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martedì 26 Novembre 2024
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Rancilio Group con Re-Cig per la sensibilizzazione sui danni provocati dal fumo

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Uno dei contenitori per lo smaltimento dei mozziconi di sigaretta Re-Cig (immagine concessa)

VILLASTANZA DI PARABIAGO (Milano) –  Nel 2023, Rancilio Group ha avviato una collaborazione con Re-Cig, installando contenitori per lo smaltimento dei mozziconi di sigaretta nelle aree break dell’azienda. Questo ha segnato l’inizio del progetto “Smokers Point”, focalizzato sul corretto smaltimento dei mozziconi, con l’obiettivo di sensibilizzare i dipendenti sui danni causati dal fumo alla salute e all’ambiente.

“Il progetto Smokers Point ha dimostrato un impatto significativo sulla nostra azienda non solo in termini di gestione ambientale, ma anche per quanto riguarda la sensibilizzazione dei dipendenti sui rischi correlati al fumo e sulla necessità di pratiche di smaltimento responsabile dei mozziconi di sigaretta” dichiara Antonio Salamina, global operations director presso Rancilio Group.

Il primo anno di attuazione del progetto ha prodotto risultati significativi, come riportato nel Report Annuale del 2023:

  • 16 kg di mozziconi recuperati
  • 53,328 sigarette equivalenti
  • 8,00 kg di prodotti Re-CA
  • 38,24 kg di CO2 equivalente evitata

“I risultati ottenuti nel primo anno sono incoraggianti e testimoniano il successo della nostra collaborazione con Re-Cig” aggiunge Salamina “Continueremo a promuovere e supportare iniziative di questo tipo per garantire un ambiente di lavoro più sano e sostenibile per tutti i nostri dipendenti.”

Re-Cig ricicla i mozziconi di sigaretta in materiale plastico versatile mediante un processo innovativo e cruciale per contrastare la minaccia ambientale. I mozziconi, composti principalmente da acetato di cellulosa, impiegano anni per decomporsi e rilasciano microplastiche tossiche. Dopo la raccolta negli “Smokers Point”, vengono trasportati agli impianti di Re-Cig per essere separati, puliti e trasformati in acetato di cellulosa, utilizzato per produrre oggetti comuni come montature di occhiali e bottoni.

Per maggiori informazioni su Re-Cig basta cliccare qui.

Scotsman Ice è sponsor dell’evento mixology Roma Bar Show, 13-14/05

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Scotsman al Roma Bar Show (immagine concessa)

ROMA – Uno degli appuntamenti più attesi dal mondo della mixology in Italia è pronto a partire. Il Roma Bar Show aprirà le porte a tutti gli appassionati e professionisti del settore il 13 e 14 maggio 2024, nello speciale Palazzo dei Congressi di Roma. Scotsman Ice non vede l’ora di conquistare tutte le aziende e i bartender presenti con il proprio ghiaccio, cercando di educarli sull’importanza della qualità dell’ingrediente del ghiaccio, la base di partenza di ogni cocktail.

Scotsman Ice protagonista al Roma Bar Show

Grazie anche ad un partner speciale, Dolomiti Ice, tutti gli stand, bar e academy saranno riforniti di splendido e super cristallino ghiaccio Gourmet 20g.

 Dunque oltre che sponsor principale, perché i valori dell’azienda si intrecciano con quelli del Roma Bar Show, Scotsman e Dolomiti continuano nella loro attività di educazione al ghiaccio di qualità.

Quale miglior sede dunque, se non il Roma Bar Show per organizzare una masterclass con il campione di Flair Giorgio Chiarello ed ambassador di Dolomiti Ice.

 Save the date: lunedì 13 maggio ore 17.30 presso “Tasting Room Jigger”.

Durante le due giornate di Festival, vi aspettano presso il loro stand F-06, dove saranno organizzati diversi show e degustazioni di drink signature.

Essse Caffè a Venditalia con le macchine della gamma Sistema Espresso PRO con la nuova tecnologia di chiusura elettronica

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Lo stand Essse Caffè a Venditalia (immagine concessa)

BOLOGNA – Uno stand esclusivo e calibrato per la migliore esperienza lato vending: è così che Essse Caffè partecipa a Venditalia, a Fieramilano dal 15 al 18 maggio 2024. Lo spazio espositivo (Pad. 12P stand L21-L25) è infatti progettato ad hoc per il focus della manifestazione, restituendo all’operatore vending e OCS il più chiaro ed esaustivo percorso di visita.

Essse Caffè tra i protagonisti di Venditalia

Al centro, l’innovativa gamma Sistema Espresso, in cui spiccano le nuove S20 e S20 Latte: entrambe, con alte performance e la linee eleganti, offrono una perfetta estrazione del caffè grazie all’esclusivo beccuccio brevettato dall’azienda; S20 Latte, in particolare, rappresenta il top di gamma sul segmento di riferimento, con milk box da 0,5 litri e hot pipe che permettono di preparare 8 diverse bevande calde, personalizzabili.

Questa macchina performa in modo eccellente non solo con latte, ma anche con sostitutivi vegetali, sempre più richiesti, e Venditalia sarà l’occasione per provarle. Essse Caffè ha infatti allestito un corner apposito in cui, grazie a S.20 Latte, cappuccini e ad altre preparazioni a base latte potranno essere assaggiati non solo nella loro versione più classica, ma anche in versione “vegan” con bevande vegetali.

Tra le novità, a Venditalia farà la sua prima uscita pubblica il Sistema Espresso PRO, ossia l’apprezzata gamma Sistema Espresso, dotata però di chiusura elettronica. Si tratta di una tecnologia applicata alle macchine Essse Caffè con l’obiettivo di tutelare al meglio sia l’eccellenza della bevanda, che il business di distributori e rivenditori.

La chiusura elettronica RFID, infatti, garantisce il funzionamento solo con capsule 100% originali Essse Caffè e, grazie al conteggio e al monitoraggio delle erogazioni tramite tag elettronico sulle confezioni, protegge l’attività e la reputazione dei rivenditori che scelgono l’eccellenza di Essse Caffè. La versione PRO del sistema espresso è disponibile anche in comodato gratuito; la selezione dei caffè in capsula è ampia, nel segno dei migliori blend Essse, e comprende inoltre una variegata gamma di bevande solubili, tra le quali i nuovi Mocaccino e Nocciolino.

La torrefazione bolognese proporrà infine tutte le miscele per il mondo vending e OCS in degustazione, con il giusto contesto: per garantire una migliore esperienza, Essse Caffè offrirà a tutti gli operatori del settore una selezione di piccola pasticceria, tra macarons e biscotteria, per valorizzare ancor di più la qualità del caffè e ricreare occasioni di consumo.

L’offerta caffè per il canale vending è sia in capsule, che in cialde e grani, per rispondere alle esigenze del comparto automatico con una marcia in più: la miglior qualità possibile per non rinunciare a un ottimo caffè anche in ufficio e più in generale tutti quei luoghi che prevedono distributori automatici. A corollario, è disponibile il kit accessori, composto da palette, bustine di zucchero e bicchierini brandizzati Essse Caffè.

Per maggiori informazioni basta cliccare qui

La scheda sintetica di Essse Caffè

Scienza, sapienza e specializzazione: tre “S” che riassumono perfettamente i valori e la filosofia di Essse Caffè, storica torrefazione bolognese fondata nel 1979 da Francesco Segafredo assieme alle sorelle Chiara e Cristina. Oggi Essse Caffè è un marchio di successo in tutta Italia e all’estero, sinonimo di autenticità ed eccellenza, contraddistinto dall’inconfondibile “family feeling” delle sue miscele. L’obiettivo? Garantire un prodotto di massima qualità, tutti i giorni, tutto l’anno, realizzando con cura l’intero processo, a partire dall’accurata selezione della materia prima.

Grazie alle collaborazioni universitarie – Facoltà di Agraria delle Università di Bologna, Cesena e Foggia – l’azienda ha acquisito elevato spessore scientifico nel proprio settore, con conoscenze su ogni tipologia di caffè, dalla torrefazione al confezionamento, fino al caffè in tazzina.

Ai fondatori, oggi si affianca la quarta generazione della famiglia: Agata Segafredo, Pietro Buscaroli, Riccardo e Ruggero Auteri che condividono la missione imprenditoriale con uno sguardo imprescindibile verso il futuro.

Goglio presente a Venditalia con le capsule per caffè e tè 100% compostabili

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Il pack monomateriale e le capsule compostabili Goglio (immagine concessa)

MILANO – Goglio, leader a livello globale nel packaging flessibile attivo nella progettazione e sviluppo di sistemi completi per l’imballaggio che comprendono laminati, valvole, capsule, linee di confezionamento e servizi avanzati, partecipa alla fiera Venditalia, il più grande evento internazionale dedicato alla distribuzione automatica, che si terrà a Rho Fieramilano dal 15 al 18 maggio. Presso lo stand K12 L11 – Padiglione 12 P, il Gruppo presenterà alcune delle sue più recenti innovazioni per il settore del vending, sviluppate con particolare attenzione alla sostenibilità.

Goglio a Venditalia

Nello specifico, sarà possibile visionare le confezioni realizzate con materiali “pronti per il riciclo”, come laminati multistrato poliolefinici o monomateriali di polietilene o polipropilene, disponibili in una vasta gamma di formati e con elevate proprietà barriera grazie all’esclusiva laccatura Goglio.

Questi laminati green offrono le stesse prestazioni dei materiali tradizionali e, quando previsto, possono essere riciclati nei moderni impianti per il trattamento dei rifiuti plastici. Lo sviluppo di queste soluzioni dimostra l’attenzione del Gruppo al tema della sostenibilità, sempre più rilevante anche nel settore del vending.

Il team di Ricerca e Sviluppo di Goglio, infatti, è impegnato da anni per mettere a disposizione dei clienti prodotti sostenibili, oltre che efficienti, e conformi alle normative in fase di discussione a livello nazionale ed europeo.

Presso lo stand sarà inoltre esposta la linea automatica di confezionamento G21, progettata per il packaging con partenza da bobina. Questa linea verticale è ideale per caffè macinato e in grani, ma anche per farina, riso, cibo per animali e detergenti in polvere. La G21 consente la produzione di una vasta gamma di confezioni, grazie a vari sistemi di dosaggio, mantenendo elevati standard di velocità e flessibilità.

GOGLIO
La linea automatica di confezionamento G21 (immagine concessa)

È inoltre compatibile con diversi tipi di materiali e dotata di una stazione integrata per l’applicazione delle valvole Goglio, adatta a molteplici tipi di valvola. Le valvole sono accessori plastici che consentono di confezionare il caffè appena tostato, preservando tutti gli aromi, con un notevole risparmio di tempo e risorse.

Per quanto riguarda i servizi, Goglio offre un sistema completo grazie alla connessione a Goglio Mind, una piattaforma Industrial Internet of Things che permette la raccolta di dati da tutte le fasi del processo dell’intero impianto, per ottimizzare l’efficienza e la manutenzione delle componenti.

Inoltre, il Gruppo propone per il settore del vending la capsula per caffè 100% compostabile, già certificata per lo smaltimento industriale e che può essere quindi conferita nei rifiuti organici.

Questa capsula – adatta anche a tè, tisane in foglia e prodotti solubili – garantisce un’ottima qualità di erogazione grazie ai lid auto-perforanti e una piena compatibilità con le macchine da caffè.

La capsula è disponibile anche in versione con valvola integrata, che permette di confezionare il caffè immediatamente dopo la tostatura, senza dover attendere il processo di degasazione, riducendo così i tempi di stoccaggio e preservando tutti gli aromi del prodotto.

La scheda sintetica del Gruppo Goglio

 Goglio S.p.A., che impiega oltre 1.800 dipendenti a livello globale e ha un valore di produzione di circa 500 milioni di euro, è uno dei principali player mondiali nel packaging flessibile. Fondato nel 1850, il gruppo progetta, sviluppa e realizza sistemi completi per l’imballaggio fornendo laminati flessibili, valvole, macchine e servizio, per ogni esigenza di confezionamento che trovano applicazione in molteplici settori industriali: caffè, alimentare, chimica, cosmetica, detergenza, beverage e pet food.

Il gruppo, che ha un raggio d’azione mondiale, è presente con stabilimenti produttivi in Italia, Olanda, Stati Uniti, Cina e Brasile, e uffici commerciali dislocati in vari paesi europei, in Sud America e nel sud-est asiatico. Ulteriori informazioni sono disponibili qui.

Carimali torna a Venditalia per presentare la coffee station CARItower

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CARItower (immagine concessa)

CHIGNOLO D’ISOLA (Bergamo) – Dopo alcuni anni d’assenza, Carimali fa il suo ritorno a Venditalia per presentare macchine e tecnologie per il caffè che offrono soluzioni complete a un pubblico che, pur essendo abituato a consumazioni tipiche del Vending, è sempre più orientato verso bevande di alta qualità. La fiera si terrà dal 15 al 18 maggio nella nuova location a Fieramilano Rho.

Carimali presente a Venditalia

Tra le novità spicca CARItower, una coffee station progettata per offrire ai visitatori un’ampia varietà di bevande; caffè caldo o freddo, latte con sciroppi, cappuccino freddo o caldo e mokaccino sono solo alcune delle combinazioni possibili.

L’ampia scelta di bevande è garantita da SilverAce Power, la macchina superautomatica che si nasconde dentro la coffee station e che si distingue per massima produttività ed elevata personalizzazione delle bevande. È dotata del sistema latte CARIcream, che assicura un’alta qualità del latte caldo e freddo, e vanta la possibilità di utilizzare fino a cinque prodotti contemporaneamente, tra cui due miscele di caffè, due prodotti solubili e latte fresco.

SilverAce Power
SilverAce Power (immagine concessa)

La gamma SilverAce si completa dei modelli SilverAce e SilverAce Plus e si integra perfettamente nella coffee station, garantendo la massima qualità selezione dopo selezione.

Per soddisfare le diverse esigenze in termini di contesto, gusto estetico e facilità di interazione, Carimali propone due soluzioni distintive per l’interfaccia utente di CARItower. La prima sfrutta il display della macchina che, visibile interamente, permette agli utenti di riconoscere SilverAce Power. La seconda offre un’esperienza più discreta ma più coinvolgente, con l’utente che si trova di fronte a un monitor da 21’’ concentrando quindi l’attenzione sull’interazione per la selezione della bevanda.

Oltre alla presenza delle macchine best-seller di Carimali, come BlueDot Plus e Armonia Ultra, lo spazio espositivo sarà dedicato anche alla presentazione dei modelli Blue26 Power e SilverTwin.

SilverTwin (immagine concessa)

Blue26 Power completa la gamma Blue26, offrendo molteplici funzionalità in soli 26 cm di larghezza. Caratterizzata da un design compatto e modulare, è ideale per ambienti con una produttività media giornaliera di 75 bevande, come piccoli uffici, B&B e sale colazioni. Il touch screen da 7” e il sistema latte CARImilk Plus garantiscono grande versatilità in spazi ridotti.

Blue26 Power (immagine concessa)

Presente anche SilverTwin, una macchina da caffè superautomatica perfetta per sale colazioni, lounge o uffici dove il design e la varietà delle bevande sono essenziali. È dotata di un touch screen da 10” per un’interazione facile e intuitiva, oltre al sistema latte CARImilk Plus, che assicura una produzione costante e di elevata qualità del latte.

Con la sua vasta gamma di prodotti, Carimali continua a ridefinire i confini della tecnologia nel settore del caffè, offrendo soluzioni innovative e di alta qualità per soddisfare le esigenze di ogni consumatore, anche nel mercato del Vending oltre che nell’HoReCa.

Dal 15 al 18 maggio il team Carimali sarà felice di accogliere tutti i visitatori allo stand F38-G37 nel padiglione 8.

Starbucks arriva a Napoli nella Galleria Umberto I il 23 maggio

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Il logo di Starbucks

Era stata annunciata da tempo l’apertura napoletana del colosso a stelle e strisce ma, dopo innumerevoli problemi logistici e burocratici, la caffetteria ha finalmente una data di inaugurazione ufficiale: il 23 maggio. Intanto sono state già pianificate altre aperture, come quella non confermata in via ufficiale di Venezia vicino al Ponte di Rialto. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato su Napoli Today.

Starbucks a Napoli

NAPOLI – Una specie di Via Crucis, quella affrontata dalla catena internazionale di caffetterie Starbucks che ora vede veramente la luce in fondo al tunnel, aprendo nella città in cui la sfida del caffè sarà agguerritissima: a Napoli infatti si fonda proprio il culto del caffè espresso, un mito che nella realtà viene per lo più demolito da approssimative preparazioni e non eccellenti materie prime servite dalla maggior parte dei bar italiani.

Dall’altra parte abbiamo però un colosso, con tutto il portato ideologico che le multinazionali si trascinano dietro, che porta una visione più internazionale, sicuramente più moderna, del caffè e della caffetteria in generale.

La sirenetta a Napoli: una storia travagliata

Il Gruppo Percassi, che segue lo sviluppo di Starbucks in Italia, non ha però desistito neppure di fronte al sequestro dei locali destinati alla nuova apertura, annunciata da più di un anno e slittata proprio a seguito dei procedimenti della Soprintendenza, che aveva posto il vincolo sui locali in ristrutturazione.

Dentro la Galleria Umberto I i lavori si sono fermati per qualche tempo, ma ora c’è una data di apertura ufficiale, il 23 maggio, quando napoletani e turisti (ormai sono molti quelli che affollano la città) potranno provare le creazioni di Starbucks nella enorme galleria ottocentesca. Sorte simile è toccata alla vicina Mondadori, destinata ad essere la libreria più grande d’Italia.

Il nuovo negozio Starbucks potrà contare sicuramente su una sede di prestigio, mentre è già presente nel sud Italia sia a Bari che a Caserta. Tra gli ultimi arrivati in Italia, sono i negozi di Bologna, e un chiosco a Milano, formato più agile di locale Starbucks con bancone e caffè. Intanto sono state già paventate altre aperture, come quella non confermata in via ufficiale di Venezia vicino al Ponte di Rialto.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

Nestlé in Italia: il premio per circa 4000 lavoratori potrà arrivare fino a 5700 euro

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Nestlé Nespresso
Il logo Nestlé

ASSAGO (Milano) – Un incremento del premio di risultato per circa 4000 collaboratori e collaboratrici, più permessi retribuiti per coloro che hanno necessità di assistere un familiare anziano, una persona con disabilità o un minore, un nuovo servizio di telemedicina e la possibilità di convertire tutto il premio di risultato, inclusa la relativa quota di contributi, in credito welfare tramite la piattaforma di flexible benefit aziendale.

Il rinnovo dell’accordo integrativo di Nestlé

Sono queste le principali novità che emergono dal rinnovo dell’accordo integrativo sottoscritto gli scorsi giorni da Nestlé e dalle organizzazioni sindacali FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL che interesserà circa 4.000 lavoratori e lavoratrici del Gruppo nel nostro Paese e che entra in vigore per il biennio 2024-2025.

“Siamo molto soddisfatti del rinnovo del contratto integrativo, che è frutto di un solido sistema di relazioni sindacali e di una contrattazione che si è svolta attraverso un confronto costruttivo e in un clima di massima collaborazione” – ha dichiarato Ruben Campagner, Head of Industrial Relations del Gruppo Nestlé in Italia  “In un mondo del lavoro in continua evoluzione, questo nuovo accordo rappresenta un passaggio fondamentale del percorso che Nestlé sta compiendo per mettere le persone e il loro benessere sempre più al centro del proprio modello di business e offrire loro tutto il supporto necessario per una miglior conciliazione vita-lavoro”.

 In particolare, il nuovo contratto integrativo prevede l’erogazione di un Premio Variabile che nel biennio 2024-2025 potrà arrivare fino a 5.700 euro e fino a 7.400 euro se convertito in servizi welfare, come buoni e voucher da utilizzare per l’acquisto di vari beni e servizi o le spese per l’istruzione dei figli. Per la prima volta, inoltre, gli obiettivi aziendali comprendono anche degli indicatori legati alla sostenibilità ambientale, a dimostrazione di quanto questo tema sia sempre più al centro delle priorità aziendali.

Tra gli elementi significativi del rinnovo si segnalano anche le novità in materia di sostenibilità sociale e conciliazione vita-lavoro. Infatti, un’altra misura che viene introdotta con il rinnovo dell’accordo è l’aumento di permessi retribuiti di cui le persone del Gruppo possono usufruire per prestare assistenza a un familiare anziano, a persone con disabilità e a minori.

Questa novità contribuisce ulteriormente alla flessibilità lavorativa resa già possibile dal FAB Working, il modello di smart working flessibile, adattabile e bilanciato adottato da Nestlé. L’equilibrio tra vita personale e lavorativa è un valore centrale nella filosofia aziendale, che si concretizza, tra le altre, in azioni come il “Nestlé Baby Leave”, il congedo di 3 mesi retribuito al 100% dedicato ai neopapà o ai secondi caregiver.

Sempre nel quadro del rinnovo dell’accordo integrativo, il Gruppo Nestlé in Italia attiverà anche un servizio di telemedicina gratuito di cui le proprie persone e i familiari potranno usufruire da remoto per la risoluzione di problematiche di salute senza carattere di urgenza con medici o specialisti, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7.

Questa attività si aggiunge al pacchetto di misure per la tutela della salute che Nestlé già mette a disposizione, come il servizio di supporto psicologico, le visite di fisioterapia, osteopatia e medico-sportive e, grazie anche alla collaborazione con diversi enti, tra cui LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori), un programma interamente dedicato alla prevenzione oncologica attraverso webinar e visite specialistiche sia in sede che nelle varie fabbriche del Gruppo.

Infine, proprio in ottica di sostenibilità sociale, l’azienda si impegna a proseguire nella promozione e nella diffusione di una cultura aziendale inclusiva e attenta alla parità di genere.

In particolare, l’azienda incrementerà le campagne di sensibilizzazione e formazione sul tema e attiverà delle collaborazioni con i Centri Antiviolenza, anche individuando con gli stessi, ove possibile, percorsi di inserimento lavorativo in azienda di vittime di violenza.

La scheda sintetica del Gruppo Nestlé

Il Gruppo Nestlé, presente in 187 Paesi con più di 2000 marche tra globali e locali, è l’azienda alimentare leader nel mondo, attiva dal 1866 per la produzione e distribuzione di prodotti per la Nutrizione, la Salute e il Benessere delle persone. Good food, Good life è la nostra firma e il nostro mondo.

Nel 2023 Nestlé ha celebrato 110 anni di presenza in Italia, rinnovando il suo impegno con azioni concrete per esprimere con i propri prodotti e le marche tutto il buono dell’alimentazione.

L’azienda opera in Italia in 9 categorie con un portafoglio di numerose marche, tra queste: Meritene, Pure Encapsulations, Vital Proteins, Optifibre, Modulen, S.Pellegrino, Acqua Panna, Levissima, Bibite e aperitivi Sanpellegrino, Purina Pro Plan, Purina One, Gourmet, Friskies, Felix, Nidina, Nestlé Mio, Nespresso, Nescafé, Nescafé Dolce Gusto, Starbucks, Orzoro, Nesquik, Garden Gourmet, Buitoni, Maggi, Perugina, Baci Perugina, KitKat, Galak, Smarties, Cereali Fitness.

Espresso italiano champion: Matteo Colzani vince la tappa in Lombardia da Caffè Milani

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istituto iei espresso
Il finalista Matteo Colzani (immagine concessa)

LIPOMO (Como) – Caffè Milani ha decretato come vincitore della sua tappa Matteo Colzani, classe 1989, di Seregno, dove gestisce il Caffè Velò dal 2011. Martedì 7 maggio si è infatti tenuta nell’headquarter di Lipomo, a pochi passi da Como, la tappa in Lombardia di Espresso italiano championil campionato che ogni anno decreta il migliore barista del mondo secondo Iei, l’Istituto espresso italiano.

In totale, si sono sfidati sette concorrenti, di cui quattro baristi e tre bariste, provenienti dalle aree di Como, Lecco, Monza-Brianza, Milano e Padova.

Matteo Colzani vincitore della tappa Lombardia dell’Espresso italiano champion

“La gara di oggi è andata bene, direi in linea con le aspettative che avevo, mi sono preparato in modo più approfondito rispetto alla scorsa edizione” commenta Matteo Colzani.

Colzani aggiunge: “Ho voglia di riscattarmi dal risultato deludente delle semifinali dello scorso anno; quindi, ho voluto rimettermi in gioco nuovamente e prendere in mano la mia intraprendenza per far vedere a me stesso quanto valgo e dove posso arrivare. Sono contento di aver gestito bene l’emotività, che in occasioni del genere può giocare brutti scherzi. Come tutte le gare a cui ho preso parte, anche oggi mi porto a casa qualche cosa di nuovo che ho imparato, sia dai miei avversari, sia dal contesto. Ringrazio i giudici e la torrefazione Milani SpA per la impeccabile organizzazione dell’evento. Ora si guarda alle seminifali e finali nazionali.”

Durante la selezione di Espresso Italiano Champion, i concorrenti sono chiamati a preparare in soli 11 minuti quattro caffè espressi e quattro cappuccini perfetti, sotto l’occhio vigile di una giuria tecnica, per la giuria sensoriale che opera in modo blind secondo gli standard dell’Istituto Internazionale Assaggiatori Caffè (Iiac).

Non solo: oltre a fare fronte a una sfida di eccellenza e di velocità, dove a fare la differenza è la manualità, l’esperienza e la capacità di destreggiarsi dietro al bancone del bar, a essere valutata da una giuria marketing è anche la capacità comunicativa dei concorrenti.

Dopo l’edizione dello scorso anno, anche per il 2024 la manifestazione Espresso italiano champion assegnerà il suo titolo di migliore barista d’Italia a Lipomo, dove Caffè Milani ospiterà la semifinale e la finale italiana, mentre la finale internazionale si terrà a fine anno.

Alla semifinale del 18 giugno parteciperà, come per la scorsa edizione, anche il secondo classificato della gara, che per Caffè Milani è Laura Spinelli, una giovane, appassionata e talentuosa ragazza che lavora a Lecco in uno dei locali Caffè&Caffè della torrefazione Milani.

“Siamo felici di aver riscontrato anche quest’anno tanto entusiasmo verso questa gara così divertente e, al tempo stesso, stimolante per gli operatori del settore” commenta Elisabetta Milani, responsabile marketing e comunicazione di Caffè Milani. “Possiamo dire che quasi tutti i partecipanti della nostra selezione sono volti giovani e nuovi, che non hanno mai partecipato prima a questa competizione e con piacere hanno deciso di mettersi in gioco, sfidando sé stessi e gli altri concorrenti. Crediamo che Espresso Italiano Champion sia un’importante occasione di crescita e sviluppo professionale, oltre che un’iniziativa mirata a dare valore alla figura del barista. Per questo motivo, come Milani SpA, vogliamo essere parte attiva con IEI di questo evento e anche quest’anno siamo in prima linea nell’ospitare la finale italiana del 19 giugno 2024”.

La scheda sintetica dell’Istituto espresso italiano

L’Istituto Espresso Italiano (IEI) dal 1998 tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità, fornendo un punto di riferimento sullo standard qualitativo di preparazione del caffè all’italiana. Un buon espresso non è frutto di una semplice procedura meccanica, ma un prodotto che vive della passione e della perizia di chi lo prepara.

L’obiettivo è offrire al consumatore la certezza che se un bar espone il marchio “Espresso Italiano Certificato”, potrà trovare al suo interno un macinadosatore qualificato, una macchina qualificata e una miscela qualificata, tutto sapientemente nelle mani di un operatore abilitato e mosso dalla passione per l’espresso di qualità. L’Espresso Italiano Certificato, per l’appunto. Per maggiori info basta cliccare qui.

La scheda sintetica di Caffè Milani

1937, Como: Celestino Milani divine Mastro tostatore e decide di acquistare una piccola torrefazione locale, lasciandosi alle spalle la vita da barista senza mai dimenticarla. Nasce così Caffè Milani, che da tre generazioni vede la famiglia, ora nelle persone di Pierluigi, il figlio di Celestino, e dei suoi due figli Elisabetta e Mattia, tostare il caffè e soprattutto dare vita a progetti, iniziative e prodotti che si esprimono nella passione di una vita.

Nel frattempo, negli anni ’70 l’azienda si è spostata da Como a Lipomo, e nel 2017, in occasione degli 80 anni, ha inaugurato all’interno dell’headquarter del brand Esposizione Caffè Milani, uno spazio poli funzionale in cui vivere il caffè a 360° gradi. Qui al profumo di caffè si unisce una location pensata per la formazione, alle visite in azienda, con un percorso dedicato alla storia aziendale, e uno spazio museale in cui si può visitare una micro-piantagione di caffè e ritrovare pezzi unici di design che aiutano a spiegare l’evoluzione del rito dell’espresso nel corso del tempo.

Una tazzina di caffè non è mai solo una tazzina di caffè: dietro i chicchi che sono stati macinati per produrla c’è un mondo intero, fatto di geografia, di luoghi, di storie di persone che si intrecciano, mani che compiono gesti sapienti, di porti, di ricerca, di design, di studio.

I numeri di Caffè Milani

100.000.000 – tazzine servite al bar nel mondo all’anno

17.500.000 – tazzine consumate a casa all’anno

3000 – metri quadri dello stabilimento di Lipomo

87 – anni di attività di Caffè Milani

30 – Paesi del mondo che forniscono i chicchi a Caffè Milani

3 – generazioni di famiglia coinvolte

Chiara Bergonzi, prima volta giudice al WBC 2024: “Manca un po’ il coraggio di portare caffè processati più semplici”

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Chiara Bergonzi giudice del WBC 2024 (foto concessa)
Chiara Bergonzi giudice del WBC 2024 (foto concessa)

MILANO – La queen della latte art Chiara Bergonzi veste per questa volta i panni del giudice WBC: fresca dall’esperienza dei mondiali al World of Coffee di Busan vinti dall’indonesiano Mikael Jasin, condivide le sue impressioni dal punto di vista di chi è riuscita a partecipare per la prima volta nella categoria barista, alla giuria in fase preliminary e nelle semifinali.

Chiara Bergonzi racconta l’experience dall’altra parte del palco

Un primo aspetto riguarda la location: “La scelta della sede non è stata azzeccatissima: Seul avrebbe rappresentato un punto di incontro più strategico rispetto a Busan, dove l’affluenza non è stata speciale, probabilmente anche per l’overbooking di fiere.”

“Vivere la gara è stata invece un’esperienza piuttosto eclatante: al WBC è stata la prima volta che ho potuto partecipare in fase di preliminary e semi final.”

“Ho notato che si confermano ancora una volta come tendenza i caffè anaerobici, che hanno subito fermentazioni e macerazioni. È come se si fosse un po’ persa la voglia di mettersi in gioco con una materia prima in purezza, soggetta a dei processi più tradizionali. La proposta solitamente ricade ormai su dei Geisha che sono stati sottoposti a questo tipo di lavorazione particolare.

Quest’anno tornano molto i sapori come mango, grape fruit, passion fruit, dark chocolate che restano quelli più quotati e che emergono dai Geisha e nei processi di fermentazione. Ma la sensazione generale è che manchi un po’ il coraggio di portare un caffè processato in maniera più semplice.

Stesso discorso vale per il milk beverage: tutti ormai usano la tecnica del freeze distilled che però restituisce in tazza delle dolcezze che spesso risultano quasi stucchevoli. Il signature, seppure resti un momento abbastanza creativo, vede sempre la presenza molto forte dei syrup a base frutta e questo in linea di massima non valorizza molto le caratteristiche del caffè in maniera evidente.

Ancora sull’espresso, un’altra procedura ormai diventata quasi una prassi tra i competitor è il raffreddamento in estrazione. Quindi in conclusione potrei dire che su 50 competitor, l’originalità è di pochi, seppure chiaramente il livello di preparazione sia altissimo.

Anche sulla parte del concept portato in pedana, ho visto che la maggior parte si appoggia ad un ragionamento di filiera, puntando molto al discorso che parte dall’origine e arriva sino al barista: il bean to cup, la sinergia sensoriale, sono i temi sin qui più trattati.”

Ma quindi questa sua prima volta che cosa le ha lasciato?

“È stata di sicuro un’esperienza che ho vissuto molto bene e anche con un po’ di tensione: ho sperimentato in prima persona le competizioni mondiali soltanto nella mia categoria di latte art e per questo sono stata contentissima di poter partecipare addirittura alle semifinali e ai preliminary: solitamente nessuno vi accede al primo giro.

Sono arrivata invece pronta ad affrontare questa prova anche grazie a Sca Italy e al percorso giudici organizzato in Italia: Luca Ventriglia e Lauro Fioretti sono presentissimi in questa crescita professionale e Sigep Rimini è una scuola di altissimo livello perché riesce a replicare esattamente i campionati nel mondo ma a livello nazionale.”

Howard Schultz sul declino di Starbucks: “Serve una cura maniacale nella customer experience”

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Starbucks Schultz
Howard Schultz sul palco dello Starbucks Investor Day (credits: Joshua Trujillo, Starbucks)

MILANO — Howard Schultz torna a parlare e far parlare di sé, dopo mesi di silenzio. L’uomo che ha trasformato una piccola torrefazione di Seattle nella più grande catena di caffetterie del mondo non preso molto bene i risultati dell’ultima trimestrale, invero piuttosto deludenti. Tra gennaio e marzo, le vendite a parità di perimetro sono diminuite, su scala globale, del 2%, del 3% negli Usa, dove l’anno scorso erano cresciute, nello stesso trimestre, del 12%.

In Cina – secondo mercato di Starbucks dopo gli Usa – la flessione è stata addirittura dell’11%.

Si tratta del primo calo di fatturato dal 2020, allora in piena epoca Covid.

Contestualmente, Starbucks ha anche rivisto al ribasso la guidance per l’esercizio in corso, su fatturato e utili. Dall’inizio dell’anno, il titolo ha perso più del 20% in borsa.

Abbastanza per indurre Schultz a pubblicare domenica su LinkedIn un post fortemente critico, nel quale ha espresso i suoi mali di pancia sull’operato degli attuali vertici di Starbucks sottolineando di avere ancora a cuore le sorti dell’azienda, pur non facendo più parte del suo management.

Schultz ha ceduto lo scettro di ceo di Starbucks al manager di origine indiana Laxman Narasimhan, nella primavera del 2023

Lo scorso autunno è uscito anche dal board assumendo la carica di presidente emerito. Rimane tuttora però uno dei massimi azionisti della società.

“Ho insistito sul fatto che i correttivi vanno apportati innanzitutto in casa” sostiene Schultz.

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