MILANO – Siamo così tanto legati alle tradizioni italiane che, spesso e volentieri, ci illudiamo che i nostri costumi siano nati a casa nostra. Invece non è proprio così. Prendiamo ad esempio la colazione tricolore, con caffè e cornetto. Magari anche delle fette biscottate con della marmellata spalmata sopra. Una cosa tutta italiana, certo, al punto che quasi non ne possiamo fare a meno. Al massimo, si cambia il caffè con un cappuccio, ma la brioscina la mattina è irrinunciabile dal nord al sud dello Stivale.
Cosa direbbe il leader della lega, VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E MINISTRO DEGLI INTERNI SENATORE Matteo Salvini, se qualcuno gli facesse notare che la colazione italiana…non è italiana ma arriva da lontano, addirittura dall’estero?
La risposta sulle vere origini del nostro piatto principale, sono state spiegate da un video pubblicato su LaStampa.it.
Colazione italiana: il chicco dall’Etiopia
La tazzina d’espresso trova la sua casa nei pascoli dell’antica Abissinia (l’attuale Etiopia). Durante il IX secolo, narra la leggenda, un pastore aveva problemi di insonnia. Ma non la sua, piuttosto quella delle sue capre. Questo perché addentavano tutto il giorno le ciliegie di caffè. Una soluzione poi adottata e amata dai monaci, che utilizzarono l’infuso ricavato dall’arbusto di caffè, una bevanda energizzante.
Le fette biscottate?
Che tutti noi comunemente riconduciamo ingenuamente alla Mulino Bianco della televisione, arrivano addirittura dalla Prussia. Un luogo in cui, nell’Ottocento, è stato creato questo prodotto di lunga conservazione. Ed ecco la nascita del pane cotto due volte.
La crema alle nocciole
Un altro prodotto che in Italia porta subito alla mente la Ferrero con la sua amabile Nutella -per non parlare della più recente antagonista, crema di Pan di Stelle-. Il fatto che un marchio italiano abbia dato una forte impronta a questa soluzione spalmabile, stavolta coincide proprio con la sua nascita. Il primato infatti va a un pasticcere piemontese, che ha ideato l’originaria crema alle nocciole.
Che, tuttavia, era molto diversa dalla Nutella di oggi. Era infatti una pasta dolce, zucchero e nocciole. Con poco cacao, in quanto poco disponibile nel dopo guerra. Il risultato somigliava più ad un panetto che poteva poi esser poi spalmato sul pane.
La marmellata di arance (e le marmellata è solo di arance: di altri frutti è confettura)
L’artefice di questo prodotto tanto utilizzato durante la colazione italiana è una donna: Caterina D’Aragona. La quale, nel XV-XVI secolo, per il suo matrimonio con Enrico VIII, ordinò di produrre una marmellata composta dai frutti della sua terra d’origine.
E il cornetto?
Rulli di tamburi per questo dolce tipicamente associato alla colazione italiana. Giunge dall’Austria, attraverso la Francia, sino in Italia. Però, sempre per rispettare tutta la verità, la sua tipica forma di mezza luna ci riporta ancora una volta in Oriente.
La tradizione vuole infatti che nel 1638, il cornetto sia stato inventato a Vienna. Durante però la seconda invasione degli Ottomani. Questa popolazione turca non ha solo fatto il suo ingresso in città con le armi, ma anche con i suoi prodotti tipici. Tra questi, un pane particolare al burro, con la forma di mezza luna: il Kipferl. Poi ripreso, dagli stessi viennesi.