mercoledì 10 Dicembre 2025
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Dazi di Trump: l’export di torrefatto dell’Italia verso gli Usa è stato, l’anno scorso, di 143,4 milioni di euro

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mercati futures
Donald J. Trump (foto The White House)

MILANO – Dazi americani: il Segretario al Commercio degli Stati Uniti d’America Howard Lutnick apre all’ipotesi dell’esenzione per le materie prime che non possono essere prodotte negli Usa – compresi cacao e caffè – ma non è detto che tale deroga si applichi anche al Brasile. Non da subito, perlomeno.

In un’intervista alla trasmissione televisiva Squawk Box di Cnbc, Lutnick ha dichiarato che il presidente Trump ha acconsentito a dazi zero, per le risorse naturali che non sono coltivate negli Stati Uniti, negli accordi sin qui conclusi, compresi quelli con l’Indonesia e l’Unione Europea.

“Se coltivi qualcosa che noi non coltiviamo, può essere importato senza pagare dazio” ha dichiarato. “Quindi se stipuliamo un accordo con un paese che coltiva mango e ananas, questi prodotti possono entrare senza tariffe”.

Un ulteriore esempio sono cacao e caffè. O il sughero, nel caso dell’Unione Europea”.

Lutnick ha citato, a tale proposito, l’esempio dell’Indonesia, che si è accordata per dazi al 19% per vendere i propri prodotti negli Usa

E che dovrebbe ottenere zero dazi su caffè, cacao e altri prodotti tropicali.

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Officine Brugnetti protagonista a HostMilano con le nuove macchine Aurora e Luna

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Giuseppe Brugnetti
Giuseppe Brugnetti, fondatore di Officine Brugnetti, nonno degli attuali titolari Andrea e Simona Brugnetti (immagine concessa)

MILANO – In occasione di HostMilano 2025, Officine Brugnetti si prepara a celebrare il suo status storico tra i produttori italiani di macchine da caffè più longevi. Fondata nel 1947, l’azienda familiare non solo è sopravvissuta ma ha prosperato per quasi otto decenni nel mercato globale, con il 98% della produzione destinata all’esportazione.

La risposta strategica di Brugnetti alle esigenze di mercato si concretizza in due novità:

Aurora: Un capolavoro per specialty coffee con:

  • Stabilità termica conforme agli standard SCA (±0.5°C)
  • Infusione Soft : L’ottenimento del caffè avviene tramite infusione soft, un processo che esalta gli aromi del caffè e garantisce un’estrazione uniforme.
Aurora versione nera (immagine concessa)
  • Design retro-futurista che omaggia l’originale “Aurora”
  • Controllo PID: Il controllo PID della temperatura, con visualizzazione al decimo di grado, assicura la massima stabilità termica.
  • Gruppi Erogatori Indipendenti: I due/tre gruppi erogatori indipendenti, ciascuno con la propria caldaia da 1 litro, permettono di preparare caffè diversi contemporaneamente.
Il retro della macchina Aurora (immagine concessa)

Luna: La rivoluzione entry-level con:

  • Carrozzeria interamente in metallo
  • Componentistica di livello commerciale a prezzi competitivi
Luna versione nera (immagine concessa)
  • Manutenzione semplificata per mercati emergenti
  • Sistema termoblock ad alta efficienza energetica
Il retro della macchina (immagine concessa)

“A differenza delle startup, portiamo 80 anni di know-how consolidato”, affermano Andrea e Simona Brugnetti, sottolineando il ruolo di Brugnetti come produttore originale per molti brand affermati durante i loro esordi. Questo patrimonio di artigianato industriale alimenta ora l’espansione internazionale, con la terza generazione al lavoro su:

* Strutture commerciali modernizzate

* Riallineamento strategico del marketing

* Reti di supporto tecnico potenziate in vari nuovi paesi

Presso lo Stand C47/D48 in padiglione 16 di Host 2025, i visitatori potranno assistere a dimostrazioni live della precisione di Aurora e dell’affidabilità di Luna – testimonianza del doppio impegno di Brugnetti verso innovazione e accessibilità nell’equipaggiamento professionale.

Il governatore Fedriga in visita da Bazzara per le novità sul Trieste Coffee Experts

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Il governatore della regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e Andrea Bazzara (immagine concessa)

TRIESTE – Il 28 luglio, Massimiliano Fedriga, governatore della regione Friuli Venezia Giulia – nonostante gli importanti impegni istituzionali – ha fatto visita agli spazi di Bazzara, storica azienda caffeicola di Trieste. La presenza del presidente ha rappresentato un’ulteriore conferma del profondo legame tra la Regione e il comparto caffeicolo, e di come Trieste — da sempre crocevia di rilevanti rotte commerciali e culturali — continui a consolidare il proprio ruolo strategico come città del caffè, grazie anche a manifestazioni come il Trieste Coffee Experts dei Bazzara, al quale Fedriga ha confermato il proprio sostegno.

Massimiliano Fedriga insieme ai Bazzara per il Trieste Coffee Experts

Un’occasione che ha rappresentato anche un modo per celebrare l’anniversario dei 50 anni di attività del presidente Franco Bazzara, condivisi con il fratello Mauro, nella promozione della cultura del caffè italiano di qualità nel mondo.

Dalla diffusione del brand all’estero all’attività editoriale e formativa, Franco — in quello che ha definito un “viaggio entusiasmante” — ha contribuito in modo determinante a trasformare una piccola azienda artigianale con sede a Trieste in un punto di riferimento, a livello comunicativo, per l’intero comparto nazionale.

Un riconoscimento che si riflette anche nell’ottima risposta ricevuta dal Trieste Coffee Experts, con – ad oggi – oltre 50 conferme di partnership già raccolte per l’edizione 2025, che si terrà negli splendidi spazi dell’Hotel Savoia Excelsior Palace il 6 e 7 dicembre a Trieste.

Questa ottava edizione, seguita da decine di media e fiere italiane ed estere, vedrà un ampliamento degli spazi di confronto, con l’introduzione di nuovi format come Gli Stati Generali del Caffè e il Think Tank Torrefattori, quest’ultimo dedicato alla categoria delle torrefazioni, incluse per la prima volta nella manifestazione.

Il presidente Fedriga è rimasto molto colpito dagli argomenti che che si tratteranno durante la manifestazione, i cosiddetti Megatrends, dimostrandosi particolarmente interessato ad approfondire le tematiche riguardo il delicato momento che il comparto del caffè sta vivendo a livello internazionale.

Inoltre è rimasto colpito dalla visita alla Bazzara Academy, accompagnato dal direttore Marco, che ha esposto quanto un approccio multimodale possa connettere profumi e caffè.

Il Governatore ha ricevuto l’invito inoltre a presenziare, quale gradito ospite, al Lounge in programma il sabato 6 dicembre, serata in cui è prevista anche la consegna del premio al “Personaggio del caffè dell’anno”.

Il tutto si è concluso con un brindisi finale intorno alla bandiera “Io sono Friuli Venezia Giulia”, magnifico simbolo delle eccellenze della regione, a lui molto cara.

Cristina Scocchia, illycaffè: “Tra Europa e Stati Uniti ci deve essere dialogo”

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Cristina Scocchia illycaffè
Cristina Scocchia, amministratore delegato illycaffè

Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, riflette sul primo semestre dell’azienda, rivelando i retroscena del brand tra lo scenario globale, i dati del primo semestre e i diversi progetti. Leggiamo di seguito un estratto dell’intervista di Giorgia Pacino per il quotidiano ilNordEst.

Come è iniziato questo 2025?

Scocchia a ilNordEst: “Abbiamo chiuso un primo semestre molto positivo: cresciamo dell’11% a un ritmo sostenuto e decisamente superiore a quello del mercato. Conquistiamo quote di mercato in tutti i principali Paesi e canali e questa crescita è la prova concreta che la nostra strategia sta funzionando”.

Dove avete registrato le migliori performance nei primi sei mesi?

“In Italia, Paese che vale il 31% del business, siamo in forte accelerazione: in un mercato in cui siamo presenti da 90 anni e siamo già molto conosciuti siamo riusciti a crescere ancora del 12%. Gli Stati Uniti stanno crescendo del 21% e l’Europa del 25%. In questo contesto geopolitico vogliamo mantenere un focus sull’Italia e continuare a costruire quote di mercato negli Usa, ma vogliamo anche tornare a investire in Europa che è il nostro porto sicuro. La recente acquisizione del distributore in Svizzera va in questa direzione. I canali crescono tutti: la Gdo del 38% e l’e-commerce del 21%”.

Gli Stati Uniti rimangono il vostro secondo mercato. Ora arriveranno i dazi al 15%. Come vede la situazione?

“Sono contenta che si sia trovato un accordo. L’Occidente è fatto di due anime e, al di là delle tensioni commerciali a breve termine, è importante tenere conto dell’alleanza politica, economica e valoriale che lega le due parti dell’Atlantico. Tra Europa e Stati Uniti ci deve essere dialogo“.

È confermato per il 2026 il taglio del nastro della nuova tosteria?

Scocchia continua su ilNordEst: “I lavori procedono a ritmo sostenuto: arriverà tra 6 o 9 mesi. Nel frattempo, durante la pausa estiva di agosto, installeremo una nuova linea produttiva per aumentare la produzione sui 250 grammi. Siamo arrivati quasi a saturare i nostri impianti, ormai produciamo anche il sabato e la domenica. Questa crescita di volumi ci ha permesso di assumere direttamente e stabilmente 100 persone negli ultimi sei mesi: abbiamo aumentato del 10% la nostra occupazione a Trieste”.

Per leggere l’intervista completa basta cliccare qui

Gruppo Percassi, licenziatario di Starbucks, pronto all’acquisto del centro commerciale Orio Center dell’Aeroporto di Bergamo con Generali Real Estate

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Il logo di Percassi

Generali Real Estate e il Gruppo Percassi, licenziatario di Starbucks, sarebbero vicini a concludere un accordo con Commerz Real per rilevare l’Orio Center, il grande centro commerciale situato di fronte all’Aeroporto di Bergamo. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Beatrice Moroni per il portale d’informazione Bergamo News.

Il possibile acquisto di Gruppo Percassi

“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano” cantava Antonello Venditti. Deve essere così anche per Antonio Percassi che sarebbe pronto ad acquisire Orio Center, il grande centro commerciale di fronte all’aeroporto di Bergamo.

Inaugurato nel 1998 su iniziativa del Gruppo Percassi, il centro è stato successivamente ampliato nel 2017 con ulteriori 35.000 metri quadrati destinati ad aree food e retail.

L’acquisizione avverrebbe tramite un investimento paritetico all’interno di un fondo immobiliare regolamentato, e l’operazione valuterebbe l’immobile attorno ai 450 milioni di euro.

Generali agirebbe per conto del Pan-European Generali Shopping Centers Fund (GSCF), mentre Percassi, che ha gestito l’Orio Center sin dalla sua inaugurazione nel 1998, parteciperebbe in qualità di partner operativo e immobiliare.

L’Orio Center è attualmente considerato il centro commerciale più grande d’Italia in termini di superficie e varietà dell’offerta, e tra i più rilevanti a livello europeo.

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Caffè: consumarlo al mattino abbassa il rischio di morte, lo studio

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Una classica tazzina di espresso (immagine: Pixabay)

Uno studio recente pubblicato sulla rivista European Heart Journal ha dimostrato che le persone abituate a consumare il caffè al mattino rispetto ai non consumatori hanno il 16% di probabilità in meno di morire per qualsiasi causa e il 31% di possibilità in meno di morire per cause cardiovascolari. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Men’s Health italia e ripreso dal portale msn.

I benefici del caffè sulla salute

MILANO – Bere regolarmente caffè può abbassare il rischio di sviluppare alcune malattie croniche come il diabete di tipo 2 e non sembra incidere negativamente sul rischio complessivo di sviluppare disturbi cardiovascolari. Su questo la scienza è concorde: questa bevanda ha parecchi effetti benefici per il nostro organismo.

Ma i ricercatori hanno provato anche a fare di più e cioè individuare l’ora esatta per bere il caffè, cioè il momento migliore della giornata per assumere caffeina e fare in modo che questa non solo aiuti a stare più svegli, vigili e attenti ma anche a migliorare la salute del cuore.

Le persone abituate a consumare il caffè al mattino rispetto ai non consumatori hanno evidenziato il 16% di probabilità in meno di morire per qualsiasi causa e il 31% di possibilità in meno di morire per cause cardiovascolari.

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Caffè Borbone: la storia della torrefazione fondata da Massimo Renda

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Caffè Borbone logo
Il nuovo logo di Caffè Borbone

Caffè Borbone è riuscita a ritagliarsi un ruolo di primissimo piano nel mercato nazionale e internazionale del mondo dell’espresso. Fondata da Massimo Renda, la torrefazione si concentra inizialmente sulla lavorazione artigianale del caffè in grani e macinato, rivolta al mercato locale. Leggiamo di seguito l’approfondimento di Marta Ruggiero per il portale Business People.

Le origini di Caffè Borbone

CAIVANO (Napoli) – Caffè Borbone nasce ufficialmente nel 1997, ma affonda le sue radici nella tradizione partenopea del caffè: un’arte secolare che ha fatto di Napoli la capitale italiana dell’espresso. Fondata da Massimo Renda, la torrefazione si concentra inizialmente sulla lavorazione artigianale del caffè in grani e macinato, rivolta al mercato locale.

Il nome Borbone non è casuale: richiama la nobiltà e la regalità del Regno delle Due Sicilie, con l’intento di associare al marchio l’idea di qualità, prestigio e tradizione. Sin da subito, l’obiettivo è chiaro: portare il vero caffè napoletano nelle case di tutti gli italiani.

La svolta: il boom delle cialde e delle capsule

Il cambiamento, la possibilità di fare un cambio di passo importante, per Caffè Borbone, arriva nei primi anni Duemila, quando comincia a svilupparsi un nuovo segmento del mercato: le cialde e capsule monodose. Un modello di consumo più pratico, pulito e veloce rispetto alla moka, ideale per la vita moderna.

L’azienda riesce a comprendere in anticipo il potenziale di questo cambiamento e investe in maniera importante in tecnologia, packaging e compatibilità. Produce cialde E.S.E. – che sta per Easy Serving Espresso -, capsule compatibili con sistemi come Nespresso, Lavazza A Modo Mio e Nescafé Dolce Gusto.

In questo modo copre una larga fetta di mercato. Questa intuizione, combinata a un prezzo competitivo e a una qualità costante, permette al brand di diffondersi rapidamente in tutta Italia. In pochi anni, Borbone diventa uno dei marchi leader nel settore delle cialde e capsule compatibili.

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Parigi: ecco il caffè Le Procope, il più antico della città, nato nel 1686

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La torre Eiffel di Parigi (immagine: Pixabay)

Il caffè più antico di Parigi, secondo alcuni addirittura di tutto il mondo, è Le Procope, fondato nel 1686 da Francesco Procopio dei Coltelli, un cuoco italiano che lavorava nella Ville Lumière. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Laura Coll per il portale d’informazione Paris Secret.

Il caffè più antico di Parigi

PARIGI – Nel cuore del vivace quartiere di Saint-Germain-des-Prés si trova uno dei tesori più antichi della capitale. Il suo nome? Le Procope. Fu fondato nel 1686 da Francesco Procopio dei Coltelli, un cuoco italiano che lavorava nella Ville Lumière. Molto presto a Parigi questo caffè – oggi conosciuto come tra i più antichi del mondo – divenne il luogo più frequentato da artisti, pensatori e intellettuali dell’epoca.

Quando Procope fu fondato a Parigi, il successo fu immediato. Forse non lo sapevate, ma è stato uno dei primi caffè al mondo a servire il caffè, in un’epoca in cui questa bevanda era ancora considerata sconosciuta. Questo elegante locale, che non aveva nulla da invidiare ai migliori salotti letterari, divenne ben presto un vero e proprio ritrovo per i filosofi dell’Illuminismo. Si dice che Diderot, Voltaire e Rousseau abbiano rivisto il mondo qui, a lume di candela.

La leggenda vuole anche che nel cuore di Procope sia nata l’idea dell’Encyclopédie. Un altro aneddoto storico: si dice che anche Benjamin Franklin abbia frequentato il locale. È nel caffè più antico del mondo che l’inventore avrebbe gettato le basi della Costituzione americana. Mito o realtà? Comunque sia, Le Procope rimane un mito.

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illycaffè, 1°semestre con ricavi a 319 mln, +11% a tassi di cambio costanti e Coffee B, monodose senza capsule 100% compostabile

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Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè (immagine concessa)

TRIESTE – Nel primo semestre del 2025 i ricavi consolidati di illycaffè sono risultati pari a 319 milioni di euro, registrando un incremento dell’11% a tassi di cambio costanti rispetto all’esercizio precedente. La crescita organica conseguita nel primo semestre del 2025 è stata guidata principalmente da maggiori volumi in tutti i mercati chiave.

Il bilancio di illycaffè

L’Ebitda si è attestato a 48 milioni di euro, in aumento del 4% rispetto all’esercizio precedente, grazie alla crescita organica e al continuo incremento dell’efficienza operativa del Gruppo. L’utile netto è risultato pari a 15 milioni di euro, in aumento del 9% rispetto al 2024.

La posizione finanziaria netta è stata pari a 191 milioni di euro, in aumento del 32% rispetto all’esercizio precedente, principalmente per effetto degli investimenti industriali a sostegno dell’aumento della capacità produttiva e dell’aumento dei prezzi della materia prima.

Il lancio di Coffee Ball

illycaffè prosegue nel proprio percorso di innovazione sostenibile, annunciando il lancio sul mercato italiano del sistema monodose Coffee B, basato sulla Coffee Ball, una piccola sfera di caffè pressato rivestita da una pellicola protettiva di alginato, certificata 100% compostabile, e in grado di preservare l’aroma del caffè illy anche dopo l’apertura della confezione. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con Delica (Gruppo Migros) che ha sviluppato il brevetto.

Dopo il lancio nel 2024 in Svizzera, Francia e Germania, mercati nei quali è già presente un ampio parco macchine dedicato, e in considerazione dei risultati positivi ottenuti, illycaffè estenderà a settembre la distribuzione delle Coffee Balls anche in Italia, inizialmente sull’e-shop illy e nei negozi monomarca.

Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè ha commentato: “Abbiamo chiuso il primo semestre del 2024 con tutti gli indicatori economici in aumento grazie ad una solida crescita organica in tutti i principali mercati e canali. Nonostante il contesto macroeconomico e geopolitico restino complessi e, in particolare, i prezzi della materia prima continuino ad essere interessati da una spinta inflattiva sostenuta, i risultati conseguiti confermano la solidità del nostro percorso di crescita, fondato sull’espansione internazionale e sull’innovazione sostenibile”.

Scocchia: “In questa direzione si inserisce il lancio in Italia di Coffee B, la prima capsula senza capsula 100% compostabile, già introdotta con successo nel 2024 in Francia, Svizzera e Germania e ora pronta per il mercato domestico. Guardando alla seconda parte dell’anno, prevediamo che l’impatto dell’aumento dei costi della materia prima si farà sentire con maggiore intensità e di conseguenza ci aspettiamo una contrazione della marginalità rispetto ai livelli del primo semestre.”

Nel primo semestre del 2025 il gruppo ha consolidato ulteriormente la propria posizione di leadership in Italia nel segmento premium del mercato, crescendo del 12% rispetto all’anno precedente.

Gli Stati Uniti, mercato prioritario per il gruppo, hanno registrato una forte accelerazione (+21% rispetto al 2024) e anche i principali mercati europei sono risultati in forte crescita (+25%).

Tutti i canali sono risultati in crescita, in particolare la grande distribuzione organizzata (+38%) e l’e-commerce (+21%).

La scheda sintetica di illycaffè

Azienda familiare italiana fondata a Trieste nel 1933 che da sempre si prefigge la missione di offrire il miglior caffè al mondo. Produce un unico blend 100% Arabica composto da 9 ingredienti diversi, selezionando solo l’1% dei migliori chicchi di Arabica. Ogni giorno vengono gustate più di 10 milioni di tazzine di caffè illy nei bar, ristoranti, alberghi, caffè monomarca, case e uffici di oltre 140 paesi, in cui l’azienda è presente attraverso filiali e distributori.

Fin dalla nascita illycaffè ha orientato le proprie strategie verso un modello di business sostenibile, impegno che ha rafforzato nel 2019 adottando lo status di Società Benefit e nel 2021 diventando la prima azienda italiana del caffè ad ottenere la certificazione internazionale B Corp.

Tutto ciò che è ‘made in illy’ viene arricchito di bellezza e arte, a cominciare dal logo, disegnato da James Rosenquist, le illy Art Collection, le tazzine decorate da più di 135 artisti internazionali o le macchine da caffè disegnate da designer di fama internazionale.

Con l’obiettivo di diffonderne la cultura della qualità ai coltivatori, baristi e amanti del caffè, l’azienda ha sviluppato la sua Università del Caffè che ad oggi conta 24 sedi nel mondo.

Colazioni da Collezione: la sola guida dedicata alla valutazione di questo primo pasto al centro dell’hotellerie

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Colazioni da collezione
La floating breakfast di Canne Bianche_Torre Canne (foto concessa)

MILANO – È recentissimo il lancio presso l’Excelsior Hotel Gallia di Milano, di Colazioni da Collezione, prima guida italiana interamente dedicata a questo primo momento della giornata all’interno delle strutture dell’ospitalità. Il progetto è stato registrato nel 2021 dalla giornalista gastronomica Sara De Bellis, innanzitutto appassionata di colazione, con un occhio di riguardo rispetto all’hotellerie.

Colazioni da Collezione opera a più voci, un’indagine svolta da una squadra di giornalisti e professionisti del food & travel

Scollegati da qualsiasi vincolo commerciale che possa influenzare i sopralluoghi e le interviste fatte sul posto. La qualità del servizio, dei prodotti, è il criterio guida di questo progetto che ha scelto la pigna nobiliare come logo – simbolo antico di abbondanza, accoglienza e protezione – presente in molte ville italiane e palazzi storici.

Al momento la Guida nasce completamente digitale, in più lingue e geolocalizzata e si articola in diverse schede fornite di legenda grafica. Indicati i seguenti fattori: qualità e assortimento del buffet, prodotti locali e preparazioni artigianali, presenza di pastry chef, mise en place, sorriso, atmosfera, racconto del territorio d’appartenenza, orari e costi per ospiti esterni.

Accanto a questo, parallelamente sviluppata una rivista “Colazioni d’Italia” in cui è possibile leggere diversi approfondimenti. A raccontare Colazioni da Collezione, la stessa Sara De Bellis.

Sara De Bellis, founder Colazioni da Collezione (foto concessa)

 

Colazioni da Collezione non può prescindere certo dal caffè: che ruolo ha nella guida?

“Certamente questa bevanda ha un ruolo primario. Abbiamo pensato ad una sezione dedicata alla sua presenza o meno all’interno delle stesse stanze, chiamata “Il Risveglio in camera”.

Essendo io in primis una caffeinomane, ci presto particolare attenzione, al punto che considero le strutture che offrono in stanza la possibilità di prepararsi in autonomia il caffè, come più attente alla cura degli ospiti.

Anche se si tratta di una preparazione con il sistema capsule o cialde, la preferisco di certo al niente o al bollitore con il caffè solubile. Almeno ho la possibilità di bere in qualsiasi momento e a seconda del bisogno, la mia dose caffeinica.

Poi consideriamo anche a ciò che si trova nel buffet, luogo in cui solitamente si ordina sia l’espresso che l’americano, che spesso, possiamo dirlo, viene estratto male. Negli hotel ancora più specializzati, le possibilità sono tante, fino ad arrivare in quelli in cui esistono delle selezioni particolari di caffè e di specialty coffee.

Quali sono i criteri con cui sono stati selezionati o verranno selezionate le strutture di ricezione?

Il Buffet artistico del Grand Hotel Alassio (foto concessa)

“C’è una differenza di valutazione anche se in questa prima fase non assegniamo ancora dei voti perché Colazioni da Collezione ora vuole solo essere una panoramica sulle strutture che propongono un’offerta particolare. Sappiamo che circa l’80% dei clienti fa attenzione alla colazione di qualità in queste strutture dove ormai i prezzi post- Covid sono schizzati alle stelle: la colazione quindi deve essere all’altezza del resto del servizio e giustificare i costi richiesti.

Per questo parliamo di colazioni meravigliose anche al di fuori degli hotel blasonati. In effetti, potremmo affermare che la vera bellezza della guida sarà tracciare anche gli agriturismi, i B&B e tutte quelle realtà che curano in maniera specifica questo momento.

Sottolineo un altro punto di forza di questo progetto: le recensioni sono libere, gratuite e nessuno paga niente per rientrare nell’elenco. Naturalmente poi accogliamo gli sponsor, ma la guida deve mantenersi libera nell’espressione e nello sviluppare dei report che poi consegniamo alla stessa proprietà per evidenziare punti di forza e di criticità.

Le schede presenti al suo interno includono sia le strutture recensite personalmente da noi che quelle che si sono distinte per altri canali e che noi abbiamo per ora solo tracciato.”

Colazioni da Collezione è una lettura globale, emozionale, un racconto di queste colazioni che si basa su un riassunto di alcuni principi condivisi rispetto a questo primo pasto.
Tra questi, fondamentale l’attenzione agli ingredienti e alle ricette legate al territorio, senza omologazione.

Attualmente sono state mappate 130 attività in una copertura nazionale, ogni regione ha 3 strutture segnalate. Colazione da Collezione è ancora in forte espansione e aggiunge Sara De Bellis: “Altro aspetto importante è il fatto che molte colazioni memorabili sono anche aperte agli esterni. Si può essere ospiti della città e non dell’hotel e potersi godere comunque quella colazione servita nella struttura hotellerie”.

Un prodotto di cui si sentiva il bisogno, perché la colazione nell’hotellerie è un tema molto discusso tra gli addetti ai lavori così come tra gli stessi consumatori: a questo punto non resta che seguirne gli sviluppi in giro per lo Stivale e magari, provare con mano la qualità raccontata dalla stessa guida, che è un continuo dialogo tra avventori e ricettori.