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Cristina Scocchia, illycaffè: “Usa, Europa e Cina: ecco la nostra strategia per continuare nella crescita”

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cristina scocchia illycaffè
Cristina Scocchia (immagine concessa)

Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, commenta in una lunga intervista condotta da Marco Scotti per Affari Italiani, i risultati del bilancio 2023 (ne abbiamo parlato qui). Tutti i principali indicatori sono visti al rialzo e, soprattutto, le prospettive di crescita rimangono positive nonostante un contesto geopolitico internazionale che si fa sempre più complesso. Leggiamo di seguito parte dell’intervista pubblicata su Affari Italiani.

Scocchia, risultati davvero significativi: c’è stata qualche congiuntura che vi ha dato una spinta così importante oppure siete stati molto bravi voi?

“Inutile nasconderlo, siamo molto soddisfatti di questi risultati. Abbiamo un Ebitda in crescita del 18% e un utile netto che balza in avanti del 67%. Questo è stato possibile grazie a due driver: miglioramento nei principali mercati in cui siamo presenti e un’accresciuta efficienza operativa.

Siamo riusciti infatti a far sviluppare Illy, come da piano strategico, in primis nel mercato americano, un segmento fondamentale perché ama i prodotti italiani di qualità: era un nostro preciso obiettivo riuscire ad incrementare la penetrazione. Abbiamo avuto un’efficienza operativa migliore degli anni passati, tanto che la profittabilità cresce in maniera più che proporzionale rispetto ai ricavi”.

Avete risentito dell’aumento dei prezzi?

“Sì, se si pensa che nel novembre del 2021, poco prima del mio arrivo (Cristina Scocchia è diventata amministratrice delegata di illy a gennaio del 2022) il caffè costava 110 centesimi alla libbra.

A marzo del 2022 si era arrivati a 235 dollari con una fiammata inflazionistica senza precedenti. Oggi non siamo più a quei livelli, ma il prezzo è comunque superiore del 70% rispetto a quello di novembre 2021”.

Quali sono le vostre priorità?

“Al momento ne abbiamo tre: la prima è portare il mercato americano ad avere lo stesso peso di quello italiano. Attualmente il mercato domestico vale circa il 33% del fatturato, mentre gli Usa raggiungono circa la metà.

Il secondo obiettivo è quello di crescere nei Paesi europei: abbiamo già filiali in Francia, Regno Unito, Spagna e Germania, ma vogliamo crescere in maniera significativa grazie a una distribuzione più capillare dei nostri prodotti.

Il terzo pilastro è la Cina: attualmente è molto focalizzata sul tè, ma ha un mercato enorme e quindi anche una piccola percentuale della popolazione che si avvicina al caffè significa in realtà un incremento di milioni di consumatori”.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui

Mario Pascucci: “Prevista l’apertura di cento nuove caffetterie l’anno Corea del Sud: oggi sono già 509”

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Mario Pascucci in laboratorio (foto concessa)
Mario Pascucci in laboratorio (foto concessa)

Mario Pascucci, ceo e fondatore di Caffè Pascucci, rivela i nuovi obiettivi per il marchio nato nel 1883 a Monte Cerignone, Italia, e ora operante in 17 Paesi nel mondo. La torrefazione Pascucci è entrata nel mercato sud coreano nel 2002 in collaborazione con il Gruppo SPC e attualmente gestisce 509 caffetterie. Di seguito riportiamo parte dell’intervista condotta dal giornalista della Corea del Sud Lee Choong-woo e pubblicata sul sito web MK.

Caffè Pascucci in Corea del Sud

SEOUL – “La Corea del Sud è un Paese con più negozi Pascucci rispetto all’Italia ed è una grande storia di successo per il business in franchising. Abbiamo in programma di aprire 100 nuovi negozi ogni anno in Corea,” ha affermato Mario Pascucci, 59 anni, in un’intervista con il Maeil Business Newspaper. È il ceo di terza generazione e fondatore del marchio di caffè italiano Pascucci.

Pascucci è un autentico brand di caffè espresso che affonda le sue origini nel 1883 a Monte Cerignone, nella provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, ed è entrato in 17 Paesi nel mondo. L’imprenditore è subentrato nel mercato coreano nel 2002 in collaborazione con il Gruppo SPC e attualmente gestisce 509 negozi.

La realtà italiana è molto più grande in Corea del Sud che in Italia che ha solo 28 punti vendita.

“La differenza più grande rispetto all’Italia è che in Corea è possibile trovare una varietà più numerosa di bevande e menù,” ha detto Pascuzzi. “La cultura del caffè di sedersi in una caffetteria per lungo tempo si è sviluppata e i prodotti sono diversificati”.

Con il recente trend della cultura del caffè nei bar tra i giovani, Pascucci sta anche espandendo i suoi negozi di bar espresso in Corea.

Pascucci ha introdotto per la prima volta i bar espresso nel suo business in franchising e ha presentato un negozio specializzato chiamato “Pascucci espresso bar” nel settembre 2021.

Ha attirato l’attenzione tra gli appassionati di caffè estraendo chicchi uguali a quelli in Italia con metodi tradizionali.

Ha anche citato il modello operativo del Gruppo SPC come uno dei fattori di successo di Pascucci nel mercato coreano. “Grazie al modello operativo in franchising del Gruppo SPC, nostro partner, siamo riusciti a ottenere un successo sorprendentemente grande nel mercato coreano rispetto all’Italia,” ha detto Pascucci. “Penso che il presidente del Gruppo SPC, Huh Young-in, sia riuscito a mantenere elevati standard di qualità impegnandosi professionalmente nei prodotti.”

Per leggere l’intera intervista clicca qui.

Cacao: i prezzi volano oltre i 10mila dollari alla tonnellata

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Le fave di cacao (Pixabay licensed)

Il prezzi del cacao sono in netto aumento e arrivano oltre i 10000 dollari alla tonnellata. Le difficoltà di produzione in Paesi come il Ghana e la Costa d’Avorio hanno contribuito ad esacerbare i prezzi, spinti ad un ulteriore rialzo dalle scommesse degli hedge fund. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione dell’ansa.

L’aumento del prezzo del cacao

MILANO – I prezzi del cacao volano a oltre 10.000 dollari alla tonnellata e aprono la strada a un ulteriore rincaro della cioccolata. Le difficoltà di produzione in alcuni paesi dell’Africa occidentale come il Ghana e la Costa d’Avorio hanno messo le ali ai prezzi, la cui corsa è stata esacerbata dalle scommesse degli hedge fund.

Il risultato è stato quotazioni record: dall’inizio dell’anno sono infatti salite di oltre il 140% mentre negli ultimi 12 mesi sono triplicate.

Il balzo del cacao spingerà probabilmente a un aumento del cioccolato da parte di colossi come Hershey e Mondelez, andando a colpire i portafogli dei consumatori già messi a dura prova dall’inflazione e alimentando il rischio di rallentare le vendite per Pasqua negli Stati Uniti e altrove.

A causa del rincaro delle quotazioni di cacao BNP Paribas Exane ha ridotto la propria valutazione su Hershey a ‘neutral’ da ‘outperform’.

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Aumenta il costo per il cioccolato: gli effetti su Ferrero, Nestlé, gli altri marchi e cosa accadrà adesso ai clienti finali

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La degustazione di cioccolato (immagine concessa)

Le quotazioni del cacao hanno sfondato i 10mila dollari a tonnellata, raddoppiando il valore da inizio anno. Il rialzo senza precedenti rischia non solo di incidere sui bilanci delle aziende di trasformazione del cioccolato, come Ferrero, Mars e Nestlé, e sulle tasche dei consumatori, ma anche di compromettere il funzionamento del mercato. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Francesco Bertolino per Il Corriere della Sera.

Gli effetti del rialzo dei prezzi del cacao sulle aziende

MILANO – I prezzi del cioccolato sono vicini al punto di fusione. Le quotazioni del cacao hanno sfondato i 10 mila dollari a tonnellata, raddoppiando il valore da inizio anno e quadruplicandolo rispetto ai 2.500 dollari di 12 mesi fa. In soli due giorni il prezzo è salito di oltre 1000 dollari. A spingere la corsa del cacao sono diversi fattori: i pessimi raccolti nell’Africa occidentalele scommesse dei fondi speculativi, il regolamento europeo sulla deforestazione e una spirale finanziaria difficile da interrompere.

Il rialzo senza precedenti rischia non solo di incidere sui bilanci delle aziende di trasformazione del cioccolato – come Ferrero, Mars e Nestlé – e sulle tasche dei consumatori. Ma anche di compromettere il funzionamento del mercato, causando il fallimento di alcuni intermediari.

Per evitare di dover depositare somme eccessive o di andare gambe all’aria, così, alcuni intermediari del cacao stanno chiudendo le loro posizioni ribassiste, comprando cacao oggi, e a qualunque prezzo si trovi sul mercato, nel timore che le quotazioni possano salire ancora.

Nella più classica delle profezie autoavveranti, questi acquisti di copertura contribuiscono ad accelerare la crescita dei prezzi del cacao, infliggendo altre perdite agli intermediari sulle posizioni ribassiste residue.

Fino a quando potrà durare la spirale rialzista? Di norma, sono due gli eventi in grado di spezzarla. Il primo è un intervento autoritativo dei governi. Il secondo è un fragoroso fallimento che, spaventando gli investitori, riporti i prezzi del cacao sulla terra.

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Ditta Artigianale: le caffetterie lanciano il nuovo menù esotico di primavera firmato Giacomo Faberi

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ditta artigianale
Il menù di primavera di Ditta Artigianale (immagine concessa)

FIRENZE — Dalla colazione americana con pan brioche e salsa al burro di arachidi, alla macedonia tropicale con ananas, papaia e frutto della passione, fino alla tipica zuppa brasiliana “Moqueca”, a base di latte di cocco, coriandolo e lime. Guarda all’internazionalità il nuovo menu di primavera di Ditta Artigianale presentato nei cinque locali fiorentini della linea di caffetterie dedicata al consumo consapevole di caffè. A firmare la proposta gastronomica è Giacomo Faberi.

Appassionato di cucina salutista, Faberi presenta ricette che raccontano le diverse culture, proponendo però una personale rivisitazione basata sull’utilizzo di materie prime stagionali. Una scelta dettata dalla volontà di lavorare sempre con ingredienti freschi e di prima qualità, in base alla quale il nuovo menu di Ditta Artigianale cambierà nuovamente a giugno con ingredienti tipicamente estivi.

Ditta Artigianale: le nuove proposte

Tra i nuovi piatti in menu fanno il loro ingresso la Creamy Celery Root Soup, soffice vellutata di sedano rapa con uovo morbido, carciofi, croccante pane home made, fonduta di pecorino, nocciole tostate e olio aromatizzato al prezzemolo; la Asian Inspired Tofu Bowl, con riso venere, croccanti polpette di tofu accompagnate da salsa teriyaki e sesamo, hummus di piselli, pak choi, asparagi, daikon marinato, mango e cipolla croccante, il tutto servito con  una deliziosa salsa piccante di peperoni, miele, coriandolo.

Oltre alla Moqueca de camarao, tipica zuppa brasiliana a base di latte di cocco, coriandolo e lime, con mazzancolle, peperoni, pomodorini, piselli, mais, cipollotto e peperoncino, servita con riso basmati. Si conferma la vasta selezione di dolci, preparati nella bakery di Ditta Artigianale, laboratorio di pasticceria e panificazione all’avanguardia, ispirato alla scuola francese e nordeuropea con influenze nordamericane e un tocco di fiorentinità.

Tra le proposte brunch arrivano la Peanut butter & Jelly french toast, soffice pan brioche preparato nella bakery di Ditta Artigianale, farcito con salsa al burro di arachidi, marmellata ai frutti di bosco e banana alla griglia; e la Tropical fuit macedonia, con papaia, ananas, frutta della passione, banana, kiwi, frutti di bosco e scaglie di cocco e fave di cacao. Da accompagnare a signature coffees come il Cherry Lips (espresso doppio, sciroppo di amarena, succo di lime), il Persian Love (espresso, sciroppo di rosa e ibisco, pistacchio, latte), e la novità senza caffè La Speziale (matcha, latte, sciroppo di camomilla, cumino, cardamomo, chiodi di garofano, zest di lime).

La Masterclass con Filippo Sisti

Restando in tema cocktail, giovedì 28 marzo (ore 14), alla Scuola del Caffè in Ditta Artigianale Carducci, si svolgerà un’esclusiva masterclass dedicata agli appassionati della miscelazione, guidata da Filippo Sisti, bartender di fama internazionale ed ex bar manager del locale di Carlo Cracco “Carlo e Camilla in Segheria” a Milano.

Tra i temi affrontati l’utilizzo del caffè come base di preparazione per drink di altissima qualità e l’importanza della materia prima per conferire un’identità precisa ad ogni cocktail. Al termine i partecipanti si trasferiranno nei locali di Ditta Artigianale in piazza Ferrucci per una degustazione di cocktail preparati per l’occasione da Filippo Sisti. Posti limitati: prenotazione obbligatoria al numero 0557714875.

Casa Matti, il progetto gastronomico a Roma specializzato nei cappuccini

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Roma (foto Pixabay, Nimrod Oren)

Kevin Habib e Matteo Strano hanno inaugurato il progetto gastronomico Casa Matti a Roma. Tuttavia non c’è nulla di definitivo nel business plan e ancora non si può definire Casa Matti come un semplice bistrot, bar, laboratorio o bottega. Sul cappuccino e il caffè però già le idee sono chiare.

Da Casa Matti si macinano i chicchi della celebre torrefazione danese La Cabra e il latte proviene dalla Fattoria Faraoni, una delle aziende agricole più apprezzate nel Lazio per la carne, il latte e i formaggi.

Ma c’è di più: i due fondatori stanno lavorando ad un latte fermentato lavorato con temperature basse così la fermentazione non parte realmente, resta in stand by e non trasforma il latte in yogurt.

Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Massimiliano Tonelli per Roma Today che ha definito il progetto Casa Matti come la realtà che serve il miglior cappuccino della Città Eterna.

Il progetto Casa Matti

ROMA -“Si chiama Casa Matti perché è il nome che avevamo dato a casa nostra quando stavamo in Australia e ogni giorno succedevano cose folli”. Oggi Casa Matti è il nuovo progetto gastronomico di Kevin Habib e Matteo Strano nella zona di Prati Della Vittoria a Roma. Un bar? Un bistrot? Una bottega? Un laboratorio? Tutto questo insieme? Non si sa. Non si sa perché la follia di quell’appartamento dall’altra parte del mondo è rimasta integra.

Non sono i primi, Matteo e Kevin, ad aprire un posto nuovo senza sapere di preciso cosa fare, senza l’ansia del business plan, soprattutto senza rigidità. Il trionfo del “soft opening”. Si apre, si vede come va, ci si adegua alle richieste del pubblico, ci si sintonizza col quartiere e poi si vede come aggiustare, come modificare gli orari di apertura al pubblico, quale direzione prendere.

Senza innamorarsi delle proprie idee, che quando si fa micro impresa è la cosa più pericolosa.

Caffè di alta qualità, ma di alta qualità a pochi giorni dall’apertura sono già e saranno in futuro tutti gli altri prodotti, a partire dal latte per arrivare alle cose cucinate per la colazione o per il pranzo. Il locale è in draft, abbozzato, non c’è ancora nulla alle pareti: un foglio bianco

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Il pilota della Ferrari Leclerc potrebbe aprire a Milano una gelateria con i fondatori di Grom

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Il Duomo di Milano (Foto di Dimitri Vetsicas da Pixabay)

Si chiama LEC il nuovo progetto del campione di Formula 1 Charles Leclerc in arrivo a Milano ideato insieme a Federico Grom e Guido Martinetti, fondatori del noto marchio di gelati Grom, e al suo agente Nicolas Todt. Per il momento tutto è ancora celato nel mistero, ma con ogni probabilità si tratta di una gelateria. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Martina Di Iorio per Milano Today.

MILANO – Un ristorante? Una pizzeria? Nient’affatto. LEC, nome di questo progetto ancora top secret, è con buona probabilità una nuova gelateria che vede coinvolto il campione di Formula 1 Charles Leclerc.

Il pilota monegasco del team Ferrari è infatti in procinto di aprire un suo locale a Milano, e nonostante ci sia riserbo assoluto su modalità, luogo e tipologia, possiamo ipotizzare che sia proprio una gelateria.

A partire dai soci nel progetto: Federico Grom e Guido Martinetti, fondatori della catena di gelaterie italiane Grom poi ceduta a Unilever, oggi impegnati tra le altre cose in un progetto agricolo nelle Langhe.

Insieme ai tre anche Nicolas Todt, figlio di Jean Todt, nonché procuratore sportivo (è l’agente di Leclerc) e imprenditore francese.

Cosa sappiamo di LEC? Per conoscere il progetto bisogna aspettare metà aprile quando verrà svelato pubblicamente a ridosso dei giorni del Salone del Mobile, così come luogo e indirizzo d’apertura a Milano.

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Brita nella campagna di sensibilizzazione Worldwide Water Stories

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Una maggiore attenzione alla sostenibilità con Brita (immagine concessa)

MILANO – In occasione della Giornata mondiale dell’acqua, che si celebra dal 1993 ogni anno il 22 marzo, Brita, azienda tedesca leader nell’ottimizzazione e personalizzazione dell’acqua potabile, ribadisce il suo impegno per promuovere una cultura dell’acqua consapevole e sostenibile lanciando la campagna Worldwide Water Stories, un’iniziativa unica nel suo genere che punta, attraverso 12 storie da tutto il mondo, a promuovere risposte concrete alla crisi idrica globale.

La campagna Worlwide Water Stories di Brita

Il tema 2024 è “Leveraging water for peace“. L’acqua, linfa vitale del nostro Pianeta, può divenire uno strumento di pace quando le comunità e i Paesi cooperano nel preservare questa preziosa risorsa condivisa, ma può anche innescare e intensificare conflitti quando l’accesso viene negato, si stima, infatti, che 2,2 miliardi di persone in tutto il mondo non abbiano accesso regolare all’acqua potabile.

L’appello lanciato dalle Nazioni Unite ancora una volta mette in evidenza la crisi idrica globale e le sue molteplici sfaccettature: da un lato l’insufficiente disponibilità di acqua in alcune zone del mondo per soddisfare i bisogni umani di base e dall’altra la crescente domanda di risorse idriche per soddisfare le esigenze commerciali e agricole.

Worldwide Water Stories

La filosofia e la vision di Brita da sempre sono focalizzate nell’impegno a fare cultura del bere sostenibile, cambiando le abitudini delle persone nel fruire in modo virtuoso dell’acqua.

Per questo motivo in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua Brita lancia la campagna Worldwide Water Stories che accende i riflettori su soluzioni e idee per un mondo dell’acqua migliore, a partire dalle riserve idriche sotterranee, scarse sia da un punto di vista naturale sia artificiale e spesso con una ridotta qualità dell’acqua.

Da sempre il concetto di sostenibilità è nell’identità stessa di Brita, ovvero essere una famiglia globale che si impegna a creare un impatto positivo e sostenibile nel mondo dell’acqua.

Erica Cortinovis, direttore marketing Brita Italia: “Questo impegno nel 2024 viene reso ancora più evidente dalla campagna lanciata oggi in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua. Brita ha deciso di dare risalto persone e imprese che hanno scelto di fare business in modo virtuoso, che ogni giorno cercano soluzioni concrete nel rispetto del bene più prezioso che abbiamo: l’acqua”.

La campagna si suddivide in due format: le Hero Stories, 4 documentari prodotti con qualità cinematografica che vedono protagonisti i principali ambasciatori del messaggio di Brita, e le Editorial Stories, 8 testimonianze testuali supplementari con ulteriori prospettive.

Hero Stories

Kenya

Eric Bosire, ceo e fondatore di Irri-Hub Kenya, è l’uomo che sta trasformando la siccità in campi di fragole.

Con la sua idea, utilizzare l’acqua piovana per far prosperare frutta e piante in una delle regioni più aride del pianeta, sta facendo la differenza e sta trasformando le sfide in opportunità per un’agricoltura affidabile e di successo.

Fornisce ai piccoli agricoltori tecnologie di irrigazione sostenibili per aumentare la produttività e la resilienza climatica dal 2016. La soluzione dell’azienda: immagazzinare l’acqua piovana in bacini di raccolta e irrigare i campi tutto l’anno utilizzando l’irrigazione a goccia a energia solare.

Sud Africa

La dottoressa Helen Moffett, scrittrice e attivista ambientale di Città del Capo, ha iniziato a scrivere un blog durante la crisi idrica del 2018. Ha creato una guida su come ognuno può assumersi la responsabilità di risparmiare acqua con il suo libro “101 Water Wise Ways”, che mette in evidenza molti semplici ma preziosi consigli che possono essere utilizzati nella vita di tutti i giorni.

Germania

Michael Fritz è cofondatore di Viva con Agua de Sankt Pauli e. V, l’organizzazione internazionale con sede ad Amburgo, in Germania, che si batte per il diritto umano all’acqua potabile e ai servizi igienici.

Dalla sua fondazione, nel 2006, l’associazione no-profit si è evoluta in un movimento globale con diverse migliaia di volontari. I volontari generano fondi che confluiscono in progetti WASH (acronimo di Water, Sanitation, and Hygiene), in regioni come l’Uganda, l’Etiopia, il Mozambico e il Sudafrica.

Gran Canaria

Saúl Oliva Cabrera, tecnico ambientale nell’ambito del progetto “Life Nieblas”, ha sviluppato un sistema che raccoglie le gocce d’acqua dalla nebbia.

La deforestazione e la desertificazione sono due delle principali cause della perdita di biodiversità e del degrado del suolo. Il progetto di ricerca Life Nieblas a Barranco La Virgen ha preso il via all’inizio del 2020. Gli esperti hanno sviluppato l’innovativa tecnologia del Cloud Harvesting, che consente la condensazione della nebbia, facilitando la riforestazione.

L’obiettivo della campagna è quello di rendere tangibili questioni astratte attraverso le voci di persone che danno un contributo importante cercando soluzioni. La crisi idrica riguarda tutti noi e ognuno ha il potenziale per dare un contributo importante. Mettendo in evidenza queste storie diverse e personali, Brita sottolinea che l’innovazione e l’azione proattiva possono provenire da qualsiasi angolo del mondo.

Nella Giornata mondiale dell’acqua 2024 Brita punta a far luce sulle soluzioni per bilanciare le esigenze di tutti, con l’impegno di garantire che nessuno venga lasciato indietro, per fare dell’acqua un catalizzatore per un mondo più pacifico in linea con l’Obiettivo di sviluppo sostenibile 6 che comprende, oltre all’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienico-sanitari, anche ulteriori azioni, come la protezione e la riabilitazione di ecosistemi legati all’acqua (tra cui montagne, foreste, zone umide, fiumi e laghi) e delle risorse sotterranee, le più importanti fonti di acqua potabile al mondo.

Con l’impegno di creare un impatto positivo e sostenibile nel mondo dell’acqua sul lungo periodo e con un occhio di riguardo alle generazioni future, BRITA si è dotata, inoltre, di un indicatore, Planet Contribution, costantemente monitorato per calcolare il proprio impatto di prodotto e la propria carbon footprint.

Il gruppo si è dato come traguardo entro il 2025 la sostituzione di oltre 6,5 miliardi di bottiglie d’acqua (ad oggi il risultato è di 5 miliardi), abbattendo la propria Carbon Footprint di 1 milione di tonnellate di CO2.

Grazie al suo impegno Brita può ritenersi un’azienda che concorre in modo incisivo agli obiettivi di sviluppo sostenibile definiti dall’ONU entro il 2030.

La scheda sintetica del gruppo Brita

Con un fatturato totale di 664 milioni di euro nell’anno commerciale 2022 e 2.262 dipendenti in tutto il mondo (di cui 1.221 in Germania), il gruppo Brita è una delle aziende leader nell’ottimizzazione e personalizzazione dell’acqua potabile. Il suo marchio storico Brita è leader nel mercato globale dei filtri per l’acqua.

L’azienda a conduzione familiare con sede a Taunusstein vicino a Wiesbaden conta 30 filiali e succursali nazionali e internazionali, partecipazioni, distribuzioni e partner industriali in 70 paesi nei cinque continenti. Ha siti di produzione in Germania, Regno Unito, Italia e Cina. Fondata nel 1966, oggi l’azienda inventrice della caraffa filtrante per l’acqua domestica sviluppa, produce e distribuisce un’ampia gamma di soluzioni innovative per l’ottimizzazione dell’acqua potabile per uso privato (caraffe filtranti per l’acqua, sistemi a rubinetto e sottolavello, gasatori e Brita Integrated Solutions per piccoli e grandi elettrodomestici di produttori rinomati) e commerciale (settore alberghiero, ristoranti, catering e vending) oltre a erogatori di acqua di rete per uffici, scuole, ristoranti e il settore dell’assistenza sensibile all’igiene (ospedali, case di cura).

Dal 2016 Brita collabora con Whale and Dolphin Conservation (WDC) per proteggere gli oceani del mondo dai rifiuti di plastica, contribuendo così a proteggere balene e delfini.

Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

Altromercato e WWF Travel presentano il concorso che premia le scelte sostenibili con un montepremi di oltre 10mila euro

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Sinergia Altromercato e WWF Travel (immagine concessa)

MILANO – Altromercato, la più grande realtà di commercio giusto in Italia e una delle principali al mondo, si unisce a WWF Travel per dare un’occasione di scoperta dei territori più ricchi di biodiversità attraverso il concorso a premi “Compra, vinci, viaggia green”. Un concorso per premiare chi deciderà di fare acquisti sostenibili con Altromercato, partito il 15 marzo per chiunque acquisti almeno un prodotto Altromercato sia alimentare che di cosmesi Natyr.

Altromercato insieme a WWF Travel

Ogni giorno con l’Instant Win giornaliero a disposizione una gift card Altromercato dal valore di € 50,00 cadauna (iva esclusa) e un’estrazione finale di un viaggio-esperienza in collaborazione con il WWF Travel dal valore di € 6.000,00 € cadauno (iva esclusa).

“Alleati della sostenibilità. Da qui nasce la collaborazione, in occasione del nostro concorso, con WWF Travel per permettere la scoperta del nostro Pianeta, ricco di tesori naturali e luoghi inesplorati. Con WWF condividiamo un obiettivo cardine ossia costruire un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura, concetto che Altromercato promuove da oltre 35 anni. Con il nostro nuovo concorso siamo felici di premiare le scelte sostenibili delle persone, dando loro la possibilità di partecipare all’estrazione finale di uno splendido viaggio- esperienza con il WWF Travel” afferma Luigi Ranieri, direttore commerciale di Altromercato.

Le destinazioni del premio finale saranno a scelta tra molteplici mete, sia in Italia che all’estero, tutti con un denominatore comune ossia la scoperta dei territori più ricchi di biodiversità e delle specie più iconiche e affascinanti.

WWF da oltre 50 anni trasmette alle nuove generazioni tutto l’amore e il rispetto che serve per costruire un futuro in cui uomo e natura possano vivere in equilibrio.

“Dare valore alla biodiversità attraverso scelte etiche, in ogni ambito – dai viaggi ai beni di consumo, è essenziale perché ha ricadute tangibili sul pianeta, dalle comunità rurali, agli habitat e alla fauna che li popola” afferma Gianluca Mancini, direttore generale WWF Travel

Per regolamento visitare il sito.

Concorso attivo dal 15 marzo al 15 giugno 2024 valore complessivo di € 10.650,00 (iva esclusa).

Concorso realizzato da E-Business Consulting agenzia marketing attiva da oltre 20 anni, specializzata nella realizzazione di manifestazioni a premi (concorsi o operazioni a premi) curando tutti gli aspetti burocratici e di comunicazione per la riuscita del progetto.

La scheda sintetica di Altromercato

Altromercato è la più grande realtà di Commercio Giusto in Italia e una delle principali al mondo. È un’organizzazione formata da oltre 80 Soci e più di 200 negozi a marchio che gestisce da 35 anni rapporti con 140 gruppi di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo.

Le persone, le comunità e il pianeta sono sempre al centro dell’agire di Altromercato. La sua mission è costruire filiere etiche per le materie prime principalmente alimentari, facendosi garante di un modo di coltivare la terra e di produrre prodotti che rispetti le persone e il pianeta, attraverso il modello del commercio giusto e la cooperazione internazionale. Per costruire un’economia più sostenibile giorno dopo giorno.

Altromercato propone prodotti alimentari quali cioccolato, caffè, zucchero, banane etc., molti dei quali biologici, una selezione di prodotti da agricoltura italiana, una linea di cosmesi naturale Natyr, oggetti di artigianato etico per la casa e le ricorrenze On Earth.

I suoi prodotti sono presenti nel suo shop online, in 1500 punti vendita della Grande Distribuzione, 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie.

Inoltre, grazie alla business unit Made In Dignity, Altromercato diventa un partner strategico anche per le grandi industrie alimentari che possono dar vita a progetti di Corporate Social Responsability e, attraverso l’acquisto delle sue materie prime (zucchero, caffè e cacao), partecipare alla costruzione di filiere etiche, dirette, partecipate, tracciate e sostenibili.

illycaffè: ricavi nel 2023 pari a 595,1 milioni, +5,7%, l’utile netto a 23,7, + 67,2% dal 2022

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cristina scocchia illycaffè
Cristina Scocchia (immagine concessa)

MILANO  – Il Consiglio di amministrazione di illycaffè S.p.A. ha approvato il progetto di bilancio della capogruppo illycaffè S.p.A. e il bilancio consolidato dell’esercizio 2023. Nel 2023 i ricavi del Gruppo sono risultati pari a 595,1 milioni di euro, registrando un aumento del 5,7% a tassi di cambio costanti rispetto all’anno precedente (+4,8% a tassi di cambio correnti), trainato da tutti i principali mercati.

Il bilancio 2023 di illycaffè

L’Ebitda adjusted si è attestato a 92,8 milioni di euro, in aumento del 18,6% rispetto all’esercizio precedente, nonostante la perdurante pressione sui margini, dettata dal contesto inflattivo, grazie alla crescita dei ricavi e all’incremento dell’efficienza operativa del Gruppo.

L’Ebitda margin (Adjusted) nel 2023 è risultato pari al 15,6%, in miglioramento di 1,8 p.p. rispetto al 2022.

L’utile netto di Gruppo si è attestato a 23,7 milioni di euro, in aumento del 67,2% rispetto al 2022, in linea con l’incremento dell’Ebit.

La posizione finanziaria netta è risultata pari a 122,2 milioni di euro, in miglioramento del 20,8% rispetto all’esercizio precedente.

La generazione di cassa dell’esercizio è stata sostenuta dalla positiva evoluzione della redditività operativa e da un’efficace gestione del capitale circolante, permettendo il finanziamento di investimenti strategici per il business.

Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè ha commentato: “Il 2023 rappresenta un altro anno di crescita record per la illycaffè, con un incremento a doppia cifra  dell’Ebitda e dell’utile netto, nonostante il perdurare di un contesto macroeconomico sfidante. Siamo molto soddisfatti che la direzione strategica intrapresa stia portando i risultati attesi in termini di crescita sostenibile e profittevole”.

Scocchia aggiunge: “A sostegno dei piani di sviluppo futuri, abbiamo avviato un importante programma di investimenti a supporto dell’innovazione e della crescita multicanale. In particolare, 120 milioni di euro sono stati destinati, nell’arco di piano, al raddoppio della capacità produttiva del sito strategico di Trieste.”

 Nel 2023 tutti i principali mercati in cui il Gruppo è presente sono risultati in crescita rispetto al 2022.

In particolare, negli Stati Uniti, mercato prioritario nei piani di crescita del Gruppo, i ricavi hanno registrato un forte incremento del +15,1% a tassi di cambio costanti, trainati principalmente dal canale on-line.

Dal punto di vista dei canali, la crescita è stata guidata principalmente da horeca (+8,2% rispetto al 2022), sostenuta da un positivo tasso di acquisizione di nuovi clienti, e da on-line (+15,5% rispetto al 2022), grazie alle performance positive degli e-Tailers, in particolare in Italia, Stati Uniti e Cina.

Nel 2023, il Gruppo ha continuato ad operare in base alla propria strategia di sostenibilità che si estende a ogni fase della catena del valore: dai produttori di caffè ai consumatori finali, grazie ai progetti a sostegno delle comunità locali e all’adozione di pratiche di agricoltura rigenerativa. Inoltre, anche nel 2023 illycaffè ha rinnovato il proprio impegno nell’ambito dell’economia circolare incentivando processi virtuosi per la salvaguardia dell’ambiente e la gestione responsabile di risorse e materiali, grazie a molteplici iniziative nell’ambito del recupero e del riciclo delle capsule.

Il 1° ottobre, in occasione dell’International Coffee Day, è stato lanciato Arabica Selection Brasile

Cerrado Mineiro, il primo caffè proveniente integralmente da agricoltura rigenerativa. Sulla base delle performance conseguite nel 2023, illycaffè prevede, anche per il 2024, di continuare a crescere i ricavi e accelerare la redditività, nonostante la complessità del contesto macroeconomico e geo-politico attuale.

La scheda sintetica di illycaffè

 illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica, combinando nove delle migliori qualità con un costante orientamento all’innovazione.

La creazione nel 1991 del “Premio Ernesto Illy per il caffè espresso di qualità” in Brasile, e poi nel 2017 dell’“Ernesto Illy International Coffee Award”, hanno simboleggiato l’impegno a favore dei coltivatori, a cui illy riconosce un premium price per il caffè di qualità. Società Benefit di diritto italiano dal 2019, nel 2021 illy è stata la prima azienda italiana del caffè ad avere ottenuto la certificazione internazionale B Corp, che riconosce i più alti standard di performance sociale e ambientale.

L’azienda, presente in oltre 140 paesi, nel 2023 ha registrato ricavi consolidati pari a €595,1 milioni.