MILANO – Barbara Tosato di Mestre (Venezia) per la ricetta originale e Daniela De Biasio di Farra di Soligo (Treviso) per la creativa vincono la Tiramisù World Cup 2025. Sono loro ad averla spuntata dopo le Selezioni che si sono svolte in quest’ultimo fine settimana a Treviso, in piazza Borsa.
Scappa una lacrima all’alzare della coppa che le consacra come nuove Campionesse della TWC “Dedico questa vittoria alla mia famiglia che mi è stata accanto e che ha assistito alle gare – ha detto Barbara Tosato, classe 1969, tecnico sanitario di radio-terapia medica – . Tanta costanza e tanto lavoro alla base del risultato. E anche accettare le critiche”.
Daniela De Biasio, 54 anni, operaia in agriturismo, che emozionata racconta: “Il segreto è stato il bilanciamento degli ingredienti e la stabilità della crema. Grazie ai miei cari che mi hanno accompagnato”.
“Il tiramisù è divenuto motivo di pellegrinaggio a Treviso per quelle tante persone che non solo dall’Italia, ma anche da tutto il mondo, arrivano in città – racconta l’organizzatore Francesco Redi – . Intorno a questo dolce si incontrano persone e culture, si stringono amicizie e si creano opportunità. Ripartiamo già da domani per quella che sarà la decima edizione della TWC, piena di entusiasmo e sorprese, come sempre”.
Daniela De Biasio (immagine concessa)
Premio de La Cucina Italiana, media partner della TWC 2025, a Paolo Silvegni di Rimini con la sua ricetta con fave di Tonka e cannella.
Sull’altro fronte, quello della Loggia dei Cavalieri, dove si potevano trovare i Tiramisù dei Campioni delle passate edizioni della TWC, file lunghissime di golosi hanno animato le strade del centro per poter assaggiare le ricette che hanno conquistato il titolo nelle passate edizioni. Quasi quindicimila le porzioni servite, con creazioni come lo “spritizamisù”, quello al caramello salato e ancora quello al croccante di arachidi, marmellata di arance e liquirizia.
Finalisti ricetta originale:
Daniele Giovinazzo da Aosta, Barbara Tosato da Mestre, Monia Salvadori di Spresiano.
Finalisti ricetta creativa:
Manuel Coletti da Vazzola (pesche sciroppate, noci e cioccolato fondente)
Daniela De Biasio di Farra di Soligo (), Paolo Silvegni di Rimini (fava di Tonka e cannella).
Alice Viganò e Vivian Zhang al seminario in diretta con Zhou Chonglin
MILANO – Lo spazio JoinUs ha ospitato il 27 settembre un evento dedicato alla cerimonia del tè cinese con la presenza di Vivian Zhang e Alice Viganò, rispettivamente fondatrice e maestra di tè dell’associazione Eastern Leaves, che hanno accompagnato i partecipanti in un viaggio esperienziale attraverso la degustazione di rinomati tè cinesi per scoprire la storia delle piantagioni, dei regni più ampi della storia, dell’economia e dell’evoluzione sociale.
La Via del tè e dei cavalli attraverso i secoli
Alice Viganò è inoltre parte del corpo docenti della scuola di formazione Galdus, per la quale tiene un corso ai ragazzi del Percorso post diploma di alta formazione ITS Coffee Expert proprio per divulgare la conoscenza su questa antica arte cinese.
Durante la cerimonia, Zhang ha sottolineato l’importanza dell’evento: “È la nostra prima iniziativa come fondazione. Da tempo desideravamo creare uno spazio che valorizzasse la cultura cinese in Europa, mettendo in contatto esperti e appassionati provenienti da tutto il mondo. Questo è solo l’inizio di un percorso che ci porterà a organizzare eventi anche in altri paesi europei”.
Tra gli ospiti di rilievo figurava Zhou Chonglin, scrittore e studioso di fama internazionale, da oltre vent’anni impegnato nello studio della Via del tè e dei cavalli, uno dei percorsi commerciali più antichi della Cina.
Chonglin ha illustrato l’importanza storica e culturale di questa rotta, che collegava le regioni produttrici di tè del sud con le capitali imperiali del nord e con i territori dell’altopiano tibetano.
2025 Horse Driver’s Tea, Yiwu Shengpu
Alice Viganò spiega: “I primi movimenti del tè sono nati perché doveva arrivare alle persone che lo desideravano di più, primi tra tutti l’imperatore, che si trovano lontano dalle zone in cui veniva prodotto. Questo ha segnato l’inizio delle vie carovaniere alla via del tè”.
Inoltre, Chonglin ha spiegato come le caratteristiche geografiche del territorio abbiano influenzato il trasporto: i fiumi che scorrevano rendevano difficoltosi i trasporti, costringendo i mercanti a spostarsi a cavallo o a dorso di mulo attraverso i sentieri di montagna.
Viganò: “La prima via del tè nasce durante la dinastia Tang tra il settimo e il decimo secolo dopo cristo da una esigenza logistica. La via del tè e dei cavalli aveva due punti di partenza, una nell’estremo sud dello Yunnan e l’altro in Sichuan, e una sola destinazione, la corte imperiale”.
Durante il seminario, sono state mostrate inoltre una serie di immagini che documentavano la maestosità degli antichi alberi di tè della regione dello Yunnan, considerata la culla del tè cinese.
2024 Tibetan Dark Tea
Circa il 98% degli alberi antichi della Cina si trova in questa provincia, dove alcune superano i cento e, in alcuni casi, mille anni di età e raggiungono oltre venti metri di altezza.
Viganò aggiunge: “In passato, queste piante erano apprezzate non solo per la produzione di tè, ma anche per il loro valore estetico. Quando un ramo veniva tagliato o ferito creava una piccola conca all’interno del tronco che veniva utilizzata come piccoli vasi per i fiori, decorando i giardini e i cortili delle abitazioni”.
Oggi, il valore di questi alberi è inestimabile. Un tè prodotto dalle loro foglie può raggiungere cifre altissime, anche fino a 3000 euro al chilo non lavorato nelle aree di montagna. Il valore effettivo una volta sul mercato è addirittura più alto.
Tuttavia, Zhou ha ricordato che molti alberi antichi furono abbattuti in passato per far spazio a coltivazioni più redditizie, come la gomma o il tabacco, una scelta che oggi si è rivelata un grave errore dal punto di vista culturale e ambientale.
1970 Tibetan Dark Tea
L’evento è proseguito con una degustazione guidata di tè provenienti da diverse province cinesi. Il primo tè proposto è stata una selezione del 2025 dell’Horse Driver’s Tea, Yuwu Shengpu, realizzato nella terra d’origine del lungo cammino. Il produttore di questo tè ha partecipato al viaggio dell’antica Via originaria, un’impresa ideata per divulgare e creare più conoscenza sulla storia che lega la cina alla seconda bevanda più bevuta al mondo.
Si è passati poi a due selezioni, una del 2024 e una del 1970, del Tibetan Dark Tea, entrambi simboli di trasformazione e del bisogno che diede vita a questo viaggio.
Viganò è scesa nel dettaglio delle usanze dello Yunnan: “Lo scopo del tè varia e subisce l’influenza delle culture locali dove viene prodotto. Lo Yunnan, ad esempio, presenta oltre 25 minoranze locali con diverse costumi e tradizioni anche per il tè che nasce non come bevanda ma come alimento. Ancora oggi alcune popolazioni cucinano le foglie del tè per mangiare come cibo”.
“Il modo di consumare il tè nello Yunnan si presenta come più rurale rispetto al resto della Cina. Il tè viene spesso fatto bollire in un calderone. Il metodo di alcune popolazioni locali consiste nel raccogliere direttamente la foglia fresca dall’albero, abbrustolirla sul fuoco e farla bollire. Il tè inoltre, spesso, non viene lavorato ma viene infuso subito dopo averlo raccolto con tutta la freschezza della foglia ancora giovane”.
Tra il profumo del tè infuso e il seminario degli esperti, la cerimonia si è trasformata in un momento di connessione e armonia.
Si conclude la giornata con l’assaggio del tè tibetano: “Il Tibet è sempre stato la destinazione finale della via del tè. Era particolarmente difficile far crescere le foglie nel clima tibetano. Il tè consumato in Tibet preveniva dallo Yunnan e dal Sichuan. Si parla di tè fermentati e scuri. Inoltre il Tibet, oltre che la Cina, è stato tra i protagonisti della guerra del tè perpetrata dall’Inghilterra. In particolare ci sono state due guerre, una nel 1888 e un’altra nel 1905, per forzare l’acquisto di tè indiano, prodotto sotto le colonie inglesi, al Tibet. Tuttavia, il sapore del tè nero e rosso non corrispondeva ai benefici che cercavano gli abitanti del Tibet, i quali continuavano a preferire il tè dello Yunnan”.
Il tè in stile Tibetano è prevalentemente scuro e fermentato particolarmente intenso con proprietà terrose. L’evento presso JoinUs ha così inaugurato in questo modo non solo un nuovo ciclo di iniziative culturali, ma anche un percorso di dialogo e apertura che promette di estendersi ben oltre i confini del tè.
JoinUs, ricordiamo, è promosso dall’ente di formazione Galdus con il sostegno di una rete di scuole, imprese e altri attori del settore, è un nuovo hub di cultura del lavoro per giovani e imprese che offre attività formative ed esperienziali nel cuore della città di Milano.
MILANO – Nessun rinvio per l’entrata in applicazione dell’Eudr – fatta eccezione per la platea, comunque vastissima, delle piccole e micro imprese. Ma una partenza più “soft” e adempimenti semplificati per alleviare il fardello burocratico a carico degli operatori economici. Questa, in sintesi, la proposta di regolamento per la modifica del Regolamento (UE) 2023/1115 (“Eudr”) presentata dall’UnioneEuropea il 21 ottobre.
Scartata dunque l’ipotesi avanzata un mese fa dalla commissaria europea all’ambiente Jessika Roswall, che aveva ventilato la possibilità di un rinvio generalizzato di un anno, motivato da problemi tecnici legati al sistema informatico.
Gli obblighi di due diligence e tracciabilità previsti dal Regolamento sopra indicato, come modificato dal Regolamento (UE) 2024/3234, scatteranno dunque regolarmente, per le medie e grandi imprese, dal 30 dicembre 2025.
Tuttavia, per garantire un’implementazione più graduale delle norme, esse beneficeranno di un periodo di transizione (grace period) di sei mesi per i controlli e l’applicazione.
Fino a tale data, le autorità potranno emettere “warnings”, accompagnati da raccomandazioni, ma non potranno ancora irrogare sanzioni.
Solo le piccole e micro imprese avranno 12 mesi in più per adeguarsi all’Eudr
La Commissione ha inoltre proposto una serie di modifiche volte a semplificare gli oneri amministrativi, con una stima di riduzione dei costi per le aziende pari al 30%.
Esse sono state elaborate per rispondere alle preoccupazioni sollevate dagli stakeholder riguardo alla complessità e al carico del sistema informativo, la cui mole di interazioni era risultata “molto più alta del previsto”.
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MILANO- Fiera Milano e HostMilano hanno inviato a tutti gli operatori che hanno animato i cinque giorni di fiera un messaggio molto signficativo. Lo riportiamo.
“Sono stati cinque giorni intensi, ricchi di visioni, connessioni e opportunità: si è conclusa la 44esima edizione di HostMilano che ha saputo riunire professionisti, aziende e protagonisti da tutto il mondo, raccontando l’evoluzione dell’ospitalità in tutte le sue forme.”
“Un ringraziamento speciale va a chi ha reso possibile tutto questo — espositori, visitatori, speaker, partner e sponsor — per l’energia e la qualità che hanno animato la manifestazione.”
CESENA- Per REPA e Parts Town Host Milano 2025 ha rappresentato un’edizione all’insegna dell’innovazione. In uno stand di 300 metri quadri ricco di supporti digitali, i distributori leader a livello globale hanno presentato l’offerta completa di ricambi e soluzioni per la ristorazione, la refrigerazione, il caffè e il vending.
Oltre 1200 operatori del settore, fra i quali clienti, costruttori di apparecchiature e partner OEM provenienti da tutto il mondo, hanno visitato lo stand immergendosi nell’innovazione dei centri logistici avanzati REPA e Parts Town in Europa e negli Stati Uniti, grazie a un tour in realtà virtuale a 360°.
La mappa del mondo in 3D e lo schermo dedicato alle partnership hanno permesso di approfondire la presenza nel mondo e le collaborazioni con gli OEM, che garantiscono un’assistenza continua ai clienti, ovunque si trovino, e la disponibilità immediata dei ricambi originali.
“Porre le esigenze di clienti e partner al centro di tutto il nostro operato è fondamentale per la crescita del settore”, ha affermato Alexander Wiegand, CEO di REPA.
“Ogni confronto, durante Host, ha confermato l’importanza di continuare a innovare e rafforzare le collaborazioni in essere, per aiutare i nostri clienti a velocizzare la riparazione delle apparecchiature e semplificare l’attività dei costruttori partner”.
Bill Geary, recentemente nominato CEO di Parts Town Unlimited ha aggiunto: “La forza del nostro gruppo si fonda sulla leadership nel mercato e su valori condivisi che ci uniscono, tra i quali innovazione, passione e comunità.
A Host Milano, la presenza di colleghi da tutto il mondo ha rappresentato una dimostrazione chiara di come questi valori siano, per noi, reali. L’innovazione guida tutto quello che facciamo: è la forza dietro la nostra tecnologia, le nostre partnership e il servizio eccezionale che forniamo ai clienti ogni singolo giorno.
Con la grande esperienza dei nostri team globali continuiamo a fissare standard ineguagliati nel mercato per affidabilità, velocità e servizio ai clienti.”
La presenza a Host ha sottolineato, ancora una volta, l’impegno di REPA e Parts Town nel fornire rapidamente i ricambi originali, garantendo disponibilità, affidabilità e un servizio di altissimo livello.
Oltre alla forte presenza di elementi interattivi, lo stand è stato un vero e proprio punto di confronto e collaborazione dove professionisti del settore hanno condiviso idee, sfide e opportunità future.
Al termine di un’altra edizione di successo, l’impegno all’innovazione continua di REPA e Parts Town resta alto, al fine di fornire soluzioni per i ricambi sempre più smart, un servizio ancora più rapido e connessioni più profonde con tutti gli operatori della ristorazione, del caffè e della distribuzione automatica su scala globale.
Amburgo — Mahlkönig, l’iconico brand tedesco e leader globale nell’innovazione della macinatura del caffè, annuncia il lancio della Mahlkönig Xenia, la prima macchina da espresso domestica dell’azienda. Questa novità segna un traguardo importante nell’evoluzione di Mahlkönig, completando il suo ecosistema di prodotti per la casa e offrendo un’esperienza di espresso professionale direttamente ai baristi casalinghi.
Mahlkönig, il “Re dei macinacaffè” da oltre 100 anni, ha acquisito Xenia Espresso per rilanciare l’acclamata macchina da espresso Xenia con nuove funzionalità migliorate. La nuova Mahlkönig Xenia è una reinterpretazione dell’originale, ora elevata grazie all’ingegneria di precisione e alla tecnologia all’avanguardia firmata Mahlkönig.
Parallelamente al lancio della Xenia, viene presentato anche il nuovo macinacaffè Mahlkönig E64 WS, che si collega direttamente alla macchina da espresso e porta per la prima volta ai baristi casalinghi la tecnologia di punta Grind-by-Sync di Mahlkönig.
Precisione e semplicità quotidiana nella Mahlkönig Xenia
Progettata sia per gli appassionati di espresso più esigenti sia per gli amanti del caffè di tutti i giorni, la Mahlkönig Xenia unisce controlli intuitivi a funzionalità di alto livello, tra cui:
Sistema a doppia caldaia con riscaldamento a 3 punti leader nel settore e intake heater per una stabilità termica senza pari
Controllo della dose da barista, con profilatura della pressione, controllo di flusso e temperatura e bilancia integrata
Potente capacità di vapore, fino a 1,8 bar di pressione — il 50% in più rispetto alla maggior parte delle macchine domestiche
Tecnologia Grind-by-Sync, che consente a macchina e macinacaffè di regolarsi automaticamente per estrazioni ottimali
“L’obiettivo di Xenia è sempre stato ripensare la tecnologia dell’espresso dalle basi,” ha dichiarato Holger Dreissig, fondatore di Xenia Espresso. “Con l’innovazione e l’ingegneria di Mahlkönig alle spalle, la nuova Xenia offre un controllo, una consistenza e una semplicità senza precedenti per il barista casalingo.”
Presentazione del Mahlkönig E64 WS: il macinacaffè che pensa insieme a te
Lanciato insieme alla Mahlkönig Xenia, il Mahlkönig E64 WS è il primo macinacaffè a portare la tecnologia Grind-by-Sync nelle case. Progettato per la massima precisione, l’E64 WS dispone della tecnologia Grind-by-Weight, precisa al decimo di grammo, e di regolazione elettronica della macinatura per un controllo e una ripetibilità ottimali.
Quando sincronizzato con la Xenia, il macinacaffè regola automaticamente le impostazioni di macinatura se le estrazioni si discostano dai parametri desiderati, garantendo che ogni shot sia perfetto.
Le caratteristiche principali includono:
Tecnologia Grind-by-Weight precisa a 0,1 g
Regolazione elettronica della macinatura per precisione e ripetibilità
Funzionalità Grind-by-Sync per la correzione automatica della macinatura basata sui dati di estrazione in tempo reale
Questo sistema intelligente elimina ogni incertezza e offre risultati costanti di qualità da caffetteria, direttamente a casa.
Una nuova era per l’espresso domestico
Con l’introduzione della Mahlkönig Xenia e del macinacaffè E64 WS, Mahlkönig stabilisce un nuovo standard in termini di precisione, innovazione e facilità d’uso nella categoria delle macchine da espresso domestiche.
“Stiamo plasmando un futuro in cui la precisione del macinacaffè, la stabilità della macchina e il controllo intelligente dell’estrazione lavorano insieme in perfetta armonia,” ha dichiarato il Dr. Marcel Lehmann, CEO di Hemro Group. “Accogliendo Holger e la piattaforma Xenia nella famiglia Mahlkönig, abbiamo creato un ecosistema di prodotti che porta prestazioni da livello professionale ai coffee lovers a casa come mai prima d’ora.”
Disponibilità
La Mahlkönig Xenia e il macinacaffè E64 WS saranno disponibili a partire dal quarto trimestre del 2025.
La disponibilità dei prodotti varierà in base allo stato di certificazione in ciascun Paese. Per maggiori informazioni, visitate: www.mahlkoenig.com
TRIESTE – illycaffè, azienda leader nel caffè di alta qualità sostenibile, annuncia la propria adesione all’Associazione locali storici d’Italia, il prestigioso sodalizio culturale che riunisce circa 200 tra caffè letterari, pasticcerie, ristoranti e alberghi che hanno segnato la storia del nostro Paese – grazie agli eventi di cui sono stati promotori o sede, e ai personaggi illustri che li hanno frequentati.
La collaborazione, che vede illy nel ruolo di socio sostenitore dell’Associazione, nasce dalla condivisione di valori importanti, come la cura per il dettaglio, la ricerca costante dell’eccellenza, il rispetto della tradizione unito alla capacità di innovare.
Valori che oggi si consolidano in un’alleanza che celebra il meglio del Made in Italy.
“Essere parte dell’Associazione Locali Storici d’Italia è per noi motivo di grande soddisfazione. Condividiamo con questi luoghi iconici non solo la passione per la qualità e la bellezza, ma anche un profondo senso di responsabilità culturale: custodire e valorizzare ciò che rende unico il nostro Paese”, dichiara Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè.
“Siamo entusiasti di annunciare questa nuova e importante collaborazione con illycaffè, azienda diffusa e conosciuta in tutto il mondo per l’unicità dei suoi prodotti. Fondata a Trieste nel 1933 da Francesco Illy, come molti locali storici, illycaffè è un’azienda ancora oggi è un’azienda che porta il nome della famiglia che l’ha fondata, valore che condividiamo con forza e con passione. Siamo orgogliosi di questa collaborazione che rafforza il nostro impegno nel portare la tradizione, l’eccellenza e un’ampia visione culturale, del buono e del bello, tra gli amanti dei locali storici” afferma Enrico Magenes, presidente dell’Associazione Locali Storici d’Italia.
Dalla storicità dei caffè dove si riunivano intellettuali e artisti, ai ristoranti e alle pasticcerie che da generazioni tramandano saperi e sapori, i Locali Storici d’Italia rappresentano un patrimonio di inestimabile valore.
TORINO- Questa mattina, alle Officine Grandi Riparazioni di Torino, il team Costadoro ha partecipato alla presentazione della Guida Osterie d’Italia 2026, storica pubblicazione firmata Slow Food che raccoglie oltre 1.900 segnalazioni tra osterie, ristoranti, enoteche con cucina e agriturismi, premiati per l’attenzione alla cucina territoriale, alla qualità degli ingredienti e all’autenticità dell’accoglienza.
Durante l’evento, Giulio Trombetta, Amministratore Delegato della torrefazione torinese, è salito sul palco per consegnare il premio “Miglior Dispensa in Osteria” a Fattoria Borrello – Osteria del Maiale Nero di Raccuja (ME): realtà strettamente legata al Presidio Slow Food del suino nero dei Nebrodi che combina ristorazione e didattica agricola, offrendo una cucina basata quasi esclusivamente su materie prime autoprodotte, nel pieno rispetto del territorio e della biodiversità locale.
“Siamo orgogliosi di premiare una realtà come Fattoria Borrello, che condivide con noi l’attenzione alla qualità e la cura nella scelta delle materie prime” – dichiara Giulio Trombetta. “Per noi di Costadoro, come per tutti gli osti presenti oggi, adottare processi produttivi consapevoli è alla base di un prodotto buono, pulito e giusto. Consegnare questo riconoscimento è un’occasione per affermare ancora una volta che, dietro ogni tazzina di caffè o piatto servito, può esserci una scelta etica, sostenibile e consapevole.”
La partecipazione alla presentazione della guida si inserisce all’interno di un percorso di collaborazione sempre più stretto tra Costadoro e l’universo Slow Food.
Dalla presenza a Cheese 2025, l’evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo tenutosi a Bra lo scorso settembre, all’adesione alla Slow Food Coffee Coalition, fino all’inserimento annuale in catalogo di un caffè riconosciuto da Slow Food, l’azienda ribadisce il proprio sostegno alla rete internazionale promossa dal movimento, condividendone a pieno i principi fondanti: buono, pulito e giusto.
Da sempre, Osterie d’Italia rappresenta una fotografia autentica della cucina italiana più sincera, capace di custodire la memoria gastronomica dei territori e valorizzare chi produce nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali.
In questo contesto, la partecipazione di Costadoro – torrefazione storica e leader nella produzione di caffè di alta gamma – è coerente con il proprio impegno per la sostenibilità ambientale e sociale, che si traduce in una filiera etica, trasparente e responsabile.
Con eventi come questo, Costadoro rafforza il suo ruolo nel promuovere una cultura del caffè che va oltre il gesto quotidiano: un rituale di relazione, gusto e consapevolezza, perfettamente in linea con i valori promossi da Slow Food e dalle osterie che ne fanno parte.
CONEGLIANO (Treviso) – Dersut Caffè è stata inserita tra le 1000 migliori imprese Best Performer della provincia di Treviso, secondo la ricerca condotta dal Centro Studi ItalyPost per VeneziePost e L’Economia del Corriere della Sera.
Il riconoscimento a Dersut Caffè
La torrefazione ha ricevuto il riconoscimento nel corso dell’evento dedicato alle eccellenze imprenditoriali del territorio.
Giulia Caballini all’evento (immagine concessa)
Il premio Best Performer celebra le aziende trevigiane che, nel triennio 2021-2023, hanno registrato risultati economici e gestionali superiori alla media, distinguendosi per solidità, crescita e capacità di innovazione.
“Questo riconoscimento rappresenta un importante attestato del nostro impegno verso la qualità, la sostenibilità e la valorizzazione del caffè italiano. Essere tra le migliori imprese del territorio conferma la forza della squadra che siamo” commenta così Giulia Caballini di Sassoferrato, che rappresenta, insieme alla sorella Lara, la terza generazione in azienda.
MILANO– Il mondo del caffè di qualità torna protagonista con la prima tappa di selezione dei Campionati Italiani di Roasting, in programma il 24 e 25 ottobre 2025 a Milano.
A ospitare la competizione sarà il centro JoinUs di Galdus, in via Pompeo Leoni 1, uno spazio dedicato alla formazione e all’innovazione che si conferma luogo ideale per accogliere le sfide dei professionisti del caffè.
Organizzato da SCA Italy e IEG Italian Exhibition Group, il campionato italiano Roasting riunisce ogni anno i migliori torrefattori italiani in una serie di prove tecniche e sensoriali che culminano nella finale nazionale al SIGEP di Rimini, in programma a gennaio 2026.
Durante la gara, i concorrenti si cimenteranno nella tostatura di un caffè verde, seguendo procedure tecniche precise: analisi del chicco, definizione del profilo di tostatura, esecuzione e valutazione sensoriale.
La competizione, rinnovata nel format, si articola in due giornate di lavoro – una di preparazione e una dedicata all’assaggio e alla valutazione da parte della giuria SCA Italy. I tre migliori partecipanti di ogni tappa accederanno alla finale nazionale.
La tappa di selezione è organizzata in collaborazione con DM Italia e con il sostegno di Esperanto Specialty Coffee, sponsor ufficiali della tappa, insieme a Galdus, che mette a disposizione gli spazi del JoinUs.
“Sostenere l’Italian Roasting Championship significa credere nel valore del caffè specialty e investire nella crescita di una comunità professionale fondata su qualità, passione e condivisione. Come Esperanto Specialty Coffee, siamo orgogliosi di promuovere iniziative che valorizzano il lavoro dei torrefattori e contribuiscono allo sviluppo sostenibile del settore”, dichiara Marta Giribaldi, Q Arabica & Robusta Grader, Esperanto Specialty Coffee.
“La scelta del JoinUs per una gara così importante organizzata dall’Associazione SCA Italy, attesta quanto il JoinUs sia un luogo all’avanguardia per l’innovazione, capace di accogliere progetti visionari di formazione e orientamento e nel contempo ri-appassionare i giovani ai mestieri di eccellenza”, secondo Diego Montrone, Presidente di Galdus.
“Il format delle selezioni del Campionato di Tostatura nasce con l’obiettivo di essere il più inclusivo e accessibile possibile.” Dichiara Alberto Polojac, coordinatore nazionale di SCA Italy. “La semplicità del format non riduce il livello tecnico, ma lo rende condivisibile, favorendo la crescita collettiva della comunità del caffè italiano.”
La tappa di Milano conferma l’impegno di SCA Italy nel promuovere la cultura del caffè di qualità e nel valorizzare le competenze dei professionisti che ogni giorno contribuiscono a elevare gli standard del settore, attraverso competizioni e momenti di confronto tecnico e culturale.
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