CIMBALI M2
sabato 23 Novembre 2024
  • CIMBALI M2
Home Blog Pagina 10

Gianni Tratzi presenta Wecoffee Club, l’evento che unisce caffè e mixology a Milano, 20-21/11

0
tratzi gianni wecoffee
Gianni Tratzi (immagine concessa)

MILANO – Dalla pluriennale esperienza di Rita Cocktails e Rita’s Tiki Room – i due cocktail bar milanesi fondati da Edoardo Nono e Chiara Buzzi – e il know how della mente brillante di Gianni Tratzi (aka Mezzatazza Consulting), nasce Wecoffee Club, il primo evento italiano dove caffè e miscelazione si raccontano sullo stesso piano. Da un lato Gruppo Rita – con la sua ricerca e lo studio approfondito di questo ingrediente nella miscelazione – dall’altro Gianni Tratzi che, in qualità di trainer, consulente e coffee specialist, è attualmente uno dei personaggi chiave della rivoluzione specialty in Italia. Dall’unione di questi attori, nasce una due giorni di confronto, networking, appuntamenti diurni e serali in più luoghi della città e gratuiti.

Wecoffee Club arriva dopo un re-branding del progetto dedicato al caffè nato al Rita’s Tiki Room come Tiki Coffee Festival.

Questa prima edizione, che si terrà il 20 e 21 novembre a Milano, è realizzata grazie al prezioso supporto di Andrea Pomo, brand ambassador Italia per Santa Teresa Rum 1796, e accompagnata da partner tecnici di livello quali IPA Porcellane, XLVI Coffee Machines, IMS Filtri.

Un evento che guarda al caffè con un doppio approccio, quello della parte barista e quello dell’advocacy bartender, dove roasters, imprenditori, consulenti, coffee experts, opinion leaders di settore, esperti di distillazione, saranno i protagonisti di una serie di talk, masterclass, assaggi, interviste, dove incontrarsi e conoscersi.

Il programma

Mercoledì 20 novembre, l’appuntamento è da Lynk & Co in Corso Venezia 6 – San Babila. Dalle 10.00 alle 18.00 sarà possibile testare l’offerta caffè e coffee-based cocktails presentata al Main Bar. Un corner a cura di AmaroToday sarà invece impegnato in una serie di registrazioni dedicate a caffè e mondo amari.

Tra gli ospiti protagonisti di talk e masterclass saranno presenti Cosimo Libardo (Global Sales and Marketing Manager Ceado grinders), Luciano Bramante (founder Nowhere Cafè), Dario Fociani (Alineaa Coffee Roasters e Faro Roma), Graziano Nani (Content Lead Chora&Will Studio / autore di @HellOfaWine), Andrea Pomo (Brand Ambassador di Santa Teresa Rum 1796), Edoardo Nono (Rita Cocktails & Rita’s Tiki Room), Alessandro Rizzi (Acquaepolveri), Marta Kokoskar (Marketing and communication consultant), Daniele Ricci (2nd classified world barista championship 2023), Andrea Arcaini (Bar Manager Gruppo Rita), Alessandro d’Alessio (Head bartender Rita’s Tiki Room), Marta Premoli (Quattro Teste, Lisbona), Tomaso Campanella & Daniel Pappa (Svanen, Oslo).

A partire dalle 19.00, WeCoffee Club si sposta in zona Naviglio, da Rita Cocktails e Rita’s Tiki Room dove dal 18 al 24 novembre, sarà possibile assaggiare una serie di ricette coffee based con tecniche diverse di utilizzo/estrazione/infusione/ del caffè.

Inoltre, presso il Rita la sera del 20 è prevista una (N)Espresso Martini machine & blend tastings in compagnia di Irene Falcone, Nespresso Coffee Ambassador mentre al Rita’s Tiki Room ci sarà il Guest Chef Stefano Zanini di MOS Ristorante per una cena in cocktail pairing by Andrea Pomo, Santa Teresa Rum 1796.

Giovedì 21 novembre 2024

ore 14.30 MASTERCLASS Svanen (Oslo) + Quattro Teste (Lisbon) presso Rita’s Tiki Room
ore 19.00 GUEST SHIFT Svanen @ritacocktails
ore 21.00 GUEST SHIFT Quattro Teste @ritastikiroom

La scheda sintetica di Rita Cocktails

Il Rita nasce a Milano il 12 dicembre 2002 in una traversa del Naviglio Grande, da un’idea di Edoardo Nono. È un American bar che si contraddistingue da sempre per un valore fondamentale: la qualità della materia prima. La filosofia si è basata sin da subito sull’idea di offrire dei drink fatti solo con i migliori alcolici e succhi, senza l’utilizzo di sciroppi e prodotti liofilizzati e offrire un’esperienza di qualità alla clientela grazie anche a uno staff sempre accogliente.

Da marzo 2022 Chiara Buzzi, già socia nel progetto dello spin-off Rita’s Tiki Room, entra nella compagine societaria occupandosi di relazioni, comunicazione e brand developement.
Per ulteriori informazioni basta cliccare qui.

La scheda sintetica Rita’s Tiki Room

Il Rita’s Tiki Room nasce nel 2019 sulla Ripa di Porta Ticinese, di fronte allo storico Rita & Cocktails, da un’idea di Edoardo Nono e Chiara Buzzi, oggi socia di entrambe le realtà. Gli interni del locale sono stati tutti pensati e disegnati dallo scenografo Matteo Oioli che ha ricreato un ambiente fusion e un’atmosfera Tiki unendo richiami polinesiani e caraibici, grazie ai materiali utilizzati e agli arredi scelti. Il Tiki Room è un vero e proprio tropical e tiki bar e una rumeria con più di 350 etichette presenti in bottigliera agli altri importanti distillati. Per maggiori informazioni, visitare www.ritastikiroom.com

Riguardo Gianni Tratzi

Gianni Tratzi è fondatore e consulente di Mezzatazza Consulting e Q Arabica Grader, con 15 anni trascorsi nel settore del caffè tra bar, torrefazioni e aziende produttrici di macchine da caffè.

È stato Brand Ambassador del marchio e Business developer per La Marzocco e ora fornisce consulenza a startup e aziende alimentari come caffetterie, panetterie, torrefazioni commerciali e speciali e aziende manifatturiere di macinacaffè.

È anche co-fondatore di Idealcup, una startup digitale innovativa 100% italiana che produce un kit hardware e software focalizzato sul miglioramento delle prestazioni dei baristi e sulla raccolta dati delle macchine da caffè.

Altromercato lancia la nuova campagna di Iabicus per raccontare la filiera del cioccolato

0
altromercato
La campagna Altromercato firmata da Iabicus (immagine concessa)

VERONA – Altromercato, la principale realtà italiana di Commercio Giusto e tra le più grandi al mondo, lancia assieme a Paolo Iabichino, in arte Iabicus, scrittore pubblicitario e consulente creativo, la nuova campagna di comunicazione “Ma fa bene a chi? È buono per chi? che ha l’obiettivo di raccontare il vero volto della filiera del cioccolato e proporre un’alternativa etica e di qualità.

La nuova campagna Altromercato

Paolo Iabichino, dopo aver guidato, nel 2020, Altromercato con la proposta di un nuovo tono di voce diretto e provocatorio, portato avanti attraverso la campagna di comunicazione “Consumi o scegli?”, firma oggi la nuova campagna pubblicitaria. Uno spot che mira a scuotere le coscienze e rispondere per le rime a quelle pubblicità “Food-porn” a cui il mercato ci ha abituato.

“Abbiamo realizzato insieme a Paolo Iabichino qualcosa che potesse nuovamente sensibilizzare i consumatori e far ragionare loro su scelte d’acquisto responsabili. Volevamo creare uno spot che potesse far luce su quello che si nasconde dietro a un prodotto che compriamo quotidianamente al supermercato, nei bar o ai distributori automatici. Citando Oscar Wilde, possiamo dire che spesso oggi i consumatori conoscono il prezzo di tutto, ma il valore di niente” afferma Elisa Costa, head of communication & brand strategy di Altromercato. 

Costa aggiunge: “Tra le filiere meno sostenibili in termini ambientali e sociali c’è quella del cioccolato, la cui produzione alimenta deforestazione, violenza economica, sfruttamento del lavoro minorile e disparità di genere.  Per essere davvero buono e fare bene a tutti, il cioccolato deve provenire da filiere etiche e da un Commercio Giusto, sviluppando l’economia delle comunità in cui operano, senza speculazioni e nel pieno rispetto dei diritti umani, sociali e ambientali. È importante far conoscere non solo i problemi, ma anche l’esistenza di un’alternativa etica e sostenibile come il cioccolato Altromercato”.

Altromercato per il suo cacao coinvolge 11 filiere dirette per la coltivazione e lavorazione di fave di cacao in 7 paesi di Latino America e Africa (nell’anno 23-24 il Paese con maggiori acquisti diretti – in valore – è stato il Perù). Tra queste filiere, 9 gruppi produttori sono certificati bio e lavorano cacao sia convenzionale che bio; 2 di questi (Gebana in Togo e Maquita in Ecuador) sono coinvolti in progetti di cooperazione integrata secondo i protocolli Made in Dignity.

“Con Altromercato abbiamo creato più di un semplice spot pubblicitario. Si tratta di azione, impatto, sfida, ancora una volta parliamo al consumatore per educarlo e non per soggiogarlo con tante belle parole sorde. Abbiamo realizzato il racconto classico di una materia prima amata da tutti: il cioccolato, per poi sfociare nel mondo nascosto dietro alla sua produzione, che cela una dura realtà fatta di sfruttamento, ingiustizia sociale e deforestazione.” afferma Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario e consulente creativo “I brand hanno la responsabilità, e anche il dovere, di educare chi consuma a fare scelte consapevoli, moralmente devono raccontare a tutti la vera realtà delle cose, e non solo la bellezza. Dietro ogni prodotto, che sia cibo, cosmetica o abbigliamento esiste una storia, una persona, una comunità o un impatto sociale che non devono rimanere nascosti.”

Nella produzione della linea di cioccolato Mascao (protagonista del nuovo spot Altromercato) sono coinvolte 5 filiere di produzione in America Latina, tutte equosolidali e certificate bio gestite tramite la partnership di lungo termine con il partner di produzione.

Tra i produttori di Mascao vi è anche Norandino con cui Altromercato collabora da oltre 4 anni per un progetto di riforestazione in Perù nell’ambito del cacao nei dipartimenti di Ucayali e San Martin in Perù. Grazie alle uova di cioccolato e alla regalistica natalizia con il contributo di Altromercato il progetto ha portato alla piantumazione di 49.000 alberi di cacao in 4 anni.

La scheda sintetica di Altromercato

Altromercato è la più grande realtà di Commercio Giusto in Italia e una delle principali al mondo. È un’organizzazione formata da oltre 80 Soci e più di 200 negozi a marchio che gestisce da 35 anni rapporti con 140 gruppi di produttori in oltre 40 paesi, nel Sud e nel Nord del mondo.

Le persone, le comunità e il pianeta sono sempre al centro dell’agire di Altromercato. La sua mission è costruire filiere etiche per le materie prime principalmente alimentari, facendosi garante di un modo di coltivare la terra e di produrre prodotti che rispetti le persone e il pianeta, attraverso il modello del commercio giusto e la cooperazione internazionale. Per costruire un’economia più sostenibile giorno dopo giorno.

Altromercato propone prodotti alimentari quali cioccolato, caffè, zucchero, banane etc., molti dei quali biologici, una selezione di prodotti da agricoltura italiana, una linea di cosmesi naturale Natyr, oggetti di artigianato etico per la casa e le ricorrenze On Earth.

I suoi prodotti sono presenti nel suo shop online, in 1500 punti vendita della Grande Distribuzione, 2000 negozi specializzati bio, oltre che in ristoranti, mense scolastiche, bar ed erboristerie. Inoltre, grazie alla business unit Made In Dignity, Altromercato diventa un partner strategico anche per le grandi industrie alimentari che possono dar vita a progetti di Corporate Social Responsability e, attraverso l’acquisto delle sue materie prime (zucchero, caffè e cacao), partecipare alla costruzione di filiere etiche, dirette, partecipate, tracciate e sostenibili.

Lindt lancia le praline Lindor Tiramisù al gusto caffè

0
lindor lindt
Lindor Tiramisù (immagine concessa)

INDUNO OLONA (Varese) – Questo autunno arriva un’altra grande novità firmata del brand Lindt. La gamma di praline Lindor si arricchisce di una golosa sorpresa per tutti gli amanti dell’irresistibile scioglievolezza di questo prodotto iconico. I maître chocolatier Lindt hanno creato Lindor Tiramisù, una nuova sorprendente ricetta al gusto di uno dei dolci più amati di sempre: un guscio di finissimo cioccolato al latte con granella di biscotto che racchiude un morbido ripieno dall’irresistibile scioglievolezza al gusto di caffè e mascarpone.

Lindor Tiramisù

Lindor Tiramisù è l’ultima novità Lindt che continua una tradizione di oltre 70 anni, caratterizzata dall’innovazione e dalla creazione di esperienze di gusto uniche dedicate agli amanti del cioccolato.

Il Cornet Lindor Tiramisù da 200g è disponibile sull’e-shop, nei negozi monomarca Lindt, in GDO, nei migliori bar, pasticcerie e negozi specializzati dolciari d’Italia. Il prezzo consigliato al pubblico è di 8,65 euro.

Le praline Lindor Tiramisù formato sfuso sono disponibili sull’e-shop, nei negozi monomarca Lindt, nei migliori bar, pasticcerie e negozi specializzati dolciari d’Italia. Prezzo consigliato al pubblico 1,00 euro.

De’ Longhi: nel 3° trimestre ricavi a 805,5 mln, +14%, dal caffè oltre il 60% del fatturato E La Marzocco conferma la leadership nel settore anche con l’esclusiva linea Porsche

0
DēLonghi chicchi
Il logo De'Longhi tra i chicchi di caffè

TREVISO – Approvati dal consiglio di amministrazione di De’ Longhi SpA i risultati consolidati dei primi nove mesi del 2024. Nel terzo trimestre il Gruppo ha realizzato: ricavi per € 805,5 milioni, in crescita del 14,0% (5,2% like for like); un adjusted Ebitda di € 131,1 milioni, pari al 16,3% dei ricavi ed in crescita del 25%; Ebit a € 97,0 milioni, pari al 12% dei ricavi ed in crescita del 29,9%.

Nei nove mesi il Gruppo De’ Longhi ha conseguito: ricavi a € 2.229,2 milioni, in aumento dell’11,6% (4,1% a perimetro costante); adjusted Ebitda a € 335,8 milioni, pari al 15,1% dei ricavi ed in crescita del 26,7%; Ebit a € 240,8 milioni, pari al 10,8% dei ricavi ed in crescita del 31,7%; utile netto a € 173,8 milioni, pari al 7,8% dei ricavi (in progressione dal 7,1%, in aumento del 22,2%); flusso di cassa prima dei dividendi ed operazioni straordinarie positivo per € 35,6 milioni. Al 30 settembre 2024, la posizione finanziaria netta di Gruppo è positiva per € 266,1 milioni.

Ha commentato l’amministratore delegato Fabio de’ Longhi:

De Longhi
Fabio De Longhi

“Il Gruppo migliora l’eccellente andamento dei risultati degli ultimi trimestri, con un incremento del fatturato del 14% che ha beneficiato sia del consolidamento de La Marzocco che di un’accelerazione del comparto household. L’ultimo anno e mezzo ha visto solidità e persistenza di trend nelle nostre categorie, grazie ad un mercato in strutturale espansione e sostenuto da parte nostra con investimenti in innovazione e comunicazione.

Nello specifico, oltre al rinnovato impegno nella campagna globale di De’ Longhi nel caffè e di Braun nei prodotti per lo stiro “CareStyle”, abbiamo supportato nel trimestre il lancio di nuovi prodotti, come il Flip di Nutribullet e la collezione “Go” di Kenwood, con eventi e campagne social dedicate. Inoltre nel caffè professionale, La Marzocco ha confermato la propria leadership di mercato, sviluppando ulteriormente il proprio business e rafforzando la sua presenza nel luxury household con iniziative di partnership mirate, tra cui la creazione di una linea di prodotti esclusivi “Porsche X La Marzocco”.

Porsche x La Marzocco Linea Micra (immagine concessa)

Sono pienamente soddisfatto dell’evoluzione della marginalità, con un Ebit che aumenta ad un tasso di crescita doppio del fatturato. Oltre che dell’allargamento del perimetro, il miglioramento ha beneficiato della stabilizzazione dei costi industriali e del positivo effetto mix, segno questo della continua espansione nei segmenti premium del portafoglio prodotti da parte dei nostri consumatori.

L’accelerazione vista negli ultimi mesi e l’attuale contesto di evoluzione del business ci consentono di rivedere al rialzo la guidance per l’anno. Stimiamo perciò per il nuovo perimetro una crescita dei ricavi nell’intervallo 11%-12% per l’anno 2024 (precedentemente 9%-11%), con un adjusted Ebitda compreso tra € 540-550 milioni (precedentemente 500-530).”

Nel corso dei primi nove mesi del 2024 il Gruppo De’ Longhi ha realizzato un’espansione del fatturato pari all’11,6%, sostenuta da una progressione a perimetro omogeneo e cambi costanti ad un tasso mid single digit ed al consolidamento per sette mesi de La Marzocco.

La crescita like for like del terzo trimestre (+5,2%) è risultata in accelerazione rispetto alla prima metà dell’anno, grazie al consolidamento dei trend di crescita delle categorie core che hanno evidenziato dalla metà dello scorso anno continuità e solidità di risultato.

La marginalità del Gruppo De’ Longhi ha registrato un costante e significativo miglioramento nel corso dell’anno ad un tasso di crescita superiore al fatturato, con un incremento dell’Ebitda Adjusted nei nove mesi di ca. 180 bps rispetto al 2023. Tale miglioramento è attribuibile, oltre che al consolidamento de La Marzocco, alla stabilizzazione di alcuni costi di produzione rispetto agli anni precedenti e ad un effetto positivo del mix di prodotto, a consolidamento della continua espansione nei segmenti premium del portafoglio prodotti da parte dei nostri consumatori.

Nel corso dell’anno, il Gruppo ha sostenuto la crescita dei brand con significativi investimenti in media e comunicazione (“A&P”), con un’incidenza sui ricavi nei nove mesi in aumento rispetto all’anno precedente (a 12,5% like for like, pari ad un incremento di circa 50bps vs Q3-23), in ulteriore aumento nel trimestre per effetto sia di un diverso phasing nell’anno, sia per le attività a sostegno del lancio di nuove linee di prodotto. Fra queste, si segnalano in particolare la campagna di Kenwood per il lancio della nuova collezione “GO”, gli eventi di Nutribullet relativi al nuovo portable blender Flip, le attività riguardanti i sistemi stiranti a marchio Braun, oltre che la campagna globale dedicata al caffè con Brad Pitt come ambassador a supporto dell’introduzione internazionale di prodotti come Rivelia ed Eletta Explore.

Si segnala che i ricavi beneficiano del consolidamento de La Marzocco per circa €
149,0 milioni nei nove mesi (dal 1 Marzo 2024) e € 62,3 milioni nel terzo trimestre.

Nei primi nove mesi del 2024 i ricavi sono aumentati del 11,6%, attestandosi a € 2.229,2 milioni, con un terzo trimestre in accelerazione rispetto ai precedenti, in crescita del 14,0% a € 805,5 milioni.

La componente valutaria, che ha avuto un effetto sostanzialmente neutrale nel terzo trimestre, ha detratto ca. 0,5 punti percentuali di crescita a perimetro costante nei nove mesi.

In generale, il Gruppo (inclusa La Marzocco) registra una performance trimestrale positiva in tutte le aree, con il mercato americano in netta accelerazione rispetto ai trimestri precedenti grazie anche ad una crescita ad un tasso high single digit a parità di perimetro.

Nel dettaglio, nel terzo trimestre:

• l’Europa sud-occidentale evidenzia un’espansione del fatturato pari al 7,4%, che corrisponde ad una crescita a parità di perimetro low-single digit. L’area è stata sostenuta dall’espansione dei mercati in Svizzera, Austria e Penisola Iberica che hanno beneficiato della performance delle macchine da caffè automatiche e dal ritorno alla crescita delle kitchen machines;

• l’Europa nord-orientale risulta in ulteriore accelerazione rispetto ai trimestri precedenti, supportata da un incremento del fatturato a parità di perimetro ad un tasso mid-teens. Si segnalano in particolare la significativa crescita della Polonia, grazie anche alla ripresa del comparto delle kitchen machines a marchio Kenwood, oltre che le dinamiche positive dei mercati del Regno Unito e della Repubblica Ceca & Slovacchia & Ungheria;

• allargamento del perimetro anche per l’area MEIA, che nel trimestre realizza una crescita a livello organico ad un tasso low-single digit, nonostante le complessità del contesto geopolitico;

• l’area America accelera significativamente nel periodo, grazie al consolidamento de La Marzocco e ad una crescita like for like che torna ad essere positiva nei nove mesi. Nello specifico, l’espansione delle macchine automatiche e della partnership con Nespresso sostengono nel trimestre un tasso di crescita mid-teens nell’home caffè;

• infine, la regione Asia Pacific mostra un incremento del fatturato di circa il 10%, principalmente grazie all’ampliamento di perimetro del caffè professionale, che ha più che compensato il calo di fatturato a perimetro costante, deteriorato anche da un impatto valutario negativo in diversi paesi dell’area (-2,7 punti nel trimestre). Australia e Nuova Zelanda hanno goduto dei buoni risultati del segmento del caffè e nutrition, mentre in Giappone la stagione invernale particolarmente mite ha penalizzato il risultato trimestrale.

Per quanto riguarda i segmenti di prodotto, si protraggono le favorevoli dinamiche di sviluppo delle categorie core nel corso dell’anno, con solidità di trend negli ultimi 18 mesi sia per il comparto home coffee che per il segmento della nutrition e food preparation.

Il favorevole andamento del business, assieme al contributo dell’integrazione de La Marzocco, ha portato l’area caffè (che include sia i prodotti per uso domestico che professionale) a rappresentare, sia nei nove mesi sia nel terzo trimestre, oltre il 60% dei ricavi del Gruppo. Nello specifico, in questo trimestre le macchine da caffè ad uso domestico registrano un incremento del fatturato ad un tasso low- teens, grazie alla significativa espansione delle macchine automatiche e all’accelerazione dei sistemi a capsula.

Il segmento della nutrition e food preparation conferma il trend della prima metà dell’anno, con un incremento del fatturato ad un tasso low-mid single digit nel trimestre. Si segnala, in particolare, il ritorno alla crescita delle kitchen machines a marchio Kenwood, in aumento ad un tasso mid teens nel periodo, e la continua espansione del settore dei blenders, grazie ai personal blenders a marchio Nutribullet ed agli hand blenders a marchio Braun.

Comparto del comfort (riscaldamento e condizionamento portatili) in territorio negativo anche nel trimestre in analisi, a causa del posticipo della stagione fredda in alcuni mercati rilevanti, ma senza effetti significativi sulla performance complessiva di Gruppo.
L’home care (pulizia della casa e stiro), ha registrato un aumento del fatturato ad un tasso mid single digit, dopo quattro trimestri consecutivi di crescita a doppia cifra trainata dallo stiro a marchio Braun, che rimane in crescita anche nel periodo di riferimento.

I primi nove mesi del 2024 si chiudono con un significativo incremento della marginalità, sia per effetto del consolidamento de La Marzocco, che a parità di perimetro grazie all’incremento dei volumi, al miglioramento del mix prodotto e all’ulteriore attenuazione delle pressioni inflattive per alcuni costi industriali.

Nel trimestre:

• il margine industriale netto si è attestato a € 415,8 milioni, pari al 51,6% dei ricavi (51,3% nei 9 mesi) rispetto al 49,0% del 2023, beneficiando della crescita dei volumi, del miglioramento del mix prodotto e del recupero di alcuni costi di produzione;

• l’Ebitda adjusted è stato pari a € 131,1 milioni, ovvero il 16,3% dei ricavi (15,1% nei 9 mesi) in miglioramento rispetto al 14,9% del terzo trimestre 2023. Si segnala che l’incremento della profittabilità nel trimestre è stato realizzato in un contesto di maggiori investimenti in media (“A&P”), con un’incidenza sul fatturato like for like a 12,9% (pari ad un incremento di circa 190bps vs Q3-23), a supporto dei lanci di prodotto pianificati nel periodo e per un differente phasing.

• l’Ebitda è stato pari a € 126,0 milioni, ovvero il 15,6% dei ricavi (14,4% nel 2023) dopo € 5,1 milioni di oneri non ricorrenti (che si comparano con 3,1 milioni di oneri non ricorrenti del terzo trimestre 2023) riferiti prevalentemente ai piani di stock-option in essere;

• il risultato operativo (Ebit) si è attestato a € 97,0 milioni, pari al 12,0% dei ricavi (10,6% nel 2023), dopo un livello di ammortamenti sostanzialmente allineato ai livelli dell’anno precedente;

• infine, l’utile netto di competenza del Gruppo è stato pari a € 67,6 milioni, (€ 173,8 milioni nei 9 mesi) pari all’8,4% dei ricavi.

Il Gruppo ha chiuso il terzo trimestre con una Posizione Finanziaria Netta al 30 settembre attiva per € 266,1 milioni, in calo nei nove e dodici mesi per effetto dell’assorbimento netto pari a € 432,2 milioni in relazione al closing della business combination del caffè professionale e dei dividendi distribuiti.

Il flusso di cassa, prima dei dividendi e delle acquisizioni (“Free Cash Flow before dividends and acquisitions”) è stato pari a € 372,3 milioni nei 12 mesi, mentre nei nove mesi si è attestato a € 35,6 milioni per un temporaneo deterioramento del capitale circolante netto allineato alla stagionalità del periodo.

Nei nove mesi il capitale circolante operativo (pari al 7,6% dei ricavi nei 12 mesi rolling) risulta in aumento rispetto alla posizione di dicembre 2023, per l’effetto del consolidamento de La Marzocco e per l’incremento del magazzino, a causa dell’aumento della produzione e delle scorte in vista del quarto trimestre.
La spesa per investimenti infine si è attestata a € 84,6 milioni nei nove mesi, in linea rispetto ai livelli dello scorso anno.

Il bilancio De’ Longhi nel dettaglio

de' longhi
(dati concessi)
(dati concessi)
(dati concessi)
de' longhi
(dati concessi)
de' longhi
(dati concessi)

Caffè Borbone: nei 9 mesi ricavi a 243,1 mln, +9,9%, marginalità oltre il 20%

0
Caffè Borbone logo
Il nuovo logo di Caffè Borbone

MILANO – Il Consiglio di amministrazione di Italmobiliare S.p.A. ha approvato  l’informativa finanziaria periodica aggiuntiva al 30 settembre 2024. Nel corso dei primi nove mesi dell’anno il Gruppo Italmobiliare registra andamenti positivi legati allo sviluppo e al continuo miglioramento dell’efficienza delle società in portafoglio. Nel corso dei primi nove mesi dell’anno prosegue il percorso di crescita e sviluppo delle principali società del Gruppo. Il fatturato consolidato si attesta a 499,4 milioni di euro (+19,3%) e il MOL cresce del 65,9% a 110,6 milioni.

Guardando all’aggregato pro-forma delle Portfolio Companies industriali, crescono i ricavi (1.069,8 milioni di euro, +7,8%) e il MOL (146,3 milioni, +8%). In particolare: ricavi in aumento del 9,9% a 243,1 milioni di euro per Caffè Borbone, che prosegue nella propria linea di sviluppo nei canali strategici, con andamento particolarmente positivo di GDO, online e mercati esteri.

Al 30 settembre 2024 il Net Asset Value di Italmobiliare S.p.A., escludendo le azioni proprie, si attesta a 2.141,2 milioni di euro. Il NAV per azione (escluse le azioni proprie) è pari a 50,6 euro e, in considerazione della distribuzione di dividendi pari a 3 euro per azione, registra un incremento del 3% rispetto all’analogo valore al 31 dicembre 2023.

La posizione finanziaria netta di Italmobiliare S.p.A. (cassa disponibile) è positiva e in aumento di 72,5 milioni di euro, passando da 204,3 milioni di euro (31 dicembre 2023) a 276,8 milioni di euro.

Guardando all’aggregato pro-forma delle Portfolio Companies industriali, i ricavi aumentano del 7,8% a 1.069,8 milioni di euro. Cresce dell’8% il margine operativo lordo aggregato, che si attesta a 146,3 milioni di euro.

Borbone, ricavi in aumento del 9,9%

Tra le Portfolio Companies, nel settore alimentare cresce in termini di ricavi Caffè Borbone. L’azienda Caffè Borbone registra ricavi in aumento del 9,9% e prosegue nella propria traiettoria di sviluppo nei canali strategici, con andamento particolarmente positivo di GDO, online e mercati esteri.

Margine operativo lordo in flessione a causa dei costi record

Il margine operativo lordo è in flessione a causa dei costi record della materia prima caffè, ma la marginalità sui ricavi permane superiore al 20% nei nove mesi.

Mercati in forte ripresa a due giorni dal voto sull’Eudr e intanto la Colombia si prepara a coltivare anche il caffè robusta

0
mercati del caffè robusta futures Eudr arabica esportazioni
Il logo dell'Ice

MILANO – Mercati del caffè nuovamente in fibrillazione, a due giorni dal decisivo voto del parlamento europeo sul rinvio dell’applicazione del regolamento Eudr, che avverrà giovedì 14 novembre. Il tutto, mentre la variabile meteo continua a tenere banco, tanto in Brasile quanto in Vietnam, in un inizio di settimana che ha visto entrambe le borse in netta ripresa, con due sedute consecutive in territorio positivo.

Ieri, martedì 12 novembre, il contratto per scadenza marzo dell’Ice Arabica ha guadagnato 735 punti (+3,1%) chiudendo a 263,10 centesimi, livello massimo per la scadenza principale da inizio ottobre.

A Londra, il contratto per scadenza gennaio si è rivalutato di ulteriori $61 (+1,36%), a 4.537 dollari, massimo dal 18 ottobre.

Alla ripresa dei prezzi ha contribuito anche il ritorno degli speculatori nei mercati delle commodity, dopo le elezioni americane

In Brasile il quadro meteo rimane incerto. I modelli a breve e medio termine di Climatempo continuano a prevedere tempo secco nella cintura del caffè.

Contenuto riservato agli abbonati.

Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.

La San Marco partner tecnico alla finale di Espresso Italiano Champion 2024

0
la san marco
La macchina D.MBV de La San Marco (immagine concessa)

GRADISCA D’ISONZO (Gorizia) – Ci saranno le macchine de La San Marco ad accompagnare il 26 novembre prossimo a Milano i finalisti della competizione internazionale Espresso Italiano Champion 2024 organizzata dall’Istituto Espresso Italiano (IEI). L’azienda isontina produttrice di macchine per il caffè è stata scelta da IEI per fornire ai finalisti del contest le macchine migliori per la loro performance. Per la prima volta sia la macchina per espresso sia i macinadosatori saranno fornite da La San Marco.

La San Marco a Espresso Italiano Champion 2024

“La San Marco è orgogliosa di essere partner tecnico di Espresso Italiano Champion, una grande opportunità di formazione e confronto tra baristi di diversi paesi. Ritengo che questo campionato internazionale sia essenziale per promuovere nel mondo la qualità e il rito di una bevanda simbolo del made in Italy. Per questa occasione, La San Marco ha messo a disposizione i suoi modelli di punta con l’auspicio che tutti i pretendenti al titolo di Espresso Italiano Champion 2024 possano esprimere al meglio le loro competenze e abilità”, spiega Roberto Nocera, general manager dell’azienda.

I finalisti si sfideranno per conquistare il prestigioso titolo, il cui valore è riconosciuto a livello internazionale. La gara internazionale Espresso Italiano Champion 2024 si svolgerà all’Hotel Gallia di Milano il 26 novembre in occasione di IEI Connect, un appuntamento di confronto, di idee e di ricerca di stimoli su temi che riguardano diversi ambiti del settore del caffè.

La finale internazionale della gara, che da anni coinvolge centinaia di baristi che desiderano mettersi alla prova con i simboli della caffetteria italiana, vale a dire l’espresso e il cappuccino, è un momento molto atteso dagli addetti ai lavori. La gara vedrà anche la partecipazione della campionessa 2023, la coreana Song Hye Jin, prima professionista donna ad aggiudicarsi il titolo internazionale di Espresso Italiano Champion nel 2023 che consegnerò il titolo al nuovo International Winner.

La San Marco fa parte dell’Istituto Espresso Italiano dallo scorso anno: IEI è una realtà che associa torrefattori, costruttori di macchine per caffè e macinadosatori e altre aziende della filiera, tutela e promuove la cultura dell’espresso e del cappuccino italiani di qualità. Oggi conta 37 aziende aderenti con un fatturato aggregato di circa 700 milioni di euro.

Consorzio promozione caffè spiega il ruolo della tazzina contro il diabete

0
caffè diabete
Caffè per la giornata mondiale del diabete (immagine concessa)

MILANO – “Quattro caffè al giorno aiutano a togliere il diabete di torno”: per rivisitare il famoso proverbio popolare non serve usare la fantasia, lo dice la scienza. Le più recenti evidenze scientifiche, infatti, confermano nuovamente il ruolo benefico del caffè su quella che è stata definita “l’epidemia del nuovo millennio”[1]: il diabete.

Con oltre mezzo miliardo di persone a esserne colpite e la previsione di sfiorare gli 800 milioni di casi entro il 2045[2], questa malattia, in particolare quella di tipo 2, rappresenta per i sistemi sanitari di tutto il mondo una vera e propria sfida, dall’impatto economico e sociale molto elevato. Per questo, in occasione della Giornata mondiale del diabete che ricorre ogni anno il 14 novembre, è importante ricordare che uno degli strumenti più utili per prevenire e contrastare i rischi di una patologia strettamente legata a stili di vita sempre più sedentari è una dieta sana, variegata ed equilibrata, con l’apporto di alimenti che possono avere un effetto positivo sul metabolismo del glucosio. Come, appunto, il caffè.

Caffè e diabete, cosa dice la scienza

Oltre ad avere ispirato nel corso dei secoli poeti, artisti e filosofi, il caffè ha da sempre esercitato un forte fascino anche su donne e uomini di scienza, interessati a comprendere i benefici sulla salute che sono racchiusi all’interno della tazzina.

Curiosità e desiderio di conoscenza hanno alimentato negli anni un corpus scientifico notevole, in cui ampio spazio è dedicato proprio alla capacità di questa bevanda di ridurre il rischio di sviluppare il diabete.

Sono numerose le evidenze scientifiche che ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee), ha raccolto sul tema, tra cui un recente studio del 2024, pubblicato su Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews.[3]

La ricerca ha ulteriormente confermato il contributo del caffè nel prevenire lo stress ossidativo e i disturbi correlati al diabete di tipo 2, come malattie cardiovascolari e obesità, e ha sottolineato come questa bevanda, sia con presenza di caffeina sia nella variante decaffeinata, sia associata a una riduzione del rischio di sviluppare questa malattia.

A rendere il caffè un potente alleato per contrastare il diabete sono alcune delle numerose molecole bioattive che sono contenute al suo interno come i polifenoli, antiossidanti naturali di cui il caffè, in particolare quello espresso, è una fonte preziosa. Sono diversi gli studi che attribuiscono a queste sostanze delle vere e proprie proprietà antidiabetiche, in particolare la capacità di influenzare positivamente il metabolismo del glucosio[4],[5].

Ma non sarebbero le sole responsabili: un ruolo importante è esercitato allo stesso modo dagli alcaloidi[6], in primis dalla caffeina, principio attivo per eccellenza del caffè e in grado di migliorare la secrezione dell’insulina[7], ma anche dalla trigonellina, che aiuterebbe a mantenere ottimali i valori della glicemia[8].

Un pieno di benessere, nelle giuste dosi

Se la scienza, attraverso queste nuove ricerche, riafferma il ruolo positivo del caffè nella prevenzione del diabete, qual è la dose quotidiana più corretta per poter assicurare al proprio organismo questo effetto benefico? Vale sempre la regola della moderazione, come ricorda anche il recente studio rilanciato da ISIC3 che conferma la raccomandazione dell’EFSA secondo cui è bene non superare i 400mg di caffeina al giorno[9]: bere 3-4 tazzine di caffè, senza l’aggiunta di zucchero o di latte[10], consentirebbe di ridurre in modo molto significativo il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 rispetto a chi lo consuma di meno o per nulla[11].

Un parere scientifico che non può che fare felici tutti i coffee lover, tra cui milioni di italiani, che amano scandire la propria quotidianità con l’amata tazzina, un vero e proprio rito che fa iniziare ogni nuovo giorno con la giusta carica, accompagnando i diversi momenti della giornata tra relax e gusto. Perfino il coffee break per rompere la routine con colleghi e amici può aiutare a tenere lontano il diabete: consumare caffeina da mezz’ora a quattro ore prima di un pasto, infatti, può inibire il tasso metabolico acuto3.

“Il caffè è un rito che fa parte della quotidianità di miliardi di persone nel mondo, per questo è importante sottolineare quanto questa abitudine sia ‘buona’ anche per la salute, soprattutto per contrastare una malattia sempre più diffusa come il diabete”, dichiara Michele Monzini, presidente di Consorzio Promozione Caffè, il Consorzio che da oltre 30 anni riunisce le principali aziende che producono e commercializzano le diverse tipologie di caffè oltre che i produttori di macchine professionali per l’horeca e fornitori di attrezzatura. “Grazie alla ricerca scientifica, possiamo comprendere quanto questa bevanda sia un alleato eccezionale per la nostra salute. Per questo come Consorzio Promozione Caffè promuoviamo la cultura del caffè e il suo consumo consapevole, per valorizzar una delle eccellenze del Made in Italy nel mondo”.

Note

[1] Jovanovic L, Gondos B. Type 2 diabetes: the epidemic of the new millennium. Ann Clin Lab Sci. 1999 Jan-Mar;29(1):33-42. PMID: 10074966.

[2] Magliano DJ, Boyko EJ; IDF Diabetes Atlas 10th edition scientific committee. IDF DIABETES ATLAS [Internet]. 10th ed. Brussels: International Diabetes Federation; 2021. PMID: 35914061.

[3] Mohamed AI, Erukainure OL, Salau VF, Islam MS. Impact of coffee and its bioactive compounds on the risks of type 2 diabetes and its complications: A comprehensive review. Diabetes Metab Syndr. 2024 Jul;18(7):103075. doi: 10.1016/j.dsx.2024.103075. Epub 2024 Jul 16. PMID: 39067326.

[4] Chapple, B.; Woodfin, S.; Moore, W. The Perfect Cup? Coffee-Derived Polyphenols and Their Roles in Mitigating Factors Affecting Type 2 Diabetes Pathogenesis. Molecules 2024, 29, 751. https://doi.org/10.3390/molecules29040751

[5] Hiramatsu T, Tajima O, Uezono K, Tabata S, Abe H, Ohnaka K, Kono S. Coffee consumption, serum γ-glutamyltransferase, and glucose tolerance status in middle-aged Japanese men. Clin Chem Lab Med. 2013 Jun;51(6):1233-9. doi: 10.1515/cclm-2012-0700. PMID: 23314542.

[6] Ramerth, A.; Chapple, B.; Winter, J.; Moore, W. The Other Side of the Perfect Cup: Coffee-Derived Non-Polyphenols and Their Roles in Mitigating Factors Affecting the Pathogenesis of Type 2 Diabetes. Int. J. Mol. Sci. 2024, 25, 8966. https://doi.org/10.3390/ijms25168966

[7] Rajput, A.; Sharma, R.; Bharti, R. Pharmacological activities and toxicities of alkaloids on human health, Materials Today: Proceedings, Volume 48, Part 5, 2022, Pages 1407-1415, ISSN 2214-7853, https://doi.org/10.1016/j.matpr.2021.09.189.

[8] Ganeshpurkar, A.; Diwedi, V.; Bhardwaj, Y. In vitro α -amylase and α-glucosidase inhibitory potential of Trigonella foenum-graecum leaves extract. AYU (An International Quarterly Journal of Research in Ayurveda) 34(1):p 109-112, Jan–Mar 2013. | DOI: 10.4103/0974-8520.115446

[9] Il consumo moderato di caffè può essere definito come 3–5 tazze al giorno, sulla base della Opinione Scientifica sulla sicurezza della caffeina dell’EFSA.

[10] Lee JH, et al. (2016). Effect of coffee consumption on the progression of type 2 diabetes mellitus among prediabetic individuals. Korean J Fam Med. 37(1):7-13.

[11] Carlstrom M & Larsson SC.(2018). Coffee consumption and reduced risk of developing type 2 diabetes: asystematic review with meta-analysis. Nutr Revs. 76(6):395-417.

 

Oro Caffè: il fatturato e 10 milioni e pubblica il nuovo bilancio di sostenibilità

0
oro caffè
Chiara De Nipoti, Elisa, Ketty e Stefano Toppano (immagine concessa)

TAVAGNACCO (Udine) – Oro Caffè nel 2023 attesta un trend positivo di crescita, chiudendo il bilancio a 10 milioni di euro, che non solo riflette l’efficacia delle strategie commerciali e operative della torrefazione friulana, ma che sostiene gli impegni verso la sostenibilità, la rigenerazione e la condivisione del valore generato con i partner ed il territorio in cui opera.

Il bilancio di sostenibilità di Oro Caffè

Oro Caffè continua a credere negli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e a contribuire in maniera tangibile con le proprie azioni e iniziative al loro raggiungimento.

A tal fine, l’azienda friulana introduce la creazione del report di sostenibilità già dal 2019 e oggi alcuni di questi obiettivi sono già stati integrati nella strategia di sostenibilità elaborata dalla torrefazione Oro Caffè, guidata da un CdA composto per tre quarti da donne.

Ad esempio nell’ultimo anno si è dato il via al riavvio della produzione in casa di macchine professionali da caffè espresso per bar e ristoranti, all’introduzione di capsule BIO 100% compostabili certificate “OK Compost Home” compatibili Nespresso, all’ottenimento della certificazione “Food Safety System Certification” FSSC 22000 che attesta la gestione della sicurezza alimentare nei processi produttivi e alla creazione del concorso “Oro Caffe Talent” che celebra l’abilità dei baristi e contribuisce a diffondere la cultura del caffè, un obiettivo a cui l’azienda tiene in particolar modo.

Chiara de Nipoti
Chiara De Nipoti tra i chicchi di caffè

“Siamo consapevoli che abbiamo ancora molta strada da fare – dichiara Chiara De Nipoti, presidente Cda di Oro Caffè – ma la passione per la qualità dei prodotti e la sicurezza dei consumatori, l’impegno per la diffusione della cultura del caffè in Italia e nel mondo che si interseca con l’attenzione all’impatto ambientale dell’attività aziendale e la valorizzazione delle risorse umane sono il motore fondamentale di questa sfida che ci siamo prefissati: crescere e creare valore in modo sostenibile.”

La spiccata propensione dell’azienda alla cura costante della selezione delle materie prime e all’attenzione per la salute del consumatore, così come all’applicazione della green economy hanno permesso anche quest’anno di proporre il Columbia Women Coffee, un caffè Arabica prodotto da coltivatrici donne che operano su piantagioni biologiche, di razionalizzare il consumo di combustibili fossili e ridurre le emissioni di co2 nell’ambiente, utilizzando l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici per la metà del fabbisogno dell’intera produzione.

Inoltre Oro Caffè si è dotata di una tostatrice green di ultima generazione, che rispetta parametri di limite delle emissioni Europei più stringenti di quelli italiani, e ha introdotto nella flotta aziendale furgoni elettrici oltre alle cinque auto Tesla già presenti.

La scheda sintetica di Oro Caffè

oro caffè
Chiara De Nipoti e Stefano Toppano

Oro Caffè grazie allo spirito imprenditoriale di Stefano Toppano e Chiara De Nipoti nasce nel 1987 come azienda specializzata nella selezione, tostatura e miscelatura dei migliori caffè. Oggi l’azienda è guidata dalla famiglia al completo grazie all’ingresso della seconda generazione: Elisa Marketing Manager e Ketty Direttrice Operativa e Canada country Manager.

Situata a Tavagnacco (UD) Oro Caffè utilizza le più pregiate qualità di caffè al mondo per una produzione giornaliera che arriva a 6 mila kg di caffè in grani, che si può gustare in circa duemila locali in Italia, ed è inoltre produttore di un sistema chiuso di capsule per caffè espresso.

Dal 1989 presente sul mercato estero, conta oggi distributori in 42 Paesi, con una filiale propria a Toronto in Canada. Dal 2009 nella “Scuola Oro Caffè””, si offre una formazione completa ed approfondita riguardo cultura e tecniche di preparazione del caffè, attraverso corsi di caffetteria e di Latte Art. Dal 2013 sposando per prima in Europa il progetto “Beyond Fair Trade”, Oro Caffè inizia ad integrare nelle sue pregiate miscele il caffè thailandese Doi Chaang.

Dal 2014 Oro Caffè è socio fondatore del “Consorzio di tutela del caffè espresso Italiano tradizionale”. Da marzo 2015 Oro Caffè apre la catena di caffetterie Adoro Caffè, un progetto nato con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’espresso e della caffetteria italiana. Nel 2019 apre la prima filiale tedesca Oro Caffè GMBH. Nel 2023 nasce il gran Premio di caffetteria Oro Caffè Talent.

Stefano Toppano oro caffè
Stefano Toppano, fondatore Oro Caffe

Centrale del Latte d’Italia: fatturato a 254,1 mln, +1,3%

0
centrale
Il logo della Centrale del Latte d'Italia

TORINO – Il consiglio di amministrazione di Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI” o la “Società”) – terzo operatore italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata – riunitosi sotto la presidenza di Angelo Mastrolia, ha approvato i risultati al 30 settembre 2024. Nei primi nove mesi del 2024, la Società ha registrato un fatturato pari a 254,1 milioni di euro, rispetto ai 250,8 milioni di euro dello stesso periodo dell’esercizio 2023, con un incremento dell’1,3% grazie ad un aumento dei volumi di vendita nel settore Dairy ed in particolare del mascarpone e un prezzo medio di vendita più elevato volto a contrastare gli aumenti che hanno caratterizzato il settore del latte, della panna e del burro.

Il bilancio della Centrale del Latte d’Italia

Il margine operativo lordo (EBITDA) al 30 settembre 2024 si attesta a 25,7 milioni di Euro, contro i 24 milioni di Euro al 30 settembre 2023, con un incremento del 7%. L’Ebitda margin del 10,13% risulta essere in aumento rispetto al 9,6%, riportato nel terzo trimestre del 2023.

Il risultato operativo (EBIT) al 30 settembre 2024 è pari a 14,2 milioni di Euro, rispetto agli 11,8 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell’esercizio precedente, con un incremento del 20,1%.

CLI registra, quale risultato ante imposte, 11,8 milioni di Euro, rispetto agli 8,8 milioni di Euro registrati alla fine del terzo trimestre dell’esercizio precedente, con un incremento del 34,1%.

L’utile netto risulta pari a 8,3 milioni di euro, in aumento rispetto al 30 settembre 2023, il cui dato era pari a 6,3 milioni di euro (+ 31,7%).

La posizione finanziaria netta è pari a -22,9 milioni di euro, sostanzialmente stabile rispetto ai -20,4 milioni di euro al 31 dicembre 2023.

Analisi dei ricavi della Centrale del latte d’Italia

Al 30 settembre 2024, CLI ha realizzato ricavi pari a 254,1 milioni di Euro. I ricavi relativi al segmento Milk Products risultano essere in diminuzione (-0,9%) come conseguenza di una riduzione dei volumi di vendita a seguito di una contrazione della domanda del latte fresco, parzialmente compensati da un incremento del prezzo medio di vendita registrato nell’ultimo trimestre.

I ricavi relativi al segmento Dairy Products risultano essere in netto aumento (+14,7%) come conseguenza di un aumento dei volumi di vendita e di un incremento del prezzo medio di vendita.

I ricavi relativi al segmento Altre attività registrano una lieve flessione rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio per effetto di una contrazione della domanda.

I ricavi del canale Grande Distribuzione Organizzata aumentano come conseguenza di una riduzione dei volumi di vendita a seguito di una contrazione della domanda di latte fresco, compensato da un aumento della domanda nel comparto Dairy e da un incremento del prezzo medio di vendita nel comparto latte UHT.

I ricavi relativi al canale B2B partners sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi del canale Normal trade registrano un incremento come conseguenza combinata di una riduzione dei volumi di vendita a seguito di una contrazione della domanda del latte fresco e di un incremento del prezzo medio di vendita nel comprato UHT, panna e burro.
I ricavi relativi al canale Private label registrano un incremento per effetto di un aumento dei volumi di vendita e di un prezzo medio più elevato rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi nel canale Food services sono sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi generati in Italia aumentano per effetto combinato di un incremento dei volumi di vendita nel comparto dairy e di un prezzo medio di vendita maggiore rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio nel comparto milk.

I ricavi relativi alla Germania risultano in netto aumento per effetto combinato di un incremento dei volumi di vendita e di un prezzo medio di vendita maggiore rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

I ricavi degli Altri Paesi risultano essere in linea rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.

Centrale del Latte d’Italia: evoluzione prevedibile della gestione

Considerando il breve lasso di tempo storicamente coperto dal portafoglio ordini della Società e le difficoltà ed incertezze della attuale situazione economica globale non risulta agevole formulare previsioni sull’andamento futuro della Società, che appare comunque molto positivo considerato i risultati effettuati nel terzo trimestre. La società continuerà a prestare particolare attenzione al controllo dei costi ed alla gestione finanziaria, al fine di massimizzare la generazione di free cash flow da destinare sia alla crescita organica per via esterna che alla remunerazione degli Azionisti.

La Società non ha possibilità di prevedere in quale misura la situazione economica globale possa influire sulle prospettive della Società per la chiusura dell’esercizio e per l’esercizio 2025, ma gli Amministratori ritengono, sulla base delle informazioni disponibili alla data di predisposizione della presente relazione, di escludere ragionevolmente impatti negativi significativi.

Il bilancio nel dettaglio

centrale del latte
(dati concessi)
(dati concessi)
centrale
(dati concessi)
centrale
(dati concessi)
(dati concessi)
(dati concessi)