GIJÓN – L’emozione era palpabile nell’aria mentre il The Lags Battle Spagna 2024 si svolgeva nell’incantevole scenario dell’Hotel Abba Playa di Gijón. Quest’anno, l’evento nazionale di Latte art ha attirato l’attenzione di un vasto pubblico, con 13 talentuosi concorrenti che hanno sfidato la loro destrezza artistica in tre categorie: Jarra verde, Jarra roja e Jarra negra.
Sotto lo sguardo attento dei giudici Adrian Fernández e Andrés Paparoni, i partecipanti hanno dimostrato abilità straordinarie nel trasformare il semplice latte in opere d’arte liquide.
I vincitori di quest’anno sono pronti ora a portare la loro maestria al prossimo livello:
– Jarra verde: Jorge Barcos
– Jarra roja: Federico Duronio
– Jarra negra: Francisco Tovar
Jorge, Federico e Francisco sono pronti ad affrontare la competizione mondiale, preparandosi per il Campionato del mondo Wlags (World latte art grading battle), dove sfideranno i migliori artisti della Latte Art a livello globale.
Ma non erano solo i concorrenti a brillare in questa giornata indimenticabile. Gli spettatori hanno potuto godere di una vasta gamma di bevande e dolcetti presso gli stand degli sponsor, mentre i media hanno documentato ogni momento, trasmettendo l’energia e la passione dell’evento al pubblico di tutto il paese.
Gijón si è dimostrata una fantastica cornice per questo evento straordinario e già si sta preparando per accogliere con entusiasmo la prossima edizione nel 2025, promettendo di renderla ancora più memorabile e coinvolgente.
Il The Lags Battle Spagna 2024 è stato non solo una competizione di talento, ma una celebrazione della creatività e della passione che animano la comunità della Latte Art spagnola.
GENOVA – Il gelato si conferma uno degli alimenti più apprezzati dagli italiani. In particolare, negli ultimi anni il trend healthy sta riscuotendo un enorme successo perché permette di gustare, sempre con moderazione, un gelato buono ma ancora più sano e amico dell’organismo. Una sorta di piacevole sgarro per affrontare al meglio l’estate 2024.
Tonitto 1939 lancia i gelati high protein
Per questo Tonitto 1939, azienda leader in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti, ha interpellato la dottoressa Martina Toschi, biologa e nutrizionista e autrice insieme ad altri colleghi del libro “L’alimentazione corretta nelle diverse patologie”, per affrontare il tema e suggerire alcuni consigli in vista dell’estate 2024.
“Il gelato piace, perché specialmente durante la bella stagione dona quel senso di freschezza e dolcezza in grado di dare soddisfazione all’intero corpo – afferma la dottoressa Toschi -. Nella vita di oggigiorno purtroppo lo stress è ormai diventato una componente fissa, per questo calando la serotonina (ormone del buonumore, ndr), il gelato diventa un importante sfogo emotivo. E’ dunque fondamentale non esagerare, e consumarlo durante la giornata al pomeriggio, dopo pranzo come dessert, oppure anche dopo cena in quantità contenute.”
Tonitto 1939, da sempre attenta alle esigenze dei consumatori italiani e stranieri, ha dunque scelto di offrire per l’estate del 2024 un gelato che sappia conciliare ancor di più benessere e gusto. Si tratta del gelato “High Protein – senza zuccheri aggiunti” adatto a chi vuole regalarsi un momento di felicità abbinando gusto, piacere e benessere fisico.
“Le persone sono sempre più attente alla loro salute gastrointestinale e fisica – spiega la dottoressa -. Le disbiosi e altri tipi di disturbi legati all’intestino ormai imperversano nella società. Con il trend healthy si va dunque incontro alle esigenze di tutte le persone, permettendo loro di scegliere e di poter consumare ugualmente questo tipo di alimento. Un gelato proteico e senza zuccheri aggiunti è sicuramente uno sgarro ancora più contenuto e controllato perché presenta un alto contenuto di proteine rispetto a quelli sul mercato. Inoltre gli zuccheri presenti sono molto bassi portando così a un maggior bilanciamento dei macronutrienti”.
Con 21,5 grammi di proteine presenti nell’intera confezione e un contenuto limitato di zuccheri, favorito anche dalla presenza di estratti di stevia, un dolcificante naturale, il gelato proteico e senza zuccheri aggiunti di Tonitto 1939 fornisce per 100 grammi meno di 140 calorie; si tratta quindi di un gelato magro, senza grassi saturi e OGM e ricco di fibre.
“I consumatori sono sempre più attenti a uno stile di vita sano ed equilibrato – afferma Massimiliano Dovo, head of continuos improvement Tonitto 1939 -. Noi come Tonitto 1939 siamo sulla stessa lunghezza d’onda e consapevoli della crescente richiesta di prodotti più salutari, da diversi anni abbiamo scelto di garantire ai nostri consumatori prodotti che possano essere allo stesso tempo buoni, ma anche healthy. Il benessere fisico e psicofisico è sempre più ai vertici dei desiderata delle persone, perciò abbiamo scelto di realizzare un gelato proteico e senza zuccheri aggiunti che attraverso uno studio condotto dal nostro reparto di ricerca e sviluppo, sia in grado di abbinare cremosità, ottenuta grazie a un processo di mantecazione molto lento, un alto contenuto di proteine e una limitata quantità di zuccheri”.
Oltre al gelato proteico senza zuccheri aggiunti la gamma dell’azienda ligure propone il sorbetto e lo stecco sorbetto, il gelato Linea, lo Stecco gelato Linea senza zuccheri aggiunti, il gelato Gaia il primo gelato 100% allergen free, la linea Yo-Yo. Infine l’azienda propone la sua famosa Coppa Famiglia da 500 grammi, anche nei formati da 200 grammi con la Mini Coppa Famiglia, e da 1 kg con la Gran Coppa Famiglia.
MILANO – Si è conclusa a Busan la World Barista Championship 2024: 53 competitor da tutto il mondo si sono sfidati dal primo al quattro maggio a colpi di tazzine. Dall’Italia, la corsa del rappresentante italiano Federico Pinna, si è arrestata alle semifinali, portando in alto il nome del Bel Paese circondato dal team Bugan Coffee Lab e da Sca Italy.
Ad aggiudicarsi il titolo di miglior barista del mondo quest’anno è stato Mikael Jasin dall’Indonesia. Al secondo posto l’australiano Jac Simpson e al terzo il giapponese Takayuki Ishitani.
World barista championship: i primi sei del mondo
Restano fuori dal podio.
4. Honoka Kawashima, Aotearoa / New Zealand
5. Junghwan Lim, South Korea
6. Ian Kissick, Ireland
7. Zjevaun Lemar Janga, The Netherlands
MILANO – Italia in prima fila nella transizione verso un’economia sostenibile del caffè attraverso un’iniziativa annunciata in occasione del G7 energia e ambiente che si è tenuto a Venaria Reale (Torino), dal 28 al 30 aprile. I ministri dell’ambiente dei sette paesi del G7 hanno concordato varie misure comuni, tra cui la creazione di un “Hub G7” per accelerare le azioni di adattamento al cambiamento climatico.
L’Hub G7 implementerà misure urgenti di adattamento, promuoverà i partenariati e sosterrà le azioni di mobilitazione e gli investimenti, con un’attenzione particolare allo sviluppo di piani fattibili rivolti ai paesi in via di sviluppo.
Il comunicato finale riconosce le grandi sfide con le quali deve confrontarsi il settore del caffè, con oltre 25 milioni di piccoli produttori in una cinquantina di paesi, spesso non in grado di raggiungere un equo reddito vitale a causa dei problemi strutturali, del cambiamento climatico e della perdita di biodiversità.
In risposta a queste sfide ambientali e di sviluppo, la Presidenza italiana del G7 ha promosso la costituzione di un’iniziativa di partenariato pubblico-privato, per realizzare delle catene di valore del caffè sostenibili, resilienti, circolari e rigenerative
Aperta ai membri del G7, questa iniziativa riconosce e fa leva sul ruolo chiave e sulle competenze dell’Ico e della sua Task Force pubblico-privato per il settore del caffè (Cpptf), unitamente a partner quali la Fao, l’Undp (Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo) e l’Unido (Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale).
Il suo scopo è quello di evitare il duplicarsi degli sforzi e di promuovere, nel contempo, la trasformazione del settore del caffè nel senso di una crescita economica adatta al futuro, resiliente al clima, ecocompatibile, equa e sostenibile.
La Presidenza italiana del G7 riconosce la priorità del caffè quale prodotto di base strategico.
E si impegna a ricercare l’ulteriore consenso dei leader del G7 nel prossimo summit di Borgo Egnazia, in programma dal 13 al 15 luglio, nonché a promuovere la costituzione di un Fondo “blended” per la sostenibilità e la resilienza del caffè al G7 della cooperazione e dello sviluppo, che si terrà a Pescara il 24 e 25 ottobre.
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In seguito ai controlli del Nas di Bologna nel mese di aprile sono stati ritirati oltre 35mila chili di caffè contaminato dagli stabilimenti delle aziende in cinque province nell’Emilia Romagna (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). Complessivamente sono stati eseguiti 22 controlli. In particolare, nel corso dell’ispezione presso uno stabilimento del bolognese, si è riscontrata la presenza di Ocratossina A in 2.400 kg di caffè proveniente dall’Etiopia. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato su Il Resto del Carlino. Gli inquirenti non hanno diffuso i nomi delle torrefazioni coinvolte perché le indagini non sono ancora conlcuse.
Il caffè scaduto e contaminato ritirato dai Nas in Emilia Romagna
BOLOGNA – Caffè scaduto da anni e contaminato da ocratossina altamente nociva per l’uomo: questa l’incredibile scoperta emersa in seguito ai controlli del Nas di Bologna effettuati nel mese di aprile. Una serie di attività ispettive mirate alla verifica della corretta gestione della filiera produttiva del caffè.
Le ispezioni si sono concentrate sugli stabilimenti delle aziende presenti nelle 5 province di competenza (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini), evidenziando diffuse irregolarità soprattutto per quanto riguarda la presenza di micotossine nocive per l’uomo ed il riconfezionamento e la reimmissione in commercio di caffè con scadenza superata anche da diverso tempo.
Ocratossina A in 2.400 chili di caffè scoperta in uno stabilimento bolognese
In particolare, nel corso dell’ispezione presso uno stabilimento del bolognese, si è riscontrata l’avvenuta tostatura, nonché il confezionamento e il conseguente parziale trasferimento presso una piattaforma logistico-distributiva, di circa 20.000 chili di caffè sfuso o confezionato in diversi formati (in grani, macinato, capsule per macchine espresso automatiche, ecc.) nei quali erano stati miscelati circa 2.400 kg di caffè proveniente dall’Etiopia, che da analisi di laboratorio eseguite in autocontrollo, sono risultati contaminati da Ocratossina A.
Al momento del controllo il prodotto potenzialmente contaminato non era ancora stato commercializzato.
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L’assessore allo Sviluppo economico di Palazzo Vecchio, Giovanni Bettarini, fa il punto sull’attuale situazione del centro storico nel mondo dell’horeca dopo le provocazioni dello chef Guido Mori secondo cui “nella ristorazione il livello culturale è molto basso” tanto che il direttore dell’Università della cucina italiana parla di “regno del mordi e fuggi” come riportato da La Nazione.
Bettarini pone particolare enfasi sul regolamento Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del centro storico Unesco, documento valido fino all’aprile 2026, il quale ha permesso di tutelare la vivibilità del centro storico mettendo un freno alle attività di somministrazione e alimentari.
Leggiamo di seguito le dichiarazioni di Giovanni Bettarini nell’articolo di Barbara Berti su La Nazione.
La battaglia contro l’invasione di bar e ristoranti nel centro storico
FIRENZE – “Da anni portiamo avanti una battaglia contro il proliferare delle aperture ’selvagge’ di bar e ristoranti nel centro storico. Tanto che siamo stati tra i primi in Italia a tutelarlo con un regolamento ad hoc bloccando le nuove attività di somministrazione” afferma a La Nazione l’assessore allo Sviluppo economico di Palazzo Vecchio, Giovanni Bettarini.
“Nel 2016 il Comune ha introdotto il regolamento ’Misure per la tutela e per il decoro del patrimonio culturale del centro storico Unesco’, documento valido (al momento) fino all’aprile 2026. “E’ stato un atto veramente innovativo, poi preso a esempio da molte altre città – dice Bettarini su La Nazione – che ci ha permesso di tutelare la vivibilità del centro storico mettendo un freno alle attività di somministrazione e alimentari, ovvero bloccando le nuove licenze e impedendo il trasferimento di attività esistenti dall’esterno all’interno del centro storico, oltre allo stop alla vendita di alcolici nelle ore notturne”.
Il regolamento, di fatto, è stato l’atto finale della battaglia contro l’apertura del colosso McDonald’s in piazza Duomo, un’apertura osteggiata anche sui social con l’hashtag ’Save Firenze’.
“Tra il 2009 e il 2014 abbiamo assistito a un’esplosione del fenomeno delle aperture selvagge di bar e ristoranti in tutto il centro storico” continua Bettarini snocciolando i numeri sempre su La Nazione: 733 attività in area Unesco e 1.211 fuori dall’area Unesco.
“Con il nostro Regolamento il trend di crescita è stato arginato. E oggi, dopo dieci anni, sono 1.208 nell’area Unesco e 1.326 fuori dell’area Unesco” sottolinea Bettarini ricordando che la nuova somministrazione è rimasta consentita solo all’interno della stazione ferroviaria, dentro gli alberghi e a sostegno delle attività culturali (nei cinema, musei e librerie per un massimo di un quarto della superficie complessiva).
“L’esplosione dei bar e ristoranti, come quella più attuale degli airbnb, è ovviamente collegata al turismo che, se governato nel modo giusto, porta valore altrimenti è devastante” sostiene Bettarini su La Nazione. “Ma il fenomeno del turismo di massa nelle città d’arte è completamente ignorato dal governo e ogni città si deve ’difendere’ da sola” ricorda l’assessore. E Palazzo Vecchio in tal senso si è rimboccata le maniche ’rinforzando’ via via il Regolamento Unesco. “Per tutelare Firenze, i fiorentini ma anche gli stessi turisti” precisa l’assessore.
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NAPOLI – Il 7 e l’8 maggio Napoli celebrerà uno dei simboli più identitari della sua storia e della sua cultura: il caffè. Nu bbellu ccafè è la due giorni in programma a Castel Nuovo (Maschio Angioino), patrocinata dal Comune di Napoli – che ha istituito la Giornata cittadina della cultura del caffè napoletano -, e promossa e sostenuta dall’Assessorato al turismo e alle attività produttive.
L’organizzazione è a cura della OP Eventi e per tutta la durata dell’evento il caffè sarà offerto gratuitamente ai partecipanti, ingresso libero. Nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione presso la Sala Giunta del Comune di Napoli, moderata dal direttore responsabile della Buona Tavola Magazine Renato Rocco, hanno portato i saluti istituzionali l’assessora al turismo e alle attività produttive Teresa Armato e la vicepresidente del Consiglio Comunale Flavia Sorrentino.
La celebrazione del caffè napoletano con Nu bbellu ccafè
Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi non ha fatto mancare la sua presenza, anticipando un futuro gemellaggio tra Napoli e Trieste sul tema del caffè, “portatore di pace in un momento difficile, di divisioni e conflitti”.
“La nostra è una scelta di raccontare Napoli come luogo di eccellenze enogastronomiche identitarie – ha dichiarato l’assessora Teresa Armato -, il turismo culturale in città è cresciuto tanto e il nostro Osservatorio del Turismo ci ricorda che il visitatore viene qui anche per mangiare e bere bene. E il caffè, come la pizza, è un’esperienza sensoriale unica qui da noi”.
“È stato un lungo percorso, iniziato con l’approvazione dell’ordine del giorno all’unanimità, con me prima firmataria – ha ricordato Flavia Sorrentino – e coronato oggi con la presentazione di questo evento. Si è rivelata un’operazione lungimirante che universalizza il simbolo della socialità per eccellenza in città”.
Mauro Illiano, esperto in materia di caffè, ha illustrato poi il ricco programma di eventi, dibattiti, presentazioni letterarie e momenti artistici di Nu bbellu ccafè: “All’interno della Sala della Loggia del Maschio Angioino e sul palco centrale si terranno la presentazione del libro I 100 segreti del caffè napoletano, con la partecipazione dello chef Gennaro Esposito e del linguista Davide Brandi. Ci sarà il campione olimpico di sci di fondo Silvio Fauner nell’incontro dedicato all’evoluzione della figura del barista nel mondo del caffè, e si discuterà della candidatura a Patrimonio dell’Umanità dell’espresso italiano, da Napoli a Venezia, con l’antropologo e professore dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli Marino Niola, insieme ad Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, ed Helga Sanità, antropologa”.
Michele Sergio e Massimiliano Rosati, titolari dello storico Caffè Gambrinus ed esperti in materia di caffè, hanno annunciato la loro partecipazione come animatori di tavole rotonde e attraverso uno stand di caffè gourmet creati ad hoc, con le ricette che hanno reso interessante la tradizione italiana nel mondo: “Porteremo una moka gigante di 2 metri e sosterremo ancora una volta, con la raccolta firme al banco, la candidatura del caffè napoletano Patrimonio immateriale dell’Umanità”.
Tanti workshop ed eventi a scopo sociale, come ha spiegato Francesco Costanzo, barista esperto e micro roaster: “Leva Contest Face to Face; il Pump My Moka; un workshop di assaggio del caffè con relativo premio finale; un altro sul caffè filtro; un supporto formativo per i minori della Comunità Futuro; un workshop dedicato al cappuccino e un altro sulla colazione italiana. Attraverso la competizione il barista si mette sempre in gioco e va a formarsi”.
Lo scrittore Maurizio De Giovanni, autore tra l’altro del Commissario Ricciardi, ambientato al Gambrinus, non ha mancato poi di sottolineare i benefici del caffè: “Con un buon caffè si conversa e si costruisce qualcosa, esso è elemento d’identità sostanziale, non a caso a Napoli si prende il caffè e non si beve”.
La professoressa Enrica D’Aguanno, coordinatrice della Scuola di Progettazione Artistica per l’impresa dell’Accademia delle Belle Arti, ha mostrato il video che ha portato alla realizzazione del logo della Giornata del Caffè.
L’attrice Veronica Mazza ha annunciato il suo spettacolo La tazzina blu in programma al Teatro Trianon Viviani l’11 e 12 maggio. Significativa la presenza di Gaetano Bonelli, direttore dell’omonima collezione presso il Museo di Napoli, che esporrà dei reperti antichi dell’arte del caffè nella Sala della Loggia del Maschio Angioino.
Programma
Sala della Loggia
Martedì 7 maggio
Luogo: Maschio Angioino – Sala della Loggia
Ore: 10.00
Titolo: Taglio del nastro della manifestazione.
Intervengono
Gaetano Manfredi – Sindaco Comune di Napoli
Teresa Armato – Assessore al Turismo e alle attività produttive Comune di Napoli
Flavia Sorrentino – Vice Presidente Consiglio Comunale di Napoli
Luogo: Maschio Angioino – Sala della Loggia
Ore: 11.00 – 12.00
Titolo: Presentazione del libro “I 100 segreti del Caffè Napoletano. Scienza, rito e storia dell’espresso più famoso al mondo” di Mauro Illiano
Intervengono
Gennaro Esposito – Chef ed esperto di gastronomia
Davide Brandi – Docente ed Esperto di lingua Napoletana
Mauro Illiano –Autore del libro “I 100 segreti del Caffè Napoletano”
Introduce e modera: Renato Rocco – Direttore La Buona Tavola
Luogo: Maschio Angioino – Sala della Loggia
Ore: 12.00 – 13.00
Titolo: “L’evoluzione del caffè napoletano nella storia. Dal chicco verde alla tazzina, fino ad arrivare al rito”
Relatori
Peppino Balestra – Titolare Officine Balestra
Michele Sergio – Titolare Gran Caffè Gambrinus
Guglielmo Campajola – Titolare Gran Caffè La Caffettiera
Massimiliano Rosati – Titolare Gran Caffè Gambrinus
Gaetano Bonelli – Direttore Museo di Napoli, Collezione Bonelli
Introduce e modera: Mauro Illiano – Curatore Guida dei Caffè e delle Torrefazioni d’Italia
Mercoledì 8 maggio
Luogo: Maschio Angioino – Sala della Loggia
Ore: 10.00 – 11.00
Titolo: Dibattito “Il caffè come elemento culturale: un rito da tutelare e preservare”
Intervengono
Flavia Sorrentino – Vice Presidente Consiglio Comunale di Napoli
Marcella Mantovani – Presidente gruppo donne impresa Fipe Campania
Casimiro Lieto – Project Manager Coffee Fest Napoli 2025
Torrefattori presenti alla manifestazione
Introduce e modera: Antonio Corbo – Giornalista del quotidiano La Repubblica
Luogo: Maschio Angioino – Sala della Loggia
Ore: 11.00 – 12.00
Titolo: “Coffee Value chain: disciplina e prospettive di una filiera complessa”
Relatori
Mauro Illiano – Curatore Guida dei caffè e delle torrefazioni d’Italia
Alberto Polojac – Imperator
Pino Coletti – Authentico
Jovin Semacula – MDL Società Benefit
Introduce e modera: Andrej Godina – Caffè esperto di fama internazionale
Palco Centrale
Martedì 7 maggio
Luogo: Maschio Angioino – Palco Centrale
Ore: 14.00 – 15.00
Titolo: L’evoluzione del Barista nel mondo del caffè: formazione e competizione
Moderatore: Renato Rocco – Direttore La Buona Tavola
Intervengono:
Francesco Costanzo, micro roaster e barista professionista
Silvio Fauner, campione olimpico di sci di fondo
Roberto Nocera, General Manager La San Marco
Luogo: Maschio Angioino – Palco Centrale
Ore: 15.00 – 16.00
Titolo: Premiazione Coffee Challenge
Moderatore: Renato Rocco – Direttore La Buona Tavola
Intervengono: Responsabili di gara (Dario Raffaele Carafa, Mariafrancesca Natale, Raffaele Palladino) e Titolari di Caffetterie ed Hotel premiati
Luogo: Maschio Angioino – Palco Centrale
Ore: 16.00 – 17.00
Titolo: “Il caffè letterario del Gambrinus”
Dibattito: “La candidatura dell’Espresso Italiano, da Napoli a Venezia”
Moderatori: Michele Sergio – Massimiliano Rosati
Intervengono:
Flavia Sorrentino – Vicepresidente Consiglio Comunale di Napoli
Marino Niola – Antropologo – UNISOB
Helga Sanità – Antropologa – UNISOB
Alfonso Pecoraro Scanio – Presidente Fondazione UniVerde
Mercoledì 8 maggio
Luogo: Maschio Angioino – Palco Centrale
Ore: 12.00 – 13.00
Titolo: “Il caffè letterario del Gambrinus”
Dibattito: “Il Gambrinus e la cultura del caffè a Napoli”
Moderatori: Michele Sergio, Massimiliano Rosati
Intervengono:
Flavia Sorrentino – Vicepresidente Consiglio Comunale di Napoli
Gennaro Ponziani – Direttore Caffè Gambrinus
Raffaele Rocchetti – Barista Caffè Gambrinus
14.00 – 17.00: Rubrica “Un caffè con l’autore”
Introduce: Giuseppe Giorgio – Giornalista e critico enogastronomico del quotidiano Roma
Moderatore: Giovanni Pellegrino – Autore
Autori:
Marianna Scagliola, libro: Una famiglia allargata cane incluso
Giovanni Pellegrino, libro: Ho conosciuto Pulcinella
Anemone Ledger, libro: L’insana improvvisazione di Elia Vettorel
Alessandra Mascia, libro: L’anima Tattile
Luisa Scardone, libro: Scelta
Marianna Ferraro, libro: Andavamo di fretta
Vincenzo Russo, libro: Le Pezzentelle
Ernesto Tarchi, libro: Vendere Caffè
Area gare ed esibizioni
Leva Contest Face to Face
Gara tra baristi che si sfideranno nella realizzazione del maggior numero di caffè espresso in 30 minuti, mediante l’utilizzo di una speciale macchina da espresso La San Marco che li vedrà l’uno di fronte all’altro.
Workshop Pump My Moka
Simone Previati, l’ideatore del brevetto Pump My Moka sarà presente alla manifestazione e dimostrerà come funziona questa nuova versione di moka, che si estrae senza l’utilizzo di alcuna fiamma.
Workshop l’assaggio del caffè
Alcuni esperti degustatori realizzeranno un contestdi assaggio del caffè, dimostrando come si assaggia l’espresso. Durante l’assaggio i caffè più performanti saranno eletti vincitori.
Workshop caffè filtro
Un gruppo di brewers realizzerà dal vivo alcune bevande caffè diverse dall’espresso, mediante l’utilizzo di strumentazioni nuove e poco conosciute. Tutti i caffè estratti verranno offerti ai partecipanti alla manifestazione
Eventi a scopo sociale
Workshop Moka
Dedicato a un gruppo di minori accompagnati da educatori specializzati che insieme agli specialisti del caffè realizzeranno dei corsi su come approcciarsi alla moka. A cura di Mariafrancesca Natale
Workshop cappuccino
Le donne dell’Associazione Spazio Donna (che associa donne vittime di violenza) e gli appartenenti alla Comunità Futuro verranno accompagnate/i in un mini corso sulla latte art, guidatidalla campionessa di Latte Art Carmela Maresca, che restituirà loro delle nuove competenze. Esse verranno anche messe in contatto con le torrefazioni e le caffetterie presenti alla manifestazione
Workshop caffè
Un gruppo di ragazzi accompagnati dai loro educatori verranno guidati in un mini corso sul caffè espresso, realizzato da esperti del caffè, che spiegheranno le principali tecniche di estrazione del caffè.
Supporto formativo per i minori della Comunità Futuro
Mariella Pratillo e Raffaele Esposito, responsabili dei ragazzi della “Comunità Futuro”.
I ragazzi della comunità saranno presenti in entrambi i giorni per partecipare ai vari workshop ed essere attivi in prima persona. I responsabili racconteranno in un intervento la realtà dei ragazzi e l’importanza della formazione per prepararli ad una nuova scelta e nuova vita.
Workshop colazione italiana
Attraverso la voce di baristi professionisti Antonio Tamburrino e Lorenzo Griffo verranno svelati gli elementi più iconici della “colazione italiana”: I maestri baristi daranno prova delle proprie doti tecniche e dimostreranno l’essenzialità del ruolo del barista nel mondo della caffetteria.
Momenti artistici
Fire Art
L’artista di strada Gabriele Arcangelo Vernetti si esibirà all’inizio dei due giorni con uno spettacolo di acrobazia con il fuoco.
Momento artistico Visual
L’artista Giorgia D’Emilio si esibirà dal vivo nel corso dei due giorni della manifestazione per realizzare un’opera d’arte avente quale tema il caffè, affiancata da Laura Capuano che realizzerà un’opera artistica utilizzando il caffè. Tale momento si configurerà come un artistico dinamico e in live, che culminerà nella finalizzazione di una vera e propria opera prima.
GRADISCA D’ISONZO (Gorizia) – Ci sarà anche La San Marco il 7 e 8 maggio prossimi al Maschio Angioino, lo storico castello medievale simbolo della città di Napoli, dove andrà in scena “Nu bbèllu ccafè, le giornate cittadine del caffè napoletano”, una kermesse di appuntamenti consacrati all’espresso partenopeo, organizzata dall’amministrazione comunale di Napoli.
La San Marco a Napoli per Nu bbèllu ccafè
La San Marco, azienda leader nella produzione di macchine per il caffè con sede a Gradisca d’Isonzo, legata alla città di Napoli per la tradizione della macchina a leva che le accomuna, sarà presente alla manifestazione in veste di partner ufficiale.
Tutte le postazioni dedicate al caffè, dove si confronteranno gli addetti ai lavori provenienti da tutta Italia, saranno infatti dotate di macchine La San Marco modelli 20/20 plug&play, V6, Leva Luxury Multiboiler Aumentata e di Macinacaffè Premium 84 F-S-V e Premium 68 C-D.
La manifestazione, che prevede una serie di incontri nelle suggestive sale del Maschio Angioino con esperti del caffè, cultori dell’espresso e baristi professionisti, proporrà anche eventi di pura adrenalina, con le gare del Leva Face to Face, curate dall’ambassador Francesco Costanzo e realizzate sul modello di macchina da espresso La San Marco V6. E’ aperta a tutti i visitatori la possibilità di realizzare un caffè con macchina a leva guidati da baristi professionisti.
Roberto Nocera, general manager de La San Marco si dichiara entusiasta della partnership dell’azienda isontina con l’evento napoletano: “La San Marco è legata storicamente alla vibrante città di Napoli, celebre per la sua passione per la macchina a leva”.
“Il nome scelto per questa manifestazione dedicata all’espresso evoca i significati ancestrali che tutti noi associamo a questa bevanda: condivisione, cultura e aggregazione; – commenta Nocera – grazie alla presenza di un team rinomato di caffè esperti la manifestazione si propone l’obiettivo di diffondere la cultura del caffè napoletano e di tutelare l’identità culturale di Napoli e le sue unicità, riconosciute in ogni angolo del mondo”.
Nocera aggiunge: “La squadra de La San Marco è felice e orgogliosa di poter essere al fianco degli organizzatori per promuovere il caffè espresso, una delle più rinomate icone della napoletanità. Momenti culturali, di assaggio e di sperimentazione si alterneranno a gare emozionanti che vedranno sfidarsi i più bravi baristi a livello nazionale alla ricerca dell’espresso perfetto, estratto con una macchina a leva de La San Marco”.
Gli organizzatori di “Nu bbèllu ccafè” annunciano che la manifestazione sarà arricchita da molti contenuti culturali, come le conferenze che si terranno nei due giorni nella Sala della Loggia del Castello e che vedranno la partecipazione dei più grandi esperti di caffè sul territorio nazionale (il triestino Andrej Godina, Mauro Illiano, Alberto Polojac, ecc.), o il museo a cielo aperto che vedrà incarnata la cultura e la tradizione del caffè napoletano. Un palco posto nel cortile principale del Maschio Angioino vedrà susseguirsi momenti di salotto culturale, organizzati dal Gran Caffè Gambrinus, interviste, presentazioni di libri e momenti di confronto col pubblico.
“In un momento storico in cui è aumentato il prezzo del caffè, a Napoli, per due giorni, sarà offerto gratuitamente alla città; – riferisce la vicepresidente del Consiglio Comunale di Napoli Flavia Sorrentino – Nu bbèllu ccafè è un evento di straordinario valore identitario, che intende omaggiare la cultura del caffè che nella nostra città è un vero e proprio rito sociale, al punto che il Consiglio Comunale ha inteso dedicargli una “giornata cittadina”. Con questa manifestazione si vuole anche promuovere la filiera produttiva e professionale che ruota intorno al settore e che rappresenta un volano di crescita su cui puntare per creare economia e posti di lavoro ora e negli anni a venire.”
TORINO – Nel segno dell’innovazione e della sostenibilità, nasce un progetto unico: la trasformazione del caffè, recuperato da capsule non conformi durante il processo di produzione, in una birra artigianale di alta qualità. Questa birra è il frutto della collaborazione tra Cellini e Biova Project, che hanno unito le forze per dare nuova vita a oltre 10.000 capsule ammaccate, trasformandole in 2500 litri di una birra che riscrive le regole del gusto e dell’economia circolare.
La seconda vita del caffè: la birra sostenibile
Questa birra speciale trae ispirazione dalla Schwarzbier, una lager scura tedesca, e si caratterizza per il suo colore intenso e per le pronunciate note di caffè 100% Arabica. Con una gradazione alcolica del 4,7%, offre un’esperienza gustativa unica, in cui la morbidezza e le sfumature tostate del caffè si fondono in un equilibrio perfetto con la freschezza della birra.
L’intero progetto è un esempio lampante di come sia possibile trasformare un potenziale scarto in una risorsa preziosa, coniugando eccellenza produttiva e responsabilità ambientale. Questa iniziativa non solo pone l’accento sulla riduzione degli sprechi ma apre nuove strade nel campo della produzione sostenibile, dimostrando che l’innovazione può andare di pari passo con il rispetto per l’ambiente.
Cellini, la “Contemporary Italian Roastery”, esplora il caffè fuori dall’ordinario. Il suo approccio garantisce risultati superiori e una qualità costante, frutto di una selezione rigorosa delle materie prime, di tecniche di tostatura lenta e di una macinatura su misura. “La qualità prima di tutto” rappresenta il mantra di Cellini, che si pone come punto di riferimento nel mondo del caffè di eccezione.
Biova Project nasce nel 2019, e si concentra sulla trasformazione del surplus alimentare in valore aggiunto, con un focus iniziale sulla creazione di birra artigianale dal pane invenduto. Questo approccio ha permesso di ridurre significativamente l’uso di materie prime e le emissioni di CO2, posizionandosi come pioniere nella sostenibilità nel settore alimentare. Accettando ora la sfida di rinnovarsi, Biova si dedica a dare nuova vita al caffè, ampliando il suo impegno verso pratiche produttive ecocompatibili e innovazione.
Arc’s firma l’identità visiva, creando un design in cui convivono il system grafico di Biova Project, e gli elementi distintivi non convenzionali, tipici della comunicazione Cellini. Il risultato dà vita ad un prodotto che esprime la circolarità alimentare in modo accattivante.
Giorgio Boggero, ceo di Cellini, esprime il suo entusiasmo per il progetto: “Sono molto contento di quello che abbiamo fatto insieme a Biova Project, è esattamente la filosofia di Cellini da tanti anni, ossia dar nuova vita a qualcosa che invece andrebbe perduto e smaltito.”
Alle sue parole si aggiunge il cmo Cellini, Gianluca Fausti: “Il processo produttivo delle capsule di caffè porta a uno scarto di produzione, l’alluminio infatti è un materiale tecnologico e delicato allo stesso tempo. La nostra mission è da sempre quella di pensare ed esplorare oltre l’ordinario e questa ricerca ci ha permesso di trasformare una criticità in un progetto unico. La collaborazione con Biova Project ha dato vita a una birra eccezionale, che celebra il nostro impegno nel dare nuova vita al caffè, sostenendo un’economia circolare virtuosa in modo creativo.”
Franco Dipietro, founder e ceo di Biova Project, sottolinea l’importanza di questa collaborazione: “Il progetto con Cellini è nato da una volontà comune: oltrepassare i confini classici dell’inizio e fine vita dei prodotti che facciamo. È emozionante capire come il concetto di “scarto”, se si collabora, può essere limitato o addirittura annullato, perché ciò che per qualcuno è scarto, per altri può essere una risorsa. Nasce così Biova Cellini, una birra al caffè che racconta una storia di recupero e riduzione di sprechi. Ma anche un prodotto di alta eccellenza, che unisce il mondo della birra artigianale a quello del caffè selezionato e tostato con cura.”
La birra prodotta da Cellini e Biova Project è disponibile in tutti i migliori bar Cellini.
NEW YORK – illycaffè,marchio globale di caffè riconosciuto per la qualità sostenibile e per il suo legame trentennale con l’arte contemporanea, è uno dei global partner di Frieze. A Frieze New York l’azienda presenta la nuova illy Art Collection “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere” che celebra la Biennale Arte 2024 e firmata dalla guatemalteca Paula Nicho, dal peruviano Rember Yahuarcani López, dal colombiano Aycoobo e dal collettivo brasiliano Mahaku.
illycaffè presente a Frieze New York con la illy Art Collection
Il valore del dialogo e del rispetto di tutte le culture insieme alla relazione fra l’uomo e la natura sono i temi espressi dai quattro artisti emergenti latino-americani attraverso la illy Art Collection e ripresi nella lounge della illycaffè al Level 8.
Qui i visitatori e gli espositori della fiera potranno scoprire la nuova illy Art Collection e immergersi in un ambiente arredato da Kartell, in cui la bellezza delle tazzine da collezione si fonde con la bontà del blend unico illy, creando una vera e propria alleanza fra l’arte e la sostenibilità.
Le sedie presenti nello spazio illy sono le Rechair di Kartell powered by illycaffè, espressione tangibile delle capacità espressive del riciclo. Le sedie sono state realizzate con capsule di caffè illy difettose trasformate, per l’occasione, in un prodotto di design.
“La nuova illy Art Collection, che riprende il tema della Biennale Arte 2024, è dedicata a chi è straniero o lontano e promuove, attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea, le diverse forme di dialogo e di inclusione, che spaziano dal rispetto per le radici e la cultura di tutti i popoli all’importanza di vivere in equilibrio con la natura, valori che illycaffè appoggia lungo tutta la filiera, ponendo sempre la persona e l’ambiente al centro di ogni sua attività” racconta Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè.
La scheda sintetica di illycaffè
illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.
Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.
Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.
Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.
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