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Colombia: il fallimento della pace tra governo e dissidenti aumenta la deforestazione

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colombia bandiera cannavò produzione iila
La bandiera della Colombia

Il tasso di deforestazione in Amazzonia è aumentato drasticamente dopo il fallimento dei dialoghi di pace tra il governo della Colombia e i dissidenti delle estinte Farc. Tra gennaio 2016 e settembre 2024, la nazione ha tra l’altro registrato almeno 248 omicidi di difensori ambientali, secondo l’ufficio dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo dell’Ansa.

La deforestazione in Colombia

MILANO – Il fallimento dei dialoghi di pace tra il governo colombiano e i dissidenti delle estinte Farc ha fatto aumentare drammaticamente il tasso di deforestazione in Amazzonia: lo sottolinea in un rapporto l’ong International crisis group (Icg).

L’incremento coincide anche con le “lotte intestine” dentro lo Stato maggiore centrale (Emc), un gruppo guerrigliero che si è diviso in aprile, durante i negoziati con l’esecutivo di Gustavo Petro, elevando la pressione sullo Stato con un’ondata di violenza.

Tra gennaio 2016 e settembre 2024, la nazione ha tra l’altro registrato almeno 248 omicidi di difensori ambientali, secondo l’ufficio dell’Alto commissariato Onu per i diritti umani.
“La deforestazione genera entrate per l’Emc” attraverso l’allevamento di bestiame, la narco coltura e l’estrazione mineraria illegale, osserva l’ong.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Aperta Triestespresso Expo: il presidente Paoletti vede il Far East, ma sulla bocca di tutti c’è l’Eudr, al centro dei confronti

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Triestespresso
Il taglio del nostro che ha dato il via ufficiale alla XI edizione di Triestespresso Expo (foto fornita)

TRIESTE – Taglio del nastro, giovedì 24 ottobre, per l’undicesima edizione di Triestespresso Expo, l’unica fiera mondiale dedicata all’espresso, in programma fino al 26 ottobre al Generali Convention Center all’interno del Porto Vecchio – Porto Vivo di Trieste. Tre giorni di evento, a cadenza biennale, dove il mondo del caffè a livello internazionale dialoga su novità e prospettive per il futuro.

Con 48 Paesi presenti, l’expo quest’anno rappresenta ancora di più un punto di riferimento per la filiera del settore. Organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia attraverso la sua società in house Aries Scarl, è realizzato in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste e con la co-organizzazione e il contributo del Comune di Trieste.

Un appuntamento che potrebbe espandersi, in futuro, in una dimensione nuova

Parlando a margine dell’evento presidente della Cciaa Vg Antonio Paoletti ha infatti dichiarato all’Ansa che “Triestespresso Expo sta pensando di realizzare un’edizione speciale dell’evento, itinerante, nel cuore dei nuovi mercati dei Far East, da organizzare nell’anno in cui la fiera dell’espresso non si svolge”. Un’idea prospettata dallo stesso Paoletti anche nel corso del convegno inaugurale.

Il Ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, ha inviato un messaggio in occasione dell’apertura nel quale ha anche rilevato quanto “eventi internazionali come Triestespresso Expo sono essenziali per costruire rapporti commerciali e confrontarsi sui cambiamenti che interessando il settore, dalla materia prima fino alla sperimentazione di nuove tecniche e soluzioni innovative, soprattutto alla luce delle sfide che tutto il comparto agroalimentare è chiamato ad affrontare.

Il caffè, per noi, non è solo un prodotto: è simbolo che unisce l’Italia dal Nord al Sud, raccontando la storia delle nostre Regioni, delle nostre comunità e della nostra cultura”.

Il presidente della Camera di commercio Venezia Giulia, Antonio Paoletti, ha spiegato che “Triestespresso Expo è una scommessa della Camera di commercio Venezia Giulia e degli imprenditori del caffè che ripropongono un appuntamento ricco di opportunità e novità.

L’internazionalità si conferma uno dei punti forti della manifestazione

Tra i Paesi presenti Corea del Sud, India, Uganda, Arabia Saudita, Etiopia, Burundi, Lettonia, Cina, Ruanda, Serbia, Polonia, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovenia, Romania, Germania, Austria, Croazia, Albania e molti altri. Inoltre, abbiamo portato per la prima volta buyers dei vari Paesi del mondo per incontri b2b con gli espositori, che rappresentano grande valore aggiunto. Sarà quindi un’edizione innovativa, importante e con un indotto significativo per la città”.

L’assessore alla Sicurezza della Regione Friuli Venezia Giulia, Pierpaolo Roberti, ha sottolineato che “Triestespresso Expo è un evento importantissimo per Trieste e il Friuli Venezia Giulia. Questa città da secoli respira l’aroma del caffè grazie ai suoi rinomati locali storici, le tante industrie del settore presenti e i palazzi del centro che, come la sede della Regione, hanno ospitato rinomate compagnie di navigazione che sono state protagoniste dello straordinario sviluppo economico ed emporiale del capoluogo regionale”. Il sindaco, Roberto Dipiazza, ha evidenziato che “la città corre, appuntamenti internazionali come questo contribuiscono a dare ancora più visibilità a Trieste”.

Per Arianna Mingardi, presidente dell’Associazione Caffè Trieste, la fiera “rappresenta un’opportunità eccezionale di dialogo, incontro e confronto”, mentre Omar Zidarich, presidente del Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, ha aggiunto che “l’expo oramai non è solo un’esposizione, ma è anche un appuntamento legato alla formazione e all’approfondimento di diverse tematiche e questo è, sicuramente, un risultato importante”. Zidarich ha anche aggiunto un dato importante a livello nazionale, che indica la rilevanza del caffè nel Paese “in Italia – ha detto – ogni giorno vengono consumate 95 milioni di tazzine di espresso”.

La giornata inaugurale di Triestespresso Expo è iniziata con il convegno dedicato al tema normativo dell’European Deforestation-free products Regulation (Eudr), il regolamento dell’Unione Europea (Ue) contro la deforestazione che potrebbe entrare in vigore a breve

Tra i relatori che hanno effettuato un focus dettagliato sull’argomento Massimiliano Fabian, vicepresidente della Federazione Europa del Caffè (Ecf).

“L’implementazione della regolamentazione sulla deforestazione è un argomento sicuramente condiviso come obiettivo da tutto il settore del caffè – ha sottolineato – ma è complicata nelle sue modalità e nelle sue tempistiche, anche da parte delle autorità competenti. Tanto che c’è stata la proposta di rinviarla di 12 mesi, cosa che è probabile vada in porto. Le grosse sfide che ci troviamo davanti sono di tipo pratico: riuscire a tracciare una filiera così complessa e lunga come quella del caffè non è facile.

Non è una sfida semplice – prosegue – e coinvolge tutti i Paesi produttori, Paesi dove la materia prima è molto importante per la vita di tanta gente. E se il regolamento non viene implementato in modo corretto, si rischia di creare problemi importanti a queste persone dal punto di vista sia sociale che economico”.

Uno curioso paradosso è emerso nel corso dell’intervento di Fabian: dal Regolamento sono escluse le importazioni di caffè solubile, ma non le importazioni di verde utilizzato dai solubilizzatori europei. Ne parliamo nell’approfondimento dedicato al convegno

La prima giornata è continuata con due workshop: “Presentazione della nuova metodologia C.V.A. di valutazione sensoriale della S.C.A.” a cura di Alberto Polojac – Coordinatore nazionale S.C.A. Italy, e con “Percorso sensoriale e degustativo diviso in tre giornate. Flavours in a cup + glass” a cura di Edy Bieker, esperto conoscitore e assaggiatore del mondo del caffè, e Arianna Mingardi, Amministratore di Amigos Caffè e Presidente Associazione Caffè Trieste.

Spazio poi all’esibizione “IBRIK, l’estrazione del caffè alla turca” a cura di Moritz Hofer, trainer S.C.A., finalista competizioni nazionali IBRIK 2024.

In collaborazione con illycaffè si è svolto poi l’appuntamento con Training Pills “L’importanza di creare nuove ricette”, intervista a Elisa Caria, Senior Training Specialist dell’Università del caffè di illycaffè, sull’importanza di creare nuove ricette a base di caffè per rivitalizzare il dialogo con i consumatori. E Training Pills, sempre con illycaffè, “Le ricette vincenti per il business”, intervista a Elisa Caria, Senior Training Specialist dell’Università del caffè di illycaffè, sull’effetto delle preparazioni speciali sullo scontrino medio.

L’epilogo di Triestespresso Expo con un’altra esibizione: una sessione di cupping con otto caffè provenienti dalle piantagioni del Ruanda, con l’esperto Andrej Godina

L’evento si inserisce nel progetto ICU RUANDA AID 012590/04/9 di collaborazione sottoscritto tra l’Associazione Caffè Trieste e l’ICU – Istituto per la Cooperazione Universitaria per far conoscere il caffè prodotto nello Stato africano ed è rivolto a torrefattori e importatori.

Sul palco si parla di Eudr: ecco perché continua a preoccupare gli operatori, ma il solubile è già esentato

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Eudr
Un momento del convegno

TRIESTE – Uno spettro si aggira per l’Europa dei 27: quello dell’Eudr, che la quasi certa proroga di un anno rinvia, ma non scaccia. Perché i nodi, prima o poi, verranno comunque al pettine. E gli adempimenti, anche con 12 mesi di tempo in più, sono comunque pesanti e onerosi. E il quadro normativo appare tuttora, in varie parti, indeterminato e fumoso, anche per le autorità di controllo.

Il Regolamento Europeo Anti-Deforestazione – l’ormai “famigerato” Eudr – è stato inevitabilmente il tema del convegno inaugurale di Triestespresso Expo, che si è svolto ieri, giovedì 24 ottobre, nella Sala Illy Hall del Generali Convention Center.

Dopo il saluto delle autorità e la lettura del messaggio inviato dal ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, si è entrati nel vivo delle trattazioni, con il lungo e dettagliato intervento del Vice Presidente della Federazione Europea del Caffè (Ecf), Massimiliano Fabian.

La normativa principale di riferimento è il regolamento del 31/5/2023, che riguarda varie materie prime aventi impatto sulla deforestazione.

Dal momento che il caffè non viene prodotto sul suolo dell’UE, noi europei dipendiamo completamente per le forniture dai paesi produttori e ciò ci impone di coordinarci in maniera stretta con questi ultimi.

Il regolamento riguarda tutto il caffè, ma per errore ne è rimasto escluso il caffè solubile

Quindi, il solubile prodotto in un paese terzo proveniente da aree deforestate potrà, anche quando la norma andrà a regime, essere venduto nell’UE. Mentre un solubilizzatore con sede in UE sarà soggetto al regolamento per il caffè verde che importa.

Una discrasia stridente, per ovviare alla quale non si è ancora adottato alcun emendamento.

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Al via il Lounge Bazzara, la serata esclusiva per fare networking a Trieste, 25/10

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fabian bazzara
Massimiliano Fabian di Demus SpA, Personaggio del caffè dell'anno dell'edizione 2023 (immagine concessa)

TRIESTE – Bazzara Caffè annuncia la nuova edizione del prestigioso Lounge Bazzara, una serata esclusiva su invito che si terrà il 25 ottobre 2024 a partire dalle ore 20.00, presso la storica sede della torrefazione in via Battisti 1, nel cuore di Trieste. Il Lounge Bazzara si è affermato nel tempo come una tradizione attesa e apprezzata, un’occasione unica per incontrare illustri personaggi del mondo del caffè, scambiare opinioni e discutere le ultime tendenze del settore.

Il Lounge Bazzara

L’evento, che ha saputo consolidarsi nel panorama triestino e non solo, rappresenta un momento di incontro e confronto per appassionati, professionisti e stakeholder che condividono la passione per il caffè di qualità.

I fratelli Franco e Mauro Bazzara, rispettivamente Presidente e ceo della torrefazione, sono entusiasti di proseguire con questo format ormai collaudato negli anni, particolarmente significativo per la città e per tutto il comparto del caffè.

La storica realtà triestina, forte di un’esperienza consolidata nel settore del caffè, intende riproporre questo atteso evento anche come un’occasione per fare nuove conoscenze e rafforzare i legami già esistenti.

“Come sempre, proporremo un incontro riservato presso la nostra sede, dove, in un clima amichevole e conviviale, daremo spazio alla rete di relazioni tra i protagonisti del caffè. Durante la serata, ascolteremo buona musica, degusteremo un ottimo prosecco e assisteremo alla premiazione del ‘Personaggio del caffè dell’anno’,” ha dichiarato Andrea Bazzara — “Trieste è la città della Barcolana, un centro della scienza e, naturalmente, una città del caffè. È innegabile che questi incontri abbiano sempre rappresentato per la nostra azienda un valore aggiunto, contribuendo a consolidare il nostro ruolo nel settore.”

Nel corso degli anni, numerosi professionisti hanno avuto l’onore di ricevere questo riconoscimento, tra cui Andrea Lattuada di 9bar, Gianfranco Carubelli di Asachimici Pulycaff, Luigi Morello dell’Istituto Espresso Italiano, Maurizio Giuli di Nuova Simonelli, Luigi Odello dello IIAC, Antonio Rizzitano di ARC, Sergio Barbarisi di BWT Water+more e, più recentemente, Massimiliano Fabian di Demus SpA, vincitore dell’edizione 2023.

Il Lounge Bazzara accoglierà numerosi stakeholder, ospiti d’eccezione e figure di spicco del settore. L’atmosfera informale della serata favorirà la convivialità, il divertimento e lo scambio di idee, rendendo possibile la creazione di nuove connessioni e il rafforzamento dei rapporti esistenti.

“Sarà un grande piacere accogliere ancora una volta tanti protagonisti del mondo del caffè,” prosegue Mauro Bazzara. “Ogni giorno, donne e uomini si impegnano a 360 gradi per diffondere la cultura del caffè di qualità, ed è proprio a loro che vogliamo dedicare questa serata speciale.”

Il Lounge Bazzara si conferma così come un evento imprescindibile per tutti gli appassionati e professionisti del caffè, un’occasione per celebrare insieme una passione comune, condividere esperienze e idee, e contribuire alla crescita della vibrante community del caffè. Sarà una serata indimenticabile, all’insegna del caffè, della convivia- lità e delle relazioni che arricchiscono e rendono unico questo settore.

La San Marco presenta a Triestespresso e Singapore, la E.LUXURY, macchina con tecnologia MBV, multiboiler con pressure e temperature profiling

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La San Marco porta in fiera E.LUXURY (foto concessa)
La San Marco porta in fiera E.LUXURY (foto concessa)

GRADISCA D’ISONZO (Gorizia) – Design e tecnologia all’avanguardia firmati La San Marco sono di scena a TriestEspresso Expo, da giovedì 24 a sabato 26 ottobre, all’undicesima edizione della fiera specializzata più rilevante per l’industria del caffè. E.LUXURY è l’ultimo modello di macchina professionale per il caffè espresso che la storica azienda isontina propone in questi giorni a TriestEspresso nella Hall 28 bis – Stand 20.

“La E.LUXURY rappresenta la perfetta sintesi tra tradizione e innovazione – spiega il General Manager di La San Marco, Roberto Nocera – Abbiamo voluto creare una macchina che non solo fosse all’avanguardia dal punto di vista tecnologico, ma che fosse anche un capolavoro di design, in grado di impreziosire qualsiasi ambiente in cui venga collocata.”

La presentazione di E.LUXURY in anteprima mondiale si è svolta nel primo giorno di esposizione in contemporanea a Trieste e a Singapore, rispettivamente in occasione di Triestespresso e della fiera del settore ho.re.ca del Paese del sud est asiatico FHA 22-25.

E.LUXURY rappresenta l’ultima frontiera in termini di design, tecnologia e funzionalità

Questo modello elettronico si distingue per un’estetica di design unica e raffinata, che già caratterizza la versione a leva.

La carrozzeria, completamente trasparente, è realizzata in vetro temperato dello spessore di 1 cm, un dettaglio che non solo garantisce robustezza e sicurezza, ma dona anche un tocco di eleganza e unicità ad ogni ambiente. Questa scelta estetica permette di valorizzare al massimo la visibilità delle componenti interne, esaltando la bellezza della meccanica di precisione artigianale che contraddistingue ogni macchina La San Marco.

Un’altra caratteristica innovativa del modello E.LUXURY è l’utilizzo della tecnologia LED multicolore. Questa permette di illuminare la macchina con molteplici effetti cromatici, intercambiabili a piacere, creando atmosfere uniche e personalizzate per ogni locale.

La cromatura dei gruppi, la caldaia in acciaio inox lucidato a specchio e la componentistica idraulica in ottone e rame lucidati conferiscono un ulteriore tocco di stile, rendendo questa macchina non solo uno strumento di lavoro, ma anche un vero e proprio elemento di design.

Dal punto di vista tecnologico, E.LUXURY integra la sofisticata tecnologia MBV, multiboiler con pressure e temperature profiling

Questo sistema permette la massima precisione nella regolazione delle pressioni e delle curve di temperatura, programmabili singolarmente per ogni gruppo erogatore. Grazie a questa tecnologia, è possibile ottenere il miglior risultato da ogni caffè monorigine, miscele o specialty, esaltandone al massimo le caratteristiche organolettiche, anche in considerazione dei diversi gradi di tostatura.

Ad elevare la qualità della macchina c’è anche il controllo completamente digitale, con tastiera soft touch e un display grafico di ultima generazione che consente un facile accesso a tutte le funzionalità di programmazione. Questa interfaccia intuitiva permette ai baristi di regolare con precisione ogni parametro di estrazione, garantendo una qualità costante e ripetibile nel tempo.

TriestEspresso sarà anche l’occasione per LaSanMarco di introdurre due importanti novità tecnologiche relative al mondo delle macchine a leva:

– il sistema Low Effort Leva (LEL), che consente di ridurre di circa il 30% la forza iniziale di trazione della leva, preservando il risultato in termini di pressione in fase di erogazione;

– la tecnologia Quick Discharge System (QDS), che permette di scaricare il residuo di pressione presente nella camera di estrazione a fine erogazione per ridurre al minimo il tempo di attesa tra un’erogazione e la successiva, semplicemente premendo un pulsante.

Lo stesso pulsante potrà poi essere premuto in qualsiasi fase dell’erogazione per abbassare repentinamente la pressione nella camera del gruppo leva, favorendo così un ritorno altrettanto rapido della leva nella sua posizione di partenza.

Addetti ai lavori e visitatori possono toccare con mano le importanti novità La San Marco e
scoprire quindi il modello E.LUXURY, disponibile nelle versioni 2 e 3 gruppi, e le ultime innovazioni tecnologiche alla fiera TriestEspresso Expo nella Hall 28 bis allo Stand 20.

Appuntamento con La San Marco a Triestespresso (foto concessa)

Oltre alla presentazione in anteprima di E.LUXURY, un altro evento è in programma allo stand de La San Marco: venerdì 25 ottobre alle ore 13 il campione di latte art Salvatore Riunno terrà un workshop sulle tecniche avanzate per creare splendidi disegni nel caffè. Riunno si soffermerà anche sulla spiegazione approfondita del sistema FTL della lancia vapore della macchina La San Marco.

A TriestEspresso Riunno parteciperà al contest per il titolo mondiale di latte art.

UV Studio ad Asola, arriva il concept che unisce gli occhiali da sole e gli specialty

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Dentro il concept UV Studio (foto concessa)
Dentro il concept UVStudio (foto concessa)

MILANO – La caffetteria italiana in evoluzione, sempre più frutto di ibridazione tra diversi settori: esistono i caffè letterari, le librerie dove si beve un buon caffè, ma le idee non finiscono mai soprattutto se si guarda all’estero. Ecco che ad Asola, nel mantovano, nasce UV Studio, un concept store che ha unito il bar e gli occhiali in un solo posto. Come? Ne parla direttamente una dei due titolari, Silvia Cauzzi.

UV Studio: punto zero di una serie di concept store da avviare nell’arco di 5 anni, obiettivo 5 locali.

UV Ultimate Vision è la compagnia dietro il progetto che ha inizio con il primo locale, UV Studio, risultato del background nel mondo degli occhiali del socio e compagno di Silvia, specializzato in ottica con alle spalle delle gestioni di attività simili in Inghilterra -.

In UV Studio, il coffee corner serve specialty coffee, con il supporto di Sanremo e di Pizzicoffee (Marco Pizzinato).

L’angolo caffè è completo anche dal gin bar: si apre dalle 8 e si chiude alle 18 nella settimana, mentre il venerdì si tira avanti sino alle 20 con il servizio degli aperitivi e del dopocena.

Inoltre UV Studio organizza serate acustiche con band emergenti e affermate del panorama musicale internazionale che sono legate e appassionate ai brand occhiali (Eye Respect e LDNR).

Per ora a muoversi dentro UV Studio sono solo in due, ma lo step successivo sarà trovare altro personale: una bella sfida. Novanta metri quadrati con un’aera dedicata agli uffici: la sala principale dello store è dedicata al caffè e all’area espositiva di occhiali, per 60 metri quadri.

Racconta Silvia: “Si entra e subito spicca l’angolo bar allestito con sedie e tavolini (due da due sedute, più uno più grande per ospitarne 8 e poi un esterno con altri 10 posti a sedere): già a prima vista si comprende che si può restare a consumare. Poi alle pareti sono esposti gli occhiali: bambini e adulti, lifestyle o sportivi dei nostri marchi di proprietà o in licenza. Non manca mai il link con il mondo della musica, che sia alle pareti, di sottofondo o suonata dal vivo.”

Ma come vi è venuto in mente di creare UV Studio?

“Entrambi abbiamo alle spalle molte esperienze maturate all’estero. Ho lavorato in Formula 1 per 7/8 anni e ho avuto l’occasione di girare per diversi locali. Jonathan Van Blerk arriva da un approccio internazionale in cui questi concept store stanno già prendendo piede e dove l’idea di avere un negozio che unisce diversi settori è diffusa.

Abbiamo pensato di portarla in Italia, sposando le nostre passioni: ho una laurea in scienze gastronomiche e resto legata più al mondo del food, mentre il mio socio ha lavorato nel settore degli occhiali e ottica, creando diversi marchi di successo.”

Ma non bastava già questo concept originale e avete voluto puntare su un’altra novità per l’italiano medio: perché lo specialty?

Gli occhiali con il caffè (foto concessa)

“In effetti qui in zona è qualcosa di sconosciuto. Ma lo stile internazionale e la ricerca della qualità erano degli aspetti imprescindibili per noi. Volevamo investire su ogni aspetto del concept, compresa l’offerta di un livello del prodotto molto importante. Jonathan ha già gestito dei coffee shop specialty in UK cinque-sei anni fa, quando questa filosofia era già conosciuta. Qui in Italia siamo ancora soltanto agli inizi.”

E le reazioni fin qui sono state positive?

“Il caffè da noi piace. Chi lo prende torna a berlo una seconda volta: utilizziamo la miscela Tacco Punta di Gear Box, abbiamo successivamente introdotto il Decaffeinato Chevere di Nordic Roasting, per poi passare ai monorigine che vendiamo già in chicchi in confezioni da da 250g.

Vorremmo poi proporre con la bella stagione il cold brew: lo step successivo è quello di pensare a delle ricette per la sera. Già ora con il gin prepariamo l’Espresso Martini specialty che ha avuto successo.”

Avete definito questo UV Studio il punto zero: che cosa avete in programma?

“Asola è soltanto l’inizio del nostro progetto, ed è la base su cui costruire il nostro concept per mostrarlo ad eventuali investitori. Stiamo già lavorando per un secondo Concept Store a Brescia per il 2025..

Il nostro obiettivo ultimo sarebbe espandersi all’estero, già all’interno di un piano quinquennale. Ora già una delle compagnie con cui collaboriamo che si trova a Monte Carlo rappresenta una porta aperta per il Principato di Monaco.

Saremmo i primi, sia per gli occhiali che per lo specialty: lì ci sono due Starbucks ma non specialty coffee shop. Certo anche Milano sarebbe un punto importante da presidiare, ma ci servirebbe trovare una zona strategica, innovativa ma non troppo fuori dal centro.”

Quale anima prevale in UV Studio, il bar o gli occhiali?

“Al momento la gente entra per bere il caffè o il gin e poi resta per acquistare gli occhiali. Viene attirata dall’espresso, dal coffee corner e poi si interessa ai prodotti esposti. Vendiamo la tazzina a un euro e 50: pensavo che la reazione sarebbe stata peggiore, ma ormai anche in un bar standard si trovano prezzi simili, si è già all’euro e 20.

Poi noi abbiamo spinto molto sul racconto e la spiegazione di quello che serviamo. Quando il cliente lo assaggia, spesso resta stupito dal gusto, diverso da quello a cui sono abituati di solito.

In futuro prevediamo la preparazione anche di filtri e bevande a base latte. Per ora la grande conquista è che siamo stati in grado di conquistare anche la classica signora Maria. Ovviamente ci sono anche giovani, ma il nostro cliente di riferimento va dai 30 anni in su, con un potere d’acquisto più alto per quanto riguarda i nostri occhiali e un gusto più sviluppato per riconoscere un buon caffè.”

Fino ad ora quanto caffè avete fatto?

“Per adesso orientativamente avremo utilizzato una cinquantina di chili. Il nostro caffè poi lo accompagniamo ad un’offerta food che cavalca il filone healthy, con prodotti a basso contenuto di zuccheri o addolcite con l’uso di banane e datteri. La ricetta è stata studiata da me e affidata ad una pasticceria esterna che ce le produce.”

Fiorenzato a Triestespresso Expo con il macinacaffè F64 e la tecnologia Sense

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Il modello F64 con tecnologia Sense (immagine concessa)

SANTA MARIA DI SALA (Venezia) – Fiorenzato annuncia la sua partecipazione all’undicesima edizione di Triestespresso Expo, che si svolgerà dal 24 al 26 ottobre 2024. Questo evento rappresenta una piattaforma cruciale per l’incontro di professionisti del settore del caffè, cornice nella quale Fiorenzato si prepara a introdurre le sue soluzioni all’avanguardia per la macinatura professionale.

Fiorenzato a Triestespresso Expo

Le luci saranno puntate sulla tecnologia Sense, presentata attraverso il modello F64. Dopo il successo riscontrato con la gamma All Ground, questa nuova tecnologia ridefinisce gli standard tecnologici in relazione alla pesatura del caffè dopo la macinatura, grazie ad una cella di carico flottante che garantisce precisione impeccabile e affidabilità .

Grazie alla bilancia integrata, garantisce la perfezione in ogni dose di caffè, eliminando la necessità di regolazioni manuali. Il sistema brevettato di Fiorenzato assicura risultati costanti anche su superfici irregolari e in ambienti complessi, rendendo la tecnologia Sense la scelta preferita per i professionisti del caffè in cerca di affidabilità.

Inoltre, l’azienda italiana avrà l’onore di presentare anche la nuova campana personalizzabile, che offre l’opportunità di adattare il macinino all’identità visiva del proprio brand. Questa innovazione consente ai clienti di esprimere la propria unicità attraverso un design personalizzato, elevando l’immagine del marchio nel mercato.

Tutti i partecipanti al Triestespresso Expo sono invitati a visitare lo stand 07 nel padiglione 28, dove saranno disponibili dimostrazioni dal vivo delle nostre ultime innovazioni della casa, oppure seguire i canali social Fiorenzato per rimanere aggiornati su tutte le novità presentate.

Essse Caffè presenta la linea Expresss per le attività commerciali

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Essse Caffè e il nuovo sistema Expresss (immagine concessa)

BOLOGNA – L’eccellenza alla portata di tutti: Essse Caffè rivoluziona il mondo della ristorazione e dell’hospitality con un sistema che garantisce un caffè di alta qualità costante nel tempo, anche per chi serve poche tazzine al giorno. La nuova linea Expresss è la risposta perfetta per chi non può permettersi compromessi: con questo sistema, i clienti vivranno un’esperienza gustativa all’altezza degli standard qualitativi di Essse Caffè, ovunque si trovino.

Essse Caffè lancia la linea Expresss

Pensata per ristoranti, B&B, bistrot, enoteche, pub e chioschi estivi– oltre a tutto il segmento dell’hospitality non specializzato nella caffetteria – la linea Expresss garantisce una resa in tazzina impeccabile.

Accade spesso che in questa tipologia di attività, il fine pasto sia tutt’altro che piacevole: i chicchi di caffè restano per molto tempo in campana, subendo luce ed aria, elementi che vanno ad alterare inesorabilmente le caratteristiche organolettiche, rovinando la tazza. Oltre questo, una macchina che lavora poco registra performance non ottimali e prevede comunque dei costi di gestione molto elevati.

Ecco perché anche la macchina a capsule Expresss è una vera rivoluzione: semplice, veloce, intuitiva e senza compromessi sul risultato finale. Le alte prestazioni della Expresss garantiscono un espresso impeccabile sin dalla prima erogazione, regalando quella straordinaria esperienza sensoriale che distingue Essse Caffè. Perfetta per chi cerca praticità senza rinunciare alla qualità, questa macchina riduce gli interventi di manutenzione, elimina gli sprechi e non richiede lunghe ore di formazione per il personale. In più, offre un notevole risparmio energetico!

E la varietà in tazza? Si può scegliere tra una vasta gamma di raffinate miscele – come i migliori blend di Essse Caffè per il bar – oltre a bevande solubili quali orzo e ginseng, tutto in capsula, senza dover ricorrere a macchine aggiuntive. E il cappuccino sarà delizioso!

Con Essse Caffè Expresss, anche chi serve pochi caffè al giorno potrà offrire un espresso da vero intenditore, capace di conquistare i palati più esigenti e regalando loro un fine pasto memorabile, all’insegna del gusto e dell’eccellenza.

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, prestigiosa torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina Segafredo. Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele.

L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’Azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione di torrefattori della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

REPA sigla un accordo globale con Sanremo Coffee Machines per diventare distributore ufficiale di ricambi

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Il centro logistico di REPA (immagine concessa)

CESENA – REPA, il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici, parte della famiglia Parts Town Unlimited, è ora distributore ufficiale di ricambi per Sanremo Coffee Machines. La partnership apre le porte a un pubblico globale di clienti che possono trovare su REPA più di 3.800 ricambi per le innovative macchine caffè del produttore italiano dedicate allo specialty coffee.

L’accordo di REPA con Sanremo Coffee Machines

Nel one-stop shop REPA, inoltre, i ricambi originali Sanremo sono disponibili senza minimo d’ordine.

Grazie a una rete di centri di distribuzione altamente automatizzati in tutta Europa, e non solo, e a un servizio tecnico specializzato a livello globale, i clienti del produttore possono fare affidamento su REPA per una consegna rapida dei ricambi, avvalendosi di un fornitore riconosciuto nel mercato per velocità, efficienza e disponibilità.

Gianluca Vecchione, chief operating officer di Sanremo Coffee Machines, commenta: “La partnership tra Sanremo e REPA eleverà ancora di più gli standard verso un’eccellenza e una semplificazione delle operazioni per i nostri partner. Insieme, ci impegniamo ad offrire ai clienti un’esperienza ancora più completa e soddisfacente, garantendo una disponibilità di ricambi più rapida ed efficiente, una qualità dei prodotti e dei servizi sempre al top, un supporto tecnico specializzato e personalizzato. Siamo certi che questa collaborazione garantirà ai nostri clienti le migliori soluzioni per il loro business e post-vendita”.

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Il barcode scanner di REPA (immagine concessa)

Gilberto Guidi, group director professional coffee REPA, aggiunge: “Siamo lieti di dare il benvenuto a Sanremo, come partner, nella famiglia REPA, offrendo una nuova fonte di fornitura ai clienti del costruttore. Grazie alla nostra esperienza pluriennale nell’industria del caffè, comprendiamo l’importanza, per le caffetterie, di una regolare manutenzione e una rapida riparazione delle macchine caffè, per garantire la qualità di ogni singola tazza. Al tempo stesso, i centri di assistenza, i distributori o gli importatori di attrezzature possono ridurre i loro livelli di scorte affidandosi alla pronta consegna REPA di parti critiche, accessori e materiali di consumo.”

La scheda sintetica di REPA

REPA è il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici ed è un partner di fiducia per i produttori di apparecchiature. Dal 2022 REPA è una divisione di Parts Town Unlimited, leader mondiale nella distribuzione high-tech di parti di ricambio indispensabili, prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC.

I clienti di REPA beneficiano di una forte competenza in materia di ricambi, con oltre 40 anni di esperienza nel mercato da parte di REPA Italia, REPA Deutschland, REPA France, REPA Iberia, ATEL e Big Warehouse. Con il più grande database del settore accessibile attraverso webshop all’avanguardia, un’elevata disponibilità di magazzino e centri logistici altamente innovativi che assicurano la consegna dei ricambi più rapida del settore, REPA fornisce a ogni cliente il pezzo giusto, al momento giusto, ovunque.

La scheda sintetica di Sanremo Coffee Machines

Sanremo Coffee Machines è un punto di riferimento per l’innovazione e l’eccellenza nelle macchine per caffè espresso rigorosamente Made in Italy. Un marchio ispiratore per gli amanti del caffè che celebrano l’arte dell’estrazione. Sanremo è la fusione tra una forte tradizione produttiva e sogni ambiziosi.

Una combinazione vincente che ha dato all’azienda un riconoscimento internazionale ed è oggi un punto di riferimento nel settore delle macchine da caffè. Il nostro reparto produttivo non è secondo a nessuno: know-how tecnologico, mescolato a materiali di qualità, lavorazione e creatività.

G7 approva partnership pubblico-privata per salvare il caffè ideata da Andrea Illy

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Andrea Illy, presidente illycaffè (immagine concessa)

Andrea illy ha proposto un fondo globale innovativo per la sostenibilità nella filiera del caffè a partecipazione volontaria. L’idea è stata promossa dalla presidenza italiana del G7 per il caffè. Una iniziativa che è il lavoro di un lavoro di squadra iniziato a Expo Milano 2015. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo della Gazzetta di Mantova ripreso dal portale dell’Ansa.

Il fondo globale per la sostenibilità nel caffè

TRIESTE – Un fondo globale innovativo e pre-competitivo per la sostenibilità e la resilienza del caffè, a partecipazione volontaria, per sfruttare le sinergie con iniziative esistenti, incluse valutazione e misurazione dell’impatto del clima e lotta alla deforestazione, oltre a impiegare risorse finanziarie e know-how con un focus sul sostegno ai piccoli agricoltori.

E’ la proposta “innovativa” promossa dalla presidenza italiana del G7 per il caffè nata da un’idea di Andrea Illy. Una iniziativa che è “il risultato di un grandissimo lavoro di squadra iniziato a EXPO Milano 2015”. In questi otto anni è riuscito ad attrarre intorno a questa idea realtà eterogenee da Lavazza a Nestlé e Starbucks, ai ⁠governi italiano e gli altri del G7, istituzioni intergovernative e di settore.

I piccoli agricoltori gestiscono il 95% dei 12,5 milioni di aziende agricole di caffè nel mondo, concentrate in linea di massima nella fascia tropicale. Più elementi hanno acceso i riflettori sul caffè: può contribuire alla deforestazione e al cambiamento climatico; il pericolo che “oltre il 50 per cento delle terre coltivabili a caffè entro il 2050 non si possano più sfruttare a causa del cambio climatico, peggiorando così la già precaria situazione degli oltre 40 Paesi produttori (in due solo dei quali i coltivatori vivono al di sopra della soglia di povertà)”, indica Andrea Illy.

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La nuova iniziativa volta a creare un fondo globale per la sostenibilità e la resilienza della filiera del caffè inizierà in Etiopia, Uganda, Tanzania, Kenya e Malawi per poi passare in America centrale e in Asia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Nova News.

L’iniziativa per una filiera più sostenibile

L’iniziativa, lanciata nell’ambito G7, per la creazione di un Fondo globale innovativo per la sostenibilità e la resilienza della filiera del caffè inizierà a partire da un gruppo di Paesi pilota in Africa – Etiopia, Uganda, Tanzania, Kenya e Malawi – per poi essere replicata anche in America centrale e in Asia.

Lo ha detto Gerardo Patacconi, responsabile delle operazioni dell’Organizzazione internazionale del caffè (Ico), nel corso di un punto stampa tenuto a margina dei lavori del G7 Sviluppo di Pescara.

“L’iniziativa, voluta dalla presidenza italiana del G7, è totalmente innovativa, dal momento che per la prima volta i Paesi del G7 e i partner decidono di focalizzarsi su un settore. L’iniziativa è stata già considerata dal gruppo G7 Ambiente e dal summit dei leader del G7 di Borgo Egnazia, e oggi anche nell’ambito del G7 Sviluppo. Questo significa che c’è un riconoscimento dell’importanza di investire nel settore del caffè”, ha affermato Patacconi come riporta Nova News.

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