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lunedì 25 Novembre 2024
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Caffè Moak presenta la miscela Rock perfetta per il dirty coffee

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La miscela Rock (immagine concessa)

MODICA (Ragusa) – Caffè Moak, nata nel 1967 grazie all’intraprendenza del suo fondatore Giovanni Spadola, continua con passione e dedizione a valorizzare una delle bevande più amate al mondo: il caffè. Con un occhio sempre attento alle nuove tendenze e alle richieste dei consumatori, l’azienda ha selezionato tra i suoi prodotti una miscela particolare che strizza l’occhio alle ultime mode del momento.

La miscela perfetta per il dirty coffee di Caffè Moak

In particolare, parliamo del dirty coffee, una bevanda che ha le sue radici nell’Asia Orientale, e più specificamente in Giappone, ma che negli ultimi tempi ha conquistato una popolarità straordinaria, specialmente tra i giovani e sembra pronta a sbarcare in Europa. Questo nuovo modo di gustare il caffè è apprezzato non solo per il suo profumo intenso, ma anche per il contrasto di consistenze e sapori che riesce a creare.

La preparazione del dirty coffee è piuttosto semplice e al tempo stesso affascinante: si versa uno o due shot di espresso caldo su latte freddo, dando vita a un effetto “macchiato” che non solo è delizioso al palato, ma anche visivamente accattivante. Anche per questo motivo il dirty coffee è stato da subito apprezzato dalla GenZ per la sua estetica ricercata e la particolare lavorazione che risulta estremamente social addicted.

Per soddisfare il crescente desiderio di un aroma ancora più intenso e avvolgente, Caffè Moak propone la sua miscela Rock, precedentemente studiata per sprigionare una fragranza eccezionalmente ricca e ideale per accompagnare gli appassionati in una nuova esperienza gustativa, garantendo al contempo qualità e innovazione nel rispetto della tradizione.

Caffè Moak si propone così come interprete di questa nuova avventura sensoriale unendo la passione per la tradizione con un approccio innovativo e contemporaneo, offrendo inoltre a tutti gli appassionati la possibilità di preparare un dirty coffee autentico e di alta qualità che coniuga sapore e stile in un’unica deliziosa esperienza.

Caffè Trucillo: il barattolo Estatico premiato con il Pentawards

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Estatico by Caffè Trucillo premiato con il Pentawards (immagine concessa)

LONDRA – Estatico, il barattolo di Caffè Trucillo in grani monorigine che racchiude l’ideale di bellezza e di incontro tra culture dell’omonima torrefazione di Salerno, ha ottenuto a Londra il prestigioso Pentawards, che dal 2007 premia l’eccellenza nel design del packaging a livello globale e rappresenta il più importante concorso internazionale del settore.

A ritirare il premio durante la cerimonia di gala, svoltasi nello spazio eventi Magazine London sulla sponda del Tamigi, sono stati i designers dello studio Lettera7, che opera in provincia di Salerno, sulla costiera amalfitana, con clienti tra primari brand del food, della moda, dell’industria.

Estatico by Caffè Trucillo ha ottenuto il pentagono d’argento nella categoria “Tea and coffee”, selezionato tra gli oltre 2.000 prodotti candidati quest’anno da 62 Paesi del mondo, grazie al lavoro della giuria internazionale, composta da oltre 50 professionisti ed esperti di altissimo livello nel design del packaging.

Il premio arriva a soli pochi mesi dal debutto del coloratissimo barattolo di caffè, che unisce tecnologia all’avanguardia e food design, con l’obiettivo di esaltare al massimo il valore del contenuto: tre singole origini di caffè, provenienti da Brasile, Guatemala e Honduras, selezionate personalmente da Antonia Trucillo, terza generazione della torrefazione di proprietà famigliare e tra i più titolati esperti italiani del settore, che in soli dieci anni di attività in azienda ha compiuto 14 viaggi in 11 Paesi di 3 continenti, per incontrare, conoscere e lavorare con le comunità dei caficultores.

Il caffè verde di altissima qualità viene tostato nella micro roastery che proprio Antonia Trucillo ha voluto installare nella moderna sede di Caffè Trucillo alle porte di Salerno. “Hippocratica Roastery” – così è stata battezzata, in onore della città campana, che nel Medioevo fu sede della prima e più importante istituzione medica d’Europa – può produrre solo 20 chili l’ora di caffè, con un lavoro meticoloso di impostazione della curva e del profilo di tostatura, di cui si occupa personalmente Antonia Trucillo.

Estatico è frutto di questi viaggi e di questa sapienza, non è un semplice barattolo di caffè, ma uno scrigno prezioso che celebra la bellezza del caffè secondo Trucillo, una bellezza fatta di una miscela di culture, persone, orizzonti lontani, natura, riti, abitudini, lavoro, dedizione, fatica.

Questa bellezza composita e viva si esprime nel coloratissimo design del barattolo. L’involucro esterno è realizzato in tessuto da sarti del territorio, artigiani da tre generazioni. I colori caldi richiamano i Paesi di provenienza del caffè mentre i simboli rappresentano i ricordi accumulati da Antonia Trucillo nei suoi numerosi viaggi in piantagione.

Esplosione, legame e contaminazione sono il comune denominatore dei chicchi di caffè contenuti nel barattolo e ne diventano il nuovo vestito, una bandiera simbolica. Lo studio Lettera7 ha saputo tradurre in design la giusta sinestesia tra le forme geometriche e i simbolismi tribali che raccontano le storie dei caficultores incontrati in questi viaggi.

Ogni barattolo contiene un piccolo cartiglio, con un messaggio firmato da Antonia Trucillo: “Ogni origine di caffè parla di una terra, trasmette una storia, racconta una cultura. Il caffè è conoscenza, artigianalità, ritualità ed esperienza. Questa selezione nasce da un viaggio, da un incontro con il produttore, da uno studio in piantagione e dall’amore per il caffè. Il caffè è materia viva, in costante evoluzione. Ogni grano racchiude un ecosistema affascinante, crocevia di culture e terre diverse. Dentro ogni sorso c’è l’energia di mani e persone, ci sono storie di quotidiana dedizione. Viaggiando nelle piantagioni con i caficultores, ho vissuto il caffè sotto forma di pianta e poi di frutto. Ogni chicco tocca molte mani e vive le tante storie di chi lo lavora. Amo conoscere e condividere questo lungo percorso, che parte dai lontani paesi d’origine per raggiungere gli amanti del caffè. Spero che tu possa ritrovare in questa tazza lo stesso amore che ho provato io visitando i farmer di questa origine.”

Il barattolo è 100% riciclabile. La valvola proteggi aroma impedisce l’ingresso dell’ossigeno, consentendo invece la fuoriuscita dei gas sprigionati dal caffè dopo la tostatura, per consentire al caffè di proseguire il suo ciclo ottimale di vita. Il bordo è antitaglio e garantisce un’apertura facile e in sicurezza.

Presentato in anteprima a febbraio 2024 durante la manifestazione Taste Firenze, Estatico ha conquistato il pubblico milanese e internazionale durante la design week di aprile e oggi è presente nelle più esclusive location dello shopping gourmet: da Fondaco dei Tedeschi a Venezia a Eataly, da Enoteche Guerrini a Roma a Grangusto a Napoli. È acquistabile anche su shop.trucillo.it

Nespresso e lo chef Jean Imbert per la collezione di Natale 2024

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La collezione Nespresso per Natale (immagine concessa)

MILANO – Nespresso lancia la nuova e attesa collezione per inaugurare l’inizio della stagione delle feste, ispirata all’arte leggendaria del viaggio di Belmond e ai viaggi in treno in tutto il mondo. Una collezione in edizione limitata co-creata in collaborazione con lo chef stellato Jean Imbert di fama mondiale che ha ottenuto da Belmond la nomina come capo Chef del Venice-Simplon-Orient-Express.

Una collaborazione esclusiva, che ha portato alla creazione di nuovi caffè dai sapori inediti che, ad ogni sorso, faranno vivere a tutte e tutti gli appassionati di caffè un’esperienza sensoriale unica, ripercorrendo le tappe di un viaggio immaginario alla scoperta di gusti da tutto il mondo.

La collezione in edizione limitata Nespresso

Unforgettable Espresso per Original Line e Unforgettable Double Espresso per Vertuo Line è una miscela aromatica di caffè provenienti dal Perù e dal Costa Rica arricchita da Robusta, capace di evocare lunghi viaggi in treno attraverso l’America Latina grazie alle note di cereali tostati, frutta secca e legni aromatici; Almond Croissant Flavour per Original e Vertuo Line è una miscela 100% Arabica proveniente principalmente da Brasile e Colombia, che trasporterà fin dal primo sorso nel cuore di Parigi grazie alle note di mandorla e tipicamente burrose che ricordano i croissant, rievocando i ricordi d’infanzia di Chef Imbert; Peanut and Roasted Sesame Flavour per Original e Vertuo Line è una miscela 100% Arabica proveniente principalmente da Brasile e Colombia caratterizzata da un avvolgente sapore di arachidi e sesamo tostato, un omaggio ai viaggi gastronomici di Chef Imbert.

“Sono profondamente onorato di aver avuto l’opportunità di collaborare con Nespresso nella realizzazione di queste squisite ed esclusive creazioni. Grazie al nostro impegno e alla nostra stretta collaborazione, abbiamo meticolosamente perfezionato questi capolavori, ognuno nato da una nuova ed emozionante sfida. Sono immensamente orgoglioso del risultato, poiché questi caffè incarnano i preziosi ricordi dei miei viaggi: evocano l’essenza di Terre lontane grazie alle note di arachidi e sesamo tostato, catturano lo spirito di Parigi ricordando l’iconico croissant aux amandes e, infine, un indimenticabile Espresso, come dice il nome stesso, completa questa collezione eccezionale.” – ha commentato Jean Imbert.

Caffè capaci di far vivere a tutte e tutti gli amanti del caffè un viaggio immaginario ad ogni sorso, unendo l’arte del caffè e quella del viaggio e avvolgendoli in una magia di sapori eccezionali che riportano alla mente ricordi indimenticabili, il tutto nel comfort di casa.

Non solo caffè: Nespresso e Chef Jean Imbert hanno voluto rendere indimenticabile il periodo festivo dando vita ai Cioccolatini in edizione limitata al cioccolato fondente 70% arricchiti da nocciole caramellate. Nati dal ricordo di Chef Imbert della cucina della nonna, questi cioccolatini sono realizzati con chicchi di cacao selezionati provenienti dal Congo e certificati da Rainforest Alliance, e sono perfetti per concedersi una dolce coccola dal gusto avvolgente e intenso.

Regali perfetti, per te e i tuoi cari

La collezione Nespresso comprende anche due nuovi biscotti permanenti che arricchiscono la gamma dei Food&Bites, ispirati a due destinazioni iconiche, New York ed Edinburgo, le città perfette per evocare la tipica atmosfera delle feste.

I Chocolate Chip Cookies regalano una deliziosa combinazione di sapori, tra cui emergono come predominanti il cioccolato e la vaniglia, e trasportano immediatamente tra le strade di Manhattan, ad ogni morso; i Lemon Flavoured Shortbread si presentano come delizie friabili e burrose arricchite da scorze di limone e catturano l’essenza del fascino storico della città di Edimburgo.

Arriva in edizione limitata la Festive Travel Mug, realizzata al 90% in acciaio inossidabile riciclato. Grazie al suo blu intenso e agli elementi del design, questo accessorio esclusivo richiama gli elementi distintivi della collezione, ripercorrendo il viaggio immaginario che chiunque potrà vivere grazie ai caffè Nespresso nati dalla collaborazione con Chef Jean Imbert.

Torna anche quest’anno in edizione limitata l’amatissimo Barista Festive Glass, l’idea regalo perfetta per trasformare ogni cena in un’occasione indimenticabile, da celebrare insieme ad amici e parenti tra brindisi in compagnia. Perfetto per assaporare un Nespresso Martini o per sperimentare con ricette a base di caffè Nespresso, il Barista Festive Glass renderà uniche le occasioni speciali.

Non potevano mancare gli attesissimi Calendari dell’Avvento Nespresso, che tornano anche quest’anno per Original e Vertuo Line, con un rilievo grafico in lamina sul packaging che rievoca il tema del viaggio, fil rouge dell’intera collezione.

Il Calendario dell’Avvento accompagnerà tutte e tutti i coffee lover nel periodo delle feste, svelando all’apertura di ogni casella uno tra i caffè Nespresso più amati, compresi i nuovi caffè co-creati con Chef Jean Imbert. Ma non solo: oltre ai caffè, Nespresso ha deciso di nascondere dietro la ventiquattresima casella l’esclusiva Festive Mug, tazza decorata in porcellana in edizione limitata, che rende il Calendario dell’Avvento un accessorio immancabile.

A completare la collezione dedicata alla stagione delle feste, due macchine Nespresso in edizione limitata: Vertuo POP+ Deluxe Matte Black dalla finitura nera opaca ed eleganti elementi dorati e l’iconica Pixie per la linea Original nella versione blu scuro intenso.

Un viaggio immaginario attraverso il gusto, reso unico da nuove ricette golose
Quale miglior occasione, se non questa, per sperimentare nuovi sapori dando vita a ricette golose? Nespresso ha voluto accontentare tutti i gusti e ha dato vita a nuove ricette da ricreare a casa per assaporare i sapori unici dei nuovi caffè co-creati con Chef Jean Imbert: il Sesame Peanut Butter Coffee con panna montata, sciroppo d’acero, nocciole caramellate e sesamo tostato; il Gourmet Almond Croissant con schiuma di latte, sciroppo al caramello e l’aggiunta finale di zucchero di canna da far caramellare per ricreare la deliziosa croccantezza tipica dei croissant francesi; il Tropical Spice, un mocktail che unisce sciroppo di vaniglia, succo di mango, lime appena spremuto, un pizzico di peperoncino secco e il tocco unico dell’Unforgettable Espresso per Original o dell’Unforgettable Double Espresso per Vertuo.

Tutte le ricette sono disponibili sul sito Nespresso cliccando qui.

Disponibilità caffè, macchine e accessori in edizione limitata

I calendari dell’avvento per Original e Vertuo Line sono disponibili in edizione limitata su tutti i canali Nespresso (Boutique Nespresso, e-commerce, App e Servizio Clienti) dallo scorso 14 ottobre 2024.

I caffè per la linea Original Unforgettable Espresso, Almond Croissant Flavour e Peanut and Roasted Sesame Flavour, insieme al caffè Unforgettable Double Espresso per Vertuo sono disponibili dal 28 ottobre 2024 su tutti i canali Nespresso e fino ad esaurimento scorte.
I caffè Almond Croissant Flavour e Peanut and Roasted Sesame Flavour per Vertuo sono disponibili a partire dal 28 ottobre 2024 esclusivamente su e-commerce, App e Servizio Clienti e dal 4 novembre 2024 saranno disponibili su tutti i canali Nespresso e fino ad esaurimento scorte.

I Cioccolatini in edizione limitata al cioccolato fondente 70% arricchiti da nocciole caramellate, anch’essi frutto della collaborazione con Chef Jean Imbert, sono disponibili su tutti i canali Nespresso a partire dal 28 ottobre 2024 e fino ad esaurimento scorte.

La Festive Travel Mug, il Barista Festive Glass e le due macchine Nespresso in edizione limitata sono disponibili dal 28 ottobre 2024 su tutti i canali Nespresso e fino ad esaurimento scorte.

I biscotti Chocolate Chip Cookies e Lemon Flavoured Shortbread sono disponibili dal 28 ottobre 2024 come permanenti su tutti i canali Nespresso.

La scheda sintetica di Nespresso

Nespresso è pioniera e punto di riferimento per il caffè porzionato di altissima qualità. L’azienda lavora con oltre 157.000 coltivatrici e coltivatori in 18 Paesi attraverso il suo Programma AAA Sustainable Quality per integrare le pratiche di sostenibilità nelle aziende agricole e nei territori circostanti. Lanciato nel 2003 in collaborazione con la ONG Rainforest Alliance, il Programma aiuta a migliorare la resa e la qualità dei raccolti, assicurando una fornitura sostenibile di caffè di alta qualità e migliorando le condizioni di vita delle coltivatrici, dei coltivatori e delle loro comunità.

Nel 2022 Nespresso ha ottenuto la certificazione B Corp™, unendosi a un movimento internazionale di oltre 9.000 aziende che soddisfano gli elevati standard di responsabilità sociale e ambientale e di trasparenza B Corp. Con sede a Vevey, Svizzera, Nespresso opera in 93 mercati e conta 14.000 dipendenti. Nel 2023 ha gestito una rete globale di vendita al dettaglio globale di 791 boutique.

La scheda sintetica di Jean Imbert

Alla guida del Plaza Athénée da giugno 2021, succedendo ad Alain Ducasse, Chef Jean Imbert è riuscito ad ottenere la sua prima stella per il Ristorante “Jean Imbert au Plaza Athénée” dopo solo 9 settimane dall’apertura. Nel marzo 2022 è il primo Chef della storica boutique Christian Dior di Avenue Montaigne.

Il suo percorso non si è fermato qui, diventando Chef del leggendario Venice Simplon-Orient-Express nell’aprile 2022 e, nel febbraio 2023, del leggendario Hotel Le Brando, situato nel cuore dell’atollo di Tetiaroa. Nel maggio 2023, Jean Imbert è nominato Chef dell’Hotel Martinez di Cannes, con “La Plage du Martinez” come sua prima apertura. Nel febbraio 2024, lo vediamo a capo di due nuovi ristoranti, Riviera e High Society presso The Lana (Dubaï), il primo hotel della Dorchester Collection in Medio Oriente.

Chef Jean Imbert apre “La Palme d’Or”, il ristorante gastronomico dell’Hôtel Martinez durante il Festival di Cannes 2024. Jean Imbert è anche direttore dell’Hôtel Cheval Blanc St-Barth e il creatore del concetto ToShare, che ha sviluppato con il suo amico Pharrell Williams. È stato votato Chef dell’anno nel 2021 dalla rivista Quotidien e nel 2019 dalla rivista GQ. È considerato uno dei 50 francesi più influenti al mondo da Vanity Fair. Chef Imbert è il più giovane laureato dell’Institut Paul Bocuse ed è anche conosciuto come l’iconico vincitore del programma televisivo Top Chef nel 2012.

La scheda sintetica di Belmond

Belmond nasce dalla passione di mettere in contatto i viaggiatori più esigenti con le proprietà, le località e i viaggi più straordinari al mondo. Dagli hotel ai treni alle crociere e ai safari, Belmond offre esperienze incomparabili e crea storie indimenticabili. Con un’eredità di oltre 45 anni, dall’acquisizione dell’Hotel Cipriani a Venezia nel 1976, Belmond è cresciuta fino a diventare una realtà globale di 47 strutture distribuite in 28 Paesi e territori.

Destinazioni eccezionali collegate da viaggi leggendari sono l’anima stessa di Belmond, dove il percorso che porta a un luogo è importante quanto la destinazione stessa. Pioniere dello slow travel, Belmond gestisce il Venice Simplon-Orient-Express dal 1982. Il Gruppo si è successivamente ampliato per includere località balneari incontaminate, come Maroma sulla Riviera Maya, nascondigli storici come Villa San Michele ai piedi delle colline fiorentine, icone urbane, come Copacabana Palace a Rio de Janeiro e porte di accesso ai siti del patrimonio mondiale UNESCO, come l’Hotel das Cataratas nel Parco Nazionale dell’Iguassu in Brasile. In qualità di orgoglioso custode di proprietà storiche, Belmond si impegna a costruire sul passato per creare una nuova eredità: il patrimonio del futuro.

Lavorando con le comunità e i talenti locali, insieme ai più rinomati chef, designer e artisti del mondo, Belmond persegue l’obiettivo di tramandare l’arte del viaggio. Dal 2019, Belmond fa parte del Gruppo di lusso leader mondiale LVMH (Moët Hennessy Louis Vuitton).

Iei Connect 2024 presenta la ricerca esclusiva su baristi e consumatori con la sfida Espresso Italiano Champion a Milano, 26/11

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Luigi Morello, presidente Iei (immagine concessa)

BRESCIA – Doppia sfida per l’espresso italiano che il 26 novembre a Milano si mette in gioco con Iei Connect 2024 e con Espresso Italiano Champion. Un doppio appuntamento che si terrà all’Hotel Gallia con, appunto, una giornata dedicata a focus e approfondimenti sul mercato interno ed estero, e alla gara tra i finalisti di internazionali di Espresso Italiano Champion 2024.

“Iei ha nel suo dna il collegamento e supporto a tutta la filiera del caffè ed è per questo che abbiamo unito la gara internazionale, momento topico per i baristi di tutto il mondo, all’interno del forum dove affronteremo i temi sfidanti del settore e condivideremo gli esiti di alcune ricerche scientifiche e indagini di mercato”, anticipa il presidente dell’Istituto espresso italiano (Iei), Luigi Morello.

Iei Connect: il caffè tra prezzi, logistica, e scelte di gusto

L’edizione 2024 di Iei Connect sarà un momento di confronto di idee e di ricerca di stimoli su temi che riguardano diversi ambiti del settore del caffè. Il professor Furio Camillo dell’Università di Bologna presenterà una ricerca di mercato inedita, realizzata Sylla in esclusiva per Iei, che analizza i bisogni del barista e quelli del consumatore.

Nella stessa occasione sarà presentata dalle professoresse Francesca Venturi e Isabella Taglieri dell’Università di Pisa una ricerca che pone in evidenza come l’analisi strumentale possa consentire di aumentare la marginalità del caffè e quindi ottimizzare il prezzo del prodotto. Infine, Kaori Ito, direttrice di Carpigiani Gelato University, la best practice su come progettare e promuovere la formazione B2B a livello internazionale, dalla fase dell’individuazione dei partner da coinvolgere fino all’erogazione dei contenuti.

Inoltre, un intervento specifico dell’avvocato Gianluca Massimei, ceo di NextLegal ed Equity Partner di Advant Nctm, dedicato al delicatissimo tema di recupero dei crediti, un’attività che ha assunto una rilevanza sempre maggiore per molte aziende del settore. La giornata proseguirà con un talk di confronto con paesi di origine, crudisti e operatori sul tema del caffè verde, dei prezzi, della logistica, delle logiche che stanno regolando il mercato attuale.

Protagonisti del talk anche i rappresentanti di IEI Next, il gruppo dei giovani professionisti voluto da IEI proprio per comprendere meglio la visione della generazione che sta acquisendo un ruolo di sempre maggiore responsabilità nelle aziende del caffè. “L’Istituto Espresso Italiano nacque su basi scientifiche puntando sull’innovazione dell’intera filiera del caffè – commenta il prof. Luigi Odello, direttore del comitato scientifico di IEI – in IEI Connect 2024 abbiamo voluto mettere basi sullo sviluppo del settore toccando i cinque punti critici che in questo momento ne pregiudicano la crescita”.

La gara internazionale Espresso Italiano Champion 2024. Sarà l’evento nell’evento con la finale internazionale della gara che da anni coinvolge centinaia di baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. La gara vedrà anche la partecipazione della campionessa 2023, la coreana Song Hye Jin, prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso Italiano Champion nel 2023 che consegnerò il titolo al nuovo International Winner.

Per la prima volta sia la macchina per espresso sia i macinadosatori saranno fornite da La San Marco. “La San Marco è orgogliosa di essere partner tecnico di Espresso Italiano Champion, una grande opportunità di formazione e confronto tra baristi di diversi paesi. Ritengo che questo campionato internazionale sia essenziale per promuovere nel mondo la qualità e il rito di una bevanda simbolo del made in Italy. Per questa occasione, La San Marco ha messo a disposizione i suoi modelli di punta con l’auspicio che tutti i pretendenti al titolo di Espresso Italiano Champion 2024 possano esprimere al meglio le loro competenze e abilità”, spiega Roberto Nocera, general manager dell’azienda.

La scheda dell’Istituto espresso italiano

L’Istituto espresso italiano (Iei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Per maggiori info basta cliccare qui.

L’Eudr a Triestespresso Expo: tutti i paradossi di una norma giusta nel merito, ma sbagliata nei metodi e nell’applicazione

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Un momento dell'interessante workship organizzato venerdì, con l'intervento di Mara Grimminger – International Relations Officer del DG ENV

TRIESTE – Sempre e ancora Eudr al centro delle discussioni e dei dibattiti, nell’ambito dell’undicesima edizione di Triestespresso Expo. Venerdì 25 ottobre, la kermesse giuliana ha ospitato un interessante workshop intitolato “Road to EUDR: dalla norma alla conformità del nuovo regolamento europeo sulla deforestazione”. Organizzato da Area Science Park – in collaborazione con il Gruppo Italiano Torrefattori Caffè e l’Associazione Caffè Trieste – il laboratorio ha affrontato il tema del regolamento europeo contro la deforestazione da un punto di vista operativo, mettendo a confronto autorità competenti (nazionali ed internazionali), aziende che operano lungo l’intera filiera del caffè e consulenti tecnici.

Un incontro che ha fatto emergere, ancora una volta, tutti i dubbi e le perplessità che stanno accompagnando il varo di questa nuova normativa, non tanto nei fini (condivisi, più o meno da tutti), quando nelle modalità di attuazione.

È come viaggiare in automobile senza il codice della strada, senza segnaletica e con a malapena le strade” ha osservato Alberto Polojac, del trader triestino Imperator. “Ci si muove cercando di intuire in anticipo aspetti e criticità”.

Per il momento due sole certezze. La prima riguarda la calendarizzazione del voto sul rinvio richiesto dal consiglio e approvato dalla commissione, che arriverà in aula, con iter d’urgenza, nella mini plenaria di Bruxelles, il 14 novembre.

L’altra è che se il differimento otterrà il via libera, pressoché scontato, dell’assemblea, l’UE dovrà definire l’elenco dei paesi, o parti di paesi, a basso o ad alto rischio, entro e non oltre il 30 giugno 2025.

Una misura, quest’ultima, molto importante, poiché da essa dipende l’entità dei controlli e l’eventuale dovuta diligenza semplificata (per i paesi o parti di paesi a basso rischio)

Sul resto rimangono ancora molti dubbi e zone d’ombra, che l’intervento di Mara Grimminger – International Relations Officer del DG ENV (Commissione europea Direzione generale Ambiente) – non ha chiarito rimandando soprattutto alle faq del sito predisposto dall’Unione Europea (https://circabc.europa.eu/ui/group/34861680-e799-4d7c-bbad-da83c45da458/library/e126f816-844b-41a9-89ef-cb2a33b6aa56/details?download=true) per le risposte.

Il fatto è che il regolamento ha molti buchi – ha ammesso nella successiva presentazione – Stefano Vaccari, Direttore dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agro-alimentari (ICQRF), l’organo di controllo ufficiale nominato dal Ministero delle politiche agricole, ai sensi dell’art 3 del regolamento, che si occupa della compliance (e delle relative sanzioni).

Il regolamento Eudr infatti non ha tenuto conto delle problematiche agricole. E questo è un problema non banale, che comporta delle difficoltà nella costruzione della due diligence.

Ad esempio, la definizione di foresta, in certi paesi (ad esempio: Ecuador e Perù), non coincide con quella della Fao. Bisogna poi tenere conto di particolari pratiche agricole (es.: coltura ombreggiata), della possibile assenza di un efficace sistema di registrazione della proprietà, nonché di altre tipologie di problemi osservate nelle sperimentazioni pilota.

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Oltre diecimila visitatori e professionisti da 68 Paesi si sono incontrati alla Fiera di Trieste in 3 giorni d’Expo

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Triestespresso Expo 2024 (immagine concessa)

TRIESTE – Triestespresso Expo si conferma un appuntamento internazionale di riferimento per il settore del caffè espresso italiano. Si è conclusa sabato 26 ottobre nel Generali Convention Center del Porto Vecchio-Porto Vivo di Trieste l’unica fiera mondiale dedicata all’espresso, giunta all’undicesima edizione.

L’evento, organizzato dalla Camera di commercio Venezia Giulia attraverso la sua società in house Aries Scarl, realizzato in collaborazione con l’Associazione Caffè Trieste e con la co-organizzazione e il contributo del Comune di Trieste, ha riscosso un ottimo riscontro di pubblico professionale in crescita rispetto alle iscrizioni e proveniente da 68 Paesi stranieri e da molte regioni italiane.

Unanime il consenso sulla qualità della fiera dell’espresso e sul fatto che si tratti di una fiera specializzata, per così dire “verticale” perché rappresenta la filiera che va dal caffè crudo alla tazzina, in cui i professionisti sanno cosa poter trovare.

Per quanto riguarda l’afflusso vengono confermati i numeri dell’edizione 2022, oltre 10 mila visitatori, ma ciò che emerge dagli espositori è una chiara indicazione sul fatto che c’è stato maggiore interesse a comprare il prodotto proposto.

“E questa è una bella soddisfazione – commenta Antonio Paoletti, presidente della Camera di commercio Venezia Giulia – anche quelli che qualche mese fa erano in dubbio se partecipare o meno alla luce della situazione delicata che sta vivendo il settore, oggi ritornano a casa soddisfatti. Il che, per noi che assieme all’Associazione Caffè Trieste organizziamo l’evento è davvero una grande soddisfazione”.

“Nel suo percorso di sviluppo verso l’edizione 2026 – conclude Paoletti – Triestespresso Expo sta pensando di realizzare un’edizione speciale dell’evento, itinerante, nel cuore dei nuovi mercati dei Far East, da organizzare nell’anno in cui la fiera dell’espresso non si svolge, considerando, appunto, la sua cadenza biennale”.

La formazione (immagine concessa)

Grande attenzione è stata posta agli eventi e agli approfondimenti

E preoccupazione è emersa sul tema del regolamento sulla deforestazione a cui è stato dedicato il convegno inaugurale organizzato dalla Camera di commercio e dall’Associazione Caffè Trieste e il workshop “Road to Eudr: dalla norma alla conformità del nuovo regolamento europeo sulla deforestazione” predisposto da Associazione Caffè Trieste, Gruppo Italiano Torrefattori Caffè, Area Science Park e che ha riscosso un grande interesse di pubblico e fatto emergere numerose criticità in merito a quanto contenuto all’interno del regolamento europeo.

“Numerose – commenta Antonio Paoletti – sono state le sollecitazioni rispetto a una sensibilizzazione a livello nazionale sul tema dell’Eudr. Stiamo già valutando – prosegue – l’organizzazione nei prossimi mesi di un “Triestespresso Expo – Eudr World Forum” con i rappresentanti dei Paesi produttori di caffè, quelli della filiera nazionale del caffè, i ministeri italiani competenti e i commissari europei delegati a trattare il tema. Assieme agli operatori va fatto velocemente un punto su tutta la situazione produttiva che orbita attorno al tema degli Eudr, anche perché il regolamento prevede regole difficilmente applicabili in realtà che nella pratica sono molto diverse da quelle definite dalla norma”.

“Come Associazione Caffè Trieste – sottolinea la presidente, Arianna Mingardi – abbiamo condiviso da subito con la Camera di commercio Venezia Giulia la necessità di approfondire in questa edizione di Triestespresso Expo il tema degli Eudr. Molti produttori, infatti, hanno affermato che finalmente si parla di questo delicato argomento di cui si conosce ancora troppo poco. Siamo felici – continua Arianna Mingardi – che il format di approfondimento sul regolamento per la deforestazione organizzato con il Gruppo Italiano Torrefattori Caffè e l’Area Science Park abbia riscosso grande successo e crediamo nella necessità di portare assieme alla Camera di commercio la questione in ambito nazionale”.

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Uno degli approfondimenti della Fiera (immagine concessa)

Tante le voci soddisfatte a fine fiera, Andrej Godina, assaggiatore ed esperto di caffè a livello internazionale, parla di “un appuntamento di settore molto importante, in cui gli operatori della filiera del caffè espresso si ritrovano. Non solamente tra gli italiani, ma anche tra chi è arrivato dall’estero ho visto grande fermento, tante persone interessate. E poi ci sono i molti contenuti realizzati durante la fiera, tra workshop, gare, approfondimenti, incontri B2B e altre iniziative di contorno. Triestespresso Expo è un importante appuntamento che dà a Trieste quel famoso primato di capitale del caffè”.

Roberto Nocera, general manager de La San Marco, sottolinea che “l’expo è andato benissimo. Ho visto tanti visitatori, molte persone del settore, e questo è molto positivo per noi, che dobbiamo spiegare cosa presentiamo a operatori che già sanno quello che vogliono”.

Alberto Polojac, Coordinatore nazionale sca Italy e responsabile acquisti e qualità di Imperator, evidenzia che “Triestespresso Expo si conferma come evento unico per il settore, un punto di incontro importante per tutti i professionisti del mondo del caffè e gli stakeholder. Il fatto che si svolga a Trieste è un motivo di orgoglio, perché ricorda anche il ruolo fondamentale che il caffè ha avuto nella storia della nostra città”.

Gli eventi dell’ultimo giorno

La terza giornata è stata caratterizzata dagli incontri B2B, tra le aziende del settore, come già successo ieri. Si è concluso poi il workshop “Percorso sensoriale e degustativo diviso in tre giornate. Flavours in a cup + glass” a cura di Edy Bieker, esperto conoscitore e assaggiatore del mondo del caffè e Arianna Mingardi, Amministratore di Amigos Caffè e Presidente Associazione Caffè Trieste.

Anche oggi sono state proposte le Training Pills, con “Le persone del caffè. In ogni anello della sua filiera il caffè incontra la cura e la dedizione delle persone che vi lavorano. Nasce così, passaggio dopo passaggio, la sua qualità”, in collaborazione con illycaffè. L’expo ha accolto oggi anche un evento curato dall’Associazione Museo del Caffè di Trieste, un appuntamento biennale di incontro e parternariato fra istituzioni museali dedicate al caffè, un’attività socio-culturale che dal 2004 ha coinvolto musei presenti in Europa (Germania, Svizzera, Austria, Francia, Ungheria, Olanda, Cipro, Belgio, Russia).

Le competizioni

In scena Latte Art Grading, il Campionato mondiale WLAGS (World Latte Art Grading Battle Championship) a cura di Team Lags.

La competizione Latte art (immagine concessa)

Nel pomeriggio si è svolto anche il Moka contest, la competizione organizzata nell’ambito del Trieste Coffee Festival, una gara aperta al pubblico per estrarre al meglio il caffè utilizzando la Moka. Dieci i partecipanti in tutto e ciascuno ha avuto 10 minuti di tempo per la preparazione del caffè sul posto.

Lounge Bazzara: Carlo Barbi, Club House, nominato Personaggio del caffè dell’anno

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Da sinistra: Franco Bazzara, Carlo Barbi e Mauro Bazzara (immagine concessa)

TRIESTE – La serata del 25 ottobre 2024 è stata un momento indimenticabile per le decine di appassionati di caffè che hanno partecipato al prestigioso Lounge Bazzara, un evento esclusivo ospitato presso la storica sede della torrefazione in via Battisti 1, nel cuore di Trieste.

Un appuntamento ormai atteso da professionisti e amatori del settore, che quest’anno ha superato ogni aspettativa, confermandosi come uno degli eventi più stimolanti per il mondo del caffè di qualità.

Carlo Barbi incoronato personaggio del caffè dell’anno al Lounge Bazzara

La formula, che unisce networking e convivialità, ha permesso ai numerosi ospiti di confrontarsi sulle tendenze più attuali del settore in un ambiente informale e stimolante, arricchito da ottima musica, prosecco e degustazioni di caffè pregiati.

I fratelli Franco e Mauro Bazzara, rispettivamente presidente e ceo dell’azienda, hanno accolto con entusiasmo i numerosi stakeholder e figure di spicco presenti, consolidando ancora una volta il ruolo di Bazzara come uno dei punti di riferimento per la cultura del caffè.

“È stato meraviglioso vedere come il Lounge Bazzara riesca a riunire ogni anno un gruppo così diversificato di perso-ne collegate dalla passione per il caffè,” ha dichiarato Andrea Bazzara. “Questi incontri ci aiutano non solo a rafforzare legami, ma anche a generare nuove connessioni che arricchiscono l’intero settore.”

Uno dei momenti clou della serata è stato la premiazione del personaggio del caffè dell’anno 2024, un riconoscimento che negli ultimi vent’anni è stato conferito a personalità di spicco tra le quali Luigi Morello, Gianfranco Carubelli e Sergio Barbarisi.

Quest’anno, il prestigioso titolo è stato assegnato a Carlo Barbi, ceo di Club House, azienda leader nella produzione di raffinate tazze in porcellana per caffè, celebrata per la sua attenzione all’artigianalità e all’eccellenza, soprattutto per aver unito arte, design e cultura sotto l’insegna della sua Maniko, la tazza da caffè (e non solo) che, grazie alla doppia parete in porcellana con intercapedine, rende la superficie esterna più gradevole al contatto con il palmo della mano.

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Carlo Barbi (immagine concessa)

Tra le motivazioni del premio è stato inoltre riconosciuto il costante e instancabile supporto al mondo del caffè, grazie a collaborazioni di alto livello con gare, eventi, campionati mondiali e manifesta-zioni legate al settore.

“Voglio ringraziarvi per averci dato fiducia fin dall’inizio; siete stati tra i primi a credere in noi quando abbiamo iniziato 20 anni fa,” ha dichiarato Carlo Barbi durante la premiazione.

Numerosi sono stati i riscontri positivi per la serata di networking. Tra questi, Amedeo Mazzini di Brambati ha elogiato Bazzara per la capacità di creare connessioni, riunendo competitor e altri protagonisti del settore per celebrare insieme il futuro del caffè. Anche Maurizio Maccagnani de La Spaziale ha espresso gratitudine per questo momento di amicizia, ideale per confrontarsi sul presente, il passato e il futuro del caffè. Gianfranco Carubelli di Puly-Caff Asachimici, inoltre, ha sottolineato l’atmosfera accogliente del Lounge Bazzara, dove tutti si sentono come a casa, facilitando il dialogo con l’intera comunità del caffè in una sola serata.

La serata si è conclusa in un clima di grande entusiasmo e soddisfazione, andata ben oltre gli orari abituali, con ospiti che hanno avuto l’opportunità di condividere esperienze, idee e progetti futuri, contribuendo così alla crescita della vibrante community del caffè. Il tutto è stato accompagnato dall’ottima cucina del Ristorante Ai Fiori di Trieste, storico locale di pesce triestino che ha saputo unire i sapori del territorio con la Luxury Blend Dodicigrancru, creando piatti unici e inimitabili.

Annuncio dell’ottava edizione del Trieste Coffee Experts

Durante l’evento, è stata inoltre annunciata la prossima edizione del Trieste Coffee Experts, che si terrà il 28 e 29 novembre 2025. Dopo il successo delle precedenti edizioni, questo atteso appuntamento si prepara a tornare con un pro-gramma ancora più entusiasmante, ricco di dibattiti e interventi di altissimo livello, incentrati sui temi più caldi del mondo del caffè.

I dettagli sui temi trattati e i relatori presenti saranno rivelati nei prossimi mesi, ma già si preannuncia una due giorni intensa e stimolante. Tra gli argomenti che potrebbero essere discussi figurano l’evoluzione del mercato del caffè, le innovazioni tecnologiche nella filiera, e le sfide legate alla sostenibilità e alla tracciabilità.

Come sempre, il Trieste Coffee Experts si confermerà come il palcoscenico ideale per un confronto ad alto livello tra esperti e professionisti provenienti da tutto il mondo, pronti a condividere le loro esperienze e a offrire nuove prospettive sul futuro del setto-re.

“L’8ª edizione del Trieste Coffee Experts promette di essere la più entusiasmante di sempre,” ha dichiarato Mauro Bazzara. “Non vediamo l’ora di accogliere ancora una volta i grandi nomi del caffè a Trieste, per confrontarsi insieme sulle sfide e sulle opportunità che ci attendono.”

L’evento del 2025 si prospetta dunque imperdibile per tutti coloro che desiderano restare al passo con i cambiamenti in atto nel mondo del caffè e contribuire al suo sviluppo futuro. Non resta che attendere l’annuncio ufficiale dei temi e dei protagonisti che, come sempre, daranno vita a un evento di assoluta eccellenza.

Ebe Sai Crescente è la vincitrice della 9° Capo in B Championship

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Ebe Sai Crescente (con il berretto) è la vincitrice della competizione (immagine concessa)

TRIESTE – È Ebe Sai Crescente del locale Home-Sapore di Casa la vincitrice della 9° Capo in B Championship, la gara tra baristi per il miglior cappuccino in bicchiere preparato sul posto, organizzata nell’ambito del Trieste Coffee Festival, per la prima volta all’interno del Triestespresso Expo, al Generali Convention Center di Trieste, in Porto Vecchio. Secondo posto per Emiliano Biagiotti di Lust, terrza Alice Cernecca dell’Urban Caffè.

Realizzata in collaborazione con la Fipe di Trieste, la gara si è basata sulla valutazione dei caffè, da parte di una giuria di esperti, che hanno preso in considerazione l’aspetto visivo, le proporzioni tra caffè e schiuma e il gusto di quattro preparazioni, realizzate in un tempo massimo di 5 minuti. Tutti i concorrenti si sono sfidati davanti a un pubblico numeroso, puntando su rapidità, abilità e concentrazione.

Ebe Sai Crescente trionfa alla gara 9° Capo in B Championship

In gara nell’edizione 2024 Alice Cernecca dell’Urban Caffè, Emiliano Biagiotti di Lust, Ebe Sai Crescente di Home sapore di casa (locale di via Muratti), Francesca Crocenzi di Home sapore di casa (locale di piazza della Borsa), Valentina Fontana del Bar Rex, Dario Lanciano del White Cafè, Valentina Piazzolla di Pep’s Cibi e Vino e Daniela Lungu del Teatro Verdi Cafè Bistrot.

La giuria è stata composta da Omar Zidarich, presidente Gruppo Torrefattori Caffè e general manager Cafè Exclesior (capo giuria), Ivan Cussigh, responsabile Triveneto La San Marco (giurato tecnico), Diego Vidiz, blend designer (giuria sensoriale) e Mauro Illiano, coffee expert, (giuria sensoriale).

La competizione è stata realizzata grazie al supporto del main sponsor La San Marco e degli sponsor tecnici Latterie Friulane, PulyCaff e Torrefazione Goriziana.

Moka Contest: Nicola Orzan è il migliore della gara

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Moka Contest 2024: vince Nicola Orzan (immagine concessa)

TRIESTE – E’ Nicola Orzan il vincitore del Moka Contest, la gara per il miglior caffè realizzato con la moka, organizzata dal Trieste Coffee Festival e ospitata quest’anno al Triestespresso Expo all’interno del Generali Convention Center del Porto Vecchio di Trieste.

Nicola Orzan trionfa al Moka Contest

Dieci i partecipanti in totale, che hanno avuto dieci minuti a testa per preparare il caffè con la propria moka o con quella messa a disposizione dal contest.

Secondo posto per la partecipante Alice Cernecca, e medaglia di bronzo per la concorrente Elisa Gurian.

La competizione è stata resa possibile grazie a Torrefazione Goriziana, dm Italia, con le moke Eblab e Pulycaff.

Caffè, più di uno su 3 è in capsula: i vantaggi delle soluzioni compostabili secondo Biorepack

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Capsule compostabili (immagine concessa)

TRIESTE – Il caffè è una passione italiana, e non da oggi. Ma la vita frenetica e l’esigenza di ottimizzare il tempo a nostra disposizione hanno aperto la strada a soluzioni in grado di unire garanzia di qualità del prodotto, piacere organolettico, facilità di utilizzo e di successivo smaltimento: capsule e cialde sono ormai un’abitudine quotidiana per milioni di italiani. Bastano pochi dati per fotografare il fenomeno: ogni 100 grammi di caffè torrefatto venduto in Italia – rivelano i dati Mediobanca relativi al 2022 – oltre 37 sono contenuti nelle capsule monouso e altri 6 nelle cialde. In parole povere: poco meno della metà, una cifra sostanzialmente analoga a quella della moka (47,5 grammi).

Il caffè in capsula

In termini numerici, ogni anno, il mercato delle capsule, secondo i calcoli della società AMI Consulting, si attesta sugli 80 miliardi di unità vendute nel mondo ed è previsto che superi i 90 miliardi entro i prossimi cinque anni. Circa 50 miliardi di capsule sono consumate in Europa e 2,8 miliardi nel nostro Paese.

Il fenomeno ha ovviamente implicazioni non solo di strategia industriale e commerciale ma anche di tipo ambientale. È infatti essenziale organizzare adeguati sistemi di gestione del fine vita di cialde e capsule, in modo da conferirle correttamente nella raccolta differenziata e ridurne l’impronta ecologica. In tal senso, gli investimenti dei grandi player del settore in favore di una “transizione al compostabile” dei materiali utilizzati per le capsule è più che comprensibile. Ma la strada da fare è ancora lunga: ad oggi, è compostabile solo il 6% delle capsule utilizzate, a fronte del 22% in alluminio e 72% in plastica.

Per far luce sulle dinamiche del comparto e per sottolineare i vantaggi garantiti dall’uso di materiali compostabili per una corretta gestione del fine vita delle capsule, Biorepack, consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica compostabile, ha organizzato un incontro pubblico in occasione dell’undicesima edizione di Triestespresso Expo, la più importante fiera dedicata al mondo del caffè.

“Al di là del modo in cui ci concediamo il piacere del caffè, è fondamentale che gli scarti del prodotto e gli imballaggi utilizzati per contenerli vengano smaltiti nel modo giusto”, dichiara Carmine Pagnozzi, direttore generale di Biorepack. “In caso contrario, milioni di chili di caffè, invece di essere conferiti tra i rifiuti umidi, rischiano di finire nell’indifferenziato e, da lì, in discarica. E ciò impedisce di inviare agli impianti di trattamento grandi quantità di scarti organici da trasformare in prezioso compost, con il quale riportare sostanza organica e fertilità ai nostri terreni agricoli. È quindi importante sostenere gli sforzi in senso circolare delle aziende del comparto”.

Peraltro, le buone pratiche non mancano di certo. A dimostrazione che già oggi l’uso di materiali compostabili per realizzare le capsule (e permettere quindi ai consumatori di conferire tutto fra i rifiuti umidi, evitando errori e perdite di tempo) rappresenta una valida alternativa ai materiali tradizionali.

“Grazie alla nostra filiera industriale oggi possiamo offrire tre tecnologie di trasformazione per capsule compostabili in Mater-Bi come pure soluzioni ad alta barriera per l’imballaggio” – ha spiegato durante l’incontro Alberto Castellanza, director of markets and products development di Novamont – “e anche capsule che possono raggiungere fino al 100% di contenuto rinnovabile e con carbon footprint verificata in accordo con lo standard internazionale ISO 14067:2018”.

Per rendere concreta la transizione al compostabile, i grandi investimenti industriali sono stati ovviamente fondamentali. “Sin dal 2013 Fi-Plast ha dedicato gran parte delle sue risorse di Ricerca e Sviluppo a trovare soluzioni biocompostabili tecnicamente funzionali per l’applicazione Capsule Caffè. Già due anni dopo, i nostri clienti erano presenti negli scaffali con capsule biocompostabili che ancora oggi sono perfettamente attuali”. La testimonianza è di Gianluigi Mariani, direttore generale di Fi-Plast. “Da sempre abbiamo ritenuto che il passaggio dalle plastiche tradizionali ai nostri prodotti Estabio fosse un itinerario da percorrere insieme, fianco a fianco con i nostri clienti, partendo dalla progettazione fino alla certificazione dei prodotti finiti e anche attraverso l’impegno educativo presso i giovani, al fine di ottenere dai prodotti biocompostabili la massima riduzione possibile dell’impatto ambientale”.

Ma gli investimenti sono indispensabili anche per garantire al consumatore che le nuove soluzioni tecnologiche, oltre ad agevolare lo smaltimento del caffè esausto, non intacchino qualità e aroma del prodotto. “Oggi le capsule compostabili sono analoghe, come prestazioni, a quelle di altri materiali. A livello organolettico, di protezione e di funzionamento con i macchinari, sia professionali sia domestici” sottolinea Mariani.

Una conferma arriva anche da GISE, dinamica start-up bolognese, che pur essendo nata solo 2022 ha da subito posto grande attenzione sul settore Ricerca & Sviluppo e che, proprio a TriestEspresso ha presentato la capsula compostabile per il sistema chiuso GISE. “Su questo tema i consumatori stanno mostrando sempre maggiore interesse: ridurre il nostro impatto sul Pianeta è infatti una sfida collettiva” osserva Andrea Palmieri, Food & Sensory Manager – Master of coffee di GISE. “Le capsule compostabili sono una indubbia risposta a questa richiesta del mercato perché confermano di lavorare molto bene, a livello di caratteristiche meccaniche, di infusione, di resistenza alle temperature. Sono quindi un salto in avanti indubbio a livello di sostenibilità. Soprattutto perché velocizzano le operazioni di smaltimento una volta consumate minimizzando i rischi di un errato conferimento, attribuendo così ai prodotti GISE CAFFE’ un significato e un valore ancora più profondo”.

La scheda sintetica di Biorepack

Biorepack, Consorzio nazionale per il riciclo organico degli imballaggi in plastica biodegradabile e compostabile, è un consorzio di diritto privato, senza fini di lucro, con statuto approvato con decreto del Ministero della Transizione Ecologica di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, con la finalità di garantire lo sviluppo della raccolta differenziata e del riciclo organico delle bioplastiche assieme alla frazione organica dei rifiuti (art. 182 ter del TUA – d.lgs. n. 152/2006)t. È costituito da oltre 200 imprese, attive nella produzione di materie prime, trasformazione e utilizzo industriale degli imballaggi in bioplastica compostabile certificata UNI EN 13432, nonché del loro riciclo organico.