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Miglior panettone del mondo 2024: trionfa Pietro Sparago per la categoria classica

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pietro sparago panettone
Pietro Sparago (immagine concessa)

NAPOLI – Si è concluso con grande successo il CampionatoMiglior panettone del mondo 2024” della Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) svolto il 17 e 18 novembre presso il Salone Professionale dell’agroalimentare, enogastronomia e tecnologia Gustus, nella Mostra d’Oltremare di Napoli.

L’edizione di quest’anno ha visto una partecipazione straordinaria e una competizione agguerrita nelle cinque categorie principali, con un finale che ha esaltato la qualità e la creatività dei prodotti artigianali.

A trionfare sono stati cinque talenti indiscussi, ognuno dei quali ha saputo interpretare al meglio la propria categoria, portando a casa il titolo di Campione del mondo del panettone 2024.

“Quest’edizione ha dimostrato ancora una volta l’altissimo livello dei pasticcieri italiani” Afferma il presidente della Federazione Matteo Cutolo “La selezione è stata frutto di un lavoro certosino, in cui abbiamo preso in considerazione ogni minimo dettaglio. È stato un compito estremamente difficile scegliere il migliore, perché ogni prodotto in gara ha portato delle novità negli ingredienti, nella tecnica, nella forma. Vedere tanto talento e impegno ci riempie di orgoglio e ci spinge a fare sempre meglio”.

Il Miglior panettone classico del mondo non è di Milano ma di Caserta. Il maestro pasticcere di grande esperienza, Pietro Sparago, di Centurano (CE) soprannominato “Il Re dei dolci” si è aggiudicato il primo posto sul prestigioso podio nella categoria del panettone classico.

Un prodotto che ha saputo interpretare alla perfezione la ricetta originale, con una lievitazione impeccabile e un equilibrio perfetto tra tutti gli ingredienti. La pasta alta e morbida, un giusto livello di acidità, la texture leggera con una alveolatura fine e regolare, sono state le carte vincenti.

L’opera tanto chiacchierata “Tu si ‘na cosa grande”, l’omaggio di Gaetano Pesce a Napoli, diventa un panettone. Ad avere l’idea il maestro pasticciere Domenico Manfredi di Teggiano (SA) che ha portato alla ribalta una creazione che ha unito tecnica e fantasia, una forma innovativa, un impasto originale e inaspettato con ganache al passion fruit. Il dolce ha entusiasmato il pubblico e i giurati, segnando una vera e propria rivoluzione nel mondo della pasticceria natalizia conquistando il primo posto assoluto nella categoria Panettone Innovativo.

Chi lo ha detto che il panettone deve essere solo dolce? Nella categoria salato, Beatrice Volta, maestra pasticciera di Pistoia, ha fatto la storia con la sua innovativa proposta: panettone con cuore di spritz avvolto dagli ingredienti di un aperitivo (pomodoro, olive, arachidi). La sua interpretazione audace ha saputo affascinare i giudici grazie a sapori inediti e una texture soffice, conquistando la vittoria in questa categoria tanto innovativa quanto complessa.

Anche l’occhio vuole la sua parte. Patrizia Mancuso, di Vignate, Milano ha conquistato il primo posto assoluto nella categoria Panettone decorato con la sua raffinata creazione: un panettone che ha saputo combinare eleganza, innovazione, buon gusto.

A decretare la vincitrice, la giuria di eccezione formata da Cinzia Iotti, Molly Coppini e i pasticcieri esterni APEI (Ambasciatori Pasticceri dell’Eccellenza Italiana) Emanuele Valsecchi e Vincenzo Donnarumma.

Non solo panettone. Quest’anno la Federazione ha voluto dare spazio ad un altro grande dolce della tradizione italiana, il Pandoro. Nella categoria, il primo posto del podio va a
Raffaele Romano di Solofra (Avellino) che si è distinto con una preparazione impeccabile: ha esaltato la morbidezza e la delicatezza della tradizione veneta, facendo leva su una tecnica perfetta e una distribuzione dell’aroma vaniglia veicolato da burro di altissima qualità.

Il Campionato 2024 ha rappresentato non solo una competizione, ma anche un’occasione per celebrare la pasticceria, con i maestri pasticceri provenienti da ogni dove che, attraverso la loro arte, continuano a confrontarsi e a mantenere viva una tradizione che da secoli è sinonimo di passione e qualità.

La scheda sintetica della Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria

La Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) è l’ente che promuove la pasticceria italiana in tutto il mondo. Vanta una presenza radicata e capillare sul territorio italiano, con delegati per ogni regione e dei sotto-delegati per ogni provincia. Ha lo scopo di unire tutte le realtà esistenti sul territorio (scuole, grossisti, associazioni, imprese del settore pasticceria, gelateria, cioccolateria, panificazione), per rafforzarne la collaborazione ed ottenere la crescita di tutto il settore e dei prodotti Made in Italy.

Fipgc organizza in tutta Italia eventi, fiere, corsi di formazione di alto livello, preparazione One-to-One o di squadra per gareggiare nei concorsi a livello nazionale e internazionale. Dal 2015 organizza i Campionati Italiani e i Campionati mondiali di pasticceria e cake design. Nel 2017 nascono anche i Campionati nazionali di pasticceria alberghieri d’Italia: promossi insieme al MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è il primo campionato Juniores di pasticceria dedicato agli istituti alberghieri, che dà modo ai giovani che vogliono intraprendere la professione di confrontarsi con i grandi maestri d’Italia. Fipgc è un soggetto che ha acquisito in questi ultimi anni una grande importanza a livello istituzionale.

Un ruolo suggellato dai protocolli d’intesa con il Ministero degli Esteri, con lo scopo di sostenere il made in Italy e delle eccellenze italiane nel mondo e con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.

Autogrill lancia Next Drip, l’innovativo laboratorio dedicato al mondo del caffè

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Il laboratorio Next Drip (immagine concessa)

MILANO – Autogrill, leader nella ristorazione per chi viaggia e parte di Avolta, lancia Next Drip, l’innovativo laboratorio dedicato al mondo del caffè. Il nuovo spazio, all’interno degli Headquarters a Rozzano, nasce per promuovere conoscenza e cultura del caffè e come punto di riferimento per operatori e amanti di una delle bevande più apprezzate e conosciute al mondo, grazie a uno studio attento delle tendenze del settore e a un approccio basato sulla sperimentazione continua.

Autogrill presenta Next Drip

“Con Next Drip vogliamo valorizzare una delle bevande simbolo della sosta in Autogrill per il viaggiatore, il caffè”, ha commentato Luca D’Alba, general manager Italy F&B Avolta. “Abbiamo voluto creare un luogo di innovazione e sperimentazione, in grado di individuare tendenze e creare nuove esperienze di gusto per i consumatori, che vadano anche oltre il tradizionale espresso. È un ulteriore rafforzamento delle nostre skill nel mondo del caffè, su cui continuiamo ad aggiornarci e a investire grazie a diverse iniziative e collaborazioni con partner di rilievo per il settore, così da contribuire allo sviluppo di una filiera sempre più all’avanguardia”.

Next Drip nasce con l’obiettivo di identificare nuove soluzioni per far vivere ai consumatori un vero e proprio viaggio sensoriale, in uno spazio totalmente dedicato alla creazione di prodotti unici, in grado di definire nuovi trend e di essere una fucina innovativa non solo in termini di offerta del menù, ma anche di tecniche di produzione e di esperienza complessiva del cliente: un luogo di collaborazione e creatività che, attraverso un approccio dinamico e pratico al caffè, ridefinisce gusti e stili di consumo.

Il concept conferma e rinnova l’impegno nel settore del caffè, dove continua a sviluppare attività e collaborazioni significative. Tra queste, ad esempio, il Culinary Council, programma internazionale di innovazione gastronomica sviluppato dal dipartimento di ricerca e sviluppo di Avolta e da MAGENTAbureau, che riunisce più volte l’anno una grande rete di relatori provenienti da diversi settori, tra i quali chef, pasticceri, baristi, pizzaioli, esperti di caffè e molti altri, con l’obiettivo di individuare le tendenze emergenti per l’implementazione dell’offerta F&B.

Nel 2024, proprio il caffè è stato tra i temi centrali del Culinary Council, con un appuntamento, a maggio, alla Factory Food Designers per esplorare come è cambiato il consumo di caffè negli ultimi decenni, come si sono sviluppate le abitudini di consumo e come i marchi, leader del settore, hanno affrontato questi cambiamenti.

Non ultimo, l’appuntamento dello scorso 19 novembre presso gli Headquarters a Rozzano per approfondire ulteriormente i nuovi trend del settore e portare reale innovazione nel mondo del food & beverage.

KitKat alla Milan Games Week & Cartoomics con il torneo videoludico

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KitKat Game Breakers: An ARAM Challenge (immagine concessa)

MILANO – KitKat, da sempre sinonimo del break, consolida la sua presenza nel mondo del gaming annunciando l’attesa finale del torneo “KitKat Game Breakers: An ARAM Challenge”, che si terrà alla Milan Games Week & Cartoomics dal 22 al 24 novembre. Dopo un’intensa fase di qualificazioni, i migliori team della community italiana di League of Legends si sfideranno dal vivo per aggiudicarsi l’ambita KitKat Cup.

Negli ultimi anni, KitKat si è lanciato nel mondo del gaming con un approccio ironico e coinvolgente, partecipando a eventi di grande rilievo e sponsorizzando competizioni del settore.

Quest’anno, con il torneo KitKat Game Breakers: An ARAM Challenge, il brand si inserisce all’interno del Circuito Tormenta, creato da Qlash, all’interno del quale KitKat ha una cup dedicata.

Dopo l’entusiasmo della prima edizione indipendente, KitKat porta ora il suo torneo in un contesto ancora più ampio e sfidante, offrendo ai giocatori un’esperienza unica di competizione e divertimento.

Le iscrizioni, partite a ottobre, hanno condotto alle qualificazioni online del 6, 8 e 13 novembre, seguite dai playoff del 14 novembre. La fase finale di KitKat Game Breakers prevede un’ultima qualifica dal vivo alla Milan Games Week il 23 novembre, dove i team potranno ancora giocarsi l’accesso alla finale.

Le due squadre migliori di questa qualificazione live si uniranno alle due vincitrici dei playoff del 14 novembre, formando così il gruppo finale di quattro team che si contenderanno il trofeo. La finale, che si svolgerà sempre alla Milan Games Week, vedrà quindi i team qualificati sfidarsi in un contesto un’atmosfera di autentica passione per il gioco. Con questa importante presenza, KitKat ribadisce il suo ruolo nel mondo del gaming, uno spazio ideale che rappresenta a pieno i valori del brand.

“E-Sports e gaming ci permettono di entrare in connessione diretta con il nostro target, e “Even the biggest Champ needs a Break” continua a essere la nostra tagline, adottata non solo in Italia ma a livello europeo per rafforzare questo legame” – dichiara Lucrezia Fiori, senior brand manager di KitKat.

Fiori aggiunge: “Siamo stati tra i primi a credere nel potenziale globale di questo fenomeno e, grazie alle nostre collaborazioni di prestigio, abbiamo consolidato la nostra presenza nel settore. Quest’anno, più che mai, siamo entusiasti di offrire un’esperienza completa che consente di vivere KitKat a 360 gradi, sia nel mondo virtuale che in quello reale”.

La competizione vedrà la partecipazione di noti talent del panorama gaming, tra cui Terenas, Fragola e Charlie, presenti come caster per supportare i partecipanti e accendere l’entusiasmo della community.

Loro saranno i KitKat Breakers e contribuiranno con dirette streaming su Twitch, post e storie su Instagram, regalando momenti esclusivi e interattivi durante tutte le fasi del torneo. La finale, che si terrà il 23 novembre, sarà l’evento clou, in cui i migliori team e i talent si riuniranno nel booth dei Qlash – partner di KitKat e punto di riferimento importante per la community di League of Legends in Italia – per celebrare la passione e l’energia del mondo del gaming.

In occasione della Milan Games Week, KitKat non sarà solo protagonista del torneo, ma offrirà anche un’esperienza completa e immersiva per tutti gli appassionati grazie alla sua “KitKat House of Break”. All’interno del KitKat Booth, i visitatori potranno esplorare il mondo del brand e partecipare a numerose attività interattive.

L’area KitKat Break Moment sarà dedicata al relax, un luogo dove fare una pausa e gustare le diverse varianti di KitKat, le KitKat Ball ma anche le nuove capsule di Nescafé Dolce Gusto al gusto KitKat. Il divertimento sarà assicurato con il Swimmingpool Contest, una piscina piena di palline ispirata al mondo di Candy Crush, dove tutti potranno tuffarsi al ritmo della “KitKat Rap Song”.

Ispirata al concorso attualmente in atto con Candy Crush, l’attività invita i partecipanti a cercare le iconiche caramelle del gioco per avere l’opportunità di vincere un’ora di vite illimitate su Candy Crush. L’area KitKat Ball Game è ispirata alla referenza da cui prende il nome ossia le KitKat Ball, ideali da condividere e che grazie alla loro croccantezza racchiudono in un solo morso tutto il gusto dell’iconico KitKat.

I visitatori potranno divertirsi con un gioco esclusivo a tema KitKat Ball, sfidandosi in un’atmosfera dinamica e coinvolgente. Infine, l’installazione KitKat Break in the Air offrirà un’opportunità unica: i visitatori potranno essere immortalati in un salto a mezz’aria, creando un ricordo originale e perfetto dell’esperienza.

Buitoni Pasticceria lancia la linea di basi fresche dolci

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La nuova gamma Buitoni Pasticceria (immagine concessa)

Buitoni, marchio storico, ha ampliato la sua produzione diventando sempre più sinonimo di innovazione e qualità portandolo ad essere un punto di riferimento nel mondo degli impasti. Ora con Buitoni Pasticceria arricchisce la sua gamma di prodotti con il lancio delle nuovissime basi fresche dolci, ideali per chi ama sperimentare in cucina e sorprendere con deliziosi dolci fatti in casa.

Le nuove basi dolci Buitoni sono pensate per semplificare la preparazione di ricette dolci gustose e creative, offrendo la superiorità e la praticità che caratterizzano da sempre il marchio Buitoni. Un’innovazione assoluta nel panorama dolciario.

Le novità della linea includono:

  • Pan Dolce: una base versatile e soffice, perfetta per rolls, girelle, trecce al cioccolato e altre preparazioni dolci che richiedono morbidezza e delicatezza.
  • Sfoglia Dolce Rettangolare: friabile e croccante e con un gusto lievemente vanigliato, è il segreto per preparare dolci fragranti come strudel, millefoglie e altre ricette che richiedono una consistenza sfogliosa.
  • Frolla Gran Spessore: ideale per crostate e biscotti. Questa frolla spessa garantisce una consistenza friabile e un sapore ricco, perfetto per esaltare farciture dolci e cremose.

Queste nuove basi rappresentano la scelta ottimale per chi vuole sorprendere con dolci fatti in casa, a colazione, a merenda o come dessert senza rinunciare alla qualità e alla facilità d’uso. Buitoni Pasticceria continua a sostenere chi ama mettersi ai fornelli, offrendo prodotti che consentono di liberare la propria creatività in cucina e portare in tavola dolci gustosi, dal sapore autentico e genuino.

Con Pan Dolce, Sfoglia Dolce e Frolla Gran Spessore, Buitoni Pasticceria diventa l’alleato di fiducia per creare dolci memorabili in ogni occasione, sia che si tratti di una circostanza speciale o di un semplice momento da condividere in famiglia o con gli amici.

La scheda sintetica del Gruppo Nestlé

Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo.

Presente da più di 110 anni in Italia, rinnova ogni giorno il suo impegno con azioni concrete per esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione.

L’azienda opera in Italia in 9 categorie merceologiche con un portafoglio di oltre 90 marche, tra queste: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, Solgar, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

Dentro la pasticceria delle due campionesse mondiali di latte art: a Rho Manuela Fensore e Carmen Clemente con Macalè

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Manuela Fensore, Stefano Cirignotta e Carmen Clemente all'ingresso di Macale (foto concessa)
Manuela Fensore, Stefano Cirignotta e Carmen Clemente all'ingresso di Macale (foto concessa)

MILANO – Carmen Clemente e Manuela Fensore, campionesse mondiali di latte art, formatrici, consulenti, esperte dell’arte della decorazione dei cappuccini e ora… tornano dietro al bancone: dopo il loro passato di titolari di un bar a Milano e una carriera tra le gare SCA – e non solo, perché qualsiasi sia il circuito in cui si gioca con la lattiera, loro rispondono all’appello – ora è il momento di lanciarsi in una pasticceria: il nome è Macalé e apre questo sabato a Rho, in Via Castelli Fiorenza.

Una vera e propria sorpresa: “Abbiamo fatto tutto un po’ in sordina – racconta Carmen Clemente – qualche mese fa abbiamo rivelato la pasticceria più grande di Rho, che si trova vicino al Teatro. Duecento metri quadri, 120 dedicati alla vendita e 80 per il laboratorio. Dei totem della Mokador per acquistare il macinato e le macchine per capsule a casa: dopo il Covid la richiesta è aumentata e Macalé risponde con un piccolo angolo di attrezzature e accessori per l’home.

Ci siamo messe a pensare meglio al futuro e abbiamo pensato che fosse giunto il momento di avere una nostra attività che fosse più stabile, esclusivamente dipendente dalla nostra capacità di gestione. Certo continueremo a far procedere la nostra impresa di formazione, con i corsi privati e le collaborazioni con le aziende, ma parallelamente porteremo avanti questo altro progetto.

Sabato si apre.”

Si unisce Manuela Fensore: “L’esigenza di dedicarci al nuovo progetto Macalè nasce dalla voglia di esplorare un altro mondo della ristorazione e sperimentare qualcosa di innovativo. Vogliamo costruire un’attività che ci stimoli continuamente e ci distingua da una pasticceria comune. La nostra missione è trasformare l’ordinario in straordinario, e per questo ci siamo affidati a Stefano Cirignotta, un rinomato pastry chef con un’esperienza significativa nelle pasticcerie più celebri di Milano, come la Martesana.

Nel nostro locale, Macalè, offriamo non solo le solite torte, ma veri e propri capolavori, grazie alla nostra passione per la latte art e alla collaborazione del nostro maestro pasticcere, con l’obiettivo di creare un ambiente dove ogni preparazione è un’opera d’arte.

Abbiamo scelto di chiamare il nostro progetto così, che racchiude le iniziali dei nostri nomi, Manuela e Carmen, e di mio figlio Leonardo. Un connubio perfetto che rende questo nome indimenticabile.

Siamo entusiasti di condividere questa nuova realtà con voi e di portare un tocco di straordinarietà nella vostra esperienza culinaria. Vi aspettiamo a Macalè, dove l’arte incontra la pasticceria.”

Ma Macalè non è solo pasticceria

Perché offre una varietà di servizi che includono: colazioni da campioni, pranzi e aperitivi-apericena. Ma anche la possibilità di organizzare eventi speciali come cerimonie, catering e servizio di produzione per terzi grazie ad un laboratorio interno, e poi compleanni, lauree e altro ancora.

Perché una pasticceria e non una caffetteria?

“Aprire una caffetteria specialty forse sarebbe stato un po’ fuori dalle nostre corde, considerato che nasciamo e ci siamo specializzate nella latte art: al contrario, il binomio tra ottima pasticceria e alta caffetteria, funzionava molto anche rispetto alle nostre esigenze. Abbiamo toccato con mano collaborando con diversi locali che poteva essere una scelta vincente e così abbiamo pensato di metterci in gioco per prime.”

Ci parlate di Macalè: cosa si trova al suo interno?

“Abbiamo assunto un pasticcere professionista, Stefano Cirignotta, che abbiamo intercettato tramite una conoscenza in comune che ce l’ha consigliato. È molto competente e soprattutto, disponibile: abbiamo capito presto che trovare un professionista in questo campo era difficile. Un po’ come assumere un barista formato e libero.

Per quanto riguarda l’offerta di Macalè è molto varia, farei prima a dire che cosa manca in menù: si parte innanzitutto dalla pasticceria classica per rispettare i gusti della clientela di Rho, considerando però anche delle ricette più moderne e una parte salata. Grazie all’adozione di una cappa a condensazione potremo fare anche da tavola calda, portando un po’ di Puglia nel nostro locale.

Manuela stessa è andata a formarsi in loco per imparare alcune ricette tipiche della mia terra d’origine, così da poter coprire anche il pranzo e l’aperitivo – Macalè apre dalle sei e mezza alle nove e mezza di sera -.”

Rassicura Clemente: “Nonostante questo grande impegno, ci teniamo a sottolineare che manterremo sempre attiva l’Academy. Un’altra cosa particolare di Macalè e che mantiene ben saldo il nostro legame con la latte art, sarà la presenza di una stampante a disposizione di chi consuma per realizzare le foto sul proprio cappuccino.

Per il caffè abbiamo scelto di appoggiarci a Mokador con cui collaboriamo da tempo. Ci piaceva molto la loro miscela (Brasile, Colombia, una selezione di centro americani e l’India Parchment) certificata Espresso italiano e che ha vinto il mondiale dell’Espresso italiano champion nel 2019, stessa annata della vittoria mondiale di Manuela. Il prezzo dell’espresso è di un euro e 30, perché dobbiamo sempre confrontarci con la concorrenza della zona.

Vorremo in seguito, non appena rodato il locale, fare una rotazione di piccole roastery specialty da proporre a chi è interessato, anche con delle estrazioni alternative.
La macchina è la FAEMA E71E a tre gruppi e il macinino della stessa azienda è sempre Ground Braker, on demand.”

Ma l’esperienza precedente nel bar è diversa da Macalè?

La pasticceria e il suo target di riferimento è molto diversa dal bar: le persone sono diverse, la nostra offerta sarà sempre fresca e preparata da noi. Puntiamo tutto sulla qualità del food, accompagnata dalla latte art in caffetteria e una miscela che ci ha convinte all’assaggio e piace molto per il suo equilibrio.

Siamo in totale un team di 5 persone: io, Manuela che si sposterà in produzione per formarsi come pasticcera, due ragazzi che hanno seguito dei corsi da noi e una ragazza che ha lavorato con noi in Fiera. Avevamo bisogno di uno stimolo e dei nuovi obiettivi: l’Academy è servita ma ora era il momento di diventare totalmente autonome e imparare qualcosa di diverso.”

Pronostici?

“Che tutta Rho venga da noi e di attirare anche i milanesi. Vogliamo creare un punto di incontro per le persone, dove venire a trovarci e fare due chiacchiere. Ci hanno chiesto in tanti dove bere il nostro cappuccino e l’Academy non era il luogo giusto per un servizio di un certo tipo. Nella nostra pasticceria si beve il cappuccino delle campionesse del mondo.

Ad un passo dalla nostra accademia e da una manifestazione importante come Host. Pensiamo già ad organizzare anche dei catering per rifornire la Fiera.”

Eudr: il Consiglio blocca l’iter del rinvio e i mercati del caffè volano alle stelle

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mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni
Il logo dell'Ice

MILANO – Ennesima ripartenza con il botto per i mercati del caffè, nella seduta di metà settimana e, ancora una volta, c’entra l’Eudr. Ieri, mercoledì 20 novembre, il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha guadagnato 1.120 punti (+4%) volando a un nuovo record storico degli ultimi 13 anni, di 292,50 centesimi.

A Londra, il contratto per scadenza gennaio dell’Ice Robusta si è rivalutato del 3,1% (+$142) chiudendo a 4.798 dollari, ai massimi da metà ottobre.

A causare questa improvvisa impennata dei prezzi, dopo due giorni di assestamento al ribasso, lo stop all’iter per il rinvio dell’entrata in vigore dell’Eudr, nonché agli emendamenti approvati la scorsa settimana.

Come si ricorderà, il Parlamento europeo ha votato, il 14 novembre, per posticipare di un anno l’entrata in vigore del regolamento anti deforestazione, uno dei pilastri del Green Deal

In tale occasione, il Partito Popolare Europeo ha inserito all’ultimo momento – su fortissime pressioni di varie lobbies politiche ed economiche – anche alcuni emendamenti volti ad “ammorbidire” il regolamento rendendolo più flessibile.

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Futura chiude a Roma la prima edizione con un buon successo: e subito gli organizzatori pensano già alla seconda

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Una visione di Futura @coffeeandlucas @myMediastudio
Una visione di Futura @coffeeandlucas @myMediastudio

MILANO – Futura è passata per Roma con una prima edizione dedicata al mondo del no-low alcol, raccogliendo una forte partecipazione dello specialty coffee da tutta Italia. Il Festival ha infatti coinvolto micro roasters e anche grandi aziende che si sono spese come sponsor di questa manifestazione iniziata con obiettivi e filosofie molto chiare e trasparenti.

Infine, com’è andata?

Alcuni numeri che parlano: circa 500 visitatori, 34 espositori e 10 sponsor.

Il primo ad esporsi è lo stesso organizzatore di Futura, Roberto Persia

“Quello che ho notato è stato l’entusiasmo e la condivisione tra tutti, anche e soprattutto tra i ragazzi dello specialty e quelli del lato kombucha-no/low.

Si percepiva un’aria differente dalle solite fiere: sembrava come se si volesse emergere tutti insieme, in una voce unica.

Credo che l’identità che cercavamo e che volevamo dare a questo festival l’abbiamo trovata e che probabilmente la strada è quella giusta. C’è stato un grandissimo lavoro dietro e considerati tempo e risorse abbiamo messo su un festival quasi eccellente. Siamo certi che nel prossimo anno ci saranno sicuro riconferme e nuovi ingressi; sponsor entusiasti, roasters che non hanno potuto partecipare per svariati motivi ma che comunque sono passati a trovarci perchè non volevano starne fuori: insomma, le vibes erano arrivate lontano, la voce si era sparsa bene.

Il cold brew a Futura @coffeeandlucas @myMediastudio

Siamo fiduciosi per il prossimo anno, molto. Credo che si sta aprendo un nuovo ciclo dove tutti questi ragazzi avranno un ruolo da protagonisti… veri.”

A seguire Coffeeandlucas, Federico Pezzetta, che ha avuto un ruolo strategico nel lancio e nella comunicazione di Futura:

“La prima edizione di Futura è stata una grande scommessa. Come avevo detto in precedenza quello che mi ha spinto a prenderne parte è stata l’attitudine che avevo riscontrato nell’approccio a questo evento, molto diverso rispetto al passato. Ora possiamo dire che Futura è realtà. L’aspetto migliore (che era anche quello che mi premeva maggiormente) è stato il responso sia di chi è venuto in visita alla fiera sia degli espositori stessi. I feedback sono stati semplicemente meravigliosi.

Coffeeandlucas, Roberto Persia e Giorgia Brandimarte @coffeeandlucas @myMediastudio

“Mi è piaciuto tantissimo. Qui c’è una vibe veramente diversa” è stato uno dei commenti più ricorrenti e non avrei potuto chiedere di meglio. Ora prendiamo quanto di buono fatto in questa edizione e implementiamo tutta una serie di idee e iniziative che avevamo già in mente.

Il maggior tempo di organizzazione e l’esperienza di quest’anno ci aiuteranno a essere chirurgici in tutti gli aspetti su cui sappiamo di poter intervenire in modo importante.

Kombucha a Futura @coffeeandlucas @myMediastudio

Ma un festival è fatto di persone e noi abbiamo avuto un feedback estremamente positivo di cui faremo tesoro per una seconda edizione ancora migliore della prima. Da parte mia sono contento di aver visto realizzarsi un evento del genere a Roma. E chissà se ci fermeremo solo alla capitale.”

E poi alcuni commenti diretti da parte di chi ha voluto essere tra i protagonisti e scommettere a questa prima edizione

pulycaff antonelli
Andrea Antonelli (immagine concessa)

Andrea Antonelli, imprenditore e trainer SCA: “Se alla prima edizione l’obiettivo era iniziare un nuovo corso, dare la giusta identità al festival, lasciare tutti contenti e carichi per partecipare all’edizione 2025, allora l’impressione è che ci si è riusciti alla grande.”

Tommaso Bongini (Gearbox):

Tommaso Bongini @coffeeandlucas @myMediastudio

“Futura è stata una esperienza molto positiva: era la prima volta che affrontavamo una trasferta in terra romana e ne siamo rimasti estasiati. Il pubblico ha risposto benissimo all’evento e ai contenuti dell’evento stesso.

Il fatto che il focus non fosse solamente su specialty coffee, ma anche su Kombucha e NoLow drinks ha creato un bacino di utenza trasversale dai recettori molto stimolati.
Roberto, Giorgia, Federico e tutto lo staff sono stati molto disponibili sin dal primo istante e hanno accolto in modo attento qualsiasi richiesta e necessità.
Edizione 2025? Non vediamo l’ora!”.

Luciano Bramante, di Nowhere:

Luciano Bramante a Futura @coffeeandlucas @myMediastudio

“Esperienza positiva per la prima edizione e per il tempo ristretto per organizzarla. Tanto entusiasmo e buone vibes. L’intenzione di fare un primo passo in una direzione nuova è riuscita e sono molto fiducioso per l’anno prossimo. Quindi con l’esperienza di quest’anno e maggior tempo per gli organizzatori di preparare la seconda edizione con maggiori mezzi e tempo a disposizione sicuramente riparteciperei”.

Un segno positivo per Futura, che come suggerisce il suo stesso nome, è già proiettato in avanti, nel 2025, per potersi proporre come punto di riferimento per chi vuole spingere sulla qualità delle bevande analcoliche.”

Simone Guidi @coffeeandlucas @myMediastudio

Simone Guidi, La Sosta, conclude: “Un’ottima prima edizione, che ha mostrato con sorpresa a noi di La Sosta Specialty Coffee un bellissimo interesse ed attenzione dei consumatori di questa bevanda su Roma. Questo è merito delle aziende sul territorio che stanno facendo un grande lavoro! Complimenti, ci vediamo il prossimo anno con super novità. Basta pozzanghere!”.

Caffè Borbone, best seller su Amazon, vola l’estero, l’a.d. Marco Schiavon: “In futuro ci impegneremo per contenere al massimo l’aumento dei costi del caffè”

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Lo stabilimento Caffè Borbone (foto concessa)
Lo stabilimento Caffè Borbone (foto concessa)

CAIVANO (Napoli) – Caffè Borbone ha chiuso il terzo trimestre dell’anno in corso con ricavi a 243,1 milioni di euro, in aumento del 10% rispetto allo stesso periodo del 2023. Continua lo sviluppo del canale GDO+GDS, canale di vendita nel quale Caffè Borbone si conferma leader di mercato nel comparto delle cialde e, secondo marchio nel settore monoporzionato (fonte Nielsen).

Il canale professional sta procedendo con risultati positivi insieme agli altri canali di distribuzione.

Caffè Borbone logo
Il nuovo logo di Caffè Borbone

Le vendite digitali continuano a registrare ottime performance, con incrementi sia sull’e-commerce ufficiale che su altre piattaforme specializzate e su Amazon, dove Caffè Borbone risulta best-seller in tutta la categoria “Alimentari”. Anche il mercato estero è in espansione, con incidenza sul fatturato in aumento.

Il fatturato di Caffè Borbone

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti nei nove mesi e ci prepariamo a un 2025 sfidante per il settore del caffè, un futuro che affronteremo con il solito impegno ed entusiasmo nel dare a tutti la possibilità di avere esperienze di gusto uniche, ogni giorno. Amplieremo l’offerta dei prodotti a marchio Caffè Borbone e manterremo alti gli standard di qualità e sostenibilità che contraddistinguono i nostri prodotti, e prospettiamo una chiusura dell’anno con risultati molto positivi.” ha dichiarato Marco Schiavon, amministratore delegato di Caffè Borbone.

Marco Schiavon AD CAffè Borbone
Marco Schiavon amministratore delegato di Caffè Borbone

“Questi ottimi risultati arrivano in un momento in cui il costo della varietà Robusta è più che triplicato, e quello dell’Arabica è aumentato del 30% rispetto al 2023. Tutto questo è dovuto ad alcune manifestazioni climatiche dannose per le coltivazioni dei principali paesi di approvvigionamento; a ciò si aggiungono le sfide logistiche, come il blocco dei porti e la carenza globale di container, che ostacolano il movimento del caffè in tutto il mondo, con effetti maggiori in Europa. Nel corso di quest’anno non abbiamo trasferito l’aumento dei costi sul consumatore finale, mantenendo una crescita dei volumi assolutamente positiva, e anche in futuro ci impegneremo per contenere il più possibile l’aumento dei costi del caffè, nonostante le difficoltà di approvvigionamento della materia prima.” conclude Schiavon.

Caffè Borbone è stata tra le prime aziende ad immettere sul mercato la cialda 100% compostabile, ovvero smaltibile nell’umido, e con incarto riciclabile nella carta. Ultima novità nell’offerta di prodotti amici dell’ambiente, la capsula compostabile Miscela Oro compatibile con macchine a marchio Lavazza A Modo Mio.

Smaltibili nell’umido e realizzate in biopolimero con un top in carta filtro, le capsule hanno ottenuto la certificazione del Consorzio Italiano Compostatori (CIC), che ne attesta la piena compostabilità. L’incarto senza alluminio è ancora più sostenibile e può essere riciclato nella raccolta della plastica.

Anche il packaging esterno è realizzato con carta certificata FSC, proveniente da foreste gestite in maniera responsabile.

Caffè Borbone, nato a Napoli nel 1997, in pochi anni si è affermato in Italia come uno dei principali produttori specializzati di caffè monoporzionato in cialde compostabili e capsule compatibili con i più diffusi sistemi di erogazione.

Grazie a una fitta rete commerciale, disposta sia sul territorio italiano che all’estero, e alla commercializzazione su tutti i principali canali distributivi, l’azienda ha registrato anno dopo anno volumi di vendita in crescita. Dal 2018 la società fa parte del gruppo Italmobiliare, che detiene il 60% del capitale.

Negli ultimi anni, il reparto Ricerca&Sviluppo ha ampliato l’offerta di prodotti pronti a soddisfare e intercettare nuove utenze. Crema Fredda Caffè è il primo dessert al cucchiaio Caffè Borbone pensato per il consumo domestico, disponibile anche in versione Hot e nella variante Crema Caffè Baileys grazie all’operazione di co-branding con Baileys.

Lato sistemi, continua l’attenzione sulla diffusione dei sistemi di erogazione a cialda con Didì Caffè Borbone, la macchina eco-friendly da utilizzare con cialde ESE, e con MokaCiao, l’innovativa moka per sistema a cialde facile da usare sia su fuoco che piano a induzione e dedicata agli amanti del caffè dal sapore più morbido ma anche responsabile.

La scheda sintetica di Caffè Borbone

Caffè Borbone è un marchio di Caffè Borbone S.r.l., azienda nata nel 1997 tra i principali produttori specializzati in cialde e capsule sul territorio nazionale ed internazionale. Leader assoluto nel comparto delle cialde in Distribuzione Moderna, sia in termini di quota val. % sia di vendite a Valore in mil Eur (cfr. Nielsen IT Distr. Moderna).

Caffè Borbone occupa una delle primissime posizioni nel mercato del caffè porzionato. Nel 2018 entra nel capitale sociale Italmobiliare, una delle principali investment holding italiane, con il 60% delle quote mentre il 40% rimane al fondatore Massimo Renda.

L’azienda rappresenta un caso di crescita esemplare, grazie anche al costante investimento in Ricerca & Sviluppo che ha portato alla realizzazione di prodotti innovativi come la cialda compostabile 100% amica della natura e la capsula compostabile che, gradualmente, hanno conquistato i consumatori sempre più attenti all’ambiente.

Al via il restyling dell’Avio Bar di Quarta Caffè, il primo dipendente Luigi De Mitri: “Dalle vetrine abbiamo visto la città cambiare”

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L'Avio Bar a Lecce (immagine concessa)

Una storia lunga decenni quella dell’Avio Bar di Lecce un’istituzione per diverse generazioni di clienti, salentini e non, stregati da un locale che ha avuto sempre un punto di osservazione privilegiato su Lecce e la sua quotidianità in continuo mutamento. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Giuseppe Martella per il Quotidiano di Puglia.

Il restyling dell’Avio Bar

LECCE – Se le saracinesche resteranno abbassate per un breve periodo, utile a portare nel futuro il locale tra viale XXV Luglio e Via Trinchese, la memoria di Luigi De Mitri, primo dipendente della Quarta Caffè, la storica famiglia della torrefazione che ha aperto il bar, e poi gestore riporta sotto i riflettori aneddoti e ricordi indelebili. Un lungo racconto.

“Ho iniziato a lavorare nei bar cittadini da ragazzino, nel periodo estivo alla chiusura della scuola. Ho servito il primo caffè all’Avio nel 1978. Un momento importante del mio percorso professionale, che era iniziato già un decennio prima. Un lavoro quotidiano svolto con passione e impegno e nel 1999 la famiglia Quarta mi ha in qualche modo “premiato” consegnandomi la gestione del locale”.

Oltre 45 anni dietro al bancone per il signor De Mitri, coadiuvato nel tempo da decine di collaboratori, nel corso dei quali l’occhio attento del barista ha “fotografato” i mutamenti della società.

“Col tempo, attraverso il comportamento dei clienti le sue parole abbiamo notato come la vita di ogni giorno sia divenuta sempre più frenetica. Prima c’era il piacere di entrare in un bar, scambiare una chiacchiera e degustare il caffè come se fosse il momento finale di un rituale. Oggi continua – tutti vanno di fretta, magari si sorseggia qualcosa mentre si parla al telefono o si tengono gli occhi fissi su questi marchingegni, si paga e si scappa via. C’è sempre sete di tempo. Lecce è diventata frenetica, abbandonando quello che era un suo modo lento di affrontare la vita”.

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Lino Enrico Stoppani confermato presidente nazionale Fipe ’24-’29

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Lino Enrico Stoppani presidente nazionale di Fipe (immagine concessa)

ROMA – Lino Enrico Stoppani è stato riconfermato alla guida della Federazione italiana pubblici esercizi (Fipe) per un nuovo mandato di 5 anni. Un riconoscimento che premia la sua leadership e il lavoro svolto nel precedente quinquennio segnato dal dramma della pandemia e la conseguente crisi economica.

Il nuovo mandato sarà dedicato a rafforzare la rappresentatività di Fipe tra le imprese della ristorazione, dell’intrattenimento e del turismo, il ruolo e il valore di questi settori nel tessuto economico e produttivo italiano.

Stoppani dichiara: “Ringrazio tutti i nostri rappresentanti territoriali e di categoria per avermi rinnovato la fiducia, che voglio interpretare come il riconoscimento anzitutto alla serietà e responsabilità con cui insieme abbiamo affrontato momenti davvero drammatici. Mi riferisco ai due anni della pandemia in cui abbiamo visto serrande abbassate, imprenditori disorientati, famiglie in grande difficoltà”.

C’è di più: “Insieme abbiamo fornito assistenza, supporto, fiducia e speranza. Abbiamo riconfermato che i pubblici esercizi non solo sono un importante settore dell’economia italiana ma anche luoghi di socialità, di valorizzazione della cultura e dello stile di vita italiani. I prossimi anni saranno segnati da un contesto che continua ad essere complicato per ragioni di ordine macroeconomico e geopolitico. Mi riferisco alle tensioni internazionali, alle prospettive incerte dell’economia, alle condizioni del nostro ingente debito pubblico che soffoca il presente e ipoteca il futuro”.

Stoppani continua: “A questi problemi si aggiungono quelli sul cambiamento climatico che impongono scelte coerenti ed impegnative con le implicazioni economiche, sociali e umane della transizione tecnologica in corso che offre opportunità ma alimenta anche rischi. Dentro questo quadro dobbiamo impegnarci a rafforzare il capitale umano delle imprese, ad assicurare l’accesso al credito per gestire le transizioni, a favorire una maggiore integrazione di filiera migliorando gli scambi tra agricoltura, industria e ristorazione, a valorizzare il ruolo della ristorazione e dell’intrattenimento nel turismo”.

In conclusione: “Fipe si presenta come interlocutore affidabile, competente ed autorevole nei riguardi delle Istituzioni e dei tanti stakeholders.”

Con oltre 330 mila imprese e 1,4 milioni di addetti, i pubblici esercizi sono un settore vitale dell’Italia, non solo dal punto di vista economico e occupazionale, ma anche culturale e sociale.

Fipe – Federazione italiana pubblici esercizi offre alle imprese supporto, formazione e rappresentanza istituzionale per favorire la crescita di un settore centrale per l’economia e la cultura del Paese, continuando ad essere il motore di innovazione e rappresentanza per un comparto in continua evoluzione, pronto ad affrontare le prossime sfide.