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giovedì 21 Novembre 2024
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Il futuro del Vending è senza moneta: già oggi si paga con le app e gli smartphone

In Italia sono oltre 810mila distributori automatici installati. L’84% del parco macchine consente il pagamento anche in modalità cashless e già il 2% dei distributori installati si è attrezzato per consentire il pagamento attraverso le app

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MILANO – I pagamenti digitali sono una delle principali sfide su cui si dovrà misurare il settore della distribuzione automatica. Un percorso particolarmente difficile, se si pensa che, al principio, alle macchinette si pagava con monetine banconote; solo in seguito si è passati alle chiavette. Adesso, è il momento della svolta delle app e degli smarthphone.

Il mondo del vending è connesso a doppio filo a quello dei metodi
di pagamento. E il futuro del vending è senza moneta. Il tema è stato affrontato a Venditalia, la più importante vetrina internazionale sul settore del vending.

Venditalia è organizzata con cadenza biennale da Venditalia Servizi e promossa da Confida, Associazione Italiana Distribuzione Automatica.

Il nuovo standard dei pagamenti digitali si chiama “Mobile Payment“

Con questa innovativa soluzione di pagamento, gli amanti del caffè, ad esempio, possono pagare le loro consumazioni in modo ancora più rapido semplicemente tramite smartphone . Attraverso un’app.

Secondo i dati di Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, gli acquisti tramite smartphone crescono del 65% nel 2017 e superano i 5,8 miliardi di euro. Pari a un quarto degli acquisti online complessivi.

Con più di 11 milioni di smartphone dotati di tecnologia Nfc circolanti in Italia e oltre 250 mila POS abilitati per i pagamenti contactless.

Com’è noto ciò che frena la diffusione delle transazioni elettroniche di prossimità nel nostro Paese non sono certo le infrastrutture e le dotazioni hardware.

Oltre allo smarthphone rimane “vivo” il pagamento attraverso le carte

Nel 2017 i pagamenti digitali con carta in Italia sono cresciuti di oltre il 10%, raggiungendo i 220 miliardi di euro. Pari al 28% dei consumi delle famiglie italiane.

L’utilizzo sempre più frequente della carta deriva dalla svolta
nell’approccio e nelle abitudini dei consumatori e degli esercenti. Si stima che i pagamenti contactless entro il 2020 varranno tra i 50 e i 90 miliardi di euro.

In un quadro nazionale ed internazionale che vede la presenza di metodi di pagamento così articolati il mondo delle vending machine si sta affacciando con interesse.

Perché, se è vero che il metodo di pagamento tradizionale sta per essere sostituito con il pagamento attraverso le app, è altrettanto vero che la cultura italiana è caratterizzata da una certa resistenza al cambiamento.

In Italia sono oltre 810mila distributori automatici installati. L’84% del parco macchine consente il pagamento anche in modalità cashless. Mentre già il 2% dei distributori installati si è attrezzato per consentire il pagamento attraverso le app.

Dal caffè ai soft drink, senza dimenticare gli snack, i gadget e persino i prodotti di elettronica di consumo, queste mini vetrine servono ogni giorno milioni di italiani.

Negli uffici, nei luoghi pubblici, negli aeroporti e nelle stazioni di metropolitane e ferrovie. Inoltre, sono per la stragrande maggioranza dei casi connessi alla rete.

I modelli più evoluti

Utilizzano la connettività anche per comunicare alle centrali le statistiche di acquisto dei prodotti disponibili, l’esaurimento delle referenze ed eventuali guasti o disservizi.

Quindi la tecnologia è pronta; aspettiamo che il consumatore finale sia pronto al cambiamento e poi potremo affermare che il vending è finalmente senza moneta.

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