MILANO – I mercati del caffè volano a nuovi massimi ultradecennali, spinti al rialzo dalle incertezze sulla produzione mondiale e dalla perdurante crisi logistica. L’Ice Arabica (scadenza marzo) supera la soglia dei 2 dollari e mezzo in corso di contrattazione e chiude la prima giornata della settimana a 249,85 centesimi: 650 punti in più rispetto a venerdì scorso.
Quarta seduta consecutiva in territorio positivo per l’Ice Robusta, che testa con successo ulteriori livelli di resistenza terminando (scadenza gennaio) a 2.420 dollari (+34 dollari).
New York continua a risentire delle notizie altalenanti che arrivano dal Brasile, dove i bollettini meteo si fanno nuovamente allarmanti.
Somar Meteorologia riferisce che il Minas Gerais, massimo stato brasiliano produttore di arabica, ha ricevuto in media, la settimana scorsa, appena 25,5 mm di precipitazioni: meno del 40% della media storica.
Si teme che lo stress idrico possa complicare ulteriormente lo sviluppo del nuovo raccolto, con ripercussioni sulla produzione del prossimo anno.
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