Una classica colazione con cappuccino e brioche grande a Como può arrivare a costare anche 8 euro. In questo caso però non si parla di un normale cornetto ma della brioche siciliana da 4 euro che ha dato il via alle polemiche sui prezzi. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Michela Vitale per Espansione Tv.
La polemica sui prezzi a Como
COMO – Il dibattito sui prezzi in città è più aperto che mai dopo il post sui social del consigliere regionale Sergio Gaddi. A Como per una colazione cappuccino e brioche grande tra piazza Cavour e piazza duomo può costare anche 8 euro.
Ed eccola la brioche siciliana che ha innescato le polemiche sui prezzi in città dopo il post sui social del consigliere regionale Sergio Gaddi. Non si parla del tradizionale cornetto, è bene precisarlo, ma di un prodotto diverso. Siamo a Como, a due passi da piazza Duomo e altrettanti dal lago. Di seguito il video YouTube del canale Espansione Tv.
In coda per un gelato e ai tavolini seduti ci sono quasi soltanto turisti, i comaschi forse non possono più permetterselo. La zona è di pregio si parla certamente dei luoghi più battuti dai turisti.
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La nota pasticceria Dick Factory della città di Bari ha chiuso dopo solo due anni di vita. Al posto dell’attività aprirà una mortadelleria, un locale in cui si possono gustare panini freddi e prelibatezze di origine pugliese. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Antonio Garofalo per L’Edicola.
La chiusura della pasticceria di Bari Dick Factory
BARI – Dopo soli due anni, la pasticceria hot di corso Vittorio Emanuele Dick Factory chiude, o meglio diventerà tutt’altra attività.
Evidentemente, dopo il boom iniziale dovuto ad un prodotto inedito e divertente (waffle a forma di pene e vagina), la novità ha stancato i baresi o proprio il proprietario del locale.
Si vocifera che al posto di Dick Factory nascerà una mortadelleria, nonché un luogo dove si potranno gustare panini freddi e altre prelibatezze pugliesi. Si tratterebbe di un rebranding, confermato anche dai profili social del locale che adesso risultano vuoti, senza alcuna foto.
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L’associazione Voce degli imprenditori della Croazia (UGP) ha ufficialmente richiesto un incontro con i Ministri delle finanze e dell’economia al fine di proporre diverse riforme chiave che ritengono potranno alleggerire gli imprenditori, aumentare la loro competitività e facilitare il flusso d’affari.
In Croaziail caffè è soggetto a un’imposta speciale che – sommata all’iva – è pari a quasi il 35% a tazzina, mentre nella vicina Slovenia l’imposizione è quasi tre volte inferiore ed è pari al 9%.
Leggiamo di seguito parte dell’articolo tradotto e pubblicato sul portale d’informazione Sloboden Pecat.
L’abolizione sulla tazza del caffè in Croazia
ZAGABRIA – Secondo quanto riportato dal quotidiano croato Novi list, l’UGP ha formulato sette proposte per i primi 100 giorni del governo.
L’associazione chiede di aumentare la soglia di accesso al sistema dell’iva da 40.000 euro a 70.000 euro, con l’obiettivo di consentire principalmente ai micro e piccoli imprenditori di lavorare in modo competitivo, di adattarsi ai cambiamenti inflazionistici e di avere opportunità di crescita.
L’UGP stima che l’inflazione ufficiale dal 2007 ad oggi sia del 52%. Inoltre, è richiesta una riduzione dell’aliquota iva per il settore della ristorazione e dei servizi di parrucchieri e estetisti al 13% al fine di ridurre l’economia sommersa in questi settori e offrire prezzi più accessibili agli utenti finali.
Dal nuovo governo, l’UGP richiede anche una riduzione dell’iva per la produzione alimentare al 5%, che, secondo loro, avrà un impatto positivo sul tenore di vita dei cittadini e incoraggerà lo sviluppo dell’agricoltura nazionale.
TRIESTE – Si sono concluse nelle scorse settimane – con l’ultima conferenza, su “Genetica e caffè”, tenuta dal professorAlberto Pallavicinidocente di genetica all’ Università degli studi di Trieste – le manifestazioni del lungo ciclo 2023-2024 dei Cenacoli promossi dall’Associazione museo del caffè di Trieste, presieduta da Gianni Pistrini.
L’iniziativa, giunta alla sua settima edizione, si è sviluppata nell’arco di sette mesi, a partire dal novembre dello scorso anno, ed è stata dedicata stavolta al tema complessivo “Aria, terra, fuoco, acqua: caffè, un viaggio tra gli elementi”.
Il ciclo ha coinvolto relatori di alto livello scientifico e professionale che hanno raccolto, nelle ospitali sale dell’Hotel Savoia Excelsior di Riva del Mandracchio, l’interesse di un pubblico sempre attento e numeroso.
Si sono così via via susseguiti gli interventi dell’ingegnere Marino Petracco (su “Sento odore di caffè. Non solo naso: la chiave per apprezzare la nera bevanda, un viaggio tra i cinque sensi”), Matteo Carzedda (“Caffè, farfalle e comunità”), e ancora Marino Petracco (“Ma la Settima Musa beveva caffè?”), e poi dell’ingegnere Roberto Nocera, de La San Marco S.p.A. (su “Dominare l’energia del fuoco per servire la magnifica bevanda”), della professoressa Anna Gregorio Michelazzi (“Verso il mondo del caffè dallo spazio, fra ricerca e industria”), di Massimiliano Fabian, di Demus S.p.A. (su “Caffè decaffeinato: il piacere del gusto”) e infine, come detto, del professor Alberto Pallavicini (“Genetica e Caffè: dalla pianta al consumatore”).
Tutte le conferenze si possono ancora vedere (o riguardare) sul portale web dell’Associazione qui o tramite il profilo Facebook aMDCTrieste.
Il presidente Gianni Pistrini, nel sottolineare “l’ampio consenso riscosso da questo VII ciclo dei Cenacoli del caffè”, ha voluto ringraziare tutto lo staff della aMDC, e in primis la coordinatrice dei Cenacoli Nicoletta Casagrande (che è anche responsabile dell’InfoLibro-Salotto multimediale del libro italiano di Capodistria) e gli organizzatori Giulio Rebetz e Piero Ambroset, esprimendo infine una viva riconoscenza agli sponsor, e in particolare alla Banca di credito cooperativo 360 FVG e alle Fondazioni Benefiche Casali, per il loro prezioso supporto.
Formulando un arrivederci al prossimo e ottavo Ciclo 2024-2025, con l’impegno di confermare il livello e il prestigio della bella iniziativa.
MILANO – Una nuova apertura sta per avvenire nel cuore di Napoli all’insegna dello specialty coffee. Il nome promette già bene: Zero Healthy Bar e Specialty Coffee nasce dalla collaborazione tra Caffè Cognetti e e il suo partner Emanuele Palmieri, che conta già tre punti vendita nella zona di Salerno e ha individuato il locale adatto a questo concept. La parte della caffetteria è stata assegnata al 100% a Caffè Cognetti, integrandola nella filosofia dell’healthy food.
La scelta dei caffè, il servizio, la formazione del personale, è interamente gestita dalla mano esperta di Davide Cognetti e del suo team.
Cognetti, partiamo allora dal punto più caldo: a Napoli come sta il caffè oggi?
“Napoli è sicuramente una piazza calda nella quale emergono sempre più prepotentemente due spiriti: quello più classico e tradizionale caratterizzato da caffè tostati scuri e miscele con una buona presenza di robusta, e quello innovativo (che definirei anche un po’ ribelle) di chi si impegna da tempo nella città nel proporre caffè di qualità.
È importante sottolineare che a Napoli si stanno facendo notare tantissimi professionisti di spicco e micro torrefattori che si distinguono per professionalità e capacità di comunicare.”
Lo specialty è un prodotto che si sta facendo spazio anche nella città della tazzulella?
“Lo specialty a Napoli così come in tante altre città sta sicuramente iniziando a farsi conoscere. Questo lo dobbiamo a tutti i professionisti quali trainer, roaster, baristi che ogni giorno utilizzano i loro canali per divulgare il verbo della “qualità”. Chiaramente ad oggi non saprei parlare di percentuali di vendita di specialty nei locali che lo propongono perché esistono mille variabili da considerare, ma comunque possiamo dire che i numeri sono decisamente in crescita.”
Quindi veniamo al vostro nuovo progetto: che tipo di locale avete pensato, come lo avete realizzato e che ruolo ha lo specialty al suo interno?
“Il locale si chiamerà Zero Healty Bar & Specialty Coffee e tutto il concept di caffetteria sarà curato dal mio team di Caffè Cognetti Microtorrefazione. Emanuele Palmieri assieme alla sua famiglia ha investito da tempo nel settore ristorativo, aprendo già 3 punti vendita “Zero” a Salerno.
Napoli per noi è sempre stata una città che ci affascinava per la sua storia e tradizione legata al caffè e per il grande afflusso turistico. Per cui il locale sarà un vero e proprio fusion tra il concept di Zero che propone appunto “Healthy food” e la caffetteria specialty che racchiude tutto il nostro know-how nel settore.
Il locale si trova in Via Giuseppe Verdi 8 in una via pedonale esattamente dinanzi ad una delle entrate della Galleria Umberto I, a pochi metri dal Maschio Angioino e Via Toledo. Essendo stata rilevata un’attività già esistente, stimiamo circa 1 mese per l’apertura ufficiale.
La location è sempre alla base della nascita di un progetto poiché ti permette sin da subito di targetizzare la tua clientela potenziale. Noi ci troviamo in un punto strategico vicino ai principali luoghi di interesse turistico, in una zona ricchissima di uffici. Turisti ed impiegati d’ufficio assieme a professionisti del settore, curiosi e appassionati di gastronomia in genere saranno il nostro principale target per l’offerta di food e caffetteria.”
E data la prossimità, Starbucks come lo vedete come “vicino di casa”?
Starbucks rappresenta a livello globale un istituzione nel mondo caffè, quindi è importante che ci sia. Tuttavia noi vogliamo rappresentare qualcosa di innovativo e trasversale, un format moderno che affonda le radici nel Sud Italia e che ha come obiettivo quello di fare della sana cultura.”
Espresso: quanto costa ed è un problema ancora nonostante i rincari generali? E il filtro?
“L’espresso di linea che sarà uno specialty coffee dal profilo sensoriale più morbido avrà note di cacao e frutta secca verrà venduto al banco al prezzo di € 1,50. Ovviamente ci saranno tanti altri caffè che avranno prezzi differenti.
All’interno di questo format serviremo una linea di caffè tostati dalla nostra micro torrefazione, ma cercheremo di essere inclusivi rispetto a tutti i roaster italiani, soprattutto quelli napoletani, per coinvolgendoli periodicamente nell’offrire le loro selezioni.
È importante dire che tratteremo solo ed esclusivamente specialty coffee, poiché vogliamo trasmettere un concetto di caffetteria puro e diretto.
Quindi avremo probabilmente un blend 100% arabica di Brasile e Guatemala selezionato da noi, e diversi specialty coffee tostati sempre light che ruoteranno periodicamente a seconda della stagionalità e del roaster che ospiteremo nel mese.
Per i metodi alternativi all’espresso invece avremo: aeropress; v60; cold brew e dal prossimo anno anche il ColdPresso che è la nostra versione del Nitro Coffee.
Chiaramente in apertura il cold brew sarà il metodo da utilizzare per accompagnare la stagione estiva.”
Una parentesi sulle attrezzature: che macchine per espresso avete scelto e perché? (anche i macinacaffè, quali e quanti)
“Per le attrezzature ci siamo affidati a Cimbali Group con il quale ho una collaborazione solida da anni sia nei nostrali locali sia nel campo della consulenza. Nello specifico utilizzeremo una Slayer Steam LP – 2 gruppi che utilizziamo già nella nostra roastery e nei nostri locali a Bari. Per i macinacaffe ci affideremo invece a Mahlkonig”.
Come avete gestito, se l’avete dovuta affrontare, la carenza di personale formato e non?
“Per il personale Emanuele aveva già una parte dello staff della sede a Salerno formata e pronta all’azione. Per cui al momento siamo solo alla ricerca di 2/3 baristi formati nell’ambito della latte art e della caffetteria: abbiamo già iniziato i colloqui e abbiamo notato tantissima voglia di partecipare ad un progetto che sicuramente farà parlare di sé.”
Qual è la sfida più grande che pensate di dover superare considerato il contesto in cui vi state inserendo?
“La sfida più grande è rappresentata senza dubbio dal consumatore medio, che si troverà davanti ad un format che propone una colazione alternativa e completamente diversa da ciò che ci si aspetta da un tradizionale bar. Punteremo tantissimo su bowl di frutta, Healty food, pancake, cibo proteico in genere per cui la battuta media sarà leggermente più alta.
Sul caffe cercheremo il più possibile di coinvolgere i consumatori raccontando il prodotto sia attraverso i canali digitali, sia con attività di divulgazione all’interno del locale stesso. In ogni caso la nostra esperienza nel settore dovrà guidarci in tutte le criticità che potranno presentarsi durante i primi mesi di apertura. Siamo consapevoli del compito difficile, ma ci siamo posti da anni un obiettivo: far crescere la cultura di caffè in tutto lo stivale. Ce la faremo!”.
NEW YORK – Il 45% degli adulti americani ha dichiarato di aver bevuto caffè specialty il giorno prima, in aumento dell’80% dal 2011 e superando per la prima volta il consumo di caffè tradizionale, sempre della giornata precedente (44%), secondo il rapporto della National Coffee Association (NCA) pubblicato il 12 giugno.
I dati sono stati registrati tenendo conto della demografia degli Stati Uniti, tuttavia i risultati possono valere anche per il Bel Paese.
Il consumo dello specialty tra i più giovani
La crescita del consumo dello specialty gioca un ruolo chiave nella popolarità record complessiva del caffè: ciò è stato ampliamente evidenziato dal rapporto completo della NCA “Spring 2024 National Coffee Data Trends” (NCDT), il quale ha mostrato che il 67% degli adulti americani ha bevuto un caffè il giorno precedente, un record degli ultimi due decenni.
Basandosi su un sondaggio rappresentativo a livello nazionale condotto da Dig Insights e pubblicato in collaborazione con la Specialty Coffee Association (SCA), il rapporto rivela inoltre che il 66% delle persone tra i 25 e i 39 anni ha bevuto caffè specialty nell’ultima settimana, più di qualsiasi altra fascia di età.
I dati hanno altresì evidenziato che i consumatori di specialty bevono più caffè rispetto alla controparte che preferisce la tazzina tradizionale, con una media di 2,8 tazze al giorno, rispetto a 1,8.
Il presidente e ceo del NCA Bill Murray ha commentato: “La popolarità e la crescita durature del caffè dimostrano che la bevanda preferita dagli americani mantiene il passo con il gusto dei consumatori per la tradizione così come soddisfa le esigenze e le preferenze che cambiano nel tempo. L’attenzione dei consumatori per lo specialty coincide anche con un crescente interesse per la salute e il benessere, un’altra area in cui il caffè offre benefici unici come dimostrato da decenni di prove scientifiche indipendenti, le quali mostrano che i bevitori di caffè vivono vite più lunghe, sane e felici”.
Peter Giuliano, direttore della ricerca della SCA, ha osservato: “Ogni azienda di caffè specialty può beneficiare di una buona qualità della ricerca di mercato, e l’NCDT è tra le migliori fonti per il sentiment dei consumatori nel settore del caffè. Siamo orgogliosi di contribuire a portare queste informazioni alla comunità del caffè specialty”.
Ulteriori risultati chiave della ricerca sul caffè specialty includono:
Il caffè definito speciale è più popolare tra i consumatori di caffè più giovani: le persone appartenenti alla fascia di età compresa tra 25 e 39 anni hanno bevuto di più nell’ultima settimana rispetto a qualsiasi altra (66%).
Il nord-est degli Stati Uniti detiene il più alto consumo di caffè specialty dell’ultima settimana (61%).
All’interno della categoria specialty, le bevande a base di espresso sono aumentate del 4% e le bevande non a base di espresso sono aumentate del 7% rispetto all’anno scorso.
Il ready-to-drink è ora il terzo metodo di preparazione più popolare tra i bevitori di caffè che hanno consumato uno specialty il giorno prima, in aumento di oltre l’83% dal 2023.
Il caffè specialty è definito come comprendente qualsiasi bevanda a base di espresso (latte, cappuccini e simili); bevande non a base di espresso come blend congelati, cold brew, nitro; e caffè tradizionale che i consumatori percepiscono come preparato con chicchi o macina di caffè di qualità premium.
Il rapporto di approfondimento sui consumatori di caffè specialty è disponibile qui.
MILANO – Assicurare la transizione verso una filiera sostenibile e resiliente è attualmente il mantra dell’industria mondiale del caffè. Ma come tradurre le dichiarazioni di intenti in fatti e piani specifici? Un contributo alla definizione di un quadro strategico d’assieme – in particolare per quanto riguarda gli aspetti finanziari – giunge da un nuovo report intitolato “Sustainability & resilience of the coffee global value chain: towards a global investment vehicle” (“Sostenibilità & resilienza della catena globale del valore del caffè: verso un veicolo d’investimento globale”).
Il rapporto è stato presentato congiuntamente dall’Ico e dall’Unido(Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale).
L’iniziativa è stata resa possibile dall’impegno diretto, il patrocinio e la collaborazione della presidenza italiana del G7, nonché da partner pubblici e privati.
Lo scopo primo del report è analizzare i requisiti e le opzioni per la costituzione di un meccanismo globale di finanziamento.
Tale meccanismo andrebbe a sostenere i portatori di interesse lungo tutta la filiera, a cominciare dai produttori.
E contribuirebbe ad affrontare tanto i problemi legati al cambiamento climatico, quanto le sfide strutturali su temi quali: reddito vitale, quadri normativi cogenti, prezzi, volatilità, produttività, qualità e accesso al mercato.
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Il gruppo Lavazza ha deciso di estendere il venerdì breve anche nel contesto della fabbrica a seguito dell’accordo raggiunto con i sindacati. Oltre alla rimodulazione dell’orario di lavoro, l’accordo prevede anche un nuovo modello di premio per obiettivi e altri elementi del welfare aziendale.
In caso di risultati di eccellenza verrà riconosciuto un importo fino a 15mila euro nel triennio del nuovo contratto integrativo. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Cristina Casadei per Il Sole 24 Ore.
Lavazza e la rimodulazione dell’orario
TORINO – Dopo la sperimentazione nell’headquarter di Torino, il gruppo Lavazza estenderà il venerdì breve anche in fabbrica. A stabilirlo è l’accordo raggiunto con i sindacati (Fai, Flai e Uila) sul nuovo contratto integrativo per il periodo 2024-2026 che riguarderà i quasi 400 lavoratori dello stabilimento di Gattinara, in provincia di Vercelli.
La necessità di coniugare le esigenze di business con il benessere dei lavoratori ha fatto finire al centro della trattativa l’orario di lavoro, su cui è stata pensata una diversa e innovativa articolazione che consentirà di accorciare il venerdì attraverso una rimodulazione dell’orario e permessi aggiuntivi.
Erik Beligni, direttore relazioni industriali del Gruppo Lavazza, spiega a Il Sole 24 Ore che “il benessere dei dipendenti è da sempre al centro del nostro approccio così come il raggiungimento dei risultati di business; lavoriamo da anni per favorire uno sviluppo dello stabilimento che consenta di coniugare la ricerca dell’eccellenza produttiva, qualitativa e di servizio con la promozione di un ambiente stimolante, incentivante e flessibile che sia in grado di assicurare il soddisfacimento delle necessità di business ma anche del benessere e dei bisogni delle nostre persone, introducendo in questo caso anche interessanti opportunità in termini di bilanciamento vita-lavoro”.
Beligni aggiunge: “Il venerdì breve, seppure con meccanismi diversi, è stato già introdotto con grande apprezzamento presso il Centro Direzionale del Gruppo dal 2023”.
Il premio fino a 15mila euro
Oltre alla rimodulazione dell’orario di lavoro, l’accordo prevede anche un nuovo modello di premio per obiettivi e altri innovativi elementi di welfare come i permessi per i caregiver, l’estensione del congedo di paternità e il volontariato aziendale. Il Premio per obiettivi (PPO) secondo l’accordo sarà erogato annualmente a tutte le persone dello stabilimento e, nel suo impianto, è stato stabilito che oltre a premiare le performance produttive verranno valorizzati anche i risultati del Gruppo. In caso di risultati di eccellenza verrà riconosciuto un importo fino a 15mila euro nel triennio del nuovo contratto integrativo.
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BELFORTE DEL CHIENTI (Macerata) – Simonelli Group, azienda leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso e macinini con i brand Victoria Arduino e Nuova Simonelli, sarà al World of Coffee Copenhagen. L’evento si preannuncia già un grande World of Coffee con oltre 400 espositori e una previsione di 10mila visitatori provenienti da 130 paesi.
Dal 27 al 29 giugno, Simonelli Group sarà al WOC Copenhagen – stand CE-008 – per presentare le ultime novità dei brand Victoria Arduino e Nuova Simonelli. Al WOC il brand Victoria Arduino presenterà due importi novità di prodotto: Pure Brew+ e E1 Prima PRO. Sarà inoltre a fianco dei torrefattori al Roaster Village South con E1 Prima EXP.
Victoria Arduino, marchio italiano leader nella produzione di macchine professionali per caffè espresso dal design distintivo e dalle elevate performance, ha un ruolo davvero importante a WOC Copenhagen in qualità di sponsor del Roaster Village con E1 Prima EXP.
La macchina per caffè espresso a 1 gruppo è dedicata ai curiosi, gli esploratori, gli amanti del bello, a tutti quelli che abitano ogni territorio del gusto e sognano oggi le tendenze di domani. E1 Prima EXP libera la creatività ed esalta ogni ingrediente, creando tante ricette a base di espresso e Pure Brew coffee grazie a tecnologie performanti ed estremamente semplici da usare.
Allo stand CE-008, Victoria Arduino regalerà un’esperienza unica a tutti i visitatori, ospitando alcuni tra i migliori produttori di caffè verde al mondo come Lost origin, Los Pirineos, Los Nogales, Lasso Bros e Cafè Granja.
I produttori, pluripremiati al Cup of Excellence e produttori di caffè scelti dai migliori WBC, Brewers Cup, Coffee in Good Spirits champions, si alterneranno in una staffetta di esperienze sensoriali: i loro speciali caffè verranno preparati con il PureBrew+ di Victoria Arduino, la grande novità di WOC Copenhagen.
Niels te Vaanhold, QGrader e 2023 Dutch Barista Champion, introdurrà tutte le novità di E1 Prima PRO, la macchina per caffè espresso professionale a 1 gruppo in cui Victoria Arduino ha condensato le più avanzate tecnologie in uno dei design più eclettici.
Al WOC Victoria Arduino presenterà E1 Prima PRO, la macchina per caffè espresso per gli specialisti del caffè, i torrefattori che vogliono raggiungere picchi di qualità inesplorati, scoprire nuovi confini di gusto. E1 Prima PRO, infatti, è la macchina 1 gruppo che offre il massimo controllo sull’estrazione e precisione.
Nei giorni del World of Coffee, lo stand Victoria Arduino riserverà interessanti sorprese, per saperne di più basta visitare il sito e la pagina Instagram @victoriaarduinoofficial.
Tutti i giorni sarà possibile degustare specialty coffees estratti utilizzando due tecnologie innovative della macchina per caffè espresso Black Eagle Maverick che combina alte prestazioni e sostenibilità. In particolare la stazione Black Eagle Maverick sarà caratterizzata da una serie di dimostrazioni ed esperienze sensoriali offerte da importanti roaster com Kalve, Good Life, Standout, Gemini e La Cabra.
Le tecnologie di estrazione del caffè espresso offerte da Black Eagle Maverick (come T3 Genius e PBtech) consentono infatti di garantire un risultato in tazza preciso e consistente, esaltando tutti i flavour positivi del caffè. Black Eagle Maverick, infatti, offre non solo un po’ più di controllo sull’estrazione, ma il dominio completo sulla temperatura, sull’infusione e sul vapore per performance di alto livello.
A WOC vieni a scoprire l’evoluzione della tecnologia Easycream con nuove funzionalità che velocizzano il workflow e la rendono Eagle Tempo ancora più performante, aumentandone la produttività.
La novità di Easycream sta nel miglioramento della user experience e quindi della velocità di preparazione delle bevande. Puoi creare e impostare fino a 9 ricette latte/plant based drinks, selezionarle direttamente dall’home page del display e quindi avviare l’erogazione vapore tramite la leva push&pull. A WOC, Eagle Tempo offrirà un ricco menu di bevande tra cui anche matcha latte per provare tutti i vantaggi dell’evoluzione della tecnologia Easycream.
Inoltre, in occasione del World of Coffee, Victoria Arduino presenta la Eagle One Copenhagen Special Edition, un’edizione limitata realizzata con una fibra naturale sostenibile e biodegradabile. Per la Eagle One WOC Copenhagen Special Edition, Victoria Arduino ha scelto di utilizzare un colore dalle tonalità calde e rassicuranti, in grado di soddisfare il gusto raffinato di chi ama le tinte naturali.
La ricchezza sensoriale e l’esuberanza materica del tessuto sono date dall’intreccio di diversi filati che agitano delicatamente le superfici e che incarnano perfettamente i valori di Eagle One. I filati diventano protagonisti rendendo davvero unica la macchina per caffè espresso.
Nuova Simonelli, brand riconosciuto a livello mondiale per le sue macchine professionali per caffè espresso tecnologicamente avanzate e semplici da usare, è pronta a mostrare al pubblico di WOC Copenhagen la macchina per caffè espresso NUOVA Aurelia. La macchina da caffè è progettata per garantire a catene, torrefattori e ristoranti un workflow che aiuta a ridurre operazioni da fare e sprechi di preparazione.
La macchina sarà predisposta con E-Milk, una nuova tecnologia latte di Nuova Simonelli che automatizza e semplifica il lavoro. Oltre a salvare fino a 9 diverse ricette latte o plant based (cappuccino, flat white, latte, ecc), la tecnologia E-Milk automatizza alcune operazioni semplificando e velocizzando il lavoro del barista.
La tecnologia C-Automation di Nuova Aurelia, che mette in comunicazione i portafiltri, la macchina e i macinini, garantisce invece l’automazione di ogni singolo step del processo di preparazione di qualsiasi bevanda in modo da ridurre il numero di azioni richieste all’operatore e quindi gli sprechi, e di garantire sempre gli standard qualitativi.
Al WOC Busan, Nuova Simonelli presenterà anche Appia Life XT, la macchina per caffè espresso per i locali medio-alto vendenti che richiedono risultati consistenti e facilità d’uso. La novità di Appia Life XT, oltre al nuovissimo colore metallic gray, è l’introduzione del PID, una soluzione tecnologica che la rende ancora più stabile termicamente e una consistenza superiore.
Dal 27 al 29 Giugno Nuova Simonelli attende tutti gli Appia lover allo stand CE-008 di WOC Copenhagen per una speciale challenge di latte art con la possibilità di vincere i nuovi gadget di Appia Life.
Alcuni studenti spagnoli in Erasmus hanno ordinato caffè, cornetti e 27 birre per un totale di 95 euro nel bar Due Emme di Bari, poi se ne sono andati senza pagare. In seguito, i ragazzi si sono scusati inviando una lettera chiedendo l’Iban per effettuare il mancato pagamento.
Il titolare ha risposto: “Per questa volta offro io”. Leggiamo di seguito parte dell’articolo pubblicato su FQ Magazine.
Il mancato pagamento e le scuse
BARI – Giuseppe, il titolare del bar “Due Emme”, intervistato dalla redazione Quintopotere, ha raccontato: “Erano le 8 di mattina. Sono rimasti per cinque ore, sono andati via un po’ alla volta, il conto era di 95 euro. Lo abbiamo portato al tavolo ma erano rimasti in pochi, hanno detto che avrebbero pagato ma è bastata una svista di qualche secondo e non li abbiamo più visti”. Il gruppo di sei giovani non è stato denunciato, anzi la storia ha avuto un lieto fine.
I ragazzi si sono scusati con Giuseppe scrivendogli una lettera: “Ci dispiace molto per quanto accaduto, stavamo tornando da una festa e non eravamo consapevoli di ciò che stavamo facendo. Abbiamo riflettuto e non siamo quel tipo di persone, ci scusiamo sinceramente per l’inconveniente causato. Siamo studenti Erasmus a Roma e non siamo più a Bari, ma vi chiediamo gentilmente di fornirci un Iban per effettuare il bonifico bancario immediatamente. Ci scusiamo nuovamente”.
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