MILANO – Il meteo torna prepotentemente alla ribalta nei mercati del caffè dettando un brusco cambiamento di sentiment nell’ultima seduta della settimana, che si conclude in forte ripresa in entrambe le borse. A mettere in fibrillazione gli operatori sono stati, in primo luogo, i dati sulle precipitazioni in Brasile e Vietnam, che continuano a descrivere una situazione preoccupante.
I rialzi maggiori si sono avuti all’IceArabica: il contratto per scadenza luglio ha guadagnato il 4,4% (+870 punti), nella seduta di venerdì 17 maggio, chiudendo a 206,60 centesimi, massimo delle ultime due settimane.
Gli acquisti si sono intensificati al superamento della soglia dei 203 centesimi fornendo ulteriore spinta al rally, che fatto volare il benchmark sino a un massimo di 207,15 centesimi.
A detta degli analisti dovremo attendere la seduta di oggi per capire se siamo di fronte a una vera inversione di tendenza nei mercati del caffè
La situazione meteo in Minas Gerais è stata, ancora una volta, il principale driver della borsa newyorchese. Nello stato brasiliano, massima area di produzione degli arabica, non piove praticamente da settimane.
Il tempo secco sta invece favorendo le operazioni di raccolta dei robusta, che sono in pieno corso.
Secondo Safras & Mercado, risultava raccolto, alla data del 14 maggio, il 16% della produzione prevista per quest’anno (21% in Rondônia).
Il raccolto di arabica era stato completato, alla stessa data, per il 7%, contro il 4% di un anno fa e il 6% della media dei 5 anni. Safras & Mercado stima il raccolto brasiliano 2024/25 in 70,37 milioni di sacchi.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.
MILANO – In occasione di Venditalia, Confida– Associazione italiana distribuzione automatica – e illimity – Gruppo bancario e PSP (Payment Service Provider) – hanno annunciato la nascita di Pehi, una nuova e capillare rete di prossimità. Una soluzione che, unendo la distribuzione automatica di alimenti e bevande alle più moderne tecnologie di pagamento e servizi digitali, amplia le potenzialità delle vending machine (oltre 830.000 su tutto il territorio nazionale) facendole diventare anche veri e propri centri di servizio a disposizione della collettività, dove in questa prima fase si potranno pagare avvisi pagoPA.
La nuova rete di prossimità Pehi
Già oggi, Pehi può contare su 70.000 distributori automatici collegati in rete e in corso di abilitazione alpagamento degli avvisi pagoPA, permettendo agli utenti di effettuare pagamenti verso la Pubblica Amministrazione comodamente dal proprio luogo di lavoro o durante le ordinarie attività quotidiane.
La prima società a cogliere le opportunità offerte dalla nuova rete, infatti, è la tech company pubblica, PagoPA, responsabile dell’omonima piattaforma dei pagamenti e nata con l’obiettivo di promuovere la capillare diffusione dei servizi pubblici digitali in Italia.
L’ambizione per Pehi si sviluppa su tre direttrici principali: introdurre un nuovo canale di pagamento accessibile a tutti, incrementare rapidamente il numero di distributori abilitati ed estendere la gamma dei servizi offerti.
Gli utenti possono accedere a Pehi tramite l’app che già utilizzano per le consumazioni (caffè, bibite o altro), scansionare il QR Code dell’avviso e pagare con estrema facilità. È possibile ricaricare il proprio borsellino elettronico direttamente ai distributori, dalle app dei singoli gestori, con denaro contante, oppure optare per metodi di ricaricacome carte di credito, Apple Pay o Google Pay. Completata la transazione, il consumatore riceve immediatamente conferma e ricevuta del pagamento effettuato, in maniera pratica e sicura.
I partner tecnologici ad oggi coinvolti nel progetto sono N-and Italia (Gruppo IVS) e Matipay (Gruppo Angel), le cui attuali applicazioni di gestione delle vending machine sono già abilitate al collegamento con Pehi.
La scelta di ampliare i servizi offerti dai distributori automatici, partendo dal caso d’uso dei pagamenti verso la Pubblica Amministrazione, è in linea con i dati registrati da pagoPA, il sistema nazionale di pagamenti elettronici che è utilizzato da una media di 12 milioni di utenti al mese e nel triennio 2021-2023 ha visto un incremento delle transazioni gestite del 53%.
Solo nel 2023, il totale delle transazioni effettuate tramite pagoPA ha superato i 386 milioni per un controvalore di 83 miliardi di euro, di cui il 3,4% per importi inferiori o uguali a 10 euro e circa il 27% per importi entro i 25 euro, a testimonianza di come l’utilizzo degli strumenti digitali nei rapporti con gli enti pubblici sia sempre più diffuso anche per i pagamenti di minore entità.
Al tempo stesso, la prossimità è diventata oggi un’esigenza fondamentale. Osservando il mercato delle vending machine a livello globale, si nota che ci sono 15 milioni di distributori automatici con mezzo miliardo di utilizzatori attivi. Numeri in crescita nei prossimi anni che sottolineano l’importanza crescente e la diffusione capillare di questi dispositivi, dimostrando come siano diventati un nuovo punto di accesso essenziale per molti servizi quotidiani.
Pehi non solo facilita le transazioni rapide, sicure e inclusive attraverso i distributori automatici, ma mira anche a superare le barriere del digital divide, promuovendo una democratizzazione delle modalità e dei canali di pagamento e migliorando l’accessibilità ai servizi per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro ubicazione geografica.
Massimo Trapletti, presidente di Confida: “I distributori automatici sono una tecnologia Made in Italy che negli ultimi anni sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale: le vending machine diventano smart, gli schermi touch prendono il posto delle pulsantiere, la telemetria consente all’azienda di gestione di connettersi da remoto con i suoi distributori automatici e le app di pagamento si stanno diffondendo molto rapidamente. Con Pehi, la rete dei distributori automatici, che in Italia conta 831 mila punti vendita, fa un ulteriore passo in avanti offrendo ai cittadini un importante servizio di prossimità ossia la possibilità di pagare in maniera semplice ed immediata bollettini, acquistare ricariche telefoniche e molto altro”.
Corrado Passera Founder e ceo illimity: “Siamo lieti di aver contribuito a creare una nuova rete di prossimità innovativa e inclusiva a servizio di tutti i cittadini. Abbiamo avuto occasione negli ultimi mesi di conoscere da vicino il dinamico mondo della distribuzione automatica attraverso alcuni dei suoi protagonisti e attraverso Confida che ringrazio sentitamente. Il potenziale di questo mondo è ancora largamente inespresso pur collocandosi l’Italia tra i Paesi più avanzati”.
Passera: “Si avvia oggi una strada con grande potenziale di crescita: da oggi si potranno effettuare i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione grazie all’integrazione con PagoPA, ma la gamma di servizi informativi e dispositivi che si aggiungeranno già nei prossimi mesi sarà fortemente arricchita”.
Maurizio Fatarella, Direttore Generale PagoPA: “L’integrazione della nuova rete Pehi con pagoPA è un ulteriore esempio di soluzione innovativa nata dalla collaborazione virtuosa tra pubblico e privato, grazie alla quale possiamo contribuire ad accelerare la modernizzazione del Paese”.
Fatarella aggiunge: “L’iniziativa promossa da Confida e illimity è pienamente in linea con il nostro obiettivo di rendere i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione sempre più semplici e accessibili, poiché permette di evolvere il modello multicanale alla base di pagoPA aggiungendo un nuovo touchpoint. Dare ai cittadini la possibilità di fruire dei servizi pubblici anche attraverso punti di prossimità tecnologicamente avanzati come le vending machine, significa portare i benefici del digitale nei luoghi e nelle situazioni più frequenti della quotidianità, in chiave inclusiva”.
La scheda sintetica di Confida
Costituita il 13 luglio del 1979, Confida è, a livello nazionale, l’unica associazione di categoria che rappresenta i diversi comparti merceologici dell’intera filiera della Distribuzione Automatica di alimenti e bevande. Aderisce a Confcommercio – Imprese per l’Italia e, nell’ambito UE, è partner di EVA (European Vending & Coffee Service Association).
La scheda sintetica di illimity Bank S.p.A.
illimity è il Gruppo bancario ad alto tasso tecnologico fondato e guidato da Corrado Passera, nato con l’obiettivo di rispondere a specifiche esigenze di mercato attraverso un business model innovativo e specializzato. In particolare, illimity fornisce credito a PMI ad alto potenziale, integra la catena del valore nella gestione dei crediti: investimento, finanziamento e servicing, quest’ultimo gestito attraverso ARECneprix, la propria piattaforma di asset management e structuring.
Offre, inoltre, servizi di banca diretta digitale attraverso illimitybank.com. Fa parte del Gruppo anche illimity SGR che istituisce e gestisce tre Fondi di Investimento Alternativi a supporto di istituzioni e imprese, sia nell’area UTP sia nel Private Capital. La storia del Gruppo illimity inizia nel gennaio 2018 con il lancio della Special Purpose Acquisition Company SPAXS S.p.A. che ha chiuso una raccolta record sul mercato dei capitali di 600 milioni di euro.
SPAXS ha successivamente acquisito Banca Interprovinciale S.p.A. e dalla fusione tra le due società è nata formalmente “illimity Bank S.p.A.” che dal 5 marzo 2019 è quotata su Borsa Italiana S.p.A. (ticker “ILTY”), prima su MTA e da settembre 2020 sul segmento STAR. Il Gruppo bancario con sede a Milano conta 927 dipendenti e ha chiuso il bilancio al 31 marzo 2024 con attivi pari a circa 7,6 miliardi di euro.
MILANO – L’edizione 2024 di Venditaliaha visto la sua conclusione il pomeriggio di sabato 18 maggio. Il settore del vending si è confermato decisamente in crescita: nel 2023 il giro d’affari è stato di 2 miliardi di euro con 5 miliardi di consumazioni. Con 300 espositori per il 34% esteri provenienti da 32 Paesi, la nuova edizione di Venditalia è diventata il fulcro del mondo del vending.
La presenza di REPA ha spiccato tra le aziende presenti alla Fiera, con le numerose offerte e novità presentate al suo stand, il quale ha visto numerosi visitatori italiani e internazionali.
Novità di punta presentate dal distributore leader di ricambi vending in questa edizione della fiera di riferimento del settore sono i sistemi di pagamento, raccolti in un nuovo catalogo che include una selezione di marchi come Coges, CPI, Nayax, Paytec e Roesler.
Con un’offerta che spazia dai ricambi per macchine vending, superautomatiche, OCS, filtrazione e distribuzione acqua sino ai sistemi di pagamento, REPA prevede un costante ampliamento della gamma, con l’introduzione a breve dei prodotti di pulizia specifici per le macchine vending.
Le partnership con i principali OEM del settore vending quali ad esempio 3M, Brita, BWT, CPI, de Jong DUKE, Pentair, Rheavendors Servomat testimoniano l’impegno di REPA a fornire a centri assistenza e operatori del settore sempre più ricambi originali.
La scheda sintetica di REPA
REPA è il principale distributore europeo di ricambi per attrezzature per la ristorazione, caffè, distributori automatici ed elettrodomestici ed è un partner di fiducia per i produttori di apparecchiature.
Dal 2022 REPA è una divisione di Parts Town Unlimited, leader mondiale nella distribuzione high-tech di parti di ricambio indispensabili, prodotti e servizi correlati per i settori della ristorazione, degli elettrodomestici e dell’HVAC.
I clienti di REPA beneficiano di una forte competenza in materia di ricambi, con oltre 40 anni di esperienza nel mercato da parte di REPA Italia, REPA Deutschland, REPA France, REPA Iberia, ATEL e Big Warehouse.
Con il più grande database del settore accessibile attraverso webshop all’avanguardia, un’elevata disponibilità di magazzino e centri logistici altamente innovativi che assicurano la consegna dei ricambi più rapida del settore, REPA fornisce a ogni cliente il pezzo giusto, al momento giusto, ovunque.
Per maggiori informazioni basta cliccare qui e qui.
La scheda sintetica di Parts Town Unlimited
Parts Town è il distributore leader, ad altissima innovazione tecnologica, di ricambi originali OEM (Original Equipment Manufacturer) per la ristorazione, gli elettrodomestici e le apparecchiature HVAC. Quando si verifica un problema con qualsiasi apparecchiatura Parts Town è pronta a intervenire con la gamma di ricambi più ampia del pianeta, una tecnologia innovativa e un’esperienza cliente senza uguali.
Le soluzioni personalizzate vanno a beneficio dei tecnici di tutti i tipi di attrezzature, nonché di ristoranti indipendenti e di catene, scuole, strutture sanitarie e ricettive.
Grazie alla collaborazione con i principali produttori di ricambi per la ristorazione, gli elettrodomestici e l’HVAC, Parts Town migliora la catena di fornitura, aumenta le vendite di ricambi originali OEM e fa sì che l’attività di ogni cliente funzioni alla perfezione. Parts Town collabora anche con rivenditori di attrezzature e forniture di tutte le dimensioni per offrire un one-stop shop attraverso il suo marketplace “Parts Town”.
Lavazza Group presenta IncluVisity, iniziativa che mette al centro la persona e l’esperienza nei percorsi museali, facendo convergere l’accessibilità verso proposte adatte a un pubblico più ampio, così da garantire l’inclusività attraverso l’impegno nella promozione della diversità e dell’accoglienza in tutte le attività. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato sul portale dell’Ansa.
IncluVisity: il progetto inclusivo di Lavazza per i museo
TORINO – IncluVisity nasce con il coinvolgimento di realtà espositive con le quali l’azienda collabora in maniera continuativa e che oggi, dopo una fase test, propongono percorsi di visita inclusivi, dedicati a persone provenienti da contesti multiculturali, capacità e abilità differenti.
Attualmente coinvolti nel progetto sono sei centri museali: Camera – Centro Italiano per la Fotografia a Torino, Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Muse – Museo delle Scienze a Trento, Museo Egizio a Torino, Triennale Milano, e Museo Lavazza a Torino.
Il progetto si inserisce nel programma di iniziative promosse da Icom Italia per la Giornata internazionale dei musei, il cui obiettivo è evidenziare il ruolo dei musei come istituzioni al servizio della società e del suo sviluppo, ed è stato presentato il 17 maggio alla Triennale di Milano al convegno “Musei e Imprese verso la cultura dell’inclusività e dello sviluppo sostenibile” dedicato a riflessioni a favore di pubblici che solitamente si sentono esclusi o marginalizzati dall’offerta culturale dei musei.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
Il caffè a Pesaro è arrivato al costo di 1,50 euro allo Zest in Baia Flaminia al banco suscitando le lamentele di alcuni clienti. Le bariste tuttavia affermano di aver aumentato i prezzi a causa dei costi della materia prima sempre più esosi. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato su Il Resto del Carlino.
Il prezzo del caffè a Pesaro
PESARO (Pesaro e Urbino) – “Un caffè al banco un euro e cinquanta? Ma è tantissimo”: questa è stata la reazione di un cliente che ha lamentato l’alto costo di un caffè al banco allo Zest, in Baia Flaminia. Però, non tutto è come sembra.
Il caffè, è vero, costa 1,50 euro, ma perché? Parlando con le bariste, la risposta è arrivata immediatamente: “Ci sono aumentati i costi della materia prima – spiegano –. Se fino ad un mesetto fa riuscivamo a tenere il prezzo di 1,20 euro, adesso siamo stati costretti ad aumentarlo”.
Alberto, titolare del Centralino, in piazza del Popolo, ha dovuto alzare i suoi prezzi: “Da me un caffè costa 1,30 euro, 10 centesimi in più rispetto a prima – ha spiegato –. In quel 1,30, però, non c’è solo il caffè, ma ci sono ben altre spese: c’è la lavastoviglie, c’è il brillantante, c’è il goccio d’acqua, ci sono gli stipendi dei dipendenti. Io, con il caffè, non ci guadagno, non ho mai visto un barista ricco”.
C’è di più: “Anche le paste, per esempio, a me costano dal fornitore 1 euro, e le rivendo a 1,70 euro, ma se la gente poi non le compra, dove ho il ritorno? Purtroppo, si potrebbe quasi dire che la caffetteria è morta, ormai si riesce ad andare avanti con gli aperitivi”.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
La legge che permette dehors e tavolini all’aperto, pensata per contrastare gli effetti della pandemia, è pronta a diventare definitiva: lo ha annunciato il ministro delle imprese Adolfo Urso. All’idea si oppongono però diversi sindaci e associazioni dei consumatori, secondo cui i dehors aumenterebbero il caos nelle strade. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Luca Capponi per Fanpage.
La norma sui dehors potrebbe diventare definitiva
MILANO – La norma sui dehors e i tavolini all’aperto in bar e ristoranti potrebbe essere prolungata e diventare definitiva. Era stata pensata ai tempi del Covid: per rispettare il cosiddetto distanziamento sociale e aiutare i ristoratori, costretti a ospitare solo un numero massimo di persone, il governo li aveva autorizzati a installare palchetti e strutture dove mangiare anche sul suolo pubblico. Il decreto è stato prolungato più volte e attualmente è valido fino al prossimo Natale.
Ma l’attuale governo vuole rendere i dehors permanenti, per la gioia degli esercenti e di chi ama mangiare all’aria aperta. All’idea si oppongono però alcuni sindaci e associazioni dei consumatori, secondo cui i dehors aumentano il caos nelle strade e creano più disagi che benefici ai cittadini. Non sono mancati casi in cui l’installazione dei dehors varcasse i limiti della legge e c’è chi lamenta lo scarso controllo su queste strutture.
L’annuncio è stato fatto dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, che ha dichiarato: “Stiamo elaborando un provvedimento per rendere strutturali i tavolini all’aperto: i dehors. Così che siano anche un elemento di decoro urbano”. Le nuova legge, che renderebbe permanente la deroga concessa per contrastare gli effetti della pandemia, dovrebbe essere inserita nel ddl Concorrenza.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
Era stata annunciata da tempo l’apertura napoletana di Starbucks ma, dopo innumerevoli problemi logistici e burocratici, la caffetteria ha finalmente una data di inaugurazione ufficiale: il 23 maggio. In prossimità dell’apertura di Starbucks di Napoli sul Corriere della Sera è uscita una riflessione del Gimmo Cuomo, il giornalista e critico enogastronomico. Secondo Cuomo l’arrivo della sirenetta nella Galleria Umberto I di Napoli è un’ottima occasione per rilanciare il monumento della città. Leggiamo di seguito parte delle sue considerazioni.
L’apertura di Starbucks a Napoli nella Galleria Umberto i
NAPOLI – Con l’apertura al pubblico del primo store Starbucks a Napoli, si infrangerà l’ultimo tabù: nella patria riconosciuta, almeno a livello nazionale, del caffé, si affaccerà la catena statunitense nata a Seattle più di mezzo secolo fa e di lì dilagata in tutto il mondo.
La bandierina nella Galleria Umberto è stata preceduta da quella piantata un anno fa alla Reggia Design Outlet di Marcianise, un’operazione interpretata, non senza ragione, come una prudente tappa di avvicinamento alla capitale del Mezzogiorno.
Quando, nel 2018, Starbucks inaugurò a piazza Cordusio a Milano la fastosa Reserve Roastery in molti erano pronti a scommettere che il brand mondiale del caffè non avrebbe mai potuto far fortuna nella città in cui ’o cafè non è solo una bevanda, ma un’antica liturgia, un rito eternato dalla lectio mirabilis di Pasquale Lojacono al professore dirimpettaio in Questi fantasmi.
Così come ’a tazzulella non è solo un contenitore di liquidi ma anche, e soprattutto, di stati d’animo. Il “tempio” è già stato profanato. È vero, Pizza Hut non ha mai nemmeno provato a mettere radici all’ombra del Vesuvio. Al massimo ha dovuto accontentarsi di trovare spazio sulla Tamiami Trails di Naples, in Florida. Ma recentissima è la conferma dell’imminente sbarco in città di Crazy Pizza, il brand di Flavio Briatore.
Tornando all’apertura di Starbucks in Galleria, non solo non è il caso di gridare allo scandalo. Ci starebbe, invece, l’accensione di un cero a San Gennaro per grazia ricevuta. Il rilancio del monumento potrebbe essere determinato proprio dall’appeal del brand globale, in grado, allo stesso tempo, di attrarre l’ormai permanente sciame turistico e di incuriosire gli oltranzisti della tazzulella ’e cafè.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
Il maestro gelatiere Alberto Marchetti ha deciso di acquistare lo storico marchio Dolciaria Fontana, noto per i nocciolini. La storia narra che l’invenzione dei nocciolini risalga al lontano 1810. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Massimiliano Sciullo per il portale d’informazione Chivasso Oggi.
Alberto Marchetti acquista Dolciaria Fontana
CHIVASSO (Torino) – Il gusto e la maestria del gelato, da una parte e la tradizione dei nocciolini dall’altra. Si celebra a Chivasso in Piemonte un matrimonio d’amore, d’affari e soprattutto di sapori: il maestro gelatiere Alberto Marchetti compra infatti la storica Dolciaria Fontana, marchio che da sempre fa rima con gli storici nocciolini.
Una storia di oltre cent’anni che trova una nuova pagina da cominciare a scrivere, mescolando la passione per il sapore a quello della tradizione e facendo incrociare due strade diverse, ma che vanno nella stessa direzione.
“I Nocciolini sono il topping perfetto per il mio gelato – dichiara Alberto Marchetti –. Sono sempre stato affascinato dalle cose buone: fin da piccolo ho amato i Nocciolini di Chivasso ed entrare oggi a far parte della loro storia mi riempie di orgoglio. Tradizione, genuinità, rispetto delle cose fatte “come una volta” sono principi che ho sempre cercato di portare in tutto ciò che faccio: nel mio gelato e ora in questa nuova avventura”.
Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.
RIMINI – Il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A. (“IEG” o la “Società”) (per Borsa Italiana S.p.A.: IEG) società leader in Italia nell’organizzazione di eventi fieristici internazionali e quotata su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha approvato il resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2024.
Ricavi a € 88,9 milioni, +15,4% rispetto al primo trimestre 2023; Adjusted Ebitda a €34,3 milioni, Adjusted Ebitda margin al 38,6%, +6,5 pts rispetto al 31 marzo 2023; Adjusted Ebit a € 30,0 milioni, +€ 9,6 milioni rispetto al primo trimestre 2023, posizione finanziaria netta a € 60,0 milioni in miglioramento di € 11,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2023.
L’amministratore delegato del Gruppo IEG, Corrado Arturo Peraboni, ha così commentato: “I risultati del primo trimestre 2024 sono estremamente positivi sia in termini di fatturato che, soprattutto, di marginalità. Le performance sono state superiori alle attese in un trimestre chiave per il Gruppo IEG, nel quale gli eventi di punta del portafoglio, tra cui Sigep, VicenzaOro January e KEY, hanno trascinato i volumi anche del comparto dei servizi correlati”.
Peraboni continua: “A questi si è aggiunta la prima edizione di ‘A&T Torino’ svolta sotto il controllo di IEG. I risultati fin qui raggiunti confermano la capacità del Gruppo IEG di poter perseguire gli obiettivi per l’anno in corso fissati nel Piano Strategico 2023-2028 ed hanno animato l’ulteriore consapevolezza che per il raggiungimento degli ambiziosi traguardi che ci siamo posti per i prossimi anni, sia necessaria una struttura manageriale più articolata, che il Gruppo ha interpretato introducendo la figura di un Chief Business Officer a presidio della crescita dei nostri prodotti e di un Chief Corporate Officer a supporto di tutte le attività societarie. Entrambe le figure riporteranno direttamente all’amministratore delegato”.
Il Gruppo Italian Exhibition Group chiude il primo trimestre 2024 con ricavi pari a 88,9 milioni di Euro, in aumento di 11,9 milioni di euro rispetto ai 77,0 milioni di ruro registrati nel medesimo periodo dell’anno precedente.
Il Gruppo cresce per effetto della componente organica generata dai maggiori volumi conseguiti attraverso lo sviluppo della linea di business degli eventi organizzati, che ha positivamente influenzato l’attività captive della linea dei servizi correlati, rispetto a risultati sostanzialmente omogenei consuntivati, nei due periodi, dal comparto congressuale.
L’EBITDA Adjusted è pari a 34,3 milioni di Euro, in miglioramento di 9,6 milioni di Euro, rispetto al 31 marzo 2023, quando il Gruppo registrava una marginalità operativa lorda pari a 24,7 milioni di Euro, conferma la capacità del Gruppo di generare valore alle community dei settori industriali di riferimento. L’EBITDA margin si assesta al 38,6%, migliorando di 6,5 punti percentuali rispetto al 31 marzo 2023, grazie ad un incremento dei volumi venduti, con particolare riferimento alla linea degli eventi organizzati, a fronte di un incremento più contenuto dei costi operativi.
L’EBIT Adjusted ammonta a 30,0 milioni di Euro, in aumento di 9,6 milioni di Euro rispetto primo trimestre 2023, consegue la migliore redditività operativa raggiunta dal Gruppo, con un’incidenza pari al 33,8% dei ricavi, rispetto al 26,6% del 31 marzo 2023.
Il Gruppo chiude il periodo con un utile pari a 23,3 milioni di Euro, in aumento di 9,4 milioni di Euro rispetto al medesimo periodo dell’esercizio precedente, in cui si attestava ad un utile di 13,9 milioni di Euro.
Con riferimento all’unico settore operativo del Gruppo quale quello della “Realizzazione di fiere, eventi e servizi correlati” si riportano nel seguito i dati relativi ai ricavi disaggregati per linea di business:
I ricavi della linea di business rappresentata dagli eventi organizzati, che rappresentano il 73% del fatturato del Gruppo al 31 marzo 2024, sono stati pari a 64,8 milioni di Euro, in aumento di 12,0 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.
La variazione incrementale del fatturato ha come driver principale la componete organica che è stata pari a 10,9 milioni di euro (+20,7%), mentre 1,0 milioni di euro rappresenta l’effetto congiunto della variazione di perimetro per la realizzazione della prima edizione di A&T Torino e un effetto calendario per la mancanza della manifestazione biennale Koinè e la posticipazione al quarto trimestre di JGTD.
Gli eventi ospitati hanno registrato complessivamente ricavi per 0,5 milioni di Euro con una crescita organica rispetto al primo trimestre 2023 (0,4 milioni di Euro al 31 marzo 2023) di 0,1 milioni.
Gli eventi congressuali accolgono i risultati derivanti dalla gestione delle strutture del Palacongressi di Rimini e del Vicenza Convention Centre (VICC). Nel primo trimestre 2024 sono stati ospitati, complessivamente nelle due sedi, 27 Congressi che hanno consuntivato ricavi per 2,9 milioni di Euro, mentre al 31 marzo 2023 si sono svolti 25 Congressi che hanno generato ricavi per 3,8 milioni di Euro.
La variazione in diminuzione, in termini di fatturato conseguito in questa prima parte dell’anno, è da imputare all’assenza di due importanti congressi a cadenza quadriennale, svoltisi nel 2023 presso il Palacongressi di Rimini e, al netto dei quali, la divisione avrebbe conseguito ricavi complessivi in aumento di 0,8 milioni di Euro.
I ricavi al 31 marzo 2024 imputabili al segmento dei Servizi Correlati ammontano a 20,0 milioni di Euro (19,3 milioni di Euro al 31 marzo 2023), in aumento di 0,7 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, di cui 1,5 milioni di Euro collegati alla crescita organica e -0,7 milioni di Euro ad alla posticipazione al secondo trimestre di due eventi allestiti dalla FB International Inc..
Editoria, eventi sportivi e altre attività con l’attività editoriale nei settori Turismo (TTG Italia, Turismo d’Italia e HotelMag) e Orafo (VO+ e Trendvision), gli eventi di natura sportiva e altri ricavi aventi natura residuale hanno sviluppato complessivamente ricavi di periodo per 0,7 milioni di Euro, sostanzialmente in linea al risultato ottenuto al 31 marzo 2023.
I costi operativi al 31 marzo 2024 sono pari a 43,9 milioni di Euro (41,7 milioni di Euro al 31 marzo 2023) con un’incidenza percentuale sul fatturato che passa dal 54,1% al 49,4%, grazie ai maggiori volumi, dovuti principalmente a crescita organica precedentemente illustrata.
Il valore aggiunto registrato nel primo trimestre 2024 è pari a 45,0 milioni di Euro, in aumento di 9,6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023 (35,3 milioni di Euro) ed è pari al 50,6% dei ricavi, in miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente in cui l’incidenza percentuale sul fatturato era pari al 45,9%, grazie alla crescita dei volumi e all’adeguamento inflattivo dei prezzi.
Il costo del lavoro al 31 marzo 2024 è pari a 10,7 milioni di Euro, in aumento di 0,1 milioni di Euro rispetto all’esercizio precedente quando era pari a 10,6 milioni di Euro. L’incidenza sul fatturato migliora passando dal 13,8% al 31 marzo 2023 al 12,1% al 31 marzo 2024, con un miglioramento di 1,7 punti percentuali, per effetto dei maggiori volumi generati nel periodo.
Il margine operativo lordo Adjusted (EBITDA Adjusted), ammonta a 34,3 milioni di euro, in miglioramento di 9,6 milioni di euro rispetto medesimo periodo del 2023, in cui risultava essere pari a 24,7 milioni di euro.
L’Adjusted Ebitda Margin al 31 marzo 2024 si attesta a 38,6% sui ricavi, rispetto al 32,1% rilevato al termine del primo trimestre 2023. La marginalità migliora di circa 6,5 punti per le motivazioni precedentemente esposte.
Il risultato operativo adjusted (EBIT Adjusted) del Gruppo al 31 marzo 2024 si attesta a 30,0 milioni di euro, in miglioramento di 9,6 milioni di euro rispetto al primo trimestre 2023, esprime una redditività percentuale del 33,8%, la migliore di sempre, in aumento di 7,2 punti rispetto al 31 marzo 2023.
La gestione finanziaria al 31 marzo 2024 è pari a -1,0 milioni di Euro (al 31 marzo 2023 ammontava ad una perdita di 0,9 milioni di euro), la componente monetaria, collegata al costo dei finanziamenti, ammonta a 0,8 milioni di euro sostanzialmente stabile rispetto al 31 marzo 2023, mentre il trimestre consuntiva un peggioramento pari a 0,2 milioni di euro degli oneri finanziari legati all’applicazione del Principio Contabile IFRS16 per effetto dell’accensione di nuovi contratti e una variazione positiva del fair value degli strumenti finanziari derivati per 0.3 milioni di euro.
Il risultato prima delle imposte al 31 marzo 2024 è pari a 29,0 milioni di euro, in miglioramento di 9,5 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2023.
Le imposte sul reddito sono pari a 5,7 milioni di euro, l’onere fiscale effettivo è pari al 19,7% per effetto del totale assorbimento delle perdite fiscali emerse durante gli esercizi chiusi nel periodo pandemico e non accantonate tra le imposte anticipate.
Il Risultato del Periodo del Gruppo ammonta a 23,3 milioni di euro, in aumento di 9,4 milioni di Euro rispetto al periodo chiuso al 31 marzo 2023.
Il capitale investito netto, pari a 189,8 milioni di euro (178,7 milioni di euro al 31 dicembre 2023), segna una variazione in aumento di 11,1 milioni di euro, principalmente collegata all’andamento del capitale circolante netto, che resta sempre negativo a 54,8 milioni di Euro, ma genera risorse per 12,5 milioni di euro, in parte compensato da una variazione in diminuzione del capitale immobilizzato pari a 1,1 milioni di euro.
Il capitale immobilizzato (259,1 milioni di Euro al 31 dicembre 2023) segna una variazione in diminuzione di 1,1 milioni di Euro imputabile principalmente a investimenti effettuati nel periodo per 2,1 milioni di Euro all’iscrizione di ammortamenti di periodo per 4,0 milioni di Euro. È presente una variazione incrementale dei cespiti per diritti d’uso pari a 0,5 milioni di Euro e variazioni incrementali per effetto cambi pari a 0,4 milioni di Euro.
Il capitale circolante netto negativo e pari a 54,8 milioni di euro al 31 marzo 2024, registra un incremento di 12,5 milioni di euro principalmente per effetto della stagionale riduzione degli acconti che il Gruppo registra tra il primo e secondo trimestre a fronte della realizzazione delle principali manifestazioni in calendario per la prima metà dell’anno.
La posizione finanziaria netta del Gruppo al 31 marzo 2024 è pari a 60,0 milioni di euro, in miglioramento di 11,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023. La cassa operativa generata nel trimestre è pari a 13,2 milioni di euro.
Gli investimenti del periodo sono pari a 2,1 milioni di euro e sono relativi principalmente alle attività manutentive dei quartieri fieristici, alla realizzazione dei nuovi parcheggi automatizzati, all’inizio delle attività di riqualificazione del quartiere fieristico di Vicenza e la ricostituzione delle attrezzature delle società produttive, nonché agli investimenti sui sistemi informativi e su progetti di digitalizzazione.
Piano Strategico 2023-2028
In data 25 gennaio 2024, il Consiglio di Amministrazione di Italian Exhibition Group S.p.A., alla luce degli importanti risultati raggiunti dal Gruppo nel corso del 2023 e che sottendevano ad una accelerazione nel processo di ripresa post pandemica della Società rispetto alle previsioni di settore, ha approvato il nuovo Piano Strategico 2023-2028.
Questo documento ha aggiornato il precedente Piano Strategico 2022-2027, elaborato in un contesto di profonda incertezza a causa dello scenario post pandemico. Le linee strategiche alla base del nuovo Piano Strategico non divergono da quelle presenti nel precedente Piano e riguardano la crescita del portafoglio prodotti, il consolidamento dell’espansione internazionale, gli investimenti nelle strutture fieristiche e la creazione di valore per gli Stakeholders.
Italian Exhibition Group: governance
In data 6 marzo 2024, il Consiglio di Amministrazione della IEG S.p.A., sentito il parere favorevole del Collegio Sindacale, ha nominato ad interim, in sostituzione temporanea della dottoressa Teresa Schiavina, la dottoressa Lucia Cicognani quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari ai sensi della legge n. 262/2005 e dell’art. 154-bis del D.Lgs. n. 58/1998 s.m.i., mentre le funzioni di Chief Financial Officer sono state attribuite provvisoriamente e per il medesimo periodo, all’Amministratore Delegato di IEG dott. Corrado Peraboni.
In data 26 marzo 2024, la Società, funzionalmente al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano Strategico 2023-2028, ha adottato un modello organizzativo che prevede l’istituzione di due nuove figure qualificate quali dirigenti con responsabilità strategiche a diretto riporto dell’amministratore delegato: il chief business officer e il chief corporate officer.
In particolare, il ruolo di Chief Business Officer, chiamato a coordinare il business fieristico del Gruppo e le sue evoluzioni digitali, è stato affidato a partire dal 1° marzo 2024 all’Ing. Marco Carniello, che ha rivestito negli ultimi anni il ruolo di Global Brand Director del settore Jewellery della Società. Il ruolo di Chief Corporate Officer, a cui è affidata la gestione dei settori Operation, Finance, HR, IT, Legal & Compliance e le attività corporate delle controllate, sarà ricoperto a partire dal 22 aprile 2024 dal Dott. Carlo Costa che, fino al 2022, ha rivestito il ruolo di Group Chief Financial Officer nella Società.
Italian Exhibition Group: acquisizioni
In data 21 febbraio 2024, la Capogruppo ha sottoscritto un accordo per l’acquisizione del 51% del capitale della società Palakiss S.r.l., centro orafo conosciuto a livello internazionale situato a Vicenza a pochi passi dal quartiere fieristico della città, per un corrispettivo pari a circa 1 milione di euro.
L’acquisizione prevede inoltre un’opzione call per l’acquisto del residuo 49% del capitale sociale, esercitabile decorsi 30 giorni dall’approvazione del bilancio di esercizio 2024 e valida per i successivi 3 anni, ad un prezzo da determinarsi sulla base dell’Ebitda medio risultante dai due bilanci d’esercizio approvati precedentemente alla data di esercizio dell’opzione. Il closing, subordinato alle condizioni sospensive previste dal contratto di acquisto, sarà perfezionato in data successiva. L’acquisizione verrà finanziata attraverso mezzi propri.
Eventi successivi alla chiusura del periodo
Italian Exhibition Group: piano investimenti
Nel corso del periodo sono stati avviati, nel rispetto del cronoprogramma stabilito dalla Società ed in esecuzione del Piano Strategico 2023-2028, i lavori di riqualificazione del quartiere fieristico di Vicenza.
Dopo la consegna ufficiale, a febbraio, dell´area del cantiere all´impresa aggiudicatrice per la demolizione, sono state completate le operazioni di bonifica ambientale mentre le demolizioni del padiglione 2 e 5´ saranno completate entro il mese di giugno con anche la rimozione delle fondazioni e la preparazione dei terreni alla nuova costruzione sulla medesima impronta del nuovo edificio da circa 22.000 mq, disegnato dallo Studio GMP di Amburgo.
Al fine di dotarsi delle risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dell’ambizioso piano di investimenti che, tra il 2024 e il 2028, si prevede comporterà un esborso di circa 165 milioni di euro, la Capogruppo ha sottoscritto, in data 29 aprile 2024, un contratto di finanziamento a medio lungo termine per complessivi 70 mln di Euro, con scadenza a marzo 2032.
Il Finanziamento è suddiviso in due linee di credito, la prima linea (“Linea A”) da utilizzarsi per la riqualificazione di parte dell’indebitamento finanziario esistente della Società per 8,4 milioni di euro e una seconda linea di credito (“Linea B”), di importo capitale complessivo massimo pari a 61,6 milioni di euro di natura amortising a medio-lungo termine.
Il finanziamento è sottoscritto da un pool di primari istituti finanziari composto da Banco BPM S.p.A., Bper Banca S.p.A., Cassa depositi e prestiti S.p.A. e Crédit Agricole Italia S.p.A., quest’ultima ricoprirà il ruolo di Banca Agente e ESG Agent.
Italian Exhibition Group: governance
In data 29 aprile 2024, l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo si è riunita per approvare il bilancio chiuso al 31 dicembre 2023, confermando inoltre la proposta, avanzata dal Consiglio di Amministrazione uscente della Società, di destinazione dell’utile dell’esercizio, che prevede l’erogazione di un dividendo pari a 4,2 milioni di Euro. Il dividendo sarà posto in pagamento a decorrere dal 22 maggio 2024, con legittimazione al pagamento il 21 maggio 2024.
Nella medesima sede è stato nominato il nuovo Consiglio di amministrazione Italian Exhibition Group composto da 10 membri, 9 provenienti dalla lista di maggioranza e 1 dalla lista presentata dall’azionista di minoranza Amber Capital. L’Assemblea ha inoltre riconfermato la Dottoressa Luisa Renna Presidente del Collegio Sindacale e ha nominato la Dott.ssa Sabrina Gigli Sindaco Supplente.
Nel corso del Consiglio di Amministrazione Italian Exhibition Group, tenutosi immediatamente dopo la conclusione dell’Assemblea degli Azionisti, sono stati nominati Maurizio Renzo Ermeti e Corrado Peraboni rispettivamente Presidente Esecutivo e Amministratore Delegato e Gian Luca Brasini quale Consigliere Esecutivo.
In aggiunta, il Consiglio di Amministrazione Italian Exhibition Group ha istituito i seguenti comitati interni:
il Comitato Controllo e Rischi (a cui sono attribuite anche le funzioni di Comitato Parti Correlate), composto dai seguenti Amministratori indipendenti: Alessandra Bianchi, Moreno Maresi, Anna Cicchetti, Valentina Ridolfi;
il Comitato Remunerazione e Nomine, composto dai seguenti Amministratori (a cui sono attribuite anche le funzioni di Comitato Sostenibilità): Valentina Ridolfi, Laura Vici, Alessandro Marchetti, Emmanuele
Il consiglio di amministrazione ha inoltre nominato l’Organismo di Vigilanza nelle persone del dottor Fabio Pranzetti, dell’avvocato Monia Astolfi e della dottoressa Lucia Cicognani con il compito di vigilare sulla corretta implementazione, efficacia ed osservanza del Modello 231 all’interno della Società nonché di curarne il relativo aggiornamento. Il Dott. Fabio Pranzetti è stato nominato Presidente dell’Organismo di Vigilanza.
Altri eventi
In data 7 maggio 2024 è stato raggiunto un accordo con il socio di minoranza di FB International Inc. per il passaggio delle sue quote azionarie al Gruppo IEG. Tale accordo anticipa la naturale uscita del socio di minoranza, prevista nel 2027 (successivamente all’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2026), sana le posizioni di conflitto in essere e consente l’immediata implementazione delle strategie di sviluppo che il Gruppo ha pianificato per questa importante controllata che opera negli Stati Uniti, in un territorio strategico per il raggiungimento degli obiettivi di crescita.
Evoluzione prevedibile della gestione
Sulla base dell’andamento dei primi tre mesi del 2024 e dello stato di avanzamento del portafoglio confermato per le principali manifestazioni del Gruppo, la Società si ritiene confidente nel raggiungimento degli obiettivi prefissati nel Piano Strategico 2023-2028 per l’esercizio 2024 e di poter confermare un fatturato tra 234 e 239 milioni di euro e una marginalità operativa tra 56 e 58 milioni di euro.
“Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari – Dott.ssa Lucia Cicognani – dichiara, ai sensi del comma 2 articolo 154-bis del Testo Unico della Finanza, che l’informativa contabile contenuta nel comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.”
Il bilancio Italian Exhibition Group nel dettaglio
Gli indicatori alternativi di performance precedentemente illustrati sono rettificati dei componenti reddituali derivanti da eventi o da operazioni non ricorrenti, attività di ristrutturazione, riorganizzazione del business, svalutazioni di attivo fisso, spese accessorie connesse ad acquisizioni di aziende o società o loro cessioni, operazioni straordinarie e ogni altro evento non rappresentativo della normale attività di business.
Dati comparativi 2023
I risultati comparativi al 31 marzo 2023 e la situazione patrimoniale comparativa al 31 dicembre 2023 sono stati riesposti a seguito della contabilizzazione definitiva della purchase price allocation relativa all’acquisizione dei rami d’azienda comprendenti le manifestazioni Jewellery Event (SIJE), Cafè Asia e Sweets & Bakes Asia & Restaurant Asia (CARA), in accordo con l’IFRS 3.
I membri di SCA Italy chiudono i due anni del loro contributo all’associazione ricordando i successi e i traguardi raggiunti. Davide Cobelli, national coordinator, Alessandra Di Dio, marketing & communication coordinator, Stefania Zecchi, community coordinator, Fabio Sipione, judge coordinator e Alessandro Coda, events coordinator ripercorrono il biennio trascorso con SCA Italy. Leggiamo di seguito le loro dichiarazioni.
Inizia Davide Cobelli, national coordinator
MILANO – Davide Cobelli, national coordinator: “Questi due anni si chiudono con un bilancio decisamente positivo, in tutti i sensi. Dal punto di vista dei Soci, abbiamo notato di nuovo un forte incremento dell’interesse a sostenere l’associazione, questo probabilmente dato dal fatto che abbiamo fin da subito costruito molto sia i rapporti con tutti, che la Comunicazione nel settore, ma soprattutto uscendo dalla nicchia, di cosa sia SCA e lo Specialty Coffee.
Gli eventi sono correlati tra loro molto spesso e sono riferiti alle competizioni SCA, ma con Coffee Boom siamo riusciti a supportare e prendere parte d alcune manifestazioni chiave per la divulgazione. Le competizioni, comunque, hanno visto una sana e seria partecipazione, sia di competitors che di sponsor.
La squadra giudici si è rafforzata e consolidata grazie ad un forte impegno del Chapter e del coordinatore, abbiamo visto crescere la rosa di giudici nazionali e internazionali. Essere giudice delle competizioni è una missione, un piacere.
Questo gruppo di persone che ha lavorato in sintonia e armonia ha portato il messaggio di coesione dal punto di vista economico: la sinergia tra noi ha impattato molto perché le aziende hanno ricominciato da subito ad investire in SCA Italia. Servono progetti, servono idee. Abbiamo sbagliato, abbiamo imparato, siamo migliorati, siamo cresciuti”.
Alessandra Di Dio, marketing & communication coordinator
“Due anni di volontariato in cui ce la devi mettere tutta, nonostante la tua vita professionale e personale non possa essere messa in pausa, e anzi a volte prenda strade inattese.
Poi ci sono i risultati: copertura, engagement, e qualità dei contenuti social come punta di diamante del mio mandato, con una crescita del 2000%, una nuova struttura per il sito internet per spiegare che cos’è e come funziona SCA a chi non ne ha idea, newsletter puntuali (e numerose!), un ufficio stampa professionale e gestito con attenzione per ottenere davvero il massimo dall’investimento e soprattutto una visione trasversale, una apertura a nuove collaborazioni per coinvolgere anche chi non è all’interno della nicchia.
In questi due anni ho capito quanto questo ruolo sia cruciale in SCA e non possa meritare niente di meno di unǝ professionistǝ che prenda sul serio ogni aspetto di comunicazione e marketing. Ringrazio i coordinatori, i volontari e tutta la colorata community di SCA per il calore e la positività con cui sono stata accolta”.
Stefania Zecchi, community coordinator:
“Al termine del mio mandato, vorrei abbracciare uno per uno tutti i soci, i colleghi e i volontari che hanno camminato al mio fianco. Grazie alla vostra collaborazione, sono riuscita a contribuire alla diffusione della cultura dello Specialty Coffee sul territorio e a incrementare il valore e la rispettabilità della nostra Community.
Sono estremamente orgogliosa della rete di volontari che siamo riusciti a creare, della fruttuosa collaborazione con le scuole alberghiere e dei rapporti di fiducia sviluppati con le aziende socie, i baristi e gli AST.
Queste esperienze mi hanno fatto crescere e capire le potenzialità della nostra Community, che vorrei sempre più grande e unita. Continuerò a credere fermamente negli ideali che l’associazione promuove e sarò disponibile ad aiutare chiunque abbia bisogno della mia esperienza accumulata in questi anni”.
Fabio Sipione, judge coordinator
“Come detto nell’ultima riunione nazionale il team giudici oggi risulta un gruppo coeso ed equilibrato. Ogni membro del team si mette a disposizioni soprattutto dei nuovi , per trasmettere segreti ed esperienza.
Sei giudici nazionali italiani , oggi sono certificati per i campionati del mondo ed è motivo di orgoglio vedere nelle ultime competizioni mondiali.
A inizio del mio mandato avevo dichiarato come obiettivo quello di portare in ogni competizione mondiale almeno un giudice italiano, ad oggi rimane scoperto solo ibrik, contiamo di certificare qualcuno a livello mondiale a breve .
Come coordinatore volontario non posso che ringraziare tutto il team per il loro tempo, la loro dedizione e i complimenti ricevuti in tutto il mondo, sono la migliore ricompensa per il mio tempo dedicato a loro”.
Alessandro Coda, events coordinator:
“Iniziamo da due anni fa, quando si è dovuti ripartire post pandemia. La macchina SCA Italy (come mi piace definirla), con l’aiuto ed il supporto di diverse aziende è ripartita alla grande con le gare di selezione su tutto lo stivale.
Complessivamente nei due anni abbiamo organizzato 5 tappe di selezione per le 4 categorie (latte art, brewers, barista e CIGS), 6 tappe di selezione per la categoria roasting, 4 tappe di selezione per la categoria cup tasters e 2 finali Nazionali che hanno poi decretato i 13 campioni italiani che ci hanno rappresentato ai mondiali nei 2 anni.
Le selezioni in Italia sono di estrema importanza, per i competitors e per la SCA Italy, dunque, partendo da una buona base abbiamo deciso di apportare diversi cambiamenti nel sistema di selezione per le finali italiane, dalla metodologia di iscrizione da parte dei competitors, alla riscrittura dei bandi per le sponsorizzazioni da parte delle aziende partner, fino alla modifica delle giornate di gara.
Dall’anno passato, infatti, per potersi iscrivere alle gare di selezione, i competitors devono (oltre a compilare unmoduloon line) adottare un albero di caffè inKenyanella foresta di SCA Italy, questo passaggio obbligatorio assieme al sistema di ammonizioni ed espulsioni, ha nettamente sensibilizzato i competitors, evitando così il bloccaggio di posti gara inutilmente.
Di estrema importanza è il valore sostenibile di questa iniziativa che ha registrato nei primi mesi ben 136 alberipiantati che assorbiranno 8,96 tondi CO₂,ed aiuteranno diverse famiglie locali.
I soldi che la piattaforma riceve per queste adozioni non entrano in nessun modo nelle casse di SCA Italy.
Oltre all’ammonizione eall’espulsione per i competitor che non si presentano alla tappa, senza avvisare, o senza un valido motivo, abbiamo aggiunto il sistema di qualificazione alle finali Italiane di Rimini tramite punteggio Ranking.
Tutto questo ha sicuramente portato le aziende a voler supportare con maggior interesse i futuri campioni italiani. I nuovi bandi che li vedono più coinvolti nell’organizzazione, con possibilità di creare cordate tra aziende per l’organizzazione delle selezioni, hanno altresì giocato un ruolo fondamentale.
In sintesi: in due anni abbiamo avuto più di 260 iscrizioni alle selezioni, 20 differenti location che hanno ospitato gare ed eventi, oltre 20 richieste di sponsorizzazione di cui 8 nuove aziende del settore.
In ultimo, ma non per importanza, sono stati riscritti i contratti per l’organizzazione e la sponsorizzazione delle finali Italiane che, come ben sappiamo, sono gare con un’organizzazione di livello mondiale.
Reputo il biennio di questo chapter una vittoria. Ci tengo a ringraziare gli altri coordinatori, con loro ho passato 2 anni bellissimi di condivisione e passione, con alcuni di loro sono anche nate delle belle amicizie.
A Davide va dato il merito di aver coordinato la SCA Italy egregiamente, dandoci piena libertà sui progetti e le iniziative, ciò ha dato un valore aggiunto alle attività SCA Italy e valorizzato ognuno di noi.
Un grazie speciale va anche aLuca, una roccia di cui la SCA Italy non può fare a meno, atutti i giudici che con professionalità si sono dedicati alle gare SCA Italy, a Francesca ed Antonella che operativamente hanno contribuito al miglioramento, ad a Cimbali Group che mi ha sostenuto e concesso il tempo necessario da dedicare alla SCA, e a tutti coloro che credono nella commUNITY”.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok