ALBA (Cuneo) – Che la Nutella fosse quasi un’ossessione per i francesi, che ne fanno largo consumo più o meno quanto gli italiani che hanno visto la nascita della crema spalmabili nel proprio Paese, non era un mistero. I numeri hanno parlato chiaro, soprattutto durante il lockdown e ora tornano a descrivere un quadro radioso per Ferrero. Pronta ad investire 12 milioni di euro in Normandia per produrre ancor più Nutella per la felicità degli autoctoni (e non solo). Leggiamo la notizia completa dal sito investioefinanzaitaliano.it.
Nutella una passione che può valere 12 milioni
Insieme a Germania e Italia, la Francia rappresenta tra i principali mercati per il gigante di Alba. In questo Paese si festeggiano i sessant’anni di presenza della Ferrero. E in questa occasione il Gruppo ha annunciato una serie di investimenti: 30 milioni andranno alla costruzione di un deposito logistico a Criquebeuf-sur-Seine, in Normandia, altri 12 milioni saranno destinati alla fabbrica del Gruppo in Francia, a Villers-Écalles, sempre in Normandia, e alla sede di Mont-Saint-Aignan.
«I lavori – spiega una nota diffusa dal Gruppo – cominceranno a novembre e si concluderanno a fine 2021». Si tratta di un centro di smistamento da 36mila metri quadrati che consentirà a Ferrero France di raggruppare tutte le sue attività di distribuzione, ripartite attualmente fra Normandia e Aube. L’edificio nasce con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale, sarà infatti dotato di pannelli solari in grado di fornire fino al 15% del fabbisogno di energia elettrica totale annuale.
Ferrero ricorda nel comunicato che dal 2012 ha investito in Francia circa 135 milioni per sostenere il “savoir faire” industriale locale
E per rafforzare la qualità dei prodotti, fluidificare la logistica e proseguire nei miglioramenti ambientali. Il Gruppo piemontese conta in Francia oltre 1.400 collaboratori, diverse sedi amministrative e due poli produttivi, quello storico in Normandia, rimasto bloccato l’anno scorso per giorni durante una vertenza sindacale, e una seconda fabbrica rilevata nel 2016 con l’acquisizione del marchio di biscotti Delacre.
Tra i francesi e la Nutella, dunque, è “amore vero”
Nonostante la campagna scatenata qualche anno fa dall’allora ministra dell’Ecologia Ségolène Royal contro la crema spalmabile con troppe calorie e ad alto impatto ambientale, per l’utilizzo di olio di palma. Tra l’altro gli stessi Nutella Biscuits, nuovo prodotto di punta della famiglia Ferrero, hanno avuto la Francia come primo mercato di distribuzione in fase di test.
Il ministro del Commercio estero Franck Riester ha ribadito, in relazione al nuovo investimento del Gruppo in terra francese, la fiducia da parte delle imprese e l’attrattività dei territori per i gruppi stranieri. Ha inoltre sottolineato come «gli sforzi intrapresi per rafforzare le relazioni bilaterali franco-italiane, sotto l’impulso del presidente della Repubblica, stanno pagando: abbiamo più che mai bisogno di rafforzare il tessuto economico europeo».
Per l’ambasciatrice d’Italia, Teresa Castaldo, «questa impresa, che rappresenta una realtà emblematica del made in Italy, in particolare per la sua capacità di esportare ovunque nel mondo e in quanto simbolo importante dell’impresa familiare italiane, è un grande orgoglio per il nostro paese».