I nuotatori olimpici hanno bevuto Coca-Cola per prevenire batteri e problemi di stomaco, una preoccupazione reale per chi nuota in un fiume come la Senna. Le bevande gassate sono state a lungo un rimedio casalingo per i disturbi gastrointestinali: questo per via delle bollicine che calmano lo stomaco e gli zuccheri della bevanda che reintegrano il glucosio. Leggiamo di seguito un estratto dell’articolo di Sasha Rogelberg per Fortune Italia.
La Coca-Cola come rimedio all’Escherichia coli
PARIGI – La Coca-Cola non solo è uno sponsor ufficiale delle Olimpiadi di Parigi, ma ha anche ricevuto un’entusiastica approvazione da parte di alcuni atleti. I nuotatori olimpici bevono Coca-Cola dopo gli eventi per la sua presunta capacità di prevenire batteri e problemi di stomaco, una preoccupazione reale per chi nuota in un fiume come la Senna, fortemente inquinato.
“Il mito della Coca-Cola è vero”, ha dichiarato Moesha Johnson, nuotatrice australiana di maratona, al Wall Street Journal. “Spesso dopo ci beviamo una Coca-Cola per cercare di eliminare tutto ciò che abbiamo dentro”.
Altri olimpionici sono d’accordo: un sorso della bevanda dopo un tuffo nella Senna può essere un elisir contro batteri e virus che irritano lo stomaco. Le bevande gassate sono state a lungo un rimedio casalingo per i disturbi gastrointestinali, con la motivazione che le bollicine calmano lo stomaco e gli zuccheri della bevanda reintegrano il glucosio.
Ma i medici sono tiepidi nei confronti di questo trattamento, consigliando invece antinfiammatori naturali come lo zenzero al posto di un sorso carico di zucchero che può causare ancora più disturbi allo stomaco. Alcuni corridori di lunghe distanze, tuttavia, continuano ad affidarsi a questa bevanda per darsi una sferzata di energia a fine gara.
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