PADOVA – Clamoroso nel capoluogo veneto, una grande trovata scherzosa da parte dei Goliardi, la storica comunità di studenti universitari che, come ogni 8 febbraio, ha celebrato sabato la sua festa.
All’ingresso e in alcune delle finestre del Pedrocchi, il celebre «caffè senza porte» di Padova chiuso per una serie di lavori di manutenzione, sono infatti comparsi alcuni cartelli bianchi e verdi con impresso il logo di Starbucks, la catena di caffetterie fondata negli Stati Uniti e diffusa in tanti Paesi del mondo.
Ma non in Italia. Cartelli, quelli appesi dai Goliardi, accompagnati da alcuni punti interrogativi, proprio per scatenare nei passanti il dubbio che, al posto del Pedrocchi, possa presto aprire i battenti il primo Starbucks italiano.
Una bufala. Anzi, una goliardata. Il locale di via VIII Febbraio, infatti, cambierà soltanto gestione. Ma la sua «anima» resterà la stessa voluta, intorno alla metà del 1800, dall’architetto Giuseppe Jappelli.