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domenica 24 Novembre 2024
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Horeca, Stati generali Italgrob: gli atti d’acquisto adesso puntano su consumazioni più economiche, i bar? Sono sempre meno e in crisi

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horeca e italgrob
A Roma gli stati generali del mercato food&beverage in Italia sulle sfide di settore

ROMA – Tempi difficili, di crisi economica, in Italia. Oltretutto il potere d’acquisto degli stipendi e delle pensioni continua a scendere, secondo i dati degli economisti. E questo incide, pesantemente, sull’andamento di bar, ristoranti, esercizi pubblici in generale che non stanno vivendo il loro periodo migliore.

Questi ed altri argomenti sono stati discussi a Roma nella sede della Confindustria, nell’evento annuale degli Stati Generali del Mercato Food & Beverage in Italia, organizzato, da Italgrob, la Federazione italiana dei distributori per l’horeca, in collaborazione con il conglomerato fieristico Riminese-vicentino di Ieg, Italian exhibition group.

horeca italgrob rapporto
Il logo di Italgrob

I lavori si sono articolati anche su tavole rotonde dove si è parlato delle sfide che attendono il settore, le opportunità della filiera distributiva e i principali trend dei consumi in un contesto economico che è in continua evoluzione.

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Il logo della Confindustria, l’associazione degli industriali italiani, che ha ospitato il convegno Italgrob

Una prima fotografia è stata scattata con lo studio della società di ricerche e analisi di mercato Circana con Marco Colombo, Global solution delivery, che ha parlato di trend e criticità per il 2024 del settore horeca. Secondo le slide mostrate dal ricercatore di Circana, dopo gli anni difficili segnati dalla pandemia da Covid-19, la ripresa del settore distributori bevande è stata assai sostenuta sino alla fine del 2023.

circana spesa italgrob horeca
Il logo di Circana

Questo clima positivo è derivato innanzitutto da quello di fiducia seguito all’isolamento forzato. Inoltre si è verificato un aumento della domanda nonostante il freno dell’inflazione. A questo andamento positivo hanno contribuito anche l’andamento climatico, l’esplosione del turismo nazionale e internazionale.

Circana ha però fatto notare come l’indice di fiducia dei consumatori, pur migliore di inizio 2024, rimane ai minimi degli ultimi sette anni raggiungendo progressivamente un livello di preoccupazione.

TRade Lab logo italgrob horeca
Logo TradeLab

Luca Pellegrini, presidente TradeLab, si è dedicato ad un’analisi dei canali di sbocco dei consumi food & beverage e sull’incidenza di alcuni fattori come l’inflazione, seppur in calo, sulle dinamiche di consumo. Dal valore pre-pandemia di 85 miliardi di euro (2019) e dopo la caduta a 53 miliardi nel 2020, si è assistito a una progressiva ripresa: 68 miliardi nel 2021 fino ai 99 miliardi di euro di valore nel 2023, mentre per il 2024 c’è una previsione a 101 miliardi.

Dall’analisi continuativa di TradeLab sulle visite, emerge che nel periodo da marzo a giugno si è registrato un calo, con un temporaneo recupero in luglio e un nuovo ribasso tra agosto e settembre.

Cresce la colazione al bar, stabili pranzi e cene e, sul fronte dei canali, migliori performance per il take away e per pizzerie e ristorazione oltre i 35 euro di scontrino medio, mentre i bar risultano il canale più in difficoltà e, come indicano i dati, in calo di numero: dal 2017 meno 23.000.

Questo deriva anche dalla saturazione del mercato dei bar: dal 2017 sono stati chiusi ben  23.000 esercizi. Al contrario i ristoranti, che hanno espresso una grande espansione con il raddoppio del locali da 70.000 nel 2010 a quasi 150.000 nel 2024, ora si stanno consolidando.

Anche le catene mostrano segnali di saturazione

Anche le catene, pur in crescita negli ultimi anni, mostrano segnali di saturazione nelle piazze principali e guardano sempre più verso aree emergenti. Con previsioni positive per il 2025 sulle visite (+0,9%) con un valore del +2,8%.

Al convegno è stata presentata pure la relazione di Antonio Faralla, amministratore delegato di Formind (consulenza aziendale Horeca e monitoraggio del consumi), sulle diverse occasioni di consumo del fuoricasa, tra novità e conferme. Farfalla ha detto: “In questo periodo si riscontra una tenuta della colazione con un orientamento verso i prodotti salutistici, una rimodulazione del pranzo con una crescita dei formati di servizio, una criticità nell’aperitivo diurno a causa del suo posizionamento che si riflette sui consumi degli aperitivi monodose”.

Gli interventi dei protagonisti dell’horeca

Tra gli altri ha parlato anche il senatore Matteo Gelmetti, che ha presentato il disegno di legge Albo nazionale distribuzione Horeca: “Necessario e fondamentale”.

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Antonio Portaccio, presidente Italgrob (immagine concessa)

Antonio Portaccio, presidente Italgrob, ha rilevato, tra l’altro “La preoccupazione della contrazione dei consumi in relazione alla forte diminuzione del potere d’acquisto delle famiglie”.

Poi Portaccio ha lanciato “Il monito a tutti gli attori della filiera sulle scelte di politica commerciale relative all’aumento prezzi, da attuare il prossimo anno per non contribuire ulteriormente ad una riduzione dei consumi con tutte le conseguenze drammatiche, in termini d’occupazione in primo luogo, che scaturirebbero da questo scenario”.

Ieg Peraboni italgrob
Corrado Peraboni, amministratore delegato di Italian Exhibition Group

Corrado Peraboni, amministratore delegato di Ieg, Italian exhibition group, ha osservato che: “La partnership tra Italgrob e italian exhibition group ha un valore strategico molto importante. Lo svolgimento della 14ª edizione dell’International Horeca Meeting, che si terrà a Rimini nell’ambito di Beer&Food Attraction a febbraio 2025, ne è la conferma.

International Horeca Meeting è un evento di grande rilevanza per Ieg e rappresenta il faro di orientamento per il futuro del settore Horeca, dove ogni anno si traccia lo stato dell’arte della Beverage Industry, protagonista della nostra fiera Beer&Food Attraction”.

Italgrob
Flavia Morelli, Group Exhibition Manager di Italian exhibition group ha parlato agli stati generali Italgrob di Roma

Flavia Morelli, Group Exhibition Manager di Italian exhibition group, ha sostenuto che: “International Horeca Meeting è uno dei fiori all’occhiello di Beer&Food Attraction, che giunge alla sua decima edizione dopo il successo dello scorso anno testimoniato dalla presenza di oltre 41mila operatori del mondo Horeca.

Il meeting che sarà internazionale darà risalto alla filiera del beverage abbinata al food in un contesto fieristico che coinvolgerà tutta la bar industry con le due novità del Mixology Village e dell’area Sparkiling & Mix. Durante la tre giorni, gli incontri di business si alterneranno alle opportunità di aggiornamento professionale grazie al nutrito programma di talk offerto dal meeting”.

La sala del Super tudio Italgrob horeca
Una delle precedenti riunioni di Italgrob nella sala del Superstudio di Milano con l’international horeca meeeting voluto dall’organizzazione del presidente Portaccio

Horeca, lo speciale elenco delle imprese di distribuzione

Secondo Dino Di Marino, Direttore Generale Italgrob: “Il Disegno di legge che istituisce lo speciale elenco delle imprese della Distribuzione Horeca rappresenta un’iniziativa fondamentale non solo per i distributori ma anche per il mercato.

Questo elenco darà una precisa identità ai distributori Horeca Italiani che si iscriveranno, una riconoscibilità che permetterà di usufruire di iniziative politiche amministrative e fiscali con l’obiettivo di migliorare i servizi offerti alle imprese operanti nel settore della distribuzione del canale Horeca e ai loro utenti finali.

Italgrob sarà sempre in prima linea in questo percorso diretto a innovare, trovare nuove soluzioni e attuare sinergie positive, come abbiamo voluto scrivere a chiare lettere nel claim della prossima edizione dell’International Horeca Meeting.

Il ruolo dell’operatore della distribuzione appare sempre più centrale nell’ambito di una filiera di valore, come quella del mercato dei consumi fuoricasa, che rappresenta un asset fondamentale per l’economia del Paese, oltre che un settore di straordinaria valenza culturale e sociale”.

Infine Alessandro Fontana, Direttore del Centro Studi di Confindustria, ha argomentato come “l’economia italiana stia mostrando segnali di tenuta considerato il contesto sfavorevole. Per il 2025 abbiamo stimato un +0,9% del Pil, tuttavia, restano numerose incognite legate al contesto internazionale.

In tal senso, conteranno le scelte economiche della nuova amministrazione Trump, il rallentamento dell’economia tedesca e la conseguente crisi politica e l’evolvere delle guerre in corso. Un tema particolarmente significativo riguarda inoltre la domanda europea che rimane strutturalmente bassa a causa di inflazione e tassi ancora elevati”.

 

Politecnico di Milano: gratis la colazione per gli studenti con l’iniziativa di Gruppo Cimbali e Alpro, 11-17/11

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Un'immagine del Politecnico di Milano
Un'immagine del Politecnico di Milano

MILANO – Alpro rinnova l’edicola Civic del Politecnico di Milano in Piazza Leonardo da Vinci, rendendola un punto di aggregazione per gli studenti e offrendo loro una colazione vegetale. Un’idea pensata per aggiungere gusto e piacere a un momento importante della giornata, ideale per dare la giusta carica al mattino e affrontare le impegnative ore di studio.

L’iniziativa è realizzata con la collaborazione di un partner d’eccezione, Cimbali Group. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Media Key.

La colazione gratis al Politecnico di Milano dall’11 al 17 novembre

Alpro promuove un’iniziativa speciale presso l’edicola del Politecnico di Milano, in Piazza Leonardo da Vinci, dove dal 11 al 17 novembre gli studenti potranno gustare una colazione gratuita ogni mattina, dalle 8 alle 11.

Per una settimana, l’edicola si trasformerà in un vero e proprio Alpro Bar, offrendo prodotti 100% vegetali e una varietà di combinazioni pensate per iniziare in modo gustoso la giornata. I visitatori potranno gustare quattro originali combinazioni composte dall’iconico Alproccino, disponibile in quattro gusti (soia, avena senza glutine, mandorla e cocco), alternative vegetali allo yogurt Alpro abbinati a cereali Kellogg’s.

In un momento in cui le edicole stanno vivendo una rinascita come luoghi di incontro e aggregazione, Alpro ha scelto proprio questo spazio simbolico per entrare in contatto con la comunità studentesca, offrendo un’occasione speciale per promuovere una colazione buona e 100% vegetale.

Gli studenti, spesso alle prese con giornate intense di studio, potranno iniziare la mattina con energia e gusto, scoprendo i prodotti di Alpro, che si adattano perfettamente a uno stile di vita frenetico ma attento alla qualità e al benessere. L’edicola, un tempo dedicata alla diffusione di notizie e informazioni, si trasforma così in un punto di ristoro, dove la colazione diventa un momento di pausa e convivialità.

Gli studenti avranno la possibilità di gustare una colazione completa e gratuita (fino a esaurimento scorte) grazie alla LaCimbali M26, una macchina da caffè versatile, progettata per offrire un servizio ottimale al barista.

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Mercati del caffè: la volatilità è destinata a continuare, in ragione delle incertezze sul fonte della produzione

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mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni
Il logo dell'Ice

MILANO – Mercati del caffè tra alti e bassi anche durante la prima decade di novembre, che ha continuato a essere caratterizzata da notevole volatilità, in ragione delle perduranti incertezze sul fronte della produzione. Dopo l’impennata registrata nella giornata di giovedì, entrambe le borse hanno subito, venerdì 8 novembre, una altrettanto brusca sterzata in territorio negativo.

A New York, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha perso 705 punti (-2,7%) terminando la settimana a 253,35 centesimi.

Chiusura al ribasso anche a Londra, dove il contratto per scadenza gennaio dell’Ice Robusta è arretrato di $110 (-2,5%) finendo l’ottava a 4.376 dollari.

A spingere verso il basso i due mercati del caffè hanno contribuito i dati contenuti nel nuovo report Ico, che mettono in luce le esportazioni record registrate durante l’annata caffearia 2023/24

A completamento di quanto già riferito nel numero di venerdì aggiungiamo le statistiche relative all’export mondiale di caffè verde, che è stato, a settembre, di 9,69 milioni di sacchi: oltre un quarto (25,2%) in più rispetto allo stesso mese di un anno fa.

Nell’arco dei 12 mesi (ottobre-settembre), le esportazioni di verde sono state pari a 123,75 milioni: l’11,8% o 13,02 milioni in più rispetto all’annata 2022/23.

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Parmalat: il 91% dei clienti ama il cappuccino, per l’82% è ideale per fare colazione. E arriva il nuovo Latte barista

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Parmalat Latte Barista (immagine concessa)

MILANO – In occasione del Cappuccino day, Parmalat, leader in Italia nel mercato del latte e parte del Gruppo Lactalis, ha esplorato il legame speciale che unisce gli italiani e il cappuccino. Attraverso un’indagine su un panel di consumatori e amanti del latte, Parmalat ha raccolto le preferenze, le abitudini e i segreti che gli italiani mettono in pratica tutti i giorni per creare il cappuccino perfetto e trasformare ogni tazza in una coccola quotidiana per iniziare la giornata con il piede giusto.

Il cappuccino: bevanda d’eccellenza per la colazione

 Oltre il 91% degli intervistati dichiara il proprio amore per il cappuccino, che ognuno prepara e gusta a modo suo: c’è chi predilige tanta schiuma, chi la preferisce più leggera, e chi semplicemente non può rinunciare al cappuccino in qualsiasi sua forma. Il 38% lo consuma quotidianamente e si ritiene un “master cappuccinatore” in grado di creare il cappuccino perfetto.

Altri, invece, lo riservano per i giorni più impegnativi. In ogni caso, per l’82% degli italiani il cappuccino è la bevanda ideale per iniziare la giornata e in particolare per la colazione, momento che il 78% dei rispondenti preferisce gustare a tavola, considerandola un rituale imprescindibile per affrontare la giornata.

No al cappuccino dopo mezzogiorno, sì al cappuccino d’estate

La tradizione italiana parla chiaro: il cappuccino si beve la mattina. Anche gli intervistati di Parmalat confermano questa regola, con il 58% che non lo consumerebbe mai dopo pranzo. Eppure, tra gli amanti della tradizione, c’è anche un 17% di ribelli che sceglie di sfidare le convenzioni e si concede un cappuccino a qualsiasi ora. Un ulteriore 24% ammette di averlo bevuto almeno una volta dopo le 12, raccontando di essersi sentito osservato o di aver provato un sottile brivido, consapevole di star sfidando un’imprescindibile regola non scritta della tradizione.

Non ci sono invece norme che stabiliscano in che periodo dell’anno gustare il cappuccino: il 71% degli intervistati lo apprezza in ogni stagione, anche nei mesi più caldi, ma c’è anche chi preferisce sostituirlo con alternative più fresche durante l’estate.

Esperti del cappuccino, soprattutto a casa

Gli intervistati di Parmalat si dimostrano veri esperti nella preparazione del cappuccino perfetto a casa: oltre il 60% ha trovato il proprio metodo grazie a numerose prove e sperimentazioni, sviluppando una ricetta che è diventata personale e unica. Anche gli strumenti di preparazione variano: il 45% degli intervistati preferisce il montalatte elettrico, mentre altri scelgono il tradizionale frullino manuale o la comodità della macchina da caffè.

Non manca il dibattito sulla temperatura del latte: c’è chi inizia con latte freddo, chi preferisce quello a temperatura ambiente e chi lo scalda prima di montarlo. Anche le aggiunte sono molto divisive: il 29% ama il cappuccino al naturale, il 30% aggiunge zucchero, e il 31% arricchisce la schiuma con una spolverata di cacao. Le combinazioni di passaggi e ingredienti sono infinite e rendono ogni cappuccino unico.

Il cappuccino come coccola quotidiana

 Sei persone su dieci descrivono il loro cappuccino come un piacere goloso, infatti il 59% ama gustare la schiuma al cucchiaino per apprezzarne la consistenza soffice, paragonata dal 46% dei rispondenti a una soffice nuvola primaverile.

Il cappuccino è percepito proprio come una coccola per affrontare al meglio la giornata, talmente apprezzata che i rispondenti hanno desiderato di provare quella sensazione avvolgente anche nei contesti più insoliti.

Un 34% confessa di aver desiderato un cappuccino durante una riunione di lavoro importante o prima di un esame, mentre un 26% sogna di sorseggiarlo a bordo di un aereo, guardando fuori dal finestrino con occhi sognanti, e un 19% lo immagina perfetto per accompagnare un rilassante massaggio in spa. Infine, i viaggiatori nostalgici lo vorrebbero gustare anche all’estero, dove, immancabilmente, “non è mai come in Italia.”

Parmalat lancia il nuovo latte barista, perfetto per gli amanti del cappuccino a casa

 Per gli esperti nella preparazione del cappuccino a casa e per chi, invece, non ha ancora trovato la sua ricetta perfetta, Parmalat ha creato Latte Barista, il primo latte vaccino UHT pensato per creare la schiuma del cappuccino. Parmalat Latte Barista è un latte parzialmente scremato, creato appositamente con un alto contenuto in proteine per essere perfetto da montare. Buono e genuino perché selezionato con cura dall’esperienza di Parmalat, non contiene conservanti, addensanti o additivi. Parmalat Latte Barista è il compagno perfetto per un cappuccino come quello del bar, facile da montare con un montalatte o un cappuccinatore, per una schiuma soffice e consistente.

La scheda sintetica di Parmalat

Parmalat – azienda parte del Gruppo Lactalis dal 2011 – è leader in Italia nel mercato del latte e nella produzione e distribuzione di alimenti insostituibili per il benessere quotidiano. L’azienda sviluppa prodotti ad alto valore aggiunto per una equilibrata e salutare alimentazione dei propri consumatori, unendo tradizione e innovazione nel gusto e nei processi produttivi. Parmalat è una realtà presente sul territorio italiano con 8 stabilimenti e oltre 1.600 dipendenti, oltre a raggiungere circa 20.000.000 di famiglie italiane e 200.000.000 di consumatori nel mondo.

I marchi principali sono: Parmalat dedicato a latte e yogurt, Santàl, per i succhi e le bevande a base di frutta, Zymil, la linea di prodotti ad alta digeribilità senza lattosio, Chef con un’expertise gastronomica riconosciuta nel mercato della panna e della besciamella. Parmalat è presente anche attraverso marchi locali che rappresentano eccellenze del nostro territorio: Berna in Campania, Lactis e Carnini in Lombardia, Oro in Liguria, Sole e Stella in Sicilia, Torvis e Latterie Friuliane in Friuli-Venezia Giulia.

A Torino il bar del Palazzo di giustizia era gestito dalla ‘Ndrangheta: scattati 7 arresti

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torino mole chiosco san carlo multe marchetti basaglia buio dehors 'ndrangheta
La Mole Antonelliana, simbolo di Torino (immagine: Pixabay)

Alcuni personaggi legati alla ‘ndrangheta si sono infiltrati in Liberamensa, la cooperativa sociale responsabile della vecchia gestione del bar interno del Palazzo di giustizia di Torino. Gli arresti sono avvenuti grazie all’operazione del luglio 2023 della Direzione distrettuale antimafia. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Federico Gottardo per Torino Cronaca.

Il bar della ‘Ndrangheta

TORINO – Bische clandestine, estorsioni, usura, arrivando a mettere le mani anche sul bar del tribunale. Praticamente una beffa: servivano caffè e brioches ai magistrati che avrebbero dovuto indagare su di loro e arrestarli.

Fino a quando il “banco” è saltato e, con un’operazione del luglio 2023 della Direzione distrettuale antimafia, erano scattati gli arresti per una serie di personaggi legati alla ‘ndrangheta che si erano infiltrati anche in Liberamensa, la cooperativa sociale responsabile della vecchia gestione del bar interno del Palazzo di giustizia.

E pochi minuti fa sono arrivate sette condanne e un’assoluzione nel processo con rito abbreviato.

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Circana presenta la soluzione per pianificare come e cosa mettere negli scaffali

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Un uomo scegle un succo d'arancia (immagine concessa)

MILANO – Circana, una delle più importanti società di consulenza per la gestione e interpretazione della complessità del comportamento dei consumatori, ha annunciato il lancio di Precision assortment for retail, una soluzione all’avanguardia ideata per trasformare la gestione della pianificazione assortimentale, un processo strategico utilizzato dai distributori per decidere quali prodotti mettere a scaffale, in diverse categorie, aree geografiche e canali.

Questa nuova soluzione consentirà ai distributori di implementare piani assortimentali personalizzati on demand, garantendo la disponibilità del giusto mix di prodotti per soddisfare la domanda dei clienti e, al contempo, adempiere agli obiettivi di sviluppo commerciale.

Nell’attuale mercato ipercompetitivo, la pianificazione dell’assortimento è indispensabile per far crescere le categorie e fidelizzare i clienti. Tuttavia, analisi complesse con set di dati disparati e lunghi flussi di lavoro possono ritardare il processo decisionale e bloccarne la crescita.

Precision Assortment for Retail di Circana integra informazioni sulla performance dei prodotti e analisi sulla loyalty dei clienti per fornire indicazioni sull’assortimento a livello di punto vendita, in base agli obiettivi aziendali e all’andamento del mercato (* le informazioni sull’andamento del mercato sono soggette alla disponibilità dei dati per paese, regole per il rilascio e partecipazione al panel POS. In Italia questi dati sono disponibili).

“I mercati consumer stanno evolvendo rapidamente, i clienti si trovano immersi in un flusso di comunicazione e stimoli senza precedenti. Questo cambiamento sta rimodellando le categorie e determinando nuovi modelli di domanda. Allo stesso tempo, i distributori hanno a disposizione una quantità di dati mai vista prima”, ha commentato Claire Goodhead, Global Retail Assortment Solutions. “Partendo dall’identificazione di queste tendenze, abbiamo sviluppato una soluzione che si allinea perfettamente con le esigenze del mercato odierno.”

Caratteristiche principali di Precision Assortment for Retail:

• Flessibilità in tempo reale: risultati forniti in pochi minuti con la possibilità di generare e confrontare illimitate simulazioni di scenario.

• Pianificazione incentrata sul cliente: possibilità di definire le esigenze dei clienti e raccogliere dati sulle performance e sulla sostituibilità del prodotto in base all’area geografica del negozio.

• Efficienza e analisi: lo strumento rivede le performance del prodotto per identificare obiettivi e modificare la distribuzione, o la rimozione dei prodotti.

• Indicazioni automatizzate: possibilità di predisporre alert automatizzati sull’assortimento in base agli obiettivi aziendali e ai prodotti presenti sul mercato.

Circana consente ai distributori di definire in pochi minuti gli assortimenti di prodotto migliori per la propria clientela. Questa soluzione garantisce la possibilità di prendere rapidamente decisioni strategiche in modo consapevole, migliorando la capacità di competere sul mercato.

La scheda sintetica di Circana

Circana è una azienda leader nella gestione ed interpretazione della complessità del comportamento del consumatore.

Grazie a tecnologia unica, analytics, informazioni relative a diverse industry e comprovata esperienza in numerosi settori, Circana aiuta oltre 7000 tra i principali Produttori e Distributori nel mondo a raggiungere la chiarezza necessaria per intraprendere azioni strategiche e guidare la crescita del business.

Possiamo vantare una conoscenza a tutto tondo del consumatore, del punto vendita e della domanda. Questo ci consente di aiutare i clienti, sulla base dei nostri dati, a sfruttare insights ed analisi di valore, in grado di stimolare l’innovazione, soddisfare le esigenze dei consumatori e contrastare la competition. Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

Caffeina: perché la quantità giornaliera non dovrebbe superare i 400 mg, 5 tazzine preparate con la moka o sei espressi fatti con l’arabica

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La struttura della caffeina (immagine: Wikimedia Commons)

MILANO – Il caffè è una bevanda molto popolare nella cultura italiana e non solo. Alcuni suoi benefici sono riconosciuti a livello scientifico, tuttavia è bene non esagerare con il consumo. La quantità massima giornaliera di caffeina consigliata non dovrebbe superare i 400 milligrammi, corrispondenti a circa & tazzine di espressi preparati con l’arabica, 5 tazzine di caffè preparato con la moka al giorno, o 4 tazze di caffè americano.

Tuttavia, il consiglio è di limitarsi a massimo 3 tazzine di caffè al giorno, mentre in caso di gravidanza, si raccomandano al massimo 2 tazzine. Qui di seguito leggiamo un estratto dell’articolo pubblicato sul portale dell’Humanitas Salute in cui è riportato il parere della dottoressa Maria Bravo, biologa nutrizionista.

Caffè: quali sono i benefici?

  • I benefici del caffè derivano dalla presenza di numerosi composti bioattivi, tra cui i polifenoli dell’acido clorogenico e i lignani, dotati di proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, oltre a sostanze che favoriscono la vasodilatazione.
  • Mantiene bassa la pressione. Uno degli studi più importanti, condotto su oltre 1500 maschi e femmine, iniziato nel 1972 in Romagna e pubblicato nel 2023 su Nutrients, mostra che il consumo di caffè non aumenta la pressione nelle persone in buona salute, ma contribuisce piuttosto a mantenerla bassa.
  • Fa bene al cuore. Gli studi hanno evidenziato benefici per il sistema cardiovascolare, il cuore e la pressione arteriosa. Ricerche precedenti hanno confermato che, nel caso di consumatori sani, il rischio di fibrillazione atriale, malattie coronariche, infarto o ictus cerebrale non aumenta se si limita il consumo di caffeina alle quantità raccomandate, preferendo varianti come caffè espresso, moka e istantaneo, evitando il caffè non filtrato. Tuttavia, persone più sensibili alla caffeina potrebbero sperimentare un lieve e temporaneo aumento della frequenza cardiaca o della pressione arteriosa.
  • Aiuta il controllo del colesterolo. Consumare moderatamente caffè può essere vantaggioso per mantenere sotto controllo i livelli di colesterolo totale e LDL, specialmente se accompagnato da uno stile di vita sano e attivo.

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Energy drink: dal 2017 raddoppiati i ricoveri in pronto soccorso per overdose dei più giovani

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Energy drink (immagine: Pixabay)

Epic Research registra un forte incremento del consumo di caffeina tra gli adolescenti dovuto soprattutto agli energy drink. Dal 2017, i ricoveri in pronto soccorso per questo motivo sono più che raddoppiati tra i ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Orizzonte Scuola.

Il rischio degli energy drink sui più giovani

MILANO – Un nuovo rapporto di Epic Research lancia l’allarme sull’aumento drammatico di casi di overdose di caffeina tra gli adolescenti, dovuto principalmente al consumo eccessivo di energy drink.

Dal 2017, i ricoveri in pronto soccorso per questo motivo sono più che raddoppiati tra i ragazzi dagli 11 ai 14 anni, e quasi raddoppiati nella fascia d’età superiore, con una maggiore incidenza tra i maschi. “Nonostante i numerosi avvertimenti sui rischi, il consumo di bevande contenenti caffeina tra i giovani continua a crescere”, avverte Alok Patel dello Stanford Children’s Health su Pediatrics Today.

I sintomi di un’overdose da caffeina possono variare da ansia e palpitazioni a gravi problemi cardiaci, fino alla morte nei casi più estremi. L’American Academy of Pediatrics raccomanda un consumo massimo di 100 milligrammi di caffeina al giorno per gli adolescenti, pari a circa una tazza di caffè.

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Italia: perse 180mila imprese giovani, più del 40% nel Mezzogiorno

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La transazione demografica (dati concessi)

MILANO – In quarant’anni in Italia ci sono circa dieci milioni di giovani in meno, mentre è quasi raddoppiata la quota di ultrasessantacinquenni. Questi fenomeni nel corso degli ultimi anni si sono concentrati ed esasperati principalmente al Sud. Tra il 2011 e il 2023 la perdita di popolazione è stata tutta nel Mezzogiorno (1 milione in meno di abitanti).

E, in particolare, in quest’area la perdita di giovani è stata di ben 1,9 milioni. Peggiori condizioni economiche comprimono, infatti, la demografia e senza demografia non c’è crescita.

Le imprese giovani in Italia

In Italia in dodici anni (2011-2023) abbiamo perso 180mila imprese giovani di cui più del 40% nel Mezzogiorno (oltre 78mila).

E il tasso di imprenditoria giovanile, cioè la quota di imprese giovani sul totale delle imprese, si è ridotto di ben 3,1 punti percentuali, passando dall’11,9% all’8,8%. Senza questa perdita, e quindi con un tasso pari a quello del 2011, oggi avremmo tra i 47 e i 63 miliardi di euro in più di Pil.

Il declino, dunque, può essere contrastato solo incrementando il tasso di imprenditoria giovanile soprattutto nel terziario di mercato che negli ultimi trent’anni è il settore che ha generato crescita economica ed occupazione (+3,5 milioni di occupati standard a tempo pieno dal 1995 al 2023 rispetto a meno di un milione negli altri comparti). L’imprenditoria giovane può dare impulso alla crescita complessiva del Paese e, in particolare, del Mezzogiorno che ha sempre trovato nell’autoimprenditorialità un’àncora di salvezza contro la ridotta presenza di grandi imprese che generano lavoro dipendente.

Il contesto socio-economico in Italia

Occorre migliorare il contesto socio-economico e la demografia, incentivando la partecipazione femminile al lavoro per invertire la tendenza demografica a lungo termine; incentivare l‘imprenditorialità, promuovendo l’auto-imprenditorialità attraverso agevolazioni fiscali, semplificazione burocratica e variabili di contesto più favorevoli; agevolare l’accesso al credito per le imprese giovanili.

Questi in sintesi i principali risultati dell’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio “L’importanza dell’imprenditoria giovanile per la crescita economica” presentata oggi a Milano in occasione del XV Forum nazionale dei Giovani Imprenditori di Confcommercio.

Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, afferma: “L’eccezionalità economica italiana si è costruita su un modello di impresa diffusa, attraverso la quale – nel tempo – tantissimi italiani hanno pensato di mettersi in proprio e di realizzare un progetto di vita. Eppure, proprio questo desiderio di crescita nell’ultimo decennio sembra assopito. Nel 2011 le imprese giovanili erano quasi il 12% del totale, nel 2019 erano il 9,5%, nel 2023 l’8,8%. L’impresa è insomma un orizzonte che le nuove generazioni scelgono sempre meno. Tuttavia, fare impresa è una delle decisioni a più alto impatto personale e sociale che possano esserci. Confcommercio con il suo Gruppo Giovani sono qui per testimoniare l’importanza di questa scelta”.

Il Presidente Giovani Imprenditori di Confcommercio, Matteo Musacci, sostiene: “Abbiamo voluto dedicare questo XV Forum Nazionale al tema della crescita perché è il momento che ogni giovane imprenditore – di prima generazione, ma non solo – si trova ad affrontare, spesso con un senso di solitudine. Ma i dati dimostrano anche che senza imprenditoria giovanile la stessa crescita, lo sviluppo, del Paese procede con il freno a mano tirato. Da un punto di vista innanzitutto quantitativo – se la quota di imprese giovani oggi fosse pari a quella del 2011 avremmo tra 47 e 63 miliardi di euro correnti in più di Pil – ma anche qualitativo: le imprese giovanili portano nel mercato energie, prospettive e competenze che rappresentano un irrinunciabile canale di innovazione e creatività”.

Transizione demografica e divario demografico-generazionale in Italia

In quarant’anni nel nostro Paese ci sono circa dieci milioni di giovani in meno (da 32,3 milioni del 1982 a 22,8 milioni del 2023), mentre è quasi raddoppiata la quota di ultrasessantacinquenni (da 7,5 milioni del 1982 a 14,2 milioni del 2023). Non c’è, dunque, immissione di nuove forze nel complesso della popolazione. Nel 1982 un giovane, magari imprenditore, entrava nella vita professionale, nella cornice macroeconomica di un rapporto debito/Pil del 61% (13.163 euro pro capite), mentre nel 2023 questo rapporto è più che raddoppiato (134,6%, pari a oltre 48mila euro a testa).

Considerando l’aspettativa di vita alla nascita e, quindi, la vita residua di un trentenne nei due anni di riferimento considerati, un giovane quarant’anni fa doveva sopportare un debito annuale di 295 euro contro gli oltre 910 euro di oggi.

E ancora, nel 1982 lo stesso giovane entrava con una pressione fiscale media sotto il 32% mentre oggi patisce il 41,5%. Mettendo insieme debito pro capite attuale e prospettico e pressione fiscale si comprende come si sia instaurato un circolo vizioso che deprime l’autoimprenditorialità: un giovane ha debiti contratti da altri che deve ripagare attraverso un fisco più gravoso.

Guardando alle macro aree del Paese e focalizzando l’attenzione al periodo 2011-2023 vediamo che questi fenomeni si sono concentrati ed esasperati. La perdita di popolazione italiana è tutta registrata al Sud (1 milione di abitanti) che perde abitanti anche a causa dell’emigrazione verso Nord e all’estero, mentre non attrae stranieri. Più della metà della perdita di giovani è nel Mezzogiorno (ben 1,9 milioni su un totale di 3,7 milioni). Peggiori condizioni economiche comprimono, infatti, la demografia e senza demografia non c’è crescita.

(dati concessi)

 

Imprenditoria giovanile e crescita economica

In Italia in dodici anni (2011-2023) abbiamo perso 180mila imprese giovani, guidate da imprenditori under 35, di cui più del 40% nel Mezzogiorno (oltre 78mila). Questa perdita, peraltro, è solo in minima parte attribuibile alla transizione demografica.

Infatti, se in un dodicennio, da un lato, la popolazione complessiva è scesa dell’1,9% e quella della fascia tra i 25-39 anni del 19,9%, dall’altro, il totale delle imprese è diminuito del 3,4% e quelle giovani di ben il 28,6%. E, in particolare, tra il 2011 e il 2023 il tasso di imprenditoria giovanile, cioè la quota di imprese giovani sul totale delle imprese, si è ridotto di ben 3,1 punti percentuali, passando dall’11,9% all’8,8%.

Con una quota di imprese giovani pari a quella del 2011 oggi avremmo tra i 47 e i 63 miliardi di euro in più di Pil. La quota di imprenditori giovani sul totale delle imprese ha, infatti, un impatto positivo e statisticamente significativo sulla crescita economica, a parità di altre condizioni: i risultati delle nostre elaborazioni indicano che al crescere dell’1% assoluto della quota di imprese giovani la crescita sarebbe maggiore tra lo 0,9% e l’1,2% in media per ciascuna provincia.

Imprenditoria giovanile e registri camerali (dati concessi)

Il declino, dunque, può essere contrastato solo incrementando il tasso di imprenditoria giovanile soprattutto nel terziario di mercato che negli ultimi trent’anni è il settore che ha generato la crescita economica e l’occupazione (+3,5 milioni di occupati standard a tempo pieno dal 1995 al

2023 rispetto a meno di un milione negli altri comparti). L’imprenditoria giovane, la parte più vitale della società imprenditoriale, può dare impulso alla crescita complessiva del Paese e, in particolare, del Mezzogiorno che ha sempre trovato nell’autoimprenditorialità un’àncora di salvezza contro la ridotta presenza di grandi imprese che generano lavoro dipendente.

L’equazione risolutiva è, dunque, più imprese giovani nel terziario di mercato. E’ da qui che si deve passare per forza. E anche lo squilibro generazionale va ridotto. Per rivitalizzare la relazione tra giovani imprenditori e crescita economica in un orizzonte di medio e lungo periodo occorre: migliorare il contesto socio-economico e la demografia, incentivando la partecipazione femminile al lavoro per invertire la tendenza demografica a lungo termine; incentivare l‘imprenditorialità, promuovendo l’auto-imprenditorialità attraverso agevolazioni fiscali, semplificazione burocratica e variabili di contesto più favorevoli; agevolare l’accesso al credito per le imprese giovanili che rappresenta un investimento nell’innovazione che va sostenuto dalla collettività.

 

Streglio celebra 100 anni di storia e con Artàporter per sostiene l’arte

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Giuseppe Bernocco, Sebastiano Astegiano, Stefano Borromeo (immagine concessa)

TORINO – Cent’anni di storia per un marchio che fa parte di quella narrazione del cioccolato, uno dei prodotti più iconici del nostro Paese, legato in mondo indissolubile a Torino e al Piemonte. Streglio ha attraversato le epoche, mettendo sempre in primo piano la qualità dei suoi prodotti, caratterizzati da ricette uniche e irripetibili. Ricette acquisite, assieme al marchio, da Galup nel 2021.

I cento anni di storia di Streglio

Il partecipato centenario Streglio – che si è celebrato venerdì 25 ottobre – nella prestigiosa sede di Artàporter, in via Po, 25 – ha voluto esaltare la storia di un’azienda, ma anche la realizzazione di un sogno che, grazie alla nuova proprietà, è tornato a diventare realtà.

E per celebrare questo importante momento Streglio ha scelto di sostenere, attraverso una collaborazione con la startup Artàporter l’arte emergente. Le due realtà hanno infatti invitato artisti, creativi e designer a interpretare il tema del sogno attraverso una rappresentazione artistica che sarà utilizzata nella comunicazione Streglio.

Una call for artist che ha ricevuto ben 125 adesioni da tutta Italia e dalla quale sono state selezionate 10 opere messe in esposizione durante la serata, tre di queste sono state ulteriormente selezionate e premiate.

Ad aprire il momento istituzionale sono stati Massimo Gioscia e Dario Ujetto – co-founder di Diffusissima e Artàporter: “La call for artist realizzata in collaborazione con Streglio ha portato risultati veramente soddisfacenti. Non nascondiamo che è stato difficile scegliere le dieci opere che vedete esposte questa sera e poi le tre finaliste. Il brand rinato di Streglio ha dato spazio alla creatività e l’iniziativa è stata estremamente seguita. Siamo soddisfatti perché è anche attraverso questi eventi che stiamo costruendo la crescita di Diffusissima, un progetto che porta l’arte non più solo nei luoghi canonici ma in luoghi comuni, quelli che frequentiamo tutti i giorni”.

Una nuova vita per Streglio il cui marchio è stato oggetto di un processo di rebranding che è stato raccontato da Raffaella Cardinale – responsabile marketing Streglio – “Nel 2021, quando l’azienda ha acquisito il brand, abbiamo iniziato a lavorare su un racconto dove il cioccolato Streglio rappresenta un sogno, che è anche una poesia e una danza, come quella che guida la mano dei Maîtres Chocolatiers mentre producono le loro opere, ma il cioccolato Streglio è anche magia che nasce dall’incontro della nocciola con il cioccolato. E poi i valori, anche questi elementi fondamentali del racconto, per narrare un legame speciale, quello con il territorio dove 100 anni fa è nata, un sodalizio che abbiamo anche evidenziato dalle nuove creazioni vestite di blu e oro”.

Stefano Borromeo – amministratore delegato Galup – ha così sottolineato l’importanza del percorso: “Festeggiamo oggi questi 100 anni, anche grazie alla lungimiranza di imprenditori come Giuseppe Bernocco e Sebastiano Astegiano, che hanno avuto la capacità di vedere il domani di realtà storiche del nostro territorio. Questo è accaduto nel 2014 con l’acquisizione di Galup e si è ripetuto nel 2021 con quella del brand Streglio. Il progetto è stato avviato e stiamo costruendo una nuova casa per Streglio ad Alba, mentre la produzione di tutte le referenze Galup è a Pinerolo. Siamo fieri di come questo progetto sta crescendo e delle tante persone che ne hanno preso parte, abbiamo obiettivi importanti e per questi lavoreremo con il consueto impegno”.

L’incontro si è concluso con la proclamazione dei vincitori che ha visto premiate con menzione speciale l’opera “Un sogno ad occhi aperti” di Giulia e Sofia Toneatto e “Sopra i cieli di Torino” di Enrica Pizzicori. Vincitrice della call for artist “Il Sogno” è stata Cristina Lonegro con l’opera “La custode della luna”.

Il centenario Streglio non è dunque un traguardo, ma un ulteriore trampolino di lancio per questo ambizioso e sentito progetto, perché la storia di questa eccellenza, che valorizza il nostro territorio, deve continuare a far sognare e appagare i tanti estimatori del buon cioccolato.