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lunedì 25 Novembre 2024
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WeYou conclude Venditalia con due delegazioni della società

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Il team WeYou a Venditalia (immagine concessa)

MILANO – Venditalia, la più importante manifestazione internazionale della distribuzione automatica, conclusasi sabato 18 maggio alla Fieramilano Rho, si è tinta di arancio, il colore aziendale di WeYou. Nei padiglioni fieristici sono infatti arrivate ben due delegazioni della società di vending con sedi in Lombardia, Trentino Alto-Adige e Veneto.

WeYou a Venditalia

Una buona parte degli oltre 170 dipendenti provenienti dai reparti da ciascun reparto aziendale, si sono avvicendati, assieme ai vertici societari, tra stand e spazi espositivi alla scoperta delle novità del settore, per scoprire i servizi di eccellenza e all’avanguardia della fiera promossa da Confida.

“Come tutti i visitatori di Venditalia, anche i nostri collaboratori – spiega Pio Lunel, del consiglio di amministrazione di WeYou ma anche presidente del Gruppo imprese di gestione di Confida – hanno avuto modo di apprendere quanto di nuovo si profila all’orizzonte, soprattutto sul fronte delle innovazioni digitali, grazie agli stand allestiti dai circa 300 espositori provenienti anche dall’estero”.

C4cec, prima piattaforma globale di economia circolare sul caffè, presenta la serie di webinar del 22 maggio

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C4cec (foto dal sito)

MILANO – L’annuncio del lancio della prima piattaforma globale per trasportare il comparto caffeicolo in un futuro di pratiche di economia circolare, è recente: il Center for circular economy in coffee (C4cec) si pone l’obiettivo di convertire gli scarti industriali del caffè in nuovi prodotti come ad esempio cosmetici, alimenti e imballaggi.

Partner del progetto, la Fondazione Giuseppe Pericle Lavazza, il Politecnico di Torino, l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo in Italia, l’International Coffee Organization (ICO), l’International Trade Centre (ITC) e l’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO).

Settore pubblico e privato che collaborano insieme ad accademici e organizzazioni internazionali, grazie al lavoro di Gruppo di Lavoro sull’Economia Circolare del network ITC Coffee Guide, al Gruppo di Lavoro Pubblico-Privato sul Caffè dell’ICO, al Design Sistemico e Slow Food.

Per far parte di questa prima fase di Call for Membership e poter accedere alla rete globale, si può presentare la domanda di partecipazione online entro il 31 maggio.

C4cec mostra un nuovo modo di sviluppo per il settore

Invece, per poterne saperne di più rispetto alle diverse scoperte e sui casi di studio, è possibile consultare la serie di webinar (Ri)generare valore attraverso l’economia circolare nel caffè, che prenderà il via il 22 maggio.

Il direttore esecutivo dell’ITC Pamela Coke-Hamilton ha dichiarato: “Le piccole imprese dei Paesi produttori di caffè traggono vantaggi maggiori dal modello di economia circolare, in quanto promuove l’innovazione dal basso verso l’alto e la condivisione delle conoscenze, nonché catene del valore sostenibili e inclusive, accesso al mercato e business responsabile. Invitiamo tutti gli stakeholder del caffè a partecipare a questa piattaforma”.

Il direttore esecutivo dell’ICO, Vanusia Nogueira, ha dichiarato: “Il nostro pianeta chiede aiuto da molti anni. Dobbiamo cercare soluzioni alle sfide ambientali ed economiche per garantire un futuro migliore alle prossime generazioni. L’economia circolare è una soluzione eccellente e innovativa che può aiutare agricoltori, governi, imprese e consumatori a lavorare insieme per creare posti di lavoro e redditi migliori, ridurre l’inquinamento e combattere il cambiamento climatico”.

Il Centro per l’economia circolare nel caffè è stato lanciato come piattaforma pre competitiva con l’obiettivo di condividere esperienze, lezioni apprese e conoscenze. L’ICO è orgogliosa di essere un membro fondatore del C4cec, che si allinea alla nostra missione.”

Tonino Lamborghini presenta i residence sull’isola Al Marjan a Ras Al Khaimah negli Emirati Arabi

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La presentazione di Tonino Lamborghini Residences sull'isola di Al Marjan a Ras Al Khaimah (immagine concessa)

RAS AL KHAIMAH – Tonino Lamborghini, un nome di fama mondiale per l’eleganza e l’artigianato italiano, annuncia la sua ultima impresa: Tonino Lamborghini Residences sull’isola di Al Marjan a Ras Al Khaimah. In collaborazione con Arista Developments, questo eccezionale progetto residenziale ridefinisce il lifestyle di lusso con una miscela di design iconico, servizi all’avanguardia e viste mozzafiato sul mare che stabiliscono un nuovo standard per la vita moderna.

Lo sviluppo è situato in una zona privilegiata dell’isola di Al Marjan, aggiungendo 241 unità di lusso di marca all’inventario dell’isola, offrendo una gamma di residenze dal design elegante. Abbracciando l’estetica distintiva del brand Tonino Lamborghini, il progetto vanta un’architettura moderna perfettamente integrata nel paesaggio circostante.

Tonino Lamborghini Residences, testimonianza del raffinato stile italiano, presenta una gamma distinta di caratteristiche su misura per elevare lo standard di vita di lusso. Ogni residenza, realizzata meticolosamente con finiture di alto livello e lavorazione impeccabile, incarna l’essenza della rinomata eleganza del brand Tonino Lamborghini.

I residenti potranno godere dell’accesso esclusivo a servizi di lusso come centro fitness, piscine, giardini paesaggistici, aree giochi per bambini, centro business e sala conferenze, area barbecue all’aperto ed elegante caffetteria.

Incorporando elementi di design innovativi come la tecnologia di casa smart e pratiche di costruzione sostenibili, il progetto garantisce uno stile di vita lussuoso ed ecologico ai suoi residenti. Il diversificato portafoglio di prodotti offre opzioni molto ricercate, tra cui unità con una o due camere da letto, duplex, lussuose ville con vista sul mare, ville esclusive e splendidi attici.

La collaborazione tra il brand Tonino Lamborghini e Arista Developments fonde lo stile iconico e l’estetica del marchio Tonino Lamborghini con l’esperienza di un’azienda matura. Questa sinergia segna il debutto del brand Tonino Lamborghini a Ras Al Khaimah, a simboleggiare l’impegno verso l’eccellenza e una nuova era della vita di lusso.
Arch.

Abdulla Al Abdouli, ceo di Marjan, ha dichiarato: “Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Tonino Lamborghini Residences sull’isola di Al Marjan per migliorare il nostro portafoglio di residenze di lusso a marchio. Le loro pratiche di costruzione sostenibile insieme all’uso della tecnologia di casa smart garantiranno ai residenti di usufruire del meglio dei comfort moderni in un ambiente lussuoso di raffinato artigianato italiano. Siamo fiduciosi che questa nuova proprietà di Arista Developments migliorerà ulteriormente l’isola di Al Marjan con un vibrante appeal immobiliare tra investitori e residenti che cercano un accesso esclusivo a una delle principali destinazioni lifestyle di Ras Al Khaimah”.

Tonino Lamborghini, Presidente del marchio Tonino Lamborghini, ha dichiarato: “Siamo lieti di essere tra i pionieri in questa straordinaria nuova destinazione, uno dei sette emirati degli Emirati Arabi Uniti. La nostra più sentita gratitudine e riconoscimento va allo sceicco Saud bin Saqr Al Qasimi per la sua leadership visionaria e lungimiranza, abbracciando strategie innovative per rivitalizzare una regione piena di potenziale”.

Arthur Chu, Presidente di Arista Developments, ha dichiarato: “Il progetto cerca di incarnare lo stile di vita, la bellezza e il design del rinomato marchio Tonino Lamborghini creando una prestigiosa torre residenziale sull’isola di Al Marjan. Dalla facciata esterna alle aree comuni interne attentamente progettate, ogni dettaglio mette in mostra l’eleganza e la raffinatezza distintive del marchio. Fedele all’identità del marchio, l’esterno mostrerà linee nette e ben definite, mentre il design degli interni è stato realizzato da Tonino Lamborghini, ogni aspetto del progetto mira a immergere i clienti nell’essenza del marchio italiano.
Al di là delle sue straordinarie caratteristiche e del suo design, Tonino Lamborghini Residences Ras Al Khaimah stabilisce un nuovo standard per la vita sofisticata, offrendo ai residenti un’opportunità senza precedenti di abbracciare uno stile di vita raffinato nell’isola di Al Marjan.

La scheda sintetica di Tonino Lamborghini

L’azienda Tonino Lamborghini è stata fondata nel 1981 da Tonino Lamborghini, erede dell’omonima famiglia. Oggi l’azienda ha sede nello splendido Palazzo del Vignola, villa rinascimentale alle porte di Bologna, progettata dal famoso architetto Jacopo Barozzi, detto ‘Il Vignola’.

Coniugando qualità, design e innovazione imprenditoriale, da oltre 40 anni il marchio Tonino Lamborghini è impegnato nell’ambiziosa missione di diffondere l’essenza stessa dell’”Italian Living” nel mondo – una tradizione che fonda le proprie radici nella storia di famiglia e che continua ad evolversi costantemente per rendere Tonino Lamborghini un simbolo globale di eleganza, distinzione e prestigio.

Il lusso non è un concetto che riguarda soltanto la ricchezza materiale, ma è piuttosto uno stato d’animo, una caratteristica dello spirito, il coraggio di ripensare il vivere quotidiano per trasformarlo in un’esperienza straordinaria, godendo appieno del piacere più autentico della vita, attraverso l’eccellenza dell’artigianato e del design.

Traendo ispirazione dal proprio patrimonio familiare, il Comm. Tonino Lamborghini ha creato dunque un ‘lifestyle experience brand’ che oggi progetta accessori moda esclusivi come orologi, occhiali, pelletteria ma anche complementi d’arredo e luxury beverages. Inoltre aggiunge valore a specifici progetti immobiliari in tutto il mondo, customizzandoli con il proprio brand e vestendone suites ed interni, con l’inconfondibile stile contraddistinto dal simbolo del ‘Toro in carica’ su sfondo rosso.

La scheda sintetica di Arista Developments

Arista Developments è uno sviluppatore leader noto per il suo impegno verso la qualità, l’innovazione e la sostenibilità. Arista Developments si dedica alla creazione di ambienti straordinari che non solo elevano le comunità ma arricchiscono anche la vita.

La scheda sintetica di Marjan

Marjan, il principale costruttore di proprietà di proprietà a Ras Al Khaimah, è il nome dietro sviluppi pionieristici come l’isola di Al Marjan volti a posizionare Ras Al Khaimah come una delle principali destinazioni turistiche e di investimento della regione.

Incaricato di sviluppare destinazioni costiere, urbane e montane che aumenteranno l’attrattiva dell’Emirato, l’approccio strategico di pianificazione generale di Marjan è quello di sfruttare le risorse naturali di Ras Al Khaimah e gettare le basi della futura espansione dell’Emirato. Attraverso le sue comunità di livello mondiale e i servizi di lusso a Ras Al Khaimah, Marjan attira investimenti stranieri e visitatori internazionali e posiziona l’emirato come un forte centro di investimenti e turismo.

Caffè Moak sponsor dell’European Design Festival

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Caffè Moak all'European Design Festival (foto: Federico Villa)

MODICA (Ragusa) – Caffè Moak, azienda fondata nel 1967 a Modica da un piccolo laboratorio siciliano a conduzione familiare, è oggi un marchio globale nel settore della torrefazione e distribuzione del caffè. Grazie alla innata caparbietà di voler produrre il meglio e nel miglior modo, è presente in oltre 50 Paesi, con sedi distributive a New York, Francoforte, Dubai, Atene, Salonicco e Malta.

Caffè Moak per l’European Design Festival

Caffè Moak, oltre ad essere un’eccellenza italiana e internazionale nella torrefazione e distribuzione caffè, è un’azienda da sempre molto attiva in diversi ambiti supportando eventi ed attività nel campo della cultura, della musica e del design. Forte di questa filosofia, l’azienda ha deciso di supportare la prossima edizione dell’European Design Festival in qualità di sponsor.

Il Festival, patrocinato dal Comune di Napoli, è rivolto ad un ampio pubblico, in ottica inclusiva, con l’obiettivo di favorire la conoscenza della disciplina del design e di chi vi opera, alla collettività e alla cittadinanza. L’evento promette infatti un ricco intreccio di innovazione e collaborazione con la disciplina del design, la sua filiera e i destinatari.

L’azienda, infatti, nata dall’intraprendenza di Giovanni Spadola, ha saputo trasmettere, con amore e dedizione, la tradizione di una delle bevande più bevuta al mondo attraverso collaborazioni e progetti di valore.

Tra le varie possiamo ricordare la collaborazione con il noto designer Odo Fioravanti con il quale l’azienda ha sviluppato la tecnologica macchina da caffè Coffee Jockey che, con il sistema Moak For You, presenta l’innovativa soluzione di capsule compostabili con sistema chiuso.

Oppure ancora il percorso a supporto della cultura con la collaborazione con edizione romana di Museum of Dreamers, per il quale l’azienda ha realizzato una latta di caffè per la moka in limited edition caratterizzata dal tappo a forma di unicorno. E ancora il percorso legato al mondo della musica prima con la linea My Music Coffee Line: cinque miscele, tutte diverse, ognuna abbinata a un genere musicale, con una personalità decisa, delicata o profumata. E poi la collaborazione con la cantante Caroline Koch dove il caffè è diventato protagonista dell’ultimo progetto musicale della cantante.

Attraverso quindi questa ultima partnership, Caffè Moak si afferma come un’azienda italiana che racconta il caffè con una visione internazionale ed un linguaggio contemporaneo.

Espresso italiano champion: Antonio Tamburrino è il vincitore della tappa friuliana nella sede La San Marco

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Da sinistra: l'assessore alla cultura del comune di Gorizia Fabrizio Oreti, il vincitore Antonio Tamburrino e il direttore generale de La San Marco Roberto Nocera (immagine concessa)

GRADISCA D’ISONZO (Gorizia) – E’ il napoletano Antonio Tamburrino il vincitore delle selezioni regionali dell’Espresso italiano champion, il campionato italiano baristi dell’Istituto espresso italiano (Iei) svoltesi il 16 maggio a La San Marco nella sua sede a Gradisca d’Isonzo. Seconda classificata è la friulana Sabrina Turoldo, che insieme a Tamburino si è aggiudicata un posto alle semifinali del contest nazionale in programma a Como il prossimo 18 giugno.

Espresso italiano champion: la conclusione della tappa friuliana

Sette erano i partecipanti selezionati per la tappa friulana del campionato che, tra gli occhi attenti della giuria tecnica e di quella sensoriale si sono sfidati a colpi di tazzine di espresso e cappuccino.

Antonio Tamburrino, il primo classificato, vanta un curriculum di tutto riguardo: attualmente direttore nella caffetteria pasticceria Feliciello di Aversa, ha iniziato la sua carriera di barista 15 anni fa e nel 2015 viene scelto da un’importante azienda di caffè storica napoletana dove attualmente è head bartender.

Il vincitore Antonio Tamburrino e la seconda classificata Sabrina Turoldo (immagine concessa)

Un’avvincente competizione che ha dato risalto al livello di preparazione dei candidati, alto al punto tale che anziché un solo concorrente saranno due quelli che giungeranno alle semifinali di Como.

“E’ stata una giornata importante per il settore dell’espresso nella nostra regione – dichiara il direttore generale de La San Marco Roberto Nocera – poiché iniziative come quella odierna accrescono la consapevolezza nel nostro settore della professionalità che il mestiere del barista oggi più che mai richiede. La nostra azienda da sempre è impegnata per lo sviluppo e la promozione della cultura dell’espresso. E’ stato un onore avere ospite oggi anche l’assessore alla cultura del comune di Gorizia Fabrizio Oreti, a testimonianza del ruolo che la tazzina di caffè rappresenta nella tradizione italiana, nel nostro Friuli Venezia Giulia e a Gorizia”.

Era presente anche il direttore generale IEI Gian Paolo Braceschi, tecnologo di Piacenza, esperto di caffè e docente al Centro Studi Assaggiatori e all’università La Cattolica, che si è detto entusiasta della giornata e del livello di preparazione dei candidati.

Venditalia 2024 chiude con 22.300 visitatori professionali, una crescita superiore del 10%

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La chiusura di Venditalia 2024 (immagine concessa)

MILANO – Tecnologia, originalità, formazione e informazione: Venditalia, la più importante manifestazione internazionale della distribuzione automatica chiude con grande soddisfazione. Organizzata da Venditalia Servizi e promossa da Confida, Associazione italiana della distribuzione automatica, Venditalia si chiude con la partecipazione di oltre 22 mila visitatori professionali, dei quali il 40% internazionali.

La manifestazione si è svolta per la prima volta nei padiglioni del quartiere Fieramilano a Rho, una cornice che ha permesso alle aziende di esprimere al meglio il loro potenziale, con stand molto curati e spazi adeguati alla vitalità del business del settore.

La chiusura di Venditalia

Con una crescita dei visitatori superiore al 10% e una vivace partecipazione in ogni stand, Venditalia si supera, diventando definitivamente l’appuntamento europeo del vending, dove il settore presenta il meglio delle innovazioni tecnologiche, dei servizi e dei prodotti che saranno disponibili sul mercato – afferma Ernesto Piloni, presidente Venditalia Servizi. – Ottimo il riscontro di operatori italiani (60%) che internazionali (40%) per un totale di 22.300 visitatori professionali altamente profilati che hanno animato le quattro giornate di manifestazione, dimostrandone il profilo internazionale. Tra i Paesi più rappresentati dai visitatori esteri ci sono stati: Francia, Spagna, Germania, Polonia, Portogallo e Regno Unito, tutti in crescita in doppia cifra rispetto all’edizione del 2022”.

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Venditalia 2024 (immagine concessa)

Completezza, innovazione e varietà hanno caratterizzato l’offerta delle aziende in mostra. Importante il progresso tecnologico del settore che è stato protagonista delle proposte tra gli stand, con nuovi servizi e interessanti opportunità che arricchiscono l’esperienza per il fruitore delle vending machine e offrono inedite occasioni di visibilità e di business per le aziende, permettendo agli operatori di ottimizzare le operazioni di gestione.

Molto partecipati, inoltre, i convegni e i workshop che hanno punteggiato le giornate di mostra. In un contesto in rapida evoluzione come quello del vending, infatti, la professionalizzazione di tutti gli addetti è fondamentale per restare competitivi e guardare alle nuove sfide del comparto con consapevolezza. Importanti in questo senso, la presentazione dei dati del settore di Ipsos, commissionata da Confida e il lancio del servizio Pehi, che trasforma le vending machine in strumenti per pagamenti alla pubblica amministrazione.

Starbucks Reserve Roastery lancia le limited edition Milano Sole e Luna, il master roaster Quintana: “È la prima miscela sviluppata fuori da Seattle”

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Christian Orsini, operation services alla Roastery e Oscar Quintana, master roaster, al lavoro

MILANO – Da sempre il sole e la luna hanno ispirato artisti e visionari nella creazione di opere immortali: l’alba e il chiarore dell’aurora celebra la vita, mentre il crepuscolo fa riflettere sulla brevità e la bellezza dell’esistenza. Ed ecco quindi che si hanno due punti di vista provenienti dalla medesima natura ma al tempo stesso completamente differenti: anche il caffè non fa eccezione.

Al tempio del caffè di Starbucks Reserve Roastery nel capoluogo meneghino sono state presentate in anteprima assoluta le nuove limited edition: Milano Sole e Milano Luna.

Le due nuove referenze della Sirenetta, non a caso, provengono dalla stessa miscela, frutto di un’origine Colombia Nariño e Sumatrace, interpretata da due tostature differenti: chiara e scura.

Sole e Luna sono stati create dai mastri torrefattori della Roastery di Milano mettendo in evidenza la dualità tra tradizione e innovazione che da sempre contraddistingue il colosso di Seattle.

Starbucks Milano Luna e Starbucks Milano Sole (immagine concessa)

In particolare, Milano Sole si presenta come omaggio alla cultura del caffè milanese con note di crema alla vaniglia e melograno.

Milano Luna, al contrario, fonde note decise di tartufo al cioccolato fondente e noce nera tostata.

Per l’occasione, Christian Orsini, operation services alla Roastery e Oscar Quintana, master roaster, hanno presentato i nuovi prodotti con un assaggio in anteprima.

Il maestro torrefattore Quintana ha iniziato il suo percorso in Starbucks 13 anni fa a Madrid come barista per poi addentrarsi sempre di più nel vasto mondo del caffè fino a diventare coffee roaster e, infine, master roaster.

Quintana afferma: “Qui a Milano abbiamo sviluppato le nuove referenze Sole e Luna. Si tratta di un’iniziativa particolarmente interessante poiché i due prodotti provengono dalla stessa miscela, un misto di Colombia Nariño e Sumatrace, che sono caffè decisamente diversi. Li abbiamo mischiati proprio per creare questa nuova miscela. Normalmente i caffè vengono sviluppati dalla casa madre di Starbucks a Seattle: questa è la prima volta che abbiamo sviluppato una miscela a Milano“.

“Questo è un dato significativo poiché la Roastery di Milano ha un’importanza simbolica in Starbucks considerando che è stato il primo store nel Bel Paese. Milano ha ispirato il concetto e la filosofia di caffetteria alla base della catena di Seattle creando un business con più di 35.000 punti vendita in tutto il mondo”.

Tradizione e innovazione

C’è di più: “Questo caffè, proveniente dalla stessa miscela, è stato sviluppato con due profili di tostatura differenti, creando due sapori opposti l’uno all’altro. Da una parte abbiamo Milano Sole, caratterizzato da una tostatura chiara con note che ricordano la crema pasticcera alla vaniglia e melograno. Milano Luna, d’altro canto, è un caffè più scuro con sentori di cioccolato fondente e noce nera tostata. Abbiamo preso questa miscela e l’abbiamo tostata in due profili differenti per creare un sapore unico”.

Quintana conclude: “La dualità del prodotto rappresenta la tradizione di Starbucks, con un occhio di riguardo alla storia del marchio nella città di Milano e l’innovazione del brand”.

Le miscele Milano Sole e Milano Luna (immagine concessa)

Mentre Quintana spiega le proprietà delle nuove referenze del marchio, Christian Orsini si accinge alla preparazione di Sole e Luna tramite pour-over e spiega: “Il metodo di infusione è particolarmente importante per diffondere l’arte del caffè. Quello che facciamo tutti i giorni in Starbucks è condividere la cultura del chicco in tutte le sue sfumature”.

Orsini aggiunge: “L’idea dietro al pour-over è assicurarsi che l’acqua passi attraverso il caffè tramite, in questo caso, un filtro di carta che serve a trattenere la miscela e filtrare parte dei gas e solidi contenuti nel chicco. Il pour-over si confronta con altri metodi di estrazione che offrono sapori completamente differenti per una stessa miscela. Nella Roastery offriamo 6 profili d’estrazione che influenzano enormemente il risultato finale in tazza”.

Per quanto riguarda l’offerta, sarà possibile degustare e acquistare in esclusiva i due caffè da martedì 21 maggio fino al 3 giugno, presso la Starbucks Reserve Roastery.

Inoltre, i clienti che visiteranno la Roastery dal 21 maggio al 26 maggio potranno provare i due caffè in ricette artigianali in edizione limitata come Starbucks Milano Luna Caramel Macchiato, Starbucks Milano Sole Iced Brown Sugar Oatmilk Shaken Espresso, o optare per una degustazione che prevede entrambe le tostature estratte a caldo, con il sistema Clover Brewed , o a freddo, con la tecnica cold brew.

Orsini rivela: “La quantità prevista per la produzione per il lancio si aggira tra i 400 kg. Produrlo direttamente noi nella Roastery presenta un grande vantaggio senza bisogno di produrre a richiesta.”

Quintana continua: “Questo è un caffè per tutti. Il gusto cambia sempre a seconda del metodo d’estrazione. Ad esempio, può piacere di più il Sole preparato come filtro e preferire il Luna come espresso”.

Ma l’arte non gioca solo un ruolo importante nel gusto della miscela ma anche sull’art work dei prodotti. Orsini nota: “Il design team in America ha creato delle grafiche ispirate alla Roastery di Milano. Si può notare dall’art work di presentazione l’iconico ingresso delle Poste della Roastery e l’assonanza di colori vivaci che rappresentano una nuova visione del prodotto”.

C’è di più: per celebrare il lancio, il 21 maggio, la Starbucks Reserve Roastery Milano si trasformerà e offrirà agli ospiti esperienze immersive che daranno vita all’incrocio tra caffè, arte e musica mettendo in mostra la dualità e il contrasto tra chiaro e scuro. Come l’arte è in grado di modificare le percezioni e generare meraviglia, Starbucks invita così i suoi visitatori a esplorare un percorso esperienziale alla scoperta del mondo della torrefazione e dell’arte del caffè.

Durante la giornata, gli artisti milanesi Orticanoodles realizzeranno alcuni murales ispirati al contrasto e alla complementarietà tra chiaro e scuro, esattamente come il giorno e la notte, la dualità tra Sole e Luna.

All’interno della Roastery, i clienti potranno invece sperimentare un’installazione digitale dinamica che reinterpreterà il processo di tostatura del caffè grazie a una suggestiva animazione tridimensionale: si potrà assistere – attraverso una finestra digitale – al viaggio che i chicchi di caffè fanno durante la tostatura, presentati come particelle che si muovo e interagiscono tra loro.

Durante la giornata, due partner (dipendenti) della Starbucks Reserve Roastery in veste di DJ accompagneranno le diverse esperienze, disponibili in store solo martedì 21 maggio, dalle 7:30 alle 16:00 e le attività saranno aperte al pubblico, senza necessità di iscrizione, si potrà accedere in ordine di arrivo.

Starbucks Milano Sole e Starbucks Milano Luna hanno debuttato a MiArt nell’aprile 2024, e nel corso dell’anno Starbucks lancerà i caffè anche in altri negozi nel mondo.

Maestri dell’espresso junior: il vincitore del Premio tecnico è Thomas Santo Fontana: “In futuro aprirei una mia catena di specialty”

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Thomas Santo Fontana durante la prova del cocktail
Thomas Santo Fontana durante la prova del cocktail

MILANO – Il vincitore di Maestri dell’Espresso Junior 2024 è Thomas Santo Fontana, studente della Scuola Galdus di Milano, seguito dal docente Sergio Canetti. Entrambi emozionatissimi, sono arrivati all’Università del caffè illy di Trieste dopo un intenso periodo di prove seguiti, tra gli altri docenti, anche dalla queen Chiara Bergonzi.

Fontana, si aspettava di vincere?

“Assolutamente no, perché l’ansia a volte può giocare brutti scherzi e io ne avevo parecchia quando mi sono ritrovato di fronte alla macchina. Poi per fortuna ho compreso che stavo lì per fare esperienza e per divertirmi.”

Lei arriva dalla Scuola Galdus, una palestra niente male: come si è allenato?

“Con i miei professori Canetti e Franzini ci siamo preparati su una La Marzocco manuale e un macinacaffè Eureka simile a quello che ho usato in gara, on demand. Paradossalmente mi sono trovato meglio con quello con cui mi sono dovuto cimentare all’Università del caffè illy che a scuola.

Il vincitore Thomas Santo Fontana durante la sera a illycaffè Ponterosso

A questo si aggiunga che ho avuto la possibilità di svolgere uno stage insieme a Chiara Bergonzi che mi ha sostenuto molto per questa prova. Addirittura alla fine di questo intenso periodo di formazione ho ricevuto in regalo una Sage per uso domestico che ho usato per allenarmi fuori da scuola.”

Pensa di essere riuscito meglio nella prova espresso o cappuccino?

La ricetta portata da Thomas Santo Fontana

“Penso nell’espresso. È venuto meglio del cappuccino: ho avuto un po’ di insicurezze con la ricetta con la bevanda vegetale, ma tutto sommato è molto simile al latte vaccino come caratteristiche proteiche (quella base avena) e consistenza e il disegno mi è uscito bene comunque. Non vado pazzo per il gusto, ma lo venderei nel mio locale perché ricordiamoci che non deve piacere a me, ma ai clienti.”

Il fattore emozione quanto ha giocato?

“Sono molto timido per natura e ho fatto infatti un po’ fatica a sconfiggere il mutismo durante la prova delle ricette cocktail con la giuria di giornalisti, ma tutto sommato quello che dovevo fare penso di averlo portato a casa. Ovviamente è importante dovendo lavorare a contatto con le persone, per far capire la tua passione ai clienti e farli tornare, sconfiggere questo ostacolo motivo.”

Quindi nel suo cassetto che sogno tiene?

“Fondare una mia catena di caffetteria specialty. Il mio modello è Cafezal di Carlos Bitencourt e a Milano ovviamente mi rendo conto che la concorrenza è tanta, ma proprio da questa città vorrei partire. Mi vedo oltre che come barista anche come imprenditore.
Naturalmente per avvicinarmi allo specialty è stato fondamentale il sostegno della Scuola Galdus.

Thomas Santo Fontana e a sinistra il suo docente Sergio Canetti

Mi sono appassionato al caffè sin dal primo anno di scuola, mi porto questo amore da quando sono piccolo che restavo incantato dal rumore della lancia vapore. Poi però alla Galdus ho incontrato gli specialty, le estrazioni alternative e mi sono detto: credo in questo tipo di prodotto, quindi mai dire mai.”

Caffè Vergnano chiude il 2023 con 106 mln, +7% rispetto al 2022

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Caffè Vergnano presenta il bilancio 2023 (immagine concessa)

SANTENA (Torino) – Caffè Vergnano chiude il 2023 con un fatturato totale lordo di 106 mio di Euro, in crescita del 7% rispetto all’anno precedente. Il settore in maggiore crescita è stato l’horeca (+14%) che rappresenta il 37% del totale fatturato, ma tutti i settori sono in crescita e soprattutto hanno recuperato profittabilità grazie ad una strategia che mira a proporsi al mercato come punto di riferimento per il segmento premium su tutti i canali, portando ad un EBIT positivo e in crescita (+160% verso 2022).

Il bilancio di Caffè Vergnano

Sul fronte Export la Partnership con Coca-Cola HBC prosegue con lo sviluppo di 17 Paesi, ponendo le basi per la crescita internazionale dei prossimi anni.

L’Export Department di Caffè Vergnano persegue comunque il suo sviluppo anche nel resto del mondo attraverso una strategia consolidata e coerente. Negli ultimi mesi del 2023 il brand è riuscito a penetrare i seguenti Paesi: Singapore, Kazakistan, Mongolia e Thailandia.

Il forte inasprimento del costo del caffè crudo (+180% dal 2021 ad oggi e +40% nell’ultimo anno per le origini Robusta; +74% dal 2021 ad oggi e +14% nell’ultimo anno per le origini Arabica) sta mettendo a dura prova il settore, ma Caffè Vergnano guarda al futuro focalizzandosi su un’offerta di prodotti e di servizi distintivi: nell’ultimo triennio gli investimenti per l’innovazione delle linee produttive e gli stabilimenti sono stati di 20 mio di euro e permetteranno di ottenere prodotti ancora più qualitativi e un impatto ridotto sull’ambiente.

E’ anche il momento di celebrare traguardi importanti: quest’anno ricorre il 25° anniversario dell’apertura della prima caffetteria “Caffè Vergnano 1882”. Da allora sono stati aperti flagship store in tutto il mondo e oggi sono 180 le location che rappresentano dei veri e propri ambasciatori dell’espresso perfetto in Italia e all’estero.

Carolina Vergnano, ceo dell’azienda: “Come nel 2022, nel 2023 continua la crescita del fatturato e soprattutto dell’utile. Proseguiamo nell’importante opportunità di sviluppo internazionale e di business export, supportati dalla preziosa partnership con Coca-Cola HBC. Tutti i settori sono positivi e la crescita è trainata in particolar modo dal settore horeca”.

La scheda sintetica di Caffè Vergnano

Caffè Vergnano è una delle più antiche torrefazioni italiane a livello nazionale. Fondata nel 1882 e ancora oggi guidata dalla famiglia, da oltre 140 anni racconta il rito dell’autentico espresso italiano portando in una tazzina profumi e aromi di tutto il mondo. Il segreto delle miscele è la tostatura, lenta e tradizionale che valorizza ogni singola origine, nel rispetto della materia prima.

Le miscele Caffè Vergnano si trovano nella grande distribuzione, nei migliori bar e negli oltre 180 Caffè Vergnano 1882, la catena di caffetterie all’italiana presente in tutto il mondo.

Ecco come l’Uganda si sta conformando ai requisiti dell’Eudr

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La bandiera dell'Uganda

MILANO – Il settore del caffè in Uganda farà tutto il necessario per garantire la conformità dei propri prodotti alle nuove norme UE, a cominciare dall’Eudr. L’impegno è stato reiterato dal direttore esecutivo dell’Autorità ugandese di sviluppo del caffè (Ucda) Emmanuel Iyamulemye, in un recente meeting degli stakeholders, che si è svolto a Kampala, per fare il punto sul Piano nazionale di azione per la conformità alla direttiva CS3D (Corporate Sustainability Due Diligence Directive) e al regolamento europeo sulla deforestazione.

L’UE, con in testa l’Italia, è il più importante mercato per il caffè dell’Uganda, con una share superiore al 60%.

Ad aprile 2024, quasi il 44% delle esportazioni ugandesi ha preso la strada del nostro paese: un totale di 171.517 sacchi, di cui 153.261 di robusta, varietà quest’ultima di cui il paese africano è oggi uno dei principali fornitori dell’industria italiana.

L’impegno del governo di Kampala si è concretizzato nello stanziamento di 8,5 milioni di euro per finanziare un percorso graduale di conformità, che ha come obiettivo finale l’istituzione di un registro nazionale del caffè e di un sistema nazionale di tracciabilità.

Si andrà – come detto – per gradi. Per assicurare la conformità in tempi brevi all’Eudr, l’Uganda sta utilizzando attualmente il cosiddetto approccio territoriale (TA, secondo l’acronimo inglese) ha spiegato Iyamulemye.

Il TA si basa sul presupposto che la coltivazione del caffè non è tra i principali driver di disboscamento.

Ogni poligono di coltivazione è identificato attraverso la mappatura ad alta risoluzione e l’intelligenza artificiale.

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