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Giorgia Meloni ordina 67.800 capsule Nespresso Professional e spende 29.120€

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giorgia meloni riforma decreto
Giorgia Meloni (immagine presa da Facebook)

La Presidenza del Consiglio acquista 67.800 capsule di caffè Nespresso Professional, per una spesa di 29.120 euro più Iva per ordine del presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un caso molto simile era già capitato, e lo avevamo registrato, nel 2020 al governo allora presieduto da Giuseppe Conte: lo potete leggere QUI. Intanto potete scorrere di seguito la prima parte dell’articolo di Emanuele Bonora per il quotidiano Milano Finanza.

Giorgia Meloni ha ordinato 67.800 espressi in capsule Nespresso

ROMA – Si sa, ad essere previdenti non si sbaglia mai. E anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è chiaramente di questo avviso. Immaginando un quasi scontato tour de force per l’approvazione della manovra 2025, dovendo fare da paciere tra le richieste della Lega e le ambizioni di Forza Italia (oltre alle barricate delle opposizioni), nelle scorse settimane, ha ordinato, tramite gli uffici della Presidenza, 67.800 capsule di caffè Nespresso Professional. Per una spesa totale di 29.120,10 euro più Iva.

La passione per l’espresso italiano

La passione della premier per l’espresso italiano è nota. Chi non ricorda le sue foto, tazzina in mano (un esempio è in questo articolo) a dare il buongiorno agli italiani o in occasione della giornata internazionale dell’amata bevanda?

O i caffè a passeggio per Roma con i colleghi di partito, tra cui il presidente del Senato Ignazio La Russa? O quelli con i grandi investitori americani, come con il numero di  BlackRock, Larry Fink?

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Futures del caffè in ripresa dai minimi, mentre crescono le scorte nei porti europei

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mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni
Il logo dell'Ice

MILANO – Futures del caffè in ripresa dai minimi stabiliti a inizio mese. Nei primi due giorni della settimana, entrambi i mercati sono tornati a salire, complice la perdurante incertezza sul fronte dei fondamentali, che alimenta la volatilità. A New York, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha guadagnato 720 punti in due giorni chiudendo ieri, martedì 5 novembre, a 250,15 centesimi.

A Londra, il contratto futures per scadenza gennaio dell’Ice Robusta si è rivalutato, sempre tra lunedì e martedì, di $93 risalendo a 4.372 dollari.

Nella seduta di venerdì, i futures a Londra e New York avevano toccato i loro minimi rispettivamente da metà agosto e inizio settembre

I mercati continuano a monitorare da vicino la situazione in Brasile, dove le piogge di ottobre hanno rimediato solo in parte ai danni causati da oltre 4 mesi di siccità.

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Accademia del caffè espresso presenta la prima italiana del documentario The rise of espresso a Firenze, 10/11

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festival espresso accademia
The rise of espresso in scena al Festival Dei Popoli di Firenze (immagine concessa9

PIAN DI SAN BARTOLO (Firenze) – Accademia del caffè espresso, il centro culturale designato alla promozione del caffè espresso de La Marzocco, annuncia la prima italiana di The rise of espresso, il documentario dedicato agli emigranti italiani che, nel corso degli anni, hanno promosso la cultura del caffè espresso in tutto il mondo, in programma il prossimo 10 novembre, nella cornice del Festival Dei Popoli a Firenze.

Il documentario The rise of espresso

The rise of espresso, prodotto totalmente e internamente da Accademia del caffè espresso, rappresenta un nuovo approccio alla diffusione della cultura del caffè espresso, con l’auspicio di accrescere la conoscenza e l’apprezzamento per il caffè di qualità, la comprensione della sua filiera e delle persone che si celano dietro una tazza di caffè apparentemente semplice. Dopo l’esordio in Australia, all’interno dell’Italian Film Festival, il documentario sarà proiettato per la prima volta in Italia, presso il cinema fiorentino La Compagnia.

La proiezione sarà preceduta da un’italian coffee breakfast all’insegna dello specialty coffee e della convivialità, offerta agli ospiti da Accademia del Caffè Espresso in collaborazione con Ditta Artigianale, il primo locale dedicato al coffee specialty in Italia.

The rise of espresso farà parte di una nutrita schiera di film d’autore, che animeranno Firenze durante le giornate del Festival Dei Popoli (2-10 novembre), giunto alla sua 65° edizione, continuando una tradizione che lo ha reso il più antico festival di cinema documentario in Europa.

Le storie raccontate nel documentario illustrano la trasformazione dell’espresso da tradizione italiana a fenomeno culturale globale, rivelando sogni, sfide e aneddoti di molti emigranti che hanno dedicato la loro vita a questa bevanda, simbolo del made in Italy.

Questo progetto fa parte di un approccio più ampio al tema, iniziato con la mostra dell’Accademia del Caffè “Coffee Migrant|Migrant Coffee – Capitolo I”, attualmente in esposizione presso l’Accademia stessa, che racconta il significativo flusso migratorio di oltre un milione di italiani, tra il XIX e il XX secolo, verso i porti brasiliani, che li ha portati a dedicarsi alla coltivazione del caffè e ad attività commerciali legate ad esso. Il secondo capitolo della mostra, invece, “Coffee Migrant | Migrant Coffee – Capitolo II”, sarà inaugurato nel 2025 e illustrerà il viaggio dei migranti italiani verso i Nuovi Mondi (Australia, Canada, USA), fungendo da estensione narrativa del documentario.

La scheda sintetica dell’azienda

La Marzocco, fondata nel 1927 dai fratelli Bambi, fin dall’inizio si è specializzata nella produzione artigianale di macchine da caffè espresso per bar con particolare attenzione alla qualità, al risultato in tazza ed allo stile. In oltre 90 anni di storia l’azienda fiorentina ha introdotto una serie di tecnologie e brevetti rivoluzionari, diventando leader per design ed innovazione nel settore delle macchine per caffè tradizionali. Tutti i modelli, compresi gli ultimi nati per il consumatore finale, sono realizzati a mano ed esportati in più di 100 paesi dove si incontrano nelle migliori caffetterie, nei più raffinati ristoranti del mondo e nelle case.

La scheda sintetica dell’Accademia del caffè espresso

L’Accademia del Caffè Espresso è un hub culturale dedicato al mondo del caffè espresso italiano, all’interno della quale vengono svolte analisi, ricerca e divulgazione sulla cultura del caffè. Il progetto nasce dalla volontà de La Marzocco, azienda fiorentina produttrice di macchine da caffè professionali, di realizzare un modello umanistico che possa essere un punto di riferimento per la cultura italiana nel mondo.

Accademia del caffè espresso sorge a pochi chilometri da Firenze, presso le originali Officine de La Marzocco, trasformandosi da luogo di produzione industriale a centro di formazione, cultura e innovazione.

La scheda sintetica del Festival Dei Popoli

Il Festival dei Popoli è stato fondato nel 1959 da un gruppo di studiosi di scienze umane, antropologi, sociologi, etnologi e mass-mediologi. È impegnato da sessant’anni nella promozione e nello studio del cinema di documentazione sociale. L’attività dell’associazione consiste in primo luogo nell’organizzare, a Firenze, il principale festival internazionale del film documentario in Italia. Dal 2008 al 2010 si è tenuta anche un’edizione a New York (NYDFF – New York Documentary Fim Festival).

L’Istituto ha inoltre al suo attivo una vasta rete di collaborazioni per la diffusione della cultura del documentario in Italia e all’estero. Parallelamente, il Festival dei Popoli porta avanti l’attività di conservazione del proprio archivio (che conta oltre 25.000 titoli, tra video e pellicole) ed è attivo nel campo della formazione, organizzando corsi e workshop rivolti a filmmaker e aspiranti documentaristi.

Nel corso degli anni, il Festival dei Popoli ha dedicato retrospettive e omaggi ai grandi maestri del cinema come Jean Renoir, Jean-Luc Godard, John Cassavetes, Ken Loach, Nagisa Oshima, Lindsay Anderson, Aleksandr Sokurov, Jørgen Leth, Raymond Depardon, André Sauvage, Vincent Dieutre, Sergei Loznitsa.

La scheda sintetica di Ditta Artigianale

Nata come micro roastery di specialty coffee e fondata da Francesco Sanapo e Patrick Hoffer, Ditta Artigianale è una delle principali torrefazioni specialty italiane e riflette una sintesi perfetta tra impresa strutturata e lavoro artigianale. Rappresenta, infatti, un ritorno ai valori autentici del bar, dove qualità e attenzione al cliente sono al centro dell’esperienza in un ambiente sereno e conviviale.

Ogni locale è pensato come un punto di ritrovo per socializzare e condividere momenti di qualità, uno spazio accogliente dove lavorare, leggere, incontrare amici o semplicemente rilassarsi, concedendosi il giusto tempo per apprezzare ogni aspetto del servizio, dal caffè all’ambiente.

Attualmente sono sei i punti vendita collocati negli angoli più suggestivi di Firenze, che contribuiscono a diffondere la cultura dello specialty coffee in Italia. L’eccellente qualità delle proposte di Ditta Artigianale è stata riconosciuta anche dalla Guida Bar d’Italia 2025 del Gambero Rosso, che le ha recentemente attribuito Tre Chicchi e Tre Tazzine.

SCA annuncia il nuovo protocollo Coffee Value Assessment, senza punteggi, per la valutazione del caffè

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Specialty Coffee Expo awards sca protocollo
Il logo della Sca, Specialty Coffee Association

MILANO – In seguito a un rilascio preliminare a giugno, la Specialty Coffee Association (SCA) annuncia l’adozione di tre componenti del Coffee Value Assessment come standard ufficiali di cupping: SCA-102 Preparazione del campione e meccaniche di cupping, SCA-103 Valutazione descrittiva e SCA-104 Valutazione affettiva. Questi standard, approvati dal comitato per lo sviluppo degli standard SCA, sostituiscono il protocollo e il modulo di cupping del 2004, avanzando l’approccio completo della SCA alla valutazione del caffè.

Il Coffee Value Assesment di SCA

Offrendo una visione olistica degli attributi sensoriali e affettivi unici di un caffè, il Coffee Value Assessment rappresenta un cambiamento rispetto alle limitazioni di un singolo punteggio di cupping per descrivere una miscela.

Radicato nella più recente scienza sensoriale e basato su anni di ricerca e collaborazione, questo sistema consente ai professionisti del caffè lungo tutta la filiera di valutare e comprendere il valore del chicco attraverso dati ad alta risoluzione, informando decisioni che influenzano produttori, acquirenti e consumatori.

“Questo è un risultato storico per il caffè specialty, frutto di anni di collaborazione, ricerca e contributo dedicato da parte degli esperti del settore. L’adozione degli Standard SCA nel Coffee Value Assessment stabilisce un nuovo benchmark nelle pratiche di cupping a livello mondiale, in linea con la scienza sensoriale moderna e offrendo valutazioni ricche di dati e multidimensionali, che dotano il settore di approfondimenti più completi sulla qualità del caffè”, afferma Mario Fernández, responsabile tecnico della SCA.

I seguenti Standard SCA nel Coffee Value Assessment sono stati ufficialmente adottati e sostituiranno il protocollo e il Modulo di Cupping del 2004:

SCA Standard 102-2024 Valutazione del valore del caffè: preparazione del campione e meccaniche di assaggio: fornisce metodi coerenti per la preparazione del campione e l’assaggio, garantendo risultati affidabili e ripetibili.

Standard 103-2024 Valutazione del valore del caffè: Valutazione descrittiva (incluso il modulo di valutazione descrittiva). Introduce una struttura per catturare dettagliatamente gli attributi sensoriali, inclusi intensità e descrittori.

SCA Standard 104-2024 Valutazione del valore del caffè: Valutazione affettiva (incluso il modulo di valutazione affettiva). Si concentra sulla valutazione dell’impressione di qualità nei vari elementi dell’esperienza sensoriale di un caffè.

Yannis Apostolopoulos, amministratore delegato dell’organizzazione, dichiara: “L’adozione di questi componenti nel sistema di Coffee Value Assessment come nuovi standard ufficiali SCA segna un passo avanti cruciale, superando gli standard del protocollo di cupping del 2004, e riflette il nostro impegno a rendere il caffè specialty più sostenibile, equo e prospero per l’intera filiera. Questi standard danno potere agli attori lungo la filiera per prendere decisioni informate e basate sul valore, allineandosi alla nostra missione di coinvolgere e ispirare una comunità globale attraverso pratiche autentiche che valorizzano il vero valore del caffè specialty in tutto il mondo.”

Questi standard sono ora disponibili gratuitamente per l’uso nel settore. Per saperne di più basta cliccare qui.

Nestlé in Italia: entro il 2026 previsti 450 dipendenti in volontariato aziendale retribuito

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volontariato nestlé italia
Volontariato (immagine concessa)

ASSAGO (Milano) – Proseguire con le politiche di inclusione lavorativa di persone svantaggiate e coinvolgere entro il 2026 almeno 450 dipendenti in attività di volontariato aziendale retribuito. Questi sono solo alcuni degli obiettivi che il Gruppo Nestlé in Italia si pone all’interno del suo più ampio impegno per generare un impatto positivo nelle comunità in cui opera.

Sforzi che sono sempre più riconosciuti e premiati, come dimostra il recente conferimento a Nestlé della medaglia di benemerenza “Il tempo della gentilezza” della Croce Rossa Italiana, per il supporto fornito all’Associazione durante l’emergenza Covid-19 attraverso una raccolta fondi e la donazione di prodotti alimentari.

Nestlé è convinta che le aziende non siano soltanto soggetti a valenza economica, ma che abbiano la responsabilità e la straordinaria opportunità di poter fare la loro parte per migliorare il benessere e la vita delle proprie persone e delle realtà sociali in cui sono inserite.

Il report “Il nido che condividiamo”, il primo Studio di Impatto Sociale di Nestlé realizzato in collaborazione con LUISS Business School e SCS Consulting[1], nasce proprio per misurare concretamente l’impatto sociale positivo creato dal Gruppo nel nostro Paese grazie alle sue attività e iniziative, focalizzandosi su cinque macro-aree: benessere delle persone del Gruppo Nestlé in Italia e delle loro famiglie, supporto alle comunità locali, educazione alimentare, salute e benessere nutrizionale, sicurezza sul lavoro. Dallo studio emerge che, complessivamente, nel 2023 il Gruppo Nestlé in Italia ha destinato oltre 3,5 milioni di euro in progetti e misure a impatto sociale.

L’attenzione verso l’altro e, in particolare, verso i soggetti più fragili e svantaggiati rappresenta il fondamento dell’impegno sociale di Nestlé, che punta ad aumentare la platea di volontari fra le sue persone, nella convinzione che donare il proprio tempo lavorativo e offrire supporto a chi ne ha bisogno sia una scelta di valore non solo per i singoli individui, ma anche per l’azienda.

Le persone che partecipano a esperienze di volontariato aziendale sviluppano infatti alcune soft skills, quali una maggiore empatia e sensibilità verso l’altro, che le portano a rafforzare la loro capacità di lavorare in gruppo e a ridurre quindi la conflittualità. Allo stesso tempo, le attività di volontariato aziendale contribuiscono ad accrescere la motivazione e il legame tra dipendenti e impresa nella condivisione di valori solidali, con benefici concreti anche sul business.

Per questo, sono diverse le iniziative e i progetti di volontariato in vari ambiti che Nestlé sta portando avanti nel nostro Paese attraverso la collaborazione con realtà quali, solo per citarne alcune, Banco Alimentare, LILT, VIDAS e grazie anche al supporto della Emotional Community Volontariato, un gruppo di colleghi e colleghe (di genere, età e ruolo spesso molto diversi fra loro) che si riunisce per promuovere e stimolare le persone Nestlé a partecipare a iniziative, aziendali e non, di volontariato.

Il Gruppo Nestlé supporta anche associazioni ed enti benefici, come Banco Alimentare, attraverso donazioni di prodotti alimentari. Solo nel 2023 queste ultime hanno superato le 2mila tonnellate (+10% rispetto al 2022), pari a 41.610 carrelli della spesa, e si aggiungono alle donazioni di natura monetaria, per un totale (sempre lo scorso anno) di 2,2 milioni di euro (+65% rispetto al 2022).

Il forte impegno per il sociale di Nestlé ha spinto l’azienda anche all’adozione di politiche di inclusione lavorativa di persone con disabilità o rifugiati attraverso percorsi che consentano loro di imparare un mestiere, sviluppare nuove competenze e, allo stesso tempo, agevolare in maniera naturale l’inclusione, nonché un nuovo modo di stare insieme. Il Gruppo ritiene infatti che la diversità costituisca un tassello fondamentale per lo sviluppo di un business che sia davvero sostenibile, in grado di incidere positivamente non solo all’interno dell’azienda, ma anche sulla collettività.

Per questo, Nestlé mira a responsabilizzare le sue persone sull’importanza del rispetto e dell’inclusione non solo sul luogo di lavoro, ma in ogni contesto sociale.

“In Nestlé crediamo fermamente che il valore del nostro business non debba essere misurato solo in termini di performance economica, ma anche guardando all’impatto sociale che generiamo sulle comunità in cui siamo presenti. Per questo, ci impegniamo ogni giorno con iniziative concrete che puntano a migliorare la vita delle persone e a spronare i nostri collaboratori a fare la differenza” – ha dichiarato Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Nestlé in Italia – “Siamo convinti che la diversità costituisca un fattore vincente e, pertanto, lavoriamo per garantire pari opportunità a tutti, indipendentemente da genere, etnia, età e creare un ambiente in cui ogni voce venga ascoltata e valorizzata”.

Il report completo “Il nido che condividiamo” è disponibile qui

La scheda sintetica del Gruppo Nestlé

Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo.

Nel 2023 Nestlé ha celebrato 110 anni di presenza in Italia, rinnovando il suo impegno con azioni concrete per esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione.

L’azienda opera in Italia in 9 categorie con un portafoglio di numerose marche, tra queste: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

Starbucks cancella i costi aggiuntivi sulla bevanda vegetale: la nuova strategia

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Starbucks caffetterie Percassi Usa forbes niccol roma
Il logo di Starbucks

Starbucks non addebiterà più costi aggiuntivi per i clienti che scelgono latte vegetale in risposta ad un calo di vendite: si tratta di un cambiamento strategico per l’azienda. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Barbara Guarini per il portale d’informazione Italia Report USA.

Il cambiamento strategico dell’azienda

MILANO – Il 30 ottobre, Starbucks ha annunciato una significativa modifica alla propria politica riguardante le bevande: a partire dal 7 novembre, la catena di caffè non addebiterà più costi aggiuntivi per i clienti che scelgono latte vegetale.

Questa decisione coincide con il lancio del menù natalizio, segnando un passo importante per l’azienda che si trova a dover affrontare una crescente domanda di opzioni più salutari e sostenibili. La scelta di eliminare il sovrapprezzo per i latti vegetali risponde a un trend in crescita nel settore alimentare, dove i consumatori sono sempre più attenti agli ingredienti che utilizzano, preferendo alternative non lattiero-casearie come latte di soia, avena, mandorle e cocco.

L’azienda ha comunicato che le richieste per latte vegetale rappresentano la seconda opzione più richiesta dai clienti, subito dopo l’aggiunta di un espresso. Con questa modifica, quasi la metà dei clienti statunitensi che attualmente pagano un extra per i latti vegetali vedrà una riduzione dei costi superiore al 10%. Questo cambiamento non solo mira a migliorare l’esperienza del cliente, ma riflette anche un impegno da parte di Starbucks nel rispondere alle esigenze di una clientela sempre più consapevole e orientata verso scelte alimentari sostenibili.

Brian Niccol, presidente e ceo di Starbucks, ha sottolineato l’importanza di accontentare i clienti nel servizio offerto, come riporta Italia Report USA: “Al centro dell’esperienza Starbucks c’è la possibilità di personalizzare la propria bevanda. Rimuovendo il sovrapprezzo per i latti vegetali, abbracciamo tutte le modalità in cui i nostri clienti amano godersi i servizi e prodotti Starbucks.” Questa dichiarazione evidenzia la volontà dell’azienda di mettere al primo posto le esigenze dei propri consumatori, affrontando un tema che sta diventando sempre più rilevante nel settore della ristorazione e del caffè.

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Iginio Massari presenta il libro Giorni mesi anni di una vita intensa a Milano, 08/11

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Iginio Massari costa panettoni
Il maestro pasticciere Iginio Massari (foto Pasticceria Massari)

MILANO – Il maestro pasticciere Iginio Massari presenterà la nuova autobiografia Giorni mesi anni di una vita intensa venerdì 8 novembre 2024 alle ore 18:00 presso la libreria Ubik di via Monte Rosa 91 a Milano. Per l’occasione Massari parlerà e rivelerà aneddoti sulla sua vita alla giornalista gourmet Roberta Schira.

Il nuovo libro di Iginio Massari

La vita del maestro può vantare una pubblicazione di diversi libri dedicati al vasto mondo della pasticceria.

La sua carriere conta oltre 300 successi tra concorsi vinti, premi e riconoscimenti nazionali e internazionali.

Le sue opere nascono da un attento studio creativo con un’accurata cura delle materie prime ed estrema attenzione del dettaglio.

Dipendente licenziato per troppe pause caffè: la scoperta dell’investigatore privato

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pause caffè
Pausa per un caffè (immagine: Pixabay)

Pause caffè anche da 40 minuti più volte nell’arco della giornata. Questo è quanto emerso dall’attività di un investigatore privato che ha scoperto, e fatto licenziare, un lavoratore dipendente. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul quotidiano Il Corriere della Sera.

I fatti

MILANO – Un dipendente della nettezza urbana con compiti dirigenziali è stato fatto licenziare da un investigatore privato perché, come riporta Il Corriere della Sera, “sorpreso costantemente in luoghi pubblici e per tempi irragionevoli a degustare consumazioni e chiacchierare con i colleghi”. Il virgolettato è della Corte di Cassazione che, il 24 ottobre scorso, ha confermato la sentenza di appello. E respinto il ricorso del lavoratore che aveva contestato la validità delle indagini affidate al detective. La vicenda è riportata dal sito dello Studio legale Cataldi.

Stando alle ricostruzioni dell’investigatore privato, l’uomo, non autorizzato, si sarebbe più volte recato al bar in orario di lavoro insieme a due colleghi, “concedendosi pause anche di quasi un’ora”, non registrate nei fogli presenza che sarebbero stati ritoccati.

La Corte ha sottolineato come sia da “escludere che la determinazione del tempo e della durata della pausa di riposo — da non confondere con i momenti di soddisfazione delle necessità fisiologiche — sia rimessa all’arbitrio del lavoratore”.

In virtù di ciò, il provvedimento sanzionatorio è stato ritenuto congruo anche per il fatto che il dipendente aveva importanti compiti dirigenziali e di coordinamento. Inoltre riporta il Corriere “vederlo costantemente in luoghi pubblici e per tempi irragionevoli a degustare consumazioni e chiacchierare con i colleghi avrebbe nociuto al decoro aziendale e all’immagine che si crea nella cittadinanza”.

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Barry Callebaut: chiude la fabbrica del cioccolato di Intra il 30 giugno

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Barry callebaut cioccolato unilever
Il logo di Barry Callebaut

Barry Callebaut ha deciso di chiudere lo stabilimento di Intra, frazione del comune di Verbania nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (ne abbiamo parlato qui). La data definitiva è prevista per il 30 giugno. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo del portale d’informazione Novara Today.

Chiude definitivamente la fabbrica Barry Callebaut di Intra

INTRA – Un altro incontro per cercare di salvare i posti di lavoro della fabbrica di cioccolato di Intra che sta per chiudere. La Barry Callebaut ha annunciato lo scorso settembre che avrebbe chiuso entro il 31 marzo.

Dopo diverse trattative è arrivata la conferma: la data definitiva è il 30 giugno, poi i 118 dipendenti rimarranno senza lavoro.

Intanto è stata incaricata la società Vertus, specializzata nelle trasformazioni industriali, per cercare un nuovo acquirente che però non si occupi di semilavorati di cioccolato, per evitare la concorrenza.

Nel pomeriggio del 31 ottobre nella sede della Regione Piemonte si è svolto un ulteriore un incontro tra parti sindacali, istituzioni e rappresentanti aziendali di Vertus e Barry Callebaut.

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Ernesto Illy International Coffee Award: svelata la giuria internazionale di esperti

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Il logo dell'Ernesto Illy International Coffee Award (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè annuncia i nomi della giuria che selezionerà il vincitore del premio “Best of the Best” dell’Ernesto Illy International Coffee Award 2024, il riconoscimento intitolato alla memoria di Ernesto Illy, figlio del fondatore dell’omonima azienda, che celebra oltre tre decenni di collaborazione virtuosa con i produttori di caffè.

Brasile, Costa Rica, El Salvador, Etiopia, Guatemala, Honduras, India, Nicaragua e Ruanda sono i paesi dai quali provengono i 27 produttori, 3 per ogni paese, che quest’anno si sono aggiudicati l’accesso alla finale.

Ernesto Illy International Coffee Award: la giuria internazionale

I giurati si incontreranno il 12 novembre prossimo a New York per degustare i caffè scelti dai laboratori di qualità illycaffè, che durante l’anno hanno analizzato i campioni del raccolto 2023/2024 e selezionato i migliori lotti e produttori, basandosi sia su parametri qualitativi che di sostenibilità.

La giuria dell’Ernesto Illy International Coffee Award 2024 comprende Massimo Bottura, chef patron di Osteria Francescana e di Casa Maria Luigia e fondatore di Food for Soul, organizzazione no-profit che combatte lo spreco alimentare e l’isolamento sociale. Come riconoscimento del suo impegno umanitario e ambientale, Bottura è stato nominato nel 2020 Goodwill Ambassador per il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente e, più recentemente, SDG Ambassador.

Nel 2020 l’Osteria Francescana ha ricevuto la prestigiosa Stella Verde Michelin per la sostenibilità; Viki Geunes, chef e proprietario del ristorante Zilte di Anversa, detentore di tre stelle Michelin, noto per i suoi piatti creativi e visivamente incantevoli; Felipe Rodriguez, Head Chef per tutti i ristoranti del Rosewood Complex a San Paolo, è oggi uno dei più grandi chef del Sudamerica con una formazione che passa per esperienze con grandissimi cuochi europei e peruviani. Ci sono poi tre degustatori professionisti, Vanúsia Nogueira, Direttore Esecutivo dell’International Coffee Organization, figlia di un produttore di caffè ha maturato un’ampia esperienza sul prodotto ricoprendo diversi incarichi per associazioni che operano nei mercati del caffè di qualità; Felipe Isaza, degustatore professionista Q Grader Arabica e membro del Consiglio di Amministrazione del Coffee Quality Institute oltre che giurato internazionale ai concordi di degustazione; Dessalegn Oljirra Gemeda,  degustatore professionista Q Grader e consulente privato per gli esportatori di caffè etiopi, in passato ha lavorato per l’Ethiopian Coffee & Tea Authority, l’Ethiopian Coffee Exchange, TechnoServe, Oxfam.

A loro si uniscono tre giornalisti esperti. Si tratta di Vanessa Zocchetti, caporedattore per la sezione lifestyle di Madame Figaro, scrive di gastronomia e design; Sebastian Späth, caporedattore di Falstaff, la principale rivista tedesca di cibo e lifestyle, con una grande esperienza in arte, cucina, moda e design; Josh Condon, caporedattore di Robb Report, una delle principali riviste di lusso americane.

La giuria prevede 3 degustatori professionisti, 3 illy Chef Ambassador internazionali, 3 giornalisti esperti. Una combinazione di esperienze multidisciplinari che, unite, possono cogliere le complesse sfumature dei caffè che illy considera i migliori al mondo, per scegliere il “Best of the Best”.

Anche i consumatori saranno invitati a testare i 9 caffè finalisti e ad esprimere la loro preferenza attraverso una serie di degustazioni cieche organizzate nei flagship illy di tutto il mondo nelle settimane precedenti il premio. Il caffè più votato dai consumatori vincerà il premio “Coffee Lovers’ Choice”.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.