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Nuvola Lavazza, tre giorni di eventi per festeggiare una scommessa vinta

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MILANO – È stata inaugurata poco più di un anno fa, ma è già una presenza consolidata nel tessuto urbano torinese: stiamo parlando di Nuvola Lavazza. Il nuovo headquarter sul quale gruppo Lavazza ha investito 120 milioni di euro contribuendo così in modo significativo al rilancio di un’intera zona della città.

Il tema è stato trattato recentemente da Claudia Luise, in un articolo per il quotidiano La Stampa, di cui riportiamo di seguito i passaggi più significativi.

«La Nuvola Lavazza contiene la nostra memoria e il nostro futuro. Ha le radici ben salde nella città e nel quartiere Aurora, storicamente teatro del nostro sviluppo industriale. Ma è allo stesso tempo un complesso all’avanguardia in grado di dialogare con tutto il mondo. Così ci piace pensare che Nuvola Lavazza abbia radici future, perché siamo convinti che il futuro possa maturare bene solo se le radici sono profonde».

Era il 12 aprile scorso e Alberto Lavazza, presidente del Gruppo, così spiegava la sfida di investire oltre 120 milioni di euro per la «Nuvola», un quartier generale che aspirava a diventare un punto di ripartenza essenziale in un quartiere problematico come Borgo Aurora.

È passato appena un anno da allora ma è già possibile parlare di una sfida vinta

Un progetto di integrazione non facile che invece sta portando a risultati concreti. Partendo dai numeri, in un anno il Museo Lavazza ha registrato oltre 65mila visitatori e lo spazio della Centrale ha ospitato oltre cento eventi.

Per l’assessore al Commercio del Comune di Torino, Alberto Sacco, l’impatto sul quartiere è stato «assolutamente positivo».

«Mi sento di ringraziare la famiglia Lavazza per l’investimento fatto – aggiunge Sacco – grazie a quello ci sono altre persone che si stanno interessando ad altre aree come il mercato dei fiori per fare investimenti. E poi il ristorante è diventato uno dei migliori di Torino e mi auguro di portare fortuna auspicando che arrivi una stella Michelin».

Anche per quanto riguarda gli eventi, Sacco sottolinea come si stia rafforzando la collaborazione con le istituzioni. E in futuro ne verranno organizzati sempre di più nel palazzo ideato da Cino Zucchi.

Gli effetti sul quartiere

«Dopo un anno – aggiunge il presidente dell’Unione industriale Dario Gallina – si vedono gli effetti sul quartiere. Una spinta di innovazione, rinnovamento e vita. Questo dimostra come anche una grande impresa possa supportare il territorio anche in un’ottica non assistenzialista».

Per Gallina, infatti, un investimento di questo tipo alimenta la spinta sociale dell’azienda in una logica in cui tutti vincono, quindi il gruppo Lavazza «ha fatto bene a scegliere di restare in città e a scegliere Aurora».

La qualità come faro

«La qualità come faro, il mondo come orizzonte, l’innovazione come filosofia, l’impegno e l’etica come comportamento. Questa è l’aspirazione di Lavazza, questo vogliamo essere noi – spiega Giuseppe Lavazza, vice presidente del Gruppo -. Se Lavazza oggi punta con decisione a diventare un brand leggendario è perché per oltre 120 anni siamo stati ancorati a questa visione del fare impresa, dell’essere impresa».

Dal concetto di leggenda è nata anche l’idea di festeggiare per tre giorni, lo scorso fine settimana, riflettendo su cosa significhi essere leggendari. «Legend19» è realizzato da Lavazza in collaborazione con Promemoria – realtà ideatrice del format specializzata nella valorizzazione del patrimonio storico di brand e grandi aziende.

Tre giornate di celebrazione del saper fare

«The Brand», «The People», «The Place» sono i cardini che identificano le tre giornate di celebrazione del saper fare. Che diventa simbolo e modello da emulare. Il dialogo delle marche, il coraggio e la determinazione di una persona, il contesto in cui l’energia collettiva rende possibile il progetto.

Nell’atrio della Nuvola, inoltre, sino al 15 settembre sarà possibile visitare la mostra «Legendary Products». L’esposizione mette in connessione i protagonisti dell’evento nel segno della valorizzazione del patrimonio storico ed archivistico delle rispettive realtà aziendali. Dando modo allo stesso tempo di approfondire le storie degli iconici prodotti dei «brand legend» ad un ampio pubblico.

Oggetti iconici

Oggetti iconici che non rappresentano dei meri prodotti, ma vogliono essere custodi di racconti, portando con sé l’eco di innovazioni industriali; intuizioni creative e le voci di imprenditori e comunicatori brillanti. E sempre nell’ottica di apertura al quartiere che la Nuvola partecipa a Open House e apre alla cittadinanza le porte.

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