approvazione dello statuto e 60 giorni per i regolamenti interni, appare improbabile che la nuova ICE possa partire realmente entro fine mese.

Mentre il vecchio ICE è ancora in piedi, ovvero ci sono ancora attività che vengono realizzate nel vecchio ufficio dal personale del vecchio Istituto, con i soldi rimasti e in esaurimento. Prendendo atto della situazione il Coordinamento Nazionale FLP MISE – ex ICE ha presentato una «diffida a non procedere al trasferimento del personale prima che l’Agenzia sia in grado di funzionare, di pagare stipendi ed altri emolumenti in base ad un trattamento economico certo e preventivamente definito in Italia e all’estero e di garantire il regolare adempimento dei contratti in essere».

Rho Fiera Milano raggiungibile anche dal Frecciarossa

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rho fiera Milano Dolce Italia da Cibus
Un'immagine del Polo Fieristico di Rho-Pero

MILANO – Dal 27 marzo il Frecciarossa effettuerà fermate speciali a Rho Fiera Milano (linea Milano – Torino) per consentire ai viaggiatori di raggiungere comodamente Fiera Milano. Due treni, uno al mattino e l’altro nel pomeriggio, fermeranno nella stazione contigua ai padiglioni espositivi, in occasione di diverse importanti manifestazioni in programma da qui a fine anno. Si comincerà tra due settimane con Mostra Convegno Expocomfort, la biennale mondiale della climatizzazione per proseguire con numerosi altri eventi fino a ottobre.

Rho Fiera Milano, per la prima volta raggiungibile dall’alta velocità

Trenitalia offre ai suoi clienti e ai visitatori del principale polo fieristico italiano collegamenti diretti con l’AltaVelocità Torino – Milano – Roma. L’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, ha evidenziato che dopo i nuovi 4 Livelli di Servizio a bordo dei treni Frecciarossa, questa è un’altra operazione innovativa di Trenitalia nella direzione del potenziamento e della diversificazione dell’offerta, con soluzioni accessibili a tutti e in grado di soddisfare ogni esigenza di viaggio.

Grazie a questo accordo, espositori e visitatori potranno arrivare con la velocità e il comfort dei Frecciarossa a Rho Fiera. Ancora una volta le Frecce di Trenitalia «accorciano le distanze», agevolano la mobilità del Paese collegando velocemente Torino, Bologna,Firenze e Roma con uno dei principali poli fieristici internazionali.