MILANO – I prodotti della tavola italiana, la cui fama corre per il mondo, vengono lavorati, preparati, conservati e cucinati dalle tecnologie alimentari made in Italy. Un settore che nel 2016 ha registrato un valore di produzione pari a 4,9 miliardi di euro.
Di questi il 66%, pari a 3,2 miliardi di euro, è richiesto all’estero. I lavoratori impiegati sono 22mila unità. Le previsioni 2017 leggono un trend positivo nel corso del prossimi mesi con un incremento sia a livello produttivo (+0,7%) che nell’export (+0,8%).
Non si registrano segni negativi in nessuna delle declinazioni del macrosettore alimentare dell’industria meccanica italiana. La fiera Host, alla quale fanno da protagoniste le associazioni dei produttori delle tecnologie alimentari federate ad Anima, Assofoodtec e Fiac, ospita gran parte delle aziende associate e appartenenti ai comparti degli articoli casalinghi, delle macchine per caffè espresso, delle attrezzature frigorifere per il commercio, delle affettatrici, tritacarne e affini.
Il valore della produzione degli articoli casalinghi nel 2016 è cresciuto rispetto all’anno precedente (+0,3%). Per il 2017 si prevede una situazione di stabilità.
L’occupazione nel 2016 è leggermente aumentata (+0,3%) e si prevede stabile nel corso del 2017.
Alcune aziende riescono, grazie alle esportazioni, a mantenere un livello di fatturato sufficiente a garantire una competitività più che accettabile su diversi mercati.
Nel complesso le esportazioni nel 2016 sono aumentate (+0,5%) rispetto all’anno precedente e si prevede rimarranno sugli stessi livelli anche nel corso del 2017.
Le aziende italiane dimostrano di avere i mezzi per superare una fase dell’economia che rimane pur sempre difficile grazie a investimenti specifici sul marchio e sull’innovazione, capisaldi dell’ingegno e della forza produttiva che il mondo intero riconosce al settore.
«Ci aspettiamo dai giorni della manifestazione Host un nuovo vigore per qualità e quantità della presenza dei buyer esteri. La qualità della nostra merce è attrattiva, crediamo di poter contribuire alla buona riuscita della fiera così come abbiamo aspettative alte a livello commerciale.
L’associazione Fiac e i suoi produttori determinano la salubrità del cibo sano che cuciniamo su supporti come le padelle e le pentole controllate fase per fase all’interno delle nostre fabbriche. La sfida quotidiana che affrontiamo riconsegna al consumatore un prodotto sicuro, controllato e unico. Italiano in una parola», dichiara Andrea Barazzoni, presidente dell’associazione Fiac.
Gli fa eco Marco Nocivelli, presidente Assofoodtec, che ribadisce «l’urgente necessità di fare sistema tra imprese e fiere. Non ci possiamo concedere il lusso di un sorpasso da parte di competitor esteri che possono contare su una macchina di manifestazioni dal respiro internazionale. La parte produttiva contribuisce alla crescita del Paese e ha bisogno di una vetrina che ne mostri le eccellenze e l’affidabilità.
“Great Technologies for Great Food” è il motto che accompagna e caratterizza tutti i comparti operanti in Asoofoodtec e che esplicita al meglio la capacità che contraddistingue tante aziende italiane di sviluppare tecnologie e prodotti innovativi che possano supportare la tradizione della cucina italiana e l’esportazione dei suoi gusti e sapori in tutto il mondo.
Continueremo a lavorare con Host affinché tutto questo possa essere rappresentato al meglio ai visitatori internazionali durante l’intera durata della manifestazione come fattore distintivo delle tecnologie food made in Italy».
Le macchine per caffè espresso professionale, rappresentate dall’associazione Ucimac/Assofoodtec, nel 2016 sono cresciute (+1,2%) come produzione, grazie al mercato estero. Nel corso del 2017 si prevede un’ulteriore incremento (+1,2%).
Complessivamente nel 2016 le esportazioni sono aumentate (+1,1%) e si confermerà il trend anche nel corso del 2017 (+1%).
I principali mercati di destinazione restano quelli europei, ma si evidenzia una quota considerevole verso i paesi dell’area asiatica, in particolare verso Corea del Sud e Cina.
Le attrezzature frigorifere per il commercio hanno chiuso l’anno 2016 con una crescita del valore della produzione (+0,6%). Secondo le previsioni, il 2017 potrebbe presentare un’ulteriore crescita (+0,7%).
Le esportazioni, destinate in larga parte verso i mercati europei, nel corso del 2016 sono aumentate (+2,4%) e si prevede possano crescere ulteriormente nel 2017 (+0,9%). Il produttore italiano, in questo caso, trae beneficio da una più specifica conoscenza del mondo del food.
Ciò consente lo sviluppo di innovazioni tecnologiche sui propri prodotti che permettono di mantenere la leadership su scala mondiale. Si recupera così, sul piano della qualità, il gap verso altre realtà concorrenziali che traggono un vantaggio competitivo dalla disponibilità di manodopera a basso costo.
Il settore delle affettatrici conclude l’anno 2016 con un valore della produzione in crescita rispetto all’anno precedente (+1,2%). Il mercato interno dopo una lunga stagnazione comincia a mostrare segnali di ripresa.
Anche per il 2017 si prevede una leggera crescita (+0,8%) rispetto al 2016. Le esportazioni nel 2016 sono cresciute rispetto all’anno precedente (+0,8%). E si prevede che possano crescere anche nel corso del 2017 (+1,1%).
Macchine e forni per pane, biscotti, pasticceria e pizza nell’anno 2016 hanno registrato una crescita (+1,9%) del valore della produzione. Confermando così il trend anche nel 2017 (+1,5%).
Anche le esportazioni nel 2016 sono aumentate (+2,3%) e costituiscono più della metà del mercato. Sono rivolte principalmente verso i mercati europei e asiatici. Molto buona anche la quota di export verso i mercati dell’Africa.
Nel corso del 2017 si prevede un ulteriore aumento (+1,1%). Il settore impianti per l’industria dolciaria ha concluso l’anno 2016 con un aumento del valore della produzione (+1,2%). E un ulteriore aumento (+1,6%) è previsto per l’anno 2017.
Le esportazioni, che assorbono la quasi totalità della produzione, nel 2016 hanno registrato una crescita (+1,3%) rispetto all’anno precedente. E si prevedono in aumento (+1,3%) anche nel corso del 2017.
Le principali destinazioni sono i paesi asiatici – soprattutto India, Pakistan e Malesia. Sono Paesi verso i quali le esportazioni sono molto cresciute. Molto positivo anche l’andamento delle esportazioni verso gli Stati Uniti e l’Arabia Saudita. I
due comparti sono rappresentati da Ucma/Assofoodtec.
Le schede sintetiche delle associazioni di settore
Assofoodtec/ANIMA– Associazione Italiana Macchine, Impianti, Attrezzature per la produzione, lavorazione, conservazione alimentare. Si tratta di sei realtà associative di grande rappresentatività settoriale, aderenti ad ANIMA/ Confindustria hanno deciso di rispondere insieme alle tante problematiche comuni e alle sempre crescenti sfide dei mercati di tutto il mondo. Come? Dando vita ad ASSOFOODTEC il più importante riferimento associativo italiano nel settore delle tecnologie per il food.
Una realtà associativa che si pone a rappresentanza di un settore che fattura ca. 5 miliardi di euro, dei quali il 66% è destinato ai mercati esteri, un dato che posiziona l’Italia al primo posto tra i paesi esportatori a livello mondiale (dati riferiti al preconsuntivo 2016).
La ASSOFOODTEC si compone di sei distinti ambiti produttivi: Costruttori Affettatrici, Tritacarne ed Affini; Fabbricanti Impianti Frigoriferi; Macchine Lavorazione delle Carni – COMACA; Costruttori Macchine per Caffè Espresso ed Attrezzature per Bar – UCIMAC; Fabbricanti Macchine per Industria Alimentare – UCMA; Produttori di Tecnologie Vending. FIAC – Associazione fabbricanti italiani articoli casalinghi – un settore in cui operano 3.900 addetti e che fatturato 865 milioni di euro. Ed ha una quota export del 66% (dati riferiti al preconsuntivo 2016).
FIAC è composta dalle più importanti e rappresentative aziende del Made in Italy del settore: al suo interno confluiscono 6 categorie merceologiche: posateria; coltelleria; pentolame; vasellame; caffettiere; articoli da regalo per la casa.
ANIMA – Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine – è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine.
È un settore che occupa 210.000 addetti per un fatturato di 44,7 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 58,5% (dati riferiti al preconsuntivo 2016).
I macrosettori di Anima
I macrosettori rappresentati da ANIMA sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera – montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.