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Espresso italiano champion: Andrea Marzo vince la tappa di Bologna presso l’Essse Caffè Store

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andrea marzo espresso italiano champion
Andrea Marzo (immagine concessa)

BRESCIA – Andrea Marzo, dalle Marche, è il nuovo finalista dell’Espresso italiano champion, il campionato internazionale che vede sfidarsi i migliori baristi in prove di qualità e abilità in programma a Como dal 18 al 19 giugno. Il barista di origini tarantine, ma con un bar nelle Marche, si è aggiudicato la tappa intermedia organizzata lo scorso 31 maggio a Bologna nell’Essse Caffè Store, sede storica della torrefazione bolognese.

Andrea Marzo tra i finalisti dell’Espresso italiano champion

Il vincitore, Andrea Marzo, nato a Taranto nel 1984 poi trasferitosi nelle Marche all’età di 15 anni dove ha iniziato da subito a praticare il mestiere nel campo della ristorazione. Diplomato all’ Istituto Alberghiero di Loreto, ha accumulato diverse esperienze lavorative sempre nel settore della ristorazione.

Da 14 anni lavora presso il Bar Pasticceria Gran Forno Malavolta di Altidona (FM) dove riveste il ruolo di barista. Da circa sette anni lavora con la Miscela Masini di Essse Caffè “con la quale ci troviamo molto bene perché si abbina benissimo con i nostri prodotti di pasticceria e da forno. I nostri clienti sono soddisfatti e noi siamo orgogliosi di fare parte di questa grande azienda”, ha detto il vincitore durante la premiazione.

Così Vito Campanelli, di Essse Caffè: “L’Espresso italiano Champion per Essse Caffè non rappresenta semplicemente una gara internazionale, ma un vero e proprio percorso di formazione e di crescita. Da anni investiamo tantissimo nelle selezioni che facciamo sia in Italia che all’estero e il livello dei professionisti è sempre più elevato. Cerchiamo di curare nei dettagli tutti gli aspetti che riguardano la gara: l’outfit del barista, la pulizia delle attrezzature e la qualità dell’espresso italiano e del cappuccino italiano”.

C’è di più: “In un momento dove sembra non esserci più grande passione e professionalità per questo lavoro, devo riconoscere che questa competizione ci aiuta tantissimo a coinvolgere, formare e affermare baristi di grande successo in tutto il mondo. Non posso non citare le parole del nostro Presidente Francesco Segafredo rivolte ai partecipanti prima della gara: “oggi ci sarà un solo vincitore, ma nessun perdente. Che vinca il migliore”.

La scheda sintetica dell’Espresso italiano champion

L’Espresso italiano champion da diversi anni è la gara per i baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana: espresso e cappuccino. Negli anni ha coinvolto centinaia di professionisti da una decina di paesi, sia quelli con una lunga tradizione nel caffè sia i cosiddetti nuovi mercati. La gara è aperta a tutti e si svolge con un meccanismo di selezione itinerante in giro per l’Italia e con due tappe in Asia, una in Corea e una in Giappone, per arrivare alle semifinali e alle finali nazionali e internazionali. La fase finale dell’Espresso Italiano Champion è in programma dal 18 al 19 giugno 2024 a Como presso la sede di Caffè Milani di Lipomo.

La scheda sintetica dell’Istituto espresso italiano

L’Istituto espresso italiano (Iei), di cui fanno parte torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 36 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro. Per maggiori info basta cliccare qui.

illycaffè lancia le nuove capsule compostabili per gli uffici

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illycaffè
Le nuove capsule MPS compostabili per gli uffici (immagine concessa)

TRIESTE – illycaffè, leader globale del caffè di alta qualità sostenibile, celebra la Giornata mondiale dell’ambiente con il lancio delle nuove capsule MPS compostabili industrialmente* per illy SMART, le macchine a marchio illy concepite per soddisfare le esigenze dei consumatori di piccoli e medi uffici.

Il lancio delle nuove capsule illycaffè

L’azienda, da tempo impegnata nella salvaguardia dell’ambiente e nella gestione responsabile di risorse e materie lungo tutto il ciclo di vita, ha sviluppato la capsula illy dedicata ai luoghi di lavoro in versione compostabile, rispondendo così a una crescente richiesta di soluzioni innovative di qualità ma anche sostenibili nel canale OCS (Office Coffee Service).

Come evidenziato da un recente studio condotto da Kantar, gli italiani manifestano infatti un’attenzione sempre maggiore ai temi della qualità e della sostenibilità, tendono ad adottare comportamenti più ecologici anche in ufficio e richiedono lo stesso impegno alle aziende per cui lavorano: 7 consumatori su 10 non sono soddisfatti del caffè che bevono durante il coffee break al lavoro**, mentre il 70% di loro cerca prodotti sostenibili***.

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Le nuove capsule (immagine concessa)

A fronte dei dati emersi, la nuova capsula illy MPS Compostabile è la soluzione ideale per fare un passo avanti importante verso la gestione virtuosa del fine vita del prodotto senza rinunciare a un prodotto di altissima qualità: grazie al suo speciale involucro, una volta utilizzata, la capsula può essere conferita interamente nella raccolta dell’umido e così avviata al compostaggio industriale per diventare concime naturale insieme al caffè esausto. Un sottile rivestimento studiato per preservare l’aroma del caffè garantisce il gusto inconfondibile e costante dell’unico blend illy 100% Arabica nelle tre varianti Classico, Intenso e Decaffeinato.

“Come testimonia la recente ricertificazione come prima B Corp del caffè in Italia, da anni la nostra azienda è impegnata nella creazione di un modello di business sostenibile, realizzato anche attraverso l’implementazione di soluzioni e prodotti migliorativi, rivolti sia ai singoli che alle aziende, che coniugano la qualità illy con il rispetto per l’ambiente,” afferma Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè.

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Le capsule (immagine concessa)

Il nuovo porzionato compostabile è progettato per essere utilizzato con la linea dedicata SMART, una gamma di macchine dal design elegante ma compatto che rispondono a esigenze di preparazioni rapide e qualitativamente ottime. Ai modelli già esistenti, le illy SMART10 e illy SMART30, per le quali occorre settare l’impostazione di fabbrica della temperatura abbassandola di 6°C, si affiancano le nuove illy SMART10C e illy SMART30C già ottimizzate per essere utilizzate senza alcun intervento e dotate di un’esclusiva grafica personalizzata.

*Capsula MPS (Mitaca Professional System) certificata per il compostaggio industriale secondo lo standard EN 13432:2000 da DIN CERTCO. Verificare con le autorità locali le modalità di raccolta differenziata in vigore.
** Consumer Segmentation IT&US, Kantar 2022. Interviste qualitative.
***Consumer Segmentation IT&US, Kantar 2022. Questionario online a 1500 consumatori di caffè per mercato.

La scheda sintetica di illycaffè

illycaffè è un’azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933, che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi.

L’azienda seleziona solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica. Ogni giorno vengono gustate più di 8 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori. Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 130 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale. Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi svolge corsi in 23 paesi del mondo. Nel 2023 illycaffè ha generato un fatturato consolidato pari a €595,1 milioni. La rete monomarca illy conta 159 punti vendita in 30 Paesi.

Il caffè Bazzara Colombia Supremo ottiene il marchio Igp Colombia e Café de Colombia

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Il caffè Bazzara Colombia Supremo (immagine concessa)

TRIESTE – Bazzara annuncia che la monorigine Bazzara Colombia Supremo, un prodotto di eccellenza da tempo amato da intenditori ed appassionati, ha ora ottenuto il marchio Igp Colombia (Indicazione geografica protetta) e Café de Colombia dalla Federación Nacional de Cafeteros.

Oggi i consumatori sono diventati sempre più consapevoli ed esigenti, richiedendo autenticità nei prodotti e trasparenza sulle modalità di coltivazione e produzione. A questi temi Bazzara, in qualità di Società Benefit, è sempre più attenta.

A dimostrazione di ciò, il caffè Bazzara Colombia Supremo Pure Origin ha recentemente ottenuto l’ambita Certificazione Igp Colombia (Indicazione geografica protetta) che garantisce ai consumatori un’esperienza di gusto autentica al 100%. Questo caffè monorigine, coltivato sulle pendici delle Ande, è considerato uno dei migliori caffè colombiani.

Con un grado medio di tostatura, ogni tazza di questo caffè incarna lo spirito della Colombia con il suo gusto equilibrato e fruttato. Franco Bazzara, presidente della torrefazione, afferma: “Siamo felici di portare questa eccellenza nella vostra tazzina”.

La National Federation of Colombian Coffee Growers, la Federazione nazionale dei coltivatori di caffè della Colombia, in qualità di amministratore della certificazione Colombian Coffee IGP, ha rilasciato la licenza d’uso del marchio Igp dopo un attento processo di valutazione portato avanti da Cafecert, l’ente certificatore colombiano, confermando così che il caffè Bazzara Colombia Supremo è prodotto in conformità con rigorosi standard di qualità e provenienza.

Le indicazioni geografiche rappresentano infatti una garanzia di origine per i coltivatori e i distributori di caffè colombiani in modo da attestarne l’eccellenza. Ciò rappresenta il meccanismo ideale per preservare le caratteristiche e la reputazione dei prodotti di un luogo geografico specifico che, come per la completa tracciabilità di ogni singolo prodotto, agli occhi del consumatore finale rappresentano un sinonimo di qualità e garanzia.

L’iter di valutazione delineato da Cafecert per l’ottenimento del certificato di conformità del caffè comprende la presentazione della domanda da parte dell’azienda, l’invio dei campioni di caffè che vengono analizzati in un laboratorio certificato, la conseguente analisi e redazione di un report che culmina nel rilascio del certificato di origine.

Con questo documento la Federazione nazionale dei coltivatori di caffè della Colombia, attraverso il suo Ufficio per la proprietà intellettuale, autorizza Bazzara ad utilizzare il marchio IGP e consente l’apposizione del sigillo sul packaging a soddisfare le linee guida delineate dalla Commissione Europea.

Un altro importante riconoscimento è il marchio Café de Colombia, una denominazione d’origine riconosciuta a livello internazionale. Similarmente a quello precedente, anche questo marchio attesta che il caffè proviene direttamente dalle fertili terre colombiane, dove la coltivazione del nero elisir ha una tradizione secolare.

Registrato dalla National Federation of Colombian Coffee Growers, la Federazione Colombiana dei Coltivatori di Caffè, il marchio rappresenta i valori e gli interessi dei coltivatori di caffè colombiani come: duro lavoro, impegno, ricerca dell’eccellenza e la promessa di fornire al mercato un prodotto di qualità superiore. Il logo, largamente riconosciuto a livello mondiale, ritrae il personaggio Juan Valdez creato per rappresentare fedelmente la filosofia e l’impegno di oltre 540.000 famiglie produttrici di caffè in Colombia. Questo personaggio incarna i valori di duro lavoro, qualità, trasparenza, orgoglio e impegno per la propria famiglia (Fonte: Café de Colombia).

Queste certificazioni, che vanno ad affiancare le ulteriori 6 certificazioni relative al caffè Bazzara come, ad esempio, quella Fairtrade e Rainforest, dimostrano come il marchio Bazzara investa sulla qualità certificata per la produzione e commercializzazione dei suoi prodotti creando conseguentemente un legame di fiducia con i consumatori.

“Le due certificazioni ottenute sono il frutto di processi lunghi e complessi, con controlli serrati sia sul prodotto che sull’azienda produttrice. Per noi è un grande onore poter vantare questi prestigiosi marchi che sono simbolo di impegno e dedizione da parte dell’azienda da sempre attenta alla qualità del prodotto” conclude Mauro Bazzara, ceo della torrefazione.

Bazzara invita a scoprire tutte le inimitabili note aromatiche del caffè Bazzara Colombia Supremo. Un gusto equilibrato, soave e fruttato che si palesa come un vero e proprio viaggio sensoriale tra le montagne colombiane. Per ulteriori informazioni, visitate il sito ufficiale alla pagina dedicata: Caffè Colombia Bazzara.

Bialetti presenta il Perfetto Moka alla mandorla nel pop-up café in Corso Magenta a Milano, 13-15/06

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Il pop-up café Bialetti (immagine concessa)

COCCAGLIO (Brescia) – Bialetti, azienda italiana icona del caffè nel mondo, presenta il nuovo Perfetto Moka alla mandorla con un inedito e innovativo pop-up café in Corso Magenta a Milano, ricavato all’interno di un’edicola di quartiere. Da giovedì 13 a sabato 15 giugno 2024, dalle ore 8:00 alle ore 17:00, il pubblico potrà così scoprire e gustare il nuovo caffè aromatizzato Bialetti, in un suggestivo angolo della città, tra eleganti architetture d’epoca, antiche botteghe e locali storici.

Il nuovo Perfetto Moka di Bialetti

Che sia per un boost di energia prima di iniziare la giornata, dopo pranzo oppure per un break pomeridiano, il pop-up café del brand rappresenterà la tappa ideale per tutti coloro che cercano una pausa caffè diversa dal solito.

Protagonista indiscusso sarà, infatti, il nuovo Perfetto Moka alla mandorla, una limited editionper la stagione estiva, che sarà possibile provare sia caldo, che freddo (con ghiaccio) e, volendo, anche con l’aggiunta di latte di mandorla.

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La miscela Perfetto Moka (immagine concessa)

Il pop-up café del brand si propone, quindi, come un luogo di incontro dove poter scambiare un saluto e due chiacchiere e al contempo degustare una pausa golosa e dissetante, capace di unire il piacere di un buon caffè con la freschezza di un drink estivo, nel pieno spirito della convivialità italiana.

Ed è proprio per celebrare uno dei momenti più cari della vita conviviale italiana, il rito del caffè, che il brand ha creato Perfetto Moka, il caffè macinato pensato appositamente per la preparazione in moka.

Una tostatura lenta e controllata, combinata ad una macinatura attentamente calibrata, contraddistingue Perfetto Moka che, oltre alla nuova limited edition alla mandorla, è disponibile in 8 varianti continuative: classico, intenso, delicato, deka, cioccolato, nocciola, vaniglia e caramello.

Il nuovo Perfetto Moka alla mandorla, oltre ad essere proposto gratuitamente presso il Bialetti pop-up café, sarà disponibile nei negozi Bialetti e online su bialetti.com dal 13 giugno.

La scheda sintetica di Bialetti Industrie

Bialetti nasce nel 1919 a Crusinallo, in Piemonte, per volontà di Alfonso Bialetti. Nel 1933 viene realizzata la prima Moka Express, geniale intuizione che ha rivoluzionato il modo di preparare il caffè a casa.

Considerata icona di design nel mondo, fa parte delle collezioni permanenti del MoMa di New York e del Triennale Design Museum di Milano. Il 1999 è l’anno in cui si forma il gruppo Bialetti Industrie, nato dalla fusione tra Alfonso Bialetti & C. e Rondine, realtà leader nella produzione di pentole antiaderenti; la sede viene trasferita a Coccaglio in provincia di Brescia.

Nel 2004 l’azienda fa il suo ingresso nel mondo delle macchine espresso e nel 2010 in quello del caffè con le capsule l Caffè d’Italia. Nei tre anni successivi l’azienda internalizza tutte le fasi della lavorazione del caffè inaugurando una propria torrefazione e mettendo a punto un metodo specifico per creare miscele dal perfetto equilibrio, dall’aroma intenso e dal gusto equilibrato. Dalla conoscenza della Moka e dall’esperienza nel mondo del caffè nel 2021 nasce Perfetto Moka, il caffè Bialetti per chi ama la Moka.

Capitani lancia la macchine del caffè per cialde QB Pod

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QB Pod (immagine concessa)

SOLBIATE CON CAGNO (Como) – L’azienda Capitani con sede a Solbiate con Cagno, in provincia di Como, ha annunciato l’uscita della nuova macchina del caffè per cialde QB Pod, presto disponibile per l’acquisto. Il modello offre la possibilità di regolazione manuale della pressione sulla cialda a seconda dello spessore per aumentare o diminuire, a seconda dei casi, il flusso e la crema.

Capitani presenta la macchine del caffè per cialde QB Pod

L’attrezzatura è caratterizzata da un design compatto, con un peso di soli 3kg e un risparmio energetico dopo 14 minuti di inutilizzo.

La macchina vista di lato (immagine concessa)

Il serbatoio acqua è di 0,8 litri ed è presente una porta cialda estraibile per una facile pulizia.

Per maggiori informazioni e prenotare il campione della macchina basta cliccare qui.

Fipe sulla semplificazione dei controlli sulle attività economiche: “Bene la ratio del provvedimento ma rimangono ancora perplessità”

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Fipe si esprime sulla semplificazione dei controlli (immagine concessa)

ROMA – “La Federazione italiana pubblici esercizi esprime apprezzamento per gli obiettivi dello schema di decreto legislativo concernente la semplificazione dei controlli sulle attività economiche, ma permangono alcune perplessità sull’efficacia degli strumenti individuati nel testo”. Lo ha dichiarato il direttore generale di Fipe-Confcommercio, Roberto Calugi, che  è intervenuto in Audizione dinanzi agli Uffici di Presidenza delle Commissioni 9ª del Senato e X della Camera in merito all’Atto del Governo n. 150, relativo allo “Schema di decreto legislativo concernente la semplificazione dei controlli sulle attività economiche”.

Fipe sui controlli per le attività economiche

“In particolare – ha spiegato Calugi – l’istituzione di un report certificativo del ‘basso rischio’ su base volontaria è suscettibile di aggravare costi a carico delle imprese, soprattutto quelle di micro e piccola dimensione. Inoltre, si rischierebbe, paradossalmente, di duplicare controlli. Oltre a quelli ordinariamente svolti dalle pubbliche amministrazioni, le imprese si vedrebbero esposte anche a periodici audit da parte degli enti certificatori”.

“Allo stesso tempo, il periodo di 6 mesi individuato per l’esonero dai controlli nei confronti delle imprese che hanno già ricevuto un giudizio di conformità non è sufficiente per garantire un effettivo e concreto vantaggio, come sottolineato anche dal Consiglio di Stato. È necessario istituire un sistema di controlli mirato e votato all’efficienza, fondato sulla prevenzione degli illeciti piuttosto che solo sulla loro repressione e, come Fipe – Confcommercio, mettiamo la nostra esperienza a disposizione per la definizione di un nuovo paradigma, oggi più che mai urgente”.

Quello dei controlli è un tema su cui la Federazione si è sempre spesa per assicurare un’informazione corretta con iniziative importanti, come il Vademecum Ispezioni del 2019, che ha permesso di rendere trasparenti e chiari per le imprese i loro diritti e i loro obblighi in sede di controlli e ha messo in stretto contatto “controllori e controllati” creando un circolo positivo di collaborazione.

“Il nostro impegno – ha continuato Calugi – ha l’obiettivo di favorire un dibattito costruttivo che miri a ridurre l’impatto delle ispezioni, migliorandone l’efficacia: ogni anno, infatti, le imprese del settore sono sottoposte a oltre 171 mila controlli, effettuati da una vasta pluralità di soggetti che spesso provoca la sovrapposizione e la ripetizione degli accertamenti. Il metodo del controllo a campione così strutturato – ha spiegato Calugi – non garantisce la massima efficacia e comporta un ingente dispendio di risorse pubbliche, dati gli esiti delle verifiche: per quanto riguarda le ispezioni igienico sanitarie del settore dei Pubblici Esercizi, infatti, la stragrande maggioranza risultano conformi”.

Università di Udine: più di 1700 colloqui di lavoro con cappuccino e cornetto

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Un cappuccino a regola d'arte (immagine: pixabay)

Circa 210 laureati e studenti dell’Università di Udine hanno sostenuto 1700 colloqui alla fiera del lavoro all’aperto dell’Ateneo Job Breakfast. Dopo il tradizionale cappuccino e cornetto insieme ai rappresentanti delle aziende e degli enti presenti, si sono svolte le presentazioni aziendali. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Friuli Oggi.

I colloqui di lavoro con cappuccino e cornetto: la 9° edizione di Job Breakfast all’Università di Udine

UDINE – Sono stati più di 1700 i colloqui sostenuti da circa 210 laureati e studenti di tutti i corsi di studio dell’Università di Udine che hanno partecipato sabato 1 giugno alla nona edizione Job Breakfast, la fiera del lavoro all’aperto dell’Ateneo. Un evento unico a livello nazionale che facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro cercando di mettere a loro agio i giovani candidati con metodi e approcci informali.

Le 35 aziende di primaria importanza nazionale e internazionale presenti hanno proposto circa 460 opportunità professionali in tutti settori. Il career day dell’Ateneo si è svolto come di consueto nella suggestiva cornice di Piazza Libertà a Udine.

Dopo il tradizionale cappuccino e cornetto insieme ai rappresentanti delle aziende e degli enti presenti, si sono svolte le presentazioni aziendali. Una ad una le 35 realtà si sono alternate sul palco realizzato per l’occasione sotto la Loggia del Lionello. In 100 secondi hanno descritto cos’erano pronte a proporre in termini occupazionali.

A seguire si sono svolti sotto la Loggia di San Giovanni i colloqui. Molti hanno consegnato il curriculum e chiesto informazioni sulle competenze più richieste.

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Dubai: installate le vending machine di pane gratis per i bisognosi

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Il Burj Khalifa a Dubai (immagine: Pixabay)

A Dubai sono stati installati distributori automatici fuori dai supermercati Aswaag in cui qualsiasi persona in difficoltà può ricevere gratuitamente pane fresco per sfamarsi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Dolce Vita.

Il pane nelle vending machine a Dubai

DUBAI – D’ora in poi, a Dubai, le persone in gravi difficoltà economiche potranno ritirare gratuitamente del pane fresco utilizzando i distributori automatici che si trovano fuori dai supermercati Aswaaq, parte del progetto Bread For All.

Finora sono state allestite circa 10 sedi e si prevede di aumentarle nei prossimi sei mesi, sia a Dubai che in altri punti degli Emirati.

Lo scopo dell’iniziativa è quello di portare un aiuto alle famiglie e ai lavoratori svantaggiati di Dubai.

L’eliminazione della fame negli Emirati Arabi Uniti e il rafforzamento della sicurezza alimentare sono da tempo al centro dell’attenzione dei leader del Paese.

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Bialetti annuncia le capsule senza plastica dal 2024: il dettaglio dietro il processo industriale

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gruppo Bialetti industrie illa
Il celebre omino coi baffi del logo Bialetti

COCCAGLIO (Brescia) – Bialetti ha presentato lunedì 3 giugno gli obiettivi per la prossima strategia sostenibile da raggiungere per il 2026. Uno dei traguardi è togliere le componenti di plastica dalle capsule del caffè ed evitare in tal modo l’immissione di 40 tonnellate del materiale. C’è di più: l’azienda prevede il lancio di una nuova linea di caffè certificata Rainforest Alliance.

Già a partire da gennaio 2024, Bialetti aveva precisato in una comunicazione ufficiale, dichiarazione consolidata non finanziaria inviata ai suoi stakeholders nel 30 aprile 2024, come sarebbero state prodotte le capsule di caffè senza plastica:

“Eliminazione della componente plastica dalle capsule di produzione e a marchio Bialetti: il progetto, iniziato nel 2022, mira a rendere le capsule di caffè Bialetti più sostenibili agevolando la separazione degli elementi e il relativo smaltimento dopo l’utilizzo per il consumatore finale.

Per raggiungere questo obiettivo, è stata progettata una nuova capsula che elimina la componente plastica e sostituisce l’uso di carta filtro con carta filtro compostabile di dimensioni ridotte.

Questo ha richiesto la creazione di una linea di confezionamento capsule dedicata. Nel 2023, solo una linea produttiva su tre produceva capsule “plastic-free”.

Tuttavia, a partire da gennaio 2024, Bialetti produce esclusivamente capsule “plastic-free”, grazie all’installazione di una macchina progettata e acquistata da IMA Group, e apportando delle modifiche (inibizione della stazione di inserimento del filtro in plastica, e sostituzione delle due fustellatrici con una sola che taglia un dischetto più piccolo) alle restanti due linee.

Questo intervento riduce notevolmente l’impatto ambientale legato alla produzione, al trasporto e allo smaltimento della plastica: infatti, si stima una riduzione annua di circa 40 tonnellate di plastica e 10 tonnellate di carta filtro.

Ciò contribuisce significativamente alla riduzione complessiva delle emissioni di carbonio associate al processo produttivo delle capsule e al loro ciclo di vita. Per questo progetto sono stati investiti dall’azienda circa 3 milioni di euro in conto capitale, comprensivi sia del nuovo macchinario che degli interventi sulle linee preesistenti.”

Ecco l’agenda sostenibile di Bialetti

Dunque Bialetti nel 2024 eliminerà la plastica dalle capsule del caffè. Lo ha annunciato l’azienda italiana che lunedì 3 giugno a Coccaglio ha presentato il piano di sostenibilità triennale.

«Eliminare le componenti in plastica dalle capsule del caffè entro il 2024 è un fondamento dell’impegno di Bialetti per promuovere un’economia circolare e rigenerativa. Con questa azione l’azienda ha l’obiettivo di evitare l’immissione nell’ambiente di oltre 40 tonnellate di plastica l’anno, pari circa a 1 milione di bottiglie da 1,5 litri» spiega l’azienda.

Entro lo stesso anno, Bialetti prevede il lancio di una nuova linea di caffè certificata Rainforest Alliance, certificazione importante per la sostenibilità ambientale.

Sostenibilità

«Per Bialetti, la sostenibilità rappresenta un valore fondamentale che permea ogni aspetto delle sue attività e che si traduce in un impegno concreto nel ridurre l’impatto ambientale dei suoi prodotti e processi produttivi» afferma Anna Pasotti, Presidente del Comitato ESG.

«L’impegno di Bialetti si estende anche alla dimensione sociale e di governance, promuovendo pratiche etiche e trasparenti, sostenendo il benessere dei propri dipendenti e collaboratori, e contribuendo positivamente alle comunità in cui opera. Questo non solo riflette una responsabilità verso la società e l’ambiente, ma anche una strategia aziendale volta a garantire la propria competitività nel lungo termine. Il 2024 infatti è solo il primo traguardo».

Caffetterie in Uk, tra crisi, effetto lipstick e nuove abitudini di consumo

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caffetterie latte regno unito gran bretagna
La bandiera del Regno Unito

MILANO – Il Regno Unito è il massimo mercato europeo per le caffetterie a marchio: Costa Coffee – fondata a Londra nel 1971 dai fratelli italiani Sergio e Bruno Costa e da poco sbarcata anche nel nostro paese, all’aeroporto di Fumicino – è il competitor più importante del mercato Uk, con 2.677 locali (oltre 3.800 in tutto il mondo) a gennaio di quest’anno: più del doppio rispetto a Starbucks.

Il principale concorrente di Costa è Greggs (2.474 locali), che però è una catena di bakery, più che di caffetterie.

Per la sua preminenza nel mercato di oltremanica, Costa, che dal 2019 è diventata di proprietà di Coca-Cola, è l’insegna simbolo dell’universo caffeario britannico.

E i suoi quasi 2.700 locali sono il luogo migliore dove andare alla scoperta delle abitudini di consumo dei sudditi di sua maestà britannica.

Per questo, Costa ha commissionato Lattenomics: uno studio che ha analizzato i dati di vendita degli ultimi 24 mesi, nell’intento di offrire uno spaccato del mercato britannico e di fotografare l’evoluzione in atto nelle scelte e nei comportamenti di consumo. Il tutto, nel contesto di una società in trasformazione.

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