domenica 22 Dicembre 2024
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Nutella in Francia: durante il lockdown i consumatori aumentano di un milione

Jean-Baptiste Santoul, presidente e amministratore delegato di Ferrero France, ha sottolineato come l'exploit di Nutella sia dovuto anche alla massiccia campagna social del marchio che solo su Twitter ha aumentato di 100 mila il numero di follower

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MILANO – La Nutella è la crema spalmabile al cioccolato amata da tanti italiani e non solo: il prodotto celebre della Ferrero ha ben presto superato i confini nazionali, conquistando i palati dei golosi di tutto il mondo, compresi quelli francesi. Questa preferenza è stata ancora più evidente durante il periodo di isolamento, in cui questa ricetta albese ha incrementato le sue vendite proprio in questo Paese. Leggiamo la notizia dal corriere.it.

Nutella: in Francia sedotti durante il lockdown

Secondo le stime presentate dal quotidiano finanziario transalpino “Les Echos” il celebre prodotto di punta della Ferrero ha guadagnato oltralpe un milione di nuovi consumatori. Le vendite della crema spalmabile più famosa del mondo sono aumentate di circa il 50% mentre la quota di mercato della Nutella ha superato il 70% (in Italia raggiunge l’82%).

L’exploit e social network

Intervistato da Les Echos Jean-Baptiste Santoul, presidente e amministratore delegato di Ferrero France, ha sottolineato come l’exploit di Nutella sia dovuto anche alla massiccia campagna social del marchio che solo su Twitter ha aumentato di 100 mila il numero di follower: “Durante il periodo di confinamento le famiglie hanno avuto il tempo di fare colazione e gustare il prodotto – dichiara Santoul -. Molti hanno scoperto la possibilità di sbizzarrirsi con le 30 ricette video dello chef Gregory Cohen sui social network”.

Non solo Nutella, ecco gli altri prodotti

Nonostante il successo di Nutella, gli altri prodotti della multinazionale di Alba, tra cui Kinder, non hanno ottenuto in Francia gli stessi risultati e la crescita del gruppo si è ridotta del 4% nel periodo tra til 15 marzo al 17 maggio. Ciò è stato causato dalle “difficoltà incontrate dai produttori di cioccolato durante le vacanze di Pasqua” (in questo periodo Ferrero ha registrato vendite negative del 40%), ma anche dalla chiusura di diverse linee di produzione: “In assenza di scorte – ha sottolineato Jean-Baptiste Santoul – non è stato possibile seguire le tendenze giorno dopo giorno. Ma ci siamo adattati alle fluttuazioni, anche se ciò significa offrire prodotti leggermente diversi”.

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