MILANO – TheFork, la piattaforma leader in Europa per la prenotazione di ristoranti, in collaborazione con Format Research, ha pubblicato i risultati aggiornati dell’Osservatorio Nuove Aperture per il terzo trimestre del 2024. Questo strumento di analisi offre una panoramica completa della demografia del settore della ristorazione italiana, evidenziando i trend di aperture, chiusure e la distribuzione geografica delle imprese nel settore.
“I dati dell’Osservatorio di TheFork, che fornisce una serie storica dei dati a partire dal 2022, evidenziano come la ristorazione italiana sia capace di adattarsi in risposta a sfide economiche e cambiamenti nei comportamenti di consumo” ha spiegato Carlo Carollo, country manager di TheFork Italia “In un contesto caratterizzato da incertezze economiche, la ristorazione italiana continua a mostrare segni di resilienza. Il saldo positivo tra aperture e cessazioni e la distribuzione costante sul territorio italiano confermano che il comparto mantiene una forte vitalità e capacità di adattamento”.
Saldo positivo tra aperture e cessazioni
Il saldo tra nuove aperture e cessazioni di ristoranti con somministrazione rimane positivo, anche se in leggero calo rispetto al trimestre precedente. Con 698 nuove attività e 502 cessazioni, il saldo netto di +196 ristoranti indica che, nonostante un rallentamento nelle nuove iscrizioni, il settore continua a crescere.
Calano le nuove iscrizioni, ma anche le chiusure
Il numero di nuove aperture è diminuito rispetto al secondo trimestre 2024 (698 contro 1.160), ma anche le cessazioni sono scese in modo significativo, passando da 880 a 502 nel periodo analizzato. Questo trend dimostra una stabilità crescente per le attività già avviate.
Distribuzione geografica dei ristoranti
La distribuzione dei ristoranti in Italia è rimasta pressoché invariata. Il 34% delle attività è situato nel Sud e nelle isole, il 25% nel Nord Ovest, il 24% nel Centro e il 17% nel Nord Est, con una lieve crescita nel Centro e nel Sud rispetto alle aree settentrionali.
La scheda sintetica di TheFork
TheFork, azienda di Tripadvisor, è la principale piattaforma di prenotazione online di ristoranti in Europa. Pioniera nella valorizzazione della cultura gastronomica, TheFork sfrutta la tecnologia per favorire connessioni reali tra clienti e ristoratori, contribuendo al loro successo.
Con una rete di oltre 55.000 ristoranti partner in 11 Paesi, quasi 40 milioni di download dell’app e più di 20 milioni di recensioni verificate, TheFork si conferma come la piattaforma di riferimento per tutti gli amanti del buon cibo. Attraverso TheFork, gli utenti possono trovare facilmente ristoranti secondo le proprie preferenze, verificare la disponibilità in tempo reale, prenotare online 24 ore su 24, usufruire di offerte speciali e pagare direttamente tramite app.
Per i ristoratori, TheFork offre una tecnologia che ottimizza la gestione delle prenotazioni, aumenta le prenotazioni e la visibilità, riduce le mancate presentazioni e semplifica le operazioni, collegandoli a una vasta comunità di clienti fedeli.
MILANO – Non solo relax ma anche sostenibilità davanti ai distributori automatici d’Italia: continua a crescere l’attenzione verso l’ambiente dei lavoratori italiani. In un anno (ottobre ’23 – ottobre ’24) hanno, infatti, riciclato oltre 76,5 milioni di bicchierini per un totale di più di 523 tonnellate di anidride carbonica risparmiate, grazie a RiVending il progetto di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica (PS) e bottiglie in PET da distributori automatici voluto da Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, Corepla e Unionplast.
Numeri in costante crescita grazie a 14.861 cestini presenti a fianco dei distributori automatici di aziende, scuole e università per la raccolta e il riciclo della plastica degli imballaggi delle vending machine. Alle aziende ed enti virtuosi che effettuano la raccolta viene attestato il risparmio in termini di CO2 derivante dal progetto: un importante strumento di riconoscimento che dà ulteriore valore ai progetti presentati all’interno dei bilanci di sostenibilità aziendali.
“I dati del monitoraggio del progetto RiVending – commenta Massimo Trapletti, presidente di Confida– ci restituiscono una fotografia che mostra come può essere semplice rendere sostenibile l’area break della propria azienda, scuola o ufficio, installando i cestini dedicati ed educando i propri dipendenti o utenti al riciclo. Peraltro, il progetto RiVending è stato precursore anche delle legislazioni italiana ed europea in quanto risponde concretamente e adeguatamente alle linee guida per il settore dettate dai Criteri Ambientali Minimi (CAM) del Servizi di Ristoro, entrati in vigore il 1° aprile di quest’anno e nel contempo risponde anche ai dettami della Direttiva Europea sulla Plastica Monouso che impone dal 2025 che le bottigliette in PET immesse sul mercato debbano contenere un minimo del 25% di PET riciclato.”
“Attraverso il progetto Rivending favoriamo una nuova cultura della sostenibilità in tutti gli ambienti in cui si consumano bevande, come uffici e aree break, e contribuiamo a dare nuovo valore anche ai piccoli gesti” dichiara il presidente di Corepla Giovanni Cassuti “Gesti che rappresentano un atto di vera e propria responsabilità verso il nostro ambiente e che ci consentono di dare nuova vita a un materiale prezioso che, se opportunamente raccolto e riciclato, può rinascere costantemente da se stesso”.
Tra le regioni italiane, la Lombardia si laurea ancora una volta la più virtuosa con ben 1.787.249 bicchieri raccolti nel mese di ottobre (+23% vs ottobre 2023). Invariati anche il secondo e il terzo posto, occupati rispettivamente dall’Emilia-Romagna (1.534.742 bicchieri, +11,5%) e dal Veneto (1.167.399, +51%).
Sale al quarto posto il Trentino-Alto Adige con 720.372 bicchierini raccolti a ottobre (+30,4% vs ottobre 2023), scalzando il Friuli-Venezia Giulia che chiude la top 5 (683.298, +10%). Al sesto, settimo e ottavo posto delle dieci regioni più virtuose d’Italia rimangono rispettivamente le Marche (239.005, -22%), l’Abruzzo (207.128, +11%) e la Sardegna (176.616, sostanzialmente invariato rispetto all’anno scorso). La Campania con 141.208 bicchierini raccolti (+61,8%) si prende il nono posto costringendo il Lazio al decimo (98.498, +7,8%).
La plastica raccolta e riciclata può essere riutilizzata in diversi ambiti: dall’edilizia ai mobili, dagli oggetti per la scuola o per gli amici a quattro zampe fino addirittura all’abbigliamento. In particolare, il polistirolo compatto dei bicchierini del caffè, ad esempio, è un ottimo isolante che può essere trasformato in cappotto termico per gli edifici o in nuovi prodotti per la casa come telai per cornici e tavoli da giardino.
Rivending, inoltre, ha trasformato la plastica dei bicchierini raccolti in una linea di ciotole per animali e le ha donate ai canili dell’ENPA; e l’ha anche usata per produrre dei righelli, poi distribuiti a diverse scuole italiane.
L’innovazione nel packaging inoltre ha permesso di utilizzare il polistirolo riciclato (R-Ps) per la creazione di nuovi bicchierini per il caffè e vasetti per lo yogurt. Anche il PET è estremamente versatile come materiale di produzione al punto che è stato utilizzato anche per la creazione di diversi capi d’abbigliamento oltre a dar vita a nuove bottigliette realizzate con PET riciclato (R-PET).
MILANO – Venti anni fa veniva costituita la prima associazione del tè in Italia. Inizia qui la storia di AssoTè Infusi. Dopo vent’anni, l’associazione celebra un traguardo storico, che segna il suo ruolo pionieristico e fondamentale nella diffusione della cultura del tè in Italia.
Un percorso di eccellenza e innovazione
AssoTè Infusi è stata la prima realtà nel nostro Paese a promuovere il tè non solo come bevanda, ma come esperienza culturale e simbolo di tradizione millenaria. Attraverso una vasta gamma di iniziative, l’associazione ha sensibilizzato consumatori, professionisti e aziende sull’importanza di una produzione e di un consumo consapevoli, trasformando il panorama italiano del tè.
Negli ultimi due decenni, AssoTè Infusi si è distinta per:
– La creazione di percorsi di formazione professionale, tra cui il primo corso per Tea Sommelier in Europa.
– L’organizzazione di eventi culturali e degustazioni dedicate alla scoperta delle tradizioni del tè.
– Il supporto a progetti internazionali, tra cui il primo Presidio Slow Food per il tè, nato quest’anno in Sri Lanka.
– Il contributo all’avvio di attività di successo di diversi imprenditori nel settore del tè.
– La rappresentanza del tè italiano in numerosi eventi internazionali, portando il nostro Paese al centro della scena mondiale del tè.
Un evento speciale per un anniversario unico
Per celebrare questo importante traguardo, il prossimo 24 novembre 2024, AssoTè Infusi organizza a Stresa, in Piemonte, un evento dedicato a tutti gli appassionati di tè, soci e amici dell’associazione. La giornata sarà un’occasione per riflettere su vent’anni di successi e guardare al futuro, con momenti dedicati alla cultura del tè, degustazioni e cerimonie uniche nel loro genere.
Un elemento che rende l’evento ancora più speciale è la presenza della CCTV (China Central Television), la “RAI cinese”, che invierà una propria troupe televisiva da Roma per documentare la giornata. Un riconoscimento straordinario che sottolinea l’importanza di AssoTè Infusi anche a livello internazionale.
Il noto pasticciere Enrico Rizzi apre un laboratorio bean to bar dove assistere a tutte le fasi di produzione e lavorazione partendo dalle fave di cacao. Il locale sarà inaugurato a Milano il 6 dicembre in via Gian Giacomo Mora 18, all’interno di un’antica scuderia di fine Settecento. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Michele Mezzanzanica per Il Giorno.
La fabbrica di cioccolato di Enrico Rizzi
MILANO – Non ci sarà Willy Wonka, d’accordo, ma la Fabbrica del Cioccolato di Enrico Rizzi promette un’esperienza immersiva di tutto rispetto, per gli amanti del cacao e per i semplici curiosi.
Sarà inaugurato il 6 dicembre, il museo/negozio voluto dal noto pasticcere milanese in via Gian Giacomo Mora 18, all’interno di un’antica scuderia di fine Settecento.
Una location elegante e suggestiva per un progetto ambizioso, quello di dar vita a un laboratorio artigianale d’eccellenza, basato sulla filosofia del ‘bean to bar’, che sia allo stesso tempo un polo didattico, con visite guidate che raccontano le fasi di produzione dei cioccolato.
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Ai titolari del Caffè Bruno è stata consegnata una targa ricordo direttamente dal presidente cuneese Ricchiardi, il direttore Manfrinato e il presidente degli albergatori Chiesa. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Michele Mezzanzanica del quotidiano Il Giorno.
I 160 anni di Caffè Bruno
CUNEO – Confcommercio-Imprese per l’Italia di Cuneo ha partecipato allo speciale anniversario di Caffè Bruno a Cuneo. “Festeggiare 160 anni di attività non è un traguardo per tutti – raccontano i vertici presenti -. L’evento di venerdì scorso è stato un viaggio nella storia, nei ricordi della Città, le immagini anche sbiadite di un locale che negli anni si è allargato anche negli spazi della vecchia farmacia, con un ruolo speciale nella moda ed un gusto retrò”.
Presenti Roberto Ricchiardi, presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia-di Cuneo, il direttore generale Marco Manfrinato e il Comm. Giorgio Chiesa, presidente dell’Associazione Albergatori Esercenti ed Operatori Turistici della provincia di Cuneo, che hanno consegnato ai titolari una targa ricordo per celebrare l’evento.
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INDUNO OLONA (Varese) – Lindt Italia, azienda leader nel mercato del cioccolato premium, dà il benvenuto al Natale con una selezione unica di prodotti pensati per arricchire ogni momento delle Feste. Dai classici calendari dell’Avvento alle novità più sorprendenti, la collezione natalizia Lindt è perfetta per chi desidera vivere la magia dell’attesa del Natale con dolci momenti di piacere e condivisione.
Ideali sia per una pausa golosa che per essere donati alle persone care, i prodotti Lindt aggiungono un tocco speciale alle tradizioni di famiglia e alle celebrazioni in compagnia, regalando un viaggio nel gusto che riscalda il cuore e accende la magia delle Feste.
Calendario dell’Avvento ruota panoramica
La novità Calendario dell’Avvento Ruota Panoramica Lindor arriva questo Natale per incantare tutti gli amanti del cioccolato. Creato dai Maître Chocolatier Lindt, è pensato per chi vive la magia delle festività in attesa del Natale e non può fare a meno del gusto inconfondibile delle praline Lindor.
Ogni giorno, una dolce coccola d’irresistibile scioglievolezza regala un momento di piacere durante il conto alla rovescia verso il Natale.
Inoltre, la parte superiore del calendario può girare come una vera ruota panoramica! Un oggetto che, oltre a offrire una dolce sorpresa ogni giorno, diventa anche una raffinata decorazione natalizia, capace di rendere ancora più magica l’atmosfera delle feste.
Il Calendario Avvento Ruota Panoramica è disponibile nei negozi monomarca Lindt al prezzo consigliato di 44,00 euro, ed è disponibile sullo shop online Lindt al prezzo consigliato di 39,60 euro
Calendario dell’Avvento alcoliche
Il Calendario dell’Avvento Alcoliche Lindt è una novità firmata dai Maître Chocolatier Lindt, pensata per rendere ancora più speciale e affascinante l’attesa del Natale. Composto da 24 praline di pregiato cioccolato fondente con un cuore di liquore selezionato, questo calendario rappresenta l’incontro perfetto tra l’eccellenza del cioccolato Lindt e i migliori alcolici: Rum Barcelò, Amaro Nonino, Grappa Nonino e Sambuca Molinari. Ideale per un pubblico adulto che ama il connubio tra il cioccolato di alta qualità e il gusto ricco e aromatico di un buon liquore, il Calendario dell’Avvento Alcoliche Lindt regala un’esperienza di degustazione unica ogni giorno. Un’idea regalo raffinata e golosa, per vivere le festività con un tocco di sofisticato piacere.
Il Calendario Avvento Alcoliche è disponibile, nei migliori bar, pasticcerie e negozi specializzati dolciari d’Italia, nei negozi monomarca Lindte sullo shop online Lindt. Prezzo al pubblico consigliato 27,00 euro.
Calendario Avvento orsetto
Il Calendario dell’Avvento Orsetto Lindt è dedicato all’iconico protagonista delle festività natalizie: un dolce simbolo che ogni anno annuncia l’arrivo del Natale con tutta la sua tenerezza. Con il suo caloroso spirito, l’Orsetto Lindt porta gioia nelle case di grandi e piccini, offrendo un’esperienza di dolcezza unica.
Creato dai Maître Chocolatier Lindt, il Calendario dell’Avvento Orsetto è ricco di prelibate praline e mini orsetti di cioccolato, che scaldano il cuore degli appassionati del famoso Orsetto Lindt. Ogni giorno, una nuova sorpresa golosa per coinvolgere e deliziare tutta la famiglia.
Il Calendario Avvento Orsetto 170gr è disponibile sull’e-shop, nei negozi monomarca Lindt, nei migliori bar, pasticcerie e negozi specializzati dolciari d’Italia. Prezzo di vendita consigliato di 12,00 euro
Calendario Avvento Excellence
Il Calendario dell’Avvento Lindt Excellence è pensato per chi ama il cioccolato fondente di alta qualità e desidera un’esperienza di degustazione unica durante l’attesa del Natale. Ogni giorno, i consumatori potranno scoprire un quadratino di cioccolato Lindt Excellence, per un totale di 27 golose e raffinate sorprese.
I Maître Chocolatier Lindt hanno selezionato 7 delle ricette più iconiche della gamma Excellence, includendo sia le alte percentuali di cacao che quelle arricchite con ingredienti pregiati, per un viaggio di gusto che unisce intensità e finezza. Un calendario dedicato a chi desidera regalarsi ogni giorno una coccola di puro cioccolato fondente, in un’attesa del Natale all’insegna della qualità e della raffinatezza.
Il Calendario Avvento Excellence 148gr è disponibile negli ipermercati, supermercati e punti vendita GDO al prezzo consigliato di 13,99 euro.
Latta orsetto
L’iconico Orsetto Lindt, simbolo del dolce Natale firmato Lindt, è pronto a portare calore e gioia nelle case di tutti i Choco Lovers. La nuova latta, che riprende la simpatica forma dell’Orsetto Lindt, contiene 70 g di mini-orsetti di cioccolato, un regalo perfetto per chi desidera celebrare le festività natalizie con la dolce compagnia di questo amato protagonista.
Un’idea regalo ideale per sorprendere i più golosi e vivere la magia del Natale con un sorriso, grazie alla tenerezza e al gusto unico di Orsetto. La sua latta elegante e giocosa diventa anche un bellissimo souvenir da conservare, per un Natale all’insegna della dolcezza e della tradizione Lindt.
La Latta Orsetto 70gr è disponibile nei migliori bar, pasticcerie e negozi specializzati dolciari d’Italia e nei negozi monomarca Lindt al prezzo consigliato di 11,00 euro
Cesto natalizio
Il Cesto Natalizio Lindt è un regalo esclusivo per chi desidera vivere il Natale all’insegna della dolcezza e della qualità senza compromessi. Questo cesto contiene un Orsetto Latte con Maglione da 200 g, simbolo della tenerezza e della magia natalizia, perfetto per scaldare il cuore di chi lo riceve.
Insieme all’Orsetto, il cesto offre una selezione irresistibile di prelibatezze Lindt: le tavolette Lindor ai gusti cioccolato al latte, cioccolato bianco, caramello salato e pistacchio sono perfette per soddisfare ogni palato con l’irresistibile scioglievolezza Lindor.
In aggiunta, il cesto include 400 g di praline assortite a scelta del consumatore, offrendo una personalizzazione di gusti che rende questo regalo ancora più speciale.
Perfetto per le feste, rappresenta il dono ideale per chi vuole sorprendere con la qualità e l’eleganza dei prodotti Lindt. Un’idea regalo perfetta per celebrare il Natale Lindt con dolcezza e raffinatezza.
Il Cesto Natalizio è disponibile in esclusiva sullo shop online al prezzo consigliato di 35,95 euro.
Scatola incartata Lindor assortita edizione limitata
La scatola assortita Lindor in edizione limitata è il regalo perfetto per sorprendere e incantare chi ama il cioccolato più raffinato. Con la sua elegante confezione incartata, questa novità natalizia rappresenta un’idea regalo sofisticata e irresistibile, pronta per essere donata in occasione delle feste. L’esclusiva scatola, decorata con un nastro scintillante,presenta anche un bigliettino a forma di pallina di Natale che permette di personalizzare la confezione scrivendo i propri auguri.
All’interno, un assortimento d’irresistibile scioglievolezza Lindor ai gusti più amati: Lindor latte, Lindor pistacchio e Lindor doppio cioccolato, per offrire un’esperienza di gusto che conquista tutti i palati.
Questa scatola, disponibile in edizione limitata, è l’idea regalo perfetta per chi cerca un dono elegante e goloso, capace di celebrare il Natale con la qualità e l’eccellenza dei prodotti Lindt.
La scatola assortita Lindor edizione limitata è disponibile negli ipermercati, supermercati e punti vendita GDO al prezzo consigliato di 12,49 euro.
MILANO — Santa Teresa 1796, il più antico e rinomato produttore di rum del Venezuela, presentaSanta Teresa Arabica Coffee Cask Finish: un blend innovativo e straordinario che segna un momento rivoluzionario sia per gli appassionati di rum che per i cultori del caffè.
Santa Teresa Arabica Coffee Cask Finish ha origine dal rinomato Santa Teresa 1796, un rum venezuelano Solera tripla maturazione, pluripremiato per la sua qualità super-premium e il basso contenuto di zuccheri, 3 grammi in una bottiglia da 750 ml.
Il rinomato rum subisce una trasformazione aggiuntiva, trascorrendo tre mesi in botti di quercia bianca americana precedentemente utilizzate per l’invecchiamento di un cold brew a base di rum. Un processo meticoloso che infonde al prodotto l’aroma e il sapore del caffè, migliorandone la profondità e il carattere senza l’uso di additivi.
Realizzato con chicchi di caffè Arabica di alta qualità, coltivati biologicamente, tostati a livello medio e macinati grossolanamente sotto la guida dei maestri distillatori del marchio presso Hacienda Santa Teresa, questo capolavoro single estate rappresenta il primo rum venezuelano mai affinato in botti di caffè.
Il processo di produzione inizia con la selezione di chicchi di caffè Arabica premium, che vengono poi sottoposti a un processo di cold brew con rum invecchiato 4 anni invece che con acqua.
Questa miscela viene posta in botti di quercia bianca americana selezionate, dove riposa per sei mesi, permettendo alla botte di aggiungere maturità e complessità mentre assorbe le ricche note di caffè. Al termine di questo periodo, il cold brew viene estratto, e il Santa Teresa 1796, dopo aver completato il processo di tripla maturazione attraverso il metodo Solera, viene introdotto nelle botti infuse di caffè per un periodo di tre mesi.
Il risultato è un rum dal gusto impareggiabile, con note di quercia, cacao e caffè: uno spirit versatile, ideale da gustare liscio, con ghiaccio o in cocktail classici come l’Old Fashioned, il Carajillo e l’Espresso Martini. Secondo Union, i cocktail a base di caffè rappresentano una tendenza che ha registrato una crescita del 50% in un anno.
Questo nuovo prodotto evidenzia la volontà del marchio di rispondere alle preferenze dei consumatori, che scelgono sempre più spesso cocktail sofisticati e ricchi di sapore.
“Siamo entusiasti di presentare Arabica Coffee Cask Finish, l’ultima release della nostra linea Cask Finish. Questo nuovo prodotto esemplifica il nostro impegno costante all’innovazione, pur onorando la nostra ricca eredità venezuelana,” ha dichiarato Alberto Vollmer, CEO di Santa Teresa Rum. “Combinando alcuni dei migliori caffè e rum prodotti in Venezuela, abbiamo creato un blend che offre una profondità e un carattere senza precedenti. Una testimonianza della nostra artigianalità e dell’impegno nel produrre rum eccezionali che celebrano la nostra ricca storia e le nostre tradizioni.”
Inoltre, Santa Teresa ha introdotto una nuova identità visiva, pensata per onorare secoli di tradizione e al contempo abbracciare un’estetica rinnovata. Il nuovo look esprime l’uso esclusivo del metodo Solera per creare un rum morbido ed equilibrato, che racconta la sua ricca tradizione.
La rinnovata identità visiva di Santa Teresa rappresenta un passo importante nella storia del marchio, che onora secoli di tradizione e al contempo guarda al futuro con una nuova estetica.
Anche il packaging del prodotto è stato ridisegnato, includendo un contenitore che descrive l’unico processo di produzione e presenta un tappo con un design a rosetta. La bottiglia presenta nuovi dettagli che richiamano i 225 anni di storia e tradizione di Santa Teresa, tra cui un nuovo logo, la firma di famiglia e un sigillo a goccia di cera.
E sarà distribuito in esclusiva da Meregalli per On trade
Con una tradizione che si estende per oltre 225 anni, Hacienda Santa Teresa, di proprietà familiare da cinque generazioni, produce tutto il suo rum nella storica tenuta in Venezuela. L’impegno per la qualità e la tradizione sottolinea la dedizione del marchio non solo all’eccellenza, ma anche al supporto delle comunità locali attraverso iniziative come il Proyecto Alcatraz, un programma di reintegrazione sociale gestito dalla “Fundación Santa Teresa”.
Santa Teresa Arabica Coffee Cask Finish è ora disponibile sia nei negozi che online qui.
Per ulteriori informazioni su altri Santa Teresa 1796 basta cliccare qui.
La scheda sintetica di Santa Teresa
Santa Teresa è il primo produttore di rum in Venezuela, originario della valle di Aragua; la sua storia inizia come una piantagione di canna da zucchero nel 1796 e la terra è tuttora di proprietà della famiglia. I rum Santa Teresa vengono prodotti presso Hacienda Santa Teresa da più di due secoli e sono oggi presenti in più di 40 paesi. Registrato nel 1909, il marchio Santa Teresa vanta il titolo di primo marchio di rum del Venezuela, nonché il diritto di portare orgogliosamente l’etichetta DOC “Ron de Venezuela”.
MILANO – A Napoli non solo la tazzulella, ma anche il cioccolato ha una forte tradizione alle spalle, espressa da marchi storici com’è il caso di Gay-Odin: oggi arrivato a 9 store, con due punti dislocati a Milano (Via San Giovanni sul Muro 19) e Roma (in Via Stoppani 9), dal 1894 nasce il brand che ha conquistato i cuori e i palati partenopei con prodotti iconici come il tronchetto di cioccolato.
Abbiamo parlato di questa realtà e di come si pone sul mercato da così tanto tempo, con Massimo Schisa, membro del CdA Gay-Odin.
Da Nord a Sud, nel 1888, sembra una migrazione un po’ controcorrente rispetto a quella a cui si è abituati: cosa ha portato Isidoro Odin della tradizione piemontese e cosa invece è legato alla cioccolateria napoletana nel marchio Gay-Odin?
“La migrazione di Isidoro Odin da Torino a Napoli potrebbe sembrare atipica per l’epoca, ma
in realtà si rivelò una scelta lungimirante. La città Partenopea in quei tempi era considerata
una vera e propria capitale culturale ed imprenditoriale, sicuramente una città in cui recarsi per provare ad affermare le proprie capacità.
Dalla tradizione piemontese, Isidoro ha portato con sé l’arte cioccolatiera, già fortemente radicata nel Nord Italia, insieme all’attenzione per la qualità delle materie prime e alla cura nei dettagli di produzione. Tuttavia, l’incontro con la cultura napoletana ha fatto nascere qualcosa di unico: Napoli è una città dalla forte tradizione gastronomica e dal grande amore per i sapori intensi.
Così, la fusione tra la precisione piemontese e la passionalità napoletana ha dato vita a un marchio che unisce rigore e creatività. Il prodotto simbolo di questo incontro è il nostro cioccolato Foresta, che riflette sia la tecnica che la capacità di stupire con forme e sapori originali.”
Dalla fondazione nel 1894 al 2024, quali sono stati i più grandi cambiamenti nei consumi, nel mercato del cacao, nelle tecnologie a disposizione dei trasformatori?
“I cambiamenti sono stati immensi, sia nei consumi che nelle tecniche. A fine Ottocento, il
cioccolato era un lusso per pochi, mentre oggi è diventato un piacere accessibile a tutti. I
gusti dei consumatori si sono evoluti, con un’attenzione sempre maggiore alla qualità, alla
sostenibilità e alla provenienza del cacao. Anche il mercato del cacao ha subito mutazioni, con periodi di crisi e di sviluppo, ma sempre con una crescente attenzione per la filiera etica e sostenibile.
Dal punto di vista tecnologico, i processi di lavorazione sono stati notevolmente migliorati, permettendo una maggiore precisione nella produzione e una più ampia possibilità di innovare, ma nel nostro caso, sempre con una attenzione ad un approccio prettamente artigianale.
L’appellativo ‘Fabbrica di Cioccolato‘ non deve indurre in errore: Gay-Odin resta un’azienda fondata sull’abilità dei propri artigiani, supportata da tecnologie evolute ma basate su processi classici e maestria manuale.”
Da chi si rifornisce Gay-Odin?
“Gay-Odin si rifornisce da fornitori attentamente selezionati, soprattutto nel Sud America e in Africa, dove il cacao di qualità superiore viene coltivato secondo pratiche sostenibili. La
scelta dei fornitori avviene con grande cura. È un mercato complesso, dominato da colossi multinazionali, e noi, nel nostro piccolo, cerchiamo il più possibile di privilegiare cooperative locali che garantiscono condizioni di lavoro dignitose e rispetto per l’ambiente.
La tracciabilità e la sostenibilità sono priorità per noi, e collaboriamo con realtà che condividono i nostri valori.”
Da una realtà artigianale a una più industriale, con l’apertura di diversi punti vendita: come si fa a trovare l’equilibrio tra volumi e qualità?
“È una sfida continua mantenere l’equilibrio tra volumi di produzione crescenti e la qualità che ci ha sempre caratterizzati. Il segreto sta nel non perdere di vista l’essenza artigianale del nostro lavoro: ogni cioccolatino, anche se prodotto in maggiori quantità, segue processi rigorosi e viene controllato attentamente.
Inoltre, abbiamo investito in tecnologie che ci permettono di automatizzare le fasi meno critiche, mantenendo però quelle chiave artigianale saldamente nelle mani dei nostri maestri cioccolatieri. Un punto essenziale è che gestiamo direttamente tutti i nostri punti vendita, evitando franchising e concessioni del marchio.
Questo ci aiuta a monitorare attentamente la domanda, ottimizzando le risorse e i processi produttivi, riducendo così inutili dispersioni di lavoro e materie prime.”
Come state affrontando questo periodo di prezzi record della materia prima senza perdere voi o senza pesare troppo sul consumatore finale?
“Il rincaro delle materie prime è un fenomeno senza precedenti; in tanti anni non abbiamo
mai vissuto una situazione simile, soprattutto per quanto riguarda il cacao dove viviamo un incremento dei prezzi ed una scarsità mai vissuta in precedenza. Un arrotondamento dei prezzi finali è stato purtroppo necessario, ma abbiamo cercato di assorbire parte dei costi per evitare di trasferirli completamente sui consumatori. Allo stesso tempo, ci adoperiamo a mantenere costanti gli alti gli standard qualitativi.
E’ fondamentale mantenere un rapporto di fiducia con i nostri clienti, offrendo prodotti di altissimo livello senza far gravare totalmente su di loro questo eccezionale aumento dei costi. Purtroppo, spesso il consumatore finale percepisce che sia il produttore il responsabile dell’aumento dei prezzi, non avendo chiara la complessità della filiera e le dinamiche di mercato che incidono sui costi.
Uscire dai confini napoletani, arrivando a Roma e poi a Milano: come ci siete riusciti, avete cambiato qualcosa per adeguarvi a un diverso territorio e clientela?
“Espanderci oltre Napoli è stata una sfida che abbiamo affrontato con molta cura. Ogni città ha la sua identità e il suo approccio al cioccolato, ma abbiamo deciso di mantenere intatta l’essenza del nostro marchio, senza snaturarlo. Tuttavia, abbiamo adattato la comunicazione e l’esperienza nei punti vendita per rispettare le diverse sensibilità locali. A Roma e Milano, il pubblico ha risposto molto bene alla nostra tradizione, apprezzando la qualità artigianale che ci contraddistingue.
Per il nostro store di via San Giovanni sul Muro a Milano, abbiamo adottato un format simile a quello di CioccolatoForesta di Napoli, includendo sedute e un angolo che amiamo definire ‘Caffettuoseria’, dove l’espresso napoletano è reinterpretato con caffè speciali arricchiti con creme, cioccolatini o mousse di cioccolato.”
Parliamo dell’azienda Gay Odin: da che numeri siete partiti e a quali siete arrivati oggi, tra dipendenti e fatturato?
Quando Isidoro Odin ha fondato l’azienda nel 1894, Gay-Odin era una piccola bottega con pochi dipendenti. Oggi siamo cresciuti considerevolmente: contiamo circa 50 dipendenti e il nostro fatturato è aumentato di anno in anno, specialmente grazie all’espansione dei nostri punti vendita e all’e-commerce. La nostra crescita, però, è sempre stata accompagnata dalla volontà di mantenere la qualità artigianale che ci ha reso celebri.”
Sul piano della sostenibilità, soprattutto a fronte dell’imminente EUDR, Gay-Odin come ha intenzione di agire?
“La sostenibilità è al centro delle nostre scelte aziendali. Con l’arrivo del Regolamento
Europeo sulla Deforestazione (EUDR), stiamo già implementando pratiche che ci
permettano di essere conformi alle nuove normative. Collaboriamo con fornitori che
rispettano rigorosamente le pratiche di deforestazione zero, e ci impegniamo a rendere
ancora più trasparente la nostra filiera.
Stiamo anche lavorando per ridurre l’impatto ambientale nei nostri processi produttivi, investendo in energia rinnovabile e riducendo gli imballaggi. Negli ultimi anni abbiamo installato un impianto fotovoltaico sul nostro opificio e adottato un circuito chiuso di raffreddamento ad acqua per evitare sprechi.”
Quali sono i prossimi passi di Gay Odin? Verso quali mercati vorreste puntare e rafforzarvi?
“Già da qualche anno siamo attivi con il nostro e-shop, che ci permette di monitorare e
soddisfare direttamente la domanda proveniente da tutte le nazioni all’interno dell’UE. Al di fuori dell’UE, non spediamo a causa di lungaggini burocratiche e degli alti costi doganali, che non sono compatibili con i processi automatizzati di una piattaforma e-commerce.
Storicamente, la nostra vendita prevede il confezionamento al momento nei punti vendita.
Attualmente, stiamo sviluppando una gamma di prodotti ‘pronto scaffale’, pensata per il consumo d’impulso, che possa semplificare l’esperienza nei negozi e, al contempo, aprire
nuove opportunità di distribuzione in canali innovativi. Parallelamente, continueremo a
innovare introducendo nuove linee di prodotto che riflettano la nostra tradizione e
l’evoluzione dei gusti dei consumatori.”
ROMA – SACE, il gruppo assicurativo-finanziario italiano direttamente controllato dal Ministero dell’economia e delle finanze, e ED&F MAN Liquid Product Italia srl (Volcafé), azienda leader nell’import, gestione e commercializzazione di prodotti liquidi e di caffè verde, sottoscrivono un contratto di Factoring Pro Soluto che permetterà a quest’ultima di cedere i propri crediti, assicurando un’alta flessibilità finanziaria e un’ottimizzazione dei flussi di cassa. Questa operazione rappresenta un significativo passo avanti nella collaborazione tra le due aziende.
Le risorse saranno destinate a potenziare i servizi offerti ai clienti di ED&F MAN in Italia, che spaziano dalla fornitura di melasso al settore industria, alle vendite di mangimi liquidi, alle vendite di fertilizzanti a matrice vegetale all’approvvigionamento di caffè verde.
“Con questo importante accordo ci proponiamo di supportare ED&F MAN nella sua missione di crescita e innovazione – ha dichiarato Silvia Massaro, Head of Business Factoring di SACE – Il nostro obiettivo è fornire un’assistenza strategica che consenta al nostro cliente di concentrarsi ulteriormente sulle proprie attività core, migliorando la posizione competitiva nel mercato.”
Giovan Battista Bausani, CFO di EDFMan Liquid Product Italia, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di iniziare questa collaborazione con SACE. La loro esperienza nel settore del factoring ci consentirà, in un momento di alta volatilità dei prezzi delle commodities da noi gestite, di affrontare le sfide del mercato con maggiore sicurezza, permettendoci di approfondire le opportunità nei settori del caffè verde e dei prodotti da melasso.”
La scheda sintetica di SACE
SACE è il gruppo assicurativo-finanziario italiano, direttamente controllato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, specializzato nel sostegno alle imprese e al tessuto economico nazionale attraverso un’ampia gamma di strumenti e soluzioni a supporto della competitività in Italia e nel mondo.
Da oltre quarantacinque anni, il Gruppo SACE è il partner di riferimento per le imprese italiane che esportano e crescono nei mercati esteri. Supporta, inoltre, il sistema bancario per facilitare, con le sue garanzie finanziarie, l’accesso al credito delle aziende per sostenerne la liquidità e gli investimenti per la competitività e la sostenibilità nell’ambito del Green New Deal italiano, a partire dal mercato domestico.
SACE è presente nel mondo con 13 sedi in Paesi target per il Made in Italy, con l’obiettivo di costruire relazioni con primarie controparti locali e, attraverso strumenti finanziari dedicati, facilitare il business con le imprese italiane. Con un portafoglio di operazioni assicurate e investimenti garantiti pari a 260 miliardi di euro, il gruppo è al fianco di circa 50 mila aziende, soprattutto PMI, supportandone la crescita in Italia e in circa 200 Paesi nel mondo.
MILANO – Inizio settimana in ribasso per i mercati del caffè, a fronte delle perduranti incertezze sulle sorti del nuovo regolamento Eudr e del suo impatto sul funzionamento delle borse e dei commerci. Entrambe le piazze hanno registrato due sedute consecutive in territorio negativo, con perdite comunque contenute.
A New York, il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha ceduto complessivamente 2 centesimi chiudendo ieri, martedì 19 novembre, a 281,30 centesimi, dopo avere toccato lunedì un nuovo massimo storico intraday 291,50 centesimi.
Londra ha perso $117 in due giorni terminando la seduta di ieri a 4.656 dollari.
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