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Manuela Fensore sfiora le stelle con il suo secondo posto ai mondiali di latte art 2024: il vincitore è Yi-Chen Xie di Taiwan

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Manuela Fensore al termine della routine della finale mondiale (foto concessa)

COPENHAGEN – Al Bella Centre di Copenhagen Manuela Fensore ha brillato con una gara originale, in grado di emozionare, di cui si è parlato e si parlerà moltissimo. In un campionato che ha portato una letterale rivoluzione nel mondo della latte art, passando ad una macchina super automatica e introducendo molte altre variabili di regolamento e calcolo dei punteggi, il coraggioso rientro di Manuela poteva avere numerose incognite ed essere davvero insidioso.

Manuela Fensore al secondo posto dei mondiali latte art

Ma fin dal preliminary round, Manuela Fensore ha dimostrato di essere a suo completo a agio, lasciando tutti stupiti con un concept di gara innovativo e di grande spessore interpretativo. Infatti non si è limitata a disegnare le tazze, ma ha anche raccontato le sue Baby Tales, dedicando ad ogni animaletto in tazza una filastrocca in rima.

ll team formato da Manuela, Carmen Clemente (anche lei campionessa del mondo 2022) e Cristina Caroli nel ruolo di stratega, ha deciso infatti di portare a proprio favore l’introduzione della macchina superautomatica Thermoplan, che ha consentito di avere più tempo nella propria performance per introdurre elementi descrittivi e narrativi ai giudici. Un cambiamento che ha comunque richiesto a tutti i concorrenti di sviluppare skills comunicative analoghe alle altre gare Barista del circuito WCE.

L’intervista dopo la finale mondiale (foto concessa)

Come già accennato, la presentazione di Manuela è andata oltre il semplice speech e ha colpito per la sua originalità e vivacità. L’ispirazione è nata dai libri di favole per bambini, un concept ben preciso nato da un desiderio di Manuela, e realizzato da Cristina Caroli, che lo ha personalmente creato per lei.

Sul palco accanto a lei nell’intervista dopo gara, una Carmen Clemente molto commossa: partner di vita e carriera della campionessa mondiale 2019, che l’ha definita “il mio naturale complemento, senza la quale niente sarebbe lo stesso.”

Manuela ha avuto parole di ringraziamento per SCA italy e Wce, nonchè di elogio e profonda stima per i concorrenti con lei in finale, che hanno dato vita ad una competizione di altissimo livello.

Ha inoltre sottolineato come il campionato mondiale non è mai una gara contro gli altri competitor, ma una gara con se stessi, per dare il massimo, offrendo emozioni e bellezza.

I sei finalisti mondiali e la classifica finale (credit WCE)

La classifica finale ufficiale del campionato del mondo di latte art 2024 è la seguente:

  1. Yi-Chen Xie, Taiwan
  2. Manuela Fensore, Italia
  3. Guoqiang Liu, Cina
  4. Dario Pieber, Svizzera
  5. Sarawut Manngan, Tailandia
  6. Elly (Jiyu Lee), Corea del Sud

 

I campionati mondiali barista: vince la latte art Yi-Chen Xie, coffee in good spirits Seung Chan Wi, cevze ibrik Jordan Tachnakian e roasting, TaiYang Liu

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i campionati
Si sono conclusi i campionati mondiali barista a Copenaghen (foto dal sito WCC)

MILANO – L’Italia presentissima ai campionati mondiali del World of Coffee di Copenaghen: i quattro campioni, Manuela Fensore per la Latte art, Andrea Villa per Coffee in good spirits, Emanuele Bernabei per Ibrik sono arrivati alle finali ed Emanuele Tomassi per la categoria Roasting e anno fatto brillare il loro titolo nazionale conquistato al Sigep 2024.

Dietro le loro performance, sempre presente la Specialty Coffee Association che ha seguito le prove di ciascun competitor tifando a ogni gara.

Campioni italiani tra i migliori del mondo

E infatti, una volta superate le selezioni sino a distinguersi tra i più bravi al mondo, ecco come si sono posizionati alla fine del percorso.

Latte art: Manuela Fensore si dice soddisfatta per aver ottenuto un grandissimo risultato, anche questa volta, sul palco mondiale

1. Yi-Chen Xie, Taiwan⁣
2. Manuela Fensore, Italy⁣
3. Guoqiang Liu, China⁣
4. Dario Pieber, Switzerland⁣
5. Sarawut Manngan, Thailand⁣
6. Elly (Jiyu Lee), South Korea⁣

Coffee in good spirits

1. Seung Chan Wi, South Korea
2. Sandro Roth, Switzerland
3. Andrea Villa, Italy
4. Yessylia Violin Angkasa, Indonesia
5. Sin Jay Kao, Taiwan
6. Chloe Lai, Hong Kong

Cevze Ibrik

1. Jordan Tachnakian, France
2. Kevser Atmaca, Turkey
3. Ivan Bilousov, Ukraine
4. Emanuele Bernabei, Italy
5. Ply, Canada

Roasting dopo tre giorni di sfide intense, ecco i finalisti con il vincitore – il campione italiano Emanuele Tomassi non è passato tra i primi 4, ma ha conquistato comunque il sesto posto

1. 刘太阳 TaiYang Liu, China
2. Mateusz Derkacz, Poland
3. Andrea Trevisan, Austria
4. 成磊 / Chenglei 刁/ Diao, China

 

Sca e Cup of Excellence uniscono le forze per uniformare gli standard

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Chicchi di caffè tostato (credits: Alexa from Pixabay)

MILANO – Rivoluzione nel mondo dei caffè speciali: Cup of Excellence (CoE) e Alliance for Coffee Excellence (Ace) hanno annunciato una partnership trasformativa con la Specialty Coffee Association (Sca), attraverso la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding (MoU) avvenuta giovedì 27 giugno a World of Coffee Copenhagen.

Finalità di questa collaborazione: sviluppare un approccio comune nella definizione e nella valutazione dei caffè speciali di altissima qualità.

Cup of Excellence è l’organizzazione non-profit con Sede a Houston, Usa, che possiede e gestisce le 17 competizioni annuali omonime che si svolgono in 15 paesi.

I suoi concorsi hanno consentito, nell’arco di un quarto di secolo, di scoprire e far conoscere grandi caffè, micro regioni poco note e realtà produttive di eccellenza, spesso di piccole dimensioni.

Alliance For Coffee Excellence è anch’essa un’organizzazione senza fine di lucro, con sede a Portland (Usa), costituita nel 2002 per promuovere il programma di Cup of Excellence.

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illycaffè e Fondazione Ernesto Illy: il ruolo della formazione per il caffè e la sostenibilità al G7 Istruzione

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Da sinistra: Andrea Illy, presidente illycaffè, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito, Anna Illy, presidente Fondazione Ernesto Illy (immagine concessa)

TRIESTE – Con l’evento collaterale “Il ruolo dell’istruzione e della formazione professionale: il caso di studio della filiera del caffè per favorire lo sviluppo sostenibile” organizzato da illycaffè e Fondazione Ernesto Illy si è aperta a Trieste la riunione ministeriale Istruzione del G7, presieduta dal Ministro Giuseppe Valditara.

illycaffè e Fondazione Ernesto Illy a G7 Istruzione

Il valore della formazione come strumento per contrastare il cambiamento climatico e la povertà è stato il tema dell’incontro al quale hanno preso parte lo stesso Giuseppe Valditara (ministro dell’Istruzione e del Merito), Gerardo Patacconi (Head of operations dell’International Coffee Organization), Tidiane Ouattara (rappresentante dell’Unione Africana), Andrea Illy (Presidente di illycaffè), Andrea De Marco (industrial development expert & project Manager dell’UNIDO), Stefania Giannini (Vice direttrice generale dell’UNESCO per l’educazione) e Laura Frigenti (AD del Global Partnership for Education), Fernanda Maria Roche Soares dos Santos (consigliere dell’Ambasciata del Brasile).

Un mercato già altamente volatile come quello del caffè, con un inadeguato accesso al credito e quindi con una bassa propensione agli investimenti, che fronteggia gli effetti del cambiamento climatico e subisce la scarsità di manodopera giovanile, rende le comunità del caffè estremamente vulnerabili. L’istruzione e la formazione sono il fattore che assicura la sostenibilità economica, sociale e ambientale dei produttori.

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Da sinistra: Andrea Illy, presidente illycaffè, Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del merito e Anna Illy, presidente Fondazione Ernesto Illy (immagine concessa)

“L’istruzione è un fattore chiave per raggiungere gli obiettivi di resilienza, sostenibilità ambientale, valore aggiunto, circolarità della catena del valore e supporto alle famiglie dei produttori di caffè indicati nella dichiarazione del vertice G7 in Puglia”, ha detto nel corso del talk Andrea Illy. “Il cambiamento climatico, che mette al rischio più del 50 per cento delle terre coltivabili richiede, infatti, un miglioramento significativo delle pratiche agronomiche e dunque delle competenze e capacità degli agricoltori. Inoltre come è noto l’istruzione rappresenta la prima e più efficace azione per contrastare la povertà che è uno dei problemi che affligge la caffeicoltura. A Trieste viene prodotta molta della conoscenza sulle filiere del caffè e da oltre 25 anni illy con l’Università del Caffè è impegnata nel trasferimento tecnologico in 23 paesi tra produttori consumatori. Siamo particolarmente onorati di potere rappresentare alle massime istituzioni mondiali un caso di studio”.

L’Università del Caffè, il centro di formazione di illy, di cui proprio quest’anno si celebrano i 25 anni, crea valore attraverso attività di formazione e azioni di sensibilizzazione che hanno per obiettivo una filiera del caffè sostenibile, che rispetti l’ambiente e la biodiversità, favorisca l’occupabilità e imprenditorialità dei giovani, rafforzi il dialogo e la cooperazione tra i diversi attori del settore del caffè.

Se la formazione è il filo conduttore di ogni attività e costituisce la base per sviluppo delle comunità del caffè, la Fondazione Ernesto Illy interviene a fronte di determinate esigenze locali, con progetti specifici volti a mitigare e prevenire problemi sociali e promuovere il benessere delle comunità locali. Molti paesi, ad esempio, sono carenti di infrastrutture sociali efficaci e, a volte, i minori non sono sufficientemente tutelati. La Fondazione Ernesto Illy sostiene la costruzione di scuole, di servizi educativi e assistenza sanitaria per i figli degli operatori del caffè.

“Circa un terzo degli oltre 4,9 miliardi di persone che vivono nei paesi produttori di caffè – ha osservato Gerardo Patacconi – hanno un’età compresa tra 15 e 34 anni. Solo colmando le lacune nell’istruzione e nella formazione tecnica e professionale (TVET) in questi paesi, investendo sui giovani e riducendo i gap di genere e di accesso a conoscenza e tecnologie, si potranno affrontare efficacemente le minacce che caratterizzano la filiera del caffè a livello globale: cambiamento climatico e scarso reddito dei coltivatori. Come ICO, l’Organizzazione mondiale del caffè, con 75 membri, i governi dei paesi che producono e consumano caffe, e che integra attraverso una task force anche l’industria, siamo convinti che solo promuovendo buone pratiche attraverso la formazione ed investimenti nell’istruzione e nella formazione attraverso modelli Pubblico-privati si possa vincere la sfida della sostenibilità del settore ed assicurare il benessere dei produttori, di tutti gli operatori nella filiera e rispondere alle richieste in tal senso da parte di tutti noi che consumiamo circa 3 miliardi di tazze di caffe ogni giorno”.

Il riconoscimento nella Dichiarazione finale del G7 in Puglia del sostegno a un’iniziativa pubblico-privata per promuovere politiche e destinare risorse volte a incrementare il valore dell’economia circolare del caffè e a supportare i piccoli produttori incoraggia l’industria del settore a proseguire il proprio impegno al fianco delle istituzioni, proponendosi come attore nel trasferimento ai paesi produttori di know-how e assistenza tecnica, intesi come pilastri per la creazione di un’economia sostenibile.

Ocm Imballaggi, produttore dei barattoli illycaffè, passa a Fanti Packaging

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illy arabica selection
Il blend illycaffè

Si è perfezionata in questi giorni l’intesa con Fanti Packaging di Bologna, che ha ottenuto il 60% delle quote dell’azienda Ocm Imballaggi. Presidente dell’Ocm rimarrà Ettore D’Agnolo, che mantiene anche la carica di amministratore delegato. Dal canto suo il brand illycaffè ha raggiunto una quota del 2% dallo 0,1% precedente. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Nordest Economia di Rosario Padovano.

illycaffè: subentra un nuovo partner al produttore dei barattoli Ocm Imballaggi

TRIESTE – Aumenta la quota di illycaffè e subentra un nuovo partner alla Ocm Imballaggi di Gruaro. Si è perfezionata in questi giorni l’intesa con Fanti Packaging di Bologna, che ha ottenuto il 60% delle quote dell’azienda del Veneto Orientale. Confermati tutti i 220 dipendenti, tra operai e impiegati, per un fatturato da 70 milioni l’anno. Alla famiglia fondatrice, i D’Agnolo, resta il 30%.

Presidente dell’Ocm rimane Ettore D’Agnolo, che mantiene anche la carica di amministratore delegato. Dal canto suo illycaffè ha raggiunto una quota del 2% dallo 0,1% precedente.

Tutti i barattoli di illycaffè sono prodotti proprio nell’azienda di Gruaro. L’Ocm vanta due linee produttive per un totale di 27mila metri quadrati di superficie: la più importante resta nel comune di Gruaro, 15mila metri quadrati; mentre il resto si trova a San Martino di Lupari, nel Padovano.

L’Ocm ha 62 anni di attività. Venne fondata da Gino D’Agnolo, scomparso di recente. Sono 60 i milioni di pezzi prodotti all’anno.

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Fuori casa, calo dei consumi dopo due anni: volumi in calo del -1,5% nei primi mesi del 2024 rispetto all’anno precedente

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Il settore del bar e della ristorazione (immagine: pixabay)

MILANO – Dopo due anni di continua crescita rallentano i consumi fuori casa. È Antonio Portaccio, presidente di Italgrob, la Federazione italiana distributori horeca, aderente a Confindustria, a lanciare l’allarme.  I primi cinque mesi del 2024 hanno visto una prima frenata dei volumi intorno al -1,5% rispetto lo stesso periodo del 2023 mentre a valore, anche per effetto dell’inflazione, nel periodo si è registrato un +1,1%. Leggiamo di seguito parte dell’articolo ripreso sul portale Msn dal quotidiano Il Sole 24 Ore.

Il calo dei consumi nel fuori casa: l’allarme di Italgrob

Antonio Portaccio, presidente di Italgrob, la Federazione italiana distributore horeca, afferma a Il Sole 24 Ore: “Le prime stime relative ai consumi nel mese di giugno fotografano un’Italia spaccata in due: al Nord i dati sono profondamente negativi, al Sud i consumi stanno tenendo ma si denota una difficoltà a causa della ridotta capacità di spesa delle famiglie. Nonostante il turismo sia in crescita, il trend non si traduce in maggiori volumi rispetto allo scorso anno. Il quadro va certamente contestualizzato: dopo un calo importante durante la pandemia e la ripresa del 2022 e 2023, ora si inizia a segnare il passo, anche a causa delle dinamiche inflattive che, ad ogni modo, hanno avuto un impatto significativo”.

I primi cinque mesi del 2024 hanno visto una prima frenata dei volumi intorno al -1,5% rispetto lo stesso periodo del 2023 mentre a valore, anche per effetto dell’inflazione, nel periodo si è registrato un +1,1%.

Il mercato italiano dell’horeca, secondo le previsioni di Italgrob, quest’anno dovrebbe raggiungere i 103 miliardi di sell out, la spesa dei consumatori finali, contro i 99 registrati nel 2023.

Quella del 2023 è stata una crescita sostenuta dall’inflazione mentre circa un quinto dei consumi, il 21% per la precisione, viene realizzato con i turisti che hanno riempito quasi 350mila locali tra bar, ristoranti, pizzerie, gelaterie, pub e take away che a loro volta si sono approvvigionati da circa 3.400 grossisti, di cui 2mila specializzati nel servizio fuori casa, oltre a cash & carry, Gdo e direttamente dai produttori. Le prospettive per i prossimi mesi sono definite non incoraggianti.

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Gli Europei aumentano i pagamenti digitali nei bar: scontrino medio di 13,30 euro

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La ricerca sui pagamenti digitali
Nei primi cinque mesi del 2024 i pagamenti senza contanti sono cresciuti rispetto all’anno precedente. Un trend caratterizzato anche da scontrini digitali più bassi. Oggi i consumatori sono abituati ad usare la carta anche per pagare piccole somme. E ad accelerare questa tendenza sono stati anche i Campionati europei di calcio 2024. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale ConfrontaConti.it.

I pagamenti digitali nei bar

MILANO – Banconote sempre più all’angolo. Anche al bar, per le piccole spese, si ricorre ormai ai pagamenti digitali. E ad accelerare questa tendenza sono stati anche i Campionati europei di calcio 2024. Lo rivela SumUp, fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali, che ha effettuato un’indagine sui pagamenti cashless in bar e ristoranti per analizzare le abitudini di consumo dei tifosi in Italia e in Germania.

Lo scorso sabato 15 giugno, prima dell’esordio degli Azzurri in campo, la spesa cashless è infatti aumentata del 7,1% nei bar rispetto alla settimana precedente. E in generale durante tutto il fine settimana, dedicato agli Europei 2024, i pagamenti digitali sono cresciuti del 4,3%.

Lo scontrino medio è di 13,30 euro. La fascia in cui la spesa cashless è cresciuta di più è quella pre-serale compresa tra le 17.30 e le 20.00: qui si è registrato mediamente un +16,6%, con un picco del +31% sabato 15 giugno prima di Italia-Albania.

Stesso discorso anche nei bar tedeschi in cui è stato possibile seguire il match in TV: registrato un rialzo dei pagamenti cashless e un +27,6% di transazioni dalle carte intestate agli italiani rispetto alla settimana precedente. Lo scontrino medio digitale è stato di 16 euro, tra le 17.30 e le 20.00, nell’attesa pre-partita.

Anche nella giornata di domenica la spesa cashless nei bar e nei pub italiani è aumentata poco prima dell’ingresso in campo delle squadre ed è rimasta costante sino alle 23.00, con la crescita maggiore (+6,5%) nel primo pomeriggio tra le 14.30 e le 17.00.

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Starbucks apre a Padova il 5 luglio, l’assessore Bressa: “Il marchio ci consacra città internazionale”

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Starbucks caffetterie Percassi Usa forbes niccol roma
Il logo di Starbucks

PADOVA – L’espansione del colosso americano Starbucks in Italia non accenna a fermarsi. Dopo l’apertura del secondo store a Verona, il 39° locale nel Bel Paese, aperto in partnership con Percassi, licenziatario esclusivo del marchio in Italia, la sirenetta giunge infine nella città di Padova.

L’inaugurazione del locale, parte della nota catena di caffetterie, è prevista per il 5 luglio in Piazza delle Erbe, uno dei numerosi punti d’interesse che caratterizzano il centro storico della città del Veneto.

Starbucks arriva a Padova

Il locale sarà diviso in due piani con una dozzina di dipendenti altamente qualificati ad offrire la vera esperienza Starbucks per cui il marchio è conosciuto in tutto il mondo.

L’assessore del Comune di Padova Antonio Bressa rivela al quotidiano Il Mattino di Padova: “Il marchio ci consacra città internazionale”.

McDonald’s apre un nuovo ristorante con McCafé a Settimo San Pietro in Sardegna

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milioni McCafé McDonald's brand
Un'insegna McCafé, le caffetterie abbinate ai McDonald's

A Settimo San Pietro, comune di Cagliari, apre il nuovo ristorante targato McDonald’s in cui è presente McCafé, la celebra caffetteria del marchio in cui è possibile ordine un caffè e un cornetto per colazione. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale Sardegna Reporter.

McDonald’s inaugura a Settimo San Pietro

SETTIMO SAN PIETRO (Cagliari) – Il nuovo ristorante McDonald’s di Settimo San Pietro, lungo la SP 15 apre oggi; nel locale lavorano 60 persone. Il ristorante è completo di doppia corsia McDrive, grazie alla quale è possibile ordinare, pagare e ricevere il proprio ordine comodamente dalla propria auto.

Nel locale si trova anche McCafé che, luogo ideale per una colazione o una pausa, offre ai clienti la possibilità di gustare con calma un caffè di qualità e un’offerta varia di soft drink e prodotti da forno, disponibili anche tramite il servizio McDrive.

Il ristorante ha 260 posti a sedere tra interno ed esterno. È inoltre dotato di kiosk digitali grazie ai quali è possibile ordinare in autonomia, personalizzando alcune ricette e modificando le quantità degli ingredienti.

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Villaggio olimpico di Parigi 2024: saranno utilizzate oltre 27 tonnellate di caffè per estrazioni di tutti i tipi

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La torre Eiffel di Parigi (immagine: Pixabay)

3.500 posti a sedere, 20 chef da tutto il mondo, oltre 1 milione di pasti serviti, 3 milioni di banane e 27 tonnellate di caffè. Ecco tutti i numeri di quello che, dal 15 luglio all’8 settembre, sarà il più grande ristorante del mondo: il villaggio olimpico di Parigi 2024. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicata sul portale Eurosport.

Il caffè protagonista al villaggio olimpico di Parigi

PARIGI – Oltre 40.000 pasti al giorno, 30.000 piatti riutilizzabili, 3 milioni di banane e 27 tonnellate di caffè. Sono soltanto alcuni dei numeri che saranno coinvolti nel più grande ristorante del mondo, dal 26 luglio all’11 agosto e dal 28 agosto all’8 settembre 2024. Si tratta ovviamente del villaggio olimpico di Parigi 2024, pronto a ospitare la 33ª edizione dei Giochi Olimpici e la 17ª delle Paralimpiadi.
A tutti gli effetti, il villaggio olimpico della città di Parigi aprirà le proprie porte due settimane prima della cerimonia di apertura delle Olimpiadi e così, per circa due mesi, migliaia di persone si ritroveranno a consumare lì i propri pasti.
Secondo le stime già effettuate da diverse fonti, il picco di ospiti dovrebbe essere di 15.000 al giorno, con provenienza da 206 Paesi del mondo e quindi esigenze diverse, a seconda dello sport praticato, delle proprie abitudini e anche delle convinzioni religiose.
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