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martedì 26 Novembre 2024
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Consorzio promozione caffè: “La tazzina è un rito che unisce il 92% degli italiani da nord a sud”

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consorzio promozione caffè
L'importanza del caffè in Italia (immagine concessa)

MILANO – Sono poche le cose che mettono d’accordo gli italiani e una di queste è senza dubbio il caffè, considerato da sempre un simbolo del made in Italy nel mondo. Non un semplice stereotipo, ma una convinzione radicata nella quasi totalità degli abitanti del Belpaese, a conferma del legame indissolubile che hanno con questa bevanda. La conferma arriva dalla nuova indagine “Se è italiano… si sente! – Gli italiani e il caffè” realizzata da AstraRicerche per Consorzio Promozione Caffè[1], che ha esplorato i valori che chi lo beve abitualmente (oltre il 98% degli intervistati) attribuisce all’amata tazzina, restituendo una fotografia decisamente… tricolore.

“Siamo tutti d’accordo: il caffè è da sempre considerato un simbolo del Made in Italy nel mondo. Ma quanto valore è racchiuso per gli italiani stessi dentro questa affermazione? Con questa ricerca siamo voluti andare più in profondità, anche per capire quanto questo binomio potesse essere ancora vero nel 2024. La fotografia che ci restituisce AstraRicerche da un lato ci conferma il legame indissolubile tra gli italiani e il caffè e dall’altro ci sorprende per il patrimonio di eccellenza, innovazione, creatività e tradizione che la tazzina, in quei pochi sorsi, è capace di raccontare al popolo che l’ha resa celebre nel mondo”, ha dichiarato Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè.

Una tazzina ricca di valori

Uno degli aspetti che gli italiani ritrovano maggiormente nel caffè è quello della ritualità: per il 92% un’abitudine che scandisce non solo i diversi momenti della giornata, ma anche le varie occasioni di convivialità. Un aspetto, quest’ultimo, molto importante soprattutto per gli italiani tra i 25 e i 34 anni (95%). Oltre a essere considerato come una sveglia per il Paese (91%), è anche un momento d’incontro (92%) e un gesto d’amore rivolto alle persone a cui lo offriamo (91%).

Non meno importante è il concetto di tradizione, che anche in questo caso mette praticamente tutti d’accordo: è un rito che ci unisce da nord a sud (92%) e che richiede una precisa gestualità sia nel prepararlo (91%), sia nel berlo (90%). Molto apprezzata dai più giovani è anche la varietà che il panorama italiano offre in termini di miscele e tipologie (91% dei 25-34enni rispetto all’89% della media degli intervistati).

Un punto di forza per la nostra economia

Tra i prodotti agroalimentari italiani più esportati nel 2023, con un giro d’affari di 2,259 miliardi di euro (+6,8% sul 2022)[2], il caffè è uno dei settori industriali storicamente più legati al nostro know-how. Ne sono primi sostenitori gli italiani stessi, secondo cui la qualità del caffè è ben rappresentata sia da marchi celebri (92%), sia da piccole torrefazioni (87%).

Inoltre, è considerato un mix straordinario tra tradizione e creatività (91%) e un simbolo del Made in Italy (90%), oltre a rappresentare nella torrefazione il “saper fare italiano” (89%).

Espresso simbolo italiano, soprattutto all’estero

Da sempre il caffè fa sentire a casa gli italiani, soprattutto quando sono fuori dai propri confini, in quanto certi che il “nostro” sia il migliore del mondo (88%) e che sia apprezzato ovunque (86%), soprattutto dagli stranieri quando sono in Italia (80%): gli italiani, infatti, amano trovarlo all’estero mentre viaggiano (89%) e sono convinti di poterlo riconoscere anche a occhi chiusi (81%), ma soprattutto sono convinti che contribuisca a creare un’immagine positiva dell’Italia nel mondo (89%) e a esportare il nostro modo di intendere il caffè (83%). Ma qual è – secondo gli italiani – il simbolo del caffè italiano per gli stranieri nel mondo? Gli italiani non hanno dubbi: è l’espresso (61%), seguito da quello della moka (22%).

Un “viaggio” multisensoriale

Per gli italiani, bere un caffè non è una semplice abitudine, ma un’esperienza capace di coinvolgere tutti e cinque i sensi (70%). Anzi, un vero e proprio viaggio sensoriale del coffee lover, che segue delle tappe molto precise e che inizia con l’olfatto: l’aspetto più apprezzato, infatti, è il profumo, sia del caffè appena fatto (91%), sia della miscela o dei chicchi appena tostati (88%). Arriva quindi il gusto, inteso come sapore (89%) e calore (84%), sensazione quest’ultima apprezzata anche a livello tattile (81%), seguito dall’udito, con il borbottio della moka (84%) che supera il suono della macchina del bar (68%). Ultima tappa, ma non meno importante, la vista, in particolare quando si tratta di giudicare l’aspetto finale del caffè e dei suoi “fratelli”, come cappuccino o caffè macchiato (83%).

Un rito che ci rende felici

“L’attesa del piacere è essa stessa il piacere”, diceva il filosofo tedesco Lessing. E mai aforisma potrebbe essere più azzeccato per descrivere come, per gli italiani, anche la gestualità che anticipa la degustazione del caffè sia parte di questa esperienza multisensoriale. Fondamentale è la cura nella presentazione (82%), come la scelta della tazzina e del cucchiaino perfetti e l’accostamento con un bicchiere d’acqua o un cioccolatino.

Non meno importanti la precisione nel dosarlo e l’attesa nel vederlo salire nella moka o scendere dalla macchina del bar (78%). A circa 7 italiani su 10, inoltre, piace macinarlo personalmente e apprezzano anche la particolare attenzione di alcuni baristi nello scaldare la tazzina, mentre poco più della metà degli intervistati ama la velocità della macchina a capsule o a cialde (per i 25-34enni si sale oltre il 65%) e le modalità più di nicchia, come la cuccuma napoletana, il caffè turco non filtrato o l’alambicco di vetro. Perché possono essere innumerevoli i modi di berlo e di viverlo, così come le sensazioni che può scatenare, ma è sempre lo stesso il sentimento che ci lega al caffè: un amore ricco di sfaccettature, proprio come noi italiani.

Dati

[1] “Se è italiano… si sente! – Gli Italiani e il Caffè”, indagine condotta da AstraRicerche per il Consorzio Promozione Caffè ad aprile 2024 su un campione di 1.001 intervistati 18-65enni statisticamente rappresentativi della popolazione

[2] Report Scambi con l’estero – La bilancia agroalimentare italiana nel 2023, Ismea

Gruppo Melitta, in Italia con Caffè Corsini, acquisisce maggioranza del torrefattore sudafricano Caturra Coffee

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Il logo del Gruppo Melitta (preso dal sito aziendale)
Il logo del Gruppo Melitta (preso dal sito aziendale)

BREMA (Germania) – Il Gruppo Melitta, che possiede già il 70% dell’italiana Caffè Corsini, ha acquisito una partecipazione di maggioranza nella torrefazione di Caturra a Città del Capo, in Sudafrica. La nuova partnership sarà gestita da Melitta Europe – Coffee Division con sede a Brema, che finora è stata responsabile delle attività europee di Melitta all’interno del Gruppo.

“La crescita in nuovi mercati e l’internazionalizzazione del nostro business sono importanti per Melitta Coffee di Brema se vogliamo raggiungere gli obiettivi di crescita e di guadagno che ci siamo prefissati”, così Matthias Rensch, amministratore delegato di Melitta Europa – Divisione Caffè.

“Siamo convinti di poter fare un uso eccellente della vasta esperienza del Gruppo Melitta per la crescita e l’espansione di Caturra, e di poter aprire numerose nuove opportunità di vendita nel continente africano per le unità commerciali del Gruppo Melitta”.

Su Caturra

Caturra tosta e distribuisce caffè da circa 30 anni. L’azienda, gestita da Annette Becker e Ryan Palos, serve tutte le categorie del mercato sudafricano del caffè, dalla vendita al dettaglio al mercato fuori casa. Caturra si occupa di torrefazione e distribuisce caffè da circa 30 anni. L’azienda serve tutte le categorie del mercato sudafricano del caffè, dalla vendita al dettaglio a quella fuori casa. I servizi offerti a hotel, ristoranti e aziende comprendono la vendita di macchine e altri prodotti come tè, acqua e cacao, nonché l’assistenza ai clienti. Con circa 25 dipendenti, Caturra è una presenza piccola ma ben collegata sulla scena del caffè sudafricano.

Con circa 25 dipendenti, Caturra è una presenza piccola ma ben collegata sulla scena del caffè sudafricano. presenza sulla scena del caffè sudafricano.

Il gruppo Melitta

Melitta è un gruppo di aziende che opera a livello internazionale ed è una delle principali aziende familiari indipendenti, sia in Germania che in Italia che all’estero. Le sue attività principali sono sviluppo, la produzione e la vendita di prodotti di marca per la degustazione del caffè, per la conservazione e la preparazione dei cibi e per la casa. per la conservazione e la preparazione degli alimenti e per la pulizia della casa. Ulteriori informazioni sono disponibili a questo indirizzo.

Melitta Europa – Divisione Caffè –

La Melitta Europa GmbH & Co. KG – Divisione Caffè – è responsabile dell’attività europea di Melitta. La gamma di prodotti offre il caffè giusto per ogni gusto: dal caffè filtro al cappuccino istantaneo, dai chicchi di caffè interi alle macchine da caffè completamente automatiche, alle cialde per l’erogazione di caffè in tazza singola.

MUMAC per la Giornata internazionale dei musei con il convegno sullo sviluppo sostenibile il 17/05 e l’apertura straordinaria il 19/05

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MUMAC - Museo della macchina per caffè di Cimbali Group (immagine concessa)

BINASCO (Milano) – Due i momenti che quest’anno vedranno MUMAC, Museo della macchina per caffè di Cimbali Group, impegnato nell’International museum day di Icom (International council of museums): venerdì 17 maggio con la partecipazione al convegno “Musei e imprese verso la cultura dell’inclusività e dello sviluppo sostenibile” e domenica 19 maggio con un’apertura straordinaria del museo ed una speciale visita guidata all’esposizione e agli archivi di MUMAC.

Gli eventi MUMAC per la Giornata internazionale dei musei

Due occasioni per sottolineare l’impegno del Gruppo con MUMAC per la diffusione culturale, la riflessione e la condivisione di sapere, valori che Icom ha sancito nella recente definizione del ruolo dei musei come luoghi aperti, accessibili e inclusivi, con l’obiettivo di condividere il proprio patrimonio, promuovendo la diversità e la sostenibilità.

Ogni anno, dal 2020, la Giornata internazionale dei musei sostiene una serie di Obiettivi dell’agenda 2030 sullo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Nel 2024, la proposta di Icom di unlocking knowledge verte sull’obiettivo 4 (Istruzione di qualità inclusiva ed equa-promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti) e sull’obiettivo 9 (Industria, innovazione e infrastrutture- industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione).

In quest’ottica i musei d’impresa, quale MUMAC è, rappresentano il perfetto punto di convergenza dei due propositi: diffusione della cultura industriale in modo inclusivo, dove heritage e innovazione si incontrano.

Il tema di quest’anno della Giornata internazionale dei musei, “Musei per l’educazione e la ricerca”, sottolinea il ruolo cruciale delle istituzioni culturali nel fornire un’esperienza educativa a tutto tondo e MUMAC, con l’esposizione museale, la sua biblioteca storica del caffè e l’archivio storico, rappresenta appieno il connubio fra luogo di conoscenza e di ricerca.

In questo contesto, MUMAC si attiva quindi con due iniziative distinte, il 17 e il 19 maggio.

Il 17 maggio parteciperà al Convegno “Musei e imprese verso la cultura dell’inclusività e dello sviluppo sostenibile”, organizzato da Lavazza con Icom Italia, ASviS – Alleanza per lo sviluppo sostenibile, il Festival dello Sviluppo Sostenibile e Museimpresa, Associazione italiana musei e archivi d’impresa che si svolgerà in Triennale Milano dalle 9.30 alle 13.00.

Nell’ambito del Convegno, nel focus group dedicato alle Pratiche inclusive nei musei, Barbara Foglia, MUMAC Director, racconterà l’evoluzione di MUMAC per diventare sempre più museo per tutti.

Diffusione della cultura, sostenibilità, inclusività, interazione, coinvolgimento sono, infatti, le parole chiave che guidano costantemente lo sviluppo del museo: dal restyling realizzato in occasione del decennale nel 2022 alle novità introdotte recentemente, MUMAC ha dedicato via via sempre più spazio alla fruizione dei propri contenuti in modo responsabile a pubblici sempre più eterogenei.

Un percorso conoscitivo che unisce arte, tecnologia, cultura, design e storia attraverso un iter espositivo con utili soluzioni per una miglior fruibilità, l’utilizzo dell’AI per visite guidate in una  molteplicità di lingue impensabile fino a poco tempo fa, l’introduzione di un originale format di edutainment che permette di imparare attraverso il divertimento, sono solo alcuni dei progetti che contribuiscono a “offrire esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”, citando la nuova definizione di museo di ICOM.

“Attraverso Mumac, Cimbali Group esprime non solo attenzione per il proprio territorio e per la cultura del Made in Italy ma anche il suo impegno per valorizzare la diversità e l’ inclusione in un’ottica sempre più sostenibile. Uno dei nostri obiettivi è fare in modo che questo impegno possa essere fonte di ricchezza ed esempio per tutti”, afferma Fabrizia Cimbali, amministratore delegato di Cimbali Group.

A tal proposito, Barbara Foglia aggiunge: “I progetti messi in campo sono esempi della volontà di implementare concretamente un processo di miglioramento continuo del museo d’impresa del Gruppo, un luogo e uno spazio in evoluzione costante su un cammino che unisce passato, presente e futuro per diventare sempre più museo per tutti”.

Il secondo evento è previsto il 19 maggio con l’apertura straordinaria del museo.

Dalle 16.30 alle 19.00, MUMAC aprirà non solo le porte dell’esposizione museale, ma anche quelle del proprio archivio storico e della MUMAC Library, la Biblioteca storica del Caffè, proprio per facilitare l’accesso a luoghi dove la conoscenza si può ampliare e approfondire.

Una visita guidata speciale, su prenotazione, con Enrico Maltoni, collezionista e co-creatore di MUMAC, permetterà di scoprire alcuni fra gli aspetti meno conosciuti e più interessanti delle macchine per caffè professionali, ampliando la veduta, non solo sul prodotto, ma anche sui personaggi storici che ne hanno contraddistinto la realizzazione e il successo nel tempo.

Gli appuntamenti:

  • Venerdì 17 maggio

Convegno “Musei e Imprese verso la Cultura dell’Inclusività e dello Sviluppo Sostenibile”, Triennale Milano (dalle 9.30 alle 13.00)
Accesso libero, posti limitati.

L’evento sarà trasmesso anche sul canale YouTube di Lavazza

Scopri qui i relatori e il programma dell’evento

  • Domenica 19 maggio
    Giornata internazionale dei musei Icom al MUMAC, apertura straordinaria di MUMAC

Dalle 16.30 alle 19.00 visite libere in autonomia, alla scoperta delle collezioni, della MUMAC Library e dell’Archivio storico. Alle 17.00 visita speciale guidata dal collezionista Enrico Maltoni da prenotare qui (posti limitati)

La scheda sintetica del MUMAC – Museo della macchina per caffè di Cimbali Group

Nato nel 2012 in occasione del centenario della fondazione dell’impresa da parte di Giuseppe Cimbali a Milano, il museo, grazie alle collezioni Cimbali e Maltoni, è la più grande esposizione permanente dedicata alla storia, al mondo e alla cultura delle macchine professionali per il caffè espresso; con oltre 100 pezzi esposti all’interno dell’headquarter di Cimbali Group situato a Binasco (Milano) racconta più di 120 anni di storia e dell’evoluzione di un intero settore del Made in Italy, non solo dal punto di vista tecnologico, ma anche del design e dello stile dei prodotti e dei costumi legati al consumo della bevanda.

Oltre alle macchine esposte, MUMAC è dotato di altri 250 pezzi a disposizione per rotazioni all’interno del museo o prestiti worldwide, di un fondo librario con circa 1.300 volumi tematici e di un archivio con decine di migliaia di documenti tra foto, brevetti, lettere, cataloghi, utili a ricostruire la storia della macchina per caffè espresso.

MUMAC produce contenuti culturali originali quali mostre, tavole rotonde e volumi divulgativi (tra cui il libro SENSO ESPRESSO. Coffee. Style. Emotions), organizza iniziative educational dedicate a scuole, università e famiglie e, attraverso MUMAC Academy, propone corsi rivolti ai professionisti del settore e ai coffee lovers.

Dalla Corte Italia presenta DC Italia – On The Road: 1ª tappa a Roma al Sensorio Coffee Lab con il contest di latte art, 24/05

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Dalla Corte Italia - On The Road: prima tappa a Roma (immagine concessa)

BARANZATE (Milano)  – DC Italia annuncia “DC Italia – On The Road“, un evento itinerante dedicato agli appassionati del caffè, che avrà come protagonista la macchina per espresso Zero di Dalla Corte. Questo emozionante tour offrirà workshop esclusivi, training con baristi di caffetteria specialty, oltre a momenti di incontro e formazione per baristi, torrefattori e amanti del caffè.

La prima tappa di “DC Italia – On The Road” prenderà il via il 24 Maggio a Roma, presso il Sensorio Coffee Lab a partire dalle ore 14.30. Situato nel vivace quartiere di Roma Nord, Sensorio Coffee Lab è un’incantevole caffetteria specialty che ha conquistato il cuore abitanti della Capitale e turisti con la sua atmosfera accogliente e la sua selezione di caffè di alta qualità.

In collaborazione con Sensorio e Oatly, Dalla Corte ha preparato una giornata ricca di interessanti tematiche legate al mondo della tazzina.

Tra i momenti salienti dell’evento, spiccano una sessione di assaggi esclusivi per comprendere l’impatto di temperatura, flusso d’acqua e diametro del portafiltro sul risultato in tazza, e una gara di latte art “Zero Waste” in cui il latte d’avena Oatly sarà protagonista.

Il contest di latte art vedrà i migliori professionisti competere in una sfida emozionante per portare a casa il premio di 500€. Utilizzando la macchina espresso Zero di Dalla Corte, i concorrenti dovranno dimostrare le proprie abilità nella creazione di figure artistiche impeccabili su tazze e recipienti insoliti.

La macchina per espresso Zero di Dalla Corte è al centro dell’attenzione di “DC Italia – On The Road”.

Dotata di regolazione digitale del flusso d’acqua in erogazione e di una stabilità termica regolabile al decimo di grado, la Zero è sinonimo di prestazioni impeccabili e risultati di alta qualità. Le sue lance vapore erogano un vapore “secco” ideale per una montatura a crema perfetta, rendendola la scelta ideale per competizioni di latte art di alto livello come quella proposta durante l’evento.

La Zero è stata progettata per offrire non solo prestazioni eccezionali, ma anche una grande versatilità, consentendo ai baristi di personalizzare ogni aspetto dell’estrazione per ottenere il massimo dalla miscela di caffè utilizzata. Grazie alla sua tecnologia all’avanguardia e al design innovativo, la Zero si distingue come una delle macchine per espresso più avanzate disponibili sul mercato.

In linea con la crescente richiesta di bevande alternative al latte nei locali italiani, il latte utilizzato per la competizione sarà Oatly avena, che garantisce un’emulsione perfetta e si inserisce nella filosofia zero waste dell’evento.

Per concludere in bellezza, l’evento si concluderà con un aperitivo finale, offrendo ai partecipanti l’opportunità di condividere la loro passione per il caffè in un’atmosfera di convivialità e intrattenimento.

DC Italia – On The Road promette di essere un’esperienza indimenticabile per tutti gli amanti del caffè, unendo formazione, competizione e divertimento in un unico evento. Non mancate.

Lavazza lancia le bevande ready to drink con la miscela 100% Arabica per l’estate

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Espresso and Milk (immagine concessa)

TORINO – Questa estate sarà possibile godere della qualità Lavazza, azienda torinese leader in Italia nella produzione di caffè, in un nuovo formato pronto da bere in qualsiasi momento e occasione: sono state infatti rivisitate in chiave fresca e moderna due iconiche ricette della tradizione, come il cappuccino e l’espresso con latte.

“Lavazza ha deciso di entrare nel mercato del ready to drink per rispondere alle esigenze dei consumatori, soprattutto per quanto riguarda il target più giovane, cavalcando le nuove tendenze e offrendo ulteriori modalità di consumo del caffè. Vogliamo arricchire il segmento di riferimento grazie alla nostra esperienza e maestria nell’ideazione e preparazione di ricette della caffetteria italiana, questa volta in versione fredda” commenta Igor Nuzzi, region director Italia e Iberia del Gruppo Lavazza.

Le bevande Ready to Drink Lavazza sono pensate per un pubblico giovane, sempre in movimento e alla ricerca di soluzioni che possano accompagnarlo durante la giornata, in particolare nel periodo estivo.

Realizzate con una miscela 100% Arabica, offrono un tocco rinfrescante all’esperienza del caffè Lavazza.

Le tre ricettazioni Espresso and Milk, Cappuccino e Caffè Latte (in vendita esclusiva per il canale food service) rappresentano la soluzione perfetta per avere sempre a portata di mano il piacere di una bevanda al caffè fresca, da assaporare durante i momenti di condivisione in ufficio, leggendo un libro al parco o durante una gita fuori porta.

Espresso and Milk

Una miscela 100% Arabica abbinata a un morbido latte parzialmente scremato. Una bevanda al caffè dalla giusta intensità e dal retrogusto gradevole ed equilibrato.

Cappuccino

Una miscela 100% Arabica, latte parzialmente scremato e gustoso cacao. Un delizioso equilibrio tra note di cioccolato e caffè dalla consistenza vellutata e cremosa.

Cappuccino (immagine concessa)

Caffè Latte

Una miscela 100% Arabica insieme a latte parzialmente scremato, in cui prevalgono le note morbide del latte con un leggero tocco di caffè.

Caffè Latte (immagine concessa)

Lavazza Ready to Drink è disponibile per il consumo domestico, negli uffici nelle vending machine e all’interno del canale horeca.

La scheda sintetica del Gruppo Lavazza

Lavazza, fondata a Torino nel 1895, è un’azienda italiana produttrice di caffè di proprietà dell’omonima famiglia da quattro generazioni. Il Gruppo è oggi tra i principali protagonisti nello scenario globale del caffè, con un fatturato di oltre 3 miliardi di euro e un portfolio di marchi leader nei mercati di riferimento come Lavazza, Carte Noire, Merrild e Kicking Horse. È attivo in tutti i segmenti di business, presente in 140 mercati, con 8 stabilimenti produttivi in 5 Paesi.

La presenza globale è frutto di un percorso di crescita che dura da oltre 125 anni e gli oltre 30 miliardi di tazzine di caffè Lavazza prodotti all’anno sono oggi la testimonianza di una grande storia di successo, per continuare a offrire il miglior caffè possibile in qualsiasi forma, curando ogni aspetto della filiera, dalla selezione della materia prima al prodotto in tazza.

Il Gruppo Lavazza ha rivoluzionato la cultura del caffè grazie ai continui investimenti in Ricerca e Sviluppo: dall’intuizione che ha segnato il primo successo dell’impresa – la miscela di caffè – allo sviluppo di soluzioni innovative per i packaging; dal primo espresso bevuto nello Spazio alle decine di brevetti industriali sviluppati.

Un’attitudine a precorrere i tempi che si riflette anche nell’attenzione rivolta al tema della sostenibilità – economica, sociale e ambientale – considerata da sempre un riferimento per indirizzare la strategia aziendale. “Awakening a better world every morning” è il purpose del Gruppo Lavazza, che ha l’obiettivo di creare valore sostenibile per gli azionisti, i collaboratori, i consumatori e le comunità in cui opera, unendo la competitività alla responsabilità sociale e ambientale.

La preparazione del cold brew in tre minuti a casa grazie ai laser: lo studio

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cold brew induzione riduzione caffè freddo
Cold brew (foto da Pixabay)

MILANO – Nel 2022 alcuni ricercatori tedeschi hanno utilizzato laser pulsati per ridurre il tempo di preparazione del caffè cold brew a pochi minuti. Tuttavia questo metodo non è stato ancora applicabile fuori da un laboratorio di ricerca. Recentemente un team australiano ha perfezionato un tempo di preparazione del cold brew altrettanto rapido utilizzando un setup ad ultrasuoni collegato a una macchina del caffè pronta all’uso.

Il cold brew in tre minuti: il sistema dell’Università del Nuovo Galles del Sud

Il sistema brevettato di trasmissione del suono sviluppato dagli ingegneri dell’Università del Nuovo Galles del Sud (UNSW) vede un trasduttore focalizzare onde sonore di 38,8 kHz attraverso un corno metallico verso il portafiltro di una macchina per caffè espresso Breville, trasformando la cesta del caffè in un potente reattore ultrasonico.

L’ultrasuono accelera efficacemente il processo di preparazione del caffè cold brew per estrarre oli, sapore e aroma dal caffè in circa lo stesso tempo necessario per fare un caffè espresso bollente.

“Gli ultrasuoni accelerano il processo di estrazione a causa della cavitazione acustica,” ha spiegato al portale New Atlas il dottor Francisco Trujillo dell’UNSW, autore corrispondente di un articolo sulla ricerca. “Quando le bolle acustiche collassano vicino al caffè macinato, generano micro-getti con una forza sufficiente a intaccare e frantumare i chicchi di caffè,  intensificando l’estrazione dell’aroma e dei sapori del caffè. E l’accelerazione è enorme:  riduciamo ciò che tipicamente richiederebbe da 12 a 24 ore a meno di tre minuti.”

Nestlé: previsto investimento di oltre 175 mln di euro in Brasile per Nescafè

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Nestlé Nespresso
Il logo Nestlé

La multinazionale Nestlé ha deciso di investire 196 milioni di dollari, circa 175 milioni e mezzo di euro, in Brasile. L’investimento servirà per espandere la capacità produttiva e le vendite delle linee Nescafè. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Business 24.

L’investimento di Nestlé in Brasile

BRASÍLIA – Cresce la domanda di caffè e per questo motivo Nestlé investirà 196 milioni di dollari in Brasile, mercato già nel mirino dell’azienda, entro il 2026.

L’investimento, pari a 1 miliardo di reais servirà per espandere la capacità produttiva e le vendite delle linee Nescafè e consolidare il marchio come veicolo per prodotti a maggior valore aggiunto, che stanno rapidamente crescendo nel paese, focalizzando l’attenzione sulla fascia di consumatori più giovani.

In particolare l’attenzione è rivolta verso gli under 24 la cui crescita dei consumi è stata 10 volte superiore rispetto al resto dei gruppi di consumatori.

“Siamo in un momento di espansione del consumo di caffè premium, e questo sta rendendo il consumo del prodotto più sofisticato in Brasile”, ha detto in un’intervista Valeria Pardal, responsabile del marchio Nestlé.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui

illycaffè partner ufficiale della fiera d’arte Taipei Dangdai

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illycaffè lee ufan
La illy art collection firmata da Lee Ufan (immagine concessa)

TAIPEI – illycaffè, azienda globale riconosciuta in tutto il mondo per il canale di comunicazione privilegiato che ha creato con il mondo dell’arte, anche quest’anno è partner ufficiale di Taipei Dangdai, fiera d’arte contemporanea che si tiene al Nangang Exhibition Center di Taipei (Taiwan) dal 10 al 12 maggio 2024.

illycaffè protagonista alla fiera d’arte Taipei Dangdai

Allo stand illy della fiera Taipei Dangdai, gli amanti dell’arte e gli espositori potranno scoprire la nuova illy Art Collection firmata da Lee Ufan e immergersi in un ambiente in cui bellezza e bontà si fondono in un sofisticato design che si richiama allo stile caratteristico dell’opera dell’artista e all’aroma dell’esclusivo blend illy.

Attraverso il caratteristico tratto essenziale che lo contraddistingue, Lee Ufan ha usato le iconiche tazzine illy per esprimere il suo concetto di incontro, quel momento nel tempo e nello spazio in cui il pennello incontra la tela.

Le tazze illy Art Collection sono infatti decorate con un’unica intensa pennellata, in modo da preservare lo spazio necessario per fare dialogare diversi elementi fra loro e creare un legame tra la porcellana bianca e il dipinto.

Le illy Art Collection sono il segno più tangibile del profondo legame che esiste da oltre 30 anni fra illycaffè e il mondo dell’arte contemporanea. Le iconiche tazzine che hanno trasformato un oggetto quotidiano in una tela bianca sulla quale, negli anni, si sono cimentati più di 130 artisti di fama internazionale, oggi rappresenta una delle più grandi raccolte d’arte contemporanea al mondo.

I visitatori potranno visionarla nella sua interezza nella sezione dello stand Take me Home, grazie ad un muro creato per l’occasione in cui sono messe a disposizione del pubblico le cartoline che illustrano le oltre 450 tazzine che compongono la collezione.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi. L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica.

Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è made in illy viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.

Al via il concorso nazionale di pasticceria degli Istituti alberghieri Vietato calpestare i sogni, 16-17/05

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Il podio dell'edizione 2023 del concorso (immagine concessa)

TERMOLI – La Federazione italiana pasticceria gelateria cioccolateria (Fipgc) in collaborazione con il Ministero dell’istruzione e del merito (Mim) annuncia il Concorso nazionale Vietato calpestare i sogni. Un evento unico nel suo genere che ha lo scopo di mettere in gioco e valorizzare le abilità degli alunni con PEI (Piano educativo individualizzato) provenienti dagli Istituti alberghieri d’Italia, in un’ottica di inclusione e formazione.

Il concorso di pasticceria Vietato calpestare i sogni

Organizzato con il supporto di Anffas Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale, il concorso, fiore all’occhiello della FIPGC, si avrà il 16 e il 17 maggio 2024 presso l’Istituto Professionale di Stato “Federico di Svevia” di Termoli (CB).  Sarà una due giorni entusiasmante in cui ragazze e ragazzi, che vanno dai 16 ai 18 anni, si mettono alla prova realizzando un dessert innovativo. Ogni scuola partecipa con una squadra di due alunni composta dal concorrente principale con PEI e dal concorrente tutor.

“L’obiettivo primario di questo concorso è quello di abbattere le diversità e creare la condizione giusta per immergere gli studenti nella cultura della pasticceria italiana e internazionale. Miriamo a promuovere lo scambio di idee e di metodologie, favorendo la crescita professionale e personale dei giovani attraverso un confronto diretto e costruttivo – afferma Matteo Cutolo, presidente Fipgc. Emozionante vedere la sinergia che si istaura quando i ragazzi lavorano insieme, noi adulti abbiamo tanto da imparare da loro. Qui l’inclusione non è solo un concetto astratto, ma una realtà tangibile”.

I giovani in gara, reduci da mesi di duro allenamento e studio, dovranno realizzare un dessert complesso e originale che abbia uno o più ingredienti tipici della propria regione di appartenenza e dovranno altresì realizzare una brochure descrittiva. In 120 minuti dovranno mettercela tutta per presentare alla giuria un dolce fuori dal comune.

Ad essere valutati saranno l’originalità degli ingredienti e del dessert nel complesso, il gusto, l’autonomia nello svolgimento, la pulizia del piano di lavoro e la modalità di presentazione alla giuria. A quest’ultima, composta da Maestri Pasticcieri FIPCG e da Rappresentanti del MIM, il difficile compito di eleggere i vincitori, con un podio composto da 1°, 2° e 3° classificato. A tutti sarà consegnato un attestato di merito e la medaglia ufficiale.

L’evento è gratuito e aperto a tutti. Per orari, maggiori informazioni e per seguire in diretta la competizione basta cliccare qui.

La scheda della Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc)

La Federazione internazionale pasticceria, gelateria e cioccolateria (Fipgc) è l’ente che promuove la pasticceria italiana in tutto il mondo.

Vanta una presenza radicata e capillare sul territorio italiano, con delegati per ogni regione e dei sotto-delegati per ogni provincia. Ha lo scopo di unire tutte le realtà esistenti sul territorio (scuole, grossisti, associazioni, imprese del settore pasticceria, gelateria, cioccolateria, panificazione), per rafforzarne la collaborazione ed ottenere la crescita di tutto il settore e dei prodotti Made in Italy.

Fipgc organizza in tutta Italia eventi, fiere, corsi di formazione di alto livello, preparazione One-to-One o di squadra per gareggiare nei concorsi a livello nazionale e internazionale. Dal 2015 organizza i Campionati Italiani e i Campionati mondiali di pasticceria e cake design.

Nel 2017 nascono anche i Campionati nazionali di pasticceria alberghieri d’Italia: promossi insieme al MIUR, Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, è il primo campionato Juniores di pasticceria dedicato agli istituti alberghieri, che dà modo ai giovani che vogliono intraprendere la professione di confrontarsi con i grandi maestri d’Italia.

Fipgc è un soggetto che ha acquisito in questi ultimi anni una grande importanza a livello istituzionale. Un ruolo suggellato dai protocolli d’intesa con il Ministero degli Esteri, con lo scopo di sostenere il made in Italy e delle eccellenze italiane nel mondo e con il MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) per rafforzare il rapporto tra scuola e mondo del lavoro.

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Grancereale celebra 35 anni e lancia i biscotti al caffè e alla mandorla salata

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I biscotti al caffè di Grancereale (immagine concessa)

PARMA – Grancereale compie 35 anni. Lo storico brand del Gruppo Barilla, nato nel 1989, è l’unico in Italia ad offrire un’intera gamma di biscotti con 100% ingredienti vegetali. Da sempre impegnato a realizzare prodotti con farina integrale, promuovendo una dimensione quotidiana in equilibrio tra gusto, movimento e natura, Grancereale festeggia il traguardo dei 35 anni di vita lanciando 2 nuove referenze: Grancereale Caffè (con caffè 100% arabica e cioccolato fondente con cacao dell’Ecuador) e Grancereale Mandorla salata (con mandorla salata e cioccolato fondente con cacao dell’Ecuador).

I due nuovi biscotti si presentano con un packaging in sacchetto da 280 grammi, all’insegna del claim 100% ingredienti vegetali, ideali come protagonisti della colazione o come snack durante la giornata.

Inoltre, tutta la linea di biscotti avrà una nuova estetica, con un packaging dai colori più brillanti, un nuovo pattern caratterizzato dall’esplosione di chicchi e semi che richiamano l’energia e il gusto.

Come nascono le nuove referenze, Grancereale al caffè e alla mandorla salata

L’idea delle due nuove referenze nasce dal desiderio del brand di fare un ulteriore passo avanti nell’innovazione creando due nuovi gusti distintivi. Il progetto ha mosso i primi passi alla fine del 2022 e ha richiesto un lavoro di ricerca e sviluppo per ottenere un profilo di gusto autentico desiderato. La peculiarità dei biscotti e del brand Grancereale risiede, infatti, nella riconoscibilità degli ingredienti che ne fanno parte: proprio per questo, anche la sequenza di miscelazione è stata studiata per preservarne la visibilità nel prodotto finito.

Per Grancereale Mandorla salata, la dimensione delle mandorle garantisce visibilità e riconoscibilità organolettica alla masticazione.

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I biscotti alla mandorla salata (immagine concessa)

Mentre per Grancereale Caffè, l’origine botanica della materia prima 100% arabica, è garanzia di equilibrio e morbidezza di gusto. Come per tutta la linea Grancereale, gli step produttivi prevedono il dosaggio degli ingredienti, la loro miscelazione, la formatura (stampa forma e logo), la cottura e il confezionamento.

“La distintività di Grancereale deriva proprio dalla combinazione di identità e riconoscibilità degli ingredienti, tutti di origine 100% vegetale con grano 100% italiano – commenta Andrea Capano, marketing manager di Grancereale. Inoltre, lo spessore ridotto del biscotto ne esalta le caratteristiche di croccantezza, ideali per un consumo a colazione. Le fave di cacao di provenienza Ecuador, invece, permettono ai nostri prodotti di avere un gusto particolarmente armonico ed equilibrato”.

Grancereale nasce nel 1989 come uno dei primi biscotti integrali con cereali di Mulino Bianco. Negli anni la gamma cresce e nel 2011 diventa una marca con una propria identità, fino ad essere oggi un marchio iconico e distintivo grazie al suo aspetto “unprocessed” che richiama la natura. Uno dei primi brand in Italia ad aver parlato di piacere legato alla natura, è anche l’unico ad offrire un’intera gamma di biscotti con 100% ingredienti vegetali. Da sempre impegnato a realizzare prodotti con farina integrale, promuove una dimensione quotidiana in equilibrio tra gusto, movimento e natura. Ad oggi, il marchio offre al consumatore una gamma di prodotti che include biscotti ai cereali e barrette per un totale di 14 referenze.

Di recente, il brand ha inaugurato un nuovo capitolo con uno spot manifesto on air sulle TV generaliste e satellitari, realizzato dall’agenzia Marimo, dedicato a chi cerca gioia, emozione e godimento attraverso la natura, in coerenza con l’identità della marca e il visual system curati dalla stessa agenzia. L’obiettivo è intrecciare una relazione più profonda con il consumatore, attraverso il nuovo payoff “Ci senti la natura”, un claim sensoriale, percettivo ed empatico, promuovendo uno stile di vita in equilibrio tra gusto, benessere e natura.

Grancereale partner ufficiale di mostra Orticola con un percorso sensoriale

Il brand è Partner ufficiale di Orticola 2024, la grande mostra-mercato di botanica più famosa d’Italia che dal 09 al 12 maggio anima Milano (nel cuore dei Giardini Pubblici Indro Montanelli).

Grancereale è presente nello spazio n.100 (110 mq in prossimità dell’ingresso di Piazza Cavour) con un percorso sensoriale inedito per scoprire le due nuove referenze appena arrivate sugli scaffali. Lo spazio è suddiviso in tre corner: La Serra, dedicata a laboratori e degustazioni, Il Grancereale Caffè per assaggiare anche le nuove referenze, accompagnate da una bevanda calda o fredda e un’installazione “labirinto” per accompagnare gli ospiti alla scoperta dell’anima 100% vegetale, una vera e propria esperienza polisensoriale che coinvolge occhi, olfatto e gusto.

Gli ospiti troveranno un QR Code presso il Grancereale Caffè e all’uscita dell’installazione, con cui registrarsi per ricevere una bag esclusiva con l’assaggio delle due nuove referenze. Inoltre, per i più curiosi sarà possibile prendere parte, ogni giorno, ai workshop all’insegna del “100% vegetale” tra food e fotografia, in compagnia dei fotografi Bruno D’Amicis e Luca Locatelli di National Geographic per imparare a catturare i dettagli più affascinanti della natura con il proprio smartphone e delle food creator Elisabetta & Federica Pennacchioni (Il Goloso Mangiar Sano) e Carlotta Perego (Cucina Botanica) per esplorare con il pubblico ricette e idee per una colazione vegetale.

Il concorso

 Dal 18 giugno al 19 ottobre, i consumatori potranno partecipare al concorso per vincere fantastici premi. Acquistando un prodotto Grancereale (incluse le barrette e le nuove referenze nelle premium bag) sarà possibile vincere ogni settimana una masterclass con un fotografo del National Geographic che si terrà alla Riserva del Monte Genzana in Abruzzo, oppure una macchina fotografica. Le istruzioni per partecipare al concorso sono presenti su tutti i pack della linea Grancereale.

Lo stabilimento di Castiglione delle Stiviere

Tutta i biscotti della gamma Grancereale sono prodotti nello stabilimento di Castiglione delle Stiviere (MN), un sito produttivo all’avanguardia, che da più di 40 anni si distingue per eccellenza e qualità.

Castiglione è uno degli stabilimenti chiave per il settore bakery del Gruppo Barilla, con 11 linee di produzione che danno vita a 103 referenze e un totale di 105.000 tonnellate di prodotti sfornati nell’arco di un anno. È qui che nascono le referenze simbolo della colazione e della merenda degli italiani, con 10 miliardi di biscotti, oltre 1 miliardo di cracker e 1 miliardo e mezzo di sfoglie dei brand più amati dagli italiani, prodotti ogni anno: Mulino Bianco, Pan Di Stelle, Pavesi e Grancereale.

Se si mettessero in fila tutti i prodotti realizzati ogni mese, si ricoprirebbe la distanza dell’equatore, ossia 40mila km. Dagli anni Ottanta, Barilla lo ha reso lo stabilimento bakery più grande del Gruppo che contribuisce allo sviluppo e al benessere del territorio di Mantova, anche grazie al lavoro e alle opportunità che offre alla comunità.

Nel 2023 sono stati investiti 12,6 milioni di euro per ampliare la linea di produzione dedicata agli snack e installare una nuova linea dedicata al confezionamento dei biscotti.

Oggi dà lavoro a circa 400 persone, di 15 nazionalità diverse.  Lo stabilimento Barilla di Castiglione delle Stiviere è guidato da una donna, Cinzia Bassi, che lavora nel Gruppo da 23 anni. Inoltre, il 62% del team di vertici dello stabilimento è ricoperto da donne, un dato che racconta l’impegno di Barilla per la valorizzazione del talento femminile.