MILANO – Si chiamano Gangsta’s Paradise, Son of a Gun e Man on the Dancefloor: sono alcuni dei signature cocktail preparati dietro al banco del Dead Rabbit Grocery and Grog (FOTO).
Il bar di New York, gestito dai due soci Sean Muldoon e Jack McGarry, è da ieri sera il numero uno al mondo secondo l’edizione 2016 dei World’s 50 Best Bars Awards, la classifica delle migliori destinazioni del bere – dai bar di ristoranti e alberghi agli speakeasy ai tiki bar – scelte da una giuria di 467 membri da 57 Paesi.
Hotel e il Dandelyan del Mondrian, entrambi a Londra. Completano la top ten il Connaught Bar di Londra, altro iconico bar d’hotel, l’Attaboy (NY), The Gibson (Londra), protagonista del più alto nuovo ingresso direttamente al sesto posto, l’Employees Only e il Nomad Bar (NY). Nono l’outsider ateniese The Clumsies e decimo l’Happiness Forgets (Londra). È proprio la City la città con il maggior numero di indirizzi nella top 50, ben 9.
Buone notizie anche per l’Italia con due bar che meritano una menzione: il Jerry Thomas Project, l’ormai celebre e amatissimo speakeasy di Roma, ispirato ai bar dell’epoca del Proibizionismo e dedicato al “Professore” pioniere della mixology (autore della Bibbia del settore, scritta nel 1862), e il Nottingham Forest, lo storico indirizzo milanese di Dario Comini.
L’Europa mantiene il primato come continente, con 22 nomi nella classifica firmata dal magazine Drinks International. Per la prima volta si affacciano nella lista anche la Svezia e la Norvegia, rispettivamente con Linje Tio di Stoccolma (25mo) e Himkok di Oslo (42mo), che così rafforzano il team scandinavo insieme al Ruby di Copenhagen (44mo). Il miglior bar francese è Candelaria (17mo) a Parigi, seguito da Little Red Door (24mo), stessa città ma nel quartiere Le Marais. Resta in classifica anche l’Olanda con Tales & Spirits di Amsterdam che sale di 12 posizioni fino alla numero 18.
Se Londra vince il primato cittadino, sono però gli Stati Uniti a confermarsi la nazione con la più solida tradizione sul bere miscelato e la più dinamica scena contemporanea di cocktail bar. Sono addirittura 14 i locali americani con 4 di New York nella top 10. Non mancano destinazioni di qualità anche a San Francisco, Los Angeles, Miami e Chicago.
Nella metropoli sulle sponde del Lago Michigan si va a bere all’Aviary (39mo), il laboratorio di gastromixologia creato dallo chef Grant Achatz. Miglior bar in Asia è il Manhattan del Regent di Singapore (undicesimo con un salto di 24 posizioni), quello in Australia è The Baxter Inn di Sidney (12mo) mentre in America Latina l’indirizzo giusto è la Licoreria Limantour di Mexico City al tredicesimo posto.