giovedì 20 Novembre 2025
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Barry Callebaut: chiude la fabbrica di Intra, in 150 senza lavoro

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Barry callebaut cioccolato unilever
Il logo di Barry Callebaut

Stop definitivo alla produzione della sede Barry Callebaut di Intra, nel Verbano, dopo mesi di trattative e nonostante il record di volumi produttivi del 2024 con circa 67.000 tonnellate. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Floriana Rullo per il quotidiano Il Corriere della Sera.

Chiude la fabbrica di Barry Callebaut

INTRA (Verbanio, Cusio, Ossola) – Abbracci nell’ultimo turno di lavoro. A Intra, nel Verbano, i cancelli dello stabilimento Barry Callebaut si chiudono definitivamente. La storica fabbrica di cioccolato di Verbania acquisita da Nestlè nello scorso secolo e nel 2000 passata sotto Barry Callebaut, il più grande produttore di cioccolato al mondo, blocca definitivamente la produzione.

Un paradosso visto che nel solo 2024 ha stabilito il record dei volumi produttivi circa 67.000 tonnellate.

“Una chiusura arrivata nel silenzio assordante delle istituzioni che, al di là delle dichiarazioni di facciata, non sono state in grado di impedire la fine di una storia industriale lunga cento anni – tuona al Corriere Riccardo Brezzasegretario provinciale del Pd-. Una fabbrica che ha garantito per generazioni lavoro, dignità e prospettive a centinaia di famiglie verbanesi viene spenta per sempre”.

Brezza aggiunge: “Le promesse e le passerelle dell’assessore regionale al lavoro Elena Chiorino, con al suo fianco il sindaco di Verbania Giandomenico Albertella, si sono rivelate, purtroppo, per quello che erano: parole al vento. A pagare il prezzo di questa inerzia politica sono, ancora una volta, le lavoratrici e i lavoratori, abbandonati di fronte a un epilogo che poteva e doveva essere evitato”.

Pernigotti incorpora Walcor e nomina Francesco Pastore amministratore delegato

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Francesco Pastore, amministratore delegato di Pernigotti (immagine concessa)

NOVI LIGURE (Alessandria) – Nasce un nuovo polo dolciario italiano: Pernigotti e Walcor annunciano la fusione per incorporazione. L’operazione, sostenuta dai soci di riferimento, tra cui figurano investitori istituzionali assistiti da J.P. Morgan Asset Management e Invitalia, unisce due marchi storici, garantendo continuità e proiettando il gruppo verso nuove opportunità.

La nuova realtà conta su un fatturato annuo di circa 70 milioni di euro e oltre 340 addetti (tra stabili e stagionali), con una solida presenza export in quasi 50 Paesi. Le attività produttive proseguiranno negli stabilimenti di Novi Ligure (Alessandria) e Pozzaglio ed Uniti (Cremona), mantenendo l’eccellenza qualitativa. Questa fusione strategica mira a semplificare la struttura, ampliare l’offerta commerciale e migliorare l’efficienza operativa, favorendo una gestione più agile e decisioni rapide.

Il Consiglio di Amministrazione di Pernigotti ha nominato Francesco Pastore nuovo amministratore delegato. Con una comprovata esperienza nel settore food & beverage, Pastore guiderà il gruppo in questa fase di crescita. Attilio Capuano, che ha guidato le aziende fino a questa integrazione, riceve il ringraziamento per il suo operato. Luigi Mastrobuono è confermato presidente del CdA.

Luigi Mastrobuono, presidente del CdA di Pernigotti (immagine concessa)

“Questa fusione è la dimostrazione della nostra visione nel sostenere e rilanciare le eccellenze italiane”, ha dichiarato Luigi Mastrobuono, presidente del CdA di Pernigotti. “Ora unite, Pernigotti e Walcor rappresentano un modello di successo del Fondo di salvaguardia per i Marchi Storici. L’arrivo di Francesco Pastore è un passo fondamentale per il nostro futuro”.

“Sono onorato di guidare Pernigotti in questo momento storico”, ha affermato Francesco Pastore, amministratore delegato di Pernigotti. “La fusione con Walcor è più di un’operazione: è la creazione di un polo dolciario che unisce tradizione e innovazione. Il mio impegno sarà valorizzare le sinergie, espandere la nostra presenza globale e ispirare il nostro team a raggiungere nuovi traguardi. Insieme, costruiremo un futuro di successo”.

Italmobiliare, che ha il 60% di Caffè Borbone, avvia il programma di acquisto delle proprie azioni

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Il logo di Italmobiliare

MILANO – Italmobiliare S.p.A. , che detiene il 60% di Caffè Borbone comunica, ai sensi dell’art. 144-bis del Regolamento Consob adottato con Delibera n. 11971/1999 (il regolamento emittenti), l’avvio dal 3 luglio 2025 di un programma di acquisto di azioni proprie (il programma). Il Programma sarà attuato in esecuzione e in conformità alla delibera dell’assemblea degli azionisti del 17 aprile 2025, nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente normativa e anche in considerazione del recente contesto relativo al mercato azionario e, di riflesso, all’andamento del titolo Italmobiliare.

Finalità

Il programma è finalizzato alla costituzione di una provvista di titoli che possa essere impiegata, inter alia e laddove se ne verifichino le condizioni, in sostituzione o integrazione delle risorse finanziarie per il compimento di eventuali operazioni di finanza straordinaria quali, ad esempio, lo scambio di partecipazioni o eventuali acquisizioni.

Nel caso di completamento del Programma fino al limite massimo di azioni di cui di seguito, Italmobiliare arriverebbe a detenere complessivamente 567.070 azioni ovvero l’1,334% del capitale sociale.

Qualora non si verificassero adeguate opportunità per il loro utilizzo nel medio termine, Italmobiliare si riserva di destinare (in tutto o in parte) le azioni proprie detenute all’eventuale annullamento, nei termini e con le modalità previste dalla normativa, previa delibera dei competenti organi sociali.

Numero massimo di azioni da acquistare e controvalore massimo del Programma

Gli acquisti avranno a oggetto un massimo di n. 350.000 azioni corrispondenti allo 0,824% del capitale sociale dell’Emittente per un corrispettivo massimo di euro 10.000.000.

Alla data odierna la Società detiene direttamente 217.070 azioni pari allo 0,511% del proprio capitale sociale.

Corrispettivo minimo e massimo

Gli acquisti avverranno – nel rispetto delle condizioni stabilite nell’articolo 3 del Regolamento Delegato (UE) 2016/1052 della Commissione dell’8 marzo 2016 e delle ulteriori norme applicabili – a un corrispettivo unitario non superiore al prezzo più elevato tra il prezzo dell’ultima operazione indipendente e il prezzo dell’offerta di acquisto indipendente più elevata corrente sul mercato telematico azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana (Euronext STAR Milan) e fermo restando che il suddetto corrispettivo non potrà comunque essere inferiore nel minimo e superiore nel massimo del 15% (quindici per cento) rispetto al prezzo di riferimento che il titolo Italmobiliare ha registrato nella seduta di borsa del giorno precedente ogni singola operazione.

Il numero di azioni da acquistare giornalmente non potrà essere superiore al 25% del volume medio giornaliero negoziato, calcolato sulla base del volume medio giornaliero degli scambi nei 20 giorni di negoziazione precedenti ogni data di acquisto.

Modalità con cui saranno effettuati gli acquisti

Gli acquisti verranno effettuati sul mercato regolamentato Euronext STAR Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., in ottemperanza all’art. 144-bis, comma 1, lett. b) del Regolamento Emittenti e alle altre disposizioni applicabili, secondo modalità operative idonee ad assicurare il rispetto della parità di trattamento degli azionisti ai sensi dell’art. 132 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (il TUF), nonché secondo le modalità operative stabilite nei regolamenti di organizzazione e gestione di Borsa Italiana S.p.A.

Ai fini dell’esecuzione del Programma, Italmobiliare ha conferito oggi mandato a Equita SIM S.p.A. per coordinare e dare esecuzione al Programma per conto della Società e prendere le relative decisioni di negoziazione, in totale discrezionalità e piena indipendenza. Il Programma continuerà anche nel corso dei c.d. closed period.

Durata

Gli acquisti saranno avviati il 3 luglio 2025 con termine previsto entro e non oltre il 30 settembre 2025.

Il gruppo Italmobiliare comunicherà al mercato, ai sensi delle disposizioni vigenti, i dettagli delle operazioni di acquisto effettuate.

Anche alla luce dell’attuale contesto di mercato azionario caratterizzato da significativi e repentini incrementi di volatilità e mutamenti dello scenario macroeconomico e geopolitico, eventuali successive modifiche del Programma che dovessero rendersi necessarie medio tempore verranno tempestivamente rese note al pubblico nei modi e termini previsti dalla normativa, anche regolamentare, vigente.

Si vola in Brasile con SCA Italy: 13 professionisti dal 6 al 12 luglio alle origini del chicco con Francesca Bieker

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Francesca Bieker, assaggiatrice di caffè, titolare di Grip – la scuola online dedicata al consumatore, giudice internazionale SCA e coordinatrice education SCA Italy (immagine concessa)

MILANO – Manca una settimana al viaggio in Brasile con SCA Italy: formazione, esperienza e scoperta nella terra del caffè. Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: tra una settimana, un gruppo di 13 professionisti e appassionati del settore caffè partirà per un’esperienza formativa e umana di altissimo valore in Brasile, il cuore pulsante della produzione mondiale di caffè.

Il viaggio, in programma dal 6 al 12 luglio 2025, è stato ideato e coordinato da Francesca Bieker, Education Coordinator di SCA Italy.

L’iniziativa rientra nella più ampia missione di SCA (Specialty Coffee Association), che da anni si impegna per promuovere la cultura del caffè di qualità attraverso la formazione e attività di networking tra i professionisti della filiera.

SCA Italy offre un’opportunità formativa senza eguali

Il viaggio nasce con un chiaro obiettivo formativo: permettere ai partecipanti di vivere in prima persona tutte le fasi della produzione del caffè, direttamente nei luoghi d’origine.

Non si tratta di una semplice visita, ma di un percorso didattico esperienziale immerso nella realtà delle fazendas brasiliane. Durante la settimana, i partecipanti avranno modo di approfondire ogni passaggio della filiera: dalla cura delle piante in nursery, alla raccolta manuale, fino ai processi di post-harvest, alla lavorazione e al cupping finale.

Tutto questo sarà possibile grazie alla collaborazione con alcune delle realtà agricole e cooperative più importanti della regione di Carmo de Minas, un territorio iconico per la qualità e la sostenibilità nella produzione di caffè.

Un programma denso e coinvolgente

Il gruppo atterrerà a San Paolo il 6 luglio e si sposterà in pullman verso Carmo de Minas. Da lì partirà un tour intenso ma ricco di stimoli con la visita di diverse fazendas e la visita alla cooperativa locale, dove si potrà osservare il lavoro nel Dry Mill, nei magazzini e nei laboratori di analisi e cupping.

Non mancheranno momenti di confronto con i produttori locali, sessioni tecniche e camminate nella natura brasiliana. Le giornate si concluderanno con cene condivise, creando un’occasione preziosa di scambio umano e culturale.

Grazie agli sponsor: eccellenze italiane al servizio della qualità

Un viaggio come questo richiede visione, organizzazione e soprattutto supporto. Per questo motivo è doveroso un ringraziamento speciale a quattro aziende italiane che rappresentano l’eccellenza nel mondo del caffè, e che hanno deciso di sostenere concretamente questa esperienza formativa.

Flex packaging A.L. Spa: azienda leader nel settore degli imballaggi flessibili per caffè e alimenti, è sinonimo di innovazione e attenzione alla sostenibilità. Il packaging è una parte fondamentale della filiera, perché tutela la qualità del prodotto fino al consumatore finale.

Cimbali Group s.p.a. : uno dei gruppi più prestigiosi a livello globale nel mondo delle macchine da caffè professionali. Con marchi come LaCimbali, Faema e Slayer, Cimbali è da sempre impegnato nella diffusione della cultura del caffè e nel supporto alla formazione.

DM Italia: specializzata nella distribuzione di attrezzature per la preparazione del caffè, è un punto di riferimento per baristi e torrefattori alla ricerca di strumenti precisi e affidabili. Da sempre a sostegno e supporto delle attività di SCA Italy.

Pulycaff: storica azienda italiana che produce detergenti specifici per la pulizia delle macchine da caffè. La pulizia è un aspetto spesso sottovalutato, ma essenziale per garantire un espresso di qualità costante e rispettare il lavoro di tutta la filiera. Da anni è attivo nel mondo dello specialty coffee e sponsor dei giudici di Sca Italy.

Il loro sostegno non è solo economico: è la dimostrazione concreta di un impegno condiviso verso la formazione continua, la valorizzazione della filiera e la crescita culturale del settore caffè in Italia e nel mondo.

Per SCA Italy, un’occasione per vedere con i propri occhi cosa c’è dietro una tazzina di caffè, per stringere relazioni autentiche con chi lavora ogni giorno nella produzione, e per riportare a casa un nuovo bagaglio di conoscenze, competenze e ispirazione.

Francesca Bieker, con la sua esperienza e passione, guiderà il gruppo in un percorso che va oltre la tecnica: sarà un viaggio dentro la filiera, dentro la comunità del caffè e che porterà sicuro valore ai partecipanti.

La coordinatrice education SCA Italy, commenta: “Questo viaggio nasce dal desiderio di creare un ponte tra chi il caffè lo vive ogni giorno in piantagione e chi lo racconta e lo serve in tazza.

Per me ogni volta tornare in piantagione non è solo un momento di formazione, è un’esperienza che lascia il segno, apre gli occhi e il cuore. è un privilegio poter costruire questi momenti di connessione reale lungo tutta la filiera, dare spazio alla condivisione e scoperta e supportare altri trainer e appassionati a sperimentarlo in prima persona”.

Campionati mondiali del caffè: trionfano Georgius Audrey Teja, Coffee in good spirits, Chen Zhuohao, Latte art, Chatchalerm, Cup tasters. e Charles Boyenval, Cezve/ibrik

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Il campione mondiale Coffee In good spirits 2025 Georgius Audrey Teja, insieme agli altri finalisti della competizione di quest'anno (immagine concessa)

GINEVRA – Dal 26 al 28 giugno 2025, il World of Coffee di Ginevra ha attirato professionisti e appassionati di caffè da tutto il mondo. Rappresentanti di oltre 160 Paesi hanno esposto e partecipato all’evento di quest’anno organizzato dalla Specialty Coffee Association. L’area espositiva, completamente sold-out, ha ospitato più di 430 aziende espositrici. Tra i vari eventi, hanno avuto luogo i Campionati mondiali di caffè a cui hanno partecipato circa 100 concorrenti.

Per la categoria Coffee in good spirits, ha trionfato Georgius Audrey Teja, rappresentante dell’Indonesia.

Chen Zhuohao, dalla Cina, è stato proclamato campione mondiale di Latte art 2025.

Chatchalerm (AKA BOSS), rappresentante della Tailandia, ha trionfato nella categoria Cup tasters 2025.

Charles Boyenval, rappresentante della Francia, si conferma invece il campione mondiale di Cezve/Ibrik 2025.

È interessante notare come la maggior parte dei campionati sia di provenienza asiatica, un chiaro indizio della crescente popolarità della cultura del caffè che si è decisamente imposta fuori dai confini occidentali.

Di seguito riportiamo la classifica completa per tutte le categoria.

Campionato mondiale Coffee in good Spirits 2025 (WCIGS)

Georgius Audrey Teja, rappresentante dell’Indonesia, è il campione mondiale Coffee in good spirits 2025. A seguire:

  • Danny Wilson, Australia
  • Van Lin, Taiwan
  • Christos Klouvatos, Grecia
  • Vladyslav Demonenko, Germania
  • Gary Au, Hong Kong

Campionato mondiale di Latte art 2025 (Wlac)

Chen Zhuohao, rappresentante della Cina, è stato proclamato campione mondiale di Latte art 2025 a Ginevra. Ecco la classifica dei finalisti:

  • Ryusei Nozawa, Giappone
  • Elly (JIYU LEE), Corea del Sud
  • JiaMin, Singapore
  • Bank Sarawut, Thailandia
  • Ming Wan, Australia

Chen Zhuohao ha impressionato i giudici con una combinazione straordinaria di precisione, narrazione e un’eccezionale preparazione che ha evidenziato sia la chiarezza che la complessità del caffè.

Campionato mondiale Cup tasters 2025

Dopo un’entusiasmante finale, Chatchalerm (AKA BOSS), rappresentante della Thailandia, è stato proclamato campione mondiale di Cup tasters 2025.

La classifica finale dopo Chatchalerm è la seguente:

  • Max Mak, Cina
  • Huamin Chen, Canada
  • Hiroaki Nitta, Giappone

Grazie alle sue abilità nel riconoscere odori, sapori, concentrazione ed esperienza, Chatchalerm è riuscito a individuare rapidamente la tazza anomala nei triangoli, battendo il tempo per posizionarsi in vetta alla classifica.

Campionato mondiale di Cezve/Ibrik 2025 (CIC)

Charles Boyenval, rappresentante della Francia, è il campione mondiale di Cezve/Ibrik 2025.

Ecco le classifiche per il campionato mondiale di Cezve/Ibrik 2025 dopo il campione:

  • Paul Ungureanu, Romania
  • Angel Kotsifakis, Grecia
  • Talal Bitar, Italia

L’ex terrorista di Bali Umar Patek avvia il marchio di caffè per aiutare le vittime

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La bandiera dell'Indonesia

Da ex terrorista a imprenditore del caffè: Umar Patek, l’attentatore di Bali, lancia la propria attività e promette aiuti ai sopravvissuti. Un cambio di rotta per quello che fu un attentatore chiave negli attacchi a una discoteca e a un bar di Bali, il 12 ottobre 2002 a Kuta, sull’isola turistica. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Marco Ercole per City Rumors.

Il marchio di caffè dell’ex terrorista Umar Patek
BALI – Fa discutere e solleva interrogativi, quello che stiamo per raccontare. Il protagonista è un indonesiano, un tempo condannato per i sanguinosi attentati di Bali del 2002. Ora ha cambiato vita e ha intrapreso una controversa nuova carriera. Dopo essere stato rilasciato sulla parola, ha aperto una propria attività di caffè e ha dichiarato di voler destinare parte dei profitti per aiutare i sopravvissuti a quegli attacchi che causarono oltre 200 vittime.

L’uomo in questione è Umar Patek.

All’inizio di questo mese, è stato lui stesso a servire personalmente i clienti accorsi per il lancio del suo marchio di caffè. Un cambio di rotta per quello che fu un attentatore chiave negli attacchi a una discoteca e a un bar di Bali, il 12 ottobre 2002 a Kuta, sull’isola turistica.

Un giorno che lasciò dietro di sé una scia di morte e distruzione. Ben 202 morti e 209 feriti, tra cui 88 australiani e 38 indonesiani.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui.

Mario Rubino, presidente Kimbo: “Proprio le realtà grandi devono portare l’artigianalità alla ribalta” e poi sui rincari “Qualora la crisi rientrasse, faremo di tutto per ritornare ai prezzi precedenti”

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Mario Rubino presidente Kimbo
Mario Rubino presidente Kimbo

NAPOLI – Mario Rubino, presidente dell’azienda napoletana Kimbo, o come ha preferito raccontarsi giocosamente egli stesso, il “prodotto” Kimbo nato a 9 mesi dalla firma di suo padre e dei suoi due fratelli per la fondazione di questo marchio iconico, affronta questa nuova sfida dello specialty coffee mettendoci la faccia: il coraggio è una delle sue caratteristiche, dice, “avendo lavorato per oltre 25 anni al pronto soccorso del più grande ospedale del Mezzogiorno, il Cardarelli, non c’è niente che mi spaventi”.

E da questo suo passato professionale di medico chirurgo, trae la sua forza nel pensare anche a realizzare progetti per la sostenibilità sociale sul territorio e nel guardare senza pregiudizi e preconcetti al futuro dell’azienda famigliare. Da qui, la svolta, così l’ha definita lui, la rivoluzione, del caffè napoletano.

Mario Rubino, con Sapiente si riscrive un po’ la storia, come ha detto lei: perché un’azienda che registra grandi volumi ed entra in tutte le case degli italiani, dovrebbe e può fare specialty?

“Perché proprio un’azienda che fa grandi volumi come noi e tante altre in Italia, hanno l’expertise per parlare anche di specialty. Mi sembra più strano il contrario, ovvero che le piccole imprese oggi, possano entrare in questo mercato internazionale, senza contare su un bagaglio culturale e pretendere di dettare legge.

Invece sono proprio le realtà grandi come la nostra a dovere portare l’artigianalità alla ribalta. Kimbo ha accettato di fare questo, dando la garanzia di un prodotto di qualità legato ad un marchio riconosciuto. È quindi molto importante ritornare al passato e ricominciare da capo per delle aziende come Kimbo che sono passate dalla fase artigianale a una più industriale: torniamo quindi all’inizio, senza dimenticarci ovviamente del know-how fin qui appreso.”

Per creare questa linea, avete pensato ad una micro roastery dedicata: Mario Rubino la racconta. Quando sarà ultimata?

“Al momento è ancora un cantiere all’interno della nostra sede produttiva. È un locale a parte che sarà poi integrato con delle piccole tostatrici da 5 ai 10 chili, con una linea di confezionamento, tostatura e macinatura a mano e una parte dedicata all’assaggio per dare valore a ciascun caffè. Installeremo anche delle celle frigorifero per garantire un ambiente adatto alla conservazione di questa materia prima pregiata. Speriamo che sia ultimato già a settembre-ottobre.”

Artigianalità: è questo il filo conduttore tra 2 prodotti apparentemente agli antipodi, come Sapiente e Antica Miscela 1963?

“Innanzitutto abbiamo lanciato uno specialty in miscelazione e soprattutto abbiamo voluto dare pari dignità ad Arabica e Robusta: esistono Robusta davvero eccellenti, al pari di ottime Arabica. Abbiamo voluto così portare una novità nello specialty, che, di per sé, è già innovazione.

Le aziende però devono pensare anche alla tradizione: non si possono scindere questi due aspetti, così come stiamo facendo noi. Come grande azienda ci interessiamo al recupero di questa miscela tradizionale e al contempo una nostra parte più piccola si dedicherà all’innovazione con lo specialty, tutto però all’insegna dell’artigianalità.

In questo percorso c’è stata una scoperta anche per noi, che conferma ancora una volta lo spirito innovativo di Kimbo sin dagli anni della fondazione dell’azienda: pensavamo di trovare una prima miscela con tanta Robusta e siamo invece rimasti stupiti di trovare un 100% Arabica, il che testimonia uno spirito pioneristico dei Rubino già all’epoca, quando la scelta dell’Arabica, Napoli, negli anni Sessanta, era certamente ancora più insolita.”

Entrate nello specialty oggi che il mercato vive una profonda crisi: Kimbo come sta affrontando fin qui questo contesto, avete rialzato o rialzerete ulteriormente i prezzi? Siete cresciuti del 7,7% di fatturato nel 2024 a 208 milioni…

“Come tutti i grandi torrefattori, anche noi abbiamo dovuto attuare alcuni aumenti di prezzo. L’andamento del mercato del caffè crudo è stato talmente imprevedibile che, ogni volta che avevamo studiato un budget, poi abbiamo dovuto di nuovo fare i calcoli, con una inevitabile ricaduta anche sui prezzi di vendita al consumatore finale.

La nostra promessa però è che, qualora rientrasse la situazione critica, faremo di tutto per tornare ai prezzi precedenti: lo trovo giusto nei confronti dei nostri clienti, nel rispetto di chi ha sempre messo fiducia nel nostro marchio e nella nostra qualità.

Abbiamo retto bene fin qui, consumando il tesoretto di famiglia e con la fiducia concessaci dalle Banche nel nostro brand. Nella mia visione, una crisi per noi può essere anche fonte di opportunità. Bisogna quindi sempre credere nel potenziale della nostra azienda.”

Quali sono i prossimi mercati in cui Kimbo vuole penetrare considerati anche i dazi e l’EUDR?

Mario Rubino anticipa: “Prima di tutto pensiamo ad HostMilano a ottobre, con nuovi prodotti che parlano di caffè ma non sono caffè. Ne riparleremo. La Polonia poi, è un Paese in cui Kimbo è diventato il caffè principale e quindi continueremo a investire lì.

Solitamente questa è la nostra strategia: decidiamo dove puntare in modo massivo per creare una marca in quella zona per poi passare ad altre. Così siamo già presenti negli USA, in UK, in Francia, nei Balcani, e anche in parte nella Cina e nel Giappone: in questi ultimi mercati ci troviamo ancora ad un livello embrionale e probabilmente penetreremo meglio con gli specialty. Magari un giorno diventeremo il caffè matcha del Giappone, chissà.

Per quanto riguarda i dazi: non è una croce. Se un problema è di tutti, lo si affronta insieme. Si potrebbe pensare a produrre negli Stati Uniti ma sicuramente non è qualcosa che si organizza dall’oggi al domani. Non è detto neppure che sia una mossa strategica corretta.

L’EUDR mi spaventa solo per il fatto che forse non si avrà una certificazione che deriva da un controllo adeguato, ma che diventi un’altra complicazione, quasi una speculazione. Intanto ci fidiamo, dobbiamo sicuramente allinearci e siamo felici di farlo. Sarà cosa davvero giusta? Ancora non lo so. Lo vedremo.”

Mercati: produzione in crescita in Vietnam, insufficiente in Brasile

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MILANO – Gli investimenti resi possibili dai prezzi elevati del caffè verde, uniti a condizioni climatiche migliori e più stabili dovrebbero favorire una netta ripresa produttiva del Vietnam nella prossima annata di raccolto. Lo sostiene l’autorevole analista Hedgepoint Global Markets, che ha portato la sua stima sul raccolto vietnamita 2025/26 a 29,4 milioni: l’8,3% in più rispetto all’annata 2024/25.

Se tale scenario si avverasse, il paese asiatico sarebbe in grado di aumentare le sue esportazioni, a cavallo tra il 2025 e il 2026, e coprire, al tempo stesso, il fabbisogno crescente del mercato interno, ancorché con un basso livello delle scorte di passaggio.

I produttori del Vietnam hanno approfittato dei maggiori guadagni per espandere le superfici produttive e investire in input e cure agricole

Un ulteriore aiuto è giunto dal clima più favorevole. Le piogge dello scorso dicembre, pur rallentando le operazioni di raccolta, hanno contribuito a migliorare la salute degli arbusti.

Dopo la fioritura di fine aprile, il livello delle precipitazioni è cresciuto mantenendosi al di sopra delle medie, a maggio e a giugno.

La prosecuzione delle piogge nell’area degli Altipiani centrali, prevista durante la prima metà di luglio, dovrebbe favorire le ulteriori fasi vegetative del ciclo.

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La Marzocco organizza il viaggio immersivo nelle piantagioni di caffè per i dipendenti in Tanzania

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Il gruppo sul ponte (immagine concessa)

FIRENZE – Anche quest’anno La Marzocco ha organizzato l’annuale viaggio che ha portato in piantagione collaboratori e dipendenti: un’occasione che l’azienda include nel pacchetto formativo, che permette di approfondire le proprie conoscenze, assistere in prima persona alla raccolta e alla lavorazione del caffè e tornare arricchiti da questa esperienza.  

La destinazione è la piantagione Songwa, nella regione di Mbeya, in Tanzania. La Marzocco segue da anni quest’area e, dal 2007 fino al 2023 ha supportato molti progetti locali attraverso il progetto no profit Songwa Estates, ideato insieme a Probat e Malkhonig e poi grazie all’iniziativa Hands for Songwa.

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Il gruppo La Marzocco (immagine concessa)

L’idea iniziale era infatti quella di creare un’interazione virtuosa e di impatto per tutte le parti, dato che le tre aziende, leader nel settore, sono strettamente legate alla materia prima caffè, e quindi alle prime fasi della filiera. Far conoscere la realtà della piantagione porta visibilità alle origini e diffonde la cultura del caffè. In cambio era importante riportare alle origini qualcosa che potesse migliorare la vita di chi coltiva, raccoglie e lavora il caffè.

La chiesa Manjelwa (immagine concessa)

Attraverso la raccolta fondi i tre partner hanno potuto finanziare progetti che hanno migliorato le condizioni di vita della comunità che vive nei dintorni della piantagione. Sono state eseguite la ristrutturazione di più scuole, la creazione di pozzi che hanno reso accessibile l’acqua alla comunità, il restauro di un primo ponte sul fiume e progetti di formazione per bambini e programmi di supporto economico nel periodo della pandemia.

Dal 2023 è nata una realtà indipendente con sede locale, la Hands for Songwa Foundation https://www.instagram.com/handsforsongwa/, che può ricevere donazioni dirette e porta avanti la missione del progetto iniziale.

In questo modo è possibile portare un cambiamento e fare la differenza.

L’iniziativa Hands For Songwa (immagine concessa)

Durante ogni viaggio, che solitamente si svolge nel periodo della raccolta, è stato possibile per i gruppi prendere parte all’inaugurazione dei progetti completati. Quest’anno, il gruppo ha partecipato ai festeggiamenti per l’inaugurazione di due progetti, un ponte e una chiesa, ed ha vissuto in prima persona la gioia di un giorno di festa. Grazie alla Fondazione che ha fornito i materiali e alla popolazione che ha prestato la propria manodopera le due strutture preesistenti sono state demolite e ricostruite con l’obiettivo di metterle in sicurezza, renderle solide e durature: il ponte unisce le due sponde accorciando le distanze e la chiesa è un luogo di incontro e di ritrovo molto importante per la comunità.

Entro la fine dell’anno la Fondazione Hands for Songwa avrà nuovi progetti per l’anno nuovo. Per maggiori informazioni basta cliccare qui.

Bancomat cambia il sistema delle commissioni: la tariffa crescerà all’aumentare del prezzo del prodotto acquistato

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Pagare col Pos

Per la prima volta dopo due anni, il listino verrà aggiornato introducendo un criterio basato sul valore del bene acquistato. I cambi al circuito Bancomat saranno in vigore dal primo luglio. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Insider Post.

Il cambio del sistema delle commissioni di Bancomat

MILANO – Dal 1° luglio 2025, il circuito Bancomat rivoluziona il sistema delle commissioni. Per la prima volta dopo due anni, il listino verrà aggiornato introducendo un criterio basato sul valore del bene acquistato. Una svolta che potrebbe incidere sugli esercenti e, indirettamente, anche sui consumatori.

Commissioni su misura: più spendi, più paghi

Attualmente, le commissioni sui pagamenti elettronici seguono un sistema fisso. Con il nuovo modello, invece, la tariffa crescerà all’aumentare del prezzo del prodotto acquistato.

Esempio pratico: per un caffè al bar, la commissione sarà minima, mentre per un acquisto più costoso, l’incidenza aumenterà in proporzione. Nonostante l’aumento dei costi, Bancomat continuerà a essere più conveniente rispetto ai circuiti internazionali come Visa e Mastercard, i cui costi per gli esercenti restano più elevati.

Per leggere la notizia completa basta cliccare qui