Nuovi locali a FIRENZE – Si aggiunge un altro tassello al mosaico che porterà a vietare – con tutta probabilità da metà aprile – l’apertura di nuovi ristoranti, pizzerie, trattorie. Non escluse le gelaterie, i bar, i kebab. Non si salvano i negozi di alimentari, di frutta e verdura e i minimarket nel centro storico di Firenze. Tutta quell’area Unesco delimitata dai viali di circonvallazione (5 kmq sui 102 di territorio comunale).
Nuovi locali? Impossibile da aprile
La Giunta fiorentina ha approvato oggi l’intesa con la Regione Toscana (che la Giunta regionale aveva varato ieri) che porterà a modificare il regolamento Unesco approvato nel gennaio 2016. Vietata, in nome della difesa dell’identità culturale, l’apertura di nuovi esercizi. Così come è proibita la somministrazione di alimenti e bevande.
Assessore Cecilia del Re
La “chiave” che ha permesso di dare il via all’operazione, spiega l’assessora fiorentina allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, è il decreto legislativo 222/2016. Questo dà la possibilità ai Comuni di vietare determinate attività in aree delimitate Tutto d’intesa con la Regione. Consultate anche la Soprintendenza e le associazioni di categoria.
Nuovi locali: divieto assoluto
«Con la Soprintendenza abbiamo già firmato il verbale – spiega Del Re . « anche le associazioni di categoria sono d’accordo nel mettere un divieto assoluto per un periodo limitato. Tre anni appunto»
Il blocco totale si fonda sulle analisi fatte da Palazzo Vecchio. Dal 2012 (anno della liberalizzazione del commercio) le attività di somministrazione di alimenti e bevande nell’area Unesco sono cresciute del 48%. Iil commercio al dettaglio ha segnato +41%.
Il settore alimentare
«In un chilometro quadrato dell’area Unesco – aggiunge l’assessora – si contano oggi 217 esercizi di somministrazione. La media è di 11 esercizi nel resto della città. Questo significa che il settore alimentare ha ‘mangiato’ le altre attività, come quelle artigianali e artistiche»
Lo stop al “mangificio”. Così lo ha definito il sindaco Dario Nardella. Via libera alle modifiche al regolamento Unesco nella Giunta fiorentina. Poi del varo da parte del Consiglio comunale.