lunedì 23 Dicembre 2024
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Nuova Simonelli partecipa al progetto Fabbrica Intelligente di Assofoodtec

L’intervista con il presidente della società Nando Ottavi: “Nel nome è già prefigurato il fine del progetto, che è quello di innovare i processi produttivi, modernizzandoli e migliorandoli nel rendimento e nell’efficienza. Per fare questo occorre mettere insieme le esperienze maturate dalle singole aziende con le idee e le professionalità più svariate presenti sia nel mondo industriale, sia in quello della ricerca universitaria."

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MILANO – Negli ultimi anni, segnati dalla crisi economica, si è parlato molto di crescita e di sviluppo. Nel settore industriale, e manifatturiero in particolare, lo sviluppo è legato sempre di più alla capacità delle aziende di essere innovative e sostenibili. Un filo che “cuce” ricerca, innovazione e produzione sostenibile è Fabbrica intelligente, un innovativo progetto che vede insieme aziende ed università italiane, primo classificato al bando del Ministero della Ricerca finalizzato alla nascita di Cluster Tecnologici Nazionali. A Fabbrica Intelligente aderisce anche Nuova Simonelli, azienda leader nel settore delle macchine per caffè espresso associata Assofoodtec.

Parliamo del progetto con Nando Ottavi, presidente diNuova Simonelli e attuale presidente di Confindustria Marche

Presidente Ottavi, può illustrarci brevemente in cosa consiste il progetto “Fabbrica Intelligente”?

“Nel nome è già prefigurato il fine del progetto, che è quello di innovare i processi produttivi, modernizzandoli e migliorandoli nel rendimento e nell’efficienza. Per fare questo occorre mettere insieme le esperienze maturate dalle singole aziende con le idee e le professionalità più svariate presenti sia nel mondo industriale, sia in quello della ricerca universitaria.

Per questo Fabbrica intelligente nasce sotto forma di “Cluster”, cioè di un gruppo (203 aziende dei più disparati settori produttivi, 36 università o centri di ricerca, 19 associazioni di settore e 6 distretti tecnologici) costituitosi in associazione”.

Quali obiettivi si pone il progetto Fabbrica Intelligente per lo sviluppo del sistema produttivo?
“Tutti i soggetti aderenti lavoreranno in gruppi ristretti per dare vita a singoli progetti, incentrati su quattro filoni: produzione sostenibile, approcci adattativi e modulari per la digital factory, smart manufacturing e produzione a elevate prestazioni.

Come si può ben comprendere dall’oggetto stesso dei progetti, essi sono tutti orientati ad un programma generale d’innovazione tecnologica che ha come obiettivo quello di dare nuove prospettive al settore manifatturiero. Il programma si prefigge di favorire la creazione di una comunità manifatturiera nazionale più competitiva nell’ideazione, nell’organizzazione, nell’esecuzione e nella valorizzazione di linee di ricerca. Inoltre tra gli scopi rientra anche quello di collegare le politiche di ricerca nazionali e regionali con quelle internazionali, per cogliere opportunità di finanziamenti europei”.

Qual è stato l’iter che ha portato Nuova Simonelli ad aderire all’iniziativa?

“Occorre precisare che “CFI”, cioè “Cluster Fabbrica intelligente”, si è costituito nel 2012 come gruppo di partecipazione al bando del Ministero dell’Università e della Ricerca finalizzato alla nascita di “Cluster tecnologici nazionali”, da identificare come propulsori della crescita economica sostenibile dei territori dell’intero sistema economico nazionale.

La nostra azienda è stata inviata ad aderire per la sua nota predisposizione alla ricerca e all’innovazione. Il nome di Nuova Simonelli è stato proposto sia dalla Regione Marche, sia da Università con le quali abbiamo già collaborato in importanti progetti di ricerca.

Va sottolineato che nella graduatoria degli otto Cluster che hanno partecipato al bando, “Fabbrica intelligente” si è classificato al primo posto con 330 punti su 350 disponibili”.

Quali azioni concrete metterà in campo Nuova Simonelli nell’ambito di questo progetto?
“Nuova Simonelli, insieme ad altre aziende che operano soprattutto nelle Marche ed in Lombardia, concentrerà il suo apporto nel programma rivolto alla “produzione sostenibile”. Con il concorso tecnico scientifico del CNR, del Politecnico di Milano e dell’Università Politecnica di Ancona saranno elaborati progetti operativi volti a studiare processi produttivi a basso impatto ambientale.

La nostra azienda, in particolare, attraverso il proprio ufficio progettazione, concentrerà la ricerca sul miglioramento delle fasi produttive con l’obiettivo di renderle tecnologicamente ancora più sostenibili, incidendo, ad esempio, sui materiali e sulla semplificazione della componentistica delle proprie macchine per caffè espresso”.

Come si pone Nuova Simonelli rispetto alla tematica della sostenibilità del ciclo produttivo?

“Da sempre la nostra azienda è attenta a questa tematica e poniamo una particolare cura sia nella lavorazione, sia nella scelta dei materiali. Del resto, esportando in tutto il mondo più dell’80% della nostra produzione, dobbiamo commercializzare prodotti in grado di superare gli standard di certificazione di tutti gli Stati.

Per restare poi nel campo dell’attenzione all’ambiente, già dieci anni fa Nuova Simonelli elaborò con l’Università Politecnica delle Marche un progetto applicativo di programmi di risparmio energetico ancora oggi utilizzato nella progettazione e fabbricazione delle macchine per caffè espresso.

Esso consiste nel contenere la dispersione del calore della macchina attraverso l’uso di particolari resine che consentono un sostanziale risparmio di energia consumata.”

Come si pongono secondo Lei le aziende italiane rispetto al tema della sostenibilità?

“L’innovazione è oggi la vera sfida del sistema industriale ed innovare pensando all’ambiente. Molte aziende sono già pienamente consapevoli di questo e stanno operando di conseguenza; altre, pur coscienti di ciò, trovano maggiori difficoltà. Ma la strada è obbligata: innovazione e sostenibilità debbono camminare di pari passo. Ogni investimento in questo settore può dare grandi risultati e a lungo termine gli sforzi risulteranno ben ripagati.

Bisogna guardare lontano, pensando che la popolazione mondiale aumenterà sempre di più e le risorse naturali, al contrario, risulteranno sempre più scarse”.

Cosa si potrebbe fare per apportare dei miglioramenti in questo settore?

“Cluster Fabbrica Intelligente” è un esempio da seguire. Fare reti d’imprese, stringere collaborazioni con enti di ricerca, avvicinare il mondo della formazione universitaria con tutti i settori produttivi, costituiscono occasioni di valorizzazione delle conoscenze e opportunità per mettere in campo sinergie utili a far crescere il sistema imprenditoriale.

Il programma della rete ‘Fabbrica intelligente’, peraltro, contribuisce anche a rafforzare in modo significativo il sistema Paese e il made in Italy.

Attraverso la ricerca e l’innovazione, infatti, il sistema Italia può dare un grande rilancio alla cultura del lavoro, alla cultura della produzione e a tutto il comparto manifatturiero, che sono le nostre vere forze, ed accrescere così l’immagine internazionale del nostro Paese”.

Come si evolverà il progetto Fabbrica Intelligente?
“Si stanno costituendo associazioni tra i soggetti aderenti ai singoli gruppi di lavoro per poi avviare concretamente i progetti. La volontà di attuare presto il programma è forte perché questo può essere solo un primo passo per costruire in futuro altre reti nel campo della ricerca, intercettando tutte le possibilità che dal 2014 si potranno intravvedere con Horizon 2020, il programma dell’Unione europea per il finanziamento della ricerca
e dell’innovazione”.

Anima

Federazione delle Associazioni Nazionali dell’Industria Meccanica Varia ed Affine è l’organizzazione industriale di categoria che, in seno a Confindustria, rappresenta le aziende della meccanica varia e affine, un settore che occupa 193.000 addetti per un fatturato di oltre 43 miliardi di euro e una quota export/fatturato del 53% (dati riferiti al preconsuntivo 2011).

I macrosettori rappresentati da Anima sono: macchine ed impianti per la produzione di energia e per l’industria chimica e petrolifera- montaggio impianti industriali; logistica e movimentazione delle merci; tecnologie ed attrezzature per prodotti alimentari; tecnologie e prodotti per l’industria; impianti, macchine prodotti per l’edilizia; macchine e impianti per la sicurezza dell’uomo e dell’ambiente; costruzioni metalliche in genere.

Assofoodtec

Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare. Assofoodtec, che si compone di sei realtà associative di grande e consolidata rappresentatività settoriale, si propone agli operatori internazionali come l’interlocutore più qualificato per conoscere quanto di meglio possa offrire l’industria italiana nel campo delle macchine, impianti e attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione.

Si tratta di aziende che operano nei seguenti comparti produttivi: macchine per l’industria molitoria, per la produzione di pane e prodotti da forno, pasta ed estrusi alimentari, industria dolciaria, industria olearia, ecc.; macchine per caffè espresso ed attrezzature per bar; affettatrici tritacarne ed altre attrezzature per l’industria della ristorazione ed alberghiera; attrezzature per la refrigerazione industriale e commerciale;  macchine per la lavorazione delle carni; macchine arredamenti attrezzature per  gelato.

Assofoodtec si pone in rappresentanza di un settore che realizza un fatturato di circa  5 miliardi di euro con un export che attestandosi mediamente sul 74% della produzione, con nicchie di mercato che raggiungono il 90%, colloca l’Italia al primo posto nel mondo.

Principali aree di destinazione delle esportazioni sono paesi UE (62,9 %), Asia (14,5%), Africa (8,3%), America del Nord (5,5 %), America del Centro Sud (7 %) Australia (1,8 %).

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